DOHA – Ventinove nazionali hanno scoperto il proprio percorso al Mondiale in Qatar, con altre tre partecipanti che verranno decise dagli spareggi. Il big match della prima fase riguarda il Gruppo E dove la Spagna di Luis Enrique affronterà la Germania di Flick, oltre al Giappone e alla vincente tra Costa Rica e Nuova Zelanda. La Svizzera, che ha vinto il girone dell’Italia nelle qualificazioni, è stata sorteggiata con Brasile e Serbia come nel 2018, oltre al Camerun. Danimarca per la Francia e Stati Uniti per l’Inghilterra. Il Canada con Belgio, Croazia e Marocco nel gruppo F.
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Impact in ritiro dal 24 gennaio Bernier e Piatti restano
STAGIONE 2017 DELLA MLS AL VIA
Prima partita il 4 marzo a San José, lo Stadio Saputo aprirà i cancelli il 15 aprile per ospitare l’Atlanta. Joey Saputo conferma Bernier: sarà la sua ultima stagione da calciatore: “Finirò lì dove ho cominciato”, ha detto il capitano. Poi allenerà i giovani dell’Accademia. Nonostante le avances del Boca, il fantastista argentino non si muove.
Montréal – Tutto pronto per la stagione 2017 dell’Impact di Montréal, che ha chiuso il 2016 con 45 punti e la semifinale di Playoff persa a Toronto. Nei giorni scorsi, la società di Joey Saputo ha ufficializzato il calendario del campionato di MLS, il sesto consecutivo della sua storia. La squadra quebecchese disputerà 34 partite, di cui 17 in casa (la prima allo Stadio Olimpico). La prima partita ufficiale sarà in trasferta, sabato 4 marzo, alle 22, contro gli Earthquakes di San José, mentre nel turno successivo, sabato 11 marzo, alle ore 19, l’Impact ospiterà allo Stadio Olimpico i campioni in carica dei Sounders di Seattle. Quindi tre partite fuori casa: contro i Red Bulls di New York sabato 18 marzo, i Fire di Chicago sabato 1º aprile ed i Galaxy di Los Angeles venerdì 7 aprile. Poi la ‘prima’ allo Stadio Saputo, in programma sabato 15 aprile, contro lo United FC di Atlanta, una delle due nuove squadre ammesse nel massimo campionato nordamericano (l’altra è lo United FC di Minnesota). La stagione regolare si concluderà domenica 22 ottobre allo Stadio Saputo contro il New England Revolution. In totale, l’Impact disputerà 25 gare di sabato e 3 di domenica, 28 durante il weekend, mentre 6 si giocheranno nel corso della settimana: 5 di mercoledì e una di venerdì. Da non perdere, inoltre, i 3 derby contro i ‘cugini’ di Toronto: domenica 27 agosto allo Stadio Saputo, poi mercoledì 20 settembre e domenica 15 ottobre a Toronto. Quest’anno, tutte le partite saranno trasmesse in francese da TVA Sports, che ha stipulato un contratto di 5 anni con la MLS. Sarà TSN, invece, a trasmettere le partite della MLS in inglese. Per quanto riguarda la preparazione, l’Impact si ritroverà il 24 gennaio allo Stadio Olimpico di Montréal e subito dopo volerà ad Orlando, in Florida, dove si allenerà fino al 3 febbraio. Dal 6 al 13, i blu-bianco-neri proseguiranno la preparazione allo Stadio Olimpico di Montréal, per poi fare ritorno in Florida, questa volta a St-Petersburg, dal 14 al 25 febbraio, dove disputeranno anche le prime amichevoli con squadre della MLS. Per quanto riguarda la rosa, invece, Dominic Oduro, 31 anni, ha rinnovato per altri due anni: l’anno scorso il giocatore di origine ghanese ha disputato 60 partite segnando 14 gol. Altri due anni con la maglia dell’Impact anche per Wandrille Lefèvre: nelle 4 stagioni con la maglia blu-bianco-nera, il difensore canadese ha giocato 45 partite, di cui 40 da titolare. Resterà un altro anno anche il capitano Patrice Bernier, 37 anni, di Brossard, che poi entrerà nell’organigramma della società come allenatore dei giovani all’Accademia. Dal suo ritorno nella MLS, nel 2012, il centrocampista ha giocato 124 gare realizzando 13 reti. “Per noi Patrice è un modello, dentro e fuori dal rettangolo di gioco, un giocatore quebecchese indispensabile per il nostro sviluppo”, ha detto il Patron Joey Saputo. “Finirò lì dove ho cominciato e non tutti possono avere questa possibilità – ha dichiarato Bernier -: spero che la prossima sia una grande stagione e mi auguro che l’Impact possa vincere il campionato”. Saputo ha poi spento ogni voce su una possibile cessione di Ignatio Piatti, stella argentina di 31 anni corteggiato dal Boca Juniors: resterà a Montréal anche quest’anno. In arrivo anche i primi colpi di mercato: nel SuperDraft 2017, l’Impact si è assicurato l’attaccante americano Nick DePuy, 22 anni, dell’Università California Santa Barbara ed il centrocampista canadese Shamit Shome, 19 anni, un prodotto del vivaio di FC Edmonton, che ha già disputato una stagione nella NASL, oltre a quattro partite con l’Under 20 canadese. (V.G.)
