Montréal – Già da domani, sabato 16 febbraio, i giovani iscritti possono tornare a seguire i corsi di lingua e cultura italiana nelle 11 scuole gestite dal PICAI, lo storico ente gestore montrealese. Decisivo l’intervento della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese.
Ecco il comunicato che è stato reso pubblico giovedì in occasione della conferenza stampa convocata dalla Fondazione al Centro Leonardo da Vinci e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’avv. Tony Sciascia, Presidente del Congresso Nazionale Italo-Canadese, sezione Québec; di Tony Loffreda, Presidente della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese; e dell’avv. Piero Iannuzzi, neo presidente del PICAI.
Appoggio finanziario della FCCI al PICAI
La Fondazione comunitaria Italo-Canadese (FCCI) informa che, a seguito della decisione del Consiglio di amministrazione, sarà accordato un sostegno finanziario alla scuola di lingua italiana PICAI (Patronato Italo-Canadese per l’Assistenza agli Immigrati). Grazie a questo sostegno, il PICAI potrà riprendere i corsi d’italiano affinché gli alunni possano terminare la propria sessione. Una conferenza stampa si è tenuta oggi alle 14:00 presso il Centro Leonardo da Vinci per illustrare tutti i dettagli.
Lo scorso 10 gennaio, il PICAI ha informato i cittadini dell’improvvisa interruzione dei corsi di italiano nelle scuole a causa della mancanza di fondi. Ogni anno, l’organismo dipende dal sostegno finanziario del Ministero degliAffari Esteri Italiano, la maggiore risorsa finanziaria per lo svolgimento delle sue attività. Gli ultimi versamenti erano ancora in sospeso e ciò ha causato l’interruzione dei servizi. A tale scopo, la FCCI ha preso l’iniziativa di rispondere rapidamente al problema.
Le lezioni di italiano riprenderanno sabato 16 febbraio nelle varie scuole. Il nuovo consiglio del P.I.CA.I,
attualmente presieduto da Pietro Iannuzzi, informa che la sessione scolastica sarà estesa per recuperare il tempo perduto. La FCCI intende, d’ora in poi, collaborare con il PICAI per promuovere e preservare l’insegnamento della lingua italiana presso i giovani italo-canadesi della comunità.
Tutti i dettagli sul prossimo numero del CITTADINO CANADESE.
Montréal – Ancora un successo per il 33º Ballo dei Governatori (il primo risale al 1985), il tradizionale Gala di raccolta-fondi, organizzato dalla Fondazione Comunitaria Italo-Canadese (FCCI), che quest’anno si è tenuto sabato 20 ottobre, nella prestigiosa cornice dell’Hotel Sheraton di Laval, sotto il tema “Passato, presente e futuro”. Un appuntamento mondano e di solidarietà, che ha visto la partecipazione di 550 persone ed ha fruttato la ragguardevole cifra di 350 mila $, soldi che serviranno ad aiutare svariati organismi comunitari. Che è poi la missione principale della FCCI: dal 1975, più di 25 milioni sono stati devoluti in beneficenza a quasi 150 organismi (non solo italo-canadesi) che operano nel sociale, per aiutare i meno abbienti e i meno fortunati.
IL TAVOLO D’ONORE
Diverse le personalità sedute al tavolo d’onore di questa 33ma edizione: Claudio Taffuri, Ambasciatore d’Italiaa Ottawa; Marco Riccardo Rusconi, Console Generale d’Italia a Montréal, con la moglie Michela; Giuseppe Borsellino, presidente del Gruppo Petra, Governatore e fondatore del Ballo dei Governatori, insieme alla consorte Elina; Tony Loffreda, vice presidente del consiglio gestione patrimonio della RBC e presidente della Fondazione, con la moglie Angelina; Joseph Broccolini, vicepresidente di Broccolini Construction e presidente d’onore del Ballo dei Governatori, con moglie Carmela. Tra gli altri ospiti d’eccezione, ricordiamo: il Sen. Basilio Giordano con la consorte Nina; Lionel Carmant, Ministro delegato della Salute e dei Servizi Sociali, con la moglie Lucie, i deputati federali David Lametti, Nicola Di Iorio, Angelo Iacono, oltre all’ex sindaco di Montréal, Denis Coderre.
CLAUDIO TAFFURI: “COLPITO DALLA VOSTRA DEDIZIONE”
Il primo a prendere la parola è stato l’Ambasciatore Claudio Taffuri, alla sua prima partecipazione al Ballo: “Sono molto felice di essere qui con voi, quest’anno, in questa serata di celebrazione della comunità italo-canadese, delle realizzazioni della FCCI e dell’impegno instancabile dei suoi governatori. Siamo qui per celebrare le tradizioni e i valori condivisi dalla Comunità. Resto sempre più colpito dalla dedizione degli italo-canadesi. Non avete mai dimenticato le vostre origini e le avete sempre mantenute vive. Ammiro soprattutto l’unità e la solidarietà della Comunità italiana di Montréal, qualità che esprimete nel vostro contributo alla società canadese, impegno filantropico che tocca i pilastri fondamentali di una società forte e robusta: la salute, l’istruzione, l’impegno verso gli altri. Avete fatto qui, con coraggio, quello che molti altri non sono riusciti a fare in Italia”.
JOSEPH BROCCOLINI: “ITALO-QUEBECCHESI PROTAGONISTI”
Joseph Broccolini, vicepresidente esecutivo della società Broccolini Construction, è stato il presidente d’onore della 33° edizione del Ballo: “Molti quebecchesi di origine italiana – ha detto – hanno dato un significativo contributo al Canada: lo scienziato Francesco Bellini, l’artista Guido Nincheri, gli scrittori Steve Galluccio e Vittorio Rossi, il musicista Gino Vannelli, i costruttori Louis Donolo e Spino construction, i dottoriPasquale Ferraro, Peter Guerra e Mirko Gilardino; oltre alla famiglia Saputo, leader nel settore caseario, ma anche campione di filantropia”. Broccolini, visibilmente commosso, ha poi ripercorso la storia della sua famiglia, dall’arrivo del nonno nel 1929 fino al successo della sua azienda, che l’anno prossimo celebrerà i 70 anni di esistenza.
