Tag: Pierino Di Tonno

  • È morto Pierino Di Tonno, il fotografo delle star

    È morto Pierino Di Tonno, il fotografo delle star

    Si è spento a 84 anni l’indomabile fotografato nato il 28 febbraio 1933 a Montorio nei Frentani. Con la sua inseparabile macchina fotografica, in poco meno di un secolo ha immortalato personaggi di Hollywood come Sofia Loren, Al Pacino, Marlon Brando, Marcello Mastroianni e Monica Bellucci, senza tralasciare il grande regista (e amico) Federico Fellini

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    Montréal   Mercoledi 24 gennaio, il noto fotografo Pierino Di Tonno si è spento all’ospedale Jean Talon dopo una breve malattia. Era nato  a Montorio nei Frentani (CB) il 28-02-1933. I funerali, come per sua volontà, si sono svolti nel più stretto riserbo e solo due settimane dopo amici e conoscenti hanno appreso la triste notizia. Pubblichiamo una delle sue ultime interviste – rilasciata il 26 Giugno 2017 ad Alessandro Bettero del ‘Messaggero di Sant’Antonio’ – con la speranza di fare cosa gradita e di far conoscere meglio un fotografo-artista che ha interpretato fino alla fine dei suoi giorni il ruolo di contestatore  di una società, italiana e quebecchese, che gli andava un po’ stretta.

    È uno dei più importanti e longevi fotografi di cinema e di attualità. Pierino Di Tonno ha 83 anni. La salute è un po’ malferma. Ma fino all’anno scorso faceva ogni giorno 10 chilometri di jogging. Eppure non ha ancora appeso al chiodo la sua macchina fotografica. Vanta ancora la tempra dell’indomito cacciatore di ritratti e di scoop. Nulla l’ha scalfita. Nemmeno lo sfratto incombente da cui l’ha salvato il tempestivo intervento del suo avvocato Ilario Antonio Gualtieri, nato nel 1959 a Santa Maria di Catanzaro, in Calabria. Da molti anni, Di Tonno vive in una casa-museo a Montréal. È un piccolo scrigno di tesori: centinaia di foto, molte di grandi dimensioni (un’intera galleria di cento immagini di Fellini) oltre a migliaia di negativi che raccontano, dagli anni Cinquanta ad oggi, non solo un pezzo di storia del Canada, ma anche quella del cinema e dei suoi divi, compresi quelli hollywoodiani come Al Pacino e Marlon Brando. Di Tonno ha lavorato anche con Rossano Brazzi, Alberto Sordi, Marcello Mastroianni, Gina Lollobrigida, Monica Vitti e Sophia Loren che volle per sé una foto che lui le aveva scattato.

    La mia fotografia deve parlare – Originario di Montorio nei Frentani, in Molise, Di Tonno arrivò in Canada alla fine degli anni Cinquanta, con tre sorelle. Mamma e nonno avevano la cittadinanza americana. “La mia storia – ricorda – somiglia un po’ a quella di Salvatore: il ragazzino che ordina le bobine e taglia i fotogrammi nel film Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. Dal cinema alla fotografia, il passo è stato breve, e lui non ci ha messo molto a dimostrare il suo talento. «Mi sono ispirato al grande Henri Cartier-Bresson. La mia fotografia deve parlare, deve essere in movimento. Io ho orrore delle fotografie statiche. Faccio l’inquadratura e l’immagine, poi dimentico la macchina fotografica, guardo la persona da fotografare, e infine scatto”. Così ha lavorato per i giornali italiani, francesi e inglesi.

