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Le immagini del Quirinale
Zelensky a Roma: incontri con Mattarella, la Premier Meloni e Papa Francesco

Il Presidente ucraino è atterrato sabato mattina a Ciampino. Dopo una sosta in hotel, si è spostato al Quirinale per vedere il Capo dello Stato Sergio Mattarella: “Pienamente dalla vostra parte”. Poi la tappa a Palazzo Chigi per il faccia a faccia con la Premier Giorgia Meloni. “Sostegno a 360 gradi”. Nel pomeriggio, infine, Zelensky è andato in Vaticano per una visita a Papa Francesco

 

ROMA – Una giornata lunghissima, sotto un cielo che non ha regalato al Presidente ucraino l’emozione di una giornata primaverile e in una Roma blindata dai posti di blocco e sotto il mirino dei cecchini sparsi lungo il percoso che sabato 13 maggio lo ha portato prima al Quirinale, poi a Palazzo Chigi e in Vaticano prima di chiudere con una intervista a “Porta a Porta” in un luogo d’eccezione: l’Altare della Patria. Quindi la partenza per Berlino, dove domenica ha incontrato il Cancelliere Scholz. Il presidente ucraino ha poi visto Macron a Parigi per poi volare a Londra, dove lunedì ha visto il Primo Ministro Rishi Sunak, che invierà a Kiev “centinaia” di missili e droni.

 

AL QUIRINALE. Intorno a mezzogiorno Zelensky è arrivato al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È stato accolto nel cortile del palazzo dal picchetto d’onore. I due si sono salutati con una stretta di mano e poi hanno assistito agli onori dei reparti e ai rispettivi inni nazionali. Sul torrino del Quirinale è stata issata la bandiera ucraina. Zelensky ha cantato l’inno nazionale mettendo la mano sul petto. Il colloquio privato con Mattarella è durato circa 40 minuti. “È un onore averla qui a Roma. Ho chiesto di incontrarla nuovamente dopo il nostro colloquio di anni addietro anche se in questa condizione diversa, noi siamo pienamente al vostro fianco. Benvenuto presidente”, ha detto il Capo dello Stato al presidente ucraino al tavolo del Quirinale dove si è svolto il colloquio tra le due delegazioni. Secondo una nota diffusa dalla presidenza ucraina, Zelensky ha rilevato la necessità di un ulteriore rafforzamento della pressione internazionale sulla Russia, in particolare attraverso nuove sanzioni. “Apprezzo molto la disponibilità dell’Italia ad aderire all’attuazione della nostra Formula di pace. Conto sulla partecipazione dell’Italia al Global Peace Summit, che avrà luogo quest’anno”, ha detto Zelensky, che ha elogiato il sostegno dell’Italia agli sforzi internazionali per ritenere la Russia responsabile dei crimini in Ucraina.

 

A PALAZZO CHIGI. Zelensky si è quindi spostato a Palazzo Chigi per l’incontro con la Giorgia Meloni. Uno dei concetti he la Premier ha ribadito a Zelensky è che l’Italia, in raccordo con i principali Alleati, continuerà a fornire il supporto necessario, anche militare, affinché si arrivi a una pace giusta per l’Ucraina, che potrà esserci solo se la Russia cesserà le ostilità. Allo stesso tempo, Roma continuerà a sostenere un’applicazione rigorosa delle sanzioni che sono uno dei principali strumenti nei confronti dell’aggressore, insieme a quello finanziario e militare, per far cessare le ostilità. «La verità è che l’Ucraina difendendo la propria integrità e identità allontana la guerra dal resto d’Europa. Quello che gli ucraini stanno facendo, lo stanno facendo anche per noi”, ha concluso la Meloni.

 

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IN VATICANO. Intorno alle 16 Zelensky è arrivato in Vaticano per l’incontro con Papa Francesco. “La ringrazio per questa visita”, ha detto il Pontefice accogliendo Zelensky. “È un grande onore”, ha risposto il Presidente ucraino. I temi del colloquio, durato circa quaranta minuti, “sono riferibili alla situazione umanitaria e politica dell’Ucraina provocata dalla guerra in corso. Il Papa – ha poi riferito il portavoce vaticano Matteo Bruni – ha assicurato la sua preghiera costante, testimoniata dai suoi tanti appelli pubblici e dall’invocazione continua al Signore per la pace, fin dal febbraio dello scorso anno”. “Entrambi hanno convenuto sulla necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della popolazione – ha concluso Bruni – Il Papa ha sottolineato in particolare la necessità urgente di ‘gesti di umanità’ nei confronti delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto”. “Sono grato per la sua personale attenzione alla tragedia di milioni di ucraini – ha scritto poi Zelensky su Telegram – ed ho anche sottolineato decine di migliaia di bambini deportati. Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa. Ho chiesto di condannare i crimini russi in Ucraina. Perché non può esserci uguaglianza tra la vittima e l’aggressore. Ho anche parlato della nostra formula di pace come dell’unica efficace per raggiungere una pace giusta”.

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