Tag: raccolta fondi

  • SOS Casa d’Italia: raccolti oltre 2 milioni $

    SOS Casa d’Italia: raccolti oltre 2 milioni $

    Procede spedita la campagna di raccolta fondi per il completo risanamento dello storico edificio in stile Art Deco, sempre più al centro della vita comunitaria. Il vicepresidente Sabino Grassi lancia un appello a tutta la Comunità: “Fateci sentire il vostro sostegno”

    Da sinistra: Joe Salvo, Giovanna Giordano, Perry Mazzanti e Sabino Grassi

    Montréal – Si intravede il traguardo, la luce in fondo al tunnel: la Casa d’Italia è quasi salva e può finalmente guardare al futuro con ritrovato ottimismo. Sui 3 milioni in 3 anni, che la Casa deve all’istituto finanziario verso cui è debitore per scongiurare il rischio sequestro e confisca, sono stati già raccolti oltre 2 milioni (per la precisione 2.027.000 $). Siamo a 2/3 del percorso: manca l’ultimo sforzo, il restante 33%, per portare a termine, entro i prossimi 12 mesi, la nobile missione. Dopo gli sforzi degli ultimi due anni, quindi, ‘il monumento tricolore per eccellenza’ in città è ormai sulla via del completo risanamento finanziario ed è sempre più al centro della vita comunitaria. A darne l’annuncio, il 23 gennaio scorso, è stato Sabino Grassi, secondo vicepresidente della Casa d’Italia, oltre che co-fondatore e presidente della campagna di raccolta fondi, nel corso di una conferenza stampa moderata dalla presidente del Comites Giovanna Giordano, per l’occasione nelle veci di responsabile pubbliche relazioni della Casa. “Fino ad oggi – ha spiegato Grassi – abbiamo ricevuto 50 donazioni aziendali, con una media di 40 mila $ per singola offerta”. Per percorrere l’ultimo miglio, la Casa d’Italia rivolge un appello a tutta la Comunità, auspicando una partecipazione più diffusa e allargata: “Tutti possiamo fare la differenza, anche con donazioni di 5,10, 20 o 50 $ per posta, via telefono, tramite il sito ufficiale o di persona presso la Casa stessa”, ha sottolineato Grassi. Secondo cui, più importante ancora della cifra in sè, è il numero di persone che aderiscono all’iniziativa, facendo un’offerta. “Saremmo ancora più incoraggiati – ha aggiunto – se migliaia di persone donassero anche solo un dollaro. Ad oggi questo sostegno popolare non si è ancora manifestato e possiamo solo desumere, ma ne siamo convinti, che la gente sia dalla nostra parte e tenga al futuro della loro Casa”. Detto questo, la Casa d’Italia è orgogliosa e soddisfatta del risultato raggiunto: “Francamente, stentiamo a credere di esserci riusciti. Siamo entusiasti!”, ha concluso Sabino Grassi. Tra i presenti alla conferenza stampa, anche il Console d’Italia a Montréal, Lorenzo Solinas: “Siamo contenti, è un bel traguardo: l’anno scorso c’era molta preoccupazione e la strada da percorrere sembrava estremamente in salita. Invece la Comunità ce la sta facendo e questo dimostra che gli italo-canadesi di Montreal, e non solo, sono legati a questa importante istituzione. La Casa d’Italia è un gioiello, ha un valore storico, dagli anni ’30 accompagna la Comunità italiana e sarebbe un peccato se non continuasse ad avere un luminoso futuro”.

    Oggi, ricordiamolo, l’esecutivo della Casa d’Italia (www.casaditalia.org) è formato da: Gino Berretta (presidente), Perry Mazzanti (primo vice-presidente), Sabino Grassi (secondo vice-presidente e responsabile della campagna di raccolta fondi), Vincenzo Belmonte (tesoriere) e  Antonio Discepola (segretario). Senza dimenticare gli altri membri del Consiglio: Agata De Santis, Giuseppe (Jos) Fratino, Salvatore (Sal) Guerrera, Pietro Lucca, Giuseppe (Jos) Salvo, Enrica Uva e Antonio (Tony) Zara. (V.G.)

