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  • E’ morto Oliviero Toscani, aveva 82 anni

    (Adnkronos) –
    E’ morto Oliviero Toscani. Il fotografo, 82 anni, era malato di amiloidosi ed era ricoverato all’ospedale di Cecina dopo l’aggravamento delle sue condizioni. 

    Toscani si è spento nella mattina di oggi, 13 gennaio 2025. Toscani era ricoverato da venerdì 10 gennaio. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia con un comunicato. “Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali”, si legge nel comunicato firmata dalla moglie Kirsti Moseng, ex modella norvegese e sua agente, che era legata a lui da 50 anni, e dai tre figli nati dal loro matrimonio. Due anni fa Toscani era diagnosticata una rara e incurabile malattia, l’amiloidosi, che gli ha minato lo spirito e il fisico, facendogli perdere in poco tempo 40 chili. 

    Nella mattina di venerdì 10 gennaio Toscani aveva lasciato in ambulanza, accompagnato dalla moglie Kirsti, la sua casa di Casale Marittimo, in provincia di Pisa, per il pronto soccorso dell’ospedale di Cecina, che dista una decina di chilometri. I medici hanno accertato subito un quadro clinico particolarmente grave e complesso, da richiedere l’immediato ricovero in rianimazione. 

    Fotografo irriverente e geniale che in cinquant’anni di carriera, con le sue campagne pubblicitarie (celebri e controverse quelle per Benetton), ha rivoluzionato il mondo della comunicazione, Toscani aveva rivelato il suo calvario l’estate scorsa: “Ho una malattia incurabile, non so quanto mi resta da vivere”, aveva detto in un’intervista al “Corriere della Sera” il 28 agosto. 

     

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  • Temporali, gelo e neve: allerta meteo al Centro-Sud. Scuole chiuse in molti Comuni

    (Adnkronos) – Il maltempo continua a flagellare il Centro e il Sud Italia. Anche oggi, lunedì 13 gennaio, è allerta meteo gialla in sei regioni. Per oggi e per le successive 24-36 ore la Protezione civile ha emesso un’allerta gialla per il Lazio a causa del forte vento di burrasca con mareggiate lungo le coste.  

    L’avviso prevede, inoltre, il persistere di venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali, con raffiche fino a burrasca forte su Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, e in estensione su Friuli-Venezia Giulia e Veneto, specie sui settori costieri e sulla Liguria. Mareggiate lungo le coste esposte. Pioggia e temporali su Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Allerta gialla su ampi settori della Campania e sull’intero territorio di Abruzzo, Molise, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia. 

    Vento di grecale sulla Toscana con allerta gialla estesa oggi anche ai territori della Lunigiana e Garfagnana. Le raffiche di Grecale potranno raggiungere i 60-70 km/h in pianura, 70-90 km/h sulle colline e sulla costa centro-meridionale, e 100-120 km/h sui crinali. 

    Allerta gialla anche in Campania, dove la neve ieri ha imbiancato il Vesuvio. Forti raffiche di vento a Napoli, scuole chiuse oggi in alcuni Comuni del Sannio, Irpinia e del Salernitano. Brusco calo delle temperature con nevicate fino a bassa quota sul medio versante Adriatico, Sardegna e meridione peninsulare.  

    La neve è attesa sopra i 500-800 metri, su Sardegna, Basilicata, Calabria e Puglia, mentre a quote più basse su Toscana, Abruzzo e Molise. 

    Per le nevicate in Basilicata oggi saranno circa 70 i Comuni della provincia di Potenza, compreso il capoluogo, in cui non si andrà a scuola. I sindaci hanno firmato ordinanze di chiusura o di sospensione delle attività didattiche.  

    Nel caso di Potenza, dove confluiscono anche gli studenti di molti altri Comuni della provincia per frequentare le scuole secondarie di secondo grado, il sindaco Vincenzo Telesca ha firmato un provvedimento di sospensione straordinaria e temporanea delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado, incluse le strutture educative degli asili nido e le Università, per la giornata di oggi.  

    In diversi Comuni, soprattutto Pollino e Vulture, dove gli accumuli di neve sono stati importanti e le strade non sono transitabili o devono essere liberate dalla neve, anche martedì sarà una giornata senza scuola. 

