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  • La Juventus conferma la legge dello Stadium

    La Juventus conferma la legge dello Stadium

    di Giovanni Albanese

    Una magia di Cuadrado stende l’Inter. Il Napoli strapazza il Bologna, ma Saputo conferma Donadoni. Milan ko, bene Lazio e Atalanta. Martedì Roma-Fiorentina

    MILANO – Per vincere servono un bel gioco, le occasioni da rete e il cinismo sotto porta. Poi ci sono i campioni, quelli che riescono a decidere con una loro fiammata un match che può valere un’intera stagione. E così la Juventus ha risolto il big match con l’Inter con una magia di Cuadrado, quello che la scorsa estate ha fatto superato mari e monti per tornare a Torino e restare in maglia bianconera. Lui, che sembra tra i giocatori più risorti nel nuovo sistema di gioco proposto da Allegri. Nel derby d’Italia, va detto, si è una buona Inter, meritevole per impegno e trame di gioco, ingenua solo nell’occasione della rete a non chiudere il corridoio al colombiano, bravo a centrare la porta e battere l’incolpevole Handanovic. Juve e Inter è stata una partita piacevole, maschia, a tratti nervosa e con una conduzione arbitrale, quella dell’internazionale Rizzoli, che ha commesso qualche sbavatura di troppo, specie nel primo tempo. Ad ogni modo, ha vinto la squadra più cinica, brava a ottimizzare una delle opportunità concesse. I bianconeri fermano così la cavalcata dei nerazzurri, che vincevano da sette turni consecutivi, e restano saldamente in testa alla classifica, confermando la legge dello Stadium. A fare da antagonista nell’ultimo turno di Serie A, il Napoli di Sarri, che ha strapazzato il Bologna. Fiducia confermata da parte del presidente Saputo a mister Donadoni, per carità, ma il ko degli emiliani tra le mura amiche certamente attende adesso una prova d’orgoglio di Destro e compagni, messi letteralmente alle corde da Mertens e Hamsik, entrambi autori di triplette. In attesa del rientro di Milik, i partenopei sembrano adesso vivere un ottimo momento di condizione, con la brutta figura interna di fronte al Palermo lasciata alle spalle. Continua l’affanno del Milan, battuto a domicilio da una Sampdoria vogliosa e intelligente tatticamente, difesa da un grande Viviano tra i pali. Prosegue l’incredibile corsa dell’Atalanta, che regola anche il Cagliari con l’ennesima prestazione brillante. Gli orobici sembrano poter duellare con la Lazio per un posto in Europa, con i biancocelesti che espugnando con facilità il campo del Pescara dimostrano di avere una marcia in più rispetto alle inseguitrici. Chi perde l’ennesimo treno per l’Europa è il Torino, che sul campo dell’Empoli non va oltre il pari. Il Sassuolo espugna di misura il campo del Genoa, pari a reti bianche tra Chievo e Udinese. Il Palermo si aggiudica lo scontro salvezza con il Crotone.

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  • Juve e Inter affilano le armi

    Juve e Inter affilano le armi

    di Giovanni Albanese

    Le due migliori squadre di Serie A si preparano al derby d’Italia, mentre Roma,
    Napoli e Milan perdono colpi. Il Crotone riaccende le speranze di salvezza

