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  • Vendemmia soddisfacente per quantità e sorprendente per qualità

    (Adnkronos) –
    Un’annata soddisfacente per quantità e sorprendente per qualità. È quanto emerge dalle previsioni vendemmiali dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, presentate oggi al Mipaaf. La siccità e il caldo record di quest’anno non hanno compromesso il vigneto Italia che, all’avvio della campagna vendemmiale, promette uve di qualità dal buono all’ottimo, con una quantità in linea con la media delle ultime annate. A garantire la tenuta del prodotto finale, oltre alle provvidenziali piogge di agosto, il lavoro straordinario di ricerca e applicazione dei produttori su una vite sempre più resiliente alle avversità climatiche e meteorologiche.  

    Secondo i dati presentati oggi alla presenza, tra gli altri, del ministro e del sottosegretario alle Politiche agricole, Stefano Patuanelli e Gian Marco Centinaio, la produzione 2022 dovrebbe infatti attestarsi intorno ai 50,27 milioni di ettolitri di vino, la stessa quantità dello scorso anno (50,23 milioni di ettolitri di vino il dato Agea 2021) e a +3% rispetto alla media del quinquennio 2017-2021, anche se rimane cruciale l’andamento meteorologico delle prossime settimane. Condizioni climatiche favorevoli alla maturazione delle uve potrebbero infatti far virare le previsioni in segno positivo, mentre un clima inadatto per le varietà tardive influirebbe negativamente sul prodotto vendemmiale. 

    Resta stabile anche la classifica delle Regioni italiane, capeggiata dal Veneto che, con 11,5 milioni di ettolitri, produce da solo oltre 1/5 del vino italiano, si legge nella nota. Seguono Puglia ed Emilia-Romagna, con rispettivamente 10,6 e 7,4 milioni di ettolitri, per un prodotto complessivo delle tre Regioni pari al 59% dell’intero vigneto italiano. Nel Nord Ovest si assiste alla importante flessione della Lombardia (-20%), seguita da quella più moderata del Piemonte (-9%) e della Liguria (-5%) mentre si stima in crescita la Valle d’Aosta (+10%). A Nord-Est segnalate in recupero rispetto allo scorso anno sia Trentino Alto Adige (+10%) che Emilia Romagna (+4%). Meno variabile la situazione al Centro, dove si assiste al deciso rialzo dei volumi per Umbria (+10%) e Toscana (+12%), seguito da un più moderato aumento nelle Marche e nel Lazio (entrambe a +5%). Al Sud il lieve incremento della Puglia (+3%) si contrappone alla leggera flessione della Sicilia (-5%). Si prevede una produzione stabile per l’Abruzzo, il Molise e la Calabria. In crescita anche Campania (+4%), Sardegna (+15%) e Basilicata (10%). 

    Per quanto riguarda la qualità, in linea generale si aspettano vini eccellenti in Trentino Alto Adige e Sicilia, mentre puntano l’asticella sull’“ottimo” Piemonte, Val d’Aosta, Friuli Venezia-Giulia, Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia e Sardegna, con Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Campania, Basilicata e Calabria più caute su previsioni “buone/ottime”. “Buone” invece le attese per le etichette lombarde e venete. 

    Con la vendemmia 2022 l’Italia del vino mantiene il primato produttivo mentre quello del fatturato rimane in casa francese. Sul fronte del mercato, secondo le ultime elaborazioni su base Istat, l’Italia ha chiuso il primo semestre con il record in valore di 3,8 miliardi di euro (+13,5% sul pari periodo 2021) mentre è piatto il trend dei volumi esportati: +0,4%. I fermi e frizzanti imbottigliati segnano un +10,3% in valore ma cedono in volume l’1,2%. Inarrestabile la performance del comparto spumanti, che nella prima parte dell’anno sfiorano il miliardo di euro in valore (+25,5%), con i volumi a +10,6%. In netta crescita – soprattutto per effetto dell’inflazione – il prezzo medio che sale del 13,1% e addirittura di quasi il 18% negli Stati Uniti, il cui mercato è tenuto in piedi anche dal dollaro forte. Nel primo buyer al mondo la crescita tricolore in valore è infatti del 13,3%, con i volumi in contrazione del 3,8%. 

