Tag: Comunità italiana

  • Montréal è italiana

    Montréal è italiana

    La kermesse tricolore si svolgerà nella Piccola Italia tra il 12 e 14 agosto e poi si trasferirà a Place des Arts il 19 e 20 agosto. Eventi gratuiti anche a Saint-Léonard tra il 15 ed il 18 agosto. Tutto l’orgoglio del presidente Antonio
    Sciascia:  “Siamo onorati di poter avere ancora più visibilità per rappresentare al meglio la Comunità italiana”

    La squadra del CNIC. Da sinistra: Alexandro Loffredi, Claudia Mastrocola, Josie Verrillo, Chiara Procaccini-Iannuzi, Thomas Bellavance, Bruno Fragasso, Kaïla Curcio Tremblay, Maria Teresa Laurito ed Anne-Leslie Louis

    MONTRÉAL – La 29ª edizione di ItalfestMTL, ex Settimana Italiana di Montréal, ha preso il via il 5 agosto scorso in diversi quartieri della città e sta per entrare nella sua fase-clou: prima nella Piccola Italia, tra venerdì 12 e domenica 14 agosto, e poi nel Quartiere degli Spettacoli, venerdì 19 e sabato 20 agosto. Per la prima volta nella sua storia, quindi, la kermesse italiana lascia i tradizionali confini tricolori per sbarcare a Place des Arts (Esplanade tranquille), il “palcoscenico” per eccellenza dei festival montrealesi. Una novità che certifica una volta per tutte come la manifestazione organizzata dalla Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (CNIC), regione Québec, sia ormai entrata a far parte, a pieno titolo, del calendario estivo montrealese. Una ‘scalata’ resa possibile dall’impegno, dalla determinazione e dalla tenacia di Tony Sciascia e Josie Verrillo, rispettivamente presidente e direttrice generale del Congresso. Per la gioia degli oltre 400 mila visitatori che ogni anno celebrano il contributo dell’Italia alla cultura canadese, esplorandone la musica, la storia, la moda, l’arte e la gastronomia. I dettagli dell’evento sono stati resi pubblici il 2 agosto scorso, in occasione della conferenza stampa di presentazione presso la Casa d’Italia, alla presenza di numerose personalità e politici a livello federale, provinciale e municipale. “Finalmente torniamo in presenza, anche se il Festival proporrà ancora dei momenti virtuali”: è stata questa la prima riflessione del presidente Antonio Sciascia, dopo aver ringraziato gli sponsor, tra cui Mastro e San Daniele, i partner, tra cui la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, la direttrice generale Josie Verrillo, i collaboratori e il consiglio d’amministrazione. “Quella che prima era la Settimana italiana, ora è ItalfestMTL. Ciò significa che è molto più lunga di una settimana. Ora è infatti un festival che dura dalle tre alle quattro settimane”, ha sottolineato Sciascia. “L’altra novità di quest’anno, che per noi è molto importante – ha aggiunto – è che saremo presenti nel Quartiere degli Spettacoli, in centro-città, il 19 e 20 agosto, e sarà uno spettacolo fantastico. Siamo onorati di poter avere più spazio nel mondo culturale di Montreal e di avere ancora più visibilità per rappresentare meglio la Comunità italiana”. Ed ha ricordato come quest’anno ricorra il 50° anniversario di fondazione del CNIC: “Non poteva esserci modo migliore di festeggiare questa speciale ricorrenza”. “Quest’anno – ha quindi precisato – sarà l’Abruzzo la regione in vetrina, e ci saranno tante, tante mostre, tanti film, tante sfilate”.

    ll presidente Antonio Sciascia in compagnia di alcuni membri del consiglio d’amministrazione del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi che organizza l’ItalfestMTL (Foto: Fabrizio Intravaia)

        “La Comunità italiana ha contribuito in modo significativo a plasmare la metropoli e il Québec”, ha dichiarato Chantal Rouleau, Ministro dei Trasporti, responsabile della Metropoli e della regione di Montréal. “Il suo contributo alla nostra vitalità culturale ed economica – ha continuato – è notevole. L’ItalfestMTL è un’occasione per riunire tutti i montrealesi e quebecchesi, che in questo modo possono celebrare la cultura italiana in tutte le sue forme, grazie al suo variegato programma. Buon Italfest a tutti!”.