TONY LOFFREDA: “LA FONDAZIONE È FORTE E UNITA”
La Fondazione, guidata da Tony Loffreda, vice-chairman RBC, ha organizzato l’evento con la preziosa collaborazione di Joseph Broccolini. Dopo aver omaggiato Giuseppe Borsellino, fondatore del Ballo dei Governatori, il presidente della FCCI Tony Loffreda ha ricordato quanto sia importante la Fondazione, ieri come oggi: “Abbiamo bisogno di una Fondazione forte: dal 1975 abbiamo raccolto e distribuito 25 milioni di dollari, non solo a beneficio della Comunità italiana, ma anche per gli ospedali, le università, gli organismi in difficoltà. Per il Centro Leonardo da Vinci abbiamo raccolto 1,8 milioni di dollari in un’unica serata. La Fondazione è importantissima per la Comunità italiana: è nel pieno delle forze e gode di ottima salute. Senza dimenticare la Casa d’Italia, che ha avviato una campagna di raccolta-fondi di 3 milioni, con 1.2 milioni già raccolti. Sono fiero del passato, delle mie origini italiane: i miei genitori non avevano un diploma, ma avevano un’alta educazione, che avevano imparato facendo sacrifici nella vita di tutti i giorni. Sul futuro, vogliamo incoraggiare i giovani a diventare Governatori. Non sempre ne hanno la possibilità, ma con la CIBPA, per esempio, stiamo valutando se creare un portafoglio che possa agevolare coloro che ricevono una borsa di studio a diventare Governatori. In ogni caso – ha concluso – la cosa più importante è restare uniti,puntando sull’amicizia e sull’aiuto reciproco, che da sempre caratterizzano il successo della nostra Comunità”.
GIUSEPPE BORSELLINO: “I GIOVANI SONO IL FUTURO”
Fondatore del Ballo, Giuseppe Borsellino guarda ai giovani e al futuro: “È una serata di grande successo nel segno della continuità, a 33 anni dalla prima edizione, a cui hanno partecipato 1.000 persone. I tempi cambiano e cambia anche la Comunità, cambiano le persone, ma io vedo un futuro sempre roseo davanti a noi: è importante restare uniti e partecipare con entusiasmo al Ballo dei Governatori. È molto importante coinvolgere i giovani, perché senza giovani non c’è futuro: mi è sempre piaciuto aiutare la Comunità e sono sempre pronto a dare una mano, ma bisogna coinvolgere anche le nuove generazioni, che oggi sono sempre più indipendenti, stannobene, ma non devono mai abbandonare i legami con la Comunità. La Fondazione è un bene per tutti: ci dà la possibilità di stare insieme, di aiutarci a vicenda, sviluppando uno spirito di sincerità, solidarietà e altruismo”.
I NUOVI GOVERNATORI E SUCCESSORI
Nel corso della serata, presentata da Ivana Bombarideri e Joe Cacchione, sono stati nominati 7 nuovi Governatori e 4 Successori.
I nuovi Governatori sono: Roberto Borsellino, specialista in ipoteche per la Banca TD Canada Trust.; Dominic La Novara, presidente Dominic L. Plomberie Mecanique Inc.; Guido Piccone, presidente Associazione Famiglia Abruzzese; Pasquale Presti, presidente Presti Demeures et développements; Angelo e Gerardo Rubino, vicepresidenti Rubino Shoes; Charles Valenti, presidente gruppo Pentian Développements Inc.
Ecco i Successori: Gianni Fiasche, coordinatore marketing e social media di REMAX Solutions; Marco Giordano, vicepresidente de Il Cittadino Canadese; l’avv. Ilario Maiolo, associato Guinette Avocats Inc., e Paolo Presti, vicepresidente Presti Demeures et Développements.
Montréal – La Fondazione Comunitaria Italo-Canadese ha concluso l’anno con un Cocktail di Natale, che si è svolto lunedì 11 dicembre presso il Centro Leonardo da Vinci. Oltre 100 Governatori e amici hanno partecipato all’evento, tra cui il Console Generale d’Italia Marco Riccardo Rusconi e il Deputato di Jeanne-Mance-Viger, Filomena Rotiroti. La serata è stata l’occasione per riconoscere il prezioso lavoro svolto durante tutto l’anno dal Consiglio dei Fiduciari e dagli organizzatori di eventi, oltre all’importante impegno filantropico dei membri. Il nuovo presidente, Tony Loffreda, entusiasta di proseguire la missione della Fondazione sulle orme dei suoi predecessori, ha reso omaggio all’operato di Anna Giampà: “La determinazione e l’energica leadership di Anna hanno formato una famiglia FCCI più forte e profonda. Ciò è stato possibile grazie alla sua rara capacità di interagire con le persone e di riunirle per un obiettivo comune. Non la ringrazierò mai abbastanza per il suo equilibrio e la sua professionalità e per averci aiutato a sviluppare la Fondazione e prepararla alla prossima tappa.” Marie Anna Bacchi, primo vicepresidente della Fondazione, ha aggiunto: “Il contributo di Anna è stato determinante. La sua incredibile etica del lavoro nello svolgimento dell’incarico hanno fatto progredire la Fondazione e testimoniato il suo talento. Le auguro buona fortuna per i suoi progetti futuri che, sono certa, saranno coronati da successo.” Anna Giampà, Direttrice Generale della FCCI dal marzo 2010, ha infatti annunciato che lascerà il suo incarico alla fine di gennaio 2018 per dedicarsi a progetti personali e perseguire altri obiettivi di carriera: “Ho davvero apprezzato il mio tempo alla Fondazione. È stato molto gratificante lavorare con persone straordinarie e stimolanti: la mia équipe, il Consiglio dei Fiduciari, i nostri Governatori e donatori, i nostri partner, i volontari, i leader dei gruppi comunitari, tutti hanno fortemente contribuito alla missione della Fondazione. Ringrazio i presidenti Tony Loffreda, Joey Saputo e Carmine D’Argenio per avermi concesso sostegno e fiducia, e l’onore e il privilegio di lavorare sotto la loro encomiabile leadership”. Tutti gli ospiti della serata hanno applaudito con gratitudine, stima e affetto il commosso discorso di Anna Giampà, che con grazia e determinazione, talento e umiltà, ha messo a disposizione della fondazione per 8 anni, non solo le sue conoscenze accademiche e professionali di business management e comunicazione, ma anche forza d’animo, gentilezza e pazienza, e l’attitudine positiva e volenterosa di guardare avanti cercando di costruire sempre meglio, nel rispetto delle opportunità e delle persone. Molto è stato fatto nell’accrescere la visibilità della Fondazione, ingrandire la famiglia di Governatori e Amici, creare eventi nuovi e diversi, colmare il divario generazionale, tra serate a teatro e in club esclusivi, tornei di hockey, poker, golf e ciclismo, un Ballo dei Governatori rinnovato, per i nonni, i figli e i nipoti. Anna Giampà continuerà a sostenere la Fondazione e parteciperà attivamente alla pianificazione della successione per nominare nelle prossime settimane un nuovo Direttore Generale. Allora, al prossimo o alla prossima Direttore/Direttrice, un enorme ‘in bocca al lupo’ nel giocare altrettanto bene, per il sommo bene della nostra Comunità.
