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  • L’unione fa la forza: 1.800.000 $ per il futuro della Comunità

    L’unione fa la forza: 1.800.000 $ per il futuro della Comunità

    Da sinistra riconosciamo, tra gli altri: Joseph Pannunzio, Tony Loffreda, la Ministra Mélanie Joly, Giuseppe Borsellino, il Console Marco Riccardo Rusconi e Luigi Liberatore
    Da sinistra: Gino Berretta, Angelo Iacono, la Ministra Mélanie Joly, Nicola Di iorio, l’avv. Antonio Sciascia, Salvatore Cimmino, Domenic Diaco e Giuseppe Borsellino

    Montréal – Insieme… verso un futuro sempre più radioso e scintillante. Perché “quando c’è la volontà, un modo si trova sempre” e “per creare una Comunità forte e unita, basta volerlo”, come hanno ribadito gli organizzatori.  Frasi che i nostri connazionali hanno saputo sempre trasformare in fatti. Venerdì 29 giugno la Comunità italiana si è tirata a lucido (donne in abito da sera e uomini in giacca e farfalla) per partecipare, unita e compatta, alla prima edizione del gala di beneficenza “Insieme”, una serata organizzata dal Centro Leonardo da Vinci e dalla Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, in collaborazione con il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, la CCPI-Casa d’Italia e l’Associazione della gente di affari ed i professinisti Italo-Canadesi (CIBPA), sotto la presidenza d’onore di Tony Loffreda, vice-chairman RBC Royal Bank. Presenti, naturalmente, i vertici delle organizzazioni protagoniste: Giuseppe Borsellino (presidente del cda del CLDV, oltre che presidente del gala), il grande regista di questa strepitosa iniziativa, Joseph Pannunzio (presidente CLDV), Gino Berretta (presidente CCPI-Casa d’Italia), Antonio Sciascia (presidente CNIC) e Salvatore Cimmino (presidente CIBPA). Nel corso della serata, che si è protratta fino alle 2 del mattino e che ha visto la partecipazione di circa  500 ospiti, sono stati raccolti un milione e 800 mila dollari, che serviranno a sostenere i servizi offerti dagli organismi comunitari. Ancora una volta la Comunità italiana ha risposto all’appello: quando facciamo rete e uniamo le forze, possiamo affrontare (e vincere) qualsiasi sfida. A fare da maître de cérémonie è stata Ivana Bombardieri, la voce italiana di Montréal (Radio CFMB), coadiuvata dal comitato organizzatore presieduto da Lia Messina e formato da: Salvatore Sciascia (direttore artistico), Pat Buttino (direttore generale CLDV), Alex Loffredi (direttore generale FCCI), Josie Verrillo (direttrice generale Congresso) e Marisa Celli (direttrice generale CCPI-Casa d’Italia). Al tavolo d’onore spiccava la presenza di Mélanie Joly, Ministra del Patrimonio canadese, insieme, tra gli altri, ai deputati federali Italo-canadesi Nicola Di Iorio, Angelo Iacono e David Lametti, oltre al Console Generale d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi. Dopo il cocktail delle 18, che si è tenuto nel parco di fronte all’ingresso principale del Centro Leonardo da Vinci, intorno alla famosa statua del “tuffatore” realizzata dalla scultrice Laura Santini, gli ospiti si sono spostati all’interno, per l’occasione trasformata in lussuosa sala da ricevimento. Qui hanno potuto degustare un menù enogastronomico rigorosamente Made in Italy, prima di prendere posto al teatro ‘Mirella e Lino Saputo’. In un tripudio di fiori stile Sanremo, hanno assistito ad un concerto di musica classica, con arie liriche celeberrime interpretate da artisti di fama mondiale come il tenore Walter Fraccaro (che nel 2016 si è aggiudicato il Premio “Aureliano Pertile” per “Nessun dorma”, il suo cavallo di battaglia), la soprano Raphaelle Paquette, la mezzo-soprano Geneviève Levesque ed il baritono Alexandre Sylvestre. Tutti accompagnati dall’Orchestra Sinfonica di Montréal diretta dal Maestro Gianluca Martinenghi (lo stesso che poi parteciperà anche alla Settimana Italiana) in opere famosissime per un’atmosfera da pelle d’oca: dalla Cavalleria Rusticana di Mascagni alla Boheme, alla Tosca ed alla Turandot di Puccini, dal Barbiere di Siviglia di Rossini alla Traviata di Verdi. Una serata, dunque, all’insegna dell’eccellenza enogastronomica, del bel canto e della solidarietà per una nobile missione: serrare le fila, fare rete e unire le forze per sostenere gli organismi che da decenni contribuiscono attivamente allo sviluppo culturale, sociale ed economico della Comunità Italo-montrealese. (V.G.)

