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  • Montréal è italiana

    Montréal è italiana

    Quest’anno la manifestazione organizzata dal Congresso nazionale degli Italo Canadesi, regione Québec, metterà in vetrina la Regione Toscana

    (Foto: Sara Barone)

    Montréal – Ci siamo: la Settimana Italiana è pronta ad accogliervi nella Piccola Italia per il gran finale della kermesse che, da 25 anni, colora di azzurro le estati montrealesi.  Secondo il censimento del 2016, in Québec vivono 326.700 persone di origine italiana, di cui 147.105 solo a Montréal. Organizzata dal Congresso Nazionale degli italo-canadesi e presentata da Mastro e San Daniele, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, quest’anno la manifestazione tricolore si è svolta anche in altri quartieri della città: da Notre-Dame-de-Grace a LaSalle, da Laval a Saint-Léonard. Prima del momento-clou su boul. Saint-Laurent, tra le strade Jean Talon e Beaubien. In programma numerose attività, che permetteranno al pubblico di vivere la ricca e affascinante cultura italiana: lirica all’aperto, sfilata di moda sotto le stelle, concerti di musica classica e popolare, esposizione di FIAT 500, il torneo di scopa, lezioni di cucina e degustazioni di vini nel Vecchio Porto, concorsi di granita, tiramisù e sorteggio di un viaggio-premio in Toscana (biglietto a 5 $). Senza dimenticare i chioschi delle principali associazioni tricolori in città (artigianato, turismo e gastronomia), le visite guidate alla Piccola Italia (offerti da AMARRAGES sans frontières), una mostra speciale dedicata a Giacomo Puccini allestita presso la Casa d’Italia, un convegno su Lorenzo De Medici (giovedì 9 agosto al Piccolo Teatro del CLDV),e, fino al 10 agosto, la proiezione di film legati alla regione Toscana (come ‘Corpo Celeste’, ‘Terra Mia’, ‘La Vita è bella’ e ‘Wondrous Boccaccio’) al Centro Leonardo da Vinci, alla Casa d’Italia ed al museo McCord. Proprio la Toscana sarà la protagonista dell’edizione 2018: regione nota per i suoi paesaggi collinari, la sua varia ed eccezionale gastronomia, la sua architettura risalente al Rinascimento ed i suoi idilliaci borghi. Anche quest’anno portavoce della manifestazione sarà il cantautore italo-quebecchese Marco Calliari, che si esibirà sabato 11 alle 21.30 nella Piccola Italia insieme al collega Jérôme Charlebois in uno spettacolo che alternerà folclore italiano e sonorità moderne. Senza trascurare l’esibizione della soprano italiana Giorgia Fumanti, che salirà sul palco venerdì 10 alle 20. “Speriamo di avervi tra di noi per vivere la Dolce Vita!”, è l’auspicio degli organizzatori. Che puntano tutto sul gran finale alla Piccola Italia con l’opera lirica La Bohème di Giacomo Puccini, in programma domenica 12 agosto alle 21: a dirigere l’orchestra sinfonica della Settimana Italiana sarà il Maestro Gianluca Martinenghi (in caso di pioggia, l’opera verrà presentata alla chiesa Notre-Dame-de-la-Défense). Per il programma completo della Settimana Italiana di Montréal 2018, visitate visitare il sito ufficiale all’indirizzo http://semaineitalienne.ca.