Per un 2018 all’insegna dell’unità e della solidarietà
Montréal – Il 14 dicembre scorso, nella sala dei Governatori del Centro Leonardo da Vinci, si è svolto il cocktail natalizio del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, sezione Québec. Oltre 140 i partecipanti, tra cui molte personalità: Filomena Rotiroti, deputata provinciale di Jeanne-Mance-Viger; Rita De Santis, deputata provinciale di Bourassa-Sauvé; Marco Riccardo Rusconi, Console Generale d’Italia a Montréal; il Senatore Basilio Giordano; Roberto Colavecchio, presidente del Congresso Nazionale; Pat Buttino e Frank Sorrentino del CLDV, David De Cotis e Paolo Galati, consiglieri comunali di Laval, e Sabino Grassi, per la Casa d’Italia-CCPI. Rotiroti ha parlato dell’importanza del ricambio generazionale, ha ricordato l’iniziativa di SOS Italia in occasione del terremoto dello scorso agosto ed ha espresso tutto il suo orgoglio di far parte di una Comunità che ha contribuito alla costruzione del Canada. De Santis, dal canto suo, si è augurata che con l’anno nuovo tutte le Associazioni e tutti gli organismi trovino un modo per essere solidali e lavorare insieme, in nome della salvaguardia e della promozione della nostra cultura. Un messaggio recepito dal presidente del Congresso, Antonio Sciascia, che ha ricordato come tutte le anime della Comunità si siano sedute allo stesso tavolo per trovare una sintesi e parlare con una sola voce. L’unità, quindi, all’ordine del giorno per il 2018, anche di concerto con il presidente della Fondazione Italo-Canadese, Tony Loffreda. Sciascia ha poi ringraziato il cda del Congresso (Eduardo Minicozzi, Enrica Uva, Franco Palermo, Pietro Iannuzzi, Pino Asaro e la direttrice generale Josie Verrillo), le Associazioni locali, gli sponsor ed i volontari per il loro continuo sostegno. Poi due annunci: un fine settimana tricolore a Place des Festivals, prima o dopo quello della Settimana Italiana nella Piccola Italia, e la risoluzione definitiva della questione degli ‘internati di Guerra’ con le scuse ufficiali di Ottawa ed un risarcimento economico. Il Console Rusconi, dopo aver ricordato l’etimologia latina della parola ‘Congresso’, che vuol dire ‘camminare insieme’, ha consegnato una prestigiosa onorificenza a Franco Palermo, tesoriere del Congresso: Cavaliere della Repubblica dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana. Manager e bancario, Franco si è distinto per attività di volontariato e raccolta fondi: “Ringrazio mia madre e mia moglie – ha detto Palermo, con la voce rotta dall’emozione – e le tre istituzioni che hanno contributo alla mia nomina: la Fondazione Santa Cabrini, il Congresso e la Fondazione comunitaria”. Dopo il tradizionale cocktail, nella cornice del teatro ‘Mirella e Lino Saputo’ è andato in scena un concerto di beneficenza organizzato dal Comitato Giovani del Congresso a favore di due organismi: “Mission Bon Accueil” e la “Fondation Générations”. Sul palco si sono esibiti artisti di grande talento: Marco Bocchicchio, Gianni Bodo, Alessandra Tropeano, A Friends Trio (Enrica Uva, Cristina Clemente e Michele Ciarciello), Mike Melino, VAN e Giorgia Fumanti.Presentato da Laura Casella di Global TV e YouTube star, Nonna Maria, oltre 230 spettatori hanno assistito alla manifestazione musicale, che ha permesso di raccogliere 3.000 $ e diverse scatole di giocattoli e di derrate alimentari a lunga scadenza, tutti beni che saranno devoluti in beneficenza. (V.G.)
Assemblea generale della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese
Montréal – Il 10 ottobre scorso, presso il Centro Leonardo da Vinci, si è tenuta l’assemblea generale annuale della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese (FCCI). I Governatori presenti hanno discusso sulle attività organizzate nel biennio 2016-17. In seguito al rapporto presentato dal presidente Joey Saputo, i Governatori si sono congratulati con i membri del Consiglio dei Fiduciari per aver portato a termine numerosi progetti.
Dopo più di quattro anni di duro lavoro da parte dei numerosi partner, un notevole investimento finanziario e gli sforzi fatti per realizzare il progetto Unitas, è stato annunciato all’assemblea che il progetto di riunire le cinque organizzazioni, così come era originariamente concepito, non andrà più avanti.
