di David Lametti
MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
Un’altra sessione parlamentare è giunta al termine. Abbiamo svolto un grande lavoro negli ultimi mesi: dalla presentazione del progetto di legge “David e Joyce Milgaard” per la creazione di una Commissione sulla revisione degli errori giudiziari,alla collaborazione con i governi provinciali e territoriali, oltre che con le forze di polizia di tutto il Canada, per aggiornare la legge sulla messa in libertà su cauzione.
Ho inoltre depositato in Senato il disegno di legge S-12 per rafforzare il registro nazionale di chi commette crimini a sfondo sessuale, uno strumento particolarmente utile per le indagini della polizia sui casi di violenza sessuale. Il disegno di legge prevede anche maggiori tutele per le vittime durante il processo, in particolare per quanto riguarda i divieti di pubblicazione. Le voci e le storie appartengono a loro e spetta a loro decidere se raccontarle.
Tutto il governo ha lavorato con impegno e discernimento. Abbiamo depositato un budget che ha aiutato i canadesi a far fronte all’aumento del costo della vita, abbiamo istituito un programma di cure dentistiche per i bambini e le persone più vulnerabili, abbiamo riformato i servizi educativi della prima infanzia. Tutto questo lavoro è ancora più impressionante se si considera che è stato portato a termine, nonostante la malafede e i giochi di parte dei Conservatori. È particolarmente frustrante vederli atteggiarsi a vittime e rifiutarsi di assumersi la responsabilità per i loro comportamenti scorretti.
Mi riferisco all’attacco nei confronti dell’ex giudice della Corte Suprema e icona vivente della Comunità Italo-Canadese, Frank Iacobucci. Durante tutta la mia carriera, ho sempre ammirato il giudice Iacobucci. Dico spesso che se io sono il primo Ministro della Giustizia Italo-Canadese, lui è il primo l’Italo-Canadese per tutto il resto. Mi ha quindi indignato vedere i deputati conservatori attaccare la sua integrità, applauditi dal deputato di Kamloops, anch’egli di origini italiane.
Quando gli ho espresso tutto il mio sdegno, non ha avuto nemmeno il coraggio di riconoscere che la Comunità Italo-Canadese aveva il diritto di essere messa al corrente del suo comportamento, ma ha addirittura preteso che il mio avvertimento fosse una minaccia. Credo che quando ci si vergogna delle proprie azioni, l’attenzione costituisca una minaccia.
Quando il Parlamento tornerà a riunirsi, continuerò a difendere la nostra Comunità, come l’ho sempre difesa fino ad oggi. E il nostro governo continuerà a far progredire il Canada.
Fino ad allora, approfittiamo tutti dell’estate per trascorrere del tempo insieme come Comunità e ricordiamoci che è molto più efficace lavorare insieme.