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  • La Juve vola, Roma e Napoli tengono

    La Juve vola, Roma e Napoli tengono

    di Giovanni Albanese

    @GiovaAlbanese  www.bordocampo.net

    Higuain e Pjanic già protagonisti assoluti in maglia bianconera. Totti intramontabile per i capitolini, i partenopei vincono il derby delle due Sicilie. Inter al fotofinish ma la cura De Boer non convince ancora

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    MILANO – Sono Gonzalo Higuain e Miralem Pjanic i pionieri della nuova Juventus formato 2016/17. Alla prima vera uscita della nuova formazione bianconera, con i due dal primo minuto alla terza giornata con il Sassuolo, la grande curiosità estiva di vedere all’opera i nuovi acquisti si è trasformata subito certezza. L’attaccante, dopo la rete decisiva alla prima giornata con la Fiorentina, ha calato altre due zampate nel giro di nove minuti, mettendo a sedere un Sassuolo in buona condizione ma evidentemente incapace di gestire la corazzata di Massimiliano Allegri. Poi ci ha pensato l’ex centrocampista della Roma a mettere gli emiliani ko, rendendo indimenticabile il suo esordio in maglia bianconera. Unico neo l’errore difensivo (uscita sbagliata di Buffon) che costa l’ennesimo gol evitabile in questo inizio stagione. A tenere il passo della Juventus, non senza fatica, sono Roma e Napoli. I capitolini si affidano all’intramontabile capitan Francesco Totti, che risveglia i suoi nel finale di gara con la Sampdoria e cambia volto al match: assist e gol che capovolgono il risultato (3-2) e valgono tre punti d’oro per non perdere terreno sul primo posto in classifica. Meglio il Napoli di Maurizio Sarri, che espugna con un secco 3-0 il campo del Palermo e cresce in termini di condizione e autostima. Per quanto visto in questo inizio stagione, infatti, dovrebbe essere proprio la formazione partenopea a tenere maggiormente il passo della Juventus, anche grazie a un organico più ampio e con diverse alternative a disposizione del tecnico. Crescono Bologna e Udinese. I rossoblù di mister Roberto Donadoni battono in casa per 2-1 il Cagliari, trascinati da due giovani che potrebbero esplodere proprio in questa stagione: si tratta di Federico Di Francesco, figlio di Eusebio allenatore del Sassuolo e già nel giro della Nazionale Under 21, e Simone Verdi, scuola Milan e nelle ultime stagioni probabilmente considerato fin troppo poco rispetto al reale valore. L’Udinese di Beppe Iachini, invece, si dimostra squadra coraggiosa e cinica tenendo testa al Milan ed espugnando sul finale San Siro, in un match che ha messo ancora una volta in luce i limiti dei rossoneri di Vincenzo Montella. Sull’altro versante di Milano, quello nerazzurro, la cura De Boer porta tre punti maturati sul finale sul campo di uno straordinario Pescara, vero protagonista di questo inizio stagione. Sotto di una rete e con gli abruzzesi vicini al raddoppio, il tecnico olandese ordina un triplo cambio in contemporanea (roba poco usuale nel calcio italiano) e riesce a ribaltare il risultato al fotofinish grazie a una doppietta firmata da Mauro Icardi. L’Atalanta batte 2-1 il Torino, la Lazio non va oltre il pareggio per 1-1 sul campo del Chievo. Fermata dalla pioggia e dunque da recuperare Genoa-Fiorentina.

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  • Impact, 3 sberle da Chicago