Joey Saputo ha concluso il suo mandato come presidente della FCCI dopo essere stato nel consiglio per oltre 6 anni ed alla guida dal 2014.La Fondazione ha espresso tutto il suo ringraziamento e la sua gratitudine per l’impegno e il sostegno, che non ha mai fatto mancare alla Comunità italiana. Un sentito ringraziamento è stato espresso a Nicola Di Iorio, che ha deciso di non rinnovare il mandato, così come al presidente ex-ufficio uscente Carmine D’Argenio.
Per il periodo 2017-2018, l’organo direttivo della FCCI e il consiglio dei Fiduciari sono composti dai seguenti membri:
Tony Loffreda – presidente; Marie Anna Bacchi – 1° vice-presidente; Nick Fiasche – vice-presidente; Sabino Grassi – segretario; Joseph Broccolini – tesoriere; Joey Saputo –presidente ex-ufficio; Antonio Sciascia – direttore (presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi); Joe Pannunzio – direttore (presidente del Centro Leonardo da Vinci); Gino Berretta – direttore (presidente du Centro culturale della Piccola Italia-Casa D’Italia) e Sam Spatari – direttore (presidente della Fondazione CIBPA).
Organismo senza fini di lucro, la FCCI è stata creata nel 1975 con l’obiettivo di raccogliere fondi per garantire la continuità e la promozione degli organismi filantropici. Per maggiori informazioni, contattate la Fondazione al 514-274-6725 o visitate il sito www.fcciq.com.
Montréal – Il 30° torneo di golf e la II edizione di Velocittà della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese hanno consentito di raccogliere 125.000 $, somma che sarà devoluta in beneficenza a organismi comunitari senza scopo di lucro. L’evento di raccolta fondi (Governors’ Open & Velocittà) si è svolto il 28 agosto scorso presso il prestigioso Club di Golf St-Raphaël.
Per la seconda volta in un anno, la FCIC ha concesso la possibilità di partecipare a “Velocittà”, un giro ciclistico nelle vicinanze del Club dI Golf St-Raphaël. I 25 ciclisti hanno percorso un tracciato di 80 km all’aria aperta ed in buona compagnia. Nel complesso, quasi 200 persone hanno contribuito alla raccolta fondi. Questo evento ci permette di celebrare la forza, l’orgoglio e l’importanza di una Comunità come la nostra.
La Fondazione rivolge un sincero ringraziamento ai suoi sponsors e partners, tra cui: Saputo, BMO, Broccolini Construction, Marché aux Puces Métropolitain, Rodimax, Vitreco, Equus, Mitchel Lincoln, Selectcom Telecom, Groupe Petra, KPMG, RBC, Mapei, Pembroke Private Wealth Management, SLF, Ernst & Young, Peerless, Les Entreprises Ventec, Cartier, Caprices, Stuart Weitzman, Groupe Quorum, Construction 5 Étoiles, Artitalia Group, Passion Soccer, Berchicci, Transforce, David Lametti, Angelo Iacono, Betonel, Nicola Di Iorio e Roberto Borsellino.
A proposito della FCCI – Organismo senza scopo di lucro, la FCCI fu creata nel 1975 con l’obiettivo di raccogliere fondi per garantire la continuità e la promozione degli organismi filantropici e comunitari. Per ulteriori informazioni, contattate la Fondazione o visitate il sito ufficiale all’indirizzo: www.fcciq.com
La 32ª edizione del Ballo dei Governatori della FCCI
Montréal – Doveva essere un evento che segnava il confine tra un prima e un dopo, e le premesse non sono state smentite: venerdì 12 maggio 2017 è andato in scena la 32ª edizione del Ballo dei Governatori ‘rivisto e corretto’ in una versione rivitalizzata ed esplosiva. Colori primaverili (arredamento fresco e floreale), location nel cuore di Montréal (dallo Sheraton di Laval allo storico Gare Windsor), stile meno ingessato (addio frac per lui e abito lungo per lei), più giovani in pista (la futura classe dirigente) e gastronomia moderna (menù con tartare di manzo e gamberi giganti a cura di Joe Mercuri): questi gli ‘ingredienti’ che hanno trasformato il tradizionale Ballo in un vero e proprio “Party”, una festa colorata, effervescente e vibrante. Lo stesso passaggio dall’autunno alla primavera è stato un simbolo di rinascita, di rifioritura, di rinnovamento. Pur conservando tratti classici come fascino, eleganza e tradizione. Insomma, l’inizio di un nuovo corso, una svolta, un punto di non ritorno. Un’evoluzione, ormai inevitabile e improcrastinabile, nel rispetto di un passato fondamentale e imprescindibile. Una Comunità che si rinnova nella continuità, fiera del suo passato, ma già proiettata nel futuro.
Missione compiuta per Joey Saputo, presidente della Fondazione comunitaria, Emilio Imbriglio, presidente del Ballo, e Anna Giampà, direttrice generale della Fondazione, che hanno avuto il coraggio di lanciare un format innovativo che non ha tradito le attese. Come certificato dagli oltre 800 ospiti presenti, tra cui moltissimi Governatori, tutte le famiglie più influenti e facoltose della nostra Comunità (Tozzi, Argento, Borsellino, Saputo, Broccolini e Liberatore, solo per fare qualche esempio), i rappresentanti dei principali organismi comunitari e loro, gli invitati più ricercati e preziosi: i GIOVANI. Ecco l’aspetto più benaugurante per il futuro della nostra Comunità: più matura e consapevole che mai, ‘abbraccia’ la nuova generazione affinché diventi sempre più protagonista.
“È stato un Party che ha rispettato tutte le nostre aspettative – ha detto Emilio Imbriglio – e che ha rappresentato l’occasione per unire tutte le organizzazioni italo-montrealesi, senza eccezioni, bravi a costruire in pochi decenni una Comunità di successo e ben integrata nella società. Una Comunità coesa e solida che celebra i leader di oggi e di domani, a vantaggio di un futuro sempre più vigoroso economicamente, socialmente e culturalmente”. A fargli eco è stato Joey Saputo, presidente della Fondazione: “Sono molto felice di vedere in sala tanti leader della nuova generazione e spero che questa serata costituisca l’inizio di una longeva tradizione. In quanto figli e nipoti, è nostro dovere preservare i valori di chi è immigrato in Canada anni fa sulla scia di UNITAS per garantire un futuro migliore alla nostra Comunità ed a tutta la società”.