    “La Bohème” di Giacomo Puccini il 12 agosto alle 21

    Domenica 12 agosto, alle ore 21.00, la Settimana Italiana porterà sul Palco Mastro & San Daniele in Boulevard St-Laurent la quarta opera di Giacomo Puccini: “La Bohème”. Una storia sempre attuale “che parla d’amor, di primavere, di sogni e di chimere”, come dice la protagonista Mimì, e che racconta la giovinezza, la crescita e il doloroso passaggio da un’adolescenza interiore a una maturità reale. L’esistenza spensierata di un gruppo di giovani artisti bohémien costituisce lo sfondo dei diversi episodi in cui si snoda la vicenda dell’opera, ambientata nella Parigi del 1830. Al centro la storia d’amore di due giovani e squattrinati ragazzi pieni di speranza. Mimì e Rodolfo, accompagnati da Musetta e Marcello, trascorrono in allegria gran parte della loro esistenza, screziata di gelosia ma pur sempre leggera e immersa in una Parigi inebriante e gioiosa. Dentro questa cornice “La Bohème” è, in realtà, una storia che racconta la crescita e il dolore, il passaggio da un’adolescenza interiore a una maturità reale. La stesura del libretto fu molto complessa, per la difficoltà di adeguare i personaggi alle rigide regole della lirica e della musica. La stesura della partitura, invece, risultò più semplice e venne completata nel dicembre 1895. Meno di due mesi dopo (tempi relativamente brevi per l’epoca), l’1 febbraio 1896, “La Bohème” fu rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino, diretta dal giovane Arturo Toscanini. La prima non ebbe grande successo (inspiegabilmente), al punto che Carlo Borsezio, noto giornalista torinese, parlò di «traviamento del cammino dell’arte». Il seguito fu invece trionfale e “La Bohème” divenne presto una delle opere più acclamate in assoluto. Ad accompagnare sul palco Mimi (Caroline Bleau), Rodolfo (Jean-Michel Richer), Marcello (Alexandre Sylvestre), Musetta (Raphaëlle Paquette), Colline (Claude Grenier), Schaunard (Dominique Côtè), e Alcindoro (Michel Duval) sarà l’Orchestra sinfonica della Settimana Italiana diretta dal Maestro Gianluca Martinenghi. La direzione artistica e la scenografia, invece, saranno curati da Salvatore Sciascia.

    Moda sotto le stelle

    Il 12 agosto, ore 22, sul palco Mastro & San Daniele, su Boulevard St-Laurent, angolo St-Zotique, torna il tradizionale appuntamento con la “Moda sotto le stelle”. L’appuntamento con il fashion è ormai un classico imprescindibile della kermesse tricolore: anche quest’anno i riflettori saranno puntati sugli stilisti italo-canadesi Sabrina Dodaro e Vanessa Rizzi  che combinano lo stile e l’eleganza per cogliere l’essenza del glamour italiano. A coordinare la manisfestazione sarà Alexandro Loffredi, assistito da Alessandra Tropeano, sulle musiche del DJ Fabio Russo.

    Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini

    Il Gruppo “Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini” si esibirà a Saint-Léonard il 9 agosto e poi il 10, 11 e 12 agosto nella Piccola Italia. Il gruppo nasce a Figline Valdarno nel 1965 dalla volontà di alcuni giovani appassionati. Presieduto da personalità d’eccellenza, si è esibito con successo in Italia e all’estero, portando la tradizione Toscana in tutto il mondo. Numerosi sono gli elementi che lo compongono, suddivisi in capitani, tamburi, chiarine e sbandieratori, con una scuola di bandiera che rende ancora attuale l’antica tradizione della sbandieramento militare, utilizzando aste di legno con contrappeso lavorate artigianalmente e drappi rigorosamente ricamati. Gli “Sbandieratori” rievocano nelle loro esibizioni alcuni aspetti della vita militare del Medioevo e dell’Umanesimo, mostrando il fascino di un’antica disciplina. Armonia, Forza, Impegno, Rigore sono i valori di quest’arte sportiva, che il gruppo rinnova ogni giorno, allenandosi ed esibendosi con energia e vigore.

    Il Primo Ministro Justin Trudeau a Saint-Léonard

    Ora è ufficiale: il Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau, sarà a Saint-Léonard giovedì 9 agosto, intorno alle 19, per partecipare alle manifestazioni legate alla Settimana Italiana che si svolgeranno al Parc Wilfrid-Bastien (8400 Boul.Lacordaire). Qui di seguito il programma dettagliato: alle 19 la mostra delle Fiat 500; alle 19:30 spazio agli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini; alle 20 SuperFantastico; alle 21 l’esibizione di Marco Bocchicchio ed alle 21.30 quella di Johnny Capobianco. Sempre il 9 agosto, presso il Piccolo Teatro del Centro Leonardo da Vinci, alle 19.30, ci sarà un convegno sul contrinuto letterario di Lorenzo Il Magnifico alla cultura italiana. Fino al 10 agosto, infine, al Parc Delorme, su rue Jarry, dalle 19 in poi si terrà un torneo di bocce.

    DAL 10 AL 12 AGOSTO IL CLOU NELLA PICCOLA ITALIA

    Per 3 giorni, da venerdì 10 a domenica 12 (dalle 13 alle 23), Boulevard Saint-Laurent, tra Jean-Talon e St-Zotique, sarà ‘animata’ dai chioshi di organismi comunitari e associazioni in rappresentanza di numerose regioni italiane.