    Hollywood, Cinecittà e Venezia – Tappe fisse della sua vita sono state Hollywood, Cinecittà e la Mostra del Cinema di Venezia, di cui è il decano dei fotografi. “Ricordo l’anno in cui ritrassi, per una giornata intera in giro per Venezia, il grande regista francese Robert Bresson con sua moglie. Era un po’ un lupo solitario. E quando l’indomani gli chiesi di posare sul red carpet della Mostra, insieme ad altri grandi cineasti di allora come René Clair, Marcel Carné e Jean Rouch, lui declinò l’invito dicendomi che li amava molto, ma sentiva di non avere nulla in comune con loro”. La svolta professionale arrivò grazie all’incontro con i maestri del cinema italiano: Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Pietro Germi, Bernardo Bertolucci (con cui, ogni tanto, si sente ancora), e soprattutto Sergio Leone. “Con Sergio e il suo direttore della fotografia, Tonino Delli Colli, abbiamo cercato le location a Montréal dove è stato girato il film del 1984 C’era una volta in America. Allora parecchi film, anche di ambientazione statunitense, in realtà venivano realizzati qui in Canada. Rammento che fu un film complesso, difficile e molto costoso. E, secondo me, ebbe anche conseguenze sulla salute di Leone. Lui era molto arrabbiato per il fatto che, soprattutto in America, gli avessero tagliato la pellicola destinata alle proiezioni in sala”.

    L’amicizia con Fellini – Di Fellini e di sua moglie Giulietta Masina, Di Tonno ha un ricordo particolare: “Ho frequentato Fellini fin dagli anni Sessanta. Ero in ottimi rapporti anche con Giulietta”. E il regista de La dolce vita gli fece anche un simpatico regalo: “Fellini era nato come disegnatore e fumettista. Eravamo al municipio di Montréal in attesa di incontrare il sindaco. D’un tratto, Federico prende carta e penna e mi fa una caricatura molto bella che conservo ancora oggi gelosamente”. Di Tonno ha mantenuto i rapporti con l’Italia. Ogni anno passa un mese a Termoli, in provincia di Campobasso, dove vivono alcuni amici, e si diletta a ritrarre vecchietti e scorci di un mondo che sta scomparendo per sempre.

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  • Basta sfratti per anziani come Pierino Di Tonno

    Basta sfratti per anziani come Pierino Di Tonno

    Approvata la legge che protegge gli over 70 dagli ‘eccessi’ dei proprietari

    Da sinistra: l’avv. Ilario Antonio Gualtieri , Pierino Di Tonno, la deputata Françoise David e Martin Blanchard
    Da sinistra: l’avv. Ilario Antonio Gualtieri , Pierino Di Tonno, la deputata Françoise David e Martin Blanchard

    Montréal – Dopo la discesa in campo della politica, è ufficiale: Pierino Di Tonno, 83 anni, non corre più alcun rischio di sfratto. Il celebre fotografo italo-montrealese – che ha immortalato personaggi hollywodiani del calibro di Sofia Loren, Al Pacino, Marlon Brando, Marcello Mastroianni e Monica Bellucci – potrà restare al 6898 St-Laurent. Un ‘appartamento-museo’ di 500 piedi quadrati, che pullula di foto, autografi, negativi, poster e cimeli in un’atmosfera sospesa tra Hollywood e Cinecittà. Lì dove risiede da oltre 40 anni. Se il 20 aprile scorso era stata la “Régie du logement” a decretarne la permanenza (per un doppio vizio di forma sulla lettera di sfratto), questa volta è intervenuta addirittura l’Assemblea Nazionale che, il 10 giugno scorso, ha approvato la legge 492, novità legislativa che modifica il codice civile rafforzando i diritti degli inquilini più anziani rispetto alla possibilità di sfratto da parte dei proprietari. Insomma, grazie all’opinione pubblica dalla sua parte, Pierino è riuscito nell’impresa di mettere d’accordo i politici e a velocizzare l’iter di approvazione di una legge da 2 anni impantanata in Parlamento. Il suo caso ha fatto giurisprudenza, tanto che oggi tutti gli anziani nelle sue condizioni sono protetti da una legge ad hoc. “È una vittoria per Pierino e per tutti gli inquilini più anziani”, ha detto Martin Blanchard, del ‘Comité logement de la Petite Patrie’. In concreto, la legge 492 vieta lo sfratto degli affittuari di 70 anni o più (o il coniuge), che vivono da almeno 10 anni nell’appartamento e che usufruiscono di entrate uguali o inferiori al reddito massimo che permette loro di essere ammessi al programma ‘Habitations à loyer modique’ (Alloggi a basso reddito). Una vittoria per Pierino e tutti gli anziani, ma anche per Françoise David, deputata di Gouin e portavoce di Québec Solidaire, prima firmataria della legge: “È una legge di buon senso che è stata approvata grazie al lavoro di persone di buona volontà, che hanno messo da parte i loro interessi politici di parte”, ha affermato la David, che poi ha ricordato tre eccezioni per le quali il proprietario può procedere allo sfratto: “Se anche il proprietario ha 70 anni e vuole riprendere l’appartamento per viverci, se a beneficiare del locale è un altro inquilino che ha 70 anni o più e se il proprietario, sempre 70enne o più, desidera far alloggiare nel suo stesso edificio un beneficiario più giovane, come suo figlio o sua figlia, per ricevere assistenza. Sono gli unici 3 casi che abbiamo dovuto concedere per arrivare ad un compromesso soddisfacente per tutti”. “Due fattori – ha concluso – hanno accelerato il processo per l’adozione definitiva della legge: la notorietà di Pierino ed il cambio al Ministero, da Moreau a Coiteaux. “Abbiamo fatto il possibile per far restare Pierino nel suo appartamento – si rallegra l’avvocato Ilario Antonio Gualtieri – : ora può stare tranquillo e continuare a immortalare le celebrità”. “Finalmente: sono contento – ha sottolineato Pierino -: ci tenevo tanto, soprattutto per preservare le mie foto, che non avrei saputo dove mettere. Nella mia vita mi sono sempre speso per la Comunità Italiana, che però in questa occasione mi ha ignorato. Per fortuna ci sono i francesi che mi hanno preso a cuore”. Ed ‘Il Cittadino Canadese’. (V.G.)