     

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  • Oliviero Toscani, la prima foto a 14 anni

    (Adnkronos) – Oliviero Toscani, morto oggi all’età di 82 anni, ha dedicato la sua vita alla fotografia. Nato a Milano il 28 febbraio 1942, figlio di Dolores Cantoni e Fedele Toscani, uno dei fotoreporter storici del ‘Corriere della Sera’, dopo gli studi al liceo Vittorio Veneto di Milano, nel 1965 Toscani si diploma in fotografia all’Università delle Arti di Zurigo, dove è allievo di Serge Stauffer, specialista di Marcel Duchamp e dell’artista Karl Schmid.  

    Nel frattempo aveva già pubblicato la sua prima foto: a solo 14 anni accompagnando suo padre a Predappio per la tumulazione di Benito Mussolini, mentre Fedele Toscani fotografa interamente la cerimonia, il giovane Oliviero si sofferma sul volto dolente di Rachele Mussolini e il ritratto finisce sul ‘Corriere’.  

    Uno dei suoi primi servizi fotografici risale a quando aveva 21 anni: Oliviero Toscani – morto oggi a 82 anni – sale a Barbiana, nell’Alto Mugello fiorentino, con il giornalista Giorgio Pecorini, suo cognato e amico di don Lorenzo Milani. Era il 1963 ed era stato chiamato lassù per insegnare ai ragazzi del priore ad usare la macchina fotografica. In quell’occasione Toscani scatta a raffica foto anche a don Milani, che lo mostrano nella quotidianità.  

    Toscani inizia quasi subito a lavorare negli anni Sessanta nel mondo della pubblicità e la sua prima campagna è per il cornetto Algida. Si è poi dedicato alla fotografia di moda, per orientare infine la sua ricerca verso la comunicazione pubblicitaria. Nel 1972 partecipa nelle vesti di testimonial ai caroselli pubblicitari dell’azienda di abiti da uomo Facis e con lui appaiono il cognato Aldo Ballo, fotografo che aveva sposato la sorella Marirosa Toscani, anche lei fotografa, Sergio Libis ed Alfa Castaldi. Lavora, quindi, per riviste come “Elle”, “Vogue”, “GQ”, “Harper’s Bazaar”, “Esquire”, “Stern”, “Uomo Vogue” e “Donna” e realizza foto per le campagne di alcuni marchi di moda come Valentino, Chanel, Fiorucci, Esprit e Prénatal.  

    La grande novità del suo approccio alla fotografia pubblicitaria è quella di attingere a piene mani alle problematiche sociali del momento e inserirle nelle pagine patinate delle riviste. Questo suo nuovo approccio trova il coronamento nel rapporto con l’azienda Benetton a partire dai primi anni Ottanta. Toscani cura lo scatto ed il concept delle campagne pubblicitarie: temi come l’uguaglianza razziale, la mafia, la lotta all’omofobia, la lotta all’Aids, la ricerca della pace, l’abolizione della pena di morte vengono per la prima volta proposti sui cartelloni stradali e sulle pagine pubblicitarie. 

    E” con slogan “Tutti i colori del mondo” che parte la prima campagna firmata dal fotografo per Beneton, all’insegna dell’integrazione, vincendo numerosi premi e suscitando polemiche. E quello slogan si trasforma nel nuovo nome del marchio: United Colors of Benetton. 

    Nel 1991, sotto l’egida di Benetton, Toscani lancia la rivista ‘Colors’, e nel 1994 Fabrica, centro internazionale per le arti e la ricerca della comunicazione moderna, la cui sede è stata progettata dall’architetto giapponese Tadao Andō. Fabrica ha prodotto progetti editoriali, libri, mostre ed esposizioni. In questo periodo realizza una serie di cataloghi monografici ispirati da un indubbio impegno civile: ‘Corleone’ (1997), ritratti di giovani in uno dei centri storici della mafia in Sicilia; ‘I girasoli’ (1998), dedicato all’universo dei bambini disabili; ‘We, on death row’ (2000), contro la pena di morte. Nelle sue operazioni culturali Toscani ha cercato di fornire con la fotografia industriale, o più precisamente con la fotografia contaminata dall’industria, non una semplice rappresentazione dell’oggetto o dell’azienda ma immagini ricche di implicazioni sociali. 

