Tag: centro leonardo da vinci

  • La Comunità guarda al futuro

    La Comunità guarda al futuro

    Il cocktail di Natale del Congresso
    nazionale italo-canadese

    Nella foto riconosciamo, da sinistra: il Sen. Basilio Giordano; il presidente del Congresso, sezione Québec, Pino Asaro; il CEO della ‘Welcome Hall Mission’, Sam Watts, il presidente del Congresso nazionale, Roberto Colavecchio; e l’avv. Antonio Sciascia
    Nella foto riconosciamo, da sinistra: il Sen. Basilio Giordano; il presidente del Congresso, sezione Québec, Pino Asaro; il CEO della ‘Welcome Hall Mission’, Sam Watts, il presidente del Congresso nazionale, Roberto Colavecchio; e l’avv. Antonio Sciascia (Foto di Sara Barone)

    Montréal – L’8 dicembre scorso, nella sala dei Governatori del Centro Leonardo da Vinci, circa 150 persone, tra cui diverse personalità (come il Console Generale d’Italia a Montréal, Mario Riccardo Rusconi; il presidente della CIBPA, Salvatore Cimmino; il Sen. Basilio Giordano, l’avv. Tony Sciascia, il maestro Salvatore Sciascia; il presidente del Congresso nazionale, Roberto Colavecchio; diversi esponenti del mondo associazionistico, e molti altri ancora), hanno preso parte al tradizionale cocktail di Natale del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (CNIC), Regione Québec. Un appuntamento che si rinnova di anno in anno e che costituisce – tra assaggi di prelibatezze culinarie e un bicchere di vino ‘Made in Italy’ – un’importante occasione per scambiarsi gli auguri, ma anche per tracciare un bilancio dell’anno che sta volgendo al termine, proiettandosi nell’anno che sta per venire alla luce. Nel formulare gli auguri di Buon Natale a tutti gli intervenuti, il Console Rusconi ha dichiarato che a lui “piace celebrare la fine dell’anno, non tanto per l’anno appena finito, ma per quello che sta per arrivare, verso il quale guardiamo tutti con nuove idee e nuovi progetti. Il 2017, infatti, è un anno importante visto che ci saranno i festeggiamenti per i 150 anni del Canada, che se oggi è un Paese ricco, sviluppato, aperto e prospero, lo deve anche a chi è arrivato, si è dato da fare, ha lavorato e ha costruito. Per questo motivo è anche una festa nostra. Vi auguro buone feste e prepariamoci per un nuovo anno che si annuncia decisamente importante”.  A prendere la parola, poi, è stato il presidente del Congresso Pino Asaro, che ha riconosciuto come il Console “si faccia sempre in mille per partecipare ad ogni invito ed oggi è qui con noi nonostante il suo aereo sia atterrato a Dorval soltanto questo pomeriggio. Caro Console, lei è più unico che raro! Ringrazio il consiglio di amministrazione, la direttrice generale Josie Verrillo, le Associazioni e le Federazioni che hanno risposto all’invito. Sono sempre più convinto che il Congresso siete voi: senza di voi il Congresso non potrebbe esistere!”. Poi spazio alla musica, con la terza edizione del concerto di beneficenza a favore della Missione ‘Bon Accueil’ (presente il presidente e ceo Sam Watts) nella cornice del Teatro ‘Lino e Mirella Saputo’. A salire sul palco, quest’anno, è stato il gruppo folclorico abruzzese di Rivière-des-Prairies, presieduto da Mariapia Sinigagliese e diretto da Franco Guido e Joe Lucia. Il concerto è stato organizzato dal Comitato Giovani del Congresso.

    Condividi
  • Accidenti a quelle campane di nozze!

    Accidenti a quelle campane di nozze!

    Tony Calabretta al CLDV fino al 25 settembre

    wedding-bells

    (Foto: Sara Barone)

    Applausi scroscianti per l’esilarante storia di una mamma che le prova tutte per trovare una donna al primogenito, che non ne vuole proprio sapere di sposarsi