         Tra i politici, a formulare gli auguri di buon festival sono stati anche la sindaca dell’arrondissement di Villeray-St-Michel-Parc-Extension, Lorence Lavigne Lalonde, a nome della sindaca di Montréal Valérie Plante, e dal Ministro del Patrimonio canadese e deputato di Honoré-Mercier, Pablo Rodriguez. Dopo i saluti di Nick Fiasche, vicepresidente della FCCI, ha preso la parola la Console Generale d’Italia a Montréal, Silvia Costantini: “Quest’anno ltalfest volge uno sguardo particolare sull’Abruzzo, una regione ricca di storia, di cultura e di tradizioni, incastonata tra le più alte montagne degli Appennini e il mare cristallino dell’Adriatico, una perla meravigliosa e fragile che, nel corso dei secoli, ha affrontato tante difficoltà, dando prova di grande resilienza ed ingegnosità. Abruzzo ‘forte e gentile’ è una frase che riassume al meglio lo spirito di questa regione. (…) Auguro a tutte le cittadine e a tutti i cittadini montrealesi e alle turiste e ai turisti di passaggio di approfittare appieno delle tante iniziative artistiche, musicali e gastronomiche dell’ItalFest MTL 2022 che evidenziano la grandezza della cultura italiana e della sua comunità a Montréal e in Québec”.  Tra gli invitati, un Italo-Canadese orgogliosissimo delle sue origini come il Senatore Tony Loffreda: “Nonostante l’integrazione della Comunità italiana nella società quebecchese e canadese sia ormai un dato di fatto – ha detto – è importante che ogni anno ci sia un festival che possa promuovere la nostra cultura, dimostrando così chi siamo e cosa rappresentiamo”. Tra gli intervenuti, ricordiamo infine anche la cantante e autrice Lili-Ann De Francesco, la più giovane candidata ad aver partecipato alla popolare trasmissione televisiva “La Voix”, portavoce di questa edizione di ItalFest: “Per me è una bella occasione – ha detto – per valorizzare le mie radici italiane, casertane per l’esattezza, e poter condividere così con gli spettatori dell’ItalfestMTL la mia grande passione per la musica”. Per il programma completo della manifestazione: https://www.italfestmtl.ca

    In prima fila, da sinistra, riconosciamo: la deputata federale Patricia Lattanzio, la Console Generale Silvia Costantini, il presidente del Congresso Antonio Sciascia, il Senatore Tony Loffreda, il deputato federale Angelo Iacono, il Ministro del Patrimonio canadese Pablo Rodriguez e la Ministra provinciale dei Trasporti Chantal Rouleau
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  • “Siete il futuro del nostro passato”

    “Siete il futuro del nostro passato”

    Il rappresentante dell’Italia a Ottawa ha avuto un primo contatto con la Comunità italiana in occasione di un ricevimento alla Casa d’Italia

    MONTRÉAL – Accolto da una settantina di Italo-Canadesi (il numero degli invitati è stato limitato per evitare pericolosi assembramenti, vista la recrudescenza della pandemia), il 25 no-vembre scorso il neo Ambasciatore d’Italia in Canada, Andrea Ferrari, che ha assunto le funzioni il 3 maggio al posto di Claudio Taffuri, ha avuto un primo contatto con una parte della folta Comunità Italiana di Montréal. L’incontro, che si è tenuto nella Casa d’Italia, ha visto la partecipazione dei vertici dello storico edificio in stile Art Deco, della stampa, di alcuni membri del Comites uscente e di diversi esponenti Italo-Montrealesi del mondo politico, sociale e imprenditoriale. Tra le personalità, ricordiamo la Console Generale d’Italia a Montréal Comunità Italiana, il Console Lorenzo Solinas, la presidente uscente del Comites e direttrice delle Comunicazioni della Casa d’Italia, Giovanna Giordano.

