Alliance Donne celebra 50 anni di impegno nella gender equality
All’evento della Casa d’Italia hanno preso parte anche la Sen. Julie Miville-Dechêne e l’ospite d’onore, avv. Maria Battaglia, entrambe da sempre impegnate nella difesa dei diritti delle donne
MONTRÉAL – Il 16 ottobre si è svolto presso la Casa d’Italia un interessante evento della Alliance Donne – Italian women of Quebec per celebrare “50 anni di impegno nell’uguaglianza di genere”. Alliance Donne è un’organizzazione senza scopo di lucro che riunisce le donne della Comunità italo-quebecchese per offrire strumenti di sostegno ai loro successi, preoccupazioni e interessi, e per garantire loro un’adeguata rappresentanza in vari campi. Attraverso conferenze tematiche, eventi di networking e tutoraggio, si incoraggia la collaborazione tra donne nei settori imprenditoriale, professionale, accademico, scientifico, culturale e artistico. Si spazia dunque dalla promozione dei diritti legali al networking. Tutto è nato dalla visione di Anita Aloisio – documentarista, ricercatrice e autrice, oggi Presidente – e Giuliana Fumagalli – ex sindaca di Villeray St-Michel Parc-Extension e sempre socialmente impegnata, oggi Vice-Presidente. “Dobbiamo evidenziare la presenza delle donne dove è invisibile e il loro reale contributo economico, sociale e culturale a Montréal. Abbiamo iniziato una titanica ricerca su tutte le donne che sono state le prime ad accedere a posizioni importanti, da dopo la Seconda Guerra Mondiale in poi” – ha detto Anita. “Non devono passare per scontate grandi conquiste impensabili 50 anni fa, come la nostra attiva partecipazione alla società, fuori dai ruoli di moglie, madre e casalinga, la pillola anticoncezionale, la decriminalizzazione dell’aborto, il matrimonio e i figli come una scelta” – ha commentato invece Anna Villalta, educational leader e assistente alla direzione alla English Montreal School Board. Presenti alla serata anche le altre componenti del board: Connie Guzzo McParland, scrittrice di romanzi e biografie, co-direttrice di Guernica Editions, e tesoriera, Sandy Cavallo, Alice Notarangelo, Angela Carciero, Phyllis De Lucia e Giuliana D’Orazio. Ha omaggiato della sua presenza anche Julie Miville-Dechêne, che dopo 25 anni di carriera come reporter e corrispondente estera per Radio-Canada (e prima donna Ombudsman dell’emittente) è diventata Presidente del Conseil du statut de la femme del governo del Québec e nel 2018 è stata nominata al Senato: “Da Senatrice indipendente posso lavorare ai progetti di legge che mi interessano o su tematiche che mi stanno a cuore, come la condizione intorno alla prostituzione e la possibilità di avere alternative, o la libertà delle donne arabe di indossare il velo senza essere stigmatizzate, ma anche libere eventualmente di toglierlo, se vogliono.
Oppure regolamentare l’accesso al porno su internet per gli adolescenti, che veicola un’idea di sessualità che non ha niente a che vedere con l’uguaglianza di genere… Non sono italiana! Ma sono fiera di essere qui, ci uniscono obiettivi comuni”. Dulcis in fundo, l’ospite d’onore della serata è stato l’Avvocato (Emerito) Maria Rita Battaglia… di cognome e di fatto, Presidente uscente dell’Association des avocats et avocates en droit familial du Québec, esperta di violenza domestica, diritti delle donne e dei minori, divorzi e mediazione familiare, nel suo studio legale, ma anche a livello mediatico, in programmi radiofonici e televisivi, per democratizzare il più possibile la conoscenza del diritto. È nota nella Comunità per il suo doppio ruolo di Presidente del Congresso Italo-Canadese, regione Québec, e del CRAIC. “Cose che oggi ci sconvolgono e sono riconosciute come gravi, prima erano accettate e considerate normali. Abbiamo lottato duramente per ciò che abbiamo. Donne e bambini erano come una proprietà. Fino agli anni ‘70 una donna non poteva neanche avere una sua carta di credito, senza il nominativo del marito, padre o fratello. E l’evoluzione del concetto di abuso è molto recente, degli ultimi anni: oggi sappiamo che oltre a quello fisico e sessuale, esiste anche l’abuso psicologico e finanziario, molto frequente, quando la donna non è economicamente indipendente. È importante far conoscere a tutte gli strumenti forniti dalla giustizia per uscire da situazioni gravi”. https://alliancedonne.com/