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    MILANO – Non potevano presentarsi meglio al derby d’Italia Juventus e Inter. Entrambe vincono nell’ultimo week end di calcio e mostrano una condizione brillante, pur avendo attualmente due posizioni di classifica diverse. I bianconeri, campioni d’Italia in carica, si presentano ancora una volta a trazione anteriore contro il Sassuolo e mostrano una grande maturazione sul piano della gestione del match dopo il doppio vantaggio. La squadra di Allegri non solo gioca bene, ma sembra anche sapere evitare quei cali di tensione che, nelle ultime occasioni, avevano fatto risorgere gli avversari nella seconda parte delle gare. La Juventus sfrutta i passi falsi delle dirette inseguitrici nell’ultimo turno, guadagnando tre punti sulla Roma (sconfitta sul campo della Sampdoria) e due sul Napoli (fermata sul pari dal Palermo). Insomma, l’avversaria da battere del momento è proprio l’Inter, prossimo ostacolo da superare nel fortino dello Stadium, che non perde un colpo da due mesi grazie alla cura Pioli. I nerazzurri hanno conquistato ventuno punti nelle ultime sette gare di campionato e adesso vedono il terzo posto a tre lunghezze e il secondo a cinque. Il prossimo derby d’Italia, dunque, potrebbe chiudere o riaprire interessanti scenari in chiave Europa. Come detto, la Roma perde sul campo della Sampdoria: Spalletti non fa drammi, ma è chiaro che i giallorossi non possono concedersi altri passi falsi di questo tipo se vogliono continuare a sognare in grande. Stesso discorso per il Napoli, che raggiunge solo nel finale un Palermo voglioso e sfortunato, sul quale pesa l’errore di Posavec nella rete subita. L’Atalanta conquista un buon pareggio sul campo del Torino e accorcia sulla Lazio, sconfitta sul campo del Chievo e da un Sorrentino straordinario tra i pali. Dal Torino giunge proprio in queste ore il nuovo acquisto dell’Atlanta, Martinez, pronto per la nuova avventura in MLS. Sconfitta a sorpresa anche per il Milan, superato da una buona Udinese. Partita ricca di reti e un punto per parte, tra Fiorentina e Genoa, con le difese protagoniste al negativo per i tanti gravi errori commessi, dall’una e dall’altra parte. Pari anche tra Cagliari e Bologna, con i rossoblù del presidente Saputo che nel finale perdono la testa e chiudono in nove uomini. Infine, il Crotone batte l’Empoli e riaccende il lume della speranza nella corsa disperata per la salvezza in Serie A.

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  • È una Juve più europea

    È una Juve più europea

    di Giovanni Albanese

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    I bianconeri battono la Lazio con una formazione a trazione anteriore. Il Napoli piega il Milan e resta in scia insieme alla Roma. Straordinario il cammino dell’Inter. Dzemaili trascina il Bologna

    MILANO – Non basta dire del ritorno della Juve in HD. Il successo nella ventunesima giornata contro la Lazio, che racconta l’ennesimo prolungamento del record di vittorie consecutive allo Stadium ormai da più di un anno, svela un altro grande tema di questa stagione: Massimiliano Allegri ha trovato finalmente la quadra per far convivere tutti i campioni in organico e ottimizzare le loro caratteristiche. Nel nuovo 4-2-3-1, Dybala, Higuain, Mandzukic, Cuadrado e Pjanic, tutti in campo per una fase offensiva stellare e un equilibrio tenuto da un centrocampista di quantità a fare da schermo davanti alla difesa. Di fatto, la nuova disposizione consente a Pjanic di svolgere le mansioni già a lui note con la Nazionale bosniaca, così come per Khedira e lo stesso Cuadrado, mentre Dybala non è più isolato come palesemente visto nella gara con la Fiorantina. Con questo nuovo modo di giocare, la formazione bianconera sembra avere una filosofia più europea e chi, come Dani Alves, sembrava avere avuto difficoltà d’inserimento a inizio stagione, potrebbe adesso mettere a disposizione tutta la sua esperienza, senza la pressione di compiti tattici non congeniali alle proprie caratteristiche. La nuova Juve, dunque, spazza via il velo di crisi venuto fuori dopo il ko di Firenze (il quarto della stagione), ma le inseguitrici restano comunque sugli scudi. Il Napoli espugna San Siro, battendo un buon Milan, e resta sulla scia della Roma, che liquida con il minimo sforzo il Cagliari. Straordinario il cammino indisturbato dell’Inter, che con la gestione Stefano Pioli ha messo in fila otto vittorie tra campionato e coppe. I nerazzurri hanno vinto su un campo caldo come quello del Palermo, dimostrando equilibrio e cinismo sotto porta. Senza Kessiè e dopo la cessione di Gagliardini all’Inter, l’Atalanta non cambia volto e identità: battuta la Sampdoria con due diciassettenni provenienti dal vivaio all’esordio in Serie A dal primo minuto, Bastoni e Melegoni. Bene anche la Fiorentina, che strapazza il Chievo, quest’ultimo in piena crisi. Il Bologna, trascinato da Dzemaili (prossimo al trasferimento in Canada), batte il Torino e conquista tre punti preziosi per la classifica. Terzo risultato utile e seconda vittoria consecutiva per il Sassuolo, che vince sul campo del Pescara grazie alla seconda doppietta di Matri nel giro di sette giorni. Contestazione per il Genoa, da parte dei propri tifosi, dopo il pareggio interno con il Crotone, penultima della classe.

