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Iran e il sostegno a Hezbollah: “Tutti i mezzi in campo per guerra contro Israele”

(Adnkronos) – L’Iran è pronto a mettere in campo tutti i mezzi che ha a disposizione per sostenere i miliziani di Hezbollah in una guerra su vasta scala contro Israele. Lo ha dichiarato in una intervista al Financial Times Kamal Kharazi, consigliere della guida suprema dell’Iran l’Ayatollah Ali Khamenei e capo del Consiglio strategico iraniano per le relazioni internazionali. 

“In una situazione del genere, non avremmo altra scelta che sostenere Hezbollah con tutti i mezzi”, ha sottolineato Kharazi rispondendo a una domanda sull’eventuale sostegno militare che l’Iran fornirebbe al movimento sciita in caso di conflitto su vasta scala. ”Il popolo arabo, i paesi arabi e l’asse della resistenza sosterranno il Libano contro Israele”, ha aggiunto. Tuttavia, secondo il consigliere del leader iraniano, un’ulteriore escalation del conflitto e la sua espansione “non corrispondono agli interessi né dell’Iran, né gli Stati Uniti”. 

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno intanto condotto raid aerei su Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, dopo aver ordinato ai civili di evacuare la zona. Secondo l’esercito israeliano, gli attacchi hanno preso di mira siti in un’area da cui ieri è stata lanciata una raffica di 20 razzi verso città israeliane.  

Secondo l’Idf, tra i siti colpiti c’erano un deposito di armi, un appartamento utilizzato da terroristi e altre infrastrutture. 

E’ morta Liora Argamani, la madre dell’ex ostaggio Noa salvata il mese scorso in un blitz condotto dalle forze di difesa israeliane a Nuseirat dopo otto mesi di prigionia nella Striscia di Gaza. La donna aveva un tumore terminale e aveva più volte espresso il desiderio di vedere la figlia per un’ultima volta prima di morire. Noa è stata al suo fianco in ospedale da quando è stata rilasciata, ricorda il sito di Ynet. 

“La mia preoccupazione più grande durante la prigionia erano i miei genitori”, aveva detto Noa in un videomessaggio facendo riferimento alla malattia della madre con un cancro terminale. “E’ un grande privilegio poterle essere accanto”, aveva aggiunto chiedendo di fare tutto il possibile affinché anche gli altri ostaggi possano riacquistare la libertà.  

 

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