    Venerdì 10 agosto

    • Dalle 16 alle 20 : torneo di scopa

    • Alle 16, 18 e 20: Sbandieratori Borghi e Sestieri Fioventini.

    Spettacoli sul Palco Jean-Talon

    • Alle 15 : il cantante Marco Sanelli

    • Alle 16: le ballerine Le Campagnole Folk Dancers

    • Alle 16.30: i cantanti Charles V. Vaccaro e Ariana Ianniciello

    • Alle 17.30 : la cantante Diana Varela

    • Alle 19: gara di granita al limone

    Spettacoli sul Palco Mastro & San Daniele

    • Alle 20: la cantante Giorgia Fumanti

    • Alle 21.30: l’umorista Joe Cacchione

    • Alle 22: sfilata di moda ‘Moda Sotto le Stelle’ in un’atmosfera chic ed elegante (in caso si pioggia, la sfilata si terrà nella Casa d’Italia)

    Sabato 11 agosto

    • Dalle 16 alle 22 : torneo di scopa

    • Alle 14, 16, 18 e 20: Sbandieratori Borghi e Sestieri Fioventini.

    Spettacoli sul Palco Jean-Talon

    • Alle 14.30 : il cantante Marco Sanelli

    • Alle 15.30: le ballerine Le Campagnole Folk Dancers

    • Alle 16: i cantanti Charles V. Vaccaro e Ariana Ianniciello

    • Alle 17: le ballerine Le Campagnole Folk Dancers

    • Alle 18: il cantante Marco Bocchicchio

    • Alle 19: il gruppo Teri V

    Spettacoli sul Palco Mastro & San Daniele

    • Alle 20: il gruppo Borrkia Big Band

    • Alle 21.30: i cantanti Marco Calliari e Jérôme Charlebois

    Domenica 12 agosto

    • Dalle 12 alle 18 : torneo di scopa

    • Alle 14, 16, 18 e 20: Sbandieratori Borghi e Sestieri Fioventini.

    Spettacoli sul Palco Jean-Talon

    • Alle 14: gara di tiramisù animata da Joe Cacchione

    • Alle 16.30: le ballerine Le Campagnole Folk Dancers

    • Alle 17: i cantanti di SuperFantastico

    • Alle 18: le ballerine Le Campagnole Folk Dancers

    • Alle 18.30: il cantante Mike Melino

    Spettacoli sul Palco Mastro & San Daniele

    • Alle 20.30: annuncio del vincitore del grande sorteggio

    • Alle 21: L’Opera “La Boheme” di Giacomo Puccini

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  • La moda montrealese parla italiano

    La moda montrealese parla italiano

    Incontro della serie “Forums Pour Femmes” al CLDV

    Marisa Minicucci racconta la sua esperienza ultratrentennale al servizio del design femminile, che ancora oggi ispira e modella le giacche, i cappotti e gli impermeabili della collezione autunno-inverno “Sosken Studios x Marisa Minicucci”

    Frank Sorrentino, Cristina Mucciardi, Angela Gentile, Nazig Injejikian, Linda Faraccio, Marisa Minicucci, Damiana Cavallaro, Nancy Forlini, Sonia De Rose e Susan Handrigan
    Frank Sorrentino, Cristina Mucciardi, Angela Gentile, Nazig Injejikian, Linda Faraccio, Marisa Minicucci, Damiana Cavallaro, Nancy Forlini, Sonia De Rose e Susan Handrigan (Foto Sara Barone)