    L’Ambasciatore d’Italia in Canada, Andrea Ferrari

    Dopo le parole di benvenuto del vicepresidente della Casa, il notaio Perry Mazzante, introdotto dalla Costantini, l’Ambasciatore – in sala insieme alla consorte Maria Grazia Mattarella – si è rivolto ai presenti dichiarandosi “molto contento” di in-contrare la Comunità. E facendo sua la frase ‘Il Futuro del nostro Passato’ all’ingresso della Casa, ha sottolineato come “la nuova mobilità italiana riesce ad avere successo anche grazie ai meno giovani, bravi a creare delle condizioni straordinarie che hanno permesso ai nuovi arrivati di affermarsi. Questo vi fa veramente onore. Non dobbiamo mai dimenticarlo. Non dimentichiamoci chi siamo e da dove veniamo. E onoriamo una terra che ci ha accolto con grande calore ed amicizia. Mai accontentarci: si può sem-pre fare meglio, l’asticella va sempre alzata. Come si dice in inglese, the sky is the limit, in questo straordinario e meraviglioso Paese molto amico dell’Italia. Lo ha dimostrato anche recentemente nel corso della nostra presidenza del G20 e con le posizioni molto simili in occasione del vertice sul clima a Glasgow. E questo ci fa grandissimo piacere. Quindi non mollate, noi ci siamo, diteci quello che non riusciamo a fare, stateci vicini, non siamo infallibili. Non voglio citare qualcuno di molto più importante di me (il Papa, ndr.), ma se sbagliamo, correggeteci e fateci capire come possiamo aggiustare il tiro e migliorare. Siamo disponibili a farlo, laddove c’è una collaborazione con suggerimenti non sterili, o fine a se stessi, ma per migliorare e migliorarci. È bello vedere il futuro del nostro passato qui riunito e grazie ancora per la vostra accoglienza e per quello che avete fatto, e mi auguro continuerete a fare, per questi tre colori che sono i più belli del mondo”. Applausi scroscianti, qualche foto-ricordo e spazio alle specialità eno-gastronomiche tricolori preparate dallo Chef Giandomenico Palomba, che ha portato a Montréal i sapori di Casa Artusi, il rinomato centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana, presente in città nell’ambito della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo. (V.G.)

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  • Ora la Comunità italiana aspetta Silvia Costantini

    Ora la Comunità italiana aspetta Silvia Costantini

    Gli italo-montrealesi salutano Rusconi

    Da sinistra: Antonio Discepola, Giovanna Giordano, Pino Asaro, Michela e Marco Riccardo Rusconi, Giuseppe Borsellino, Tony Loffreda, Antonio Sciascia, Dominic Diaco e Joe Pannunzio. In secondo piano intravediamo anche Angelo Iacono e Ivana Bombardieri

    Montréal – Una serata informale ma calorosa e piena di affetto per dire ‘Arriverderci’ (non ‘Addio’) al Console Generale d’Italia, Marco Riccardo Rusconi, giunto al termine del suo mandato: il 19 dicembre scorso, nella ‘Sala dei Governatori’ del Centro Leonardo da Vinci, la Comunità italiana di Montréal ha voluto abbracciare il diplomatico, tra i più amati degli ultimi anni, prima della sua partenza per Roma, dove dall’8 gennaio è il Consigliere Diplomatico del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Per l’occasione, oltre che dalla moglie Micaela, il Console era accompagnato (per la prima volta) anche dai due figli Ismaele e Riccardo. Giunto a Montréal il 1º agosto del 2016, Rusconi è tornato in patria 2 anni e 4 mesi dopo, con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. La serata –  presentata da Ivana Bombadieri (Radio CFMB) – è stata organizzata dai vertici della Comunità: Giuseppe Borsellino, presidente del consiglio d’amministrazione del Centro Leonardo da Vinci, in collaborazione con lo stesso Centro, la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, la Casa d’Italia e la CIBPA. Tanti gli esponenti della Comunità accorsi per ringraziare personalmente il Console. Tra gli ospiti, il Sen. Basilio Giordano, la deputata provinciale Filomena Rotiroti e gli omologhi federali Nicola Di Iorio, David Lametti e Angelo Iacono. “Un Console davvero speciale – ha detto Giuseppe Borsellino – per la sua personalità, sincerità, disponibilità, intraprendenza, che ha compiuto un lavoro eccezionale, che tutta la Comunità ha apprezzato”. Poi lo stesso Borsellino ha omaggiato il Console con una scultura autoctona raffigurante un orso, come ‘souvenir’ della sua esperienza canadese.