    Montréal – Quando il teatro chiama, gli italo-canadesi rispondono. Soprattutto se l’invito arriva da un artista poliedrico che ha il volto, la voce e la simpatia di un attore in gamba, brillante, sensibile e… “calabrese”, come Tony Calabretta. Autore teatrale, attore e scrittore (è nato a Montréal 55 anni fa da genitori di Isca Marina, in provincia di Catanzaro, giunti in Canada nel ‘58), dopo il successo dell’ottobre scorso di “Don’t blame me on the stark!”, Tony è tornato a calcare il palcoscenico del Centro Leonardo da Vinci (8370 Lacordaire) con “Damn Those Wedding Bells!” (Accidenti a quelle campane di nozze!). La commedia – scritta e interpretata da Tony Calabretta, per la regia di Antonio Di Verdis, che andrà in scena al teatro Mirella e Lino Saputo fino al 25 settembre – non ha tradito le attese: nella ‘premier’ del 14 settembre ha registrato applausi scroscianti da parte di un pubblico che si è rivisto nelle dinamiche di una famiglia qualunque ed ha partecipato anche per contribuire alla raccolta fondi di SOS Italia (100 $ il costo del biglietto con ricevuta fiscale del valore di 65 $). “Non è una nuova commedia – ci spiega per telefono Tony Calabretta – l’abbiamo già portata in scena due volte: nel 1996, in inglese, al Teatro Centaur, e nel 2002, in francese, (con la traduzione di Michel Tremblay), al Segal Centre. In tutti questi anni mi sono dedicato al cinema e alle serie tv. Sono tornato al teatro l’anno scorso con “Don’t blame me on the stark!” e, visto il grande successo riscosso, abbiamo deciso di riproporre Damn Those Wedding Bells!”, anche perché parla delle dinamiche sempre attuali di una famiglia qualunque”. Raccontaci di più: “Ad una settimana dalle nozze della figlia più piccola Connie (interpretata da Christina Filippidis), il fratello maggiore Anthony, 40enne, (nei cui panni si destreggia magnificamente Tony Calabretta) non ha nemmeno un’amica che possa accompagnarlo al matrimonio. E allora la madre Nunziata (interpretata da Mary Long), piuttosto che preoccuparsi della figlia promessa sposa, si dedica anima e corpo ad Anthony a cui vuole trovare una donna da portare all’altare”. Una commedia romantica da non perdere, insomma. Ma che vuole anche servirci da monito: “Sì, perché ci insegna che la vita è piena di sorprese, ma anche che alla fine tutto succede per una ragione, e che c’è un tempo per tutte le cose”. Perché, come recita la locandina della commedia: se è vero che i matrimoni dovrebbero essere memorabili, questo è indimenticabile.

    Per i biglietti o ulteriori informazioni, contattatte il 514-955-8370 oppure consultare il sito: www.cldv.ca

    Condividi
  • Corsa alla solidarietà: 120 mila $ da Québec e Montréal

    Corsa alla solidarietà: 120 mila $ da Québec e Montréal

    Corsa alla solidarietà

    Da sinistra: l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, il Ministro Martin Coiteux, il Sindaco Denis Coderre, la Ministra Christine St-Pierre e la deputata Filomena Rotiroti
    Da sinistra: l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, il Ministro Martin Coiteux, il Sindaco Denis Coderre, la Ministra Christine St-Pierre e la deputata Filomena Rotiroti

    (Foto: Sara Barone)

    La Ministra St-Pierre ed il Sindaco Coderre hanno annunciato, rispettivamente, lo stanziamento di 60 mila $ nel corso di una conferenza stampa convocata al Centro Leonardo da Vinci, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Ottawa, Gian Lorenzo Cornado, e di diverse autorità politiche e personalità comunitarie

    Montréal – Quando l’Italia soffre, il Québec (che conta circa 350 mila italo-canadesi) è sempre al suo fianco. Si è verificato in passato (l’ultima volta in occasione del terremoto che ha devastato l’Aquila nell’aprile 2009) e sta succedendo anche in queste ore. Il governo del Québec e il Comune di Montréal hannno stanziato, sebbene l’Italia non ne abbia fatto esplicita richiesta, rispettivamente 60 mila dollari (120 mila in totale) come gesto di solidarietà ed amicizia dopo il drammatico sisma che ha ucciso 292 persone nel centro della Penisola.  L’annuncio è arrivato venerdì scorso, 26 agosto, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta al Centro Leonardo da Vinci, a St-Léonard (scelta altamente simbolica), ed alla quale hanno partecipato diverse autorità e personalità, tra cui l’Ambasciatore d’Italia a Montréal, Gian Lorenzo Cornado; il Console Generale d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi; Martin Coiteux, Ministro della Sicurezza Pubblica e degli Affari municipali; Rita De Santis, Ministro dell’Accesso all’Informazione; Filomena Rotiroti, deputata di Jeanne-Mance–Viger; il Sindaco di Montréal, Denis Coderre; Christine Black e Michel Bissonnet, rispettivamente Sindaco di Montréal-Nord e Saint-Léonard; Francesco Miele, consigliere di Côte-de-Liesse; Sylvia Lo Bianco, consigliera di Montréal-Nord; Dominic Perri, consigliere di Saint-Léonard; Filomena Rotiroti, deputata di Jeanne-Mance–Viger; Giovanna Giordano, presidente del Comites di Montréal; Joey Saputo, presidente della Fondazione comunitaria Italo-Canadese; Pino Asaro, presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, regione Québec; Pat Buttino, direttore generale del CLDV; e Salvatore Cimmino, presidente della CIBPA.