    Impact, 3 sberle da Chicago

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    Montréal – Brutta scoppola per l’Impact che, sabato scorso, nella cornice dello Stadio Saputo, ormai costantemente esaurito, ha subìto una sconfitta bruciante e senza appello, surclassato per 3-0 dai Fire di Chicago, alla prima vittoria a Montréal, dopo una striscia di 5 match consecutivi senza vittorie. A punire i padroni di casa – molli sulle gambe, nervosi e poco reattivi – sono stati Solignac (15’), Accam (73’) e Polster (89’), cinici nel capitalizzare la superiorità (fisica, ma soprattutto mentale) mostrata sul rettangolo di gioco. A 10 giornate dalla fine del campionato regolare, per gli americani (a quota 22) si tratta di una bella iniezione di fiducia per tenere ancora accesa la pur flebile speranza di tentare una clamorosa rimonta al 6º posto (l’ultimo valido per i Playoff). Un tonfo allarmante, invece, per la squadra di Joey Saputo, fermo al 5º posto in classifica, con 33 punti all’attivo, ma con il D.C. United e Orlando City pronti a puntare al sorpasso, soprattutto in caso di crollo dei quebecchesi, per accedere alla fase ad eliminazione diretta. La squadra di Biello è apparsa costantemente spaesata e sfilacciata, troppo spesso infilzata a centrocampo (la diga formata da Bernardello e Donadel non ha funzionato) ed incapace di creare grattacapi agli avversari nonostante un tridente d’attacco tutto ‘forza-esperienza-fantasia’ formato da Drogba, Piatti e Mancosu. Tutta la squadra non ha brillato, sfoderando una ‘performance’ ben al di sotto della sufficienza: insomma, è stato un Impact troppo brutto per essere vero. Tanto che Mauro Biello, visibilmente scosso in conferenza stampa, ha chiesto scusa ai tifosi: “Gli avversari ci hanno dominato dall’inizio alla fine, aggiudicandosi tutti i duelli sul pallone”, ha dichiarato l’allenatore, che poi ha tuonato: “Abbiamo fatto una prestazione terribile ed inaccettabile: i tifosi hanno tutto il diritto di essere delusi e di fischiarci”. “Dobbiamo subito dimenticare questa partita e voltare pagina – ha poi aggiunto -: abbiamo concesso troppi spazi tra le linee e, dopo il primo gol, ci siamo affidati ai lanci lunghi alla ricerca di varchi che non c’erano. Sono arrabbiato e deluso. La mia speranza è che sia stata solo una serataccia: ho già strigliato i miei giocatori ed ora dobbiamo compattarci per ritrovare il ritmo e riscattarci al più presto”. L’occasione è dietro l’angolo: mercoledì 24 agosto, alle 19:30, contro il D.C. United, sempre tra le mura amiche dello Stadio Saputo. Per vincere e tornare a sognare. (V.G.)

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  • I Red Bulls piegano 3-1 l’Impact

    I Red Bulls piegano 3-1 l’Impact

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    New York – L’Impact perde male contro i Red Bulls di New York, nonostante un ottimo inizio sfociato nel vantaggio di Piatti (alla 13ª rete stagionale), su assist di Mancosu. Era il 21’. Poi, tra vistosi cali di tensione e decisioni arbitrali dubbie, la partita ha preso una piega irreversibile. Fino alla disfatta finale. L’episodio decisivo è arrivato al 48’, quando il difensore Ambroise Oyongo ha subito un rosso diretto. Ma su un fallo vistoso di Collin su Drogba, in area di rigore, alla fine della prima frazione, l’arbitro non ha ravvisato alcun fallo. L’Impact, comunque, era già sotto di due gol, punito al 22’ ed al 41’ da un impietoso Wright-Phillips. Un vantaggio poi cristallizzato da Davis che, a inizio ripresa, ha soffocato sul nascere ogni velleità montrealese segnando il 3-1 definitivo. Con questa vittoria, la squadra americana supera l’Impact di 3 punti nella classifica dell’est, salendo al terzo posto, mentre la compagine quebecchese scivola al quinto posto, superata di una lunghezza pure dal Philadelphia Union, a quota 34. In 6 matchs disputati alla Red Bulls Arena dal suo arrivo nella MLS, l’Impact ha collezionato ben 6 sconfitte, concendendo 20 gol contro i 7 realizzati. “Nel primo tempo abbiamo fatto quello che dovevamo fare – è stata la disamina di Mauro Biello al triplice fischio – non concendendo spazi e contrattaccando. Poi, però, abbiamo peccato di concentrazione ed alcune decisioni arbitrali non sono state a nostro favore. In ogni caso – ha concluso – non possiamo regalare dei gol come quelli subiti e ci attiveremo da subito per correggere questi errori”. “Ci siamo fatti segnare troppo facilmente e abbiamo commesso troppi errori individuali – gli ha fatto eco Laurent Ciman -: ora dobbiamo voltare pagina il più rapidamente possibile e concentrarci sulla gara di sabato prossimo”. Sabato 20 agosto la squadra di Joey Saputo affronterà, alle 19.30, il Chicago Fire, mentre mercoledì 24 sarà la volta dello DC United: in entrambe le occasioni si giocherà allo stadio Saputo, che ultimamente ha aiutato Drogba e compagnia a portare a casa i
    3 punti. (V.G.)

