La targa commemorativa è stata svelata il 1º agosto scorso nella Casa d’Italia dal Ministro Coiteux, i deputati Iacono e Lametti, il Sindaco Coderre, il Console d’Italia Lonardo, il presidente del Congresso Colavecchio e l’appassionato di storia comunitaria Lucca
Montréal – Una targa commemorativa per rendere omaggio ai tanti immigrati italiani che, con il duro lavoro, hanno contribuito alla crescita del Canada. A svelarla, il primo agosto scorso, nella cornice storica della Casa d’Italia di Montréal, sono stati il Ministro della Sicurezza Pubblica e degli Affari Municipali, Martin Coiteux, i deputati federali Angelo Iacono e David Lametti, il Sindaco Denis Coderre, il Console d’Italia Filippo Lonardo, il presidente del Congresso Nazionale Italo-Canadese Roberto Colavecchio e l’appassionato di storia comunitaria Pietro Lucca. Il governo canadese, attraverso i suoi rappresentanti, ha messo in luce il ‘peso’ storico che hanno avuto i lavoratori italiani nello sviluppo economico e sociale del Canada all’inizio del XX secolo. “Rendiamo omaggio al lavoro e ai sacrifici di questi italiani”, ha sottolineato Filippo Lonardo, Console d’Italia a Montréal. “Questo tributo – ha aggiunto Roberto Colavecchio – testimonia come la Comunità italiana si sia ben integrata in Canada”. Pietro Lucca, ricercatore appassionato di storia comunitaria, ha sottolineato come, oltre all’immenso debito che il Canada ed il Québec hanno nei confronti delle braccia italiane, non va traascurato il non meno importante contributo intellettuale: da Verrazzano ai cartografi, dai religiosi ai militari, dagli artisti ai professionisti di tutti i settori della società. Come emerso nel corso dell’evento, la prima ondata migratoria risale al 1880, quando molti italiani decidono di stabilirsi in Canada per sfuggire alla difficile situazione economica in Italia. E così, attraversato l’oceano, le braccia italianane si rivelano indispensabili per costruire ferrovie, produrre acciaio e lavorare in miniera. Tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, sono stati circa 199 770 gli italiani immigrati in Canada, per l’80% come lavoratori stagionali, quindi temporanei. Con lo scoppio della Prima Guerra mondiale, però, in più di 100 000 italiani decidono di restare, dando origine a tante “Piccole Italie” in tutto il Paese. “La Comunità italiana ha fornito un contributo fenomenale al Canada – ha detto il Ministro della Sicurezza Pubblica, Martin Coiteux -: non solo San Leonard, ma tutto il Canada non sarebbe lo stesso oggi”. “La storia dei migranti è la nostra storia: non potremo mai dimenticare che ogni mattone nei nostri edifici è stato messo con il sudore della fronte dei nostri immigrati”, ha detto Angelo Iacono, deputato per Alfred-Pellan, che ha parlato a nome del Ministro dell’Ambiente e del Cambiamento climatico, nonché responsabile di Parcs Canada, Catherine McKenna.
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