    120 MILA $ PER LA CROCE ROSSA CANADESE

    ‘Moderati’ dalla Rotiroti, prima la Ministra St-Pierre e poi il Sindaco Coderre hanno annunciato il versamento di un sostegno finanziario pari a 120.000 $ totali (60 mila il governo provinciale e 60 mila il Comune) che sarà devoluto al fondo di soccorso della Croce Rossa canadese per il sisma che ha scosso l’Italia centrale il 24 agosto.

    ST-PIERRE: SOLIDALI CON UN PAESE UNICO

    L’aiuto finanziario del Governo del Québec è di 60 000 $ e proviene dal Ministero delle Relazioni internazionali e della Francofonia e dal Ministero per la Pubblica Sicurezza: contribuirà a sostenere l’intervento condotto dalla Croce Rossa in Italia e permetterà di venire in aiuto delle vittime del sisma. “Tutti i Quebecchesi e le Quebecchesi – ha dichiarato la Ministra St-Pierre – sono toccati da questa prova che colpisce un Paese con cui abbiamo sviluppato un grande rapporto di amicizia. Con questo sostegno, desideriamo partecipare al lavoro collettivo appena cominciato, solidali con un Paese assolutamente unico. Facciamo, inoltre, appello alla generosità dei Quebecchesi per raccogliere dei fondi che consentano di fornire un aiuto concreto alle popolazioni dei paesi italiani duramente colpiti dal sisma”,.

    COITEUX: ITALIANI TENACI E CORAGGIOSI

    “Da tanto tempo il Québec intrattiene forti legami con l’Italia”, ha sottolineato il Ministro Coiteux, che è anche cittadino italiano. “Un importante sentimento di affetto si è sviluppato con la Comunità italiana, la cui vitalità contribuisce al dinamismo della metropoli e di tutta la società quebecchese. Gli Italiani sono persone coraggiose. Sono convinto che sapranno dar prova di forza e tenacia e il governo vuole appoggiarli in questa prova dolorosa”.

    ROTIROTI: SCOSSA DAL BILANCIO DELLE VITTIME

    “Come numerosi Quebecchesi di origine Italiana – ha affermato la Rotiroti – sono rimasta veramente scossa dai fatti avvenuti in Italia mercoledì mattina, soprattutto per il bilancio delle vittime che non cessa di aumentare dalle prime ore dopo la catastrofe. Ci auguriamo che questo annuncio possa aiutare il governo e il popolo italiano a superare questi momenti difficili”.

    CODERRE: IMMAGINI COMMOVENTI, ORA SOLIDARIETà

    Dal canto suo, il Comune di Montréal verserà una somma di altrettanti 60.000 $. “Dedico un pensiero speciale ai familiari delle vittime e anche alla Comunità italiana di Montréal che sta vivendo momenti difficili. Le immagini di questa catastrofe hanno commosso il mondo intero e un’umana solidarietà si impone in modo naturale. Sono lieto di annunciare che il Comune di Montréal contribuirà alla campagna di finanziamento della Croce Rossa canadese per le vittime del sisma con una somma di 60.000 $. L’iniziativa di Montréal e del Governo del Québec costituisce un gesto di grande sostegno, ed invito tutti i Montrealesi e i Quebecchesi a dare prova della loro consueta generosità”.

    Si ricorda che i Quebecchesi e le Quebecchesi che sono
    ancora alla ricerca di informazioni precise sulla situazione dei
    loro cari che si trovano in Italia, possono comunicare con i servizi consolari canadesi: 1 800 387-3124 o 1 613 996-8885,
    oppure via email: sos@international.gc.ca (in Canada)
    e +39 06-85444-2911 oppure sos@international.gc.ca (in Italia)

