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  • Impact ai Playoff, ma scoppia la grana Drogba

    Impact ai Playoff, ma scoppia la grana Drogba

    Il pareggio col Toronto certifica la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta: l’ultima partita deciderà se la prima gara secca sarà in casa o in trasferta. Drogba unica nota stonata: non accetta la panchina, lascia il ritiro e diserta la partita decisiva. Mauro Biello non si scompone: “La squadra prima di tutto”

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    Montréal – Missione compiuta: l’obiettivo stagionale minimo, la qualificazione ai Playoff, è stato centrato. Per il secondo anno consecutivo, l’Impact si qualifica per le fase finale: il 2-2 maturato domenica scorsa allo Stadio Saputo, complice la sconfitta per 2-1 del New England contre i Fire di Chicago, ha certificato l’accesso al momento clou della MLS, quello ad eliminazione diretta, con un turno di anticipo. Per la cronaca, doppietta dell’ex Lecce Ignacio Piatti per gli Impact, gol di Altidore e Rickets (con lo zampino di Giovinco) per gli ospiti. Sugli scudi, oltre ad un Piatti particolarmente ispirato ed in palla, anche Donadel e Bush, decisivo in almeno un paio di occasioni. Con i Playoff in tasca, adesso manca solo la ciliegina sulla torta: conquistare il quarto posto e giocarsi lo spareggio tra le mura amiche.  Al momento, infatti, la squadra di Joey Saputo occupa la quinta piazza della Federazione dell’Est: serve una vittoria contro il Revolution, domenica 23, alle 16, oltre alla contemporanea ‘non-vittoria’ del DC United a Orlando, per scavalcare proprio i capitolini in classifica e giocarsi la prima partita secca allo Stadio Saputo. Altrimenti, ‘sic stantibus rebus’, con NY Red Bulls e NYC FC in prima e seconda posizione, e quindi a riposo, Toronto (terza) ospiterà Philadelphia (sesta) e il DC United (quarto) riceverà l’Impact (quinta). Nelle ultime ore, però, l’attenzione dei media è tutta concentrata sulla fragorosa assenza di Didier Drogba, che si è rifiutato di andare in panchina, dopo che l’allenatore Biello gli ha comunicato l’intenzione di non schierarlo tra gli 11 titiolari. Il bomber ivoriano si è addirittura rifiutato di essere convocato (e secondo i colleghi di ESPN avrebbe già lasciato la città), gettando molto fumo su un futuro in Canada già agli sgoccioli, ma che a questo punto rischia di chiudersi in anticipo e nel peggiore dei modi. A svelare il rifiuto dell’ex Chelsea è stato proprio il tecnico italo-canadese. Inizialmente l’Impact aveva giustificato l’assenza di Drogba con un infortunio alla spalla, ma Mauro Biello ha voluto fare chiarezza nel corso della conferenza stampa post-derby: “Ieri ho parlato con Didier: gli ho detto che gli avrei preferito Mancosu e lui non ha accettato di partire dalla panchina. Aveva un problema alla spalla, ma era in condizione di giocare. Ho dovuto prendere quella che credo fosse la miglior decisione per la squadra. Avrebbe potuto darci una mano entrando dalla panchina. È un peccato che tutto ciò sia successo alla vigilia di una gara così importante. Ora sarà la proprietà a gestire la situazione”. A questo punto, non si escludono pesanti sanzioni disciplinari. La frattura, insomma, c’è e sembra difficilmente sanabile. Il contratto di Drogba, ricordiamolo, scadrà a gennaio, ma è probabile che l’attaccante (che qualche analista dà ‘in orbita Napoli’, dopo l’infortunio di Milik) possa rescinderlo prima, in caso di eliminazione immediata della sua
    squadra montrealese dai
    Playoff. (V.G.)