Dal canto suo, Anna Giampà, direttrice generale della FCCI, ha presentato due Nuovi Governatori: Richard Laramée (socio titolare, Kaufman Laramée), John Marcovecchio (amministratore delegato, Magil Contruction Canada); e quattro Successori: Franco De Lauri (proprietario e presidente, Elio Pizzeria e Buffet Anna Maria), Rosario Ruggeri Jr. (vicepresidente, Miracle Entretien D’Immeubles), Mark-Anthony Serri (amministratore delegato, mercato intermedio – fusioni e acquisizioni, Royal Bank of Canada) e Marco Tozzi (vicepresidente, Les Entreprises Laurentien Électrique). La serata, ricordiamolo, ha rappresentato anche l’occasione per celebrare il 15° anniversario del Centro Leonardo da Vinci, sempre più centro nevralgico della vita comunitaria, oltre che per sottolineare l’unità degli italo-montrealesi attraverso UNITAS, organismo che riunisce la CIBPA, il CLDV, la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese (FCCI), la Casa d’Italia e il Congresso Nazionale Italo-Canadese.
Tanti e prestigiosi gli ospiti d’onore: Martin Coiteux, Ministro degli Affari Municipali e dell’Occupazione del Territorio, Ministro della Pubblica Sicurezza, Ministro responsabile della Regione di Montreal; Marco Riccardo Rusconi, Console Generale d’Italia a Montréal; Lucien Bouchard, 27° Primo Ministro del Quebec; Nicola Di Iorio, deputato federale della circoscrizione di Saint-Léonard – Saint-Michel; Angelo Iacono, deputato federalecircoscrizione di Alfred-Pellan; David De Cotis, vicesindaco e vicepresidente del comitato esecutivo di Laval; Michel Bissonnet, sindaco dell’arrondissment di Saint-Leonard; la Senatrice Marisa Ferretti-Barth e Giuseppe Borsellino, presidente del Groupe Petra e fondatore del Ballo dei Governatori.
Molto significative le parole del Ministro Martin Coiteux: “La mia presenza a questa serata – ci ha detto – testimonia il sostegno all’opera della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese che sta raccogliendo fondi per alcune cause sociali molto importanti, come la salute, l’istruzione e il mantenimento della lingua e cultura italiana qui a Montréal. Iniziative che, secondo me, sono sempre più decisive. La società cambia col tempo e anche la Comunità italiana del Québec si rinnova con una nuova generazione che deve prendere consapevolezza e assumere il suo ruolo da protagonista già nel prossimo futuro”.
A presentare la serata è stata Carole Gagliardi, mentre a curare l’intrattenimento sono stati DJ Vito V e la Montréal Rhapsody Orchestra.
Cresce l’attesa per “THE PARTY”, la 32ª edizione del Nuovo Ballo dei Governatori
Data primaverile, sede centrale, stile moderno e format innovativo: Emilio Imbriglio e Anna Giampà ci spiegano tutte le novità di un evento che si annuncia ‘rivoluzionario’
Montréal – Ci sono eventi che passano inosservati ed altri che hanno il potere di segnare un’epoca e cambiare la storia. Venerdì 12 maggio 2017 non sarà una giornata come le altre nel calendario comunitario italo-montrealese: il Ballo dei Governatori, alla sua 32ª edizione, torna in una versione rivoluzionaria ed esplosiva: sarà un evento rivitalizzato, giovane, fresco, primaverile, colorato, effervescente e vibrante. Pur conservando tratti classici come fascino, eleganza e tradizione. Data primaverile, sede centrale, stile moderno e formato innovativo: sarà l’inizio di un nuovo corso, una svolta, un punto di non ritorno. Un’evoluzione, ormai inevitabile e improcastinabile, nel rispetto di un passato fondamentale e imprescindibile.
Insieme al presidente ed alla direttrice generale della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, Joey Saputo e Anna Giampà, l’artefice di questa “nouvelle epoque comunitaria” è Emilio Imbriglio, presidente e DG di Raymond Chabot Grant Thornton (RCGT), da sempre impegnato nella vita comunitaria. Sarà lui il presidente del Ballo dei Governatori 2017, ribatezzato “THE PARTY”. “Quando la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese mi ha contattato per organizzare il Gala lo scorso ottobre – ci ha raccontato Imbriglio – ho subito pensato che sarebbe stato meglio rinviarlo alla primavera. A ottobre fa buio presto, piove e fa freddo. A me piace il sole e vedere la gente sorridere. Il presidente Joey Saputo mi ha dato ragione. E così abbiamo cambiato tutto. Assicurandoci che questa volta saranno tanti i giovani in sala. Infatti, la 32ª edizione del Nuovo Ballo dei Governatori si chiamerà ‘The Party’ e sarà incentrato sul tema: ‘I leaders della prossima generazione’. In questo modo, le mie due figlie – Sara, ingegnere aeronautica che sta completando un dottorato in Materiali avanzati, e Tina, dentista che si sta specializzando in Odontoiatria – potranno finalmente incontrare altri coetanei e continuare una tradizione di una Comunità ben integrata, con una leadership ed uno spirito imprenditoriale che tutti ci riconoscono. E così, per venire incontro ai gusti dei giovani, abbiamo scelto un locale nel centro-città come il Windsor Station, con una decorazione fresca e primaverile ed un codice di abbigliamento meno rigido e più allettante, con gruppo musicale moderno dal repertorio di brani internazionali, soprattutto americani. Gli stessi inviti saranno caratterizzati da colori sgargianti. E con i fiori tra i tavoli respireremo aria di primavera. Sarà tutto diverso. Anche la gastronomia, che resta italiana, ma con ricette contemporanee. Fermo restando il massimo rispetto per i padri fondatori. Le famiglie Tozzi, Argento, Borsellino, Saputo, Broccolini e Liberatore, per esempio, hanno già prenotato più tavoli per poter ospitare tutte e 3 le generazioni che le compongono. Il mio obiettivo – ha proseguito Imbriglio – è arrivare a 600 persone, di cui la metà giovani. Sulla tradizionale raccolta fondi ci sarà un’importante novità che annunceremo nel corso della serata. Ci saranno anche nuovi Governatori, mentre un’onorificenza particolare sarà conferita a coloro che vantano un minimo di 10 e 25 anni di ‘servizio’. Un atto dovuto: senza di loro, oggi non ci saremmo noi.