    Condividi
  • Joe Pannunzio, il ‘problem solving’ della Comunità

    Joe Pannunzio, il ‘problem solving’ della Comunità

    di Vittorio Giordano

    Joe-Pannunzio

    Montréal – È ‘fedele’ a Raymond Chabot da 36 anni: molisano di origine, revisore contabile di formazione, oggi tiene in ordine i conti di 125 aziende. È generoso di natura, sempre pronto ad accontentare i suoi clienti. Al punto che in molti sono diventati anche suoi amici. Ma, soprattutto, è così orgoglioso delle sue origini italiane da aver accettato (a partire dal 1º luglio) la presidenza del Centro Leonardo da Vinci, cuore pulsante della Comunità italo-montrealese. Lui è Joe Pannunzio. “Il CLDV e la Casa d’Italia – ci ha detto nel corso di un’intervista – rappresentano i nostri gioielli. Tanto che, recentemente, alcuni esponenti della Comunità ebraica di Montréal hanno visitato il Centro rimanendone impressionati. Questo perché è una struttura completa (con palestra, piscina e campi da bocce) che loro non hanno. Il merito è soprattutto dei nostri dirigenti: Joe Borsellino, Silvio De Rose e Pat Buttino. Quest’ultimo sta facendo un lavoro superbo nel diversificare le attività: corsi di cucina, classi di lingua, mostre artistiche, esibizioni teatrali e tantissime altre iniziative”.  Cosa farai per rendere il Centro ancora più attraente? “ll nostro è un Centro comunitario, ma non sono solo gli italiani ad usufruirne. Ed è questa la sfida del futuro: renderlo sempre più efficiente sarà difficile, ma ci proveremo, perché c’è tanta gente in gamba che ci lavora”. Raccontaci la storia di immigrazione della tua famiglia. “I miei genitori (Antonio Pannunzio e Maria De Michelis, entrambi di Montelongo, prov. di Campobasso) sono arrivati in Canada nei primi anni ’50. Hanno lavorato duramente – papà nella costruzione e mamma nell’industria tessile – per regalare un futuro migliore al loro unico figlio. Io sono nato nel 1958, sono cresciuto nel quartiere di Mile-End, all’epoca piena di italiani, fino a 10 anni; poi ci siamo trasferiti a Saint Léonard. Mi sono sposato a 23 anni, nel 1981, con Giuliana, di origini marchigiane. Dopo essermi laureato in Contabilità alla ‘John Molson School of Business’, presso la Concordia University, dal 1984 sono iscritto all’albo dei contabili professionisti del Québec. Ho 3 figli maschi: Antony, dell’83, Roberto, dell’85, e Andrea, del ‘93. Tutti e 3 amano la lingua italiana e vanno spesso in Italia. Ho ancora famiglia in Italia e ci vado ogni due anni. Ogni volta mi sento a mio agio: affitto una macchina e vado dappertutto, senza bisogno di mappe”. Parliamo della tua carriera. “Ho cominciato a lavorare il 5 settembre del 1980 presso la “Campbell Sharp”, dove mi sono subito occupato di contabilità e revisioni, diventando partner dell’azienda nel 1989. Ho avuto lo stesso datore di lavoro per tutta la vita, visto che nel 1991 l’azienda si è fusa con la ‘Raymond Chabot’. A noi italiani piace restare fedeli e leali, soprattutto quando la compagnia apprezza il tuo lavoro e ti dà fiducia. In tutto sono 36 anni. Ad oggi gestisco 125 compagnie e molti dei miei clienti sono professionisti italiani di successo: dopo tanti anni di collaborazione, non sono più solo il loro revisore, ma anche il loro consulente, se non addirittura un loro amico. Negli uffici alla ‘National Bank Tower’, in pieno centro, siamo 8 partners, 65 impiegati in tutto. Perché la gente dovrebbe preferirci? Siamo la più grande azienda in Québec e offriamo servizi personalizzati. Per quanto mi riguarda, poi, sono una persona generosa di natura: mi piace vedere i miei clienti sorridenti e soddisfatti. Li incontro almeno 3/4 volte all’anno, ma sono sempre disponibile: siamo uomini d’affari, abbiamo la loro stessa forma mentis e cerco sempre di rendermi reperibile”. In cosa consiste il tuo lavoro? “Mi occupo di revisione dei conti, ma fornisco anche consigli per operazioni finanziarie, come nuove acquisizioni: i clienti mi coinvolgono nei loro processi decisionali. Mi considero più come un ‘problem solving’”. Parliamo delle tue origini italiane. “Sono molto orgoglioso di essere italiano e sono grato ai miei genitori e a tutti gli immigrati per tutto quello che hanno fatto: sono venuti senza niente ed hanno contribuito a costruire il Canada, una storia incredibile. È arrivato il tempo di restituire qualcosa alla Comunità. Per parecchio tempo ho fatto parte della CIBPA, partecipando al comitato delle borse di studio, e per 4 anni, dal 2004 al 2007, sono stato il tesoriere della Fondazione Comunitaria italo-canadese guidata da Mario Galella. È allora che ho potuto conoscere più da vicino la Comunità. Oggi stiamo cercando di capire come migliorarci, coinvolgendo maggiormente le nuove generazioni”. Come catturare l’attenzione dei giovani?  “È la nostra sfida più grande: non ho ancora la risposta, ma ne stiamo parlando alla Fondazione: vogliamo attirare i 40enni, è tempo che anche i più giovani facciano la loro parte. È una sfida durissima, ma la mia missione è trovare il modo di coinvolgere le nuove generazioni. Non tutti possono permettersi un biglietto da 1.000 $ per il Ballo dei Governatori: bisogna trovare anche altre attività, altrettanto interessanti, per coinvolgere più gente possibile. Noi italiani siamo persone incredibili, ma a volte siamo divisi e non facciamo squadra: siamo quasi perfetti, ma potremmo essere perfetti!”.
    È vero: dipende tutto da noi!

