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8 marzo, Viminale: “In aumento femminicidi e violenze sessuali”

(Adnkronos) –
Aumentano i casi di omicidio nel 2022 con 319 persone uccise ma il numero delle vittime donne cresce ancora di più (125) con un +12% rispetto al 2019. Anche in ambito familiare-affettivo, a una diminuzione dell’8% degli omicidi commessi, corrisponde un aumento del 10% di quelli con vittime di genere femminile. E’ quanto emerge dai dati sulle donne vittime di violenza elaborati dal Dipartimento della pubblica sicurezza-Direzione centrale della polizia criminale del Viminale e diffusi oggi 8 marzo, in occasione della Festa della donna. Esponenziale la crescita dei casi di violenza sessuale, +91%. 

Nello stesso ambito, invece, risultano in diminuzione sia gli omicidi commessi dal partner o ex partner (-17%) sia il numero delle relative vittime donne che, da 68 del 2019 passano nell’anno appena trascorso a 61, con un decremento che si attesta al 10%.  

Focalizzando l’attenzione, in particolare, sull’ambito familiare-affettivo si evidenzia, invece, come, dal 2020, gli omicidi con vittime donne mostrino un costante incremento, a fronte di un trend discendente del dato complessivo. Nell’ambito familiare-affettivo si evidenzia, infatti, come nel 2022 la percentuale delle vittime donne si attesti al 74% dei casi (103 su 140). Inoltre si rileva come, tra le persone uccise dal partner o ex partner, la percentuale di donne raggiunga il 91% (61 su 67), mentre solo nel 9% dei casi le vittime sono uomini.  

Considerando le sole donne uccise in ambito familiare-affettivo, le stesse sono vittime di partner o ex partner nel 59% dei casi (61 su 103). Numerosi anche i casi in cui risultano uccise per mano di genitori o figli (33%, 34 su 103), mentre è residuale il caso di omicidi commessi da altro parente (8%, 8 su 103). Per quanto attiene al modus operandi, negli omicidi volontari di donne avvenuti in ambito familiare-affettivo si rivela preminente l’uso di armi improprie o armi bianche, che ricorre in 49 casi; in 23 eventi sono state utilizzate armi da fuoco. Seguono le modalità di asfissia-soffocamento-strangolamento (16 omicidi), lesioni o percosse (14 eventi) e avvelenamento in un unico caso. 

Un trend in evidente crescita si registra per la violenza sessuale, declinata in tutte le sue forme. Dal 2020, anno nel quale si è registrato il dato minore (4.497), l’incremento è stato significativo e si è attestato, nel 2022, a 5.991 eventi. Nell’ultimo anno resta invece sostanzialmente stabile l’efficacia dell’azione investigativa, con una percentuale di casi scoperti che si attesta al 61% (+4% sul 2021).  

Nell’anno appena trascorso sono l’Emilia Romagna, la Liguria e il Trentino Alto Adige le regioni con la più elevata incidenza dei reati commessi, mentre Basilicata, Campania e Abruzzo evidenziano i valori d’incidenza più bassi. L’esame delle vittime mostra, anche in questo caso, che quelle di genere femminile continuano a risultare predominanti, con il 91%; di queste il 71% sono maggiorenni e il 79% di nazionalità italiana. 

Il numero dei reati del codice rosso commessi nel periodo 2019-2022 è andato progressivamente aumentando per il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso e per le violazione ai provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa; mentre per la costrizione o induzione al matrimonio e per la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, si registra un decremento nell’ultimo anno.  

Esaminando gli atti persecutori, il cosiddetto ‘stalking’, si rileva un trend crescente del numero di reati commessi sino al 2021 e un successivo decremento nell’ultimo anno in esame. L’azione di contrasto, dopo aver evidenziato una progressiva decrescita fino al valore più basso nel 2021 (59% di reati scoperti), nel 2022 fa rilevare una significativa inversione di tendenza, attestandosi al 67%. E’ quanto emerge dai dati sulle donne vittime di violenza elaborati dal Dipartimento della pubblica sicurezza-Direzione centrale della polizia criminale del Viminale. 

 

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