Celebreremo anche il 15º anniversario del Centro Leonardo da Vinci. Oltre al mio 20º anniversario come Governatore, una coincidenza proprio grazie al cambio da ottobre 2016 a maggio 2017. L’unico modo che abbiamo per rispettare chi ci ha preceduti è fare meglio. Oggi la Comunità è più matura e
istruita: si tratta di un’evoluzione normalissima, nella continuità e nel rispetto del passato. Come è giusto che sia. Sono un grande sognatore e nei miei sogni vedo delle cose che poi, 9 volte su 10, una volta realizzati, vanno oltre il sogno stesso. Con l’impegno e l’entusiasmo di tutti, riusciremo ad andare oltre le più rosee aspettative. L’evento è aperto a tutti coloro che vogliono ‘abbracciare’ la nostra cultura, a prescindere dalla nazionalità. ‘The party’ – ha concluso Imbriglio – sarà una pietra miliare, un evento-svolta per la Comunità: un evento che guarda al passato ma che si proietta verso il futuro. Come un trampolino che ci lancia più lontano: se la Comunità si ricorderà del 12 maggio 2017 come il giorno di un nuovo inizio, sarò l’uomo più felice del mondo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Anna Giampà, direttrice generale della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese: “Grazie anche al costante impegno del presidente Joey Saputo – ha sottolineato la Giampà – abbiamo apportato dei cambiamenti per rispondere alle crescenti sollecitazioni dei Governatori. Si tratta di una svolta, abbiamo voluto rilanciare un evento-clu del calendario comunitario. Modificando tutto: data, sede, look, stile e format. Adesso ci aspettiamo una partecipazione convinta ed entusiasta a sostegno di questo rinnovamento. Con il massimo rispetto per i nostri predecessori, crediamo sia arrivato il momento per cambiare: è la giusta evoluzione di una Comunità più matura e consapevole. Ma vogliamo soprattutto ‘abbracciare’ la nuova generazione, affinché diventi sempre più protagonista. Lo stesso passaggio dall’autunno alla primavera vuole essere un simbolo di rinascita, di rifioritura, di rinnovamento. Preservando, però, l’eleganza che caratterizza da sempre il nostro Ballo, con la possibilità di esprimerla in un’altra maniera. In altre parole: stessa classe, ma più moderna e invitante, più ‘cool’, spontanea e divertente, flessibile ed invitante. Niente codice rigido e troppo formale. Per gli uomini– ha spiegato la Giampà – il frac non sarà più un obbligo, mentre le donne potranno indossare anche una gonna con lo spacco, non necessariamento un abito lungo. Per un abbigliamento più da cocktail che da gala. Mi auguro veramente che i miei coetanei capiscano che la loro partecipazione è vitale per la sopravvivenza della Comunità. Sempre più giovani, ma anche le famiglie: vogliamo vedere i Governatori con i loro figli e nipoti. Per una sala davvero multigenerazionale. Affinché i figli di genitori che si conoscono – ha concluso la Giampà – potrano finalmente incontrarsi. Abbiamo lavorato a questo Ballo negli ultimi anni. Con un nuovo brand innovativo e creativo,sintetizzato nel titolo ‘The Party’, per la cui concezione ha collaborato ‘Draxo Marketing’ del Governatore Mario Magri. Che ci ha aiutati a svecchiare il format rendendolo più attuale e consono ai tempi moderni. Per attirare sempre più giovani e famiglie al completo”.
In un evento intergenerazionale. Unico nel suo genere. Per rilanciare una Comunità che cambia, ma che vuole restare protagonista anche nel prossimo futuro, grazie proprio ad un orgoglio tricolore radicato, ne siamo certi, anche tra i più giovani.
La 9° edizione organizzata dalla Fondazione Comunitaria Italo-Canadese
Montréal – L’8 aprile scorso ha avuto luogo, presso la sala da ricevimento Plaza Antique, l’attesissimo torneo del Texas Hold’Em Poker della FCCI, quest’anno ispirato al rock classico. Pronti a ‘giocare’ per una buona causa, i partecipanti hanno raccolto più di 60.000 dollari, fondi che saranno devoluti agli organismi di beneficenza del Québec. Una parte del ricavato, in particolare, andrà alla Fondazione Liana’s Dream che sostiene la ricerca sul diabete di tipo I.
Gli organizzatori dell’evento – i Governatori Frank Cianci e Danny Di Schiavi – hanno accolto più di 230 appassionati che hanno giocato sino alle prime ore dell’alba. La serata è stata animata da Heather B. da CHOM 97.7. Il vincitore del grande premio del torneo, Ian Ronald, si è aggiudicato due biglietti aerei da Montréal a qualsiasi destinazione in Nord America, America Centrale, Bermuda, Caraibi o Messico.
La Fondazione Comunitaria Italo-Canadese ringrazia il comitato organizzatore, i suoi presidenti ed i generosi sponsor della serata: Fondation Sami Fruits, Trispec, Marina Del Rey, Waterax, Hiloma, Groupe PMG, Vincent Musacchio, RBC Dominion valeurs mobilières, Samcon, Planit Construction, Passion Soccer, GFD alarmes, Hôtel Epik, Restaurant Bonaparte, Groupe Petra, Fana Sports, Club de Golf St-Raphaël, Caprices, Club de Golf Métropolitain, BMW MINI Laval, CTV, Sheraton Laval, Impact de Montréal, Imalog, Industria Brasserie Italienne, Parasuco e Matita Creative Group.