     

    Nelle prossime settimane l’annuncio ufficiale

    In arrivo Silvia Costantini

    Montréal – A rappresentare l’Italia oggi a Montréal è il Console Lorenzo Solinas, ma già nelle prossime settimane dovrebbe essere annunciato il nuovo Console Generale, che, in base alle nostre informazioni, dovrebbe essere una donna, ovvero Silvia Costantini, attuale team leader Ufficio prevenzione conflitti del SEAE-EEAS dell’Unione Europea. Il Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) gestisce le relazioni diplomatiche dell’UE con altri paesi al di fuori dell’UE e conduce la politica estera e di sicurezza dell’Unione europea. Nata a Roma, Silvia Costantini si è laureata in Scienze internazionali e diplomatiche all’Università di Trieste. Ha comiciato la carriera diplomatica il 29 settembre 2001 con la nomina a Segretario di legazione alla Dir. Gen. Integrazione Europea. Dal 1° ottobre 2001 al 24 maggio 2004 è stata al Consolato Generale di prima classe a Shanghai con funzioni di Vice console. Il 29 dicembre 2004 è stata confermata nella stessa sede con funzioni di Console aggiunto. Dal 10 marzo 2008 è Primo segretario a Tunisi. ll 2 luglio 2011 diventa Consigliere di legazione e dal 29 settembre 2011 alle dirette dipendenze del Direttore Generale per l’Unione Europea. Dal 1° ottobre 2011 distaccata presso il SEAE – Delegazione UE in India, New Delhi, con funzioni di Consigliere Politico. Dal 1° settembre 2015 è Team Leader Conflict Prevention, Peace Building and Mediation Instruments presso la Direzione Security Policy and conflict prevention in Bruxelles.

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  • Di Iorio: Chi ci rappresenta ci rispetti

    Di Iorio: Chi ci rappresenta ci rispetti

    Montréal – Ora c’è anche la data: il prossimo 22 gennaio il deputato di Saint-Léonard-Saint-Michel Nicola Di Iorio rassegnerà le dimissioni. In effetti, il primo annuncio era già arrivato a fine giugno. L’avvocato di origini molisane aveva scelto di dedicarsi a tempo pieno alla famiglia. Poi, però, i tempi si sono allungati. Con il parlamentare sempre meno presente in Parlamento.

    Cosa è successo negli ultimi mesi? “Durante l’estate ho incontrato varie associazioni della nostra Comunità e tutti mi chiedevano di riconsiderare la mia scelta. Ho accettato di provarci, ma non ci sono riuscito. Mancano, però, ancora due cose da portare a termine. Innanzitutto la giusta rappresentazione della nostra Comunità, visto che noi italiani non siamo riconosciuti per il nostro valore e non siamo rappresentati come dovremmo esserlo. La seconda cosa su cui non si possono accettare compromessi è la cannabis, la cui legalizzazione toglie i profitti alla criminalità organizzata, ma crea un rischio ingente per la sicurezza pubblica. Rischio che richiede non parole o passi timidi da parte del governo, ma azioni forti e vigorose”.