MLS CUP | L’Impact non ce la fa, in finale ci va Giovinco
Montréal – Chissà come sarebbe andata se l’Impact non avesse subìto i due gol in rimonta del Toronto allo stadio Olimpico, nella partita d’andata, quando, galvanizzata da 65 mila spettatori festanti e colorati, la squadra di Biello aveva annichilito i cugini dell’Ontario. Peccato! Perché sono stati proprio quelle due reti subite a Montréal che, alla fine dei 180 minuti, hanno fatto la differenza. Ma, si sa, con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte. Nella vita, così come nel calcio. La cronaca non lascia spazio a interpretazioni: nella partita di ritorno, giocata il 30 novembre al BMO Field, Toronto ha battuto 5-2 Montréal. Un risultato senza appello. Il Toronto FC di Giovinco si è aggiudicato la Eastern Conference di MLS 2016 e, l’11 dicembre, ospiterà tra le mura amiche la finalissima di MLS Cup contro i Seattle Sounders (che hanno piegato 1-0 a Denver i Colorado Rapids, dopo aver vinto 2-1 in casa all’andata). Nel derby canadese, gli uomini di Vanney hanno vinto 5-2 con il ‘soccorso’ dei tempi supplementari, dopo aver pareggiato il 3-2 dell’andata nei novanta minuti regolamentari. È la prima volta che Toronto FC conquista la Conference e quella del BMO Field contro i Sounders sarà la prima volta di una squadra canadese in campo per giocarsi la MLS Cup. La partita. Montrealesi in vantaggio al 24’ con Oduro, dopo una bella serpentina di Mancosu, tra i più decisivi dei Playoff. Gara ribaltata prima dell’intervallo dalle reti di Cooper e Altidore, sugli sviluppi di due corner. A inizio ripresa Piatti trova il 2-2 con un tocco beffardo in area: Biello esulta, pubblico ammutolito, la qualificazione è vicina. Poi il patatrac: dieci minuti più tardi, ancora da calcio d’angolo, arriva l’incornata vincente di Hagglund per il 3-2 che manda tutti ai supplementari. Nell’overtime Giovinco alza bandiera bianca per un piccolo fastidio che non dovrebbe pregiudicargli la finalissima, ma proprio Cheyrou, subentrato al suo posto, trova il 4-2 che rompe l’equilibrio. L’Impact cede: le gambe e la testa non reggono più. Ne approfitta Ricketts, che due minuti dopo trova il quinto gol per una qualficazione storica. Biello, Donadel e Mancosu. “Siamo stati vicini alla finale – ha detto l’allenatore Biello – ma quello che abbiamo fatto non è stato sufficiente, soprattutto nei calci piazzati: dobbiamo crescere e tornare l’anno prossimo ancora più forti”. “C’è molto rammarico – ha sottolineato Donadel – perché abbiamo fatto una bella cavalcata, venendo fuori nel momento decisivo della stagione: anche qui abbiamo giocato alla pari, forse avremmo potuto gestire meglio i supplementari”. “Dispiace sia andata così, perché ce l’abbiamo messa tutta – ha concluso Mancosu -: forse ci è mancato un pizzico di fortuna, mentalità vincente e gambe per arrivare dove nessuno immaginava all’inizio. Fa parte del gioco e ci riproveremo sicuramente l’anno prossimo”.