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  • Pierino Di Tonno resta nella sua “casa-museo”

    Pierino Di Tonno resta nella sua “casa-museo”

    La Régie du logement ha respinto la richiesta di sfratto

    Da sinistra: l’avv. Ilario Antonio Gualtieri , Pierino Di Tonno e Martin Blanchard tra foto e poster storici
    Da sinistra: l’avv. Ilario Antonio Gualtieri , Pierino Di Tonno e Martin Blanchard tra foto e poster storici

    Montréal Pierino Di Tonno, 83 anni, non sarà sfrattato: il celebre fotografo italo-montrealese – che ha immortalato personaggi hollywodiani del calibro di Sofia Loren, Al Pacino, Marlon Brando, Marcello Mastroianni, Celine Dion e Monica Bellucci – potrà restare al 6898 St-Laurent. Un ‘appartamento-museo’ di 500 piedi quadrati, che pullula di foto, autografi, negativi, poster e cimeli in un’atmosfera sospesa tra Hollywood e Cinecittà. Lì dove risiede da oltre 40 anni. Così ha deciso la “Régie du logement”, il 20 aprile scorso. Ad invalidare la richiesta di sfratto inoltrata dai proprietari della Fruiterie Milano (Cecilia e Mario Zaurrini), due vizi di forma: la firma dell’avviso di sfratto non è stata apposta dalla persona autorizzata, e l’avviso stesso è stato recapitato al locatario oltre i termini dei 6 mesi previsti dalla legge (con il contratto in scadenza ogni 31 maggio, la lettera doveva essere trasmessa entro il 30 novembre 2015, mentre la data in cui la lettera è stata firmata è il 21 dicembre 2015). Il problema, però, potrebbe riproporsi l’anno prossimo, quando i proprietari potranno tornare alla carica, e procedere alla ristrutturazione dell’alloggio, che dovrebbe essere suddiviso in due appartamenti. Costringendo Pierino a traslocare. Uno scenario da incubo che l’anziano fotografo, assistito dall’avvocato Ilario Antonio Gualtieri, non vuole nemmeno prendere in considerazione: “Sono 43 anni ormai che vivo qui – dichiara Pierino Di Tonno – : andare via significherebbe morire due volte, senza contare che tutta la memoria della Comunità italo-canadese andrebbe persa. Mi auguro che il proprietario cambi idea e che nel frattempo entri in vigore la nuova legge (proposta da Québec solidaire) che tutela i locatari più anziani”. A ‘salvare’ Pierino è stata anche la risonanza mediatica e l’opinione pubblica che si è schierata dalla sua parte. Anche se non ha potuto evitargli il “tempestivo” aumento dell’affitto, che dal 1º luglio salirà a 525 $ al mese. Tutt’altra storia per i circa 4.000 sfratti che si sono verificati negli ultimi 15 anni nella Piccola Italia, un terzo dei quali ai danni di over 65. È il grido di allarme del ‘Comité logement de la Petite Patrie’, attraverso le parole di Martin Blanchard: “Milano ha inviato lo stesso avviso di sfratto ad altri 2 locatari, guarda caso tra quelli che pagavano l’affitto meno caro: una situazione che si ripete sempre più spesso nel quartiere, con centinaia di persone che ogni anno vengono messe alla porta. Chiediamo una migliore protezione legale per gli inquilini e ci auguriamo che la “Régie du logement” applichi in maniera più rigorosa la legge”. Legge alla mano, però, i proprietari hanno il diritto di procedere allo sfratto degli inquilini in caso di lavori di ingrandimenti o nuove suddivisioni: la speranza del ‘Comité logement’ è che Québec proceda ad approvare la legge 492, depositata l’anno scorso, che prevede l’obbligo del proprietario di trovare un appartamento equivalente che corrisponda ai bisogni dell’inquilino sfrattato. (V.G.)