    “In termini di mercati l’Italia ha chiuso la campagna 21/22 con rialzi dei listini soprattutto nei vini al vertice della piramide qualitativa”, spiega Fabio Del Bravo, responsabile Direzione servizi per lo sviluppo rurale Ismea. “Le prime battute della nuova campagna delineano uno scenario ancora incerto dove a pesare sono le molte incognite legate anche alle tensioni sui costi e alla logistica, che già lo sorso anno avevano creato preoccupazioni agli operatori ma che ora sono ancora più pressanti. I buoni risultati produttivi stimati, a dispetto dei timori estivi sulla siccità, fanno sì che ci sarà disponibilità di prodotto di qualità anche in questa campagna e, mentre sul fronte estero la domanda sembra tenere seppur non con i brillanti risultati del 2021, su quella interna si evidenzia qualche segnale di cedimento negli acquisti presso la distribuzione moderna anche se si deve considerare il recupero del fuori casa”.  

    “La vendemmia in corso ci sta consegnando una qualità delle uve che va da buona a ottima”, dichiara Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi. “Molto dipende dalle aree di riferimento, mai come in questa stagione il giudizio quanti-qualitativo è totalmente a macchia di leopardo e questo è dovuto essenzialmente a un clima estremo che ha pesantemente condizionato, in particolare, i mesi di maggio, giugno e soprattutto luglio con punte di calore che hanno superato i 40 gradi e una siccità tanto prolungata. Fortunatamente, in agosto, su gran parte del Paese – tranne che per qualche eccezione – sono arrivate delle piogge ‘intelligenti’ e cioè che non hanno procurato danni, così da permettere alla vite la sua ripresa vegetativa e di portare a maturazione le uve senza particolari stress. Ma a contenere gli effetti negativi dei cambiamenti climatici è stato anche l’approccio scientifico che noi enologi abbiamo messo in campo a sostegno dei vigneti. Oggi più che mai sono fondamentali scienza e ricerca nella viticoltura e in cantina”. 

    Per il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi, “la vigna si è rivelata ancora una volta il pivot della filiera, dimostrando come anche con caldo e siccità si possa fare vini di alta qualità e volumi soddisfacenti. Un plauso va poi a imprese e produttori, che una volta di più hanno aiutato le piante a fronteggiare nel migliore dei modi le avversità del clima. Ma la partita non termina con la vendemmia, perché specie in una fase congiunturale così delicata emerge sempre più la consapevolezza che si possa e si debba fare meglio sul fronte del valore del nostro vino. Il tanto declamato record produttivo non è infatti una condizione sufficiente per generare ricchezza: le ‘rese valoriali’ del vigneto Italia registrano performance nettamente inferiori rispetto a quelle francesi, che segna una redditività tripla per ogni ettaro coltivato (16,6mila euro vs 6 mila) e per ogni ettolitro prodotto (294 vs 82 euro). Serve fare ancora strada per garantire una remuneratività direttamente proporzionale alla qualità prodotta”. 

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  • Caro energia, Ue: “Ridurre consumi del 10% fino a marzo 2023”

    (Adnkronos) – La Commissione europea propone una serie di misure “temporanee” per ridurre i prezzi dell’energia in vista dell’inverno. Per ridurre la domanda nei momenti di picco, che fa entrare in gioco l’energia più costosa, la Commissione propone di introdurre l’obbligo di ridurre il consumo di elettricità di almeno il 5% durante determinate ore di picco. Gli Stati dovranno identificare il 10% delle ore con il prezzo maggiore previsto e ridurre la domanda in queste ore.  

