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  • PICAI e CESDA: ecco i fondi dal Ministero

    PICAI e CESDA: ecco i fondi dal Ministero

    Svolta per la lingua italiana a Montréal

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    Per il 2017, la Farnesina ha stanziato 70 mila euro per il Picai e 20 mila euro per il Cesda. Pochi, ma è un nuovo inizio…

    Montréal – Dopo anni di incontri, tensioni, pareri, lettere, articoli e interrogazioni parlamentari, si è sbloccata la situazione dei finanziamenti pubblici a favore degli Enti Gestori PICAI e CESDA che organizzano corsi di lingua Italiana a Montréal. Per il 2017, infatti, in base alle informazioni di cui siamo entrati in possesso, il Ministero degli Affari Esteri ha stanziato fondi per tutti e tre gli Enti della circoscrizione consolare di Montréal:  40 mila euro per l’ICCA di Halifax (che peraltro ha sempre beneficiato del contributo ministeriale), 20 mila euro per il CESDA (è la prima volta da quando si è costituito nel 2014) e 70 mila euro per il PICAI (con oltre 45 anni di “servizio”, ma da 3 anni all’asciutto). Quanto accordato, però, è sensibilmente inferiore alle richieste avanzate dai singoli Enti: il Picai, per esempio, per il 2017 aveva chiesto un contributo di circa 220 mila euro e nel 2013 aveva ricevuto quasi 136 mila euro. Vogliamo sforzarci, comunque, di interpretare questa svolta (al ribasso) come un punto di (ri)partenza, un nuovo inizio per un rinnovato rapporto con il governo italiano destinato (si spera!) a migliorare e a consolidarsi nel tempo. In altre parole: una volta entrati nel “circolo virtuoso” dei fondi pubblici, ci auguriamo che i 90 mila euro destinati a Montréal siano destinati ad aumentare nei prossimi anni. Hanno giovato le interrogazioni parlamentari dell’On. La Marca (per il Picai) e di Riccardo Merlo (per il Cesda), ma anche il “lavoro sul campo” del Console Generale d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi, che ne aveva fatto una priorità del suo mandato, come annunciato nell’incontro di presentazione avuto in Consolato pochi giorni dopo il suo insediamento: “C’è un problema di lingua italiana e lo risolveremo!”. “Di concerto con gli stessi Enti – ci ha detto Rusconi al telefono – abbiamo dimostrato la qualità delle lezioni, la professionalità degli insegnanti e la non-concorrenza tra il CESDA, i cui corsi sono integrati negli orari curriculari delle scuole, e il PICAI, che da sempre punta, invece, sui corsi extracurriculari, soprattutto di sabato”. “Per entrare nei meccanismi dell’insegnamento – ha proseguito il diplomatico – ho visitato di persona due scuole del Picai ed una del Cesda, e prima di Natale ho organizzato un cocktail di auguri con una settantina di docenti di entrambi gli Enti per dimostrare quanto fosse prioritaria la lingua italiana per il Consolato”. Ma non è finita qui. Il Consolato ha chiesto e ottenuto la sponsorship di Air Transat per permettere a tre allievi meritevoli di usufruire di un biglietto aereo a/r gratuito per l’Italia. Saranno gli Enti gestori a stabilire le modalità di selezione per un concorso che coinvolgerà oltre 1.500 ragazzi. “Gli studenti, a cui chiedevo quale fosse il loro sogno, mi hanno sempre risposto di voler andare in Italia: serviva un premio che ripagasse dei loro sforzi gli allievi, così come le famiglie. La speranza è che questi viaggi in Italia possano rappresentare un ulteriore incentivo per accrescere iscrizioni in futuro”. È un passo in avanti. Era paradossale che  Montréal, città dove si parla più italiano che nel resto del Canada e del Nord America, non ricevesse alcun contributo a tutela della lingua da parte del governo italiano. Francamente, Montréal non lo meritava. “In passato sono venute a mancare  le condizioni – precisa Rusconi -: questo eccezionale risultato è il frutto di un grande lavoro anche da parte degli Enti Gestori”. Una cosa è certa: al netto delle cifre, la lingua italiana resta ancora un prezioso ‘valore aggiunto’ in una realtà multietnica come quella canadese. (V.G.)