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  • Milan, umile e laborioso Juve cinica e avanti

    Milan, umile e laborioso Juve cinica e avanti

    di Giovanni Albanese

    @GiovaAlbanese  www.bordocampo.net

    I rossoneri di Montella proseguono la corsa alle spalle della Juventus. La Roma espugna il San Paolo e rilancia. Resta dentro il tunnel l’Inter: è rottura con i tifosi

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    MILANO. Che sia stata una ventata di entusiasmo o una casuale successione di buone gare poco importa, il Milan targato Vincenzo Montella si propone dopo otto giornate come potenziale antagonista della Juventus in Serie A. Un rilancio, quello dei rossoneri, che in pochi avrebbero messo in conto la scorsa estate ma che oggi è una realtà grazie a un ruolino impressione inanellato nell’ultimo mese, con sei risultati utili consecutivi frutto di cinque vittorie e un pareggio. L’ultimo successo dei rossoneri sul campo del Chievo, formazione che ha fatto benissimo in questo inizio di stagione, è stato l’ultimo segnale che a Milanello ci sono tutte le condizioni per continuare lo straordinario percorso di crescita in atto. Certo che l’esame di maturità passa da sabato prossimo, quando i milanisti ospiteranno a San Siro la Juventus, regina indiscussa del campionato. La formazione bianconera di Massimiliano Allegri non perde un colpo da quattro gare e, anche se non con le migliori prestazioni, continua a dettare il ritmo in testa alla classifica. A San Siro ci sarà riscattare l’unica sconfitta di questa stagione, rimediata contro l’Inter. Juventus, Milan e tanta Roma nell’ultimo week end di calcio in Italia, con i capitolini che hanno espugnato il campo del Napoli e superato in classifica i partenopei, che incassano il secondo ko di fila dopo quello inatteso con l’Atalanta. E’ un momento buio anche per l’Inter, che non vince dallo scorso 21 settembre (2-0 in casa dell’Empoli). I nerazzurri sono stati battuti in casa dal Cagliari e adesso squadra e tifoseria sono arrivati davvero ai ferri corti. I rossoblù sardi, invece, scalano posizioni in classifica e si portano a ridosso della zona che conta, insieme al sorprendente Chievo e alla Lazio, che nell’ultimo turno è stato fermato sul pareggio in casa dal Bologna ma che nella prima parte di stagione ha giocato un buon calcio anche nei match contro le grandi. Sintomi di pariggite per il Genoa, che contro l’Empoli ha comunque continuato la striscia positiva con il terzo pareggio nelle ultime quattro gare giocate. Maggiore continuità, invece, deve riuscire a trovare il Sassuolo in trasferta, alla luce del fatto che, come avvenuto nell’ultima partita contro il Crotone, gli emiliani tra le mura amiche riescono a reagire anche alle difficoltà e trovare le forze per ribaltare il risultato e conquistare l’intero bottino. Restano ancora alla ricerca di vittorie Pescara e Fiorentina, rispettivamente bloccate sul pari da Sampdoria e Atalanta.

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  • Juve cinica, brutta e sfortunata

    Juve cinica, brutta e sfortunata

    Tiene il passo il Napoli. Inter fermata dal Bologna. Bene il Sassuolo, ottima la Lazio

