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  • St-Léonard / St-Michel: Lattanzio vs Maiolo

    St-Léonard / St-Michel: Lattanzio vs Maiolo

    Montréal – In vista delle prossime elezioni federali, in progamma lunedì 21 ottobre, abbiamo posto le stesse domande ai candidati italo-canadesi dei due partiti che, secondo gli ultimi sondaggi, hanno più possibilità di formare un governo, maggioritario oppure minoritario, alla guida del Paese: Patricia Lattanzio (per il Partito Liberale) e Ilario Maiolo (per il Partito Conservatore).

    Patricia Lattanzio: “Avanti con i progressi di Trudeau”

    Cosa ti ha spinta a candidarti ?

    Essere al servizio della mia Comunità, che conosco bene da tanti anni, nel ruolo sia di Commissaria che di Consigliera comunale e di avvocatessa, fornendo un contributo positivo alla qualità di vita dei cittadini nella contea di Saint-Léonard/Saint-Michel.

    I motivi che ti hanno  convinta  a scegliere il partito con cui ti sei candidata.

    ll Partito liberale del Canada è sempre stato un partito con valori positivi, in cui credo e condivido (Carta Canadese dei Diritti e delle Libertà). Inoltre, il Partito Liberale è il partito politico con dei programmi che rispondono al meglio alle esigenze dei suoi cittadini; ad esempio, l’enorme investimento per 3 nuove stazioni di metro per la linea Blu  a St. Léonard. Il Partito liberale è un partito con delle politiche efficaci e all’avanguardia.

    Le 3 priorità del tuo programma per i cittadini della tua circoscrizione.

    Negli ultimi 4 anni, il lavoro del governo Liberale ha rafforzato la nostra economia. Ecco perché continuerò a sostenere la classe media, per aiutare i giovani canadesi ad acquisire le competenze, l’esperienza e le opportunità di lavoro di cui hanno bisogno. Il Partito liberale si è anche impegnato a migliorare la qualità di vita degli anziani, perché riconosce che hanno lavorato duramente e se lo meritano. Vogliamo che gli anziani restino indipendenti più a lungo, ricevano assistenza nelle loro case e beneficino di un aumento delle pensioni, da un quarto a un terzo. La lotta ai cambiamenti climatici è vitale per il futuro del Canada e del mondo intero. Inoltre, sappiamo che i residenti oggi hanno problemi con la rete fognaria e dunque sono necessari investimenti per le infrastrutture.

    Cosa ti piace  di più del tuo leader ?

    ll mio leader ha lavorato forte per aumentare  la rappresentanza delle donne,  sia all’interno del partito che a Ottawa. Questa per me è una testimonianza dell’impegno per garantire  l’uguaglianza, in cui credo. Non solo le donne sono capaci e disposte ad assumere ruoli politici importanti, ma meritano di avere le stesse opportunità degli uomini.

    Un ultimo appello agli elettori:  perché dovrebbero votarti ?

    Il 21 ottobre, i cittadini hanno una scelta chiara da fare: continuare ad andare avanti con un governo liberale e basarsi sui progressi fatti, oppure tornare indietro alla politica di austerità degli anni di Harper. Il 21 ottobre chiedo a tutti i cittadini di Saint-Léonard – Saint-Michel di andare avanti con me,  e con il Partito liberale del Canada.

     

    Ilario Maiolo: “Insieme possiamo cambiare le cose”

    Cosa ti ha spinto a candidarti ?

    Mi lancio in politica perché sono sempre stato coinvolto in seno alla mia Comunità. Migliorare le condizioni di vita della gente e contribuire all’emancipazione della società sono fondamentali per me. Sono avvocato specializzato in diritto umanitario internazionale ed ho lavorato per 10 anni nella Croce Rossa canadese. Voglio condividere le mie esperienze e conoscenze. Ed è per questo che insegno anche all’Università di Ottawa. La politica mi permetterà di lavorare per, e con, la gente.

    I motivi che ti hanno  convinto  a scegliere il partito con cui ti sei candidato.

    Onestamente, sono stato liberale fino agli inizi del 2000. Poi la mia professione mi ha obbligato ad essere apolitico. In questo modo ho visto le cose con più distacco: ho capito fino a che punto il PLC dava le Comunità per scontato ed ho capito che non rispecchiava più i miei valori. Basti pensare alla legalizzazione della cannabis ed alla mancanza di responsabilità per le finanze pubbliche. Oltre al fatto che alle belle parole non seguono le azioni concrete.

