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  • IL VOLO a Montréal per il 20º anniversario del CLDV e per ricordare Giuseppe Borsellino

    IL VOLO a Montréal per il 20º anniversario del CLDV e per ricordare Giuseppe Borsellino

    In occasione del 20º anniversario del CLDV e in memoria del suo ideatore e fondatore, i 3 artisti si sono esibiti con 16 brani – da “Nessun dorma” ad “Un amore così grande”, da “Torna a Surriento” a “O Surdato Nnamurato” – mandando in visibilio i 500 ospiti accorsi al teatro ‘Mirella e Lino Saputo’

    di Vittorio Giordano

    MONTRÉAL – Una serata da brividi e dalle emozioni travolgenti, in occasione del 20simo anniversario del Centro Leonardo da Vinci (CLDV), centro comunitario inaugurato il 31 maggio del 2002; ma soprattutto un ultimo, sentito, profondo omaggio ad un gigante, un filantropo dal cuore enorme come Giuseppe (Joe) Borsellino, scomparso il primo settembre del 2021. Un progetto che aveva avviato un anno e mezzo fa lo stesso Borsellino, ideatore e fondatore del Centro, e che gli attuali vertici del complesso, Joe Pannunzio e Pat Buttino, rispettivamente presidente e direttore generale, hanno voluto realizzare per onorare al meglio la sua memoria. Non solo. Tutto il ricavato della serata è stato già depositato in un fondo speciale di emergenza, che permetterà al Centro di poter finanziare i lavori di manutenzione dei prossimi anni. Chapeau! Protagonisti assoluti di questa lodevole iniziativa sono stati i tre talentuosi cantanti de IL VOLO, formidabile trio famoso in tutto il mondo: i tenori Piero Barone e Ignazio Boschetto ed il baritono Gianluca Ginoble.

    Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone

    Lo spettacolo, andato in scena lo scorso 2 luglio nella cornice del teatro ‘Mirella e Lino Saputo’ del Centro, ha visto i 3 artisti esibirsi con 16 brani – da “Nessun dorma” ad “Un amore così grande”, da “Torna a Surriento” a “O Surdato Nnamurato” – mandando in visibilio i quasi 500 ospiti presenti. Introdotti dal professore-umorista Joe Cacchione, che ha fatto da maestro di cerimonie, il presidente del Centro Joe Pannunzio ha salutato i presenti, mentre Lino Saputo Jr., presidente e direttore generale di Saputo Inc, ha reso omaggio allo zio Joe Borsellino con un breve, sobrio ma intenso discorso, descrivendone il successo professionale, ma soprattutto l’incommensurabile impegno comunitario e filantropico. Tre minuti in tutto, ma densi e significativi, in un’atmosfera commossa che si è stretta intorno alla famiglia Borsellino, mentre alle spalle di Saputo, sul maxischermo, scorrevano immagini iconiche del fondatore del Centro. Con l’ultima che ha fatto particolare breccia nel cuore dei presenti: una foto raffigurante un sereno Borsellino mentre saluta la sua creatura: quel Centro Leonardo da Vinci che ha voluto fortemente e che oggi rappresenta più che mai il suo testamento, la sua realizzazione più grande, simbolo di quel legame indissolubile con l’Italia, che ha caratterizzato ogni attimo della sua vita oltreoceano.

    Da sinistra: Joseph Broccolini, Luigi Liberatore, Rick Sassano, Lino Saputo Sr., Peter Triassi, Francine Gravel e Mirella Saputo con Il Volo
    Da sinistra: Joe Pannunzio, Pat Buttino, Joseph Broccolini, Peter Triassi, Francine Gravel e Silvio Sicoli

