Giorno: 13 Gennaio 2025

  • Parigi-Dakar, il diario di Giraldi: “Ho dato tutto e raggiunto il mio limite”

    (Adnkronos) – Iader Giraldi ha raccontato, nel suo diario quotidiano, la sua esperienza alla Parigi-Dakar. “C’è una bellissima scena che descrive il ruolo dei genitori per far crescere dei bambini sani e ben attrezzati per diventare adulti. Immaginatevi un campo di grano con un dirupo al suo confine. In questo campo le spighe sono alte e non consentono di vedere il dirupo e i bambini si stanno divertendo come dei matti, perché sanno che è il punto dove le spighe sono più alte e belle e che li vicino c’è un dirupo a loro proibito. Uno dei loro genitori li vede e non li sgrida per il pericolo imminente ma si mette quatto quatto ad osservare la scena gioiosa e avventurosa pronto e fermare chi di loro si avvicina troppo al pericoloso dirupo”, comincia così Giraldi. 

    “Abbiamo il gioco come dinamica indispensabile per la crescita e abbiamo il rischio come una delle forti motivazioni dell’essere umano. Il meccanismo di persuasione si chiama alea, scommessa. L’alea è l’elemento fondamentale per mantenere il flou del gioco e della vita entusiasmante. Poi c’è invece la ragione, in questa storia simbolizzata dalla figura genitoriale, una figura protettiva ma non censoria. Allora la domanda è: chi sta a guardia del dirupo quando siamo adulti? Riusciamo ancora a giocare come i bambini o fermiamo il processo di crescita arrivati a un certo punto? Questo è un bel dilemma!”, ha continuato. 

    “Oggi, anzi questa notte, sono arrivato a due passi dal dirupo, in un gioco il rally, e la Dakar come sua massima espressione, dove le spighe di grano sono altissime e il dirupo è su ogni lato”, ha raccontato Giraldi in un post su Instagram, “durante lo stage sei, 610 km di prova speciale cronometrata è arrivata la notte al chilometro 545, e dopo alcuni chilometri, circa dieci di avanzamento al buio, ho deciso di attivare il mio genitore e fermarmi. Dopo l’ennesima caduta la moto si è piantata in un grande buco in quelle che si chiamano dune complex, sono dune alte tre quattrocento metri che per salire hanno dei sali scendi a crescere che ti portano in cresta. Il problema è che se non sali veloce la moto non sale e quando sei sulla cime di una duna è come essere sulla cresta dell’onda, con il surf ad occhi chiusi, perché le luci della moto puntano in alto”. 

    “Ho sentito di aver raggiunto il limite, l’alea, la scommessa, la parte incontrollabile del gioco era troppo alta. In termini finanziari il premio al rischio si era trasformato solo in un malus al rischio. Ho allora fatto una cosa molto semplice, ho preso il mio orgoglio, ho preso la mia vanità, ho preso il mio macismo, e li ho messi dietro al senso di responsabilità che ho per la mia vita è quella dei miei cari”.  

    “Però ho perso con felicità, ho capito che questa gara è veramente mitica, bestiale per uomini giovani e forti. Grande stima per tutti i piloti partiti in fondo come me che hanno finito la tappa. Tre anni fa l’ho domata la Dakar, con tutte le sue difficoltà, ma quest’anno devo accettare la sconfitta. Posso così abbandonarla avendoci riprovato fino all’ultimo, avendo dato tutto, da questa mattina fino all’imbrunire, partito in fondo recuperando posizione su posizione, e non avrò mai nella mia vita un rimorso per non averlo fatto”, ha concluso Giraldi, “mi godo ora questo silenzio, interrotto dal vento che soffia forte, e dal passaggio di qualche camion e auto che ruggiscono inseguendo il mito. Forse farò qui la nottata. Una notte di riflessione, per capire cosa ho imparato in questi anni di avventura ma soprattutto per riflettere su quale nuovo campo di grano andare a calpestare. 

     

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  • Il momento di Djokovic: come arriva al 2025 il rivale di Sinner

    (Adnkronos) –
    Jannik Sinner, ma non solo. Gli Australian Open saranno il primo grande appuntamento dell’anno anche per Novak Djokovic, che in Australia inizierà l’inseguimento al numero uno al mondo e soprattutto al 25° Slam di una carriera da film. Il suo torneo partirà contro una rivelazione: il giovane statunitense Nishesh Basavareddy. 

