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  • Elisabetta, da Biden a Mattarella: i leader che saranno ai funerali

    (Adnkronos) – Dal presidente americano Joe Biden con la moglie Jill al presidente italiano Sergio Mattarella, dal presidente della Germania Frank-Walter Steinmeir al presidente del Consiglio europeo Charles Michel. E poi ci sono i regnanti e gli ex, oltre ai premier e ai capi di istituzioni. Lunga la lista dei leader che lunedì prossimo, il 19, saranno a Londra per partecipare ai funerali della regina Elisabetta. Ci sono anche leader che sono stati invitati, come il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ma che non hanno ancora accettato l’invito. 

    Al momento, ad aver confermato la loro presenza alla cerimonia funebre, sono almeno quattordici presidenti e cinque primi ministri. Poi ci sono i re e gli ex regnanti. 

    Tra i presidenti, oltre a Biden, Mattarella e Steinmeir hanno confermato la loro presenza Alexander Van Der Bellen, presidente austriaco, Gitanas Nauseda, presidente della Lituana, Ranil Wickremesinghe, presidente dello Sri Lanka, Yoon Suk-yeol presidente della Corea del Sud. C’è poi il presidente del Brasile Jair Bolsonaro, quello polacco Andrzej Duda, il lettone Egils Levits, Paula Mae Weekes presidente di Trinidad e Tobago, il presidente della Finlandia Sauli Niinisto, il presidente ungherese Katalin Novak e il presidente irlandese Michael Higgins. 

    Come premier saranno ai funerali di Elisabetta il primo ministro canadese Justin Trudeau, l’irlandese Micheal Martin, quello palestinese Mohammad Shtayyeh, la premier della Nuova Zelanda Jacinda Ardern, l’austriano Antony Albanese. 

    Come regnanti, alla cerimonia funebre parteciperanno il re di Spagna Felipe VI e la moglie Letizia, ma anche l’ex sovrano Juan Carlos I con la moglie Sofia. Ci saranno poi i re del Belgio, re Filippo e la regina Matilde, il re olandese Guglielmo Alessandro e la regina Maxima. 

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  • Elisabetta, Londra si prepara ad accogliere il feretro della regina

    (Adnkronos) – Londra si prepara ad accogliere il feretro della regina Elisabetta. Al momento al salma si trova nella cattedrale di St. Giles a Edimburgo, dove rimarrà esposto fino alle 17 (ora locale). In serata verrà trasferito in aereo a Londra. Quindi da domani fino a domenica la camera ardente a Westminster Hall. Il principe di Galles William e la principessa Kate aspetteranno il feretro della regina Elisabetta a Buckingham Palace. La bara sarà accolta da re Carlo. 

    IL VOLO – Il feretro della regina volerà a Londra su un RAF C17, in passato usato per consegnare aiuti alla popolazione ucraina colpita dalla guerra lanciata dal presidente russo Vladimir Putin, ma anche per evacuare profughi afghani dopo la salita al potere dei Talebani. ”E’ un aereo molto usato: ha trasportato la maggior parte delle 15mila persone che abbiamo evacuato da Kabul l’estate scorsa. E, da allora, è stato usato per il trasporto aereo di aiuti umanitari per sostenere l’Ucraina”, ha dichiarato a Sky News il capo della Royal Air Force Sir Mike Wigston. Parlando della regina, Wigston l’ha definita ”’incarnazione di una vita di servizio” che le forze armate ”cercano tutte in qualche modo di emulare”. 

    CAMERA ARDENTE – La Camera ardente della Regina Elisabetta a Londra aprirà mercoledì sera, ma c’è già chi si è messo in fila per essere al primo posto. Una signora fra le prime arrivate, Vanessa Nanthakumaran, ha assicurato alla Bbc che rimarrà in attesa nei prossimi due giorni, che ci sia pioggia o sole. 

    La Camera ardente a Westminster Hall aprirà mercoledì alle 17 (le 18 in Italia) e chiuderà alle 06.30 del mattino di lunedì 19, giorno in cui si svolgeranno i funerali nell’abbazia di Westminister. 

    L’ultima camera ardente per un membrio della famiglia reale risale al 2002, quando morì la madre di Elisabetta. Allora furono oltre 200mila le persone in coda per rendere omaggio alla bara. L’anno scorso, quando morì il principe Filippo, marito di Elisabetta, le cerimonie furono molto ristrette a causa del covid.  

