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  • Tony Loffreda nominato Senatore

    Tony Loffreda nominato Senatore

    Ottawa – Lo avevamo chiesto ad alta voce, e dal 23 luglio è realtà: il Primo Ministro, Justin Trudeau, ha annunciato che la Governatrice Generale Julie Payette ha nominato l’italo-canadese Tony Loffreda Senatore del Canada. Prenderà il posto di Ghislain Maltais, che si è fatto da parte ad aprile. L’ultimo, tra gli ‘italiani’, ad occupare questo prestigioso incarico è stato Consiglio Di Nino, imprenditore di Toronto, che si è dimesso nel 2012 per raggiunti limiti di età (75 anni). Per lo stesso motivo, nel 2006 ha lasciato il seggio senatoriale l’italo-quebecchese Marisa Ferretti Barth, fondatrice e presidente del CRAIC. Dopo 7 anni, dunque, un Italo-canadese torna ad occupare un seggio nella Camera Alta, con il Parlamento Canadese che adesso può contare su tutti e 105 senatori, senza seggi vacanti. “Sono felice di accogliere Tony Loffreda come nuovo senatore indipendente in Parlamento – ha dichiarato il Primo Ministro in una nota ufficiale -. Il suo scrupoloso servizio per la sua Comunità e la sua Provincia, insieme con la lunga esperienza in vari consigli d’amministrazione e commissioni, lo rendono un’ottima scelta per rappresentare i cittadini del Quebec. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con lui, e non ho dubbi che Loffreda offrirà un grande servizio per tutti i canadesi”. Con questa mossa, è evidente il tentativo di Trudeau di riavvicinarsi alla Comunità italiana, dopo i rapporti non proprio idilliaci degli ultimi tempi. A giugno il Primo Ministro ha promesso che nei prossimi mesi, qualore fosse rieletto, presenterà le scuse ufficiali per l’internamento arbitrario degli italocanadesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Ora la nomina di Tony Loffreda, vice Chairman RBC, nonché presidente della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese (FCCI): un professionista esemplare, un filantropo conosciuto e stimato nella Comunità italo-canadese, rispettato e apprezzato nel mondo degli affari a livello nazionale e internazionale.

    Ultimo di tre figli, Tony Loffreda è nato a Montréal, nel quartiere di Ahuntsic, nell’agosto del 1962, da genitori campani (mamma di San Gregorio Matese e papà di Dragoni, in prov. di Caserta). Sposato con Angelina da 34 anni, oggi Tony vive a Westmount ed ha due figli: Davide (26 anni) e Sophia (29). Contabile di formazione, Loffreda ha conseguito la laurea presso la Concordia University nel 1985, per poi ricevere il certificato di CPA (Certificato di pubblico contabile) all’Università dell’IIlinois, negli Usa. Nel 1991, dopo sei anni nel settore contabile, di cui quattro alla Raymond Chabot Grant Thornton come revisore, il salto nel settore bancario: fino al 2005 alla National Bank of Canada, quindi la svolta, il 13 giugno dello stesso anno, con il passaggio alla RBC Royal Bank. Qui la scalata fino alla nomina di vice Chairman. Ma Tony Loffreda è soprattutto un campione di solidarietà e di impegno civile: fa parte di numerosi consigli d’amministrazione e commissioni, tra cui il board dei Governatori dell’Università Concordia, il cda del CIUSSS de l’Ouest-de-l’île e la Montréal International. In passato è stato anche componente della commissione esecutiva della Camera di Commercio di Metropolitan Montréal e del cda della Camera di commercio italiana in Canada. Presiede eventi di raccolta fondi in tutta la provincia, per cause come la scuola Giant Steps, il Jewish General Hospital ed il Montreal Cancer Institute. Un’opera encomiabile per il sociale, che il Paese gli ha riconosciuto, premiandolo con la Medaglia d’oro del Luogotenente Governatore nel 2018, la Medaglia del 150° anniversario del Senato del Canada nel 2017, il ‘Caring Canadian Award’ del Governatore Generale nel 2014 e la Medaglia del Giubileo di Diamante della Regina Elisabetta II nel 2012. Loffreda è tifosissimo del Milan, dell’Impact e della Nazionale Italiana ed è stato uno dei principali promotori dei Mondiali di calcio 2026 che – come sappiamo – si disputeranno in Canada, Stati Uniti e Messico. I valori dell’integrità, del sacrificio sul lavoro, della dedizione e della trasparenza sono la sua filosofia di vita. Una vita votata alla famiglia, alla carriera, alla solidarietà ed all’italianità. Quell’italianità che ha saputo interpretare alla perfezione nella nuova terra che gli ha regalato il successo e che adesso lo premia con una nomina prestigiosa che inorgoglisce tutti noi italo-canadesi. (V.G.)


