(Adnkronos) – Gli inquirenti russi che indagano sull’incidente aereo in cui sarebbe morto Evgheny Prigozhin – deceduto con altre 9 persone – stanno seguendo la pista della bomba. L’esplosivo sarebbe stato sistemato nel vano del carrello dell’aereo, scrive il canale Telegram Shot, citando fonti della sicurezza. L’esplosione, secondo le news rilanciate anche da media ucraini, ha danneggiato gravemente un’ala e uno stabilizzatore, provocando un brusco innalzamento di quota e poi la discesa a spirale.
Ad aver tradito Prigozhin sarebbe stato Artem Stepanov, il suo pilota personale ed ex azionista della Mnt-Aero, la compagnia aerea proprietaria dell’aereo che si è schiantato ieri nella regione di Tver. Stepanov sarebbe ricercato dalla polizia, scrive un altro canale Telegram di solito bene informato sulle vicende legate alle agenzie di sicurezza, VChK OGPU, e sarebbe fuggito nella Kamchatka prima della tragedia aerea. Da tre giorni risulta sconnesso. Neanche gli altri due proprietari della Mnt-Aero, Olga Gubareva e Kirill Shcherbakov, sono raggiungibili.
Secondo l’Institute for the Study of War, Putin quasi certamente ha ordinato di uccidere Prigozhin”. Secondo l’Isw, “Putin potrebbe aver concluso di aver sufficientemente separato Prigozhin da Wagner e di poterlo uccidere senza trasformarlo in un martire per il restante personale di Wagner. Alcuni comandanti di Wagner recentemente sembravano intenzionati a tradire il Gruppo unirsi a formazioni militari vicine al Ministero della Difesa russo, suggerendo che gli sforzi del Cremlino e del Ministero della Difesa russo per separare gli elementi di Wagner da quelli fedeli a Prigozhin stavano parzialmente avendo successo.
Anche secondo fonti della Difesa di Londra, lo schianto dell’aereo è stato “probabilmente” un’operazione dell’Fsb. Si ritiene che ora questo “probabilmente” rafforzi la posizione del ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, e del capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, Valery Gerasimov.
“Solo la propaganda russa può ipotizzare la probabilità che in questo caso possa verificarsi un incidente fortuito. E’ chiaro che si tratta di un atto terroristico deliberato”, ha detto Andriy Yusov, dell’intelligence militare ucraina.
Alla tv ucraina, Yusov ha sottolineato che sebbene vadano verificate “attentamente” le informazioni secondo cui Prigozhin, il ‘cuoco’ di Putin, era sul velivolo precipitato, si tratta comunque dello scenario più probabile. I russi “si mangiano tra di loro, cotti in vario modo, alcuni a fuoco lento, altri fritti rapidamente o crudi o semplicemente con il sale”, ha affermato.
“Ragionevoli dubbi” sulle “condizioni” che hanno portato allo schianto dell’aereo di Prigozhin sono stati evocati dal portavoce del governo francese, Olivier Veran. “In linea di principio è una verità che può essere stabilita”, ha aggiunto il portavoce riguardo ad un possibile coinvolgimento del presidente Vladimir Putin nell’accaduto. In un’intervista a France 2, Veran ha poi spiegato che la scomparsa di Prigozhin “lascia dietro di sé un terribile caos in gran parte del globo”, sostenendo che “ciò che ha fatto è inseparabile dalla politica di Putin”.
Cautela anche da parte del ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock. Secondo l’agenzia governativa russa responsabile dell’aviazione civile, Rosaviatsiya, Prigozhin – sulla base della lista dei passeggeri dell’aereo che è precipitato ieri – era una delle dieci persone a bordo del velivolo e non ci sono superstiti. Secondo la tv Tsargrad il corpo di Prigozhin sarebbe stato identificato, ma non ci sono ancora i risultati delle analisi del Dna. E, sottolinea l’agenzia tedesca Dpa, né Rosaviatsiya né nessun altro funzionario russo hanno ancora detto inequivocabilmente che Prigozhin è morto. “Non si possono trarre conclusioni affrettate” a poche ore dai fatti, ha affermato stamani Baerbock alla radio Deutschlandfunk.