    “Era stato lo stesso Giuseppe Borsellino ad avanzare la proposta di organizzare un gala di raccolta fondi per il Centro – ci ha raccontato Pat Buttino – come avevamo già fatto nel 2012 per il 10º anniversario e nel 2018, in quest’ultimo caso in collaborazione con la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese. Alla fine la scelta è caduta su IL VOLO, una decisione che Borsellino ha approvato con gioia. Mi sono subito messo in contatto con Dunia Molina, l’organizzatrice dell’evento per il CLDV a Roma: peccato che l’accordo definitivo sia arrivato qualche giorno dopo la scomparsa di Borsellino, a cui quindi non siamo riusciti a comunicare la bella notizia, anche se le premesse erano tutte favorevoli. Quando abbiamo spiegato a IL VOLO che lo scopo dell’iniziativa era organizzare una raccolta fondi da investire poi in un fondo speciale di emergenza per la manutenzione del Centro – cuore pulsante della Comunità italiana ma sempre più aperto anche alle altre etnie della città – hanno accettato con entusiasmo. Tanto che sono venuti a Montréal appositamente per questo evento”. “È stato un gala semi-privato – ha proseguito Buttino – senza alcuna vendita libera dei biglietti: gli ospiti, la maggior parte su invito, hanno offerto un ingente contributo per partecipare al concerto e dare così una grossa mano al futuro del Centro. Grandi donatori, quindi, ma anche banchieri, commercianti, imprenditori e professionisti. Venerdì 1º luglio, i 20 grandi donatori sono stati premiati partecipando ad una cena esclusiva con IL VOLO all’Hotel Sheraton di Laval. Sabato 2 luglio, poi, è andato in scena prima il concerto-gala al teatro ‘Mirella e Lino Saputo’ dalle 18:30 alle 20, e poi un cocktail-dinatoire all’entrata principale, sotto un enorme tendone di 60 per 120 piedi, tra due piano-bar ed un sottofondo di musica con DJ dal vivo. Un evento conviviale che si è protratto fino a notte fonda e a cui non hanno partecipato i 3 artisti, che subito dopo lo spettacolo, però, si sono prestati ad un “Meet and Greet” nella galleria del Centro, al secondo piano, dove per 30 minuti hanno incontrato alcuni fortunati spettatori, anche loro premiati per la loro generosa donazione. I tre artisti sono stati estremamente disponibili con i partecipanti, che hanno vissuto una serata indimenticabile. Gli stessi 3 artisti hanno ammesso di non aver mai ricevuto un’accoglienza così calorosa in nessuna altra parte del mondo: sono rimasti colpiti dalla genuinità e dall’autenticità degli Italo-Montrealesi. Si sono sentiti subito a casa, tanto da ammettere che avrebbero potuto continuare a cantare fino all’indomani. Basti pensare che, quando sono andati in mezzo al pubblico durante il concerto, la gente è impazzita di gioia. Il merito è tutto loro: sono una forza della natura. E allo stesso tempo umili e gentili, sorpresi da un’accoglienza fuori dal comune. Felici loro – ha concluso Pat Buttino – e contentissimi noi, organizzatori e spettatori, fortunati di aver assistito ad un concerto unico ed irripetibile”.   

    I ragazzi del Volo e Pat Buttino conversano con Joey, Lino Sr. e Mirella Saputo
    Da sinistra: Patrice Brisebois, Nadia Saputo e Lino A. Saputo Jr
    Da sinistra: Frank Cianci, Nadia Saputo e Patrice Brisebois

    Lino A. Saputo, Jr mentre onorava l’ideatore e fondatore Giuseppe (Joe) Borsellino, scomparso il 1º settembre 2021
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  • Montréal rende omaggio a Leonardo da Vinci

    Montréal rende omaggio a Leonardo da Vinci

    Dal 28 aprile al 3 maggio, il CLDV lancia una settimana di film-documentari
    e video-conferenze per celebrare una delle figure-icona della storia della umanità

    Montréal – Manca poco, ormai, alle celebrazioni montrealesi per il 500º anniversario dalla morte del genio più eclettico della storia dell’umanità. Pittore, scultore, inventore, ingegnere militare, scenografo, anatomista, pensatore, uomo di scienza: Leonardo è l’archetipo dell’uomo del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale attraverso la ragione e l’esperienza. E non solo: il suo genio creativo e la sua insaziabile curiosità rappresentano l’innato desiderio dell’uomo di superare i propri limiti. Nato ad Anchiano, frazione del comune di Vinci, il 15 aprile 1452, Leonardo da Vinci è morto il 2 maggio 1519, ad Amboise, in Francia: per i 500 anni di questo anniversario fervono i preparativi tutta l’Italia, anche quella fuori dai confini nazionali.

    In prima linea c’è anche Montréal, la città più tricolore in Nord America, che al pensatore toscano ha dedicato un Centro nel cuore di Saint-Léonard.