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  • Impact, grande vittoria in 10 uomini a Toronto

    Impact, grande vittoria in 10 uomini a Toronto

    Dopo l’1-1 in casa contro il DC United, i quebecchesi sfoderano una prova di carattere e, nonostante l’inferiorità numerica, piegano 1-0 la capolista Toronto

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    MONTREAL – L’impresa era nell’aria: dopo l’ottimo finale di gara disputato mercoledì scorso allo stadio Saputo contro il DC United, che aveva fruttato un prezioso 1-1 per tenere a debita distanza proprio i capitolini a stelle e strisce, l’Impact si è rifatta (con gli interessi) sabato, questa volta al BMO Field di Toronto: la squadra di Mauro Biello ha battuto 1-0 i padroni di casa, dati per favoriti dai bookmakers, mettendo in cascina 3 punti rassicuranti in chiave Playoff, nonostante abbia giocato con un uomo in meno dal 43’ del primo tempo per l’espulsione (contestata) di Mallace. Per l’Impact è una prima volta assoluta. A togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato Piatti dopo 73 minuti di gioco: la sua rete (la 9ª realizzata in trasferta quest’anno) proietta la squadra a quota 37 in classifica, a ‘sole’ 6 lunghezze dai cugini in Ontario, fermi a 43. Nulla hanno potuto le stelle avversarie del calabro di Sebastian Giovinco, Jozy Altidore e Michael Bradley. “È stata una prestazione eccezionale – ha dichiarato a fine gara un Biello visibilmente soddisfatto -: anche dopo il cartellino rosso, i miei giocatori hanno fatto di tutto per aggiudicarsi la gara. Visto il modo in cui ci siamo battuti dopo 3 partite in 7 giorni, credo di poter dire che si è trattata della più grande vittoria della stagione”. L’Impact tornerà in campo mercoledì 7 settembre, alle 19.30, quando a calcare il rettangolo di gioco dello stadio Saputo sarà l’Orlando City SC di Kaká. (V.G.)

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  • Impact, 3 sberle da Chicago

    Impact, 3 sberle da Chicago

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    Montréal – Brutta scoppola per l’Impact che, sabato scorso, nella cornice dello Stadio Saputo, ormai costantemente esaurito, ha subìto una sconfitta bruciante e senza appello, surclassato per 3-0 dai Fire di Chicago, alla prima vittoria a Montréal, dopo una striscia di 5 match consecutivi senza vittorie. A punire i padroni di casa – molli sulle gambe, nervosi e poco reattivi – sono stati Solignac (15’), Accam (73’) e Polster (89’), cinici nel capitalizzare la superiorità (fisica, ma soprattutto mentale) mostrata sul rettangolo di gioco. A 10 giornate dalla fine del campionato regolare, per gli americani (a quota 22) si tratta di una bella iniezione di fiducia per tenere ancora accesa la pur flebile speranza di tentare una clamorosa rimonta al 6º posto (l’ultimo valido per i Playoff). Un tonfo allarmante, invece, per la squadra di Joey Saputo, fermo al 5º posto in classifica, con 33 punti all’attivo, ma con il D.C. United e Orlando City pronti a puntare al sorpasso, soprattutto in caso di crollo dei quebecchesi, per accedere alla fase ad eliminazione diretta. La squadra di Biello è apparsa costantemente spaesata e sfilacciata, troppo spesso infilzata a centrocampo (la diga formata da Bernardello e Donadel non ha funzionato) ed incapace di creare grattacapi agli avversari nonostante un tridente d’attacco tutto ‘forza-esperienza-fantasia’ formato da Drogba, Piatti e Mancosu. Tutta la squadra non ha brillato, sfoderando una ‘performance’ ben al di sotto della sufficienza: insomma, è stato un Impact troppo brutto per essere vero. Tanto che Mauro Biello, visibilmente scosso in conferenza stampa, ha chiesto scusa ai tifosi: “Gli avversari ci hanno dominato dall’inizio alla fine, aggiudicandosi tutti i duelli sul pallone”, ha dichiarato l’allenatore, che poi ha tuonato: “Abbiamo fatto una prestazione terribile ed inaccettabile: i tifosi hanno tutto il diritto di essere delusi e di fischiarci”. “Dobbiamo subito dimenticare questa partita e voltare pagina – ha poi aggiunto -: abbiamo concesso troppi spazi tra le linee e, dopo il primo gol, ci siamo affidati ai lanci lunghi alla ricerca di varchi che non c’erano. Sono arrabbiato e deluso. La mia speranza è che sia stata solo una serataccia: ho già strigliato i miei giocatori ed ora dobbiamo compattarci per ritrovare il ritmo e riscattarci al più presto”. L’occasione è dietro l’angolo: mercoledì 24 agosto, alle 19:30, contro il D.C. United, sempre tra le mura amiche dello Stadio Saputo. Per vincere e tornare a sognare. (V.G.)