    Quindi lei ha ritardato le dimissioni per risolvere questi 2 problemi? “Ho capito che, per portare avanti questi due progetti, posso farlo meglio da cittadino impegnato, che da deputato che deve sottostare alle regole della sua organizzazione. Dopo alcuni anni come parlamentare, sono stato – come si suol dire – nella pancia della bestia, ho capito come funziona e come si può progredire senza alcune limitazione e sottomissione. Quando noi italiani vogliamo avere una voce forte e autorevole, questa dà fastidio e può creare difficoltà : c’è una grande pressione affinché gli italiani si sottomettano e votino quando è il tempo di votare. La realtà è tutt’altra: il mondo è cambiato, non siamo più alla prima generazione e chiediamo il pieno riconoscimento di tutta la storia del contributo italiano al Canada”.

    Sta dicendo che il governo non dà il giusto peso alla Comunità italiana? “No, è il contrario: le mie non sono accuse al governo, ma voglio stimolare la Comunità a fare di più.  Oggi viviamo in un’altra epoca, un’era di affermazione. Che richiede una grande mobilitazione”.

    E da fuori lei può fare di più. “Posso parlare più liberamente. Invece degli italiani al servizio del sistema, dobbiamo trovare un modo affinché il sistema sia al servizio degli italiani”.

    Come giudica l’accanimento della stampa nei suoi confronti? “Chissà come si sarebbero comportati se non fossi stato italiano. La presenza di un deputato in Parlamento rappresenta il 20% del suo tempo lavorativo. Visto che anche le apparenze contano e dato che non è possibile rinunciare allo stipendio, ho deciso di devolvere il mio salario in beneficenza”.

    Ci sono già novità sul suo successore? “Chi mi sostituirà deve essere un italiano vero, con un percorso non improvvisato, ma lungo e di totale dedizione, con un forte attaccamento alle sue radici e con la capacità autentica di servire gli italiani”.

    Soddisfatto del governo Trudeau? “Trovo che sulla cannabis il governo avrebbe potuto fare molto di più, ma aspettiamo la fine del mandato per una valutazione d’insieme. Certo è che abbbiamo creato molte aspettative”.

    Cosa farà l’anno prossimo? “Continuerò le mie opere di beneficenza, farò l’insegnante ed eserciterò la professione di avvocato, anche alla luce delle leggi giuridiche che ho contribuito a scrivere”.

    Cosa augura al governo? “Auguro al governo di prendere nota che ha a disposizione 1.5 milioni di italiani che da oltre 50 anni votano liberale, ma è importante che ci sia il rispetto ed il riconoscimento reciproco. Il voto è prezioso, non è automatico e non è mai scontato. Chi ci vuole rappresentare ci deve anche rispettare”.

    Qui di seguito una dichiarazione in francese del Primo Ministro, Justin Trudeau, che Nicola Di Iorio ci ha girato via email: “Depuis la rentrée parlementaire, M. Di Iorio se consacre à la réalisation de mandats spécifiques en lien avec ses intérêts et son expertise et réfléchit à son avenir politique. Suite à l’annonce de sa démission prochaine à titre de député, nous tenons à le remercier pour son engagement dans la vie publique et pour son dévouement envers les citoyens de Saint-Léonard—Saint-Michel. Il est une voix forte pour sa communauté et un ardent défenseur des dossiers qui l’interpellent,
    notamment au chapitre de la sécurité routière. La politique requiert souvent des sacrifices personnels
    et familiaux, et nous saluons son intention de continuer à servir sa communauté
    ”.