    Nelle scorse settimanae, infatti, Pat Buttino e Frank Sorrentino, rispettivamente direttore generale e direttore marketing del Centro Leonardo da Vinci, inaugurato il 31 maggio del 2002, cuore pulsante della Comunità italiana, hanno annunciato una vera e propria Settimana consacrata a Leonardo da Vinci: dal 28 aprile al 3 maggio, nel Piccolo Teatro (144 posti), sono in programma film, documentari e videoconferenze per rendere omaggio ad una delle figure-icona della storia. Già nel maggio/giugno 2011, il CLDV ha ospitato una mostra inedita di circa 50 macchine, a grandezza naturale, riprodotte dall’ingegnere Giuseppe Manisco tra il 2004 e il 2011 sui disegni del genio toscano, oltre ad una serie di oggetti, documenti e pubblicazioni che caratterizzano la collezione privata appartenente al neurochirugo montrealese Rolando Del Maestro.

    Tra i protagonisti delle videoconferenze – che analizzeranno la figura e l’opera di Leonardo da Vinci sotto molteplici aspetti – ci saranno proprio Rolando Del Maestro ed altri esperti come Sabine Frommel, direttrice degli studi di Storia dell’Arte del Rinascimento alla Scuola di Studi Superiori della Sorbona a Parigi, e Sara Taglialagamba, docente di Storia dell’Arte all’Università di Siena. Le videoconferenze e i film, tutti gratuiti, saranno proiettati in due fasce orarie: alle 14:00 e alle 19:00, in una delle tre lingue: italiano, francese o inglese. La Settimana dedicata a Leonardo da Vinci, infine, si concluderà con un concerto, sempre gratuito e sempre al Piccolo Teatro: a salire sul palco, il 3 maggio alle 14:30, sarà Alessia Battini, che nel 2018 ha vinto il Cantagiro e
    il 5 maggio sarà ospite di “Superfantastico”.

     

    IL PROGRAMMA COMPLETO

    Domenica 28 aprile
    Ore 19:00

    The Genius of the Renaissance

    Film – 1h30 min – EN “
    Leonardo da Vinci, the genius of his time”.

    Lunedì 29 aprile
    Ore 14:00

    Highlights of Leonardo Da Vinci exhibit
    at CLDV 2011 – 1h20 min – EN.

    Ore 19:00

    La vita di Leonardo da Vinci – Part 1 – 74 min – IT

    Leonardo e Ingeneria – 20 min – IT

    Presentazione video della Prof.ssa Sara Taglialagamba.

    Galleria, 2° piano

    Leonardo + Robotics – Following in Leonardo’s foot steps
    By Leonardo da Vinci Academy (English Montreal School Board).

    Martedì 30 aprile
    Ore 14:00

    Leonardo the Search for the Soul – 60 min – EN

    Video presentation by Dr. Rolando Del Maestro

    Leonardo & Engineering – 20 min – EN

    Video presentation by Prof. Sara Taglialagamba.

    Ore 19:00

    Il Genio del Rinascimento – Due Filmati – 73 min – IT
    “Leonardo da Vinci l’arte e la scienza”

    Leonardo Automazioni e Robotica – 30 min – IT Presentazione video della Prof.ssa Sara Taglialagamba.

    Galleria, 2° piano

    Ore 18:00

    Conferenza rinfresco (solo su invito): Leonardo, Il Fiorentino,

    con Dr. Angelo Mingarelli.

    Mercoledì 1º maggio
    Ore 14:00

    Leonardo et l’architecture – 60 min – FR

    Présentation vidéo de Sabine Frommel.

    Ore 19:00

    The Concept of Renaissance – 60 min – EN

    Video presentation by Dr. Rolando Del Maestro

    Leonardo & architecture – 30 min – EN

    Video presentation by Prof. Sara Taglialagamba

    Giovedì 2 maggio
    Ore 14:00

    Leonardo da Vinci, architecte de Francois 1er – 60 min

    Continuation – FR. Présentation vidéo de Sabine Frommel

    Ore 19:00

    The last supper of Leonardo – Film – 50 min – EN. Leonardo,

    the Florentine writer – 40 min – EN, video presentation

    by Dr. Dario Brancato.