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  • Impact, Piatti riacciuffa i Timbers

    Impact, Piatti riacciuffa i Timbers

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    PORTLAND – Non era una partita facile, per motivi ambientali e forza dell’avversario. Alla fine, però, l’Impact esce indenne dalla trasferta di Portland, giocata mercoledì scorso contro i Timbers (1-1), allungando a 6 partite la striscia di imbattibilità. Un ritmo che, soprattutto in trasferta, permette all’Impact di restare quarto in classifica, a 4 punti dai battistrada del New York City FC, che però ha disputato 2 partite in più (20 contro 18). Americani in vantaggio al ’14: a punire gli ospiti è l’ex Jack McInerney, lesto a insaccare con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. A pareggiare, al ‘44, ci pensa Ignacio Piatti, uomo sempre più decisivo e imprescindibile per la formazione di Mauro Biello: azione devastante, caparbia e fortunosa, la sua, premiata da un gol che restituisce fiducia e morale ai quebecchesi. “Nel corso delle gare siamo migliorati molto come squadra – ha detto Biello in conferenza stampa -: sono soddisfatto dei due punti conquistati in uno degli stadi dove è più difficile vincere e sono fiducioso in vista delle due prossime partite in casa”. DIA PER PORTER – Intanto prosegue la campagna di rafforzamento della squadra di Joey Saputo: dopo Mancuso (arrivato in prestito secco dal Bologna), dallo Sporting Kansas City è arrivato anche il difensore esterno francese Amadou Dia, 23 anni, in cambio dell’attaccante Cameron Porter.

    N.B. Avendo chiuso questa edizione venerdì 15 (a causa delle vacanze estive), non abbiamo potuto raccontarvi la gara di domenica 17 contro il New York City FC, di David Villa, Frank Lampard e Andrea Pirlo. (V.G.)

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  • Prima sconfittaper l’Impact: 2-0 a Dallas

    Prima sconfitta
    per l’Impact: 2-0 a Dallas

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    Montréal – Brutto risveglio per l’Impact di Montréal, che viaggiava sulle ali dell’entusiasmo: dopo le vittorie (ed il punteggio pieno in classifica) conquistate nelle prime due giornate di campionato, al Toyota Stadium di Dallas la squadra di Mauro Biello si è arresa, dopo aver lottato per 79 minuti. Una sconfitta maturata solo nel finale e contro la squadra più accreditata alla vittoria finale nella Confederazione dell’Ovest, nonostante la pesante sconfitta per 5-0 nel derby contro la Dynamo di Houston. A rompere l’equilibrio è stato il 25enne argentino Mauro Diaz, bravo a trasformare in gol una punizione velenosa dai 20 metri. Il raddoppio, che ha spezzato le gambe degli ospiti, è arrivato all’87’: su rilancio lungo del portiere, Jesse Gonzalez ha sorpreso Evan Bush con un tiro che si è insaccato sotto la traversa. Fine della storia. L’ingresso in campo al 70’ di Didier Drogba (al posto di Lucas Ontivero) non ha sortito gli effetti sperati: il bomber ivoriano, alla sua prima stagionale, non ha inciso sulla partita, palesando un preoccupante ritardo nella preparazione fisica. “Per 75 minuti abbiamo giocato una buona partita in trasferta contro una squadra forte – ha detto il coach Mauro Biello -. Forse siamo stati poco lucidi nell’ultimo terzo della gara. Dispiace non aver segnato: questa partita deve servirci da insegnamento. L’importante è rimanere positivi”. Ora spazio alle nazionali. La prossima partita sarà ancora in trasferta: il 2 aprile, alle 22, l’Impact scenderà in campo contro i Sounders di Seattle. Si torna allo stadio Olimpico di Montréal sabato 9 aprile, alle 16:00, quando la squadra montrealese affronterà il Columbus Crew. (V.G.)

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