    Condividi
  • Gli italo-canadesi festeggiano la famiglia

    Gli italo-canadesi festeggiano la famiglia

    È la quarta edizione organizzata dal Centro Leonardo da Vinci

    cldv-fam-1

    Montréal – Una festa per tutti, piccoli e grandi, in un’esplosione di suoni, colori e… tanto sano divertimento: è il Festival della famiglia, l’appuntamento estivo andato in scena, per il quarto anno consecutivo (la seconda edizione, per la verità, è stata annullata causa maltempo), al Centro Leonardo da Vinci, nel cuore di Saint Léonard, domenica 19 giugno. Nonostante fosse anche la festa del papà ed il caldo afoso non abbia dato tregua, diverse famiglie – provenienti anche da altri quartieri della città, non solo di origine italiana e molte di giovanissima età – si sono riversate sulla piazzetta adiacente al Centro, versante Lacordaire, per partecipare ad un’iniziativa – ancora una volta sponsorizzata dalla compagnia d’Assicurazione “Allstate” (sotto la supervisione di Daniel Perri) – che ha voluto mettere l’accento sul valore ed il significato della famiglia, attraverso attività per tutti i gusti e tutte le età: dal tiro alla fune al calcio balilla umano, dalla corsa a “3 gambe” alla gara degli spaghetti. Il tutto “condito” dagli immancabili panini alla salsiccia, dai popcorn, dal gelato e dallo zucchero filato, oltre che “ritmato” dalle esibizioni canore di diversi gruppi ed artisti: The Nolas, All Aboard, il gruppo di giovani talenti “Cantami Una Canzone”, Living Room Party, The Falling, Nadia Dolce e Carlo Aspri, Anthony Bentivegna (vincitore del “DJ Battle 2”) ed il cabarettista Guido Grasso. A fare da ‘maestro di cerimonia’ Luciano Pipia, giornalista della radio CJAD. Senza dimenticare gli stand che hanno ospitato gli sponsors e partners dell’evento: Passion Soccer, Allstate Assurance, Financière Manuvie, Ville Maria Kia, Collège Herzing, BACA (Bikers against Child Abuse), Videotron, Bell Media, CFMB, Caisse Populaire Canadienne Italienne, BMR e TD Bank. Tra i partecipanti, anche l’attore Tino Tavarone, i deputati federali Nicola Di Iorio e Angelo Iacono, oltre al consigliere municipale Dominic Perri ed a Joe Panunzio, partner associato di Raymond Chabot Grant Thornton, neo presidente del CLDV.  “Qui c’è tutto per la famiglia – ha dichiarato Pat Buttino, direttore generale del CLDV -: dalla musica ai giochi, dai sorteggi al cibo. Vogliamo regalare una giornata indimenticabile ai bambini, ma anche ai genitori”. “Una volta all’anno cerchiamo di organizzare un evento a favore della Comunità – gli ha fatto eco Frank Sorrentino, direttore marketing del CLDV -: ci teniamo a ribadire l’importanza della famiglia in un’epoca in cui è sempre più divisa”. “La famiglia è la roccia su cui poggia tutta la nostra società – ha dichiarato Nicola Di  Iorio -: in una fase storica di grandi trasformazioni, dobbiamo riflettere sul futuro che lasciamo ai nostri figli. La famiglia è il valore imprescindibile della nostra vita: nella gioia e nel dolore, è il nostro rifugio naturale”. “Da quando sono diventato papà – ha detto Angelo Iacono – ho capito veramente quanto sia importante la famiglia ed è bene che ci siano manifestazioni come questa per riaffermarne il valore imprescindibile. Quando c’è la famiglia – che unifica tutte le culture di una società multietnica come quella canadese – c’è anche l’amore e la pace”. (V.G.)