     

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  • CFMB in scena: vincono Palumbi e Marrone

    CFMB in scena: vincono Palumbi e Marrone

    Servizio fotografico: Marco della cioppa

    di Giulia Verticchio

    Montréal – Lunedì 21 maggio, al Teatro ‘Mirella e Lino Saputo’ del Centro Leonardo Da Vinci, a Saint-Léonard, si è tenuta la Finalissima di Superfantastico, il più importante concorso di canto italiano in Nord America, un prodotto di Radio CFMB 1280AM, nato nel 1995, quest’anno alla sua 23esima edizione. La serata si è aperta con una performance di tutto lo staff della radio che ha cantato una canzone, accompagnato da un corpo di ballo stile hollywoodiano. Il nuovo jingle “Il tuo momento”, che passerà da adesso in poi sulle onde di CFMB, è un riadattamento di “Another Day of Sun”, tratto dalla colonna sonora del film ‘La La Land’. Autore del testo in italiano è Alessandro Mercurio, mentre il coordinamento di registrazione è stato a cura di Roberto Rantucci e Jaime Farro, presso i Cherry Production Studios. Uno spettacolo d’intrattenimento a tutto tondo, presentato da un’elegantissima Ivana Bombardieri, un brillante ed esperto Alessandro Mercurio ed uno spassosissimo Silvio Orvieto, di una dinamicità e varietà certamente nuovi nella sua storia, in cui la poesia delle canzoni scelte e il rigore di uno spettacolo strutturato si sono alternate all’ironia e alle risate. Ad arricchire lo show, le esibizioni del grande chitarrista Robert Michaels, con un’interpretazione raffinata e travolgente, quella hip-hop dell’Academie de Danse, e quella di Giulia Miccoli, voce campionessa del Cantagiro 2017, concorso italiano da sempre legato a Superfantastico.

    Jessica Dubuc Palumbi e Donna Marrone

    Alla giuria, l’attore Dino Tavarone, i musicisti Charles Vaccaro e Robert Michaels, la stylist Sonia Marengo e la cantante Daniela Fiorentino. Vincitrice del gruppo Giovani, Jessica Dubuc Palumbi, con “O mio babbino caro” di Giacomo Puccini, che si aggiudica da CFMB una borsa di studio per perfezionarsi nella musica e un iPad, come omaggio. Vincitrice della categoria Adulti, Donna Marrone, con la mitica e difficile “Caruso” di Lucio Dalla, che si aggiudica un viaggio in Italia per esibirsi al Cantagiro del prossimo 29 settembre, al Teatro Comunale di Fiuggi. Notevoli nei rispettivi gruppi anche Alyssa Rea con “Ammore Annascunnuto” e Gianna Scarapicchia con “Il mondo”, davvero brave. Superfantastico è uno spettacolo unico nel suo genere, un impegno complesso portato avanti con grinta e semplicità, che non rinuncia mai alla sua identità e a quello che è abituato a rappresentare e ad offrire alla comunità italo-canadese, innovandosi come solo un cuore pulsante della canzone italiana a Montréal può fare. Tradizione 2.0…

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  • Fiorentino e Rispo: omaggio a Totò

    Fiorentino e Rispo: omaggio a Totò

    di Giulia Verticchio

    Montréal – Si preannunciava un bellissimo spettacolo e lo è stato. Se una nuova formula è sempre una sfida, questa era una ricetta sicuramente vincente. Venerdì 13 si è svolta presso il Centro Leonardo Da Vinci una serata colorata, che ha messo insieme tradizione e novità, volti famigliari e volti nuovi, lontani e vicini, concentrando i diversi suoni di una gioia italiana che fa bene al cuore. Hanno aperto lo spettacolo l’eleganza di Ivana Bombardieri, voce delle voci italiane di Montreal, e l’humour di Joe Cacchione, il nostro preside preferito, esilarante come sempre. Protagonisti della scena Daniela Fiorentino, cantante e attrice napoletana, e Patrizio Rispo, noto al grande pubblico per il suo ruolo nella soap opera televisiva “Un posto al sole”, ma anche come attore di cinema. Daniela ha scelto una via di sperimentazione musicale di nicchia, di valorizzazione della canzone napoletana dialettale e della lingua francese, unite in una linea poetica comune, portando la melodia napoletana rivisitata all’estero, traducendo le canzoni napoletane in francese, interpretando Edith Piaf. Il palco è il suo habitat, il ritmo è il suo elemento, la performance ha un’energia instancabile e brillante. Cuore dello spettacolo, l’omaggio al Principe partenopeo, per far conoscere anche il Totò drammaturgo, poeta e compositore, oltre al genio della comicità teatrale. Rispo al leggio con dei passi scritti da Totò e Daniela al microfono del canto, un’orchestra composta da Sari Dajani alla chitarra, Ali Labelle al piano, Alain Picotte al basso-contrabbasso e Sergio D’Isanto a batteria-percussioni. E poi un esperimento: una poesia composta da Totò, trasformata in canzone… Il principe Antonio de Curtis stesso ammise “Io con la faccia posso esprimere tutto,
    invece ho trascurato questo e mi sono buttato a fare dei filmetti che non mi hanno permesso di diventare internazionale”. Eppure, diventa internazionale ogni volta che un talento napoletano lo omaggia su un palco del mondo, perfino nel lontano e freddo Canada.   