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  • Pierino Di Tonno sfrattato dopo oltre 40 anni

    Pierino Di Tonno sfrattato dopo oltre 40 anni

    Il Comité logement della Petite-Patrie dalla parte del fotografo

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    Montréal – Una spiacevole vicenda sta gettando nell’inquietudine i residenti della Piccola Italia. Negli ultimi giorni, infatti, sia la stampa francofona che quella anglofona stanno dando ampio risalto all’ennesimo sfratto ai danni di un anziano, da sempre la categoria sociale più debole e vulnerabile. Degli 800 sfratti che si sono verificati negli ultimi 10 anni, infatti, un terzo sono stati ai danni di over 65. Questa volta, però, a rischiare l’espulsione non sarebbe uno qualunque, ma Pierino Di Tonno, 82 anni, celebre fotografo italo-montrealese, per anni collaboratore del ‘Cittadino Canadese’, che occupa l’appartamento su Saint Laurent da oltre 40 anni. Un appartamento-museo che pullula di foto, autografi e cimeli, in un’atmosfera sospesa tra Hollywood e Cinecittà, visto che, nel corso della sua prestigiosa carriera, Pierino ha saputo immortalare con la sua proverbiale macchina fotografica personaggi del calibro di Clint Eastwood, Sophia Loren, Catherine Deneuve, Sergio Leone, Tony Bennett e Al Pacino. A fianco di Pierino si è subito schierato il ‘Comité logement’ della Petite-Patrie, che sabato scorso ha organizzato una manifestazione di protesta per chiedere ai proprietari di ‘Fruiterie Milano’ di abbandonare la procedura di sfratto (recapitata al diretto interessato, dopo 3 mesi di ricovero all’ospedale, successivo ad un intervento chirurgico per un male allo stomaco). La causa è già giunta davanti alla Régie du logement, che si pronuncerà nei prossimi giorni. Ad assistere Pierino si è offerto l’avvocato Ilario Antonio Gualtieri (nella foto con Pierino). “Alla mia età non posso ricominciare da zero – si è difeso Pierino -: dove trovo un posto per sistemare tutti i miei quadri, le mie foto ed i miei negativi? Conservo tutta la memoria storica della Comunità Italiana di Montréal”. “Sono disabile ed ho seri problemi di salute – ha concluso-: per me traslocare sarebbe come morire”. Legge alla mano, i proprietari hanno il diritto di procedere allo sfratto degli inquilini in caso di lavori di ristrutturazione (ingrandimenti o nuove suddivisioni): la speranza del ‘Comité logement’ è che, in mancanza di un accordo, Québec proceda ad approvare la legge 492 depositata l’anno scorso, che prevede l’obbligo, per il proprietario, di trovare un appartamento equivalente per l’inquilino sfrattato. (V.G.)

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