    Le parole del neo parlamentare

    “Onorato e orgoglioso”

    Tony Loffreda, 57 anni, è raggiante. L’ormai ex vicechairman della Banque Royale du Canada e attuale presidente della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese non vede l’ora di cominciare questa nuova avventura in Parlamento. Una nomina da doppio record: è la prima volta, infatti, che un alto dirigente della RBC e che un italo-canadese nato in Canada fa il salto in Senato. “Un bell’attestato di fiducia del nostro Primo Ministro verso la Comunità italiana, che ha contribuito e contribuisce in modo straordinario allo sviluppo del Paese”, ci ha detto Loffreda. Lo aspettano 18 anni da Senatore, visto che a 75 anni l’incarico decade automaticamente. Due priorità su tutte: migliorare l’accesso all’istruzione per i giovani e quello al sistema sanitario per gli anziani. “Sono onorato di essere stato scelto dal Primo Ministro e nominato dal Governatore Generale per servire il Paese in qualità di Senatore”, ha aggiunto. “Così come sono particolamente orgoglioso – ha sottolineato – di essere stato selezionato attraverso la procedura aperta di candidature guidata dal Comitato consultivo indipendente per le nomine al Senato”. Una nomina basata sul merito e sul talento, non all’affiliazione politica e partitica. Una scelta che inorgoglisce tutta la Comunità italiana, di cui Loffreda è un esponente di spicco. “Il Primo Ministro si aspetta da parte mia un contributo significativo ai lavori del Senato, un contributo indipendente e non partigiano di fronte all’ampia gamma di sfide e opportunità che il Paese deve affrontare. Non vedo l’ora di servire la mia Provincia e il mio Paese in questa nuova veste. Vorrei che il mio contributo al Senato riflettesse gli ultimi 35 anni di carriera che ho svolto nel settore finanziaro, dove ho sempre lavorato con integrità, onestà e grande spirito di sacrificio”.

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  • Cornado e Padula:“Qui si respira la storia”

    Cornado e Padula:
    “Qui si respira la storia”

    L’Ambasciatore d’Italia e il Console Generale al “Cittadino”

    Il Sen. Basilio Giordano, direttore generale del “Cittadino Canadese”, con   l'Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado ed il Console Generale Enrico Padula
    Il Sen. Basilio Giordano, direttore generale del “Cittadino Canadese”, con
    l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado ed il Console Generale Enrico Padula

    Montréal – Alla vigilia del suo 75º compleanno, il “Cittadino Canadese” (fondato nel lontano 1941 da Antonio Spada) ha ricevuto nella sua redazione i due massimi rappresentanti della Repubblica Italiana in Canada: l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado (insediatosi a Ottawa il 2 aprile del 2013) e il Console Generale Enrico Padula (arrivato a Montréal il 19 ottobre del 2012). Il 1º dicembre scorso, infatti, i due diplomatici hanno risposto all’invito del direttore generale, Sen. Basilio Giordano, visitando (in forma privata) gli uffici su Jean Talon Est, nel cuore dell’italianissima St-Léonard, del giornale italiano più antico in Canada. Una visita di cortesia graditissima (durata un’oretta e mezza) che ha visto Cornado e Padula conoscere da vicino il cuore del settimanale, con il Sen. Giordano nei panni di ‘Cicerone’ nel raccontare anche qualche simpatico aneddotto della sua trentennale esperienza editoriale. Ma ad attirare l’attenzione dei due diplomatici sono stati soprattutto i preziosi archivi: nel consultare alcune copie storiche del Cittadino (come la dichiarazione di Guerra dell’Italia alla Germania, la prima elezione di Pierre Elliott Trudeau a Primo Ministro del Canada, la vittoria dell’Italia ai Mondiali di calcio nell’82, o alcune pubblicità di prodotti ormai in disuso, come la Tv in bianco e nero degli anni ’70 o le famose autovetture Mustang), sia l’Ambasciatore che il Console sono rimasti visibilmente affascinati da un inestimabile patrimonio che racconta la storia del giornale e, di riflesso, quella sociale, politica, economica e culturale della Comunità italiana in Canada. Tanto che Cornado ha dovuto ammettere: “Starei ore e ore a sfogliare i giornali dei decenni passati: qui si respira la storia!”. Una frase condivisa dallo stesso Console, che ha annuito, e che ci rende orgogliosi, in quanto depositari della memoria storica di un popolo che non ha mai rinnegato le proprie origini, pur contribuendo allo sviluppo di un Paese ricco e moderno come il Canada. Dopo un’immersione nella storia e qualche foto-ricordo, i due ospiti sono tornati alle loro mansioni diplomatiche, consci più che mai del ruolo imprescindibile che il Cittadino svolge da 75 anni nella divulgazione della lingua e cultura italiana in Canada. (V.G.)

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