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  • Superfantastico 2018 | Semifinali, selezionati 12 talenti

    Superfantastico 2018 | Semifinali, selezionati 12 talenti

    di Giulia Verticchio

    Roberto Medile al pianoforte

    Montréal – Domenica 8 Aprile, presso il Teatro Mirella e Lino Saputo del Centro Leonardo Da Vinci, si sono tenute le semifinali di Superfantastico, il più importante concorso di canto italiano in Nord America, un prodotto di Radio CFMB 1280AM, nato nel 1995, presentato per molti anni da Silvana Di Flavio e Nick De Vincenzo, quest’anno alla sua 23esima edizione. La continuità di questo spettacolo, che si rinnova restando sempre fedele a se stesso, si è arricchita quest’anno dell’operato di Roberto Medile, come direttore artistico dell’evento, e di un’ampia collaborazione del CLDV. Medile ha accompagnato il canto di alcuni talenti suonando al pianoforte, creando una raffinata atmosfera da piano bar, e ha animato tutta la serata con grande entusiasmo. Prestigiosa la giuria, composta da Giorgia Fumanti, soprano italiana album EMI da oltre 1 milione di copie; Steve Galante, produttore e arrangiatore musicale internazionale, Veronica Melis, coreografa, ballerina e attrice teatrale, Françine Grimaldi, editorialista culturale radiofonica, e il Maestro Enzo De Rosa, pianista e compositore. Per competenza tecnica, presenza scenica e interpretazione sono stati selezionati 12 talenti. Nel gruppo Giovani: Simona Schiro con “Tu vuo’ fa’ l’Americano”, con tanto di balletto e gestualità; una bravissima Alissa Rea con “Ammore Annascunnuto”, canzone napoletana molto difficile, interpretata in modo poetico e potente; Jessica Dubuc Palumbi con “O mio babbino caro” di Puccini, Alexandru Nicolae Tutuianu, con “Nel blu, dipinto di blu”, e due belle voci maschili avventurate in brani di cantanti femminili, Lorenzo Del Padre con “Strani Amori” di Laura Pausini e Adriano Bocchicchio con “È vero che vuoi restare” di Alessandra Amoroso. Stessa audacia al contrario nel gruppo Adulti: Oriana Lugo Berardo con “Perdere l’amore”, di Massimo Ranieri, Donna Marrone con “Caruso” di Lucio Dalla, Gianna Scarapicchia, melodica e precisa, con “Il mondo” di Fontana. E poi Sergio Taddeo con la mitica “Che sarà” del 1971, e due voci da soprano, Evgeniya Alekseeva, con “Con te partirò” e Diana Varela con “Cinema Paradiso”. Hanno chiuso lo spettacolo Rosemary La Posta, in arte December Rose, vincitrice della scorsa edizione di Superfantastico, con il suo nuovo singolo “Lo Specchio”, e la magistrale esibizione del pianista Beguentch Gueldyev, del Conservatorio Superiore Tchaïkovski di Mosca, che ha strappato una standing ovation. I vincitori andranno alle finali del 21 maggio, che saranno presentate da Ivana Bombardieri, voce ammiraglia della radio, con la partecipazione di tutto lo staff, e con una grande novità, per la radio e per lo spettacolo, qualcosa di mai visto prima a Superfantastico, che sorprenderà il pubblico e gli ascoltatori…

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  • Il modello italo-canadese spiegato ai giovani

    Il modello italo-canadese spiegato ai giovani

    Evyn Lewis della “Lauren Hill Academy”, vincitore del “DJ Battle 2017” organizzato dal Centro Leonardo da Vinci, si è esibito a Cosenza il 9 novembre, dopo 3 giorni di ‘tavole rotonde’ su come facilitare il processo di integrazione tra culture diverse