    Pat Buttino (a sinistra) e Frank Sorrentino (a destra) premiano il gruppo Videotron come “Vincitori della giornata”
    Pat Buttino (a sinistra) e Frank Sorrentino (a destra) premiano il gruppo Videotron come “Vincitori della giornata”

     

    In primo piano Nicola Di Iorio.  Alle sue spalle (da sinistra): Angelo Iacono, Dominic Perri e Pat Buttino
    In primo piano Nicola Di Iorio. Alle sue spalle (da sinistra): Angelo Iacono, Dominic Perri e Pat Buttino

     

    Daniel Perri
    Daniel Perri

     

    Antonio  DiVerdis,  Tony Calabretta e Luciano Pipia
    Antonio DiVerdis, Tony Calabretta e Luciano Pipia

     

    Guido Grasso
    Guido Grasso

     

    Il gruppo dei giovani talenti ‘Cantami una canzone’
    Il gruppo dei giovani talenti ‘Cantami una canzone’

     

    cldv-fam-3
    Nadia Dolce e Carlo Aspri

    Joe Pannunzio nominato neo presidente del CLDV

    Pannunzio_Joe

    Montréal – Il consiglio e l’amministrazione del Centro Leonardo da Vinci sono lieti di annunciare due nomine, ufficiali a partire dal prossimo 1º luglio: Joe Pannunzio, partner associato di Raymond Chabot Grant Thornton, prende il posto di Silvio De Rose come presidente, mentre Joe Ferraro, contabile di Deloitte, diventa il nuovo tesoriere. Il consiglio e l’amministrazione ringraziano di cuore Silvio De Rose per gli anni di impegno e devozione trascorsi al Centro, sia come fondatore che come presidente.

    Condividi
  • Carmela Caltagirone: “Sognate, credeteci e realizzatevi”

    Carmela Caltagirone: “Sognate, credeteci e realizzatevi”

    La direttrice vendite a Montréal-est per TD Canada Trust al Centro Leonardo da Vinci

    Da sinistra: Cristina Zilic, Stacie Keenan (membro del comitato organizzatore), Carmela Caltagirone, Luca Bracali,  Frank Sorrentino, Nancy Forlini, Pat Buttino e Cristina Mucciardi (altro membro del comitato organizzatore)
    Da sinistra: Cristina Zilic, Stacie Keenan (membro del comitato organizzatore), Carmela Caltagirone, Luca Bracali,
    Frank Sorrentino, Nancy Forlini, Pat Buttino e Cristina Mucciardi (altro membro del comitato organizzatore)

    Montréal – “Sognate, credeteci e realizzatevi”: queste le parole-chiave di Carmela Caltagirone, direttrice delle vendite nella zona di Montréal-est per TD Canada Trust, che il 3 maggio scorso è stata protagonista di una conferenza che si è tenuta al Piccolo Teatro del Centro Leonardo da Vinci (circa 150 i partecipanti, in stragrande maggioranza donne) nell’ambito di una serie di incontri (aperti l’8 aprile scorso da Mélanie Joly, 37 anni, Ministra del Patrimonio Canadese) sulle “sfide” delle carriere al femminile. Anche quello della Caltagirone, che ha passato in rassegna le principali tappe della sua carriera, è stato un discorso motivazionale per incoraggiare le donne a perseguire i loro sogni fino a trasformarli in realtà, senza per questo rinunciare alla propria vita familiare nei panni di figlie, mogli e mamme. “È tutta una questione di equilibrio e di approccio positivo alla vita”, ha detto Carmela, 38 anni, originaria di Cattolica Eraclea (Agrigento), dopo che i nonni, da parte di entrambi i genitori, Francesca e Joe, sono emigrati in Canada agli inizi degli anni ’60. Dopo essersi laureata in Finanza e Managment alla Concordia University, Carmela ha subito cominciato a lavorare nella banca Td Canada Trust come sportellista. Per poi essere promossa ogni 2 anni e mezzo. Fino a diventare, oggi, la direttrice vendite di circa 20 specialisti in ipoteche. Sposata e con 2 bambini, Carmela è orgogliosa di essere italiana, per alcuni valori imprescindibili: come “il senso della famiglia, la grande cultura enogastronomica, lo spirito di sacrificio, la forza di volontà e l’anelito al successo nella vita”. “Sono una donna estremamente forte – ha detto alle donne in platea – capace di investire il 200% delle mie forze nei progetti di lavoro, senza mai darmi per vinta”. Idee chiare, quelle di Carmela, già nella fanciullezza, visto che a 14 anni lavorava nel Panificio ‘Sylvia’ per “comprare quello che volevo, senza chiedere soldi ai miei genitori”.

    Un’altra storia di successo, un altro modello vincente per ispirare le nuove generazioni, un’altra dimostrazione di come tante donne italo-canadesi, determinate e competenti, abbiano contribuito, attraverso i loro percorsi professionali virtuosi, alla crescita di un intero Paese. “Mi auguro che la mia storia possa essere d’esempio per tante donne – ha concluso Carmela Caltagirone -: sognate, credeteci e realizzatevi! Non ostacolate voi stesse: abbiate fiducia e andate a prendervi il vostro futuro!”. (V.G.)