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  • L’unione fa la forza: 1.800.000 $ per il futuro della Comunità

    L’unione fa la forza: 1.800.000 $ per il futuro della Comunità

    Da sinistra riconosciamo, tra gli altri: Joseph Pannunzio, Tony Loffreda, la Ministra Mélanie Joly, Giuseppe Borsellino, il Console Marco Riccardo Rusconi e Luigi Liberatore
    Da sinistra: Gino Berretta, Angelo Iacono, la Ministra Mélanie Joly, Nicola Di iorio, l’avv. Antonio Sciascia, Salvatore Cimmino, Domenic Diaco e Giuseppe Borsellino

    Montréal – Insieme… verso un futuro sempre più radioso e scintillante. Perché “quando c’è la volontà, un modo si trova sempre” e “per creare una Comunità forte e unita, basta volerlo”, come hanno ribadito gli organizzatori.  Frasi che i nostri connazionali hanno saputo sempre trasformare in fatti. Venerdì 29 giugno la Comunità italiana si è tirata a lucido (donne in abito da sera e uomini in giacca e farfalla) per partecipare, unita e compatta, alla prima edizione del gala di beneficenza “Insieme”, una serata organizzata dal Centro Leonardo da Vinci e dalla Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, in collaborazione con il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, la CCPI-Casa d’Italia e l’Associazione della gente di affari ed i professinisti Italo-Canadesi (CIBPA), sotto la presidenza d’onore di Tony Loffreda, vice-chairman RBC Royal Bank. Presenti, naturalmente, i vertici delle organizzazioni protagoniste: Giuseppe Borsellino (presidente del cda del CLDV, oltre che presidente del gala), il grande regista di questa strepitosa iniziativa, Joseph Pannunzio (presidente CLDV), Gino Berretta (presidente CCPI-Casa d’Italia), Antonio Sciascia (presidente CNIC) e Salvatore Cimmino (presidente CIBPA). Nel corso della serata, che si è protratta fino alle 2 del mattino e che ha visto la partecipazione di circa  500 ospiti, sono stati raccolti un milione e 800 mila dollari, che serviranno a sostenere i servizi offerti dagli organismi comunitari. Ancora una volta la Comunità italiana ha risposto all’appello: quando facciamo rete e uniamo le forze, possiamo affrontare (e vincere) qualsiasi sfida. A fare da maître de cérémonie è stata Ivana Bombardieri, la voce italiana di Montréal (Radio CFMB), coadiuvata dal comitato organizzatore presieduto da Lia Messina e formato da: Salvatore Sciascia (direttore artistico), Pat Buttino (direttore generale CLDV), Alex Loffredi (direttore generale FCCI), Josie Verrillo (direttrice generale Congresso) e Marisa Celli (direttrice generale CCPI-Casa d’Italia). Al tavolo d’onore spiccava la presenza di Mélanie Joly, Ministra del Patrimonio canadese, insieme, tra gli altri, ai deputati federali Italo-canadesi Nicola Di Iorio, Angelo Iacono e David Lametti, oltre al Console Generale d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi. Dopo il cocktail delle 18, che si è tenuto nel parco di fronte all’ingresso principale del Centro Leonardo da Vinci, intorno alla famosa statua del “tuffatore” realizzata dalla scultrice Laura Santini, gli ospiti si sono spostati all’interno, per l’occasione trasformata in lussuosa sala da ricevimento. Qui hanno potuto degustare un menù enogastronomico rigorosamente Made in Italy, prima di prendere posto al teatro ‘Mirella e Lino Saputo’. In un tripudio di fiori stile Sanremo, hanno assistito ad un concerto di musica classica, con arie liriche celeberrime interpretate da artisti di fama mondiale come il tenore Walter Fraccaro (che nel 2016 si è aggiudicato il Premio “Aureliano Pertile” per “Nessun dorma”, il suo cavallo di battaglia), la soprano Raphaelle Paquette, la mezzo-soprano Geneviève Levesque ed il baritono Alexandre Sylvestre. Tutti accompagnati dall’Orchestra Sinfonica di Montréal diretta dal Maestro Gianluca Martinenghi (lo stesso che poi parteciperà anche alla Settimana Italiana) in opere famosissime per un’atmosfera da pelle d’oca: dalla Cavalleria Rusticana di Mascagni alla Boheme, alla Tosca ed alla Turandot di Puccini, dal Barbiere di Siviglia di Rossini alla Traviata di Verdi. Una serata, dunque, all’insegna dell’eccellenza enogastronomica, del bel canto e della solidarietà per una nobile missione: serrare le fila, fare rete e unire le forze per sostenere gli organismi che da decenni contribuiscono attivamente allo sviluppo culturale, sociale ed economico della Comunità Italo-montrealese. (V.G.)