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    Da sinistra: Eugenia Ventrella, Raffaella Fortino, Carolina Russo, Adalgisa Lupinacci, Paola Lico, Dino Filipelli, Donna Manos, Frank Sorrentino, Rosita Paradiso, Maria Franca Faragasso, Raffaella Bozzo e Pat Buttino
    Pat Buttino e Frank Sorrentino durante la tavola rotonda a Cosenza
    Pat Buttino e Frank Sorrentino durante la tavola rotonda a Cosenza

    Montréal – La musica musica per superare le differenze e facilitare l’integrazione tra culture spesso agli antipodi. È il nobile scopo del concorso “DJ Battle”, la sfida alla consolle ideata da Pat Buttino, direttore generale, e Frank Sorrentino, direttore marketing del Centro Leonardo da Vinci (CLDV), che quest’anno, in occasione della terza edizione, ha visto vincere (era il 21 aprile scorso) Evyn Lewis, studente della “Lauren Hill Academy”, scuola secondaria della Commissione scolastica “English-Montréal”. Il viaggio in Italia doveva essere un semplice corollario della manifestazione, il culmine di un percorso, il giusto premio per il vincitore. E invece, soprattutto quest’anno, ha assunto un significato di formidabile valore, ‘ergendosi’ a viatico per la conoscenza reciproca ed a modello di integrazione multiculturale. Un modello che Buttino e Sorrentino, insieme a Lewis ed alla preside della “Lauren Hill Academy”, Donna Manos, hanno spiegato agli studenti delle scuole calabresi in 3 tavole-rotonde (“I processi di immigrazione e integrazione: Italia e Canada a confronto”) che hanno tenuto dal 3 al 10 novembre, grazie alla preziosa collaborazione di Stefania Alessio e Maria Rosario Sorrentino. Confronti che sono stati preceduti (il 5 e il 6) dalla visita al campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia e delle grotte carsiche di Sant’Angelo, nel comune di Cassano all’Ionio: due attrazioni turistiche che in troppi ancora ignorano, in Italia e nel mondo. Poi spazio alle discussioni. Il 7 novembre a Santo Stefano di Rogliano: presenti gli studenti di 8 scuole, alcuni professori, la Sindaca Lucia Nicoletti e diversi imprenditori. Encomiabile l’impegno dei ragazzi, che si sono improvvisati guide turistiche illustrando agli ospiti montrealesi le sculture del museo a cielo aperto (Mab, Museo all’aperto Bilotti) che da qualche mese anima il centro di Cosenza, lungo Via Mazzini, con le opere, tra gli altri, di Giorgio De Chirico, Salvador Dalì e Giacomo Manzù. L’8 novembre, poi, a Vibo Valentia, davanti ai giovani di 2 scuole secondarie, il secondo round con la partecipazione di esponenti politici e istituzionali, come Wanda Ferro, ex sindaco di Catanzaro, e Maria Concetta Ciliberti, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il 9 novembre, infine, il gran finale a Cosenza, nella Galleria Nazionale, con gli studenti di 7 scuole che fanno parte dell’Istituto Comprensivo di Montalto Scalo, diretto da Franca Faragasso. Giornata che si è conclusa con l’Ethnic Dance Party in cui si è esibito anche Evyn Lewis, vincitore del “DJ Battle 2017” a Montréal, insieme ad altre 5 dj locali. In ciascuna tavola rotonda è stato sviscerato il tema dell’immigrazione e dell’integrazione alla luce dell’esperienza di accoglienza, multiculturalità e integrazione vissuta in Canada dalle sei High Schools del “Montreal English School Board” e dal Centro “Leonardo Da Vinci”. In particolare, la preside Donna Manos ha spiegato la realtà scolastica canadese con le innumerevoli attività ricreative previste nel doposcuola; Pat Buttino si è concentrato sulla storia dell’immigrazione italiana, grazie anche all’ausilio di filmati e pubblicazioni; mentre Frank Sorrentino ha portato l’esempio del Centro Leonardo da Vinci, modello vincente di una Comunità attiva, dinamica e inclusiva con una struttura polifunzionale che offre servizi, attività comunitarie, ricreative e formative, corsi, seminari, degustazioni, mostre, concerti, spettacoli, ecc. Per dimostrare, in sintesi, che gli immigrati di oggi in Italia eravamo noi negli anni ‘50 e ‘60 in Canada e che un’integrazione compiuta e di successo richiede un tempo lungo fino a 3 generazioni. Perché, in fondo, l’immigrazione è la stessa dappertutto, negli inizi e negli esiti. E, un giorno, anche i nuovi arrivati in Italia contribuiranno a far crescere il Bel Paese, così come gli italiani in Canada hanno contribuito in maniera determinante alla sua crescita. L’obiettivo ultimo è abbreviare i tempi di un processo inesorabile attraverso scambi di informazioni tra i presidi in Italia ed i dirigenti scolastici canadesi, su un modello di convivenza che funziona.
    Per una Calabria che può anticipare i tempi sfruttando il know-how montrealese suggerito dai suoi corregionali, per trainare l’Italia verso un mondo sempre più aperto e globalizzato. (V.G.)