     

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  • Morto Jean-Luc Godard, leggendario regista francese aveva 91 anni

    (Adnkronos) – E’ morto a 91 anni il regista francese Jean-Luc Godard. Lo riporta il quotidiano francese ‘Liberation’. “Un regista totale con mille vite e un’opera tanto prolifica”, scrive “Liberation”. Era nato a Parigi il 3 dicembre 1930. Tra i più significativi autori cinematografici della seconda metà del Novecento, esponente di rilievo della Nouvelle vague, è stato punto di riferimento per i giovani cineasti degli anni Sessanta, rappresentando un segno di demarcazione fra epoche e culture della storia del cinema. 

    Godard si è sempre contraddistinto per la sua produzione attenta alle forme espressive e al contenuto ideologico.  

    Dopo un’attività di critico cinematografico, Godard esordì nel lungometraggio con ‘Fino all’ultimo respiro’ (1959), sorta di film-manifesto in cui si rispecchiavano le aspirazioni di molti autori appartenenti alla sua generazione: un cinema a basso costo, fuori dalle strutture industriali, sottratto alle regole dello spettacolo. 

    Alla critica radicale del linguaggio cinematografico tradizionale, si unì, nei film successivi, una sempre più consapevole critica dei valori sociali dominanti: ‘Questa è la mia vita’ (1962); ‘La donna è donna’ (1962); ‘Les carabiniers’ (1963); ‘Il disprezzo’ (1963), tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia; ‘Una donna sposata’ (1964); ‘Il bandito delle ore undici’ (1965); ‘Il maschio e la femmina’ (1966); ‘Una storia americana’ (1966); ‘Due o tre cose che so di lei’ (1966). 

    A partire dal 1967 Godard si volse a un cinema più esplicitamente militante, sperimentando nuovi modi di produzione e insieme di elaborazione estetica e ideologica: ‘La cinese’ (1967); ‘British sound’ (1969); ‘Pravda’ (1969); ‘Lotte in Italia’ (1970); ‘Crepa padrone, tutto va bene’ (1972). Liricità e ironia, consapevolezza della crisi e una nuova sensibilità figurativa sembrano invece prevalere (pur nella fedeltà a un’idea di cinema come rischio formale e ideale e a uno stile sempre innovativo e sperimentale) nei film girati dalla fine degli anni Settanta: ‘Si salvi chi può’ (1979); ‘Prénom Carmen’ (1982); ‘Je vous salue Marie’ (1984); ‘Détective’ (1985); ‘Nouvelle vague’ (1990); ‘Germania nove zero’ (1992). 

    Negli anni Novanta Godard proseguì la sua ricerca di nuove forme visive realizzando ‘Ahimè!’ (1993), ‘Forever Mozart’ (1996). Ha “riscritto”, con un taglio critico, una personale storia del cinema attraverso le immagini con ‘Histoire(s) du cinéma’ (1998), ‘L’origine du XXIème siècle’ (2000) e ‘Pour une histoire du XXIème siècle’ (2000). Più recentemente ha diretto: ‘Éloge de l’amour’ (2001); ‘Notre musique’ (2004); ‘Vrai faux passeport’ (2006); il cortometraggio ‘Une catastrophe’ (2008); ‘Film socialisme’ (2010); ‘Adieu au langage’ (2013, per il quale l’anno successivo ha ricevuto il Premio della giuria al Festival di Cannes); ‘Le livre d’image’ (2018, Palma d’oro speciale alla 71a edizione del Festival di Cannes). 

     

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  • No stop su controllo 007, Copasir provvisorio a inizio legislatura

    (Adnkronos) – Nessuna interruzione nell’attività di controllo del Parlamento sugli 007. All’inizio di ogni legislatura verrà infatti istituito un Comitato parlamentare provvisorio per la sicurezza della Repubblica (Copasir), che resterà in carica fino ai venti giorni successivi alla votazione della fiducia al nuovo Governo, termine entro il quale dovrà insediarsi quello definitivo. La novità è prevista da un emendamento al decreto legge Aiuti bis, che dovrà essere votato tra oggi e domani da Senato e Camera. 

    A far parte dell’organismo provvisorio saranno chiamati i componenti del Comitato della precedente legislatura che siano stati rieletti in una delle Camere. Qualora il loro numero sia inferiore a sei o non sia rispettata la consistenza dei Gruppi parlamentari, i presidenti di Senato e Camera dovranno integrare la composizione fino ad un massimo di otto membri, tenendo conto della consistenza dei Gruppi parlamentari e garantendo, ove possibile, la parità tra deputati e senatori.  