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    di Giovanni Albanese

    @GiovaAlbanese  www.bordocampo.net

    Una Juventus cinica e non bella porta a casa i tre punti dalla trasferta di Palermo. Nel sesto turno di Serie A i bianconeri mantengono la testa della classifica, chiudono il match senza subire gol ma continuano a mettere in evidenza dei limiti che destano diverse perplessità sia sotto l’aspetto tattico che atletico. Gambe pesanti, poca lucidità e quasi nessuna idea: ecco che la Juventus di Allegri non può che lavorare nella speranza di un cambio di passo, ormai necessario. Nel match di Palermo arrivano altre due tegole, ovvero gli infortuni di Rugani e Asamoah: distrazione del collaterale laterale per il secondo, rottura del crociato per il secondo e intervento chirurgico a breve, lo stop forzato sarà in ambo i casi di 45 giorni. E se l’assenza di Rugani in difesa non fa saltare gli equilibri, adesso a centrocampo le scelte tecniche dovranno essere quasi obbligate, con Hernanes unica ancora di salvezza. Chi sorride è il Napoli, che liquida con un 2-0 la pratica Chievo (tra le rivelazioni di questo inizio torneo) e tiene il passo dei bianconeri. Per i partenopei c’è da registrazione la rete numero 100 in maglia azzurra di Hamsik, elemento che è tra le colonne portanti del gioco di Sarri. Nuova frenata per l’Inter, che dopo il successo con la Juventus e le conferme con l’Empoli viene fermato da un ottimo Bologna sul pari per 1-1. Nell’ultimo week end in Serie A ha sorpreso il Torino, bello e compatto contro la Roma, battuta meritatamente per 3-1. Bene anche il Sassuolo, che ha battuto di misura per 1-0 l’Udinese in una partita che ha visto le due squadre equivalersi sul piano del gioco. La Lazio aggiunge tre punti preziosi alla sua classifica, battendo per 2-0 l’Empoli: i biancocelesti di Inzaghi, tra le squadre che hanno giocato meglio in questo inizio stagione, hanno raccolto meno di quanto avrebbero meritato sul piano del gioco fino a questo momento. Stesso discorso per il Pescara di Oddo, che riesce a conquistare un pareggio per 1-1 sul campo del Genoa, malgrado qualche polemica a fine gara sull’arbitraggio. Si sveglia anche l’Atalanta, che nel posticipo espugna il campo del Crotone, salvando – almeno per adesso – la panchina di Gasperini, anche se le prossime uscite dei bergamaschi saranno decisive per rinsaldare il rapporto tra il tecnico e la società. Bella partita anche quella tra Cagliari e Sampdoria, dove ad affrontarsi sono stati due allenatori –
    Rastelli e Giampaolo – che finora hanno proposto delle idee interessanti sulle quali le squadre potranno certamente raccogliere nel corso della stagione.

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  • All’Inter il derby d’Italia, Juve brutta e rimandata

    All’Inter il derby d’Italia, Juve brutta e rimandata

    di Giovanni Albanese

    @GiovaAlbanese  www.bordocampo.net

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    MILANO – Il calcio è bello perché è imprevedibile e a tratti sorprendente. Non è una scienza esatta ed è per questo che i pronostici sono sempre abbastanza relativi. Inter-Juventus, il derby d’Italia, poteva essere addirittura l’ultima possibilità per il tecnico nerazzurro Frank De Boer, ai margini dopo la figuraccia rimediata in Europa League e una conduzione fin qui mai convincente. C’è chi avrebbe già scommesso ciecamente nell’arrivo di Fabio Capello (già contattato secondo i bene informati) o in alternativa Cesare Prandelli (da sempre pallino in casa Inter) e dunque la sfida con la Juventus, regina indiscussa del calciomercato, doveva essere l’ultimo atto di un amore sfuggente tra il club di Milano e il tecnico olandese buttato nella mischia a quindici giorni dall’inizio del campionato per subentrare a Roberto Mancini. Doveva, dicevamo. Perché grazie a una prestazione straordinaria, un possesso palla lodevole e un gioco aggressivo e per ampi sprazzi piacevole, l’Inter non solo ha battuto meritatamente la Juventus ma pare aver riconquistato la fiducia dei tifosi. Sul fronte bianconero, invece, tanti dubbi sulle scelte di Massimiliano Allegri a conclusione di una settimana che ha messo in luce i limiti di una squadra dal potenziale inespresso. Contro il Siviglia Pjanic in panchina così come Higuain contro l’Inter, l’ex centrocampista della Roma davanti alla difesa e fin troppo lontano dalla porta contro i nerazzurri, un reparto mediano poco consolidato e tanta fatica nell’inserimento di gente come Cuadrado o Pjaca su quali il club ha fatto degli investimenti importanti: ecco la lunga lista che mette Allegri sul calderone e pensare che in quella scomoda posizione, fino a qualche ora fa, c’è De Boer, adesso osannato. È il calcio, bellezza. Nella quarta giornata di Serie A si ferma anche la Roma, battuta di misura per 1-0 da una buona Fiorentina. Cresce e sorprende sempre di più il Sassuolo, che batte 2-0 il Genoa continuando a proporre un bel calcio. Vince e convince il Napoli, adesso capolista: Milik interpreta al meglio le indicazioni del tecnico Maurizio Sarri e il Bologna va ko con un 3-1 che racconta anche quanto i partenopei abbiano tenuto in pugno il match per tutti i novanta minuti. Bene anche la Lazio di Simone Inzaghi, tatticamente perfetto nel successo per 3-0 contro il Pescara di Massimo Oddo. Bacca regala tre punti al Milan, che batte una Sampdoria sfortunata e poco cinica in qualche occasione. Ampia vittoria anche del Cagliari, che cala il tris con l’Atalanta trascinata da un Marco Borriello in forma splendida. L’Empoli ferma sul pari il Torino: lo 0-0 mette in risalto i limiti dei granata senza Belotti. Pareggio anche tra Crotone e Palermo, un punto per parte e piccoli passi per muovere una classifica che si preannuncia dura nella lotta salvezza.