     

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  • L’Associazione jelsese celebra i giovani

    L’Associazione jelsese celebra i giovani

    Montréal – Dopo un anno intenso, perché ricco di eventi, gli Jelsesi e i loro amici si sono trovati riuniti, domenica 27 novembre, al buffet “Il Colosseo” per un triplice avvenimento: la festa di Sant’Andrea, le borse di studio, e un ringraziamento a tutti quelli che hanno contribuito al grande successo della trentacinquesima edizione della Festa del Grano in onore a Sant’Anna, che quest’anno ha avuto per tema “Nonni e nipoti”.

    Le Borse di studio per studenti e studentesse all’Università (Marco Riccardo Rusconi, Console Generale d’Italia a Montréal)
    Le Borse di studio per studenti e studentesse all’Università
    (Marco Riccardo Rusconi, Console Generale d’Italia a Montréal)
    Le Borse di studio per alunni e alunne delle scuole Cégep (Claudio Antonelli, giornalista)
    Le Borse di studio per alunni e alunne delle scuole Cégep
    (Claudio Antonelli, giornalista)
    Le Borse di studio per alunni e alunne delle scuole medie (Giovanna Giordano, Comites)
    Le Borse di studio per alunni e alunne delle scuole medie (Giovanna Giordano, Comites)
    Le Borse di studio per alunni e alunne delle scuole elementari (Giovanna Giordano, Comites)
    Le Borse di studio per alunni e alunne delle scuole elementari (Giovanna Giordano, Comites)

    Anche al centro della festa jelsese, al buffet “Il Colosseo”, domenica pomeriggio, vi sono stati i giovani. Assenti persino i politici locali, che avrebbero altrimenti tolto spazio ai giovani. Da menzionare, però, la presenza della prof.ssa Giovanna Giordano, presidente del Comites e membro onorario dell’Associazione Jelsese di Montréal.

    Un fatto quindi sorprendente per la Comunità italiana del Québec e le sue ricorrenti feste in cui, invece, i grandi assenti sono da sempre proprio i giovani; e non perché i giovani siano esclusi dalle nostre feste – al contrario: essi vengono corteggiati dai dirigenti delle nostre associazioni – ma per una loro evidente mancanza d’interesse. L’associazione jelsese, di cui è presidente Andrea Passarelli, ha dimostrato di possedere la misteriosa formula capace di abbattere le barriere dell’età; barriere spesso invalicabili nel Nuovo Mondo, soprattutto in seno alle nostre associazioni dove vi è un pianto perenne sui giovani che non parte cipano. Considero quindi che anche le altre associazioni dovrebbero cercare di seguire questa misteriosa via jelsese che conduce ai cuori e ai cervelli delle nuovissime generazioni. Del resto, nell’ultima celebrazione di Sant’Anna con la consuetudinaria festa del grano vi è stato un autentico trionfo di giovani, oltre che di nonni. E anche al buffet “il Colosseo” abbiamo avuto il piacere di assistere ad una vera festa direi di popolo, con numerosissimi giovani, nel corso della quale si è parlato, riso, ballato, cantato gioiosamente, e con momenti piu’ che seri di attribuzione di premi agli alunni meritevoli.

    La formula sembra semplice, ma richiede affetto e rispetto per i valori da tramandare, come anche esige capacità organizzative nei confronti degli interlocutori situati in Italia, per progetti piu’ ambiziosi: le autorità molisane. Breve: richiede un impegno notevole, morale ma anche economico. L’idea base che l’associazione intende attuare è di attribuire borse di studio affinché lo studente possa fare un viaggio di piacere e di istruzione nei luoghi d’origine dei genitori o dei nonni: l’Italia, il Molise, Jelsi.