Tribuna “anti-stampa” – Bocciata la tribuna stampa torontina, costruita male (il muro laterale a sinistra ostruisce la visuale dei colleghi appostati nelle ultime file) e arredata peggio (una fastidiosa vetrata intersecata da improbabili grate hanno messo a dura prova la cervicale dei giornalisti). Queste anomalie, sommate alle linee d’area di rigore tracciate male a Montréal, dimostrano come la MLS debba ancora crescere. E tanto. Sud America ed Europa sono ancora lontani anni luce. Come gioco e come organizzazione. Arriva Dzemaili – Arrivederci alla stagione 2017. Magari con uno Dzemaili in più: il centrocampista svizzero del Bologna, ex Napoli e Genoa, ha annunciato il passaggio all’Impact, che avverrà nel 2017: trasferimento “in famiglia”, più probabile a giugno che a gennaio, visto che anche la squadra felsinea è di proprietà di Joey Saputo. (V.G.)
PLAYOFF MLS:
Impact in finaleIl 22 e il 30 novembre la finale tutta canadese contro Toronto
Una doppietta di Piatti piega 2-1 i Red Bulls di NY, regalando alla squadra
quebecchese la finale dell’Associazione dell’Est, la prima della sua storia.Montréal – Il sogno continua: Ciman, Donadel, Piatti e Mancosu hanno trascinato la squadra di Joey Saputo sulla cima più alta della sua storia. Ora non resta che entrare nella leggenda: conquistare la Coppa MLS per completare un percorso calcistico cominciato nel 1992. Per l’Impact è la prima finale della storia. Così come sarà una finale tutta canadese (un’altra primizia): l’Impact, che ha eliminato i RedBulls di New York (1-2 al ritorno, dopo l’1-0 dell’andata), se la vedrà contro il Toronto di Giovinco, che ha fatto fuori il New York City (5-0 negli Usa, dopo il 2-0 in casa) in una doppia sfida che già si preannuncia palpitante: martedì 22 novembre, alle 20, l’andata allo Stadio Olimpico di Montréal; mercoledì 30 novembre, alle 19, il ritorno al BMO Field. L’altra finale di Associazione, invece, quella dell’ovest, vedrà i Seattle Sounders (sconfitti 2-1 a Dallas, ma ‘salvati’ dal 3-0 dell’andata) al cospetto dei Colorado Rapids (bravi ad eliminare i Los Angeles Galaxy ai calci di rigore, dopo l’1-1 complessivo delle 2 partite): andata il 22 novembre, alle 22, al CenturyLink Field; ritorno al Dick’s Sporting Goods Park il 30 novembre, alle 16.
LA CRONACA – L’Impact ha giocato di rimessa, colpendo in contropiede. Eppure la partita si sarebbe potuta complicare maledettamente se, al 20’, gli uomini di Marsch avessero trasformato il rigore, che invece Kljestan ha fallito, ipnotizzato da Bush. Le ripartenze hanno dato i frutti sperati nella ripresa: al 51’ Piatti ha superato Luis Robles con un violento sinistro e all’85’ ha chiuso la pratica capitalizzando una bella combinazione tra Oduro e Drogba, subentrato a Mancosu. Di Bradley Wright-Phillips, al 77’, il gol dei Red Bulls che, anche quest’anno, rimarranno all’asciutto.
LE INTERVISTE – “Sono orgoglioso della mia squadra e della città che rappresenta”, ha detto Biello, in conferenza stampa. “Abbiamo meritato questo successo – ha poi aggiunto ai microfoni di Gianni Cristiano (Radio CFMB) -: siamo riusciti a fare la stessa partita dell’andata, chiudendo gli spazi e ripartendo in velocità con Piatti e Oduro. I tifosi ci hanno spinto fino alla vittoria: sono contento che adesso potranno assistere ad una finale della MLS”. “È una finale storica – ha aggiunto Piatti – come quella della Concacaf, siamo una squadra unita e forte. Il mio primo gol ha trasmesso tranquillità alla squadra. Biello ha fatto bene per tutto il campionato: noi abbiamo fiducia in lui e lui ha fiducia in noi”. “Abbiamo giocato come si giocano le gare con una posta in palio altissima – ha sottolineato Mancosu -: Bush ci ha messo una pezza importante. Poi abbiamo contenuto e colpito quando dovevamo colpire, di più non potevamo fare”. Testa al 22 novembre.