    La Commissione propone anche di ridurre la domanda complessiva di elettricità di almeno il 10% entro fine marzo 2023 (non indica rispetto a quando). Le misure allo scopo, che possono prevedere compensazioni finanziarie, verranno individuate dai Paesi membri. L’esecutivo Ue propone inoltre di introdurre un tetto ai ricavi dei cosiddetti produttori inframarginali, cioè le imprese che producono energia da fonti meno care del gas, come le rinnovabili, il nucleare e il carbone. Il tetto viene fissato a 180 euro per megawattora. I ricavi verranno raccolti dagli Stati e destinati ad aiutare i consumatori a ridurre le bollette. 

    Viene poi proposto un prelievo di solidarietà temporaneo sugli utili extra delle compagnie petrolifere, per le imprese del settore del gas, del carbone e della raffinazione. Il prelievo avverrà calcolandolo sugli utili dell’esercizio 2022 che siano cresciuti di oltre il 20% rispetto alla media dei precedenti tre anni. La Commissione propone inoltre di consentire prezzi regolati sottocosto per l’energia elettrica, espandendo i prezzi amministrati per coprire anche le imprese piccole e medie.  

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  • Google, confermata multa Ue da 4,1 mld per posizione dominante

    (Adnkronos) – Il Tribunale dell’Ue ha confermato la multa contro Google da parte della Commissione europea, ma l’ha ridotta leggermente da 4,34 miliardi a 4,1 miliardi di euro per posizione dominante. Lo rende noto la corte comunitaria, la quale dichiara in un comunicato di “confermare la decisione della Commissione, in base alla quale Google ha imposto restrizioni illegali ai costruttori di dispositivi mobili Android e agli operatori in modo da consolidare la posizione dominante del suo motore di ricerca”. 

    La società americana ha il diritto di presentare appello contro la decisione del tribunale nel Lussemburgo.  

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  • Cremona, sparatoria a Casale Cremasco: ucciso 61enne

    (Adnkronos) – Un uomo di 61 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Casale Cremasco (Cremona). I fatti sono avvenuti attorno alle 9 in via Camisano. L’uomo è stato rinvenuto dai soccorritori in arresto cardiocircolatorio con una ferita all’addome ed è deceduto sul posto.  

    Ferito anche un 36enne, non coinvolto nella sparatoria, che ha riportato un lieve trauma al volto a seguito di un’aggressione ed è stato trasportato in codice verde all’ospedale di Crema. Sul posto, insieme ai carabinieri, che indagano, sono intervenuti un’automedica, un’ambulanza e l’elisoccorso. 

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  • Dl Aiuti bis, il prete no global: “Addio a tetto 240mila euro? Poveri più del doppio, rischio barricate”

    (Adnkronos) – L’addio al tetto dei 240mila euro per i vertici dei ministeri e delle forze armate nel dl Aiuti “è una vicenda sintomatica di qualcosa che non funziona”. “Io sono rassegnato. Spero che a lungo andare questa mancanza di senso di dovere generale non sfoci in violenza, perché la rassegnazione della gente potrebbe trasformarsi in rabbia. E sarebbe molto pericoloso”. Lo dice all’Adnkronos Don Vitaliano Della Sala, presbitero noto per la sua vicinanza ai no-global, incaricato per la Caritas di Avellino della direzione della mensa dei poveri, del dormitorio e della distribuzione dei pacchi alimentari. Un incarico grazie a cui don Vitaliano sente forte e chiaro il clima generale nella sua città: “La gente è arrabbiata. Noi tamponiamo ma nessuno aiuta gli italiani con pensioni o stipendi da fame. Se non ci fossimo noi, chi li aiuterebbe?”. “Guardiamo all’oltre domani – sollecita – La povertà è più che raddoppiata. Se un disperato non trova sbocco alla sua disperazione, fa le barricate e non è detto che si arrenda facilmente”.  