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  • La Juve vola, Roma e Napoli tengono

    La Juve vola, Roma e Napoli tengono

    di Giovanni Albanese

    @GiovaAlbanese  www.bordocampo.net

    Higuain e Pjanic già protagonisti assoluti in maglia bianconera. Totti intramontabile per i capitolini, i partenopei vincono il derby delle due Sicilie. Inter al fotofinish ma la cura De Boer non convince ancora

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    MILANO – Sono Gonzalo Higuain e Miralem Pjanic i pionieri della nuova Juventus formato 2016/17. Alla prima vera uscita della nuova formazione bianconera, con i due dal primo minuto alla terza giornata con il Sassuolo, la grande curiosità estiva di vedere all’opera i nuovi acquisti si è trasformata subito certezza. L’attaccante, dopo la rete decisiva alla prima giornata con la Fiorentina, ha calato altre due zampate nel giro di nove minuti, mettendo a sedere un Sassuolo in buona condizione ma evidentemente incapace di gestire la corazzata di Massimiliano Allegri. Poi ci ha pensato l’ex centrocampista della Roma a mettere gli emiliani ko, rendendo indimenticabile il suo esordio in maglia bianconera. Unico neo l’errore difensivo (uscita sbagliata di Buffon) che costa l’ennesimo gol evitabile in questo inizio stagione. A tenere il passo della Juventus, non senza fatica, sono Roma e Napoli. I capitolini si affidano all’intramontabile capitan Francesco Totti, che risveglia i suoi nel finale di gara con la Sampdoria e cambia volto al match: assist e gol che capovolgono il risultato (3-2) e valgono tre punti d’oro per non perdere terreno sul primo posto in classifica. Meglio il Napoli di Maurizio Sarri, che espugna con un secco 3-0 il campo del Palermo e cresce in termini di condizione e autostima. Per quanto visto in questo inizio stagione, infatti, dovrebbe essere proprio la formazione partenopea a tenere maggiormente il passo della Juventus, anche grazie a un organico più ampio e con diverse alternative a disposizione del tecnico. Crescono Bologna e Udinese. I rossoblù di mister Roberto Donadoni battono in casa per 2-1 il Cagliari, trascinati da due giovani che potrebbero esplodere proprio in questa stagione: si tratta di Federico Di Francesco, figlio di Eusebio allenatore del Sassuolo e già nel giro della Nazionale Under 21, e Simone Verdi, scuola Milan e nelle ultime stagioni probabilmente considerato fin troppo poco rispetto al reale valore. L’Udinese di Beppe Iachini, invece, si dimostra squadra coraggiosa e cinica tenendo testa al Milan ed espugnando sul finale San Siro, in un match che ha messo ancora una volta in luce i limiti dei rossoneri di Vincenzo Montella. Sull’altro versante di Milano, quello nerazzurro, la cura De Boer porta tre punti maturati sul finale sul campo di uno straordinario Pescara, vero protagonista di questo inizio stagione. Sotto di una rete e con gli abruzzesi vicini al raddoppio, il tecnico olandese ordina un triplo cambio in contemporanea (roba poco usuale nel calcio italiano) e riesce a ribaltare il risultato al fotofinish grazie a una doppietta firmata da Mauro Icardi. L’Atalanta batte 2-1 il Torino, la Lazio non va oltre il pareggio per 1-1 sul campo del Chievo. Fermata dalla pioggia e dunque da recuperare Genoa-Fiorentina.