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  • Lingua italiana a Montréal, Gentiloni “interrogato”

    Lingua italiana a Montréal, Gentiloni “interrogato”

    La Marca (Pd) sul PICAI e Merlo (Maie) sul CESDA

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    Roma – Non si è ancora sbloccata la situazione dei finanziamenti pubblici a favore degli Enti Gestori (PICAI e CESDA) che organizzano corsi/lezioni di lingua Italiana a Montréal. Ad una prima interrogazione parlamentare depositata dall’On. Francesca La Marca (PD) lo scorso 13 aprile, in cui la parlamentare chiedeva il ripristino del contributo a favore del Picai (“Sembra evidente l’esigenza di riammettere l’Ente in tempi utili al finanziamento ministeriale, al fine di assicurare la continuità dell’attività di insegnamento del PICAI e l’apertura del nuovo anno scolastico”), il Viceministro degli Esteri, Mario Giro, si è giustificato così: “Sia l’Ambasciata in Canada che il Consolato generale a Montréal hanno espresso parere negativo in merito alla richiesta di contributo presentata per il 2016, in considerazione del fatto che, sulla base del bilancio preventivo, l’Ente in parola appare disporre di fondi propri sufficienti a coprire tutti i costi dei corsi programmati. Anche il Comites di Montréal ha espresso, sin dal 2014, parere negativo alla concessione di contributi, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Il PICAI, malgrado non usufruisca di contributi ministeriali dal 2014, ha infatti mantenuto negli anni in esame sostanzialmente inalterata l’offerta dei corsi a Montréal”. Nella stessa risposta, Giro si è espresso anche sul CESDA: “Il mancato finanziamento nell’anno in corso a favore dell’Ente di nuova costituzione CESDA è da attribuire al fatto che questo non presenta ancora un livello di attività idoneo. Resta fermo che in futuro il potenziamento dell’attività, accompagnato dalla relativa dotazione di risorse proprie, gli consentirà di accedere ai fondi disponibili sul capitolo n. 3153”. Il 20 settembre scorso, l’On. La Marca (insieme ad altri colleghi del PD) è tornata alla carica con una nuova interrogazione sul PICAI: “Entro la fine del 2016 tale Ente si troverà di fronte all’alternativa di concludere l’anno scolastico e proseguire l’attività se sostenuto dai contributi ministeriali, oppure di cessarla definitivamente; in tale eventualità per il Québec si aprirebbe un vuoto di promozione della lingua e cultura italiane altrimenti non recuperabile (…)”. Non è ancora pervenuta la risposta del Ministro. A favore del CESDA, invece, si sta muovendo il MAIE, il Movimento Associativo Italiani all’Estero, che lo scorso settembre, attraverso il suo leader Ricardo Merlo, ha presentato una nuova interrogazione al Ministro degli Esteri: “Nel 2014, su proposta delle stesse autorità diplomatiche, è nato il CESDA, inaugurato dall’allora Sottosegretario Mario Giro. Questo Ente ha subito iniziato i corsi di italiano ed ha stipulato importanti convenzioni con diverse Commissioni scolastiche del Quebec, volte all’inserimento della nostra lingua nel curriculum scolastico”. “Noi chiediamo semplicemente al Ministro come mai il CESDA – in regola con attività e soprattutto bilanci – non abbia ancora ricevuto il sostegno economico previsto per gli Enti gestori”. “Non vorremmo che il CESDA – ha concluso Merlo – che sta facendo un ottimo lavoro in totale trasparenza, venisse abbandonato dalle nostre istituzioni”. Per la cronaca, il Comites di Montréal, nella seduta del 5 ottobre scorso (a cui hanno partecipato anche i rappresentanti dei due Enti Gestori), ha espresso il suo parere, non vincolante, sulle richieste di contributi  degli Enti Gestori per il 2017: positivo per il CESDA e negativo per il PICAI.

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