    Dal 1999 al 2000 Toscani è direttore creativo del mensile ‘Talk Miramax’ a New York diretto da Tina Brown. Nel 2000 interrompe la collaborazione con il gruppo Benetton in seguito ad una controversa campagna che utilizza foto reali di condannati a morte negli Stati Uniti e che provocò azioni di ritorsione verso la casa di moda. Negli anni 2000 si occupa delle campagne del marchio RaRe, che hanno avuto come concept il tema dell’omofobia, e dell’azienda Nolita Pocket, spesso andando incontro a conflitti con l’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria. 

    Nella produzione successiva, che si è distinta per la creazione e per l’uso e manipolazione di immagini proprie o altrui, Toscani continua, con maggiore incisività, a coniugare la ricerca sul linguaggio pubblicitario con un discorso fortemente ideologizzato e spesso dichiaratamente provocatorio. Tra i progetti: la collaborazione con la Croce Rossa Italiana, con l’Istituto Superiore della Sanità, con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e alcune campagne di interesse e impegno sociale dedicate alla sicurezza stradale, all’anoressia, e alla violenza contro le donne. Dopo decenni di innovazione editoriale, pubblicità, film e televisione, si interessa di creatività della comunicazione applicata ai vari media, producendo, progetti editoriali, libri, programmi televisivi, mostre, esposizioni e workshop. 

    Nel 2004 Toscani crea il centro di ricerca della comunicazione moderna La Sterpaia, situato all’interno della riserva naturale del Parco di San Rossore (Pisa), un laboratorio dove, seguendo la metodologia del workshop, gli allievi vengono orientati dai tutor esperti della materia. Sempre nel 2004 coordina la pubblicazione di ’30 ans de Libération’, volume che ripercorre gli ultimi trent’anni di storia sulla base degli articoli del quotidiano francese ‘Libération’ e cura la campagna sulla sicurezza stradale ‘Non uccidere’ in collaborazione con la Polizia di Stato e Genertel. Nel 2006 assume la direzione artistica di Music Box, canale interattivo della piattaforma Sky: i videoclip musicali (scelti dal pubblico da casa tramite e-mail o sms) venivano ‘disturbati’ da ‘pillole virali’ create dal gruppo di creativi de La Sterpaia con la supervisione di Toscani. Sulla stessa emittente Toscani conduce il talk show Camera Oscura. 

    Nel 2007 Toscani realizza per il marchio Nolita una campagna choc contro l’anoressia fotografando la modella e attrice francese Isabelle Caro, che pesava 31 chili per 1,64 metri di altezza. A causa della crudezza delle immagini la campagna divide il pubblico ed i critici, fra chi la ritiene formativa per i giovani e chi un episodio di sciacallaggio pubblicitario. Sempre nel 2007 l’agenzia Saatchi & Saatchi premia Oliviero Toscani come Creative Hero, durante la serata dei Clio Awards a Miami. Il 2007 è anche l’anno in cui Toscani inaugura il progetto ‘Razza Umana’, una ricognizione fotografica sulle diverse morfologie e condizioni umane, per censire tutte le espressioni e le caratteristiche somatiche, sociali e culturali del genere umano, iniziando da più di 100 comuni italiani, lo Stato di Israele, la Palestina ed il Guatemala. 

    Dal 2018 al 2020 Toscani lavora nuovamente per Benetton, curando le campagne fotografiche dell’azienda e tornando a ricoprire il ruolo di direttore artistico di Fabrica, lanciando in questo contesto il progetto Fabrica Circus, che prevede la creazione di una fucina di artisti rinascimentali dove la creazione non ha limiti o etichette. In questa stagione, Toscani rilancia con Benetton alcuni dei temi cari al suo operato, come quello dell’integrazione, attraverso una campagna fotografata all’interno di una scuola del quartiere Giambellino di Milano, raffigurante 28 bambini di tredici nazionalità diverse. Toscani terminerà il suo rapporto con l’azienda nel luglio del 2020, licenziato in seguito alle sue dichiarazioni sul crollo del Ponte Morandi di Genova. 

