Giorno: 14 Gennaio 2025

  • Governo lavora a ‘scudo penale’ per forze dell’ordine, tre ipotesi in campo

    (Adnkronos) – Non c’è ancora una bozza, ma i tecnici del ministero della Giustizia, in accordo con Palazzo Chigi, stanno studiando una soluzione normativa per evitare che le forze dell’ordine, che agiscono per legittima difesa e nell’esercizio del proprio dovere, siano iscritte nel registro degli indagati arrivando a rischiare la sospensione dal servizio e ripercussioni sullo stipendio.  

    A quanto si apprende non è ancora pronto un testo, ma si sta ragionando su diverse ipotesi che possano tutelare gli interessi di tutte le parti. Del resto la stessa iscrizione nel registro avviene anche a garanzia dell’indagato. Al momento sarebbero tre le ipotesi in campo: intervenire con un emendamento al ddl Sicurezza, ancora all’esame del parlamento, con un ddl ad hoc a cui sia garantita una corsia preferenziale oppure con un decreto legge.  

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  • Influenza, verso boom casi: ecco l”influenzometro’ per distinguere virus

    (Adnkronos) – “È facile prevedere che dalla fine di questa settimana ci sarà un forte incremento di casi delle tipiche infezioni invernali, soprattutto a carico dell’apparato respiratorio, influenza compresa. Il motivo è duplice”. Da un lato “il freddo”, dall’altro “la ripresa delle scuole”, avvenuta il 7 gennaio dopo la pausa natalizia. E’ lo scenario prospettato dal pediatra Italo Farnetani, che in vista del boom di infezioni e dell’avvicinarsi del picco delle sindromi simil-influenzali, propone uno strumento battezzato ‘influenzometro’ per orientarsi fra i virus in azione in questo periodo. Una sorta di test per capire se si tratta di influenza oppure no. Fermo restando, puntualizza, che “si deve sempre consultare il medico”. 

     

    Solo considerando il capitolo scuole, spiega l’esperto all’Adnkronos Salute, va considerato che “ogni mattina entrano in contatto 20 milioni di persone: 10 milioni all’interno delle aule e degli edifici scolastici”, numero che include “alunni, insegnanti, personale ausiliario”, e “altri 10 milioni di persone”, fra genitori, nonni e babysitter, “coinvolte per accompagnare gli alunni a scuola. Questi 10 milioni di persone si incontreranno nuovamente all’uscita. Perciò è ben comprensibile quanto sia elevata in questo contesto la possibilità di trasmissione degli agenti infettivi, soprattutto virus come questi che si diffondono facilmente negli ambienti”.  

    E poi c’è il fattore freddo, continua Farnetani: “Proprio in questi giorni, e nei prossimi, c’è un brusco abbassamento delle temperature, che è uno degli elementi che determina la maggior diffusione delle infezioni durante il periodo invernale. Non è il freddo che fa ammalare – precisa – ma quando le temperature sono basse si sta maggiormente negli ambienti chiusi, con aria riciclata, elemento che facilita la trasmissione, soprattutto quando i riscaldamenti accesi rendono l’aria secca, e ciò impedisce che le particelle di polvere cariche di agenti infettanti vengano abbattute al suolo. In questo modo, invece, si spostano leggere perché sono ben asciutte e facilmente fanno breccia nell’apparato respiratorio dei presenti. Il consiglio è innanzitutto di aprire le finestre almeno 45 minuti al giorno, anche quando fuori è molto freddo, e non tenere mai i riscaldamenti eccessivamente alti. La temperatura di 19 gradi è ottimale, e si può mettere sopra le sorgenti di calore, in primis sui radiatori, un asciugamano di spugna bagnato, che serve a umidificare l’ambiente. Importante non rinunciare a stare all’aria aperta anche quando è freddo”. 