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  • SERIE A, CALCIOMERCATO: DOMINA LA JUVE

    SERIE A, CALCIOMERCATO: DOMINA LA JUVE

    di Giovanni Albanese

    @GiovaAlbanese  www.bordocampo.net

    Inter e Napoli inseguono, Lazio e Torino si rinforzano, Milan e Roma deludono

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    MILANO – Cinque acquisti di fila, un ritorno e un colpo finale mancato. La regina del calciomercato estivo in Italia è la Juventus, che si pone l’obiettivo di diventare grande in Europa, oltre a dettare i tempi nella corsa per quello che sarebbe il sesto scudetto di fila. Dopo Pjanic, Dani Alves, Pjaca, Benatia e Higuain i bianconeri all’ultimo giorno di mercato hanno definito il ritorno in prestito dal Chelsea di Cuadrado, mentre al fotofinish non sono riusciti a formalizzare il trasferimento dallo Zenit di Witsel, con il quale ci sarebbe già un pre-contratto per il suo arrivo a parametro zero a conclusione della stagione. Bloccata anche la cessione di Lichtsteiner all’Inter, che qualche giorno fa aveva detto “no” a un possibile trasferimento di Brozovic alla Juve. I nerazzurri, dopo l’arrivo di De Boer, hanno rivoluzionato il centrocampo con gli arrivi di Yoao Mario, Candreva e Benega, oltre al giovane attaccante brasiliano Gabigol. Ceduto Ljajic al Torino, che piazza il colpo Hart tra i pali, De Silvestri in difesa e Valdifiori sulla trequarti, quest’ultimo nell’ambito dell’operazione che ha portato Maksimovic al Napoli. I partenopei perdono in avanti Higuain, ma alla fine della fiera rinforzano l’organico nella sua interezza con gli arrivi, tra gli altri, di Tonelli in difesa, Giaccherini, Rog e Diawara in mezzo al campo e Milik in avanti. Mercato povero della Roma, si rinforza dietro con Mario Rui e Juan Jesus e sulla corsia laterale con Bruno Peres. Chi, invece, chiude un mercato lungimirante è la Lazio, che si assicura Immobile, Lukaku, Bastos, Luis Alberto, Wallace, Leither e Vargic, tutti uomini che possono dare il proprio contributo per far compiere il salto di qualità all’organico. Poco o niente nel mercato del Milan, che dopo aver piazzato Lapadula, Sosa, Gustavo Gomes, Pasalic e Mati Fernandez lascia un po’ perplessi i tifosi. Salta alla fine Balotelli al Palermo, che prende Diamanti. Il Pescara fa tornare in Italia Aquilani, il Sassuolo aggiunge l’esperienza di Matri, la Sampdoria l’estro in mediana di Cigarini. Attenzione al Cagliari: organico potenziato per la massima serie con Bruno Alves, Padoin, Isla e Borriello, Tachtsidis. L’Atalanta si affida a Paloschi in avanti e Berisha tra i pali. Il Bologna rimedia allo stop forzato di Mirante (problemi cardiaci) con il portiere Gomis e punta su Viviano e Verdi a centrocampo e Sadiq in attacco. Il neo promosso Crotone prende dal Sassuolo l’attaccante Trotta, promettendo ai neroverdi il difensore Ferrari per la prossima stagione, e si affidano a Crisetig nella parte nevralgica del gioco. L’esperienza di Sorrentino torna a difendere i pali della porta del Chievo, che ingaggia anche De Guzman e Parigini. L’Empoli punta su Marilungo in attacco e Josè Mauri a centrocampo, il Genoa – che manca sul finale il prestito di Hernanes dalla Juve – rivoluziona la difesa con Edenilson, Brivio, Renzetti e Gentiletti.