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  • La moda montrealese parla italiano

    La moda montrealese parla italiano

    Incontro della serie “Forums Pour Femmes” al CLDV

    Marisa Minicucci racconta la sua esperienza ultratrentennale al servizio del design femminile, che ancora oggi ispira e modella le giacche, i cappotti e gli impermeabili della collezione autunno-inverno “Sosken Studios x Marisa Minicucci”

    Frank Sorrentino, Cristina Mucciardi, Angela Gentile, Nazig Injejikian, Linda Faraccio, Marisa Minicucci, Damiana Cavallaro, Nancy Forlini, Sonia De Rose e Susan Handrigan
    Frank Sorrentino, Cristina Mucciardi, Angela Gentile, Nazig Injejikian, Linda Faraccio, Marisa Minicucci, Damiana Cavallaro, Nancy Forlini, Sonia De Rose e Susan Handrigan (Foto Sara Barone)

    Montréal  Lei è una delle fashion designer più importanti in Canada, con oltre 30 anni di esperienza nel settore: stiamo parlando di Marisa Minicucci, le cui collezioni sono da sempre caratterizzate da uno stile classico e, allo stesso tempo, moderno. Che è, poi, la sua firma indelebile, il suo marchio di fabbrica inconfondibile. Uno stile di vita che ha conquistato moltissimi clienti: paradossalmente non tanto in Québec, quanto nel resto del Canada e negli Usa. Il 18 ottobre scorso, sul palco del Piccolo Teatro del Centro Leonardo da Vinci, Marisa Minicucci è stata la protagonista del 6º incontro della serie “Forums Pour Femmes” al CLDV che, nel corso dei mesi, ha visto alternarsi sul palco personalità come Mélanie Joly, Carmela Caltagirone, Nancy Forlini, Maria Guzzo, Carole Gagliardi, Linda Fraraccio e Mutsumi Takahashi per raccontare le loro esperienze di vita come donne e professioniste. Marisa ha iniziato la sua carriera lavorando per “Irving Samuel”, la prestigiosa casa di abbigliamento riconosciuta nel mondo per i suoi abiti e cappotti di alta gamma. Poi ha spiccato il volo, mettendosi in proprio e creando brand di successo come “Marisa Minicucci”, “M Siamo” e “Minicucci x Marcanio”. In quest’ultimo caso, insieme alla figlia Anissa Marcanio, prima che questa cominciasse a studiare Medicina alla York University di Toronto: entrambe diplomate al LaSalle College’s di Montréal, nel 2012 hanno unito le loro forze lanciando un brand specializzato in giacche e cappotti di alta qualità. Due capi di abbigliamento protagonisti assoluti della realtà climatica montrealese, caratterizzata da lunghi e gelidi inverni, ma anche da mesi di transizione, come aprile/maggio e ottobre/novembre. Periodi in cui, soprattutto le donne, hanno la necessità di proteggersi dal clima incerto, senza però mai rinunciare alla loro femminilità. Con gli anni Marisa Minicucci si è specializzata sempre più nella moda femminile, fino a diventare la “Design director” delle collezioni autunno/inverno “Sosken Studios x Marisa Minicucci“ della casa di abbigliamento montrealese AJG Apparel. Oggi le giacche, i cappotti e gli impermeabili ideati e prodotti da Marisa Minicucci (“bellissimi, praticii e innovativi”, recita il sito internet ufficiale)  sono venduti in oltre 1.000 negozi ed in 9 Paesi del mondo. “Se c’è una cosa che ho imparato in quasi trent’anni nell’industria della moda, è che lo stile è in un costante stato di transizione”, ama ripetere Marisa Minicucci. Come a dire: ‘panta rei’, tutto scorre. La sua bravura consiste nel cogliere l’attimo, offrendo capi di abbigliamento adeguati allo spirito del tempo. Per poi mettersi in gioco e guardare al futuro con nuove soluzioni. Chapeau! (V.G.)