    Montréal  Lei è una delle fashion designer più importanti in Canada, con oltre 30 anni di esperienza nel settore: stiamo parlando di Marisa Minicucci, le cui collezioni sono da sempre caratterizzate da uno stile classico e, allo stesso tempo, moderno. Che è, poi, la sua firma indelebile, il suo marchio di fabbrica inconfondibile. Uno stile di vita che ha conquistato moltissimi clienti: paradossalmente non tanto in Québec, quanto nel resto del Canada e negli Usa. Il 18 ottobre scorso, sul palco del Piccolo Teatro del Centro Leonardo da Vinci, Marisa Minicucci è stata la protagonista del 6º incontro della serie “Forums Pour Femmes” al CLDV che, nel corso dei mesi, ha visto alternarsi sul palco personalità come Mélanie Joly, Carmela Caltagirone, Nancy Forlini, Maria Guzzo, Carole Gagliardi, Linda Fraraccio e Mutsumi Takahashi per raccontare le loro esperienze di vita come donne e professioniste. Marisa ha iniziato la sua carriera lavorando per “Irving Samuel”, la prestigiosa casa di abbigliamento riconosciuta nel mondo per i suoi abiti e cappotti di alta gamma. Poi ha spiccato il volo, mettendosi in proprio e creando brand di successo come “Marisa Minicucci”, “M Siamo” e “Minicucci x Marcanio”. In quest’ultimo caso, insieme alla figlia Anissa Marcanio, prima che questa cominciasse a studiare Medicina alla York University di Toronto: entrambe diplomate al LaSalle College’s di Montréal, nel 2012 hanno unito le loro forze lanciando un brand specializzato in giacche e cappotti di alta qualità. Due capi di abbigliamento protagonisti assoluti della realtà climatica montrealese, caratterizzata da lunghi e gelidi inverni, ma anche da mesi di transizione, come aprile/maggio e ottobre/novembre. Periodi in cui, soprattutto le donne, hanno la necessità di proteggersi dal clima incerto, senza però mai rinunciare alla loro femminilità. Con gli anni Marisa Minicucci si è specializzata sempre più nella moda femminile, fino a diventare la “Design director” delle collezioni autunno/inverno “Sosken Studios x Marisa Minicucci“ della casa di abbigliamento montrealese AJG Apparel. Oggi le giacche, i cappotti e gli impermeabili ideati e prodotti da Marisa Minicucci (“bellissimi, praticii e innovativi”, recita il sito internet ufficiale)  sono venduti in oltre 1.000 negozi ed in 9 Paesi del mondo. “Se c’è una cosa che ho imparato in quasi trent’anni nell’industria della moda, è che lo stile è in un costante stato di transizione”, ama ripetere Marisa Minicucci. Come a dire: ‘panta rei’, tutto scorre. La sua bravura consiste nel cogliere l’attimo, offrendo capi di abbigliamento adeguati allo spirito del tempo. Per poi mettersi in gioco e guardare al futuro con nuove soluzioni. Chapeau! (V.G.)

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  • Il lusso e l’opulenzaprotagonisti indiscussi

    Il lusso e l’opulenza
    protagonisti indiscussi

    di Valentina Boneschi 

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    Versace

    MILANO – La Milano Fashion Week,  che quest’anno si è  svolta dal 24 al 29 febbraio, è sicuramente una delle manifestazioni più attese nella quotidianità meneghina. Showroom e luoghi pubblici appositamente allestiti hanno accolto operatori, modelle, vip e semplici curiosi per ammirare le collezioni del prossimo autunno-inverno 2016/17. Ci sono proprio tutti e mai come quest’anno si è raggiunto un numero di presenze così elevato. Cosa indosseremo tra qualche mese? Quali forme e colori? Diamo uno sguardo a quello che si è svolto in questi giorni sulle passerelle milanesi.

    Scervino
    Scervino

    Partiamo con un clima da fiaba quello di Luisa Beccaria. ll suo stile è quasi fuori dal tempo, le sue donne sono delle ninfee che saltano fuori da un mondo incantato. Per la prossima stagione fredda i classici abiti da sogno in chiffon e con stampe floreali dai toni pastello si alternano a tonalità più decise, tra cui trionfa il blu di Prussia, ma ci sono anche bellissimi rosa antico, bordeaux, nero e blu. Il velluto torna di moda e la stilista lo abbina al tulle creando un effetto molto particolare e delicato. Molto belli anche i tessuti con un leggero effetto metallizzato. Sebbene sempre di fattura romantica, si inseriscono vestiti che sembrano usciti dall’iconografia delle dame medievali, con tanto di velluti e bustini.

    Ma un indiscusso successo lo ha avuto sicuramente Miuccia Prada con la sua donna vagabonda. La stilista porta sul catwalk una collezione colorata ed elegantissima, fatta soprattutto di capispalla estremamente ricercati, dettagli con ricami particolari, pellicce. Grande attenzione anche per quel che riguarda gli accessori: non solo le classiche borse, ma anche divertenti cappelli da marinaretto che spezzano la serietà dell’insieme.