    Il presidente dell’associazione jelsese di Montréal, Andrea Passarelli, è animato da questa passione per la continuità ideale dei migliori valori del mondo da noi lasciato e mai dimenticato. 

    Un solo autentico notabile è stato l’ospite quasi d’onore della festa jelsese, insieme con la sua gentile consorte e i suoi due figli: il dott. Marco Riccardo Rusconi, nostro console generale, insediatosi a Montréal da non molto. Un Console che ha saputo già creare simpatie e fedeltà, per il suo gradevole stile spontaneo e disinvolto, e per il sincero interesse che dimostra nei confronti della “comunità italiana”, attraverso una generosa disponibilità. I presenti hanno potuto del resto ascoltare dalla voce di una presentatrice della festa la precisa analisi che il console ha dedicato alla “Sagra del grano”, celebrata ogni anno dagli jelsesi di Montréal e del Québec. Uno scritto incisivo e vivace, quindi scorrevole e piacevole, ma nello stesso tempo profondo, perché pieno di spunti nei confronti della realtà  ricca e complessa alla quale questi nostri “riti” rinviano: l’identità italiana. Prezioso elemento quest’ultimo della nostra condizione di “italiani all’estero”, e arricchimento sperato dei nostri figli e nipoti. Un arricchimento, intendo dire, da noi sperato per loro, e che gli jelsesi cercano di trasformare in realtà. Come? Attraverso varie iniziative, volte a salvaguardare e a trasmettere ai discendenti i migliori valori di un mondo antico che ci ha fatti quali noi siamo. Il rapporto “nonni-nipoti” è il canale ideale di trasmissione della lingua, della cultura, della sensibilità d’origine. Jelsi, questa minuscola cittadina del Molise che ha dato una ricca gamma di personaggi di rilievo al Québec (mi basterà menzionarne uno solo: l’ex ministro John Ciaccia, persona che meriterebbe mille riconoscimenti) e la cui associazione di Montréal, fucina di iniziative, celebra i cinquant’anni di vita, ha assunto all’estero e in particolare qui da noi in Québec una dimensione ideale; dimensione che attrae anche chi di nascita non è jelsese, ma condivide con gli jelsesi un senso di fedeltà ai migliori valori del nostro passato.

    Alcuni momenti significativi della festa

    La premiazione degli studenti

    Scuole Elementari: Alessandro Perazzelli, Marianne Leduc, Luca Valiante, William Tatta, Anita Barbiero, Eva Santella, Alba Vincelli, Cara Vincelli

    Cegep: Victoria Valiante, Matthew Maddalena, Samuele Pasto

    Scuole Medie: Sofia Valiante, Giuliano Valiante, Cynthia Barbiero, Juliana Moffa, Briana Santella, Maria Santella, Francesca Pasto. il primo premio è andato a Victoria Valiante.

    Università: Venezia Rota, Madalena Valiante, Emilio Pasto.

    Il primo premio è andato a Venezia Rota.

    Tessera d`oro di membro a vita a Joe Panzera

    In occasione del cinquantesimo anniversario dell`Associazione jelsese di Montréal  è stato conferito un riconoscimento speciale a Joe Panzera, celebre imprenditore (CIOT) che ha tanto ha dato agli jelsesi e ai molisani tutti.

    Tessera onoraria a Frank Pavan

    Il celebre fisarmonicista Frank Pavan, vera istituzione, ha allietato i partecipanti alla festa con il suo inconfondibile stile di musicista e cantante, e con la sua personalità da protagonista. La sua carriera è storica: ha suonato di fronte ha personaggi di primissimo piano, come primi ministri, cardinali, papi, e anche di fronte a “padrini” (non padrini di cresima…). Tra i tanti meriti che gli vengono riconosciuti vi è anche quello di avere una nonna nata a Jelsi.

    La tessera onoraria è stata da lui molto gradita.

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