    Se Sinner ha dominato il 2024 per costanza, leader della classifica Atp con 11.830 punti, oltre 4.000 davanti a Zverev e Alcaraz (secondo e terzo), Djokovic ha avuto nell’ultimo anno qualche difficoltà in più. Il serbo ha chiuso la sua stagione con 3.900 punti, faticando più del previsto soprattutto a causa dei problemi fisici (ultimi, quelli che lo hanno costretto a rinunciare alle Atp Finals vinte da Jannik). Nel 2024, Djokovic ha puntato tutto sulle Olimpiadi, conquistando l’oro a Parigi e chiudendo il cerchio di una carriera sontuosa. 

    E nel nuovo anno? Per il 2025, le idee del serbo sono abbastanza chiare. Djokovic ha già spiegato di vedere ancora il tennis al centro del suo mondo e non a caso ha scelto Andy Murray come coach. Proprio l’affiancamento del campione britannico, potrebbe essere decisivo per aggiungere un’altra cartolina alla sua incredibile storia nei prossimi mesi. Conquistando uno dei tornei del Grande Slam, Novak arriverebbe a quota 25. Volando ancora più in alto, visto che per numero di successi è già primo a quota 24 (seguito da Nadal, a 22). 

    Djokovic inizierà il suo Australian Open contro il classe 2005 Nishesh Basavareddy, oggi numero 133 al mondo. La particolarità del suo tabellone è che – da settima testa di serie – per la prima volta potrà affrontare Alcaraz nei quarti di finale. Finora, nei vari tornei, i due si erano sempre affrontati almeno in semifinale. (di Michele Antonelli) 

     

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  • Sinner resterà numero 1? I punti che Jannik dovrà difendere nel 2025

    (Adnkronos) –
    Jannik Sinner si tuffa nel 2025. Dopo i primi 2 match di esibizione, il numero uno al mondo parteciperà agli Australian Open per difendere il titolo conquistato nel 2024. Ma quanti punti dovrà difendere il fuoriclasse azzurro per restare in cima al ranking? Spazio alle calcolatrici… 

    Intanto, focus sui punti conquistati da Sinner nel 2024 nei vari tornei in giro per il mondo. Dallo Slam australiano, vinto in maniera eccezionale, alle Atp Finals.  

    Australian Open (in programma dal 12 al 26 gennaio). Punti da difendere: 2.000 (vittoria 2024)  

    Atp 500 Rotterdam (in programma dall’1 al 9 febbraio). Punti da difendere: 500 (vittoria 2024)  

    Atp 500 Doha (in programma dal 17 al 22 febbraio). Punti da difendere: 0 (prima partecipazione)  

    Masters 1000 Indian Wells (in programma dal 2 al 16 marzo). Punti da difendere: 0  

    Masters 1000 Miami (in programma dal 19 al 30 marzo). Punti da difendere: 1.000 (vittoria 2024)  

    Masters 1000 Monte Carlo (in programma dal 6 al 13 aprile). Punti da difendere: 400 (semifinale 2024)  

    Atp 500 Monaco di Baviera (in programma dal 12 al 20 aprile). Punti da difendere: 0  

    Masters 1000 Madrid (in programma dal 23 aprile al 4 maggio). Punti da difendere: 200 (quarti 2024)  

    Masters 1000 Roma (in programma dal 7 al 18 maggio). Punti da difendere: 0  

    Roland Garros (in programma dal 25 maggio all’8 giugno). Punti da difendere: 800  

    Atp 500 Halle (in programma dal 16 al 22 giugno). Punti da difendere: 500 (vittoria 2024)  

    Wimbledon (in programma dal 30 giugno al 13 luglio). Punti da difendere: 400 (quarti 2024)  

    Masters 1000 Toronto (in programma dal 28 luglio all’8 agosto). Punti da difendere: 200 (quarti 2024)  

    Masters 1000 Cincinnati (in programma dal 9 al 17 agosto). Punti da difendere: 1.000 (vittoria 2024)  

    Us Open (in programma dal 25 agosto al 7 settembre). Punti da difendere: 2.000 (vittoria 2024)  

    Atp 500 Pechino (in programma dal 24 al 30 settembre). Punti da difendere: 330 (finale 2024)  

    Masters 1000 Shanghai (in programma dall’1 al 12 ottobre). Punti da difendere: 1.000 (vittoria 2024)  

    Masters 1000 Parigi-Bercy (in programma dal 27 ottobre al 2 novembre). Punti da difendere: 0  

    Atp Finals (in programma dal 9 al 16 novembre). Punti da difendere: 1.500 (vittoria 2024) 

    Dunque, Jannik Sinner sarà di sicuro numero 1 del mondo anche in caso di flop agli Australian Open. Ma come cambierà il suo punteggio in base al risultato raggiunto? Dovesse rivincere il torneo, Sinner resterà a quota 11.830, mentre dovesse perdere in finale scenderà a 11.130 punti (-700). In caso di eliminazione in semifinale, Jannik scenderà invece a 10.630 punti (-1.200), che potrebbero diventare 10.230 in caso di eliminazione ai quarti (-1.600). In caso di ko agli ottavi, il numero uno scenderebbe invece a quota 10.030 (-1.800). E dovesse uscire nei primi tre turni, ecco invece il prospetto:  

    Terzo turno: 9.930 punti (-1.900);  

    Secondo turno: 9.880 punti (-1.950);  

    Primo turno: 9.840 punti (-1.990). 