    La combinazione di tutti questi fattori, prosegue Farnetani, che è professore ordinario di pediatria all’università Ludes-United Campus of Malta, “facilita dunque la trasmissione degli agenti infettivi, fra cui il virus dell’influenza”, ma quest’ultimo gruppo di patogeni stagionali “non è il solo” a circolare in questo periodo. Non sempre a metterci a letto, in altre parole, è l’influenza vera e propria, ma potrebbe essere qualche virus ‘cugino’. “Ecco allora l’influenzometro che ho elaborato per aiutare a distinguere le varie infezioni”, argomenta Farnetani. 

     

    Si tratta nel dettaglio di un percorso scandito da una serie di domande o affermazioni: a seconda della risposta che più corrisponde alla situazione di chi sta usando lo strumento viene assegnato un punteggio. Sommando quelli ottenuti a ogni step, si potrà leggere il risultato: con un punteggio uguale o superiore a 210 “è influenza”; con un totale da 190 a 205 l’esito è “dubbio”, ma se rifacendo il questionario il punteggio rientra sempre in questo range “non si tratta di influenza”; con un totale uguale o inferiore a 185 “non è influenza, ma probabilmente si tratta di una malattia dovuta ad altri agenti infettivi”. L’influenzometro valuta prima di tutto il periodo in cui si presenta la malattia (da dicembre ad aprile o da maggio a novembre), e se i media hanno già riportato dei primi isolamento di virus influenzale.  

    E poi passa in rassegna i sintomi: dolore e sua localizzazione (alla schiena e alle articolazioni, mal di testa, mal d’orecchie, mal di pancia), febbre (superiore a 38,5° C e per quanti giorni); fastidi agli occhi (arrossati, con dolore quando si guarda lateralmente, con bruciore, con lacrimazione abbondante, appiccicati con secrezione gialla). Nel percorso si valutano anche le condizioni di volto (arrossato o pallido) e pelle (calda e umida, normale), e la presenza di tosse (secca o catarrosa). Si passa poi alla gola (fa male, brucia, è secca), alla voce (rauca o normale), al naso (chiuso, con secrezione chiara e liquida), all’apparato digerente (per capire se sono presenti sintomi come vomito, diarrea o stipsi) e infine si approfondiscono le condizioni generali (malessere, svogliatezza, ci si stanca con facilità, mancanza di appetito).  

    Il test, insomma, aiuta a farsi una cultura personale su come distinguere fra influenza e virus parainfluenzali. “Sarà però il medico a indicare la strada” terapeutica da seguire per lasciarseli alle spalle.  

     

     

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  • Meta: “Stop fact checking? Per ora solo in Usa, in altri Paesi dopo test”

    (Adnkronos) – Meta non porrà fine al fact-checking sulle sue piattaforme social (fra cui Facebook e Instagram) fuori dagli Stati Uniti fino a che non avrà pienamente testato cambiamenti introdotti. A comunicarlo al Brasile è il colosso social, prima della scadenza dell’ultimatum di 72 ore imposto dalle autorità di Brasilia per spiegare le politiche di controllo dei fatti.  

    In una nota si legge che “in questo momento Meta sta ponendo fine al programma di fact-checking solo negli Stati Uniti, Paese in cui testeremo e raffineremo del programma Community Ratings prima di iniziarne l’estensione ad altri Paesi”.  

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  • Dall’amicizia Leao-Capo Plaza all’album di Kean: il rapporto tra calcio e rap

    (Adnkronos) –
    Calcio e rap sono due mondi che spesso, specialmente negli ultimi tempi, si incontrano e si intersecano. Tanto che la passione per la musica di alcuni calciatori è sfociata in veri e propri album, che seguono le influenze della scena americana e di quella europea, mentre quella per il calcio di tanti artisti ha portato a far nascere amicizie vip. Tutto ovviamente alimentato da un contesto social che permette a calciatori e rapper di mettersi in mostra e mettere in mostra, sfruttando anche la notorietà altrui per far parlare di sé. 

    E quindi appare normale che Capo Plaza festeggi la vittoria in Supercoppa del Milan postando sui social la chat con l’amico Leao, mentre Baby Gang e Lazza pubblicizzano la propria fede rossonera. E così anche Noah Okafor, attaccante rossonero, che ha regalato una maglia con tanto di dedica a Shiva. Ma ci sono molte altre storie di rapporti di amicizia, alcuni culminati in attività commerciali, altri in litigi, o meglio ‘dissing’, come si dice in gergo.  