    Numerosi i riconoscimenti ricevuti da Oliviero Toscani: il Grand Prix de la publicité (1990), The Management Medal dell’Art Directors Club di New York (1994), il Leone d’oro all’International Advertising Festival di Cannes (1996), la nominato ad accademico di onore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze (2010), la laurea ah honorem dell’Accademia di Belle Arti di Brescia (2017) il premio alla carriera dell’Art director’s club tedesco (2019). (di Paolo Martini) 

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  • Oliviero Toscani e lo scandalo dei jeans Jesus ‘Chi mi ama, mi segua’

    (Adnkronos) – Nel 1973 Oliviero Toscani firma, nel suo stile che diverrà iconico e inconfondibile, le pubblicità dei jeans a marchio italiano Jesus assieme ai copywriter Emanuele Pirella e Michael Goettsche. La campagna si compone di due immagini con relativo claim. La prima riprende il busto androgino di un modello con i jeans sbottonati che lasciano intravedere in penombra il pube senza biancheria e recita: ‘Non avrai alcun jeans all’infuori di me’. La seconda pubblicità, mostra il lato B della modella Donna Jordan con un paio di pantaloncini cortissimi e lo slogan ‘Chi mi ama, mi segua’.  

     

    Il 17 maggio 1973 il Vaticano, tramite il quotidiano ‘L’Osservatore Romano’, accusa gli ideatori della pubblicità di blasfemia. Il giorno seguente, alla sede dell’agenzia pubblicitaria si presenta un maresciallo della Buoncostume, su mandato di un pretore, per sequestrare i manifesti e le fotografie relative ai jeans Jesus.  

    L’immagine fu letta come l’emblema di una rivoluzione giovanile e sessuale in atto in quegli anni, ma non fu esente da polemiche. Lo scrittore e poeta Pier Paolo Pasolini scrisse un articolo sul ‘Corriere della Sera’, definendo profeticamente questa pubblicità come “il nuovo spirito della seconda rivoluzione industriale” anticipatore dei valori che andavano mutando.  

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  • Oliviero Toscani, 3 mogli e 6 figli: con Kirsti per 50 anni

    (Adnkronos) –
    Oliviero Toscani, morto oggi all’età di 82 anni, ha avuto tre mogli e sei figli: l’ultima, accanto a lui fino alla fine, è Kirsti Moseng, 80 anni, ex modella norvegese, nonché sua agente. Si sono conosciuti più di mezzo secolo fa e non si sono più lasciati. Dal loro matrimonio sono nati tre figli: Rocco, Lola e Ali. Il fotografo incontrò la sua Kirsti per la prima volta a Milano. L’aveva vista su una copertina della rivista “Vogue” e la scelse per un servizio di moda. “Dopo averla vista dissi alla mia ragazza di allora ‘questa sarà mia moglie’”, ha raccontato in un’intervista, e poco dopo riuscì a conquistarla. Lei aveva 24 anni, lui 26 e da allora non si sono mai più separati. 

    Raramente il celebre fotografo ha parlato del suo passato sentimentale. In un’intervista al “Corriere della Sera” risalente al 2016, aveva però raccontato: “La prima volta ero troppo giovane, avevo 23 anni. Brigitte era incinta, ci conoscevamo poco, ed è nato il mio primo figlio, Alexandre. Poi, sono stato sei anni con una svedese, Agnete, abbiamo avuto due figli, Olivia e Sabina”.  

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  • Seul: “Uccisi 300 soldati nordcoreani in Ucraina”

    (Adnkronos) –
    Circa 300 soldati nordcoreani sono stati uccisi nella guerra della Russia contro l’Ucraina. Lo ha reso noto il parlamentare sudcoreano Lee Seong-kweun ai giornalisti dopo un briefing dell’intelligence della Corea del Sud (Nis). Ucraina, Stati Uniti e Corea del Sud accusano Pyongyang di aver inviato più di 10.000 soldati per aiutare le forze russe nella loro invasione. 

    “Le stime indicano che il numero delle vittime tra le fila delle forze nordcoreane ha superato le 3.000 unità, inclusi circa 300 morti e 2.700 feriti”, ha dichiarato Lee. A dicembre, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che quasi 3.000 soldati nordcoreani erano stati “uccisi o feriti” nel Paese, mentre Seul stimava la cifra a 1.000. 