Organismo senza fine di lucro, la FCCI è stata creata nel 1975 con l’obiettivo di raccogliere fondi per garantire la continuità e la promozione di organismi filantropici. Per maggiori informazioni, componete il 514-274-6725 o visitare il sito www.fcciq.com.
Dopo LaSalle, “MANNAGGIA A’MERICA” sbarca a Laval e a Saint-Léonard
Montréal – Si è aperto il sipario su “Mannaggia A’merica”, lo spettacolo esilarante di Joe Cacchione, che il 31 gennaio scorso è andato in scena sul palco del cégep Audré-Laurendeau, con quasi 500 persone in sala. Un “cavallo di battaglia” per il noto comico-cabarettista – nato a Roma ma originario di Casacalenda (CB) – che è stato riproposto al pubblico italo-montrealese, in occasione del 10º anniversario dalla sua prima rappresentazione, nell’ambito di una raccolta-fondi itinerante. Un’iniziativa unica nel suo genere sotto la supervisione di Unitas, organismo che riunisce, sotto la stessa ‘egida’, la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese (FCCI), il Congresso nazionale degli Italo-Canadesi (CNIC), Regione Québec; l’Associazione delle persone d’affari e professionisti Italo-Canadesi (CIBPA), il Centro Leonardo da Vinci (CLDV) ed il Centro Culturale della Piccola Italia-Casa d’Italia (CCPI-Casa d’Italia). Un evento esclusivo, dunque, che la Comunità ha voluto e saputo sostenere con una formidabile unità d’intenti attraverso i suoi sodalizi più prestigiosi e rappresentativi. Gli italiani, si sa, amano ridere e divertirsi. Ma sono anche capaci di grandi sacrifici ed eccezionali gesti di solidiarietà. Uno spirito che Unitas ha saputo interpretare al meglio, puntando sulla comicità contagiosa di Joe Cacchione – preside di una Scuola alla EMSB (di giorno), ma soprattutto attore, artista, cabarettista (di sera) – che, oltre a LaSalle, si esibirà anche a Laval (6 e 7 febbraio), Saint Léonard (19,20, 26 e 27 febbraio) e Sainte Geneviève (19 e 20 marzo), per altre 9 date, al fine di raccogliere fondi che saranno poi devoluti a importanti progetti comunitari.
JOEY SAPUTO GUARDA AL FUTURO – Joey Saputo, presidente della FCCI, lo aveva già preannunciato nel corso del recente cocktail di Natale: “Il tempo scorre veloce e il mondo cambia: se vogliamo salvaguardare la nostra cultura in Québec e garantire un avvenire alle future generazioni, dobbiamo agire in fretta e con spirito solidale”. Detto, fatto. Il cambio di passo verso il futuro ha subìto un’accelerazione all’alba del 2016: “Unitas va sempre meglio – ci ha detto Joey, in un’intervista esclusiva -: stiamo facendo notevoli progressi e molto presto saremo pronti a raccogliere nuove sfide per superarle brillantemente”. “Grazie a Unitas – ha aggiunto – oggi la Comunità è più forte e unita: solo così potremo rispondere ai bisogni crescenti degli italo-canadesi e potremo continuare a costituire un punto di riferimento fondamentale nella società quebecchese del prossimo futuro”. “Abbiamo deciso di puntare su uno spettacolo itinerante – ha sottolineato– per dare a tutti gli italo-montrealesi, anche a quelli che non vivono a Saint Léonard, la possibilità di contribuire alla raccolta di fondi assistendo alla commedia”. “È stato Joe Cacchione a proporsi, – ha poi rivelato – mettendo a disposizione il suo tempo e permettendo ad Unitas di beneficiare del suo successo”. “Invitiamo la gente a partecipare convintamente all’iniziativa – questo l’appello di Saputo – perché più l’incasso sarà considerevole e più potremo restituire alla nostra Comunità, finanziando progetti filantropici dei quattro partners di Unitas”. “Abbiamo fatto grandi sforzi per garantire il successo di questa iniziativa: ci aspettiamo una partecipazione massiccia da parte degli italo-canadesi che vivono ai 4 punti cardinali delle città di Montréal e Laval”. “Ma soprattutto – ha concluso Joey Saputo – puntiamo molto su giovani, che devono essere sempre più coinvolti nelle attività della Comunità: questa è l’unica strada percorribile per garantire un futuro alla nostra lingua ed alla nostra cultura. Solo lavorando insieme possiamo diventare una Comunità forte e vibrante, che sarà presente ancora per diversi generazioni”.
LA COMMEDIA DI CACCHIONE– È la storia di un emigrante che non vuole lasciare l’Italia, fa tutti i mestieri possibili e immaginabili per rimanerci. Poi, vista la situazione economica proibitiva del Dopo-Guerra, si ritrova in Canada, ma ne ignora la lingua, la cultura, il modo di vivere, e soprattutto il freddo. Alla fine, 40 anni dopo, mentre si trova con gli amici al bar, succede qualcosa che lo riporta indietro al paesello. È il dramma di chi lascia il Paese che ama, per ritrovarsi in un Paese a cui poi, in fondo, si abitua. “Quando ho parlato con Unitas e Joey Saputo – ha sottolineato il preside di giorno e artista-cabarettista di sera – mi sono reso conto che sono 26 anni che faccio spettacoli e la Comunità mi ha sempre regalato applausi e calore. È arrivato il momento di ripagare tutto questo affetto con uno spettacolo il cui ricavato sarà devoluto a progetti comunitari”. L’augurio è che i connazionali (e non solo) comprendano l’importanza dell’evento e partecipino convintamente per due ore di risate, che mai come questa volta possono rivelarsi un preziosissimo gesto di solidiarietà. (V.G.)