     

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  • Australian Open, come arriva Alcaraz: il tabellone e il 2024 del rivale di Sinner

    (Adnkronos) –
    Carlos Alcaraz si prepara all’Australian Open. Il tennista spagnolo è il grande favorito, insieme a Jannik Sinner, per la vittoria finale e arriva a Melbourne dopo una stagione in chiaro scuro con un finale deludente che lo ha visto scivolare al terzo posto del ranking, superato da Alexander Zverev. Le aspettative sul talento spagnolo, 21 anni, sono inevitabilmente alte, ma il sorteggio del tabellone non è stato dei più agevoli. 

     

    Al primo turno Alcaraz se la vedrà con tennista kazako Alexandr Shevchenko, numero 72 del mondo. Non un esordio semplice ma sicuramente alla portato per lo spagnolo, che al secondo incontrerà uno tra il giappone Yoshihito Nishioka e un qualificato, mentre al terzo se la potrebbe vedere con il padrone di casa Jordan Thompson. I pericoli per Alcaraz arrivano già all’ottavo di finale, quando Carlos potrebbe scontrarsi con il britannico Jack Draper, una delle possibili sorprese di questo Australian Open, oppure con lo statunitense Sebastian Korda. Ai quarti di finale ecco il, probabile, big match con Novak Djokovic, mentre in semifinale potrebbe attenderlo uno tra Alexander Zverev o Casper Ruud. L’incontro Jannik Sinner sarebbe possibile soltanto in finale. 

     

    Carlos Alcaraz arriva all’Australian Open, come detto, dopo una stagione in chiaro scuro ma comunque da considerare positiva. Il tennista spagnolo ha accusato qualche problema fisico di troppo, ma è riuscito comunque a vincere due titoli Slam e altri due tornei Atp. Alcaraz si è infatti imposto al Roland Garros battendo Zverev in rimonta e a Wimbledon, dove all’atto finale ha superato Novak Djokovic in tre set. Il serbo si è vendicato alle Olimpiadi di Parigi, quando in finale ha battutto proprio Alcaraz, che ha conquistato così la medaglia d’argento. 

    Lo spagnolo ha conquistato il Masters 1000 di Indian Wells contro Medvedev e l’Atp 500 di Pechino, vinto in rimonta contro Sinner. Alla scorsa edizione degli Australian Open Alcaraz ha superato Richard Gasquet, Lorenzo Sonego e Shang Juncheng nei primi turni, diventando il più giovane di sempre a raggiungere gli ottavi di finale in sette Slam consecutivi, centrando poi i quarti grazie alla vittoria contro Miomir Kecmanovic prima di venire eliminato da Alexander Zverev. 

     

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  • Navratilova difende Sinner: “Sistema antidoping marcio, perché Wada ha fatto appello?”

    (Adnkronos) –
    Martina Navratilova difende Jannik Sinner. L’ex tennista statunitense, considerata una delle più grandi di tutti i tempi, ha commentato, ospite della trasmissione TC Live, il caso doping che ha riguardato l’azzurro: “Voglio essere molto poco diplomatica: l’intero sistema è marcio e va cambiato, bisogna ricominciare da capo”, ha iniziato Navratilova, “parlando del caso Sinner, sono riusciti a gettare ombre sui numeri uno del mondo (considerando anche il caso Swiatek, ndr)”.  

    “Stiamo cercando di fermare chi vuole imbrogliare, non chi ha avuto un po’ di crema sul proprio corpo oppure chi ha preso per lungo tempo pillole per dormire, che ora da un giorno all’altro vengono considerate dopanti” ha continuato.  

    “Le persone sono innocenti fino a prova contraria, eppure Sinner pensava che fosse tutto finito con la prima assoluzione ma la Wada ha fatto appello, perché? Io non lo capisco”, ha concluso, “bisogna fare luce su queste situazioni perché abbiamo bisogno di un sistema decisamente migliore di quello che abbiamo ora”. Il processo d’appello per il caso Sinner è fissato al Tas per il 16 e 17 aprile. 

     

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