    “Gli appunti trovati sui soldati morti indicano che le autorità nordcoreane hanno esercitato pressioni affinché si suicidassero”, anche facendosi “esplodere prima della cattura”, ha continuato il funzionario eletto, membro della commissione di intelligence del Parlamento. 

     

    L’Ucraina è pronta a restituire alla Corea del Nord i soldati catturati nel Kursk. In cambio, Volodymyr Zelensky chiede a Kim Jong-un di intercedere per il ritorno di prigionieri ucraini dalla Russia. Il presidente ucraino ha lanciato il messaggio che mira a trasformare il leader nordcoreano da alleato di Vladimir Putin in ‘mediatore’.  

    Uno dei due soldati nordcoreani catturati dai militari ucraini nella regione russa del Kursk ha affermato, durante l’interrogatorio, di essere partito pensando di andare ad addestrarsi e non a combattere contro l’Ucraina. A renderlo noto sono i servizi di sicurezza ucraini citati oggi dalla Yonhap, l’agenzia di stampa sudcoreana. 

     

    Le Forze armate dell’Ucraina hanno attaccato nelle ultime 24 ore sette distretti della regione di Belgorod, utilizzando 53 droni. Tre civili sono rimasti feriti, ha riferito il governatore regionale Vyacheslav Gladkov su Telegram. “Nel distretto municipale di Grayvoronsky, nel villaggio di Gorkovsky, nei villaggi di Bezymeno, Golovchino e Dunayka, durante un bombardamento sono stati effettuati attacchi con 9 droni. Tre civili sono rimasti feriti”, ha scritto, aggiungendo che sono state danneggiate le abitazioni della zona e quattro automobili. 

     

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  • Morto Oliviero Toscani, aveva l’amiloidosi: cos’è la malattia

    (Adnkronos) –
    Oliviero Toscani, morto oggi all’età di 82 anni, era affetto da amiloidosi. Non è una sola malattia ma ‘un gruppo’ di patologie, con sintomi e storie diverse a seconda della proteina implicata. Si tratta di una malattia rara, caratterizzata da un accumulo anomalo di proteine che si depositano in diversi tessuti del corpo, danneggiando gli organi e causando disfunzioni che possono essere anche letali. Il tipo e la gravità dei sintomi dipendono dagli organi vitali colpiti. Per avere una diagnosi è necessario prelevare un campione di tessuto (biopsia). Nelle molte forme di amiloidosi il trattamento dipende dalla tipologia da cui si è affetti. 

    I depositi di amiloide, infatti, come si spiega per esempio in diversi focus, tra cui il capitolo dedicato nel manuale Msd, possono essere: sistemici, cioè diffusi in tutto l’organismo, o localizzati in un solo organo o tessuto. La forma più comune di amiloidosi sistemica nei Paesi occidentali, riporta l’Istituto Mario Negri, è quella da catene leggere delle immunoglobuline, chiamata anche Amiloidosi AL, con un’incidenza di circa 10 nuovi casi su un milione di persone all’anno. Ma in generale, a oggi sono state identificate 37 proteine amiloidogeniche e ognuna di esse è associata ad una specifica forma di amiloidosi. Sui sintomi c’è una grande variabilità. Alcune persone presentano sintomi modesti, mentre altri vanno incontro a patologie gravi, potenzialmente letali. Sintomi frequenti dell’amiloidosi sono affaticamento e perdita di peso. Altri sintomi dipendono dalla sede dei depositi. I problemi più seri si presentano quando è colpito il cuore. Possono manifestarsi alterazioni del ritmo cardiaco o insufficienza cardiaca, che causano respiro affannoso, debolezza o svenimento. 

    Quando sono colpiti i nervi, ci può essere un formicolio o intorpidimento delle dita delle mani e dei piedi o vertigini quando si sta in piedi. Quando sono colpiti i reni, si possono presentare edemi (tumefazioni) su piedi e gambe e talvolta sull’addome. Quando è interessata la pelle sono frequenti le ecchimosi, spesso intorno agli occhi. In alcuni casi anche la lingua si ingrossa. La prognosi dipende dal tipo di amiloidosi e dagli organi colpiti. Il coinvolgimento del cuore è il più pericoloso e può avere una prognosi infausta. 