    A presiedere il Comitato provvisorio saranno chiamati, nell’ordine e se rieletti, il presidente e il vicepresidente del Copasir della precedente legislatura (attualmente Adolfo Urso di Fratelli d’Italia e Federica Dieni di Iv-Italia c’è) o, in loro assenza, il componente più anziano di età. 

    Il Copasir provvisorio cesserà di esercitare le sue funzioni trascorsi venti giorni dalla votazione della fiducia al Governo, termine entro il quale dovranno essere nominati i componenti del nuovo organismo parlamentare di controllo.  

     

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  • Elezioni 2022, fact checking Letta su Fdi e Pnrr: “Ecco i voti in Ue, mai a favore”

    (Adnkronos) – “A proposito di ieri, ecco nero su bianco la verita sui voti del partito di Giorgia Meloni sul Pnrr. Non lo volevano, semplicemente. #LettaMeloni #FollowUp. #Scegli”. Lo scrive Enrico Letta su twitter, dopo il botta e risposta ieri con la presidente Fdi sul Next Generation Ue nel confronto sul sito del Corriere.  

    Letta ha postato i dati raccolti da Open Polis sulle votazioni in Ue da cui emerge che “con l’eccezione del voto del 15 dicembre 2020, che non era comunque tra i più rilevanti, Fratelli d’Italia non si è mai espressa con favore quanto a Next Generation Ue e Recovery Plan”.  

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  • Vaccino aggiornato Omicron, chi deve farlo

    (Adnkronos) – Da ieri, 12 settembre, è possibile prenotarsi per i booster aggiornati del vaccino anti-Covid. Ma chi deve fare i richiami bivalenti di Pfizer e Moderna? “Sono raccomandati prioritariamente a coloro che sono ancora in attesa di ricevere la seconda dose di richiamo”, la cosiddetta quarta dose, “in base alle raccomandazioni e le tempistiche già previste per la stessa”, dunque over 60 e persone con elevata fragilità, “includendo anche operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza”, e “a tutti i soggetti di età uguale o superiore a 12 anni ancora in attesa di ricevere la prima dose di richiamo” o terza dose, “indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario, con le tempistiche già previste per la stessa”, si legge nella circolare del ministero della Salute, dedicata all’utilizzo dei nuovi booster adattati a Omicron. 

    “L’obiettivo di copertura vaccinale lo si va a valutare nella popolazione dove il booster è raccomandato. Per gli altri, tutti gli over 12, il vaccino bivalente è autorizzato. L’Ema l’ha autorizzato e si può fare su base volontaria. Nei prossimi giorni verrà data indicazione più dettagliata alle Regioni sulle modalità”, ha precisato oggi il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, al termine della conferenza stampa al ministero della Salute sull’aggiornamento della campagna vaccinale anti-Covid. 

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  • Vercelli, bimbo schiacciato da mobile in casa: grave

    (Adnkronos) – Grave incidente domestico a Livorno Ferraris nel vercellese. Un bambino di sei anni è rimasto schiacciato, per cause ancora in corso di accertamento, da un mobile nella sua abitazione riportando lesioni da codice rosso. Soccorso dal personale del 118 il piccolo, che secondo le prime informazioni non sarebbe in pericolo di vita, è stato trasportato in elicottero in ospedale a Torino. Da chiarire la dinamica dell’accaduto. 

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  • Elezioni 2022, Letta: “Dialogo? Ora puntiamo a vincere, dopo si vedrà”

    (Adnkronos) – Il confronto di ieri con Giorgia Meloni “dimostra che non ci saranno inciuci, ci sono talmente tante differenze che non è possibile immaginare convergenze dopo il voto”. Così Enrico Letta ad Agorà su Rai1, aggiungendo di essere “molto contento di come è andato il confronto. La decisione dell’Agcom è stata tremebonda, ha privato gli elettori della possibilità di ascoltare e ieri ad esempio è stato chiaro che sia io che Meloni escludiamo un governo di larghe intese. Siamo entrati nel merito su tante cose e credo sia stato utile”. 