    Il prete di strada non fa sconti di responsabilità a nessuno: “Abbiamo provato con la destra, con la sinistra, con Draghi, con il Movimento 5 stelle e non è cambiato niente. Io spero che il malcontento generale a lungo andare non sfoci in violenza o in rabbia. Perché ti viene di andare in ufficio e cominciare a gridare. Mentre qui vediamo politici spensierati che pensano a Peppa Pig, ma possiamo mai dipendere da gente così! Io non prevedo niente di buono, con queste elezioni toglieranno qualche diritto e ne metteranno qualche altro….. Nessuno propone cosa cambiare in questa nostra società”. 

    Quindi il sacerdote guarda a don Primo Mazzolari, di cui ricorda una frase: “La voce dei miti non è sempre la più mite e se i miti fanno le barricate, le loro non sono le prime che cadono”, cita. “Io ho il polso dei poveri. Dopo la pandemia la situazione non è migliorata – incalza – Prima ospitavamo soprattutto migranti, durante badanti dell’est ed a pandemia finita italiani. La distribuzione dei pasti e dei pacchi alimentari è più che raddoppiata. Il dormitorio è sempre pieno e ad Avellino, una città di 50 mila abitanti, in giro si avverte rabbia”. Oltre a mamme che in flusso costante di giorno in giorno “vengono a prendere il pasto da noi e lo portano a casa per i figli. Non c’è più differenza – conclude – ma è così”. (di Roberta Lanzara)  

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  • Guitart (Danone): “‘Ascolta il tuo cuore’ campagna ironica e incisiva”

    (Adnkronos) – “Abbiamo voluto portare all’attenzione dei cittadini un argomento serio, rendendolo però al tempo stesso semplice, chiaro e simpatico, in modo da parlare al maggior numero di persone possibile. Per farlo abbiamo contato su un brand ambassador di eccezione, Elio, che con la sua ironia e la sua personalità unica ci aiuta a rendere la campagna semplice, importante e memorabile”. Lo ha detto Jordi Guitart Clermont, direttore marketing Danone Italia e Grecia, oggi all’Università Cattolica di Milano in occasione della presentazione alla stampa della nuova grande campagna di comunicazione di Danacol di Danone, realizzata in collaborazione con la Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma, intitolata ‘Ascolta il tuo cuore’ e mirata a sensibilizzare gli italiani sulla prevenzione dei rischi cardiovascolari. 

    “Con la campagna Ascolta il tuo cuore – ha aggiunto Guitart – puntiamo a lavorare sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari e, in particolare, a portare sempre più persone a effettuare una misurazione periodica del colesterolo, che deve essere considerata come uno strumento utile alla prevenzione. In Italia infatti la prima causa di morte sono proprio le malattie cardiovascolari. Inoltre, il 60% degli italiani ha livelli di colesterolo anomali e la metà non è nemmeno consapevole. Proprio su questo noi dobbiamo lavorare e la campagna realizzata assieme al Gemelli e con la partecipazione di Elio credo sia un grande aiuto a veicolare il messaggio dell’importanza della prevenzione”.  

    “A partire dal 16 settembre e fino al 15 ottobre 2022 – ha concluso Guitart – durante ogni weekend ci saranno le tappe dei nostri check-up gratuiti: prima a Milano e poi a Roma e in tutte le farmacie aderenti del territorio nazionale, sarà possibile per i cittadini conoscere non solo il proprio livello di colesterolo, ma anche analizzare le proprie condizioni generali di salute cardiovascolare grazie all’esame dei 7 fattori di rischio”. 

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  • Dl Aiuti bis e tetto stipendi, emendamento governo per stop a deroga

    (Adnkronos) – Il governo ha presentato un emendamento soppressivo dell’art 41 bis del Decreto Aiuti bis che stoppa la deroga al tetto degli stipendi – fissato a 240mila annui – per cariche di vertice delle Forze armate, delle Forze di polizia e delle pubbliche amministrazioni.  