    L’approccio terapeutico, come illustra l’Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma in una panoramica sull’amiloidosi, pubblicata sul suo portale, è simile a quello utilizzato per il mieloma multiplo, anche se alcune combinazioni di farmaci sono leggermente diverse. L’eleggibilità al trapianto autologo di cellule staminali è fortemente influenzata dal danno cardiaco. Recentemente, l’avvento di anticorpi monoclonali anti-CD38 (come il daratumumab) ha offerto nuove possibilità terapeutiche per questa complessa patologia, per la quale anche la diagnosi resta una sfida, sia per la bassa frequenza dei casi che per la difficoltà di riconoscere i sintomi. 

     

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  • Incendi Los Angeles, 24 morti e emergenza continua

    (Adnkronos) – Sono almeno 24 i morti provocati dagli incendi che continuano a devastare la conte di Los Angeles, in California. Il numero delle vittime è aumentato nelle ultime ore, come rendono noto le autorità. Sedici morti sono riconducibili all’incendio nell’area di Pasadena, gli altri 8 a quello di Palisades. I due incendi, identificati come Eaton Fire e Palisades Fire, secondo gli ultimi aggiornamenti sono contenuti al 27% e al 13%. Il bilancio è ancora provvisorio: i servizi d’emergenza non possono ancora accedere a quartieri ridotti in cenere dalle fiamme. 

    I pompieri, intanto, continuano a lavorare senza sosta per arginare il fuoco. La situazione è sempre ad alto rischio, anche alla luce delle previsioni meteo che annunciano l’aumento di intensità dei venti nei primi giorni della settimana, almeno fino a mercoledì. 

    Nel quadro attuale, gli ordini di evacuazione riguardano 105.000 persone, mentre gli edifici e le strutture distrutti sono circa 12.000.  

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  • Australian Open, come arriva Alcaraz: il tabellone e il 2024 del rivale di Sinner

    (Adnkronos) –
    Carlos Alcaraz si prepara all’Australian Open. Il tennista spagnolo è il grande favorito, insieme a Jannik Sinner, per la vittoria finale e arriva a Melbourne dopo una stagione in chiaro scuro con un finale deludente che lo ha visto scivolare al terzo posto del ranking, superato da Alexander Zverev. Le aspettative sul talento spagnolo, 21 anni, sono inevitabilmente alte, ma il sorteggio del tabellone non è stato dei più agevoli. 

     

    Al primo turno Alcaraz se la vedrà con tennista kazako Alexandr Shevchenko, numero 72 del mondo. Non un esordio semplice ma sicuramente alla portato per lo spagnolo, che al secondo incontrerà uno tra il giappone Yoshihito Nishioka e un qualificato, mentre al terzo se la potrebbe vedere con il padrone di casa Jordan Thompson. I pericoli per Alcaraz arrivano già all’ottavo di finale, quando Carlos potrebbe scontrarsi con il britannico Jack Draper, una delle possibili sorprese di questo Australian Open, oppure con lo statunitense Sebastian Korda. Ai quarti di finale ecco il, probabile, big match con Novak Djokovic, mentre in semifinale potrebbe attenderlo uno tra Alexander Zverev o Casper Ruud. L’incontro Jannik Sinner sarebbe possibile soltanto in finale. 

     

    Carlos Alcaraz arriva all’Australian Open, come detto, dopo una stagione in chiaro scuro ma comunque da considerare positiva. Il tennista spagnolo ha accusato qualche problema fisico di troppo, ma è riuscito comunque a vincere due titoli Slam e altri due tornei Atp. Alcaraz si è infatti imposto al Roland Garros battendo Zverev in rimonta e a Wimbledon, dove all’atto finale ha superato Novak Djokovic in tre set. Il serbo si è vendicato alle Olimpiadi di Parigi, quando in finale ha battutto proprio Alcaraz, che ha conquistato così la medaglia d’argento. 