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  • La Juve comanda il Sassuolo sorprende

    La Juve comanda il Sassuolo sorprende

    di Giovanni Albanese

    @GiovaAlbanese  www.bordocampo.net

    Continuano bene Genoa e Samp, l’Inter delude ancora.
    Il Napoli batte il Milan, Roma beffata sul finale da un bel Cagliari. Il Torino strapazza il Bologna

    MILANO – È l’inizio di stagione della Juventus, di un sorprendente Sassuolo e delle genovesi, che si propongono come outsiders di questo nuovo campionato in Serie A. Tutto fila come previsto per la formazione bianconera di Massimiliano Allegri, che regola di misura una buona Lazio, tenace e a tratti meritevole seppur mai concretamente pericolosa nei pressi di Buffon. Basta un’altra perla di Khedira per portare a casa i tre punti e mettersi subito in testa alla classifica a dettare i tempi, in attesa di migliorare gioco e condizione e fare inserire negli schemi i nuovi arrivati. La Juve si conferma, il Sassuolo sorprende: così, dopo la storica qualificazione in Europa League, la formazione di Eusebio Di Francesco centra la seconda vittoria consecutiva in campionato battendo il Pescara per 2-1, grazie agli affondi di Defrel e di un ottimo Berardi, decisivo anche questa volta dopo il gol-partita con il Palermo. Calcio pratico e divertente quello del nuovo Genoa targato Ivan Juric, che batte per 3-1 il Crotone, squadra che ha portato nella massima serie vincendo lo scorso campionato cadetto. Bene Pavoletti, autore di una doppietta, buon equilibrio tra fase offensiva e fase difensiva. Ottima Sampdoria, che gioca già come vuole Marco Giampaolo: vittoria di misura per 2-1 contro l’Atalanta e punteggio pieno dopo le prime due giornate. Tra le grandi, quella che delude di più è l’Inter: un solo punto in due partite per la formazione di Frank De Boer (1-1 con il Palermo), che non riesce ancora a trovare la quadra al di là dei rinforzi necessari. Servirà tempo, probabilmente, quello che è bastato a un arcigno Cagliari per fermare sul finale la Roma (2-2) e al Napoli per superare il Milan (4-2) dopo che i rossoneri erano stati bravi a raggiungere il pari. Nel primo caso brava la squadra di Massimo Rastelli, capace di crederci fino alla fine. Nel secondo caso probabilmente fin troppo presuntuoso l’atteggiamento di Vincenzo Montella a non dare equilibrio una volta raggiunto il Napoli sul 2-2. Prima vittoria in campionato sulla panchina del Torino per Sinisa Mihajlovic: 5-1 contro un Bologna che tiene per sessanta minuti e subisce sul finale un preoccupante calo fisico e, forse, anche mentale. Un po’ come l’Empoli, battuta per 2-0 sul campo dell’Udinese, con i toscani quasi mai nelle condizioni di imporre il proprio gioco ai friulani. Il primo gol in Serie A di Sanchez regala i primi tre punti in classifica alla Fiorentina, che batte di misura un Chievo pericoloso fino al novantesimo.

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  • Juve regina: campionato e mercato, sognando l’Europa

    Juve regina: campionato e mercato, sognando l’Europa

    di Giovanni Albanese

    @GiovaAlbanese  www.bordocampo.net

    Cominciano forte i campioni d’Italia, primo sigillo per Higuain. Falsa partenza del Napoli, tengono il passo Roma e Lazio. Donnarumma fa felice il Milan, Inter rimandata.