    Le 3 priorità del tuo programma per i cittadini della tua circoscrizione.

    Ci sono tre importanti sfide che toccano direttamente i cittadini della mia contea: i giovani, le famiglie e gli anziani. Per questi ultimi, il Partito Conservatore mira ad offrire ai genitori dei crediti di imposta per le attività sportive. Per quanto riguarda gli anziani, il nostro obiettivo è investire per preservare la loro salute mentale e fisica, potenziando i programmi sociali. Per quanto riguarda le famiglie, infine, vogliamo aumentare il loro potere di acquisto, per rispondere al meglio ai loro bisogni ed alle loro necessità. Per esempio, è nostra intenzione cancellare la TPS sulle bollette elettriche e su quelle del riscaldamento.

    Cosa ti piace  di più del tuo leader ?

    Il leader del Partito Conservatore del Canada veicola dei valori che condivido. Soprattutto quelli familiari. È padre di 5 figli, crede nella libertà di espressione e nella libertà di opinione. È un uomo di fede, ma, allo stesso tempo, crede nello stato laico. Dunque le sue opinioni personali non incidono sulle sue scelte politiche. È coraggioso ed onesto. Non ha paura di prendere decisioni, non indossa maschere, è all’ascolto dei cittadini. Andrew Scheer crede che in Canada tutti debbano essere messi nelle condizioni di realizzare i propri sogni. Condivido totalmente questa visione.

    Un ultimo appello agli elettori:  perché dovrebbero votarti ?

    Il mio percorso professionale e quello personale testimoniano che sono una persona che ama lavorare con, e per, la gente. Come deputato di St-Léonard/St-Michel, voglio essere la voce della popolazione a Ottawa, e non viceversa. Voglio mettere fine ad un rapporto a senso unico. Per troppo tempo,  il PLC ha considerato le Comunità come acquisite. Chiedo l’appoggio di tutti, perché a St-Léonard/St-Michel possiamo cambiare le cose, per noi e per tutte le Comunità del Canada. Il 21 ottobre sono convinto che possiamo fare la differenza. Buon voto a tutti!

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  • È sfida tra Patricia Lattanzio e Ilario Maiolo

    È sfida tra Patricia Lattanzio e Ilario Maiolo

    Lattanzio (PLC): “Votiamo per una donna e per valori che condividiamo”

    Di origini abruzzesi, avvocato dal 1990, mamma di un maschio e due femmine, Patricia è stata per tanti anni Commissaria scolastica allo School Board English Montréal, prima di essere eletta consigliera comunale di Saint-Léonard est nel 2015.

    La tua reazione, quando hai appreso che saresti stata la candidata del Partito Liberale. “Sono felicissima di essere la candidata liberale nella contea di di Saint-Léonard/Saint-Michel. Non me l’aspettavo, mi stavo preparando per aiutare il mio partito, è stata una grande sorpresa”.

    Ora sei la candidata di un partito che ha sempre vinto in questa contea. “Ero già pronta quando mi sono candidata alle primarie, mi sentivo già in grado di affrontare questa sfida. Adesso sono più pronta che mai. E la campagna va benone”. 

    Dove si trova il tuo ufficio elettorale? “Siamo in piena campagna e c’è tanto lavoro da fare. Il nostro ufficio elettorale è al 5836 Metropolitain Est”.

    Quali sono le priorità del tuo programma? “Quattro sono i punti principali: il sostegno della classe media, i giovani, gli anziani e la lotta contro i cambiamenti climatici. Aumenteremo anche i finanziamenti per le infrastrutture, come la metro, con la linea blu che è molto importante per Saint-Léonard, che beneficerà di 3 delle 5 nuove stazioni. Sarà un vero e proprio boom economico per i concittadini dell’arrondissment. Questa campagna sarà diversa da tutte le altre: per la prima volta gli elettori potranno eleggere una donna di origine italiana come deputata di Saint-Léonard/Saint-Michel. Nel solco dei valori del Partito Liberale, che si è impegnato per l’uguaglianza di genere in politica”.