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  • Impact, Piatti riacciuffa i Timbers

    Impact, Piatti riacciuffa i Timbers

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    PORTLAND – Non era una partita facile, per motivi ambientali e forza dell’avversario. Alla fine, però, l’Impact esce indenne dalla trasferta di Portland, giocata mercoledì scorso contro i Timbers (1-1), allungando a 6 partite la striscia di imbattibilità. Un ritmo che, soprattutto in trasferta, permette all’Impact di restare quarto in classifica, a 4 punti dai battistrada del New York City FC, che però ha disputato 2 partite in più (20 contro 18). Americani in vantaggio al ’14: a punire gli ospiti è l’ex Jack McInerney, lesto a insaccare con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. A pareggiare, al ‘44, ci pensa Ignacio Piatti, uomo sempre più decisivo e imprescindibile per la formazione di Mauro Biello: azione devastante, caparbia e fortunosa, la sua, premiata da un gol che restituisce fiducia e morale ai quebecchesi. “Nel corso delle gare siamo migliorati molto come squadra – ha detto Biello in conferenza stampa -: sono soddisfatto dei due punti conquistati in uno degli stadi dove è più difficile vincere e sono fiducioso in vista delle due prossime partite in casa”. DIA PER PORTER – Intanto prosegue la campagna di rafforzamento della squadra di Joey Saputo: dopo Mancuso (arrivato in prestito secco dal Bologna), dallo Sporting Kansas City è arrivato anche il difensore esterno francese Amadou Dia, 23 anni, in cambio dell’attaccante Cameron Porter.

    N.B. Avendo chiuso questa edizione venerdì 15 (a causa delle vacanze estive), non abbiamo potuto raccontarvi la gara di domenica 17 contro il New York City FC, di David Villa, Frank Lampard e Andrea Pirlo. (V.G.)

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  • Impact: 1-1 col Real Salt Lake. E arriva Mancosu

    Impact: 1-1 col Real Salt Lake. E arriva Mancosu

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    Montréal – Sembrava fatta, i 3 punti che avrebbero potuto proiettare l’Impact a ridosso di New York City erano a portata di mano. Poi l’ostruzione di Mallace, a 11 minuti dal termine, ha propiziato il pareggio avversario su calcio di rigore trasformato da Yura Movsisyan. La squadra, a quel punto, ha mollato: ci ha pensato Bush a portare a casa almeno un punto, deviando in corner un tito velenoso di Kyle Beckerman all’utlimo respiro. E pensare che la squadra montrealese, rinfrancata dal ritorno del ‘generale’ Ciman, dopo la parentesi belga a Euro 2016, era partita col piede giusto contro una squadra ancora imbattuta in casa: dopo 8 minuti era già in vantaggio con Shipp, lesto a ribattere in rete una punizione di Ciman respinta dal portiere. Un vantaggio meritato e poi gestito senza eccessivi patemi d’animo. Ottima la prova in difesa di Víctor Cabrera, un muro insormontabile. Fino alla leggerezza di Mallace, che è costata cara e poteva costare carissima. La nota positiva è che l’Impact non perde da 5 giornate e resta al terzo posto della classifica della Confederazione dell’est. “Abbiamo conquistato un buon punto in trasferta – ha dichiarato Mauro Biello a fine gara –: collezionando diverse occasioni per aumentare il nostro vantaggio, ma non è facile giocare qui. I ragazzi si sono battuti per 90 minuti, hanno dato tutto. È stato frustrante subire il gol del pareggio, ma noi continueremo a lavorare, convinti dei nostri mezzi”. L’Impact concluderà il suo viaggio nell’ovest mercoledì 13 luglio, alle 22:30, contro i Timbers di Portland. La squadra farà quindi ritorno allo Stadio Saputo Stadium domenica 17 luglio, alle 17:00, per vedersela con il New York City FC di David Villa, Frank Lampard e Andrea Pirlo.