    Condividi
  • Mélanie Joly si racconta alle italo-canadesi

    Mélanie Joly si racconta alle italo-canadesi

    Da sin.: Silvio De Rose, presidente del CLDV; Frank Sorrentino, direttore marketing del CLDV; il notaio Damiana Cavallaro; Marie Anne Colucci, assistente della Ministra Melanie Joly; Pat Buttino, direttore culturale del CLDV; l’agente immobiliare Nancy Forlini; il deputato federale Nicola di Iorio ed il consigliere municipale Dominic Perri
    Da sin.: Silvio De Rose, presidente del CLDV; Frank Sorrentino, direttore marketing del CLDV; il notaio Damiana Cavallaro; Marie Anne Colucci, assistente della Ministra Melanie Joly; Pat Buttino, direttore culturale del CLDV; l’agente immobiliare Nancy Forlini; il deputato federale Nicola di Iorio ed il consigliere municipale Dominic Perri

    La Ministra del Patrimonio
    al Centro Leonardo da Vinci

    La deputata liberale di Ahuntsic-Cartierville ha ripercorso le fasi più importanti
    della sua carriera, tra delusioni , ripartenze  e rivincite. Fino alla cena a casa di Obama…

    di Vittorio Giordano

    joly-cldv4Montréal – Il successo non è mai istantaneo, ma il risultato di un lungo processo, spesso tortuoso e travagliato. Un vero e proprio ‘rito di iniziazione’. Dove spesso l’obiettivo resta un labile miraggio. Ma anche dove l’umiltà, la capacità di cadere e rialzarsi, la perserveranza… possono fare la differenza. Fino al sospirato successo. È il caso di Mélanie Joly, 37 anni, dal novembre scorso deputata federale di Ahuntsic-Cartierville e poi scelta come Ministra del Patrimonio canadese, che l’8 aprile scorso è stata protagonista di una conferenza che si è tenuta al Piccolo Teatro del Centro Leonardo da Vinci (140 i partecipanti, al 95% donne) nell’ambito di una serie di incontri sulle “sfide” delle carriere al femminile. La serata – al costo di 15 $ e seguita da un leggero rinfresco – ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’On. Nicola Di Iorio, deputato federale della contea di St-Léonard/St-Michel; Silvio De Rose, presidente del CLDV; Dominic Perri, consigliere municipale di St-Leonard; il notaio Damiana Cavallaro; Marie Anne Colucci, assistente della Ministra; Rosaria Monaco, direttrice della scuola Picai ‘Notre-Dame-de-la-Defense’; Frank Sorrentino, direttore marketing del CLDV; Pat Buttino, direttore cultura e congressi del CLDV. L’idea di una serie di forum per discutere delle esperienze al femminile è venuta ad un comitato formato da: Cristina Mucciardi, Cristina Zilic, Nancy Forlini, Damiana Cavallaro, Elisa Lopez, Marie Anne Coluccio, Sonia De Rose, Stacie Keenan, Stephanie Valenti e Frank Sorrentino. Già programmati i prossimi incontri (in totale saranno 6): il 3 maggio sarà il turno di Carmela Caltagirone, direttrice vendite, est di Montréal, di TD Bank; mentre a giugno sarà la volta della dott.ssa Josée Tremblay ed a settembre toccherà all’agente immobiliare Nancy Forlini.

    Una panoramica della platea (stracolma) del Piccolo Teatro al Centro Leonardo da Vinci
    Una panoramica della platea (stracolma) del Piccolo Teatro al Centro Leonardo da Vinci