    Venerdì 3 maggio
    Ore 14:30

    Concerto della cantante Alessia Battini, vincitrice del Cantagiro 2018

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  • Il modello italo-canadese spiegato ai giovani

    Il modello italo-canadese spiegato ai giovani

    Evyn Lewis della “Lauren Hill Academy”, vincitore del “DJ Battle 2017” organizzato dal Centro Leonardo da Vinci, si è esibito a Cosenza il 9 novembre, dopo 3 giorni di ‘tavole rotonde’ su come facilitare il processo di integrazione tra culture diverse

    CL-2
    Da sinistra: Eugenia Ventrella, Raffaella Fortino, Carolina Russo, Adalgisa Lupinacci, Paola Lico, Dino Filipelli, Donna Manos, Frank Sorrentino, Rosita Paradiso, Maria Franca Faragasso, Raffaella Bozzo e Pat Buttino
    Pat Buttino e Frank Sorrentino durante la tavola rotonda a Cosenza
    Pat Buttino e Frank Sorrentino durante la tavola rotonda a Cosenza

    Montréal – La musica musica per superare le differenze e facilitare l’integrazione tra culture spesso agli antipodi. È il nobile scopo del concorso “DJ Battle”, la sfida alla consolle ideata da Pat Buttino, direttore generale, e Frank Sorrentino, direttore marketing del Centro Leonardo da Vinci (CLDV), che quest’anno, in occasione della terza edizione, ha visto vincere (era il 21 aprile scorso) Evyn Lewis, studente della “Lauren Hill Academy”, scuola secondaria della Commissione scolastica “English-Montréal”. Il viaggio in Italia doveva essere un semplice corollario della manifestazione, il culmine di un percorso, il giusto premio per il vincitore. E invece, soprattutto quest’anno, ha assunto un significato di formidabile valore, ‘ergendosi’ a viatico per la conoscenza reciproca ed a modello di integrazione multiculturale. Un modello che Buttino e Sorrentino, insieme a Lewis ed alla preside della “Lauren Hill Academy”, Donna Manos, hanno spiegato agli studenti delle scuole calabresi in 3 tavole-rotonde (“I processi di immigrazione e integrazione: Italia e Canada a confronto”) che hanno tenuto dal 3 al 10 novembre, grazie alla preziosa collaborazione di Stefania Alessio e Maria Rosario Sorrentino. Confronti che sono stati preceduti (il 5 e il 6) dalla visita al campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia e delle grotte carsiche di Sant’Angelo, nel comune di Cassano all’Ionio: due attrazioni turistiche che in troppi ancora ignorano, in Italia e nel mondo. Poi spazio alle discussioni. Il 7 novembre a Santo Stefano di Rogliano: presenti gli studenti di 8 scuole, alcuni professori, la Sindaca Lucia Nicoletti e diversi imprenditori. Encomiabile l’impegno dei ragazzi, che si sono improvvisati guide turistiche illustrando agli ospiti montrealesi le sculture del museo a cielo aperto (Mab, Museo all’aperto Bilotti) che da qualche mese anima il centro di Cosenza, lungo Via Mazzini, con le opere, tra gli altri, di Giorgio De Chirico, Salvador Dalì e Giacomo Manzù. L’8 novembre, poi, a Vibo Valentia, davanti ai giovani di 2 scuole secondarie, il secondo round con la partecipazione di esponenti politici e istituzionali, come Wanda Ferro, ex sindaco di Catanzaro, e Maria Concetta Ciliberti, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il 9 novembre, infine, il gran finale a Cosenza, nella Galleria Nazionale, con gli studenti di 7 scuole che fanno parte dell’Istituto Comprensivo di Montalto Scalo, diretto da Franca Faragasso. Giornata che si è conclusa con l’Ethnic Dance Party in cui si è esibito anche Evyn Lewis, vincitore del “DJ Battle 2017” a Montréal, insieme ad altre 5 dj locali. In ciascuna tavola rotonda è stato sviscerato il tema dell’immigrazione e dell’integrazione alla luce dell’esperienza di accoglienza, multiculturalità e integrazione vissuta in Canada dalle sei High Schools del “Montreal English School Board” e dal Centro “Leonardo Da Vinci”. In particolare, la preside Donna Manos ha spiegato la realtà scolastica canadese con le innumerevoli attività ricreative previste nel doposcuola; Pat Buttino si è concentrato sulla storia dell’immigrazione italiana, grazie anche all’ausilio di filmati e pubblicazioni; mentre Frank Sorrentino ha portato l’esempio del Centro Leonardo da Vinci, modello vincente di una Comunità attiva, dinamica e inclusiva con una struttura polifunzionale che offre servizi, attività comunitarie, ricreative e formative, corsi, seminari, degustazioni, mostre, concerti, spettacoli, ecc. Per dimostrare, in sintesi, che gli immigrati di oggi in Italia eravamo noi negli anni ‘50 e ‘60 in Canada e che un’integrazione compiuta e di successo richiede un tempo lungo fino a 3 generazioni. Perché, in fondo, l’immigrazione è la stessa dappertutto, negli inizi e negli esiti. E, un giorno, anche i nuovi arrivati in Italia contribuiranno a far crescere il Bel Paese, così come gli italiani in Canada hanno contribuito in maniera determinante alla sua crescita. L’obiettivo ultimo è abbreviare i tempi di un processo inesorabile attraverso scambi di informazioni tra i presidi in Italia ed i dirigenti scolastici canadesi, su un modello di convivenza che funziona.
    Per una Calabria che può anticipare i tempi sfruttando il know-how montrealese suggerito dai suoi corregionali, per trainare l’Italia verso un mondo sempre più aperto e globalizzato. (V.G.)