    Moise Kean è stato l’ultimo dei calciatori a pubblicare un album rap, proprio come aveva fatto, un anno prima Rafa Leao. La connessione tra rap e calcio insomma, non è mai stata così forte, anche in Italia, dove la scena urban è tra le più ascoltate e seguite dalle nuove generazioni. 

     

    Nell’immediato post partita di Inter-Milan 2-3, finale di Supercoppa italiana, Capo Plaza ha pubblicato una storia sul proprio profilo Instagram. È una chat WhatsApp con Rafa Leao, attaccante rossonero, con cui negli ultimi anni è nata un’amicizia proprio grazie alla comune passione per il calcio e l’hip-hop. “Sei il più forte non ascoltare quello che dicono, senza di te non facevano nulla” è stato il messaggio d’incoraggiamento del rapper al portoghese, che ha risposto con un esultante “andiamo c***o”. 

    Plaza aveva già parlato del suo rapporto con Leao, in una puntata del podcast Passa dal BSMT: “Io e lui siamo molto amici. La maglia che mi ha regalato dopo che vincemmo lo scudetto è la cosa a cui tengo di più, in primis per il rapporto che abbiamo e poi perché è un campione. Lui è innamorato della cultura hip-hop così come io del calcio”. E a certificare la loro amicizia è stata anche la presenza di Leao al release party di Plaza in occasione del suo ultimo disco ‘Ferite’, che contiene anche una barra dedicata proprio all’attaccante del Milan: “Baby, stiamo riempiendo la cassa/per i soldi corro, Rafa sulla fascia”. 

    Milano è epicentro del calcio così come della musica. Il successo in Supercoppa del Milan è stato festeggiato sui social sia da Lazza, noto tifoso rossonero e anche lui amico di Leao, che da Baby Gang, ma non solo. Nelle ultime ore l’attaccante rossonero Noah Okafor ha regalato una sua maglia autografa all’amico Shiva, con tanto di dedica “for my bro”, “per mio fratello”. 

    Anche Andrea Petagna, ex attaccante, tra le altre, di Atalanta el Milan oggi al Monza, ha stretto in passato relazioni con la scena rap italiana. Il centravanti ha infatti aperto negli anni scorsi un locale, poi fallito, con Sfera Ebbasta, uno degli artisti italiani più ascoltati anche in Europa, ed era diventato amico della Dark Polo Gang, collettivo romano poi scioltosi che comprendeva anche Tony Effe. Petagna era sempre presente sui loro profili social, ma poi qualcosa si è rotto. Qualcuno iniziò a parlare di un tradimento di Petagna, forse per una questione di cuore, tanto che in molti videro un riferimento proprio all’ex Napoli nella barra di Wayne in ‘Ercole Freestyle’: “Infami strisciano sulla mia carta/Conosco un calciatore (ah-ah)/Voleva fare il rap (stupido)/Se fossi un calciatore (ahah)/Penserei a fare gol e stare lucido (gol)”. 

    Sempre a Milano è nata l’amicizia tra Kevin Prince Boateng e Gué Pequeno, mentre Moise Kean appariva in un video del rapper torinese Boro Boro. E che dire di Paul Pogba, amico di uno dei maggiori artisti della scena americana, Drake, mentre Karim Benzema ha postato diverse foto insieme al francese Lacrim. 

      

    Dal campo alla musica. Oltre a intrattenere rapporti con diversi artisti rap, molti calciatori si sono divertiti nel corso degli anni a registrare canzoni e rilasciare veri e propri album. L’ultimo è stato Moise Kean, che sotto il nome di ‘KMB’, nient’altro che l’acronimo del suo nome completo Moise Bioty Kean, è uscito su tutte le piattaforme con ‘Chosen’, 11 brani con sonorità trap e influenze internazionali in cui si contano anche i featuring di Sey Blessed, Stunna ed Elena Manuel. Dopo il suo debutto nel 2023 con il brano ‘Outfit’, l’attaccante della Fiorentina sembra aver lanciato definitivamente la sua carriera anche fuori dal campo. 