MLS, Playoff | Impact, a New York per sognare
Dopo aver eliminato il DC, la squadra di Biello supera in casa i Red Bulls per 1-0
MONTRÉAL – Matteo Mancosu sempre più protagonista di un Impact che sogna ad occhi aperti. L’attaccante sardo, che ha di fatto relegato in panchina il pluridecorato Didier Drogba (ufficialmente fuori per problemi alla schiena), sta trascinando la squadra quebecchese nei playoff della Major League Soccer: giovedì 27 ottobre ha siglato una doppietta nel 4-2 con cui l’Impact di Montréal ha espugnato Washington, accedendo alle semifinali dell’Associazione dell’Est, e domenica 30 ha segnato il gol-vittoria contro i Red Bulls di New York, che non hanno mai perso in campionato (21 partite, zero sconfitte), nella sfida di andata per l’accesso alla finale. La rete decisiva è arrivata al 16’ ed è tutto ‘Made in Italy’: lancio chirurgico di Marco Donadel per Matteo Mancosu che, di prima intenzione di destro, scarica alle spalle di Robles. E con questo, fanno 6 gol in 16 partite. Primo tempo appannaggio degli americani, con 3 ghiotte occasioni nei primi 10 minuti, neutralizzate da un superbo Bush, bravo poi a ipnotizzare il capocannoniere della MLS, Wright-Phillips, che al 90’ non ha inquadrato la porta, in piena area piccola. Nella ripresa l’Impact è riuscito ad imbrigliare le trame offensive degli ospiti, grazie a Ciman e Donadel, impeccabili nelle chiusure, e a Piatti, sempre molto pericoloso e incisivo nelle ripartenze. Impact solido e coeso, forte fisicamente e mentamente, con ottime individualità in ogni reparto: se non si concede cali di tensione, può vincere contro chiunque. In casa come in trasferta. Anche senza Drogba. La squadra sembra al top della forma, proprio nel momento cruciale della stagione. “Abbiamo visto un grande Impact – ha detto Mauro Biello a fine gara -: gli avversari erano più freschi e ci aspettavano, ma siamo riusciti a gestire bene la partita nonostante il loro pressing. Nel secondo tempo abbiamo avuto più spazi e siamo cresciuti anche nel possesso palla. Mancosu ha fatto un grandissimo gol: una rete da top player, su passaggio fenomenale di Donadel. Sono molto contento per lui. Per il ritorno, se difendiamo con la stessa grinta ed intensità, in contropiede possiamo metterli in seria difficoltà”. Raggiante il ‘man of the match’, Matteo Mancosu: “Al gol ho provato una gioia incredibile: è arrivato questo bellissimo passaggio di Marco, sono riuscito a colpire bene la palla e per il portiere non c’è stato niente da fare. Dopo la parte centrale del girone del ritorno con brutte prestazioni in casa, ci siamo ricompattati e ora stiamo bene. Adesso c’è la partita più difficile a New York: in casa hanno perso pochi punti, dobbiamo fare il massimo. Già non subire gol vorrebbe dire superare il turno”.
La partita di ritorno si giocherà domenica 6 novembre, alle ore 16, nella Red Bull Arena di Harrison, New Jersey: se l’Impact dovesse passare il turno, la finale si disputerebbe il 22 e il 30 novembre, contro la vincente tra New York City FC e Toronto FC (l’andata è finita 2-0 per i canadesi con i gol di Giovinco e Altidore). Per quanto riguarda l’Associazione Ovest, invece, il LA Galaxy ha battuto 3-1 il Real Salt Lake, mentre i Sounders di Seattle hanno sconfitto 1-0 lo Sporting KC. (V.G.)
Impact: 5º posto e trasferta a Washington
La squadra chiude la stagione regolare con 3 sberle dal Revolution
Montréal – Una sconfitta rotonda e meritata per l’Impact di Montreal, che domenica scorsa, complice anche una formazione largamente rimaneggiata, ha perso 3-0, bastonata dal New England Revolution. Stagione regolare chiusa, così, con un brutto ko, che rende ancora più impervio il cammino nei Playoff conquistati lo scorso weekend. Quinta in classifica a quota 45, l’Impact affronterà la quarta, il DC United (46), in trasferta, giovedi 27 ottobre, alle 19:30. La terza classificata, invece, il Toronto (53), ospiterà il Philadelphia Union (42), che ha chiuso al sesto posto. Due sfide secche, a gara unica. Le prime due, infine, New York Red Bulls (57) e New York City FC (54), potranno ricaricare le pile in attesa di affrontare le squadre vincenti. E questa volta le gare consisteranno in andata e ritorno. Questo per quanto riguarda la Confederazione dell’Est. Nell’ovest, invece, al netto di Dallas (60) e Colorado Rapids (58), che hanno chiuso al comando, le altre partite vedranno il LA Galaxy (terzo, 52) ricevere il Real Salt Lake (sesto, 46) ed il Seattle Sounders FC (quarto, 48) affrontare in casa lo Sporting Kansas City (quarto, 47).