    Lo spagnolo ha conquistato il Masters 1000 di Indian Wells contro Medvedev e l’Atp 500 di Pechino, vinto in rimonta contro Sinner. Alla scorsa edizione degli Australian Open Alcaraz ha superato Richard Gasquet, Lorenzo Sonego e Shang Juncheng nei primi turni, diventando il più giovane di sempre a raggiungere gli ottavi di finale in sette Slam consecutivi, centrando poi i quarti grazie alla vittoria contro Miomir Kecmanovic prima di venire eliminato da Alexander Zverev. 

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  • Sinner resterà numero 1? I punti che Jannik dovrà difendere nel 2025

    (Adnkronos) –
    Jannik Sinner si tuffa nel 2025. Dopo i primi 2 match di esibizione, il numero uno al mondo parteciperà agli Australian Open per difendere il titolo conquistato nel 2024. Ma quanti punti dovrà difendere il fuoriclasse azzurro per restare in cima al ranking? Spazio alle calcolatrici… 

    Intanto, focus sui punti conquistati da Sinner nel 2024 nei vari tornei in giro per il mondo. Dallo Slam australiano, vinto in maniera eccezionale, alle Atp Finals.  

    Australian Open (in programma dal 12 al 26 gennaio). Punti da difendere: 2.000 (vittoria 2024)  

    Atp 500 Rotterdam (in programma dall’1 al 9 febbraio). Punti da difendere: 500 (vittoria 2024)  

    Atp 500 Doha (in programma dal 17 al 22 febbraio). Punti da difendere: 0 (prima partecipazione)  

    Masters 1000 Indian Wells (in programma dal 2 al 16 marzo). Punti da difendere: 0  

    Masters 1000 Miami (in programma dal 19 al 30 marzo). Punti da difendere: 1.000 (vittoria 2024)  

    Masters 1000 Monte Carlo (in programma dal 6 al 13 aprile). Punti da difendere: 400 (semifinale 2024)  

    Atp 500 Monaco di Baviera (in programma dal 12 al 20 aprile). Punti da difendere: 0  

    Masters 1000 Madrid (in programma dal 23 aprile al 4 maggio). Punti da difendere: 200 (quarti 2024)  

    Masters 1000 Roma (in programma dal 7 al 18 maggio). Punti da difendere: 0  

    Roland Garros (in programma dal 25 maggio all’8 giugno). Punti da difendere: 800  

    Atp 500 Halle (in programma dal 16 al 22 giugno). Punti da difendere: 500 (vittoria 2024)  

    Wimbledon (in programma dal 30 giugno al 13 luglio). Punti da difendere: 400 (quarti 2024)  

    Masters 1000 Toronto (in programma dal 28 luglio all’8 agosto). Punti da difendere: 200 (quarti 2024)  

    Masters 1000 Cincinnati (in programma dal 9 al 17 agosto). Punti da difendere: 1.000 (vittoria 2024)  

    Us Open (in programma dal 25 agosto al 7 settembre). Punti da difendere: 2.000 (vittoria 2024)  

    Atp 500 Pechino (in programma dal 24 al 30 settembre). Punti da difendere: 330 (finale 2024)  

    Masters 1000 Shanghai (in programma dall’1 al 12 ottobre). Punti da difendere: 1.000 (vittoria 2024)  

    Masters 1000 Parigi-Bercy (in programma dal 27 ottobre al 2 novembre). Punti da difendere: 0  

    Atp Finals (in programma dal 9 al 16 novembre). Punti da difendere: 1.500 (vittoria 2024) 

    Dunque, Jannik Sinner sarà di sicuro numero 1 del mondo anche in caso di flop agli Australian Open. Ma come cambierà il suo punteggio in base al risultato raggiunto? Dovesse rivincere il torneo, Sinner resterà a quota 11.830, mentre dovesse perdere in finale scenderà a 11.130 punti (-700). In caso di eliminazione in semifinale, Jannik scenderà invece a 10.630 punti (-1.200), che potrebbero diventare 10.230 in caso di eliminazione ai quarti (-1.600). In caso di ko agli ottavi, il numero uno scenderebbe invece a quota 10.030 (-1.800). E dovesse uscire nei primi tre turni, ecco invece il prospetto:  

    Terzo turno: 9.930 punti (-1.900);  

    Secondo turno: 9.880 punti (-1.950);  

    Primo turno: 9.840 punti (-1.990). 

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