    Kean segue la scia di un altro attaccante della Serie A, Rafa Leao. L’attaccante del Milan ha scelto Way45 come nome d’arte: Way a indicare la strada di Almada, il distretto di Setubal da cui viene e 45 per ricordare il prefisso postale del quartiere in cui è cresciuto. Nel 2023 Leao ha pubblicato il suo secondo album ‘My Life in Each Verse’, 17 canzoni, tra cui una anche in italiano, che seguono il suo disco d’esordio ‘Beginning’, rilasciato nel 2021. Uno dei primi a registrare una canzone era stato Pierluigi Gollini, in arte Gollorius. Era il 2018 quando esce ‘Rapper con i guanti’, nel cui video ha voluto omaggiare anche Notorius B.I.G., icona della scena americana e uno dei suoi rapper preferiti. Nel brano anche un riferimento a due compagni di squadra nell’Atalanta: “Insieme come un branco/Ballando sopra a un palco/Ah, gioco domenica sera/Esco con Bryan e Peta”, è la barra dedicata a Cristante e Petagna. 

    Altri esempi di calciatori rapper sono Memphis Depay e Kevin Prince Boateng. L’attaccante olandese aveva pubblicato un freestyle per celebrare il raggiungimento dei 5 milioni di follower su Instagram ‘5Mili’, canzone che segue ‘Fall Back’, nel cui video si vede anche l’ex esterno della Roma Justin Kluivert. Boateng invece, in arte Prin$$, ha esordito con ‘King’, un brano pensato per raccontare il proprio stile di vita. (di Simone Cesarei)
     

     

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  • Venezuela impone restrizioni su staff diplomatici Italia, Francia e Olanda

    (Adnkronos) – Le autorità venezuelane hanno imposto restrizioni sugli staff diplomatici di Italia, Francia e Olanda, riducendo a tre il numero dei diplomatici autorizzati a rimanere nel Paese sudamericano. Il ministero degli Esteri ha motivato il provvedimento, citando in una nota la condotta giudicata “ostile” dei governi dei tre Paesi europei rispetto all’insediamento del presidente Nicolas Maduro per un terzo mandato. Caracas ha aggiunto che i diplomatici avranno bisogno di “un’autorizzazione scritta” per spostarsi per più di 40 chilometri da “Plaza Bolivar” nel centro di Caracas. 

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  • Principessa Kate: “Sono in remissione dal cancro”

    (Adnkronos) –
    “È un sollievo essere ora in remissione” dal cancro “e rimango concentrata sulla guarigione. Come chiunque abbia ricevuto una diagnosi di cancro saprà, ci vuole tempo per adattarsi a una nuova normalità”. Sono le parole con cui la principessa del Galles, Kate Middleton, ha condiviso un importante aggiornamento sulle sue condizioni di salute, in un messaggio sui social postato dopo essere stata in visita all’ospedale che l’ha seguita nei suoi trattamenti contro il tumore, il Royal Marsden di Chelsea, Londra. Nonostante sia difficile lasciarsi alle spalle l’esperienza di malattia, Kate ha spiegato di essere impaziente di vivere “un anno appagante. C’è molto da aspettarsi”, ha concluso.  

    Nel post la principessa Catherine ha esordito ringraziando “tutti per il continuo supporto”. E ha aggiunto un pensiero particolare per l’ospedale che si è preso cura di lei: “Volevo cogliere l’occasione per ringraziare il Royal Marsden per essersi preso cura di me così bene durante l’anno appena trascorso. I miei più sentiti ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno camminato silenziosamente al fianco di William e me mentre affrontavamo tutto. Non avremmo potuto chiedere di più. L’assistenza e i consigli che abbiamo ricevuto durante il mio periodo da paziente sono stati eccezionali. Nel mio nuovo ruolo di Joint Patron del Royal Marsden, la mia speranza è che, supportando la ricerca innovativa e l’eccellenza clinica, nonché promuovendo il benessere dei pazienti e delle famiglie, potremmo salvare molte più vite e trasformare l’esperienza di tutti coloro che sono stati colpiti dal cancro”. 