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  • Stravince Robert Olivier

    Stravince Robert Olivier

    Finale internazionale del Cantagiro 2017

    Da sinistra: Pat Buttino, Robert Olivier Fragasso ed Enzo De Carlo
    Da sinistra: Pat Buttino, Robert Olivier Fragasso ed Enzo De Carlo

    ROMA, (diregiovani.it) – Quattordici anni, italo-canadese di Montréal, Robert Olivier Fragasso, in arte Robert Olivier, domenica 1º ottobre si è aggiudicato la finale internazionale dell’edizione 2017 del Cantagiro, lo storico concorso canoro che quest’anno ha spento la sua cinquantacinquesima candelina.

    La bravura di Robert Olivier – Impostosi come una delle voci più interessanti della gara, l’artista ha dimostrato fin da subito ottime capacità canore affiancate anche da spiccate attitudini interpretative che gli hanno consentito di affrontare con padronanza e sicurezza il palcoscenico. Molto apprezzato, oltre che dal pubblico, dalla giuria tecnica di altissima qualità, questo talentuoso interprete ha stracciato tutti sulle note del brano “At last”, un testo che, oltre a essere molto noto perché inserito in film, trasmissioni televisive e spot pubblicitari di successo, è stato lanciato dalla cantante statunitense Etta James e successivamente riproposto da diversi nomi del panorama musicale internazionale. “Si tratta di una canzone d’amore” – ha spiegato Robert subito dopo la vittoria – “ed è un brano che racconta come ci si sente quando finalmente si incontra la persona giusta, quella che ti fa toccare il cielo con un dito”.

    Il percorso di Olivier – Interessante il percorso che ha portato fino al podio il neo vincitore, impegnato a competere con partecipanti provenienti da diverse parti del mondo: dalla Romania alle Filippine, dalla Cambogia alla Norvegia, da Malta a Repubblica Dominicana, Cina e Marocco. Figlio d’arte, cresciuto a pane e musica grazie a una madre soprano, Robert studia, fin da bambino, canto, solfeggio e pianoforte, concentrandosi con particolare attenzione sui testi di Michael Buble. Intanto nel 2016 ha partecipato all’edizione canadese di The Voice, imponendosi tra le migliori voci. Impossibile per lui accontentarsi: ha iniziato allora il percorso di serate e selezioni che lo hanno portato alla finale internazionale del Cantagiro sul palco del Teatro Comunale di Fiuggi.

    Un testimonial d’eccezione nel mondo – La vittoria è la riconferma delle enormi potenzialità di questo giovanissimo cantante, artista poliedrico e showman in erba, capace di affiancare alle doti canore la recitazione e il ballo. “È lui, con la sua capacità di dominare il palcoscenico, la vera rivelazione di quest’edizione della manifestazione”, ha commentato a fine serata Enzo De Carlo, Patron della manifestazione, che poi ha concluso: “Questo contribuirà a farne un testimonial d’eccezione per portare il Cantagiro in tutto il mondo”.

