Il Ministro dell’Istruzione riconosce che in aula potrebbero esserci docenti non qualificati. Molto critica la Federazione dei comitati dei genitori del Québec
MONTRÉAL – L’inizio dell’anno scolastico si preannuncia difficile. La Fédération québécoise des directions d’établissement d’enseignement (FQDE) ha annunciato, nei giorni scorsi, che attualmente mancano 2.000 insegnanti a tempo pieno e altri 3.000 a tempo parziale nei 1.600 istituti della provincia. È 3.5 volte in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando i posti vacanti erano circa 1.400. “Sapevamo che la situazione sarebbe peggiorata quest’anno, ma non pensavamo che potesse essere così grave”, ha dichiarato il presidente della FQDE, Nicolas Prévost. Il numero di cattedre da assegnare, tuttavia, è destinato a diminuire giorno dopo giorno, man mano che scuole e centri di servizio intensificheranno gli sforzi con l’avvicinarsi del suono della campanella nei prossimi giorni. Preoccupata e sorpresa la presidente della Federazione dei comitati dei genitori del Québec, Mélanie Laviolette, a cui non sono piaciute le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione, Bernard Drainville. Quest’ultimo, infatti, ha riconosciuto che all’inizio del nuovo anno scolastico ci saranno molti insegnanti non qualificati. Giovedì scorso, parlando alla stazione radio 98.5 FM, ha addirittura lanciato un appello agli insegnanti in pensione e a coloro che hanno un diploma di laurea e sono interessati all’insegnamento, con l’auspicio che ci sia almeno “un adulto” in ogni classe all’inizio del nuovo anno scolastico. Per Laviolette, “non è la situazione ideale, non è quello che si aspettano i genitori e credo che questo approccio non piaccia a nessun professionista del settore”. (V.G.)
