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Scuola, il Ministro dell’Istruzione vieta i cellulari in classe

In Ontario il divieto è in vigore dal 2019, in Francia addirittura da 5 anni. Drainville ha poi lanciato un appello per convincere anche chi non è laureato in Scienze dell’Educazione a tentare la carriera scolastica

 

MONTRÉAL – Il Ministro dell’Istruzione, Bernard Drainville, ha deciso di mettere al bando l’uso dei cellulari nelle aule del Québec. Con il ritorno in classe ormai imminente, mercoledì 23 agosto il Ministro ha annunciato che sottoporrà al Consiglio dei Ministri una direttiva che, una volta approvata, sarà trasmessa a tutti gli istituti pubblici della provincia. Il cellulare potrebbe tuttavia essere consentito per scopi didattici e qualora un insegnante ne decidere l’uso in via eccezionale. “Purtroppo il cellulare è diventato un mezzo di distrazione e la mia principale responsabilità è quella di promuovere il successo scolastico degli allievi”, ha spiegato il Ministro. Lo scorso maggio, nell’ambito di una consultazione tra i membri della Federazione dei sindacati degli insegnanti (FSE-CSQ), il 92,4% degli intervistati si era detto favorevole alla messa al bando dei cellulari in classe. Secondo la presidente del sodalizio, Josée Scalabrini, gli insegnanti ritengono che gli smartphone rappresentino quasi sempre una fonte di distrazione. Mélanie Hubert, presidente della Federazione Autonoma dell’Insegnamento (FAE), ha fatto sapere che le opinioni dei suoi membri sono divergenti: alcuni ritengono che il cellulare sia estremamente utile, soprattutto per i nuovi arrivati, che possono utilizzarlo come dizionario.

 

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Altri, invece, si oppongono, temendo ad esempio di essere filmati a loro insaputa e di ritrovarsi poi sui social network. In Ontario, dall’autunno del 2019 gli studenti non possono più utilizzare i cellulari o altri dispositivi mobili in classe (sono tuttavia consentiti per supportare gli studenti con bisogni speciali o come parte di attività educative). In Francia lo stesso divieto è in vigore da cinque anni. Sempre il 23 agosto, lo stesso Ministro ha poi ammesso che le cattedre scoperte erano 8.558: 1.859 a tempo indeterminato e 6.699 a tempo parziale. Numeri che nel frattempo si sono assottigliati, anche se non siamo in grado di dirvi di quanto. Dopo aver spiegato che sono state messe in atto numerose misure per assumere nuovi insegnanti (come un aumento salariale del 14% ed una borsa di studio di 20.000 dollari per invogliare gli studenti ad iscriversi a Scienze dell’Educazione), Drainville aveva lanciato un appello affinché chi fosse in possesso di una laurea in Matematica, Chimica, Geografia, Francese, Storia o discipline affini si cimentasse con la carriera dell’insegnamento. (V.G.)

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