    IL NUOVO ACQUISTO – E chissà se, proprio in questa partita di cartello, non possa già trovare spazio il neo acquisto Matteo Mancosu, il 32enne attaccante sardo appena arrivato in prestito secco dal Bologna, la squadra Italiana di Joey Saputo. Ritroverà Marco Donadel, trasferitosi in MLS già lo scorso anno, mentre come compagno d’attacco troverà Didier Drogba. Attaccante polivalente dotato di un poderoso stacco aereo, Mancosu ha segnato in tutte le categorie italiane, dall’Eccellenza alla Serie A: dai tempi dei club della Sardegna – sua terra d’origine – fino ai recenti exploit a Trapani (soprattutto), Bologna e Carpi, Mancosu ha messo a segno 174 reti in carriera, tra cui 42 gol tra Serie A, B e Coppa Italia. Ha due fratelli, Marco (centrocampista ex Casertana, ora al Lecce) e Marcello (attaccante del Lumezzane). Mancosu è stato uno dei colpi più discussi della gestione-Corvino all’ombra delle due Torri: pagato 900.000 euro, un solo gol in rossoblù, ora viene in prestito, con diritto di riscatto, nella metropoli canadese.

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  • L’Impact fa la contro-Revolution

    L’Impact fa la contro-Revolution

    Michael Salazar segna i suoi primi due gol nella Major League Soccer e, insieme a Piatti, trascina la squadra montrealese nella rimonta per 3-2 contro il New England Revolution

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    Montréal – Una vittoria che fa bene al morale (soprattutto perché arrivata in rimonta) e che proietta l’Impact di Montréal verso le zone nobili della classifica. Da 0-2 a 3-2 in 15 minuti: l’Impact tira fuori gli attributi e, nel momento psicologicamente più duro, firma l’impresa ribaltando una partita che sembrava essersi incanalata sui binari, pericolosi, della sconfitta tra le mura amiche, davanti agli oltre 20 mila tifosi che puntualmente riempiono lo Stadio Saputo. Una vittoria scaccia-crisi che mancava addirittura dal 28 maggio scorso. E che vale doppio, alla luce del forfait del suo giocatore-simbolo, Didier Drogba, fermo ai box per un problema alla coscia.
    LA CRONACA. Michael Salazar con una doppietta (40’ e 48’) e Ignacio Piatti dagli 11 metri (54’) annullano il doppio vantaggio propiziato da Kei Kamara (18’ e 33’) e lanciano l’Impact al terzo posto nella Confederazione dell’Est, a 3 lunghezze dal New York City FC (ma con due partite in meno) e a 2 punti dal Philadelphia  Union (e con una partita in meno). Potenzialmente, quindi, l’Impact è al vertice del campionato. Piatti, a sua volta, con 10 gol all’attivo, è secondo nella classifica marcatori, dietro a David Villa, del New York City, a quota 11. “Recuperare lo 0-2 è stata una dimostrazione di grande carattere – ha dichiarato a fine gara Mauro Biello -: sono contento perché la squadra ha saputo chiudere la gara senza concedere nulla agli avversari. Salazar è stato eccezionale: i gol sono stati molto belli, ma è stato il suo lavoro a fare la differenza. Ci sono alcune cose da migliorare, è vero, ma questo è un gruppo che non molla mai. Ed è proprio questa la nostra identità: batterci e crederci fino alle fine. Sono orgoglioso dei miei ragazzi”.