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  • Lesione muscolare per Ehizibue

    (Adnkronos) –
    Tegola 
    Ehizibue per l’Udinese. Il giocatore olandese, costretto al cambio nella partita pareggiata con l’Atalanta, è stato sottoposto ad esami diagnostici nelle scorse ore. 

    Gli esami hanno evidenziato la presenza di una lesione di basso grado al flessore della coscia sinistra. 

    Udinese Calcio comunica che Kingsley Ehizibue ha riportato, all’esito degli esami strumentali, una lesione di basso grado al flessore della coscia sinistra. Il giocatore ha già iniziato l’iter riabilitativo. 

    Andato a voto 20 volte in questa stagione, Kingsley Ehizibue ha realizzato anche un assist, con una fantamedia di 5,90. In merito ai tempi di recupero, il giocatore classe ’95 ne avrà per circa due settimane, saltando dunque le sfide con Como e Roma per poi essere sottoposto a nuovi contro. 

    Fantacalcio.it per Adnkronos 

     

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  • Dall’amicizia Leao-Capo Plaza all’album di Kean: il rapporto tra calcio e rap

    (Adnkronos) –
    Calcio e rap sono due mondi che spesso, specialmente negli ultimi tempi, si incontrano e si intersecano. Tanto che la passione per la musica di alcuni calciatori è sfociata in veri e propri album, che seguono le influenze della scena americana e di quella europea, mentre quella per il calcio di tanti artisti ha portato a far nascere amicizie vip. Tutto ovviamente alimentato da un contesto social che permette a calciatori e rapper di mettersi in mostra e mettere in mostra, sfruttando anche la notorietà altrui per far parlare di sé. 

    E quindi appare normale che Capo Plaza festeggi la vittoria in Supercoppa del Milan postando sui social la chat con l’amico Leao, mentre Baby Gang e Lazza pubblicizzano la propria fede rossonera. E così anche Noah Okafor, attaccante rossonero, che ha regalato una maglia con tanto di dedica a Shiva. Ma ci sono molte altre storie di rapporti di amicizia, alcuni culminati in attività commerciali, altri in litigi, o meglio ‘dissing’, come si dice in gergo.  

    Moise Kean è stato l’ultimo dei calciatori a pubblicare un album rap, proprio come aveva fatto, un anno prima Rafa Leao. La connessione tra rap e calcio insomma, non è mai stata così forte, anche in Italia, dove la scena urban è tra le più ascoltate e seguite dalle nuove generazioni. 

     

    Nell’immediato post partita di Inter-Milan 2-3, finale di Supercoppa italiana, Capo Plaza ha pubblicato una storia sul proprio profilo Instagram. È una chat WhatsApp con Rafa Leao, attaccante rossonero, con cui negli ultimi anni è nata un’amicizia proprio grazie alla comune passione per il calcio e l’hip-hop. “Sei il più forte non ascoltare quello che dicono, senza di te non facevano nulla” è stato il messaggio d’incoraggiamento del rapper al portoghese, che ha risposto con un esultante “andiamo c***o”. 

    Plaza aveva già parlato del suo rapporto con Leao, in una puntata del podcast Passa dal BSMT: “Io e lui siamo molto amici. La maglia che mi ha regalato dopo che vincemmo lo scudetto è la cosa a cui tengo di più, in primis per il rapporto che abbiamo e poi perché è un campione. Lui è innamorato della cultura hip-hop così come io del calcio”. E a certificare la loro amicizia è stata anche la presenza di Leao al release party di Plaza in occasione del suo ultimo disco ‘Ferite’, che contiene anche una barra dedicata proprio all’attaccante del Milan: “Baby, stiamo riempiendo la cassa/per i soldi corro, Rafa sulla fascia”. 

    Milano è epicentro del calcio così come della musica. Il successo in Supercoppa del Milan è stato festeggiato sui social sia da Lazza, noto tifoso rossonero e anche lui amico di Leao, che da Baby Gang, ma non solo. Nelle ultime ore l’attaccante rossonero Noah Okafor ha regalato una sua maglia autografa all’amico Shiva, con tanto di dedica “for my bro”, “per mio fratello”. 