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  • La musica italiana nel cuore dei giovani

    La musica italiana nel cuore dei giovani

    Ariana Ianniciello e Rosamaria La Posta si aggiudicano il concorso canoro

    Foto: Carmine Garizzi - Studio 61
    Foto: Carmine Garizzi – Studio 61

    di Giulia Verticchio

    Montréal – Sabato 15 Aprile, al teatro Mirella e Lino Saputo del Centro Leonardo Da Vinci, si sono tenute le finali di Superfantastico, il più importante concorso di canto in italiano in Canada, ideato nel 1995, presentato e organizzato da Silvana Di Flavio e Nick De Vincenzo, quest’anno alla sua 22ª edizione. Sulle onde di Radio CFMB 1280 AM, il “Rendez-Vous Quotidiano” di Nick e Silvana è sempre ricco di iniziative che coinvolgono molto attivamente la Comunità, come “Flash Back – cosa ti ricorda questa canzone?” o “E vorrei dire”, il concorso di poesie in italiano. In fondo la poesia è musica, e anche una canzone è sempre poesia. Entrambe arrivano dritte al cuore a tenere vivo un ricordo, a rievocare un’emozione. Superfantastico continua ad unire i giovani italo-canadesi di Montréal, ricordandoci chi siamo veramente e da dove veniamo. Gli organizzatori, la radio, i cantanti, il pubblico, gli ospiti e gli sponsor, rendono questo evento un successo che appartiene orgogliosamente a tutti noi, da 22 anni. Il tutto con la partecipazione di illustri ospiti dell’industria musicale italiana e una giuria composta da Tony Massarelli, Larry Mancini, il grande chitarrista Robert Michaels, che ha chiuso lo spettacolo con un’esibizione raffinata e travolgente, ed Enzo De Carlo, patron del concorso canoro italiano Cantagiro. La stretta collaborazione con i concorsi canori italiani permette ai vincitori di Superfantastico di conoscere i palcoscenici in Italia e ai giovani talenti italiani di esibirsi in Canada, come Flavio Capasso, di Napoli, vincitore del Cantagiro 2016 e di The Voice of Italy 2013. Con la mitica “Hallelujah” di Leonard Cohen e con una voce che ci ha fatto venire la pelle d’oca, Ariana Ianniciello, oltre ad essere stata premiata dalla giuria come vincitrice del primo gruppo, ha anche vinto il premio della preferenza popolare sul sito web di Radio CFMB, con ben 1348 voti. Ascoltandola ad occhi chiusi non si indovinerebbe certo la sua giovanissima età. Vincitrice del secondo gruppo, Rosamaria La Posta, con “Aspetterò”, romantica canzone del trio di voci maschili Il Volo. Rosamaria ha studiato Medicina Alternativa ed è Naturopata, ma è anche un’artista a tutti gli effetti, che scrive le sue canzoni, suona il pianoforte e si esibisce con il nome d’arte “December Rose”. Gli altri finalisti: Lorena Ricci (“Una finestra tra le stelle”), la bravissima Selena Victoria Lemme, con la non facile “Ora o mai più” di Dolcenera, la piccola grande voce Alyssa Rea con la mitica “Caruso” di Lucio Dalla, in napoletano, Kaia Rose Frare (“Sola”), che è stata la seconda più votata sul sito web, Gianna Scarapicchia (“Più su”), Amanda Amari (“Vincerò”), Corina Vincelli (“Let it go”) e Chris Bucci (“Per te”). Ad arricchire la serata, anche un’esibizione a quattro voci dei vincitori delle precedenti edizioni, Mike Melino, Alexander D’Alesio, Eleonora Sciortino e Oriana Lugo Berardo.

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  • Maria Guzzo:passione per il successo

    Maria Guzzo:
    passione per il successo

    Incontro della serie “Forums Pour Femmes” al CLDV

    di Vittorio Giordano

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    Maria Guzzo (Foto di Sara Barone)

    Montréal – Organizzazione, perseveranza, spiritualità e tre donne come modelli di vita: Madre Teresa di Calcutta, Lady Diana e Jacqueline Kennedy Onassis. “Madre Teresa ha rinunciato alla sua famiglia ed ha sacrificato tutta la sua vita per il bene degli altri”; “Diana era una donna incredibilmente vera e appassionata, a prescindere dal titolo di Principessa, sempre impegnata in iniziative caritatevoli, nell’occhio del ciclone dei media perché ‘colpevole’ di voler crescere i figli nella normalità”; “Jackie era una donna di grande classe, dignità e integrità, capace di mantenere la sua identità e di affrontare le sfide quotidiane nonostante fosse sposata con l’uomo più potente d’America”. Sono alcuni dei passaggi più significativi dell’intervento di Maria Guzzo, protagonista di una conferenza che si è tenuta, il 21 marzo scorso, al Piccolo Teatro del Centro Leonardo da Vinci (circa 150 i partecipanti, in stragrande maggioranza donne) nell’ambito di una serie di incontri (aperti da Mélanie Joly, Ministra del Patrimonio Canadese, seguita da Carmela Caltagirone, direttrice vendite a Montréal-est per TD Canada, e Nancy Forlini, presidente di Remax Solutions) sulle “sfide” delle carriere al femminile.

