(Adnkronos) – Con Findus “quest’anno abbiamo dato vita ad un nuovo progetto. Abbiamo deciso di misurare il livello di biodiversità presente sui campi (1000 ettari di terreno anche nelle aree limitrofe allo stabilimento produttivo di Cisterna di Latina) e, sulla base dei risultati ottenuti durante questa fase, potremo definire insieme a Findus una strategia di biodiversità ad hoc e valutare dunque eventuali azioni di rigenerazione che Findus potrà mettere in atto”. Parole di Davide Briganti, Senior Communication & Biodiversity Strategist della nature company 3Bee, a valle dell’evento di presentazione del progetto “Futuro Fiorito” di Findus che dal 24 al 28 settembre fa dell’edicola di Piazza XXIV Maggio a Milano un campo fertile dal quale sbocciano attività e workshop interattivi che offrono un percorso educativo per sensibilizzare persone di tutte le età alla salvaguardia del Pianeta.
Per monitorare la biodiversità nelle aree limitrofe allo stabilimento produttivo Findus di Cisterna di Latina vengono impiegate tecnologie all’avanguardia: “Le tecnologie utilizzate per il monitoraggio sono: Flora, sviluppata in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), un sistema basato sull’utilizzo di immagini satellitari e sulla loro elaborazione tramite Intelligenza Artificiale (Ia) – spiega l’esperto – Inoltre, verranno anche analizzati i dati ricavati dall’installazione di alcuni sensori IoT, denominati Spectrum. Si tratta di “orecchi elettronici” posizionati in ogni sito per rilevare l’abbondanza e le tipologie di impollinatori presenti attraverso le vibrazioni emesse dagli insetti durante il volo”, illustra il Biodiversity Strategist di 3Bee.
La collaborazione tra 3Bee e Findus non è una novità: “Abbiamo iniziato a collaborare lo scorso con un progetto che prende vita nel Parco di Pantanello, a pochi chilometri da Cisterna di Latina, nel cuore del Lazio, dove ha sede lo stabilimento del brand – fa sapere Briganti – Lì è stato piantumato un arboretum nettarifero composto da 100 piante a fioritura scalare, che contribuiranno a fornire diversi servizi ecosistemici, come la creazione di nuovi rifugi e pascolo per gli insetti impollinatori, siti di alimentazione per la fauna selvatica e, negli anni, contribuiranno anche all’assorbimento di CO2. Nei pressi dell’arboretum, poi, abbiamo installato 5 alveari di biomonitoraggio dotati di tecnologia 3Bee Hive-Tech, che consentono di osservare in modo puntuale lo stato di salute di oltre 300 mila api ciascuno, oltre che monitorare parametri ambientali utili ad analizzare la biodiversità circostante e la salute degli insetti impollinatori”, conclude.