    Anche Andrea Petagna, ex attaccante, tra le altre, di Atalanta el Milan oggi al Monza, ha stretto in passato relazioni con la scena rap italiana. Il centravanti ha infatti aperto negli anni scorsi un locale, poi fallito, con Sfera Ebbasta, uno degli artisti italiani più ascoltati anche in Europa, ed era diventato amico della Dark Polo Gang, collettivo romano poi scioltosi che comprendeva anche Tony Effe. Petagna era sempre presente sui loro profili social, ma poi qualcosa si è rotto. Qualcuno iniziò a parlare di un tradimento di Petagna, forse per una questione di cuore, tanto che in molti videro un riferimento proprio all’ex Napoli nella barra di Wayne in ‘Ercole Freestyle’: “Infami strisciano sulla mia carta/Conosco un calciatore (ah-ah)/Voleva fare il rap (stupido)/Se fossi un calciatore (ahah)/Penserei a fare gol e stare lucido (gol)”. 

    Sempre a Milano è nata l’amicizia tra Kevin Prince Boateng e Gué Pequeno, mentre Moise Kean appariva in un video del rapper torinese Boro Boro. E che dire di Paul Pogba, amico di uno dei maggiori artisti della scena americana, Drake, mentre Karim Benzema ha postato diverse foto insieme al francese Lacrim. 

      

    Dal campo alla musica. Oltre a intrattenere rapporti con diversi artisti rap, molti calciatori si sono divertiti nel corso degli anni a registrare canzoni e rilasciare veri e propri album. L’ultimo è stato Moise Kean, che sotto il nome di ‘KMB’, nient’altro che l’acronimo del suo nome completo Moise Bioty Kean, è uscito su tutte le piattaforme con ‘Chosen’, 11 brani con sonorità trap e influenze internazionali in cui si contano anche i featuring di Sey Blessed, Stunna ed Elena Manuel. Dopo il suo debutto nel 2023 con il brano ‘Outfit’, l’attaccante della Fiorentina sembra aver lanciato definitivamente la sua carriera anche fuori dal campo. 

    Kean segue la scia di un altro attaccante della Serie A, Rafa Leao. L’attaccante del Milan ha scelto Way45 come nome d’arte: Way a indicare la strada di Almada, il distretto di Setubal da cui viene e 45 per ricordare il prefisso postale del quartiere in cui è cresciuto. Nel 2023 Leao ha pubblicato il suo secondo album ‘My Life in Each Verse’, 17 canzoni, tra cui una anche in italiano, che seguono il suo disco d’esordio ‘Beginning’, rilasciato nel 2021. Uno dei primi a registrare una canzone era stato Pierluigi Gollini, in arte Gollorius. Era il 2018 quando esce ‘Rapper con i guanti’, nel cui video ha voluto omaggiare anche Notorius B.I.G., icona della scena americana e uno dei suoi rapper preferiti. Nel brano anche un riferimento a due compagni di squadra nell’Atalanta: “Insieme come un branco/Ballando sopra a un palco/Ah, gioco domenica sera/Esco con Bryan e Peta”, è la barra dedicata a Cristante e Petagna. 

    Altri esempi di calciatori rapper sono Memphis Depay e Kevin Prince Boateng. L’attaccante olandese aveva pubblicato un freestyle per celebrare il raggiungimento dei 5 milioni di follower su Instagram ‘5Mili’, canzone che segue ‘Fall Back’, nel cui video si vede anche l’ex esterno della Roma Justin Kluivert. Boateng invece, in arte Prin$$, ha esordito con ‘King’, un brano pensato per raccontare il proprio stile di vita. (di Simone Cesarei)
     

     

     

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  • Finalmente si rivede Messias! Genoa, KO Badelj anche se non è grave

    (Adnkronos) –
    Il Genoa di Patrick Vieira scalda i motori in vista del match contro la Roma di Claudio Ranieri, in calendario venerdì alle ore 20:45 allo stadio Olimpico. Il club ligure si prepara alla trasferta di Roma facendo i conti con diverse difficoltà.  