    Sempre sul tema della larghe intese Letta ha spiegato che “Orlando non ha detto una cosa così originale, ma se mi chiedono ‘dialogate più facilmente con Salvini e Meloni o con Conte e Calenda’, la risposta è ovvia. Qualunque forma di dialogo dopo avrà più facilità con Conte e Calenda”. Tuttavia, ribadisce “ora il voto è tra noi o il centrodestra. Fino al 25 settembre siamo concentrati su noi stessi poi dal 26 settembre sul dialogo si vedrà”.  

    “Calenda dice ogni minuto tutto il contrario di tutto, ormai non gli sto più dietro. Attacca il Pd ma io sono concentrato sulle nostre proposte e sulla nostra campagna tra i cittadini”. Quanto a Salvini, “ha detto diamo pieni poteri al governo Draghi dopo averlo fatto cadere. Ci sono contraddizioni grottesche in questa campagna elettorale”. 

    Sull’intervista a Michele Emiliano, il segretario dem sottolinea: “Il Fatto quotidiano tira acqua a suo mulino essendo organo ufficiale dei 5 Stelle. Hanno avuto sempre consensi alti al Sud ma quello che a noi risulta è che i 5 Stelle tolgono voti alla destra e non a noi nel Mezzogiorno. Negli ultimi anni Salvini ha avuto tanti voti al Sud e Salvini si è candidato in Puglia ma la Lega è tornata a dare messaggi contro il Mezzogiorno” a partire dalla “rinegoziazione del Pnrr”.  

     

     

     

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  • Covid oggi Toscana, 1.322 contagi e 8 morti: bollettino 13 settembre

    (Adnkronos) – Sono 1.322 i nuovi contagi da coronavirus oggi 13 settembre in Toscana, secondo i dati dell’ultimo bollettino covid-19. Si registrano altri 8 morti. I nuovi casi, 156 confermati con tampone molecolare e 1.166 da test rapido antigenico, portano il totale a 1.386.548 dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Coronavirus e sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 1.296.432 (93,5% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 1.163 tamponi molecolari e 9.167 tamponi antigenici rapidi, di questi il 12,8% è risultato positivo. Sono invece 2.197 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 60,2% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 79.411, +0,8% rispetto a ieri. I ricoverati sono 188 (7 in più rispetto a ieri), di cui 6 in terapia intensiva (1 in meno). Oggi si registrano 8 nuovi decessi: 6 uomini e 2 donne con un’età media di 76,5 anni. 

    L’età media dei 1.322 nuovi positivi odierni è di 42 anni circa (9% ha meno di 20 anni, 14% tra 20 e 39 anni, 35% tra 40 e 59 anni, 32% tra 60 e 79 anni, 10% ha 80 anni o più). 

    Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (156 confermati con tampone molecolare e 1.166 da test rapido antigenico). Sono 378.237 i casi complessivi ad oggi a Firenze (295 in più rispetto a ieri), 92.882 a Prato (65 in più), 109.224 a Pistoia (92 in più), 69.772 a Massa (68 in più), 148.016 a Lucca (114 in più), 160.898 a Pisa (168 in più), 125.523 a Livorno (126 in più), 125.559 ad Arezzo (165 in più), 99.487 a Siena (128 in più), 76.395 a Grosseto (101 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. 

    Sono 479 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 449 nella Nord Ovest, 394 nella Sud est. 

    La Toscana si trova al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 37.547 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 37.231 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Lucca con 38.550 casi x100.000 abitanti, Pisa con 38.494, Livorno con 38.153, la più bassa Prato con 35.014. 

    Complessivamente, 79.223 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (609 in più rispetto a ieri, più 0,8%). 

    Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 188 (7 in più rispetto a ieri, più 3,9%), 6 in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri, meno 14,3%). 

    Le persone complessivamente guarite sono 1.296.432 (698 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 1.296.432 (698 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo. 

    Relativamente alla provincia di residenza, le 8 persone decedute sono: 5 a Firenze, 1 a Prato, 2 a Pistoia.  

    Sono 10.705 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 3.356 a Firenze, 876 a Prato, 965 a Pistoia, 683 a Massa Carrara, 1.007 a Lucca, 1.211 a Pisa, 811 a Livorno, 680 ad Arezzo, 562 a Siena, 400 a Grosseto, 154 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione. 

    Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 289,9 x100.000 residenti contro il 297,5 x100.000 della media italiana (9° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (359,8 x100.000), Firenze (336,1 x100.000) e Pistoia (332,5 x100.000), il più basso a Grosseto (183,6 x100.000). 