    Mélanie Joly: la forza delle idee e la voglia di farcela. Una carriera, quella di Mélanie Joly, sin dagli albori ‘dominata’ da alcune costanti: l’impegno sociale, lo spirito filantropico, la passione per la comunicazione, ma anche la propensione imprenditoriale. Ed una filosofia di vita vincente: “Conoscere a fondo se stessi, vivere il presente, non avere paura di rischiare, anche a costo di ricominciare da zero o andare controcorrente, credere nelle proprie idee, gestire in modo autentico le proprie emozioni, puntare sui propri punti di forza e sfidare le proprie debolezze”: questo il suo messaggio. Figlia di un papà contabile (con un passato alla Commissione finanze del PLC) e di una mamma direttrice della Commissione scolastica di Mille-Îles, Mélanie si laurea (con lode) in Giurisprudenza all’Université de Montréal e poi ottiene un prestigioso Master in Diritto Europeo e Comparato all’Università di Oxford. Avvocato di formazione, nel corso della serata la Ministra ha raccontato tutte le sue ‘peripezie’ professionali prima di trovare nella politica la giusta sintesi alle sue molteplici aspirazioni: prima avvocato presso gli studi ‘Davies Ward Phillips et Vineberg’ e ‘Stikeman Elliott’, poi giornalista a Radio Canada, quindi direttrice dell’agenzia di comunicazione internazionale ‘Cohn & Wolfe’. E ancora: fondatrice del partito Vrai changement pour Montréal e candidata a sindaco della città alle elezioni del 3 novembre 2013 (arriverà seconda, dietro Denis Coderre, con il 26.5% dei voti). Fino all’incontro con Alexandre Trudeau: diventa consigliera politica del fratello Justin per il Québec e poi candidata liberale nella contea di Ahuntsic-Cartierville (aggiudicandosi prima le primarie e poi le elezioni col 47% dei consensi). Il 15 ottobre del 2014 è uscito il suo primo saggio politico: “Changer les règles du jeu”, edizioni Québec Amérique. Ma la Joly si è distinta anche per il suo impegno sociale: nel 2009 ha co-fondato ‘Génération d’idées’, un gruppo di riflessione politica per i giovani di 25-35 anni, e dal 2008 fa parte di diversi consigli di amministrazione, tra cui quelli della ‘Régie des Rentes’ del Québec, del Museo di Arte contemporanea e della Fondazione del CHUM. Il magazine ‘ELLE Québec’ l’ha eletta “Donna dell’anno” nel 2008 e nel 2013, mentre il quotidiano ‘La Presse’ l’ha scelta nel 2013 come ‘Modello femminile del futuro”. “La politica di oggi – ha concluso – è alla ricerca di leadership morale: soprattutto in Québec, abbiamo bisogno di leader con valori morali, che sappiano gestire le emozioni in maniera autentica, che siano onesti non solo in termini di azioni ma anche di motivazioni. Ecco perché Trudeau sta avendo successo: quando parla di femminismo e diritti delle donne, ci crede veramente”. E Mélanie Joly non è da meno. Con la serata di gala alla Casa Bianca, accolta da Obama e Michelle, nella recente visita a Washington insieme al Primo Ministro (“Un’esperienza straordinaria, una serata storica”) a suggellare l’inizio di una lunga e brillante carriera politica. Anche a livello internazionale.

    Condividi
  • “Non tutti possono essere Italiani”…

    “Non tutti possono essere Italiani”…

    roberto-medile7653

    Montréal – “Non tutti possono essere Italiani… però vale la pena provarci”. Ne è convinto Roberto Medile, artista poliedrico e direttore artistico del Centro Leonardo da Vinci, che ha voluto ‘provocare’ così il pubblico montrealese invitandolo allo spettacolo per pochi ‘eletti’ (massimo 50 appassionati seduti comodamente in poltrona), che si terrà il prossimo 3 dicembre nella cornice dal Salone dei Governatori del Centro Leonardo da Vinci. Insieme a lui ci saranno il pianoforte e la chitarra, per un totale di 14 brani musicali (1h e 20 minuti in tutto), intervallati da simpatici monologhi sui tratti caratterizzanti dell’italianità (come la gestualità, la superstizione, le tanti virtù ed i pochi vizi).

    “Io sono italiano, un italiano vero, un ‘prodotto’ di origine controllata”, ci spiega Medile. “Non lo dico per vantarmi – aggiunge -: è la pura sacrosanta verità. Questo valore aggiunto, questo regalo, me lo ha fatto Dio fin dalla nascita: mio padre è Italiano, mia madre è Italiana, mio fratello è Italiano, le mie sorelle sono Italiane. Allora sono Italiano. Un italiano vero”. “Gli italiani – continua – non sono perfetti. No, sono molto più che perfetti…. Sono Italiani! È vero che ci sono dei miti. Non tutti gli Italiani hanno fatto fortuna in America. No. Ce ne sono, che sono in mezzo a una strada. Sì costruiscono le strade, le autostrade….Un altro mito: gli Italiani sono degli amanti incomparabili. Beh, questo forse è vero. Che volete – conclude -… non tutti possono essere italiani. Però, vale la pena provarci”. La sfida ai quebecchesi (e non solo) è lanciata. Se volete saperne di più, partecipate numerosi: Roberto conta su di voi! Anche perché il buonumore, la musica e le canzoni, cullano i sogni, rompono la noia e rendono la vita più bella.

    LASCIATEVI ANDARE. Biglietti: 20 $, parcheggio gratuito. Info: 514 955 8370.

    Condividi
Online Shopping in BangladeshCheap Hotels in Bangladesh