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    MILANO – Niente fase di riscaldamento, la Serie A in Italia entra subito nel vivo a ritmi altissimi. A mettere subito le cose in chiaro è la cinque volte di fila scudettata Juventus, che regola per 2-1 la Fiorentina con una prestazione impeccabile e una condizione che si avvicina molto a quella ottimale. Bastano otto minuti a mister 94 milioni Gonzalo Higuain per mettere il primo sigillo con la maglia bianconera e regalare i tre punti alla squadra da battere anche quest’anno, ritrovati Khedira e Asamoah in mediana in attesa degli ultimi colpi di mercato. Falsa partenza, invece, per il Napoli, che rimedia un pareggio in rimonta (2-2) sul campo del neo promossa Pescara, grazie a una doppietta di Mertens, che concede brio ai partenopei nella ripresa. A tenere il passo della Juventus sono le romane: la Lazio espugna per 4-3 il campo dell’Atalanta e fa vedere trame di gioco interessanti intorno al neo attaccante Immobile, mentre la Roma strapazza per 4-0 l’Udinese, in un match messo in discesa dai tanti errori dei friulani in difesa e dai primi due calci di rigore concessi ai giallorossi. A Milano nuvole sul fronte nerazzurro: l’Inter formato De Boer (subentrato a Mancini a due settimane dall’inizio del campionato) non ha brillato e non ha convinto di fronte a un Chievo tutto cuore trascinato dal talento di Birsa, autore della doppietta del 2-0. Mihajlovic perde la sfida contro il suo ex Milan, ora affidato a Montella. Ironia della sorte: sul 3-2, il Torino avrebbe anche la palla del pareggio sul finale, ma il portierino classe 1999 Gigio Donnarumma, lanciato proprio dal tecnico bosniaco nella passata stagione, respinge il calcio di rigore di Belotti e fa esplodere di gioia San Siro per i primi tre punti della nuova era milanista. Buon avvio di campionato per le genovesi, entrambe a bottino pieno: il Genoa batte per 3-1 il neo promosso Cagliari, grazie a una prestazione che ha messo in luce le idee del nuovo tecnico Juric; la Sampdoria, invece, espugna di misura per 1-0 il campo dell’Empoli, nell’altra sfida in cui l’allenatore, Giampaolo (adesso sulla panchina dei doriani) sfida la sua ex squadra al primo turno. Primi tre punti della stagione anche per il Bologna del patron Joey Saputo: la squadra di Donadoni trova il match gol con Destro sul finale con un Crotone mai domo per tutta la gara. Basta una rete su calcio di rigore di Berardi al Sassuolo per espugnare Palermo, ma la squadra di Di Francesco non entusiasma come in Europa League. In Sicilia, invece, continua a tenere banco il possibile cambio al vertice societario, con l’italo-americano Frank Cascio che si sarebbe detto pronto a prendere il posto di Maurizio Zamparini. Prossimo week end subito sfide tra grandi: spiccano Lazio-Juventus e Napoli-Milan. Poi sarà pausa Nazionale e ultimi botti di calciomercato.

    CALCIOMERCATO

    La Juve vuole chiudere per Matuidi, Saputo gradisce Balotelli

    I bianconeri trattano con il PSG per il centrocampista, in attesa del ritorno di Cuadrado.
    Possibile destinazione Bologna per l’ex attaccante della Nazionale, alla ricerca di riscatto

    MILANO – È la Juventus la protagonista del calciomercato a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato. I bianconeri devono correre ai ripari a centrocampo, dove la cessione di Pogba allo United ha lasciato un vuoto da colmare. Negli ultimi giorni il cerchio si è chiuso su Matuidì: il giocatore del PSG è la mezzala mancina che potrebbe garantire il giusto supporto in mediana sia in fase difensiva che in fase offensiva. Marotta e Paratici sarebbero disposti a trattare alzando l’offerta iniziale di 25 milioni, il PSG potrebbe abbassare le pretese (prima richiesta sui 40 milioni) alla luce della volontà del giocatore che avrebbe fatto sapere, attraverso il suo agente Raiola, di voler cambiare aria. La Juventus, che intanto aspetta l’ok dal Chelsea per il ritorno di Cuadrado, starebbe valutando anche l’opportunità di ingaggiare il tedesco campione del mondo Schweinsteriger, in totale rottura con il Manchester United e il nuovo tecnico Mourinho. In partenza Zaza: il Napoli lo vorrebbe ma non alle cifre che i bianconeri potrebbero incassare dal West Ham o dal Wolfsburg, con il quale si potrebbe riaprire il dialogo (l’affare in dirittura d’arrivo è saltato pochi giorni fa) perché la Juventus pare non abbia mai accantonato del tutto l’idea Luiz Guastavo. Altro protagonista del mercato è Balotelli: Lazio in pole, il Chievo ci spera ma la vera contendente per l’attaccante potrebbe essere il Bologna. Il patron Saputo ha fatto intendere di gradire Super Mario, rimandando la scelta a ds e allenatore.

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