Tag: Mario Zaurrini

  • Saint-Laurent: i commercianti protestano, il Comune ci ripensa

    Saint-Laurent: i commercianti protestano, il Comune ci ripensa

    Hanno sortito l’effetto sperato le vibranti proteste dei commercianti della SDC Petite Italie e del Marché Jean-Talon, che non era stata consultata. Mario Zaurrini, proprietario della Fruiterie Milano, aveva definito “ inaccettabile” l’idea di pedonalizzare il boulevard

    Montréal – Alla fine ha prevalso il buonsenso. L’amministrazione di Valérie Plante ha fatto marcia indietro: niente blocco del traffico durante la stagione estiva su  boulevard Saint-Laurent, nel quartiere della Piccola Italia, tra rue Saint-Zotique e rue Jean-Talon, per lasciare spazio a pedoni e cicloamatori, consentendo la circolazione solo di autobus e veicoli di servizio e di emergenza. Dopo le vibranti proteste dei commercianti della SDC Petite Italie e del Marché Jean-Talon che non era stata consultata, con Mario Zaurrini, proprietario della Fruiterie Milano (6862 Boul St-Laurent) che aveva definitivo “inaccettabile” l’iniziativa, lunedì pomeriggio è arrivato il dietro-front del Comune. “Rispetteremo la volontà dei commercianti e continueremo a lavorare per trovare un’altra soluzione che possa conciliare gli interessi dei commercianti e dei cittadini”, ha dichiarato il Sindaco dell’arrondissement di Rosemont–La Petite-Patrie, François-William Croteau, sollecitato dal consigliere comunale dell’opposizione ufficiale, Francesco Miele. “Siamo sempre aperti al dialogo con la Società dello Sviluppo Commerciale (SDC), con cui i rapporti sono eccellenti – ha aggiunto Croteau – : lavoreremo per una soluzione condivisa che possa soddisfare entrambe le parti. Siamo convinti – ha concluso – che alla fine ci metteremo d’accordo su misure che promuoveranno il commercio locale, tenendo conto delle misure di distanziamento sociale per la sicurezza sanitaria. Il consigliere Miele, infine, ha chiesto invano alla Sindaca Valérie Plante di scusarsi, dopo che questa si era vantata di avere il sostegno della SDC – poi seccamente smentito – su questo controverso blocco del traffico nella Piccola Italia.

     

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  • LA RIAPERTURA | Fruiterie Milano, una grande famiglia

    LA RIAPERTURA | Fruiterie Milano, una grande famiglia

    La riapertura del negozio di specialità Made in Italy

    Mario e Celia Zaurrini
    Mario e Celia Zaurrini

    f-milano

    Montréal – Finalmente è tornata ad inebriare la Piccola Italia con i suoi sapori e, grazie alla sua riapertura, la Piccola Italia è tornata ad essere più italiana. Sì, perché la “Fruiterie Milano” non è un negozio di alimentari qualsiasi: con i suoi 60 anni di storia, rappresenta l’architrave della tradizione enogastronomica italiana a Montréal. Una vera e propria istituzione. Costretta, suo malgrado, a chiudere i battenti, in seguito ad un incendio che si è propagato nei piani superiori, il 25 giugno scorso, compromettendone la sicurezza. Dopo più di 3 mesi di lavori di ristrutturazione, “Fruiterie Milano” – negozio di specialità italiane fondato nel 1954 dall’abruzzese Vincenzo Zaurrini, al 6862 boulevard Saint-Laurent – ha riaperto le porte al pubblico mercoledì 5 ottobre. Quando, alle 9 in punto, i proprietari Celia e Mario Zaurrini, insieme a Marc-André Gadoury, consigliere dell’arrondissement Rosemont-Petite–Patrie, hanno tagliato il nastro davanti ai tanti clienti in trepida attesa per tornare ad acquistare le loro specialità tricolori. “Tutto ha avuto inizio con un incendio che si è sprigionato in uno dei sei appartamenti al primo piano”, ci ha spiegato Mario nel bel mezzo del supermercato, mentre, sorridente e soddisfatto, stringe le mani ai clienti. “Era la tarda mattinata di sabato – ha continuato – e faceva molto caldo. Uno degli inquilini ha lasciato una sigaretta in un vaso di fiori e sono subito divampate le fiamme, che si sono propagate attraverso il legno fino a far esplodere la bombola di un BBQ a gas. Le fiamme si sono estese e, in un’ora e mezza, hanno bruciato tutti gli appartamenti”. Per fortuna l’incendio ha risparmiato il piano di sotto, ma non è bastato: “Il fumo e l’acqua hanno ‘invaso’ il centro del negozio, nel reparto della salumeria, rovinando tutti i prodotti e  procurandoci un danno di oltre un milione!”. Non è stato facile rimettere tutto a nuovo. “Abbiamo lavorato giorno e notte per rifare il soffitto, il pavimento, riverniciare le pareti e disinfettare i frigoriferi”. Fino a rilanciare il negozio con tante belle novità: “Abbiamo una pasticceria dove vendiamo le paste di giornata della Pâtisserie St-Martin, ed una cucina arricchita di insalate fresche”. Anche il personale è stato rinnovato: “Abbiamo perso 6 giovani, che sono tornati agli studi, ma ho assunti 10 nuovi impiegati: da 76 siamo passati a 80 dipendenti, di cui la metà a tempo pieno”.

    Il negozio è sempre stracolmo. “La gente viene qui non solo per fare la spesa, ma per vivere un’esperienza culinaria: qui si trovano prodotti esclusivi, importati direttamente dall’Europa. E poi c’è un servizio personalizzato: gli impiegati lavorano col cuore, con orgoglio, come una vera famiglia. Ogni anno, inoltre, io e mia sorella partecipiamo alle Fiere, a Roma e Milano, per scoprire nuovi sapori e regalarli ai nostri clienti”. Senza mai trascurare, però, classici come il prosciutto ed il Parmigiano Reggiano: “Alla fine degli anni ‘70, il Consorzio ha premiato mio padre Vincenzo con il prestigioso ‘Coltellino d’oro’, perché primo venditore di Parmigiano a Montréal”. All’epoca di Vincenzo, il negozio aveva una facciata larga 15 piedi. Oggi sono 250. “Papà ha ingrandito il negozio 6 volte. Dopo la sua morte, nel 2011, io e mia sorella lo abbiamo rinnovato completamente”. E non è finita qui: “L’anno prossimo ingrandiremo ancora di più il reparto frutta e legumi, con spremute fresche anche senza glutine”. Sguardo al futuro, rinnovamento nella continuità e un ambiente familiare: ecco i segreti del successo di “Fruiterie Milano”. (V.G.)

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