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  • DJ Battle: da Montréal a Vibo Valentia

    DJ Battle: da Montréal a Vibo Valentia

    di Vittorio Giordano

    Evyn Lewis della “Lauren Hill Academy” si è aggiudicato la sfida alla consolle. Che ora il CLDV vuole esportare in Calabria per facilitare l’integrazione tra culture diverse

    Da sinistra: David D’Urbano, Alessandro D’ermes, Evyn Lewis, Jared shmeltzer e Chris Tomazos
    Da sinistra: David D’Urbano, Alessandro D’ermes, Evyn Lewis, Jared shmeltzer e Chris Tomazos (Foto: Sara Barone)

    Montréal – Un concorso di musica-tecno come apripista alla conoscenza reciproca e come modello di integrazione multiculturale: è “DJ Battle”, la manifestazione ideata da Pat Buttino, direttore generale, e Frank Sorrentino (cosentino doc), direttore marketing del Centro Leonardo da Vinci (CLDV), giunta quest’anno alla terza edizione. La finale dell’edizione 2017 si è tenuta il 21 aprile: davanti a più di 200 appassionati, ad aggiudicarsi la sfida alla consolle è stato Evyn Lewis, che frequenta la scuola secondaria Lauren Hill Academy. La novità di questa edizione, infatti, sono state proprio le scuole: ciascuno dei concorrenti ha preso parte alla kermesse rappresentando il proprio Istituto. Questi i cinque finalisti: Alessandro D’Ermes della Lester B Pearson High School; David D’Urbano della Laurier Macdonald High School; Evyn Lewis, Jared Schmeltzer e Chris Tomazos della Lauren Hill Academy. Per Evyn Lewis, adesso, si spalancano le porte dell’Italia, come  già successo l’anno scorso, quando il vincitore si è esibito prima a Fiumicino e poi a Subiaco, nel Lazio. Insieme alla preside Donna Manos, oltre a Buttino e Sorrentino, dal 3 all’11 novembre è atteso a Vibo Valentia, in Calabria, presso il Liceo Scientifico Paritario “Arturo Calippo” per esibirsi sul palco (il suo turno è l’8) in occasione dell’evento “I Suoni della Diversità come Ricchezza”. Iniziativa a cui saranno invitati gli esponenti (studenti, dirigenti scolastici e docenti) delle Scuole Superiori della zona, il sindaco di Vibo Valentia ed i suoi collaboratori. Lo scopo dell’iniziativa, come recita l’invito all’evento – è triplice: “Superare ogni forma di pregiudizio, razzismo e intolleranza; promuovere il pluralismo culturale ed avviare una nuova e attiva collaborazione tra ambiti scolastici e il mondo aziendale Calabria-Canada”. L’idea sul lungo periodo, però, è ancora più nobile e ambiziosa: riproporre anche in Calabria, terra di sbarco di sempre più immigrati, una manifestazione come “DJ Battle” come viatico per facilitare l’integrazione tra culture diverse. Un progetto che sta molto a cuore a Frank Sorrentino: “Ci sono già 6 scuole, appartenenti alla provincia di Cosenza, interessate a partecipare ad una manifestazione – ci ha spiegato – che s’inserirebbe alla perfezione in un contesto di continuo flusso di migranti che sta destabilizzando una società, per sua natura, chiusa e omogenea. Una manifestazione con nuove sonorità e percorsi musicali inesplorati, utili a conoscersi, ad apprezzare gli altri e la loro cultura, a sostenere il processo di integrazione. Proprio come successo a Montréal, che negli anni è diventata un modello di multiculturalismo. Un’esperienza riuscita, che ora puntiamo a trapiantare in Calabria, regione esposta all’immigrazione per la sua posizione geografica e quindi destinata a confrontarsi con un numero crescente di residenti stranieri”. In un mondo globalizzato, insomma, la convivenza è un obbligo a cui nessuno può più sottrarsi; e la musica, da sempre linguaggio che arriva direttamente al cuore, costituisce l’apripista migliore al dialogo e all’integrazione. “Un processo che richiede tempo e pazienza – ha aggiunto Sorrentino-: oggi gli italiani in Canada di terza generazione sono perfettamente integrati, ma negli anni ’70 erano malvisti, come lo sono oggi gli arabi a Montréal o gli indiani a Toronto. Proprio alla luce della nostra esperienza di immigrazione – ha concluso –  l’obiettivo è abbreviare i tempi di un processo inesorabile attraverso scambi di informazioni tra i presidi in Italia ed i dirigenti scolastici canadesi, su un modello di convivenza che funziona”. Per una Calabria che può anticipare i tempi sfruttando il know-how montrealese suggerito dai suoi corregionali, per trainare l’Italia verso un mondo sempre più aperto e globalizzato. 

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