    Cosa pensi delle foto di Trudeau dipinto di nero? “Il Primo Ministro si è già scusato e non c’è altro da dire. Dobbiamo voltare pagina e andare avanti”.

    Ci saranno due candidati italo-canadesi, il voto della Comunità rischia di dividersi. “Siamo due persone che si candidano per 2 partiti diversi. Non è la prima volta che ci sono più candidati italiani: è già successo in passato a livello comunale e provinciale. Rappresentiamo valori diversi e spero che i cittadini di Saint-Léonard/Saint-Michel continueranno a condividere i valori del Partito Liberale”.

    L’ex candidato Guillet ha parlato di partito incompetente o in malafede. Cosa ne pensi? “Il Primo Ministro è stato chiaro: il PLC non tollera propositi antisemiti e discriminatori. Questi sono esattamente i valori liberali che io condivido”.

    Cosa pensi delle parole della presidente della Commissione scolastica, Angela Mancini, che ti accusa di “pratiche eticamente discutibili”? “Il Ministero dell’Istruzione ha depositato un rapporto indipendente che parla da sé. Io mi rimetto a questo rapporto. Ora spetta al Ministro decidere. Posso solo dire che il consiglio è formato da 15 Commissari e che le decisioni sono sempre state prese in maniera collegiale”.

    Cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime 4 settimane? “Farò porta-a-porta, organizzerò eventi, incontrerò più gente possibile e continuerò a lavorare per ottenere la loro fiducia ed il loro sostegno perché io non do nulla per scontato. Chiedo agli elettori di andare avanti con Patricia Lattanzio e col Partito Liberale che crede nei cittadini di Saint-Léonard/Saint-Michel”.

     

    Maiolo (PCC): ”Basta doppia morale, la nostra gente merita molto di più”

    Nato a Montréal, da padre d’origine calabrese e da madre originaria dell’Isola di Ponza, Ilario si è laureato in Diritto civile all’Università di Ottawa e poi si è specializzato in Diritto internazionale all’Università di Ginevra, in Svizzera. Ha lavorato come consulente per il Ministero degli Affari Esteri canadese e poi come consigliere giuridico per la Croce Rossa canadese occupandosi di diritto internazionale e diritto umanitario.

    La tua reazione dopo la diffusione delle foto di Justin Trudeau con la faccia dipinta di nero. “È chiaro che si tratta di una storia molto triste per i canadesi e che dimostra ancora una volta che Justin Trudeau è un Primo Ministro inadeguato, che manca di giudizio. Sembra un fatto che risale a qualche tempo fa, ma c’è seriamente da domandarsi chi sia il vero Justin Trudeau. Il vero problema è l’ipocrisia e la totale mancanza di buonsenso. È vero che è successo nel 2001, ma dobbiamo aspettare che sia l’opinione pubblica a dirci che un comportamento è indegno per non farlo?”.

    A 29 anni, poi, non era proprio un ragazzino. “Non solo questo, non è nemmeno capace di dirci quante volte si è dipinto di nero”.

    Il leader del PCC Andrew Sheer non ha usato mezzi termini: non è degno di guidare il Canada. “Per me è già da molto tempo che ha perso l’autorità morale per governare e quest’ultimo scandalo è solo un’altra goccia che sta facendo traboccare il vaso: non è assolutamente il leader che meritiamo”.

    In 4 anni il governo Trudeau ha soprattutto creato un deficit di 71 miliardi. Chi ripaga questo debito enorme? “C’è solo una tasca, la nostra, ed è per questo che i Liberali nascondono le loro vere intenzioni per i prossimi 4 anni : secondo alcuni rumors, vorrebbero addirittura tassare fino al 50% i proventi dalla vendita della prima casa. Questo è un grande problema economico e avrà un impatto sulla qualità della nostra vita. L’ex Premier Harper ha fatto uscire il Canada dalla crisi meglio e prima degli altri Paesi del G8. Oggi viviamo una situazione di prosperità economica solo relativa: molti canadesi della mia contea mi dicono che riescono a sopravvivere, ma non a prosperare”.

