Tag: enrico padula

  • “All’ascolto della Comunità”

    “All’ascolto della Comunità”

    IL NEO CONSOLE GENERALE MARCO RICCARDO RUSCONI INCONTRA LA STAMPA

    consoleIMG_7144
    Vittorio Giordano (Il Cittadino Canadese), Fabrizio Intravaia (Corriere Italiano), Carole Gagliardi (Panorama), il Console Generale Marco Riccardo Rusconi, Sylviane Lussier (direttrice generale est di Montreal-Tc Media), Jean Touchette (Corriere Italiano-Tc Media), Arturo Tridico (La Voce) e Samuele Acca (Stile)

    Montréal – È la dura legge dei diplomatici: ogni 4 anni mollano gli ormeggi e tornano a Roma, prima di ripartire per una nuova “avventura”, magari in una città agli antipodi della precedente. Conclusa l’era Enrico Padula, il nuovo Console Generale d’Italia a Montréal è Marco Riccardo Rusconi, che sarà affiancato per i prossimi 2 anni dal Console Filippo Lonardo.

    LA CARRIERA – Nato a Milano il 19 gennaio 1972, Marco Riccardo Rusconi (padre di due figli) ha studiato all’Università di Milano dove, il 7 luglio del 1995, ha conseguito la Laurea in Scienze Politiche. In seguito all’esame di concorso, il 29 dicembre del 1997 è stato nominato Volontario nella carriera diplomatica. Il 25 settembre 2000 è diventato Secondo segretario a Il Cairo dove, il 29 dicembre dell’anno successivo, è stato confermato con funzioni di Primo segretario. Il 1° settembre del 2004 è stato nominato Console Generale reggente a Liegi e il 6 febbraio 2012 Primo Consigliere commerciale a Madrid. Dal 1º agosto scorso, è ufficialmente il nuovo Console Generale a Montréal e Rappresentante permanente presso l’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale (ICAO). Segni particolari: adora la natura e tifa Milan.