Davvero un peccato per l’Impact: complice la contemporanea e soprendente sconfitta dello United per 4-2 a Orlando, se la squadra montrealese avesse conquistato i 3 punti, avrebbe disputato la partita che vale la stagione tra le mura amiche, spinta dal tifo caldo e appassionato dei suoi Ultrà. Ma la decisione di Mauro Biello di mandare in campo 8 giocatori nuovi rispetto alla partita contro il Toronto, con Jackson-Hamel in attacco ed il debutto di David Choinière, ha demotivato la squadra. Che, infatti, giovane e inesperta, ha rimediato una cocente sconfitta. Drogba, per la cronaca, dopo essere stato richiamato all’ordine dal presidente Joey Saputo (i due si sono incontrati subito dopo la partita col Toronto e Drogba era sembrato rientrare nei ranghi), non è sceso in campo, ufficialmente per mal di schiena. Le speranze di vederlo all’opera contro lo United sembrano ridotte al lumicino. E non è detto che sia necessariamente un male per l’Impact. Soprattutto se Mancosu scenderà in campo deciso e motivato. “Ora possiamo concentrarci sui playoff”, ha dichiarato Biello al triplice fischio. “La partita in programma giovedì – ha spiegato – ha motivato la mia decisione di far riposare alcuni giocatori. L’obiettivo è quello di portare al limite massimo le nostre possibilità di passare il turno. Abbiamo cercato di pareggiare, ma il loro portiere ha fatto due ottime parate che hanno cambiato il corso della gara. Guardiamo avanti”. Testa a giovedì 27: a Washington sarà dura, ma l’Impact ha tutte le carte in regola per battere gli americani e qualificarsi alla fase finale. Con la speranza di continuare a sognare fino al 10 dicembre (finalissima).
Impact ai Playoff, ma scoppia la grana Drogba
Il pareggio col Toronto certifica la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta: l’ultima partita deciderà se la prima gara secca sarà in casa o in trasferta. Drogba unica nota stonata: non accetta la panchina, lascia il ritiro e diserta la partita decisiva. Mauro Biello non si scompone: “La squadra prima di tutto”
Montréal – Missione compiuta: l’obiettivo stagionale minimo, la qualificazione ai Playoff, è stato centrato. Per il secondo anno consecutivo, l’Impact si qualifica per le fase finale: il 2-2 maturato domenica scorsa allo Stadio Saputo, complice la sconfitta per 2-1 del New England contre i Fire di Chicago, ha certificato l’accesso al momento clou della MLS, quello ad eliminazione diretta, con un turno di anticipo. Per la cronaca, doppietta dell’ex Lecce Ignacio Piatti per gli Impact, gol di Altidore e Rickets (con lo zampino di Giovinco) per gli ospiti. Sugli scudi, oltre ad un Piatti particolarmente ispirato ed in palla, anche Donadel e Bush, decisivo in almeno un paio di occasioni. Con i Playoff in tasca, adesso manca solo la ciliegina sulla torta: conquistare il quarto posto e giocarsi lo spareggio tra le mura amiche. Al momento, infatti, la squadra di Joey Saputo occupa la quinta piazza della Federazione dell’Est: serve una vittoria contro il Revolution, domenica 23, alle 16, oltre alla contemporanea ‘non-vittoria’ del DC United a Orlando, per scavalcare proprio i capitolini in classifica e giocarsi la prima partita secca allo Stadio Saputo. Altrimenti, ‘sic stantibus rebus’, con NY Red Bulls e NYC FC in prima e seconda posizione, e quindi a riposo, Toronto (terza) ospiterà Philadelphia (sesta) e il DC United (quarto) riceverà l’Impact (quinta). Nelle ultime ore, però, l’attenzione dei media è tutta concentrata sulla fragorosa assenza di Didier Drogba, che si è rifiutato di andare in panchina, dopo che l’allenatore Biello gli ha comunicato l’intenzione di non schierarlo tra gli 11 titiolari. Il bomber ivoriano si è addirittura rifiutato di essere convocato (e secondo i colleghi di ESPN avrebbe già lasciato la città), gettando