       Maria ha parlato con il cuore in mano, senza filtri, come madre di 5 figli e moglie di Vincenzo Guzzo, noto imprenditore dell’industria cinematografica quebecchese, proprietario di 10 multi-sala con oltre 600 dipendenti. “Non siamo mai in competizione”, ha garantito Maria. Che ha mostrato tutto il suo orgoglio di donna impegnata: “Qualcuno può pensare che il mio successo sia dovuto alla stabilità finanziaria: sì, aiuta, lo ammetto, ma devo comunque farmi in quattro per  raggiungere i miei obiettivi”. Ricordando come, dai 18 ai 24 anni, abbia lavorato part-time per pagarsi gli studi (“È stata dura lasciare la mia famiglia, ma in cuor mio sapevo che un giorno sarei stata ripagata di tutti i sacrifici”). E come, inizialmente, abbia scelto di restare a casa per crescere i figli: “Essere madre è il ruolo più potente di cui noi donne siamo investite. L’essenza della nostra vita è la maternità: diventare un modello per i nostri figli”. Non senza sacrifici: “La mia sveglia suona alle 4:45 del mattino per preparare i miei figli ad andare a scuola”. A darle energia è la passione a 360 gradi:“Abbiamo bisogno di passione nelle nostre vite, passione in quello che facciamo, passione al lavoro, con i nostri figli, nel nostro matrimonio e in tutti i nostri rapporti sociali”.

    “La morte raggiunge tutti, ricchi e poveri.
    Per questo dobbiamo goderci ogni singolo minuto della nostra vita”

    Maria con il marito Vincenzo Guzzo
    Maria con il marito Vincenzo Guzzo (Foto di Sara Barone)

     Maria Guzzo ha parlato anche nei panni di studentessa e filantropa. Sta portando a termine un Master in Psichiatria all’Università McGill, con una tesi sulla scrittura espressiva (“Ho deciso che devo studiare non meno di 30 ore alla settimana”), mentre, come responsabile delle attività filantropiche di Cinémas Guzzo, dal 2008 organizza l’annuale evento di beneficenza, ‘Notte in bianco’, che ad oggi ha raccolto oltre 3 milioni di dollari, soldi che fino al 2015 erano destinati alla ricerca contro il cancro all’ospedale Shriners ed al Generale Juif, e che negli ultimi 2 anni sono stati invece devoluti alla ricerca sulla salute mentale dei bambini, per capire se esistono dei meccanismi pedagogici e terapeutici da insegnare nelle scuole. È in questo contesto che, nell’aprile 2015, Maria Guzzo ha pubblicato “How to Train your Dreams”, un libro che vuole ricordare ai bambini meno fortunati che non sono soli in questo mondo, che vale sempre la pena di coltivare i propri sogni e che la speranza è l’ultima a morire.

        Nel solco di questa solidarietà, Maria fa parte dei consigli di amministrazione di 5 organismi filantropici: La Fondazione Mgr Arthur Deschênes, Les Grands Ballets Canadiens, The Kids Write Network, la Fondazione dell’ospedale Rivière-des-Prairies (Centro di cure psichiatriche) e la Fondazione dell’Istituto universitario di salute mentale.

       Il segreto del suo successo risiede anche nella capacità di coltivare le amicizie, quelle vere: “Purtroppo è vero che le donne sono nemiche tra loro. Le donne veramente di successo, però, si aiutano a vicenda: mi piace aiutare, sostenere e ricambiare, perché certa che alla fine sarò premiata dalla vita”. Che è un dono troppo prezioso, per essere sprecato tra ignavia e apatia: “La morte raggiunge tutti, ricchi e poveri: con i soldi possiamo comprare il lusso, ma alla fine tutti nella stessa barca, le malattie non colpiscono solo i meno abbienti. Per questo dobbiamo goderci ogni singolo minuto della vita. La sera vado a letto contenta per quello che ho fatto e ancora più contenta per quello che farò il giorno dopo. Spero di essere ricordata per quello che ho dato e non solo per il mio cognome. Sono orgogliosa di chi sono e dove sono, e mi piacerebbe che i miei figli, un giorno, possano seguire le mie orme”.