Un’iniziativa promossa dalla FCCI
a beneficio degli Archivi della Casa d’Italia
L’opera teatrale, scritta da Michaela Di Cesare e diretta da Cristina Cugliandro, mette a nudo il ruolo determinante (sebbene il suo nome compaia solo come ‘nota a pie’ di pagina’) di Maria Antonietta Portulano nella vita, tanto rinomata quanto tormentata, del ben più famoso marito, Luigi Pirandello
Montréal – Tutti conoscono Luigi Pirandello. Drammaturgo, scrittore e poeta siciliano (nacque ad Agrigento nel 1867), fu insignito del ‘Premio Nobel per la Letteratura’ nel 1934. Per le tematiche affrontate e l’innovazione del racconto teatrale, Pirandello è considerato tra i maggiori intellettuali del ‘900. In pochi, però, sanno che ad ispirare i due caratteri profondi dell’opera pirandelliana – la fredda disperazione e l’angoscia di dover vivere – è stata la moglie Maria Antonietta Portulano, con cui convolò a nozze nel 1884 e da cui ebbe 3 figli (Stefano, Lietta e Fausto). Maria Antonietta, ossessionata dalla gelosia, non vedeva intorno a sé che rivali. Una gelosia delirante e paranoica, perfino nei confronti della figlia Lietta. Nel 1919 fu ricoverata in un ospedale psichiatrico a Roma, dove morì nel 1959, a 88 anni. Proprio la pazzia della moglie, però, ispirò le opere di Pirandello, plasmandone stile e contenuto, fino a sancirne originalità e successo.
La curiosità di conoscere più da vicino questa misteriosa “Signora Pirandello”, ha spinto la giovane e talentuosa scrittrice e attrice montrealese Michaela Di Cesare a recarsi ad Agrigento, nella biblioteca della città, dove ha potuto leggere le lettere scritte dalla stessa Maria Antonietta Portulano, che nelle opere del Pirandello compare solo come una ‘nota a piè di pagina’ (“The great burden Luigi Pirandello carried was his wife, who went insane. She persecuted him with an unprovoked and crazy jealousy”. Ovvero: “Il grande fardello che Pirandello dovette sopportare fu sua moglie, che perse la testa. Lei lo perseguitò con un’ingiustificata e delirante pazzia”).
Ecco come nasce “In search of Mrs. Pirandello” (Alla ricerca della Signora Pirandello), opera teatrale andata in scena, dal 7 al 17 gennaio scorso, sotto la sapiente direzione della bravissima Cristina Cugliandro e nella storica cornice del Centaur Theatre (che per la prima volta ha ospitato un’opera scritta da una donna italo-canadese), nel cuore del vecchio porto di Montréal. Una rappresentazione che diverge dai soliti stereotipi e che, nell’arco di un’ora, ha letteralmente ipnotizzato gli oltre 250 spettatori in sala, soprattutto grazie alla particolare messa in scena (il celeberrimo procedimento metateatrale) in cui le diverse fasi del racconto si sono intersecate in continui sbalzi spazio/temporali tra la consultazione delle lettere in biblioteca da parte della ricercatrice (Michaela Di Cesare), alle prese con un libraio impaziente (Adam Capriolo), ed i relativi ‘flashback’ con la Portulano (Tara Nicodemo) e Pirandello (Davide Chiazzese), oltre al padre di lei (Paolo De Paola), protagonisti di un rapporto sempre più burrascoso e irrequieto. Un accavallarsi di realtà sovrapposte in un turbinio di emozioni, che vede la ricercatrice stessa assumere le sembianze di Antonietta, fino a riviverne in prima persona il dramma esistenziale.
Un dramma che la direttrice Cristina Cugliandro ha così commentato: “Antonietta ha deciso liberamente di essere dimenticata e, come donna, è felice di aver fatto questa scelta”. “Mi è sempre piaciuto Pirandello – ha dichiarato Michaela Di Cesare -, ma sulla moglie volevo saperne di più: ero stanca di conoscerla solo attraverso una misera nota. È la storia di una donna che si mette sulle tracce di un’altra donna, sulle congetture che possiamo farci degli altri senza conoscere la verità; ma soprattutto sulla differenza tra il femminismo di oggi e quello di ieri. E il giudizio finale su Antonietta è libero, a discrezione del pubblico”. Secondo Tara Nicodemo, Antonietta “è una donna moderna, anche se ha vissuto 100 anni fa: una donna che preferisce restare in silenzio, piuttosto che tornare da suo marito”. “È un’opera importante – ha concluso Emma Tibaldo, direttrice artistica di Playwrights Workshop Montreal (PWM) – perché rappresenta la voce di una donna dimenticata ed i sacrifici anche familiari che comporta la vita di un’artista”.
Una rappresentazione teatrale, quella di “Alla ricerca della Signora Pirandello”, tipicamente pirandelliana, resa possibile da un’ottima squadra di tecnici: Elyse Quesnel (realizzazione scenica), Bruce Lambie (direttore tecnico), Rob Denton (direttore del suono), Tim Rodrigues (direttore delle luci), Liv Wright (scenografia), Leslie Baker (movement coach), Emma Tibaldo (drammaturgia) e Micheline Chevrier (mentorship). Tra le personalità in sala, il Console Generale d’Italia a Montréal, Enrico Padula, il deputato federale del Collegio di Saint-Léonard—Saint Michel, Nicola Di Iorio, e la deputata provinciale del Collegio di Bourassa-Sauvé, Rita De Santis. Prima del cocktail-dinatoire, tenutosi presso il ristorante “Bonaparte” con gustosi assaggi di specialità siciliane, hanno preso la parola Anna Giampà, direttrice generale della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, che ha ringraziato in particolare i Governatori Vince Chiara e Silvio Sicoli per l’impegno profuso; e Angela Minicucci, presidente della Casa d’Italia, che ha ricordato l’importanza di salvaguardare e potenziare gli Archivi, in quanto “memoria storica” degli italo-canadesi di Montréal. Indispendabili, infine, per il successo dell’iniziativa, gli sponsors ed i “patrons of honour”. (V.G.)