    Armani
    Armani

    Sulla passerella di Max Mara, invece, si celebrano le donne forti che frequentavano le aule del Bauhaus: via libera, dunque, a capi meno moderati rispetto all’immaginario della maison.

    Mentre da Fendi, Karl Lagerfeld e Silvia Venturini si celebrano moderne eroine manga rigorosamente in pelliccia, Massimo Giorgetti, alla sua seconda prova nella direzione creativa di Emilio Pucci, sfila all’interno di una ex fabbrica di lampadine alle spalle della Fondazione Prada con una collezione per l’inverno 2016 realizzata “con più rispetto per il marchio, cercando di tradurre il mondo di Pucci e di rendere omaggio alle sue origini”. Un capo must have? Sicuramente il giubottino argentato che fa tanto space.

    Per Per un look diverso dal solito, Jeremy Scott per Moschino ha  chiuso la seconda giornata di Milano Fashion Week con una passerella infuocata, nel vero senso della parola. Se fino alla scorsa collezione il tema era chiaramente la cultura pop, stavolta il marchio punta sulla teatralità portandoci in una villa con specchi rotti e pianoforti bruciati. Gli abiti sono bruciati (ad arte) anch’essi e, sebbene non portabili, ci trasmettono davvero qualcosa di diverso rispetto alle solite sfilate.

    Esplora, invece, il mondo incantato delle favole la collezione firmata Dolce & Gabbana per l’autunno inverno 2016-2017. Principesse Disney come Elsa di Frozen e Cenerentola, reinterpretate in chiave moderna, diventano così protagoniste indiscusse in passerella, abiti da sogno si arricchiscono dei simboli iconici delle fiabe più conosciute, come la carrozza che diventa borsetta o la scarpetta di cristallo che campeggia su capi e accessori.

    Un tuffo nel lusso e nel consumismo edonistico tipico degli anni ‘80 e degli yuppies, che portavano fuori a cena signore ricoperte di visone e lamè, è quello di Blumarine, che ha scelto di dare un vero e proprio schiaffo alla crisi con una collezione sensuale, opulenta e sfacciata nel suo essere lussuosa. Visone e volpe ovunque; non solo in gilet e capospalla, ma in bordi sugli abiti, nelle cuffie, nelle fibbie delle cinture e in morbidissime sacche e bauletti resi ancora più preziosi dall’iconica B, monogramma della griffe. Tanto pizzo chantilly e chiffon insieme alla pelliccia in nero, ottanio e rosa, ma anche cascate di lamè argentato in abiti scampanati e accollati che ci portano ancora di più, se possibile, nel mood Eighties di questa collezione.

    Scuro ma non cupo. L’inverno di Giorgio Armani è una celebrazione del nero, come colore, e del velluto come materiale. Una collezione corretta e sempre elegante, quella di Re Giorgio: fedele a se stesso e al suo celeberrimo rigore sartoriale, rende omaggio al suo capo icona per eccellenza: la giacca. Che sia corta, lunga, con cintura, con ruches, di velluto, con collo alto, con intarsi in seta, senza maniche o con frange l’importante è che ci sia. Ed è esattamente quello che ci si aspetta da una giacca Armani: lineare, pulita, elegante adatta alla donna in carriera del nuovo millennio, meno aggressiva del prototipo anni Ottanta, che proprio di Armani fece la fortuna, più paga di se stessa, in grado di spezzare l’uniformità del tailleur più classico con intarsi floreali e frange rock.

    Come sempre, la donna portata in passerella da Ermanno Scervino è un sogno romantico, e stavolta più che mai. Pizzo, pizzo in mille declinazioni e colori, dalla nuvola bianca dell’abito corto con tasche dalle quali si intravedono le mani, tanta la delicatezza della fattura, al giallo che ochieggia sotto il tweed dei cappotti ricamati, fino al rosso degli abiti sirena che rendono Scervino così amato anche sui red carpet. E poi pelliccia: anche sulla passerella di Scervino visoni avvolgenti e volpe colorata che impreziosisce i cappotti in tinte pastello di colli opulenti e colorati. Le uscite con i cappotti ‘military romantic’ ornati di pellicce e alamari ci riportano alle suggestioni dei romanzi russi. Accessorio caldissimo must have il prezioso casco in pelliccia di volpe grigia.

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