molto fumo su un futuro in Canada già agli sgoccioli, ma che a questo punto rischia di chiudersi in anticipo e nel peggiore dei modi. A svelare il rifiuto dell’ex Chelsea è stato proprio il tecnico italo-canadese. Inizialmente l’Impact aveva giustificato l’assenza di Drogba con un infortunio alla spalla, ma Mauro Biello ha voluto fare chiarezza nel corso della conferenza stampa post-derby: “Ieri ho parlato con Didier: gli ho detto che gli avrei preferito Mancosu e lui non ha accettato di partire dalla panchina. Aveva un problema alla spalla, ma era in condizione di giocare. Ho dovuto prendere quella che credo fosse la miglior decisione per la squadra. Avrebbe potuto darci una mano entrando dalla panchina. È un peccato che tutto ciò sia successo alla vigilia di una gara così importante. Ora sarà la proprietà a gestire la situazione”. A questo punto, non si escludono pesanti sanzioni disciplinari. La frattura, insomma, c’è e sembra difficilmente sanabile. Il contratto di Drogba, ricordiamolo, scadrà a gennaio, ma è probabile che l’attaccante (che qualche analista dà ‘in orbita Napoli’, dopo l’infortunio di Milik) possa rescinderlo prima, in caso di eliminazione immediata della sua
squadra montrealese dai
Playoff. (V.G.)Impact, 6 punti con San Jose e Orlando
Quarto posto IN CLASSIFICA e Playoff quasi in cassaforte
Montréal – Due vittorie di fila e qualificazione ai Playoff quasi in cassaforte. Dopo un periodo di faticoso appannamento, l’Impact di Montréal si è risvegliata dal torpore regalandosi 6 punti (dopo il 3-1 in casa di mercoledì contro gli Earthquakes de San Jose, l’1-0 in trasferta di sabato contro l’Orlando di Kakà) che le danno la quasi certezza di disputare la fase finale della MLS ad eliminazione diretta. ‘Quasi’ perché, a due giornate dalla fine del campionato regolare e con 6 punti ancora a disposizione, il vantaggio sul New England Revolution, al 7º posto (passano solo le prime 6), è di 5 lunghezze. Dovrebbe succedere un cataclisma, insomma, per vedere l’Impact fuori dai giochi. Ad oggi, l’Impact è quarta in classifica, a quota 44, e vanta un 1 punto di vantaggio sullo United e 2 punti sul Philadelphia Union. Nelle prossime due partite l’Impact dovrà cercare di vincere per difendere la quarta piazza e, perché no, attaccare il terzo posto e giocarsi, in ogni caso, in casa lo spareggio (in partita secca) contro la quinta (o, tanto meglio, la sesta). Per la cronaca, a decidere la gara in Florida, contro una squadra condannata a vincere e senza Drogba, a cui è stato preferito un efficace Mancosu, è stata una zampata di Dominic Oduro al 56’. Ma a fare la differenza, nei 90 minuti, è stata una fase difensiva impeccabile, con un superlativo Donadel a proteggere una ‘Linea Maginot’ non proprio di primissima scelta, formata da Fisher, Lefèvre, Ciman e Oyongo. Senza dimenticare uno strepitoso Evan Bush, autore di una parata decisiva all’88’. “I miei giocatori hanno dato tutto – ha dichiarato in conferenza stampa Mauro Biello -: la loro determinazione in condizioni climatiche estreme (punte di caldo fino a 35 gradi, ndr), contro una squadra che attaccava e lanciava la palla in area, si è rivelata eccezionale. Abbiamo mostrato tutto il nostro carattere trovando il modo di portare a casa la partita”. “Sì, questa vittoria ci aiuta parecchio – ha concluso Biello – ma c’è ancora molto lavoro da fare. Sarà importante avere questa mentalità anche nelle prossime due partite”. La prossima, in programma domenica 16 ottobre, alle 15, allo Stadio Saputo, vedrà l’Impact affrontare il Toronto di Giovinco, mentre nell’ultima gara della stagione regolare, domenica 23 ottobre, alle 16, i quebecchesi se la vedranno con il New England Revolution, che potrebbe già essere fuori dai giochi, con i montrealesi pronti a festeggiare. (V.G.)