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  • Covid oggi Lazio, 1.553 contagi: a Roma 696 casi

    (Adnkronos) – Sono 1.553 i nuovi contagi da coronavirus oggi 14 settembre nel Lazio, secondo i dati dell’ultimo bollettino covid-19. Si registrano altri 4 morti. “Oggi nel Lazio, su 3.878 tamponi molecolari e 11.272 tamponi antigenici per un totale di 15.150 tamponi, si registrano 1.553 nuovi casi positivi (-560); sono 4 i decessi (+1), 388 i ricoverati (-9), 27 le terapie intensive (-5) e +2.259 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 10,2%. I casi a Roma città sono a quota 696”, riferisce l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, nel bollettino Covid quotidiano. 

    Nel dettaglio i numeri delle ultime 24 ore. Asl Roma 1: sono 258 i nuovi casi con 1 decesso; Asl Roma 2: sono 259 i nuovi casi con 1 decesso; Asl Roma 3: sono 179 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 4: sono 102 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 5: sono 104 i nuovi casi con 1 decesso; Asl Roma 6: sono 140 i nuovi casi e 0 i decessi. 

    Nelle province si registrano 511 nuovi casi. Asl di Frosinone: sono 184 i nuovi casi con 1 decesso; Asl di Latina: sono 177 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Rieti: sono 77 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Viterbo: sono 73 i nuovi casi e 0 i decessi. 

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  • Letta si racconta, ‘tra i miei sogni l’Nba e viaggiare, pronto al passo indietro per mia moglie’

    (Adnkronos) – Con Stefano Bonaccini “siamo amici leali” e “il prossimo segretario mi piacerebbe fosse una donna”. Enrico Letta si confida a ‘Chi’ in una intervista in cui non tocca esclusivamente i temi della campagna elettorale. “Mi manca il rapporto con gli studenti”, “il contatto con i giovanissimi. Sono due i temi di cui non si può fare a meno, secondo loro: l’ambiente e i diritti delle persone”, spiega il segretario dem.  

    “Il Pd è risalito tra i 18-25enni, siamo il primo partito. Cinque stelle e FdI arrivano dopo di noi. Sono soddisfatto, ma non basta”, dice ancora. E sul voto, tra le altre, cose spiega: “Calenda a Conte si credono Macron il primo e Melenchon il secondo: sono io il vero ostacolo per loro. Non la destra”. 

    Ma Letta parla anche della sua vita privata: “Per ciò che riguarda mia moglie Gianna, poi, mi sento molto in colpa per aver condizionato la sua carriera. Sono pronto a fare lo stesso passo indietro, se sarà necessario, in futuro”. E rivela di avere coltivato “due sogni, diventare un grande giocatore di basket negli Usa, mentre alla fine ho giocato solo a Pisa, e viaggiare per il mondo lavorando come fotografo del National geographic”.  

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  • Soldi Russia a partiti, Usa: “Preoccupano operazioni di influenza politica”

    (Adnkronos) – “Le operazioni segrete di influenza politica della Russia rappresentano una principale sfida per gli Stati Uniti e le altre democrazie nel mondo. Noi abbiamo lavorato per smascherarle quando le abbiamo scoperte”. Così un portavoce del dipartimento di Stato all’Adnkronos torna sulla vicenda dei 300 milioni di dollari che la Russia avrebbe inviato a partiti stranieri di una ventina di Paesi dal 2014, secondo quanto rivelato nel cablogramma firmato dal segretario di Stato Antony Blinken.  

    “Non abbiamo altre informazioni per discutere di Paesi specifici rispetto a questa questione”, aggiunge poi il portavoce sottolineando come Washington abbia lavorato ed intenda “continuare a lavorare con i nostri alleati e partner nel mondo per rivelare i tentativi della Russia di influenzare negativamente ed aiutare altri Paesi a difendersi da queste attività”.  

    “Non entreremo nello specifico delle informazioni di intelligence – continua il portavoce – ma siamo chiari nell’esprimere la nostra preoccupazione sull’attività della Russia per influenzare il processo democratico in diversi Paesi nel mondo, compreso il nostro. La nostra preoccupazione per l’attività della Russia non è legata ad un Paese in particolare – conclude – ma è di natura globale mentre continuiamo a fronteggiare le sfide alle società democratiche”.  

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