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  • Rockalypse, scelti i 6 finalisti

    Rockalypse, scelti i 6 finalisti

    Festival del Rock and roll al Centro Leonardo da Vinci

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    Montréal – È solo alla sua seconda edizione, ma già raccoglie crescenti e convinti consensi. È “Rockalypse”, il festival del Rock and roll organizzato da Alessia Priolo di “Sincop8ed Noize”, agenzia che promuove e mette in contatto gli artisti locali, insieme al Centro Leonardo da Vinci, con la sponsorizzazione di Videotron. “Rockalypse”, per i giovani tra i 20 ed i 35 anni, è una delle tre attività “mirate” promosse dal Centro: le altre due sono “DJ Batlle”, per studenti delle Scuole Secondarie, ed il “Forum delle donne”, per le storie di successo al femminile. Tutte iniziative che vedono un Centro sempre più attivo aprirsi sulla Grande Montreal, con un occhio di riguardo per i giovani, andando oltre l’appartenenza etnico-culturale. L’anno scorso, ad aggiudicarsi “Rockalypse” sono stati gli “All Aboard”, un gruppo formato da 4 quebecchesi di Terrebonne. Sabato 11 marzo si sono tenute le semifinali e, a passare il turno, sono state 6 band su 9 partecipanti: Brain Flower, The Barrel Heads, Safe in Sound, Wolves at Midnight, Jane Doe ed Era 9. In tutto, i gruppi iscritti sono stati 20 e le prime esibizioni si sono tenute il 7 gennaio e il 4 febbraio. Il prossimo 9 aprile, invece, è in programma il gran finale: il gruppo vincente rappresenterà Montréal al Subiaco Rock Blues Festival, in programma giovedì 10 agosto. La manifestazione laziale si svolge regolarmente ormai da oltre 20 anni, con una durata di 4 o 5 giorni,  nella Piazza della Resistenza a Subiaco. Professionalità, creatività e modernità sono le ‘parole-chiave’ del successo di questa kermesse, che riscuote ogni anno un notevolissimo successo di pubblico, sottolineato da un coinvolgimento emotivo straordinario ed originale degli spettatori, che divengono partecipi nelle varie serate e nelle numerose iniziative previste. Ciò che più conta, comunque, è che anche quest’anno, nella torrida kermesse estiva di Subiaco, ci sarà anche l’eclettica ed effervescente Montréal. (V.G.)

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  • Sarà un 2017 pieno di attività

    Sarà un 2017 pieno di attività

    Il cocktail della Fondazione
    Comunitaria Italo-Canadese

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    La 32ª edizione del Ballo dei Governatori si terrà venerdi 12 maggio,
    in occasione del 15° anniversario del Centro Leonardo Da Vinci

    Montréal   La Fondazione Comunitaria Italo-Canadese ha iniziato il nuovo anno in grande stile con il Cocktail annuale tenutosi lo scorso venerdi 27 gennaio 2017 presso la Casa d’Italia. I Governatori e gli amici della Fondazione sono stati invitati alla Casa d’Italia, un’icona della comunità italo-canadese, la cui missione è di salvaguardare la nostra eredità  culturale e memoria collettiva, preservando, promuovendo e sviluppando la cultura italo-canadese. Per completare la serata, due artisti sono stati invitati ad esibire le loro opere, come simbolo del linguaggio universale che unisce l’umanità.

    Oltre 75 Governatori e amici, tra cui il Console Generale Marco Riccardo Rusconi e il Console Filippo Lonardo, hanno partecipato all’evento per celebrare i successi del 2016 e prepararsi per un promettente 2017. Il cocktail ha rappresentato l’opportunità per esprimere la gratitudine per la generosità e il supporto dei membri della Fondazione e per riconosciere il prezioso lavoro svolto dai componenti del Consiglio dei Fiduciari e dei comitati organizzatori degli eventi. Il presidente della Fondazione Joey Saputo ha condiviso il rapporto annuale del 2016 sulle iniziative di raccolta fondi e ha svelato le più recenti novità rispetto al tanto atteso progetto Unitas, tra cui la sua missione il suo modello e la sua struttura. La Direttrice Generale Anna Giampà ha inoltre condiviso il calendario degli eventi della FCCI, che comprende:

      La 2ª edizione di FCCIQ Faceoff, un torneo di hockey che si terrà presso Hockey Etcetera il 4 e 5 marzo

    • La 32ª edizione del Ballo dei Governatori, che si svolgerà venerdì 12 maggio, in occasione del quale verrà celebrato il 15° anniversario del Centro Leonardo Da Vinci

      L’evento “Open e Velocittà”, una giornata dedicate all’amore per il golf e il ciclismo, che avrà luogo il 28 agosto presso Golf St. Raphael

    • Texas Hold’Em, una serata di Poker/Casinò che si terrà nel mese di ottobre

    La sala è stata piena di entusiasmo e di aspettative per un futuro che si annuncia entusiasmante.

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    Organizzazione senza scopo lucrativo, la FCCI è stata creata nel 1975 con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere il mantenimento e la promozione delle organizzazioni filantropiche della Comunità. Per maggiori informazioni sugli eventi e le attività della Fondazione, telefonate al (514) 274-6725 oppure visitate il sito internet www.fcciq.com.

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