ROMA – Il 22 maggio 1873 moriva il grande Alessandro Manzoni, autore de I Promessi Sposi, romanzo storico conosciuto in tutto il mondo. Non solo arguto scrittore, ma anche acuto linguista, che ha avuto una rilevanza fondamentale per lo sviluppo della lingua del Bel Paese. L’edizione ultima del suo capolavoro, pubblicata nel 1840, è il romanzo che ha dato il maggiore contributo all’unificazione linguistica dell’Italia. Analizzandola, è possibile notare l’evoluzione strutturale e di contenuto rispetto alle versioni precedenti. Rappresenta il suo gigantesco lavoro di ricerca, studio e ricostruzione prima di arrivare all’opera definitiva che ha reso I Promessi Sposi un caposaldo della letteratura mondiale, ammirato e amato da tutti. Per celebrare quest’evento, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di rose bianche e rosse sulla tomba dello scrittore, al Famedio del Cimitero Monumentale di Milano e ha visitato Casa Manzoni, in cui l’autore ha vissuto fino alla sua morte. Anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emetterà un francobollo commemorativo. Lo ha comunicato Poste Italiane.
Recentemente, ci siamo occupati di Alessandro Manzoni, intervistando Michael F. Moore, che ha tradotto in inglese americano I Promessi Sposi. Rinviamo all’articolo relativo per ulteriori approfondimenti.
https://cittadino.ca/i-promessi-sposi-sbarcano-in-america-ecco-a-voi-the-betrothed/