    L’INCONTRO CON LA STAMPA ALL’ISTITUTO DI CULTURA – Il 10 agosto scorso, il diplomatico ha incontrato la stampa italiana a Montréal nei locali dell’Istituto Italiano di cultura. Spigliato, sorridente ed entuasiasta per l’inizio di questa nuova ‘missione’, Rusconi si è presentato con un discorso a braccio in cui ha delineato, per sommi capi, le linee-guida del suo mandato quadriennale. Un mandato che si annuncia molto interessante, alla luce di un approccio molto empatico, pragmatico ed aperto. Soprattutto alla luce della predisposizione al dialogo e ad una visione moderna, secondo la quale cultura e imprenditoria sono le due facce della stessa medaglia. La priorità imprescindibile di Rusconi resta, ad oggi, quella di ‘studiare’ la Comunità, “ascoltarne le esigenze, i bisogni, le aspettative, per carpirne idee e suggerimenti nel solco di una sorta di intelligenza diffusa, fino a diventarne il veicolo per la loro realizzazione”.  “In questi primi giorni – ha detto il diplomatico – ho conosciuto una Comunità molto bella e decisamente italiana. Non me l’aspettavo, pensavo che la distanza avesse attenuato i legami e invece mi sono dovuto ricredere. Qui sento parlare l’italiano correttamente, al contrario di quanto succede in molte città europee e americane. Negli Usa, per esempio, i discendenti tedeschi sono più numerosi, ma non esiste una Comunità organizzata come quella italiana. Ovunque nel mondo, non vogliamo e non possiamo ‘spogliarci’ della nostra italianità”. Della stampa, poi, Rusconi conosce benissimo le dinamiche: “Sono giornalista: a 22 anni ero già iscritto all’Ordine della Lombardia. Poi un professore mi ha suggerito la carriera diplomatica. Adoro la comunicazione e la dialettica: sarò sempre pronto a rispondere alle domande”. Lo staff del Consoltato lo soddisfa: “Potendo contare su un’ottima struttura, potrò fare tante cose”, ha annunciato, rendendo poi meglio l’idea con una metafora: “È un pò come guidare una Ferrari: andremo più veloci, anche a costo di rischiare di prendere qualche multa”. I giovani e la lingua sono già in agenda: “Sarebbe interessante riuscire a mettere in contatto i nuovi arrivati con i coetanei italo-canadesi di 2ª/3ª generazione. La nostra lingua, poi, tra le più antiche e studiate al mondo, è molto importante: opereremo con altri soggetti per valorizzarla. L’Italiano – ha aggiunto – è un idioma da sempre percepito come lingua di qualità, molto ricercata tra le classi più istruite, la principale in campi come quello della musica, del restauro e della restaurazione; una lingua che esprime uno stile di vita ed è lo specchio di una cultura. L’Italia – ha sottolineato – è un brand naturale molto forte: in tutti i loghi più importanti (come Ferrari, al contrario della tedesca Porsche) è presente il tricolore”. Sull’insegnamento dell’italiano: “Ci sono delle Comunità che hanno le loro scuole. La maggior parte delle Comunità italiane all’estero, invece, fanno una scelta diversa e, secondo me, più intelligente, visto che la scuola è anche uno strumento d’integrazione: è giusto, quindi, che si possa studiare l’italiano nelle scuole a più alta densità di studenti italiani”. Cultura che va a braccetto con l’imprenditoria: “La Comunità italiana vanta da sempre un grande spirito imprenditoriale: è una nostra prerogativa, una predisposizione naturale. Come diceva Leonardo da Vinci, la manifattura è solo una variante dell’arte. Arte ed economia non sono due mondi separati: Leonardo era ingegnere idraulico ma, allo stesso tempo, ha dipinto la Monna Lisa. Una persona senza compartimenti stagni, che non fanno proprio parte della nostra formazione. Si tratta, in realtà, dello stesso spirito creativo declinato in settori e forme diverse”. Un modus vivendi all’italiana che trova in Montréal un terreno particolarmente fertile: “Ho avuto subito l’impressione di una città multiculturale, multi-identitaria e internazionale, difficile da definire e inquadrare, europea ma in Nord America, intrisa di cultura francese, antica ma moderna, che saprà ritagliarsi un ruolo importante nel mondo, oggi come domani”. Insomma, Rusconi sembra proprio un Console vicino alla gente e, quindi, a portata di clic. Scrivetegli su Twitter (@ConsItaliaMTL), su Facebook (https://m.facebook.com/consmontreal) oppure via email all’indirizzo marco.rusconi@esteri.it. (V.G.)

    Condividi
  • Gli italiani di Montréal festeggiano la Repubblica

    Gli italiani di Montréal festeggiano la Repubblica

    A rendere omaggio all’Italia anche
    i Ministri Rita de Santis e Martin Coiteux

    festa-rep-2016-1

    Circa 800 persone hanno celebrato il 70º anniversario della Festa Nazionale sul belvedere di Mont-Royal: per un giorno la bandiera tricolore ha sventolato su tutta la città, a simboleggiare il ruolo storico e imprescindibile della Comunità Italiana nella crescita della Belle Province e della sua metropoli

    Nella foto riconosciamo il Console Filippo Lonardo, Marianna Simeone, il Console Generale Enrico Padula, Salvatore Sciascia e Pino Asaro, presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, regione Québec
    Nella foto riconosciamo il Console Filippo Lonardo, Marianna Simeone, il Console Generale Enrico Padula, Salvatore Sciascia e Pino Asaro, presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, regione Québec
    Da sinistra: la Ministra Rita de Santis, il Ministro Martin Coiteux ed il consigliere comunale Francesco Miele
    Da sinistra: la Ministra Rita de Santis, il Ministro Martin Coiteux ed il consigliere comunale Francesco Miele