L’Impact perde ancora: 1-0 contro i Red Bulls
Montréal – E ora si fa davvero dura. Dopo aver messo in cascina solo 5 punti, degli ultimi 24 a disposizione, l’Impact si ritrova nel pericoloso limbo del 5º posto, a quota 38, con il 6º posto (l’ultimo utile per i Playoff) occupato dallo United, ad una sola lunghezza, ma soprattutto con il New England Revolution (che per fortuna ha una partita in più) distante solo 2 punti. Senza dimenticare l’Orlando di Kakà, a 4 lunghezze. Mentre l’Unione di Filadelfia, al quarto posto, ha ormai preso il largo con 42 punti. Manca poco, insomma, per completare la frittata e compromettere una stagione che sembrava essere partita sotto i migliori auspici. Lo spettro della stagione 2013, con Marco Schällibaum che ha conquistato la qualificazione all’ultima giornata, comincia ad aleggiare minaccioso. In questa ultima fase del campionato, spiace dirlo, sono venuti a mancare i leader della squadra: su tutti Drogba (poco incisivo e troppo nervoso, che a NYC ha litigato con un tifoso avversario) e Piatti (poco lucido e troppo precipitoso negli ultimi metri). L’ultima sconfitta è arrivata sabato scorso, in trasferta a New York, contro i Red Bulls, che, grazie al gol di Royer al 60’, hanno conquistato la testa della Federazione dell’Est, assicurandosi con largo anticipo la partecipazione alla fase finale ad eliminazione diretta. “Abbiamo fatto la gara così come l’avevamo preparata – ha detto l’allenatore Biello, a fine partita – cercando di fare male ai Red Bulls in contropiede, ma gli avversari ci hanno colpito nonostante la nostra solidità difensiva. Dobbiamo essere più concreti sotto porta – ha concluso – e lavorare sodo in vista della partita in casa contro San Jose”. Mercoledì 28 settembre i 3 punti diventano vitali: dopo 4 partite senza vittorie, la squadra di Joey Saputo è chiamata a dare una sterzata decisiva ad una stagione che, altrimenti, rischia di diventare fallimentare. (V.G.)
Mancosu salva l’Impact a Philly
Montréal – Dopo la pesante sconfitta per 4-1 subìta tra le mura amiche contro l’Orlando di Kakà, l’Impact di Montréal era chiamata a sfoderare una prova di coraggio e di carattere per restare agganciata alla zona Playoff e tenere a debita distanza proprio la squadra della Florida (staccati di soli 3 punti). Missione, tutto sommato, compiuta. In un campo ostico come quello di Filadelfia, quando ormai sembrava destinata all’ennesimo tonfo, la squadra di Biello ha trovato il gol dell’1-1 all’88’ grazie ad un guizzo di Matteo Mancosu (sugli sviluppi di un calcio d’angolo), che ha annullato il vantaggio di Tranquillo Barnetta (autore di un tiro velenoso da fuori area) e messo in cascina 1 punto preziossimo. I montrealesi restano così al 5º posto in classifica, a 3 lunghezze proprio da Philadelphia Union, ma con una partita in più da disputare. “Abbiamo giocato bene per la maggior parte dei 90 minuti – ha dichiarato a fine gara Biello – facendo delle belle giocate, sia in attacco che in difesa. Il gol arrivato alla fine è il frutto del lavoro di tutti i miei giocatori: è un punto meritato e sono soddisfatto per come è finita la partita”. Restano ancora 6 partite da giocare fino al termine della stagione regolare: la qualificazione ai Playoff è a portata di mano, ma un altro passo falso potrebbe compromettere un cammino che, col passare delle giornate, si è un pò ingolfato. Bisogna tornare a vincere. A partire da sabato 17 settembre, alle 19.30, quando, sospinti da uno Stadio Saputo esaurito, la squadra di casa sarà chiamata a respingere l’assalto del New England Revolution, squadra condannata a vincere per tornare in zona Playoff. Mai come questa volta, per l’Impact calzerà a pennello l’antico adagio latino: “Mors tua, vita mea”. (V.G.)