BUONGIORNO! 😀☕
Il bruciometro delle foreste. In italiano, potrebbe essere battezzato cosi l’indice elaborato dall’ingegnere forestale Osvaldo Valeria che, dopo gli incendi di questa estate che hanno colpito il Québec e tutto il Canada, è sempre più sollecitato dal ministero provinciale delle risorse naturali e delle foreste e dagli imprenditori privati. La sua azienda si è specializzata nel capire quanto una zona, passata alle fiamme, possa rinascere, risvilupparsi e, soprattutto, con quale vegetazione. Infatti, dopo un’osservazione dal cielo via satellite o con i droni e perlustrazioni a terra, nelle quali misurare anche lo spessore del sedimento di carbone sul suolo, traccia le sue previsioni sul periodo necessario alla riforestazione e quali specie saranno più adatte. In questo momento è sollecitato su vaste aree tra il 50esimo e il 52esimo parallelo (Montréal è al 45mo, per capirci), per quel che riguarda i siti di impiantazione industriale delle conifere (i vari tipi di “pini”, per intenderci). Ebbene, quest’estate sono bruciati oltre 800 000 ettari di foresta commerciale, di cui quasi il 40% è considerato di difficile rivitalizzazione. Come sapete, l’essenza del legno delle conifere è tra quelle più utilizzate dalle industrie della costruzione e dei mobili. L’ingegnere ha, quindi, il compito di fare una mappatura precisa al fine di avviare il procedimento di ripopolamento ambientale, considerando che spesso è una corsa contro il tempo anche con altre specie, come le betulle o il pioppo, che grazie al riscaldamento globale sono invasive e si spingono sempre più a nord.
Il BUONGIORNO ve lo augura Prima Goccia al 6190, Jean-Talon Est a Saint-Léonard.
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