    Montréal – Un’altra volta dall’alto, dalla ‘terrazza di Montréal’, come 2 anni fa, per ‘dominare’ con lo sguardo tutta la città, con le bandiere italiane a simboleggiare l’orgoglio ed il senso di appartenenza tricolore in un luogo-simbolo di Montréal, che rende così omaggio al ‘genio italico’ che ha contribuito non poco alla sua crescita socio-economica. Presso il maestoso e suggestivo Chalet Du Mont Royal, quindi, nel cuore verde della città, di fronte al panorama mozzafiato di Montréal, sabato 4 giugno, a partire dalle 17.00, circa 800 italiani di Montréal si sono uniti alle autorità diplomatiche e consolari, ai rappresentanti dell’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale (ICAO), agli esponenti del mondo diplomatico, dell’associazionismo, della cultura, dell’imprenditoria, dei media e della politica montrealese, quebecchese e canadese, per celebrare in pompa magna il 70º anniversario della Repubblica. Tra le personalità presenti, oltre al Console generale Enrico Padula ed al Console Filippo Lonardo, ricordiamo: il direttore dell’Istituto italiano di cultura, Francesco D’Arelli; la deputata della ripartizione Nord e Centro America, Francesca La Marca; il Senatore Basilio Giordano, accompagnato dalla consorte Nina; il Ministro quebecchese degli Affari municipali e della Sicurezza pubblica, nonché responsabile della regione di Montréal, Martin Coiteux (che possiede anche la cittadinanza Italiana); il deputato federale Nicola Di Iorio; la Ministra provinciale dell’Accesso all’Informazione e della Riforma delle Istituzioni democratiche, Rita de Santis; il deputato federale Angelo Iacono; il consigliere comunale Francesco Miele (che ha letto un messaggio del Sindaco Denis Coderre); Giovanna Giordano, presidente del Comites di Montréal; Pino Asaro, presidente del Congresso, sezione Québec. Davvero emozionante l’inizio della cerimonia (moderata dalla giornalista Marianna Simeone) con gli inni nazionali, canadese e italiano, eseguiti dal Corpo Musicale dell’Ordine Figli d’Italia di Montréal, diretto dal Prof. Ronald Di Lauro, insieme al Coro Alpino di Montréal, guidato da Giovanna Furci. Nel saluto rivolto ai partecipanti, il Console Enrico Padula ha prima di tutto annunciato un’importante onorificenza: la medaglia dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana al Prof. Giovanni De Paoli, docente di urbanistica all’Université de Montréal, in quanto “eccellenza del sistema accademico italiano dal punto di vista scientifico e gestionale”, recita la motivazione. “Due giorni fa – ha poi proseguito il Console – si è svolta la tradizionale parata sulla via dei Fori Imperiali a Roma. Militari e civili, insieme alle organizzazioni di volontariato ed assistenza, cercano quasi quotidianamente di soccorrere da mesi le vittime di una delle più grandi migrazioni della storia contemporanea. L’Italia è in prima linea nel cercare di alleviare queste innumerevoli sofferenze. Di essere parte di questa Italia potete essere fieri ed orgogliosi. Perché Italia non è solo il nome di una squadra di calcio, anche se tutti tiferemo per gli Azzurri ai prossimi Europei. L’Italia è un Paese che sostiene oggi uno sforzo sproporzionato nell’azione umanitaria, che impegna cooperanti e volontari, mezzi finanziari e dove necessario i suoi soldati, in operazioni di mantenimento della pace. L’Italia è un Paese che assume il suo ruolo nell’Unione Europea e nella comunità internazionale, con una nuova fiducia verso l’avvenire. Una fiducia che deriva anche dalla coscienza di una lunga storia che ha portato infine alla formazione dello Stato Unitario e, 70 anni fa, della Repubblica. Viva la Repubblica. Viva l’Italia!”. A chiudere i festeggiamenti, contemporaneamente all’apertura di un prelibato buffet enogastronomico, sono stati il Corpo Alpino, che ha intonato il “Va’ Pensiero’ di Giuseppe Verdi, e il duo formato dal pianista Gianfranco Pappalardo Fiumara e dal tenore Roberto Cresca, che hanno interpreatato alcune arie popolari della lirica Italiana (V.G.)