    LE PROSSIME PARTITE. Con un Ciman in più (il difensore belga è di ritorno dopo l’eliminazione della sua Nazionale dagli Europei), l’Impact disputerà le prossime due gare di fila in trasferta: sabato 9 luglio, alle 22, contro il Real Salt Lake e mercoledì 13 luglio, alle 22.30, contro Portland. Poi, il 17 luglio alle 17, il grande appuntamento con David Villa, Frank Lampard, Andrea Pirlo ed il New York City FC in uno stadio Saputo che sarà particolarmente rumoroso e caldo, più che mai “dodicesimo uomo” in campo. (V.G.)

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  • Impact, solo 2-2 con lo Sporting KC

    Impact, solo 2-2 con lo Sporting KC

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    Montréal – Un altro pareggio che sarebbe potuto essere tranquillamente una vittoria: l’Impact continua a sprecare palle gol e a perdersi in preoccupanti amnesie difensive, portando a casa l’ennesimo punto (è il sesto pareggio negli ultimi nove incontri). Sabato scorso, davanti ad oltre 20 mila appassionati che hanno gremito gli spalti dello stadio Saputo, l’Impact non è andato oltre il 2-2 contro lo Sporting Kansas City. Ai gol di Lucas Ontivero (16’) e Ignacio Piatti (39’), ha replicato per bene due volte Dom Dwyer, prima di testa (21’) e poi con un tiro velenoso sul secondo palo (59’). In entrambe le occasioni, Lefevre, sceso in campo al posto di Ciman (ancora impegnato col Belgio agli Europei in Francia), non è stato proprio irreprensibile. Nella Confederazione dell’Est, la squadra montrealese (a 21 lunghezze) si trova adesso a cinque punti dalla capolista Philadelphia Union (26), con due partite in meno rispetto alle squadre che la precedono. “Abbiamo giocato bene e creato anche delle situazioni pericolose – ha dichiarato a fine partita Mauro Biello – ma abbiamo subito due gol che abbiamo pagato a caro prezzo. Si tratta di errori che non possiamo commettere: due gol di vantaggio in casa devono essere sempre sufficienti per portare a casa la partita. Sono deluso perché ci sono sfuggiti i 3 punti, ma abbiamo anche dimostrato delle belle combinazioni, sia in fase offensiva che difensiva”.

    PROSSIMO IMPEGNO L’Impact scenderà in campo sabato 2 luglio, alle 17:30, sempre al Saputo Stadium, contro il New England Revolution.

    INAUGURATO IL NUOVO CENTRO SPORTIVO “NUTRILAIT”

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    Mercoledì scorso, intanto, l’Impact ha inaugurato il suo nuovo campo di allenamento, denominato “Centro Nutrilait”, dal nome dello sponsor principale. Il nuovo Centro sportivo, situato nella ex Caserma Letourneux (che esiste dal 1915), raggrupperà sotto lo stesso “tetto” le 11 squadre dell’Impact, ovvero la pre-Academy (dalla U8 alla U12), l’Accademia (dalla U13 alla U18), la FC Montreal (USL ) e la prima squadra (MLS), per un totale di più di 230 giocatori. I lavori di ristrutturazione, compiuti in collaborazione con l’arrondissement Mercier-Hochelaga-Maisonneuve, oltre che col Comune di Montréal, sono costati 16 milioni di dollari.  (V.G.)

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  • Impact, ci pensa Drogba: Galaxy battuto

    Impact, ci pensa Drogba: Galaxy battuto

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    Montréal – Quando ormai il pareggio sembrava il risultato più giusto, con le due squadre quasi rassegnate a spartirsi il ‘bottino’ con un punto a testa, sabato scorso, nella gara interna contro il Galaxy di Los Angeles, ci ha pensato Drogba a far esplodere di gioia lo stadio Saputo (ancora tutto esaurito per la sesta gara consecutiva) con una punizione dal limite che, complice anche la scarsa reattività del portiere avversario, ha regalato all’Impact di Montreal 3 punti ormai insperati, ma pesantissimi in ottica di classifica. Grazie a questa vittoria, infatti, la squadra di Mauro Biello resta ad una sola lunghezza dal Philadelphia Union, che nella Confederazione dell’est guarda tutti dall’alto, a quota 19. Il patron Joey Saputo ha potuto finalmente gonfiare il petto davanti allo stato maggiore del Bologna – l’ad Claudio Fenucci, il team manager Marco Di Vaio e l’allenatore Roberto Donadoni – in città per visitare le strutture sportive dell’Impact ed uno scambio di conoscenze sui metodi di lavoro: “Siamo qui – ha detto Fenucci – per gettare le basi di una collaborazione tecnica e organizzativa per il futuro tra le due società”. “Abbiamo portato lo staff del Bologna per capire il mondo Impact – ha aggiunto Di Vaio – e confrontarci con i colleghi d’oltreoceano. Mi sarebbe piaciuto moltissimo giocare con Drogba”.