    Una su tutte è l’assenza di Milan Badelj, infortunatosi contro il Parma al flessore della coscia destra. Il centrocampista rossoblù salterà la gara contro la Roma e non sarà a disposizione dell’allenatore che deve ora correre ai ripari. 

    Gli accertamenti ai quali è stato sottoposto oggi hanno escluso la presenza di lesioni muscolari per l’esperto centrocampista, che dunque salterà solamente la sfida con la Roma in programma venerdì.
     

    Chi, invece, è recuperato e presumibilmente verrà convocato da Vieira è Junior Messias. Il centrocampista brasiliano non riesce a trovare continuità: nonostante due presenze a voto alla 13ª e alla 14ª giornata di campionato, lo stop dovuto ai problemi fisici dura praticamente dalla terza giornata di campionato. Stavolta rischia, invece, di tornare seriamente a disposizione per la sfida ai giallorossi. 

    Fantacalcio.it per Adnkronos 

     

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  • Ieg sceglie Adnkronos Comunicazione come advisor corporate e media relation su Vicenza

    (Adnkronos) – Consolidare il posizionamento di #communitycatalist, promuovere i principali appuntamenti fieristici dell’industria dell’oreficeria, gioielleria e orologeria del Paese, valorizzare una delle eccellenze italiane dislocate in veri e propri distretti con tradizioni che affondano le proprie radici nella storia, riconosciute a livello globale, diffondere la cultura del gioiello: sono gli obiettivi affidati a Adnkronos Comunicazione da Ieg-Italian Exhibition Group, società quotata in borsa su Euronext Milan, che da oltre 70 anni organizza fiere, eventi e congressi in Italia, a partire da Rimini e Vicenza, e nel mondo con la mission di offrire ai partners nazionali e internazionali opportunità di business e networking. 

    Il team Adnkronos sarà il partner per la comunicazione corporate del plant vicentino di Ieg, che conosce una fase di decisivo sviluppo proprio in questi mesi, dopo la posa della prima pietra per l’ampliamento del quartiere fieristico di Vicenza firmato dallo studio Gmp di Amburgo, tra i leader dell’architettura fieristica mondiale e che ha firmato anche il progetto della Fiera e del nuovo Palacongressi di Rimini.  

    Sarà quindi impegnato a valorizzare la Jewellery Agenda di Ieg, il programma annuale internazionale di manifestazioni fieristiche tra i cui brand spicca Vicenzaoro, tra leader globali del settore fieristico BtoB con una prima edizione annuale che si terrà dak 17 al 21 gennaio (Vicenzaoro January) e una seconda edizione dal 5 al 9 settembre (Vicenzaoro September), oltre a T.Gold, VOVintage, VO’Clock Privé, Oroarezzo, Summit del Gioiello Italiano ed il Museo del Gioiello di Vicenza.
     

    “Siamo lieti di annunciare la partnership con un Gruppo protagonista della scena della comunicazione come Adnkronos”, dice Matteo Farsura a capo delle manifestazioni orafo-gioielliere di Ieg.  

    “Una partnership che oggi abbraccia anche la nostra divisione jewellery & fashion ma che già da lungo tempo si sostanzia nel convinto sostegno ad alcuni tra i progetti di maggior spicco e valore della nostra Spa. Progetti che Adnkronos ha contribuito a rendere visibili e autorevoli in tutto il Paese. Un partner reca in dote anche le sue connessioni internazionali, tema centrale per Vicenzaoro e l’intera industry”, aggiunge. 

    Come afferma Felice d’Endice, direttore Adnkronos Comunicazione, “la fiducia che Ieg ci ha accordato, scegliendoci come communication partner, si fonda sulla condivisione di valori, principi, storia, approccio alla comunicazione, asset sempre più strategico per lo sviluppo del business”. “Per una società di consulenza in comunicazione e relazioni pubbliche che ha oltre 40 anni di storia, il percorso appena iniziato con Ieg rappresenta una tappa importante per disegnarne il futuro”, conclude. 

     

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