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Findus al lavoro con One Ocean Foundation per preservare gli ecosistemi marini

(Adnkronos) – In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani (8 giugno) Findus comunica il suo nuovo impegno in un progetto di riforestazione marina lungo le coste sanremesi, piantumando 2500 piantine di Posidonia oceanica, pianta endemica del Mediterraneo con un ruolo centrale per la biodiversità marina e la mitigazione del cambiamento climatico. “In un momento in cui la vulnerabilità dei nostri mari e oceani è sempre più evidente – si sottolinea in una nota – diventa essenziale agire per proteggere e preservare questi preziosi e fragili ecosistemi. In questo contesto, l’azienda leader nel settore dei surgelati ha deciso di giocare un ruolo attivo nella conservazione delle praterie di Posidonia oceanica lungo le coste italiane grazie a una partnership con One Ocean Foundation, realtà non profit italiana impegnata nella tutela dell’oceano, riconosciuta a livello globale come piattaforma per lo sviluppo sostenibile.  

La collaborazione vede il coinvolgimento di Findus all’interno di un ambizioso progetto di tutela delle foreste sottomarine “Blue Forest”. L’obiettivo è il ripristino di una porzione di prateria di Posidonia oceanica: a lungo considerata comunemente “un’alga fastidiosa”, la Posidonia è in realtà una pianta marina endemica che forma vaste e fitte praterie dette posidonieti. Oltre a stabilizzare e proteggere le coste dall’erosione, queste praterie sono responsabili della produzione di una notevole quantità di ossigeno, guadagnandosi l’appellativo di “polmone del Mar Mediterraneo”: si stima che ogni metro quadrato di Posidonia oceanica possa assorbire circa 130 kg di CO2 all’anno. Hanno inoltre un ruolo centrale per la biodiversità marina, forniscono riparo e cibo a molte specie marine. 

“Siamo orgogliosi di aver sposato il progetto di riforestazione marina di One Ocean Foundation – dichiara Manuel Rubini Head of Marketing Fish Southern Europe di Findus. “L’impegno di Findus nel proteggere e preservare la salute degli oceani è un asset centrale del nostro manifesto «Fish for Good», che delinea il nostro impegno nel proteggere e preservare il presente e il futuro degli oceani attraverso progetti e proposte concrete. Questa partnership riflette la nostra responsabilità nell’assicurare un futuro sostenibile per il pianeta riconoscendo il ruolo vitale che le imprese devono svolgere nella conservazione degli oceani. La piantumazione di 2500 piantine di Posidonia oceanica rappresenta un importante progresso nella nostra missione di salvaguardia dell’ambiente marino e nella lotta contro il cambiamento climatico.”  

Le praterie di Posidonia oceanica a lungo sottovalutate, sono ora al centro dell’attenzione internazionale per la loro importanza nella lotta contro il cambiamento climatico; sono infatti ritenute dei serbatoi naturali di carbonio, poiché contribuiscono naturalmente a catturare grandi quantità di CO2.  

“Siamo felici che una realtà così importante come Findus abbia colto l’alto valore ambientale e scientifico di questo progetto. La Posidonia è un tesoro ancora poco conosciuto del nostro mare, un capitale naturale fondamentale con una funzione cruciale per l’economia costiera soprattutto per il suo ruolo di difesa delle spiagge dai fenomeni erosivi. One Ocean Foundation crede fortemente che, nel lavoro di protezione del nostro mare, sia fondamentale coinvolgere le grandi aziende e farlo con Findus permette certamente di amplificare ulteriormente l’impatto delle nostre azioni, permettendo di raggiungere e sensibilizzare un grande pubblico.”, spiega Giulio Magni, Direttore Operativo di One Ocean Foundation.  

L’Italia custodisce un patrimonio naturale di grande valore: le estese praterie di Posidonia oceanica giocano un ruolo essenziale nell’ecosistema marino del Mediterraneo. Si narra che il suo nome sia un tributo a Poseidone, il dio del mare venerato nella mitologia greca, il che potrebbe spiegare perché alcuni la identificano come Poseidonia anziché Posidonia, come l’ha denominata Linneo, il biologo svedese del XVIII secolo, noto per l’adozione della nomenclatura binomiale delle specie. Lo stato di salute delle posidonieti in tutto il Mediterraneo è motivo di preoccupazione a causa delle attività antropiche costiere che provocano danni a queste preziose praterie e all’intero ecosistema marino. Lo stato di salute delle posidonieti in tutto il Mediterraneo è motivo di preoccupazione a causa delle attività antropiche costiere che provocano danni a queste preziose praterie e all’intero ecosistema marino. Le posidonieti sono habitat di una vasta gamma di organismi marini che dipendono da esse per riparo, cibo e un luogo per riprodursi e crescere. Si stima, che all’interno delle praterie di Posidonia si trovino oltre 350 specie diverse tra invertebrati marini, avannotti, molluschi, crostacei e piccoli organismi simbionti.  

In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è cruciale, l’azienda, parte del gruppo Nomad Foods, si pone all’avanguardia con il programma “Fish For Good, per il futuro degli oceani”, un manifesto che si fonda su tre pilastri fondamentali: pesca responsabile e trasparente, azioni concrete per la salvaguardia degli oceani e un impegno costante per la protezione dell’ambiente. Da tempo, l’azienda si impegna a selezionare solo pesca e acquacoltura sostenibili, supportando attivamente progetti di miglioramento delle filiere di pesca che rispettino gli standard di sostenibilità. Oggi, il 98% degli approvvigionamenti di Findus proviene da pesca sostenibile certificata MSC e acquacoltura ASC, garantendo una completa tracciabilità per ogni prodotto ittico. La trasparenza è un punto cardine dell’approccio di Findus: sul suo sito web, è possibile accedere allo strumento Captain’s Fish Finder tool per conoscere l’area di pesca di ogni prodotto. Questa chiarezza riflette l’impegno dell’azienda a garantire che ogni passo della catena di approvvigionamento sia completamente tracciabile e conforme agli standard più elevati.  

Tra gli altri progetti all’attivo, Findus fa parte della Water defenders alliance di Lifegate grazie alla quale l’azienda ha adottato 5 Seabin, cestini mangia-rifiuti, posizionati in diverse coste italiane. In soli due anni, sono stati raccolti oltre 18 tonnellate di rifiuti, pari a circa 1,2 milioni di bottigliette da 0,5 litri. 

L’impegno di Findus con One Ocean Foundation nel progetto di riforestazione marina viene raccontato anche sul packaging della gamma pesce ricettato e naturale, con cui è possibile partecipare a “Il Gusto di essere sostenibili” la nuova consumer promo che sposa la passione per la cucina all’impegno per un futuro più green. La campagna, studiata e realizzata dall’agenzia creativa Ad Store, si rivolge agli amanti della buona tavola che amano servire piatti a base di pesce di qualità e proveniente da filiere sostenibili. La consumer promo offre l’opportunità di vincere ogni giorno, fino all’8 novembre, uno dei set da cucina che include una tovaglia da 6 posti (cm 140×180) e un grembiule (cm 70×80) in puro cotone al 100%, firmati dall’illustratore Francesco Poroli. Le illustrazioni dell’artista, scelte come protagoniste dei set, ci condurranno nelle profondità del mare. Con dettagli accurati e colori vividi, i set non solo decoreranno gli ambienti domestici ma inviteranno anche a riflettere sulle azioni necessarie per proteggere e preservare il nostro prezioso patrimonio marino. Per partecipare alla consumer promo e consultare il regolamento completo si può visitare il sito https://www.ilgustodiesseresostenibili.it. 

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