    LA CRONACA – L’Impact comincia nel peggiore dei modi: dopo soli 8 minuti, un clamoroso malinteso tra Bush in uscita e Tissot, regala un assist al bacio a Dos Santos, che insacca a porta sguarnita. Difesa ancora una volta sul banco degli imputati. E l’assenza forzata anche per le prossime gare di Ciman, impegnato col Belgio agli Europei in Francia, non promette nulla di buono. Il pareggio della squadra di casa non tarda ad arrivare: al 26’ contropiede fulmineo di Oduro che, assistito da Drogba, serve una palla d’oro a Piatti che, freddo e preciso, supera il portiere con un rasoterra angolato. L’Impact ci crede e passa addirittura in vantaggio al 56’ con Ontivero, bravo a smarcarsi in area di rigore calibrando sotto l’incrocio un terra-aria imprendibile. A tradire i padroni di casa ancora una volta è la scarsa concentrazione in fase difensiva: pochi secondi dopo il vantaggio, infatti, il Galaxy acciuffa il pareggio con Magee, lesto a sfruttare un cross basso di Steven Gerrard. Costante ma inefficace il forcing finale dell’Impact. Fino al calcio di punizione di Droga al 93’: palla velenosa e scottante che Rowe non riesce a trattenere, deviandola fatalmente nella propria porta. È il 3-2 definitivo, per 3 punti che fanno respirare Biello, dopo una serie troppo lunga di pareggi. “Siamo partiti male – ha detto l’allenatore a fine gara – ma, subito dopo, le nostre stelle hanno cominciato a brillare facendo la differenza. L’attacco va bene, abbiamo creato tante occasioni, mentre dobbiamo regolare la difesa perché non possiamo subire due gol come quelli concessi al Galaxy”.

    Prossima partita sabato 18 giugno, in trasferta, contro il Columbus Crew. Prima, però, la semifinale di Coppa del Canada in programma mercoledì 1º giugno, alle 19.30, contro Toronto (il ritorno l’8 giugno, allo Stadio Saputo). (V.G.)

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  • L’Impact non sa più vincere

    L’Impact non sa più vincere

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    Montréal – Appuntamento con i 3 punti ancora rimandato: sono sei partite, ormai, che l’Impact di Montréal non riesce più vincere. L’ultima battuta d’arresto è arrivata sabato scorso, quando la squadra allenata da Mauro Biello è uscita sconfitta per 2-1 a Orlando city, punita dalla doppietta di Cyle Larin (su assist al bacio di Kaka), nonostante il gol a bruciapelo del solito Ignacio Piatti. Stesso risultato dell’unico precedente che risale al 3 ottobre 2015. Una sconfitta (ma soprattutto una serie di gare senza vittoria) che l’Impact paga a caro prezzo, visto che in classifica scivola al 5º posto, anche se non perde contatto dalla vetta (appannaggio del Philadelphia Union), a soli 2 punti.