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  • Naspi, liquidazione anticipata in un’unica soluzione: chi può chiederla e quando

    (Adnkronos) – Chi perde il lavoro per cause che non dipendono dalla propria volontà (licenziamento, dimissioni per giusta causa, ecc.) ha diritto a percepire la Naspi, cioè l’indennità di disoccupazione erogata dall’Inps. Di norma, si tratta di una prestazione mensile che si percepisce per un determinato periodo di tempo ricorda laleggepertutti.it. Tuttavia, ci sono dei casi in cui viene pagata la Naspi anticipata in un’unica soluzione: quando è possibile?
     

    Non si tratta di una scelta alla portata di tutti: chi viene, ad esempio, licenziato e si mette alla ricerca di un altro posto di lavoro non può chiedere all’Inps di percepire tutta la Naspi in un colpo solo. L’opzione è riservata a chi, avendo perso l’occupazione ed avendo diritto al sussidio, vuole mettersi in proprio avviando un’attività per conto suo.  

    Chi ha diritto alla Naspi anticipata?
     

    La Naspi anticipata, cioè il sussidio di disoccupazione che è possibile percepire in un’unica soluzione, è riservata a chi, avendo perso il lavoro e avendo diritto alla prestazione intende avviare: 

    un’attività di lavoro autonomo (compresa quella già iniziata durante il rapporto subordinato; 

    un’impresa individuale; 

    la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa. 

    In questi casi, e solo in questi casi, dunque, è possibile presentare domanda all’Inps per chiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione dell’importo complessivo spettante della Naspi. 

    Quanto si prende di Naspi anticipata?
     

    L’importo della Naspi anticipata in un’unica soluzione è pari alla somma delle mensilità di sussidio che spettano al lavoratore disoccupato. Se la prestazione è già in corso al momento della presentazione della domanda di liquidazione anticipata, verranno corrisposte insieme le mensilità restanti. 

    Sull’importo erogato viene applicata una trattenuta Irpef secondo la normativa in vigore. Tuttavia, la Naspi anticipata in un’unica soluzione si considera non imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche quando è destinata alla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorativa da parte del socio. 

    Se il percettore della Naspi beneficia dell’indennità in misura ridotta pari all’80% del reddito presunto derivante da attività di lavoro autonomo, la prestazione anticipata sarà erogata considerando l’importo residuo da corrispondere senza l’applicazione della riduzione stessa. 

    Il sussidio va restituito nel caso in cui il lavoratore torni ad avere un rapporto subordinato prima della scadenza del periodo per il quale l’indennità corrisposta in forma anticipata sarebbe durata se fosse stata erogata in forma mensile. È escluso il caso del rapporto di lavoro frutto della sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa. 

    Ad esempio, chi ha diritto a 12 mesi di Naspi da gennaio a dicembre, prende la liquidazione anticipata a marzo e accetta un lavoro come dipendente a maggio, dovrà restituire all’Inps le mensilità da maggio a dicembre. 

    Naspi anticipata: come presentare la domanda?
     

    Chi è rimasto senza lavoro e intende avviare una delle attività sopra elencate, deve presentare la domanda per ottenere la Naspi anticipata in un’unica soluzione entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma, dell’impresa individuale o dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa. 

    Nel caso in cui l’attività sia stata avviata durante il rapporto di lavoro dipendente, poi cessato, la domanda di anticipazione deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla domanda di indennità Naspi. 

    Per presentare la domanda, occorre collegarsi al sito inps.it ed accedere al servizio dedicato con l’identità digitale (Spid, Carta d’identità elettronica, Carta nazionale dei servizi). In alternativa, si può fare richiesta tramite: 

    contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile; 

    enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi. 

    Alla domanda bisogna allegare la documentazione che attesta le iniziative assunte per lo svolgimento dell’attività autonoma. Se questa richiede una specifica autorizzazione o iscrizioni ad albi professionali o di categoria, è necessario dichiararne gli estremi del rilascio. 

    In caso di lavoro associato in cooperativa, va dichiarata l’avvenuta iscrizione della cooperativa nel Registro delle imprese della Camera di commercio competente per territorio e nell’Albo nazionale delle società cooperative gestito dalle Camere di commercio. Deve, inoltre, essere dichiarata la data della sottoscrizione della o delle quote di capitale sociale della cooperativa. 

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