    Cosa pensi del rapporto del Ministero dell’istruzione sulle “pratiche eticamente discutibili” alla Commissione scolastica English Montréal, con la presidente Mancini che sul suo profilo Facebook ha accusato anche Patricia Lattanzio? “Quella del rapporto è un’accusa molto seria. La Mancini ha aggiunto che questi modi di fare hanno riguardato anche la Lattanzio. Si tratta di accuse molto gravi per chi si candida ad essere deputata federale ed i cittadini di Saint-Léonard/Saint-Michel meritano come minimo una spiegazione. Fino ad oggi, invece, la Lattanzio ha preferito mantenere il più assoluto riserbo. E questo, secondo me, significa prendere gli elettori per acquisiti. Se fossi nella sua posizione, io risponderei per la mia dignirtà e quella della popolazione. È una questione di interesse pubblico e la Lattanzio deve chiarire”.

    Ci sarà anche Hassan Guillet, che resta in corsa come indipendente. “La sua è una situazione un po’ strana: lui si è scusato e Trudeau non ha accettato le sue scuse, lo stesso Trudeau che invece ha accettato le scuse di se stesso sullo scandalo Blackface. La situazione di Guillet mostra benissimo questo doppio standard morale del Partito Liberale. Per quanto riguarda le conseguenze politiche, spetterà agli elettori di Saint-Léonard/Saint-Michel esprimersi il prossimo 21 ottobre”.

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  • Andrew Scheer a Saint-Léonard

    Andrew Scheer a Saint-Léonard

    Montréal – Le elezioni federali di lunedì 21 ottobre si avvicinano e la campagna elettorale entra nel vivo. I sondaggi parlano chiaro: tutto può ancora accadere, perfino le certezze più consolidate possono essere smentite. E così, anche una contea tradizionalmente liberale, come quella di Saint-Léonard/Saint-Michel, può trasformarsi in un ‘campo di battaglia’. Con i conservatori pronti ad approfittare del fronte italo-canadese non più così unito e compatto a sostegno di Justin Trudeau. A caccia di un seggio difficile, ma non impossibile. Tanto che il 23 luglio scorso è stato lo stesso leader del Partito Conservatore del Canada, Andrew Scheer, a muoversi in prima persona, incontrando circa 300 persone, tra militanti e simpatizzanti, nel salone dei Governatori del Centro Leonardo da Vinci, nel cuore della circoscrizione federale di Saint-Léonard/Saint-Michel. Presenti numerose personalità, come il consigliere municipale Dominic Perri ed il direttore generale del CLDV Pat Buttino, esponenti di diversi organismi comunitari e di numerosi circoli ricreativi della Terza Età, come Maria D’Alesio. Oltre ad una decina di candidati conservatori (Robert Coutu, Pointe-de-l’Île; Ann Francis, Lac-Saint-Louis; Kathy Laframboise, Ahuntsic-Cartierville; Isabelle Lapointe, La Prairie; Catherine Lefebvre, Bourassa; Michael Forian, Ville-Marie; Cynthia Larivière, Salaberry-Suroît; Christine Marcoux, Hochelaga;  Jasmine Louras, Outremont; Marie Louis-Seize, Argenteuil-La Petite Nation; Julie Sauvageau, Montarville Rima El-Helou, Vimy)  ed ai Senatori Leo Housakos e Larry Smith, erano presenti tre candidati conservatori di origini italiane: Claudio Rocchi di Lasalle-Ville Emard, bancario con oltre 40 anni di esperienza; Angelo Esposito di Alfred Pellan, ex giocatore professionista di hockey; e il ‘padrone di casa’, l’avvocato Ilario Maiolo, candidato di Saint-Léonard/Saint-Michel. “È la prima volta, in quasi 30 anni, che un leader conservatore mette piede nella nostra contea – ha detto Maiolo – così come è la prima volta che un leader conservatore incontra l’intera Comunità italiana al Centro Leonardo da Vinci”. Nel suo atteso intervento, Scheer ha riconosciuto il lavoro svolto dalla Comunità italiana ed il ruolo storico che ha ricoperto per lo sviluppo del Paese: “Sempre più italo-canadesi mi dicono che in realtà si sentono vicini agli ideali conservatori, con la famiglia ed il lavoro tra le loro priorità”. Inevitabile il passaggio sull’internamento durante la Seconda Guerra Mondiale: su questo triste capitolo della storia canadese, Scheer ha ricordato come sia stato il governo conservatore di Mulroney a formulare le prime scuse, ribadendo che un governo conservatore sarà sempre all’ascolto dei suoi cittadini, soprattutto su temi così delicati e sensibili. (V.G.)