    Una veduta panoramica della sala interna dello Chalet che ha ospitato la Festa della Repubblica Italiana
    Una veduta panoramica della sala interna dello Chalet che ha ospitato la Festa della Repubblica Italiana

     

    Da sinistra: Claudio Antonelli, il dir. generale di ‘Le repos Saint-François d’Assise Richard Prenevost, Pietro Lucca e la consorte Rosella
    Da sinistra: Claudio Antonelli, il dir. generale di ‘Le repos Saint-François d’Assise Richard Prenevost, Pietro Lucca e la consorte Rosella
    Condividi
  • Cornado e Padula:“Qui si respira la storia”

    Cornado e Padula:
    “Qui si respira la storia”

    L’Ambasciatore d’Italia e il Console Generale al “Cittadino”

    Il Sen. Basilio Giordano, direttore generale del “Cittadino Canadese”, con   l'Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado ed il Console Generale Enrico Padula
    Il Sen. Basilio Giordano, direttore generale del “Cittadino Canadese”, con
    l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado ed il Console Generale Enrico Padula

    Montréal – Alla vigilia del suo 75º compleanno, il “Cittadino Canadese” (fondato nel lontano 1941 da Antonio Spada) ha ricevuto nella sua redazione i due massimi rappresentanti della Repubblica Italiana in Canada: l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado (insediatosi a Ottawa il 2 aprile del 2013) e il Console Generale Enrico Padula (arrivato a Montréal il 19 ottobre del 2012). Il 1º dicembre scorso, infatti, i due diplomatici hanno risposto all’invito del direttore generale, Sen. Basilio Giordano, visitando (in forma privata) gli uffici su Jean Talon Est, nel cuore dell’italianissima St-Léonard, del giornale italiano più antico in Canada. Una visita di cortesia graditissima (durata un’oretta e mezza) che ha visto Cornado e Padula conoscere da vicino il cuore del settimanale, con il Sen. Giordano nei panni di ‘Cicerone’ nel raccontare anche qualche simpatico aneddotto della sua trentennale esperienza editoriale. Ma ad attirare l’attenzione dei due diplomatici sono stati soprattutto i preziosi archivi: nel consultare alcune copie storiche del Cittadino (come la dichiarazione di Guerra dell’Italia alla Germania, la prima elezione di Pierre Elliott Trudeau a Primo Ministro del Canada, la vittoria dell’Italia ai Mondiali di calcio nell’82, o alcune pubblicità di prodotti ormai in disuso, come la Tv in bianco e nero degli anni ’70 o le famose autovetture Mustang), sia l’Ambasciatore che il Console sono rimasti visibilmente affascinati da un inestimabile patrimonio che racconta la storia del giornale e, di riflesso, quella sociale, politica, economica e culturale della Comunità italiana in Canada. Tanto che Cornado ha dovuto ammettere: “Starei ore e ore a sfogliare i giornali dei decenni passati: qui si respira la storia!”. Una frase condivisa dallo stesso Console, che ha annuito, e che ci rende orgogliosi, in quanto depositari della memoria storica di un popolo che non ha mai rinnegato le proprie origini, pur contribuendo allo sviluppo di un Paese ricco e moderno come il Canada. Dopo un’immersione nella storia e qualche foto-ricordo, i due ospiti sono tornati alle loro mansioni diplomatiche, consci più che mai del ruolo imprescindibile che il Cittadino svolge da 75 anni nella divulgazione della lingua e cultura italiana in Canada. (V.G.)

    Condividi
Online Shopping in BangladeshCheap Hotels in Bangladesh