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  • Energia, Capogrossi: “Con efficienza energetica, vento, sole, mare è momento Italia”

    (Adnkronos) – “La transizione ecologica non può non passare dall’efficienza energetica. In Italia vi sono 14 milioni di immobili. Efficientando gli immobili e parallelamente generando energia all’interno dei confini nazionali, quindi sfruttando le risorse che madre natura ci ha dato – sole, vento e mare – siamo convinti che nel giro di 10-15 anni possiamo essere al cento per cento rinnovabili, al cento per cento autonomi e abbattere totalmente le emissioni inquinanti”. Lo ha detto Carlo Capogrossi Colognesi, Ceo di Greenvest, specializzata in efficienza energetica e rinnovabili, parlando con l’Adnkronos a margine della tavola rotonda ‘Transizione energetica, mobilità sostenibile: le sfide per il futuro’, organizzata da Gc Network presso la Sala Refettorio della Camera.  

    “Un altro punto che ci preme evidenziare – aggiunge Capogrossi – è la lotta alla siccità, che genera problemi di diverso tipo. Innanzitutto sul fronte dell’agricoltura nel Centro-Sud Italia. Ma anche dal punto di vista della produzione di energia, soprattutto per l’idroelettrico e l’idrogeno, due tecnologie, una più matura e una in via di sviluppo, fortemente dipendenti dall’acqua. È molto importante cercare di combattere la siccità per conservare l’acqua, anche attraverso i bacini di accumulo con cui si rende più efficiente il sistema idroelettrico. Le dighe servono anche per questo”.  

    Quanto alle richieste al prossimo governo, il Ceo di Greenvest precisa che “chiunque sarà il vincitore, ci aspettiamo una identificazione precisa delle zone in cui si potranno sviluppare vasti impianti eolici e fotovoltaici, la liberalizzazione totale dell’eolico offshore e un potenziamento dell’efficienza energetica di tutti gli immobili. In precedenza, con il superbonus e prima ancora con il vecchio ecobonus, andavamo ad agire sulle residenze. Su 14,5 milioni di fabbricati, 12 milioni sono prettamente residenziali, ma dobbiamo efficientare anche gli altri due milioni e mezzo di edifici. Quindi bisogna attivare questo tipo di iniziative, che sia al 110% o al 100% poco importa, l’importante è l’impatto e soprattutto la velocità. È una corsa contro il tempo. Ogni anno perdiamo tanti soldi. E purtroppo esportiamo questi soldi per importare energia. È arrivato il momento dell’Italia, il mondo ormai predilige quel tipo di risorse che l’Italia ha: vento, sole e mare. Fino ad oggi i giacimenti erano altri, gas, petrolio. Finalmente è il nostro turno. E addirittura, se svilupperemo bene la tecnologia del moto ondoso, potremmo esportare energia”. 

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  • Calenda e il ‘confronto’: “Meloni ridicola, Letta furbetto”

    (Adnkronos) – Giorgia Meloni “ridicola”, Enrico Letta “furbetto”. Carlo Calenda, leader di Azione, nel suo ‘controdibattito’ si esprime così nei confronti della numero 1 di Fratelli d’Italia e del segretario Pd, che si sono sfidati nel confronto ospitato dal Corriere della Sera. “Letta e Meloni presentano i programmi dei loro partiti, non delle coalizioni. Non c’è nessuna coalizione, è una finzione”, è la riflessione. 

    “Meloni che dice ‘è finita la pacchia in Europa’ è ridicola, non credo che nessuna tremi, ma queste parole fanno male all’Italia”, dice Calenda dai suoi canali social rispondendo alle stesse domande poste a Letta e Meloni. 

    “La nostra linea è simile a quella di Letta, riteniamo che ci voglia più Europa, ma con qualche differenza: ad esempio, che non si possa ritenere di andare avanti con tutti questi paesi che mettono veti come Polonia e Ungheria, e siamo anche contrari sull’allargamento indiscriminato. Non si può avere una Europa insieme molto forte e molto larga, il Pd ha posizione ingenua”, dice Calenda. 

    Quando si parla di fisco, nel mirino finisce il segretario dei dem. “Letta, stai facendo il furbetto. Andare al Sud a dire che si assumeranno 900 persone nella pubblica amministrazione, che si finanzieranno 1000 bar in 1000 borghi, o che si daranno 10 mila euro ai giovani è un inseguimento dei 5 stelle che non appartiene alla cultura del Pd”, dice Calenda. 

    “La massima ipocrisia italiana sono i condoni – aggiunge Calenda – li abbiamo fatti tutti, primo tra tutti Enrico Letta. La Lega poi propone di condonare tutto tranne l’omicidio. La fideiussione da chiedere a tutte le imprese? E’ anticostituzionale. Dimostra che è l’ora del dilettante allo sbaraglio”. 

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