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  • Ilario Maiolo è pronto: “È ora di cambiare”

    Ilario Maiolo è pronto: “È ora di cambiare”

    Inaugurato il comitato elettorale del PCC a St-Léonard/St-Michel

    Nella foto Ilario Maiolo e Vincenzo Guzzo circondati da sostenitori e amici nel corso della serata di apertura del comitato elettorale al 5330 Jean-Talon Est (Foto Sara Barone)

    Montréal – Quasi 200 persone hanno preso parte, il 17 luglio scorso, all’inaugurazione del comitato elettorale (situato al 5330 rue Jean Talon est) dell’avvocato Ilario Maiolo, 38 anni, candidato del Partito Conservatore del Canada (PCC) nella contea di Saint-Léonard-Saint-Michel (che oggi conta poco più di 110 mila abitanti), in vista del voto federale fissato per lunedì 21 ottobre. Nato a Montréal, da padre d’origine calabrese (il dottor Giuseppe è il noto presidente dei Servizi Comunitari Italo-Canadesi del Québec) e da madre originaria dell’Isola di Ponza, Ilario si è laureato in Diritto civile all’Università di Ottawa e poi si è specializzato in Diritto internazionale all’Università di Ginevra, in Svizzera. Ha lavorato come consulente per il Ministero degli Affari Esteri canadese e poi come consigliere giuridico per la Croce Rossa canadese, occupandosi, in particolar modo, di diritto internazionale e diritto umanitario. Tra le sue ‘missioni’, Haiti nel 2010 (dopo il terremoto) e Siria nel 2012 (per assistere i profughi del conflitto armato). Molte le personalità presenti: oltre al Senatore conservatore Leo Housakos, i consiglieri municipali Dominic Perri e Lili-Anne Tremblay, Joe Occhiuto, Luigi Liberatore, il presidente del Congresso Nazionale Roberto Nazionale, Ivana Bombardieri di Radio CFMB, la prof.ssa Filomena Sclapari, il Sen. Basilio Giordano, Giorgio Lombardi di ItalVin e Tony Commodari. Ilario è assistito da una squadra formata da: Barbara Pisani, Rocco Caruso, Carmen Isac, Maria Teresa Laurito e Domenico Romagnino. Ad introdurre Maiolo, è stato Vincenzo Guzzo, noto imprenditore dell’industria cinematografica quebecchese: “È la prima volta che mi espongo ad appoggiare un candidato a Saint-Léonard. Ho avuto modo di frequentare il governo in carica – ha detto Guzzo – ed ho capito che il consenso della Comunità italiana viene dato per scontato. Ilario è un candidato agli antipodi del PCC, un avvocato dalla vocazione umanitaria, che ha dedicato gran parte della sua vita ad aiutare i meno fortunati nel mondo. Basta fare i timidi, è il tempo di mandare un messaggio chiaro e netto ai liberali: la misura è colma”. Ilario Maiolo, dal canto suo, ha fatto un intervento particolarmente ispirato e convincente: “Nei miei 10 anni di servizio umanitario e nel corso della mia carriera, ho imparato che bisogna stare all’ascolto della gente e mi impegno ad ascoltare e rappresentare al meglio i cittadini di Saint-Léonard Saint-Michel : sarò la voce della mia gente a Ottawa e non la voce di Ottawa tra la mia gente”. Ha poi enumerato i tanti fallimenti del governo Trudeau, come la guerra commerciale con la Cina, il deficit galoppante ed il sistema di immigrazione “ingiusto ed iniquo”. “Quando faccio il ‘porta a porta’, la gente mi dice che è molto delusa dai liberali”. Maiolo si impegna ad assistere meglio soprattutto i nostri anziani, i cui club vibrano come le “piazze italiane”, e la classe media. A  prescindere dalle origini: “Quella di Saint-Leonard/St-Michel è una grande famiglia multiculturale”. Fermo restando il suo orgoglio tricolore: “Sarò fiero di rappresentare una contea in cui si respira un’atmosfera italiana”. A tutti i suoi concittadini, italiani e non, Maiolo vuole restituire dignità e rispetto. “Per un governo conservatore in grado di rappresentarci all’estero con dignità, e capace di fare degli interessi dei cittadini la sua priorità assoluta”. (V.G.)

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