    LA CRONACA. Piatti illude i montrealesi dopo 4 minuti: azione veloce che il fantasista argentino capitalizza al meglio con tiro velenoso che, complice anche una deviazione, beffa l’estremo difensore avversario. Il pareggio della squadra di casa arriva al 42’: calcio di punizione pennellato di Kakà e colpo di testa sul secondo palo di Larin. Nulla da fare per Bush. All’86’ la beffa definitiva: scambio veloce in area di rigore tra Kaká e Júlio Baptista, palla ancora a Larin (in fuorigioco non ravvisato dal guardalinee) che insacca da due passi. E la storia si ripete, secondo un canovaccio sempre più preoccupante: l’Impact trova il gol ma non risce a dare il colpo del ko, sprecando occasioni anche clamorose, fino a subire il ritorno degli avversari e, qualche volta, a soccombere. Lo dicono i fatti: nelle ultime 4 gare, l’Impact ha sempre trovato il vantaggio, salvo poi subire l’inesorabile rimonta. Il problema è duplice: la scarsa brillantezza davanti alla porta, soprattutto nelle fasi iniziali della gara, e la tenuta difensiva che spesso fa acqua. Una situazione che potrebbe addirittura peggiorare nelle prossime gare, vista l’assenza forzata di Ciman (il perno del reparto difensivo montrealese, per personalità e tecnica), convocato dal Belgio per partecipare agli Europei in Francia. IL POST-GARA. “È deludente perdere una partita così – ha dichiarato a fine gara l’allenatore Mauro Biello -: dobbiamo essere più bravi a gestire i momenti del match, quando temporeggiare e quando accellerare. Abbiamo giocato un primo tempo quasi perfetto – ha concluso – ma il gol del pareggio ci ha buttati giù psicologicamente”.  La prossima gara è tanto affascinante quanto già decisiva (almeno per la tenuta mentale) per l’Impact: sabato 28 maggio, alle 20:00, allo stadio Saputo sarà di scena il Galaxy di Los Angeles.

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  • L’Impact spreca: solo 1-1 con Philly

    L’Impact spreca: solo 1-1 con Philly

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    Montréal – Un altro pareggio per l’Impact di Montréal, il quarto di fila: davanti ad uno Stadio Saputo ancora una volta tutto esaurito, nonostante la pioggia battente, sabato scorso l’Impact di Montréal non è andato oltre un deludente 1-1 contro il Philadelphia Union. Ad oggi, la squadra di Biello non è ancora riuscita a conquistare una vittoria nel suo ‘stadio-gioiello’. E questo non sembra essere benaugurante per il resto della stagione, visto che negli anni passati l’Impact ha sempre fatto sempre incetta di punti tra le mura amiche, costruendo proprio in casa la scalata in classifica. L’unica notizia positiva è che, complice la contemporanea sconfitta di Toronto contro i Whitecaps di Vancouver, i quebecchesi restano in vetta a quota 16 a braccetto col New York City di Pirlo, che si è rifatto minacciosamente sotto.

    LA CRONACA. Non basta il quarto centro stagionale di Didier Drogba al 3’, bravo a insaccare la palla sotto la traversa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Donadel. Dopo tante palle-gol magistralmente confezionate, ma clamorosamente sprecate, sull’Impact si è abbattuta la legge più antica del calcio: gol mancato, gol subìto. E così, al 24’, la squadra di casa si è fatta insaccare ingenuamente da Sapong, bravo a sfruttare la palla girata in area da Le Toux, imbeccato sul secondo palo da Pontius: nulla da fare per Bush. Impact che quindi è partito forte per poi spegnersi col passare dei minuti, incapace di riacciuffare il vantaggio e non proprio irreprensibile su qualche palla di troppo persa o gestita male in fase di impostazione. “Abbiamo iniziato decisamente bene e creato molte occasioni da gol – ha dichiarato in conferenza stampa Mauro Biello – fino a quando è cambiata l’inerzia della gara, con gli avversari che hanno preso fiducia e sono cresciuti. Dobbiamo lavorare ed imparare meglio a gestire i momenti meno favorevoli della partita: con la palla in loro possesso, dovevamo essere più bravi a resistere e a cogliere l’opportunità per colpirli. Invece loro hanno fatto girare meglio la palla mettendoci in difficoltà. Vogliamo sempre vincere, soprattutto a casa: dobbiamo allenarci meglio e ritrovare subito le soluzioni ed il ritmo che avevamo a inizio stagione”. L’Impact scenderà in campo sabato prossimo, 21 maggio, alle 19:30, in trasferta contro l’Orlando City; mentre sabato 28, alle 20, ospiterà i Galaxy di Los Angeles. (V.G.)

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