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  • La Casa d’Italia torna protagonista

    La Casa d’Italia torna protagonista

    Procede a gonfie vele la campagna di raccolta fondi per il risanamento finaziario dello storico edificio in stile Art Deco a Montréal: nel corso della serata, sono stati raccolti 160 mila $

    Il presidente della Casa d’Italia, Gino Berretta, con Nick Di Tempora, presidente del cda di Mapei Americas, e Joseph Broccolini, presidente della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese
    L’omaggio di Berretta a Di Tempora: il quadro, opera di un artista italiano,
    rappresenta uno scorcio di Campobasso, città natale dell’ospite d’onore della serata

    Montreal – La Casa d’Italia guarda al futuro con ritrovato ottimismo: dopo gli sforzi degli ultimi mesi, infatti, il ‘monumento tricolore per eccellenza’ in città è ormai sulla via del completo risanamento ed è sempre più al centro della vita comunitaria. Nel maggio 2018, come sappiamo, è stata lanciata una campagna di raccolta fondi per salvare lo storico edificio in stile Art Deco dal rischio confisca, a causa di un indebitamento pari a 3 milioni di dollari. Detto, fatto: la Comunità si è rimboccata le maniche e, passo dopo passo, si sta avvicinando al nobile obiettivo. L’ultimo contributo, in questa corsa contro il tempo, è arrivato il 9 novembre scorso, nella prestigiosa cornice di Plaza Volare, in occasione dell’83º gala annuale del “focolare comunitario” italo-montrealese. Un contributo impreziosito dalla generosità di due imprenditori di successo, come Joseph Broccolini, presidente della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, ed il Cav. Nick Di Tempora, ex presidente di Mapei Americas, ospite d’onore del Ballo. A darne l’annuncio, è stato il presidente del consiglio di amministrazione del CCPI-Casa d’Italia, Gino Berretta, che ha spiegato come, ai 60 mila $ raccolti durante la serata (di cui 10 mila da Paolo Mori), si sono aggiunti altri 45 mila $ offerti da Broccolini ed altri 45 mila $ donati da Di Tempora. Quindi, 160.000 $ in tutto, somma che va ad incrementare la cifra di 1 milione e 800 $ già rendicontata e messa a bilancio. Un percorso virtuoso propiziato da un comitato esecutivo che ha sempre creduto nel lieto fine di questa maratona di solidarietà, e che è formato da: Perry Mazzanti (primo vice-presidente), Sabino Grassi (secondo vice-presidente e responsabile della campagna raccolta fondi),  Vincenzo Belmonte (tesoriere) e Antonio Discepola (segretario). Senza dimenticare gli altri membri del consiglio di amministrazione: Agata De Santis, Giuseppe (Joe) Fratino, Salvatore (Sal) Guerrera, Pietro Lucca, Giuseppe (Jos) Salvo, Enrica Uva e Antonio (Tony) Zara. Con Marisa Celli nel ruolo di direttrice generale. “Sono sempre stato fiero di far parte di una Comunità capace di aiutarsi nei momenti difficili – ha detto Berretta, visibilmente emozionato – e questa sera sono orgoglioso di condividere questo palcoscenico con un uomo come Nick Di Tempora, che non ha mai dimenticato le sue radici”. Introdotto da Luigi Di Geso, attuale presidente e ceo di Mapei Americas, a salire sul palco è poi stato lo stesso Di Tempora, che nel 1983 ha avuto la lungimiranza di fondare, insieme a Giorgio Squinzi (recentemente scomparso), la MAPEI Corporation negli Stati Uniti, poi diventata MAPEI Americas: azienda leader nel settore della produzione di materiali chimici per l’edilizia, che Di Tempora ha guidato dal 1992 al 2007, quando è poi diventato presidente onorario del cda di Mapei. Un successo fulminante, che non ha mai scalfito, per il suo amore per l’Italia. Di Tempora è diventato governatore della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, presidente della Fondazione Santa Cabrini e co-presidente d’onore della raccolta fondi per il progetto d’ingradimento/ristrutturazione della Casa d’Italia. Dove lo stesso Di Tempora si recava col padre, negli anni ’50, per svolgere i lavori giornalieri offerti sul posto dai contrattori. Un impegno filantropico e umanitario riconosciuto dalla sua Italia, che nel 2010 lo ha premiato con il prestigioso titolo onorifico di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica. “La vita è stata difficile agli inizi – ha raccontato Nick Di Tempora -: i quebecchesi non ci vedevano di buon occhio, ma dopo tanti anni ho capito che non avrei potuto scegliere un Paese ed una Provincia migliori, nel lasciare l’Italia. La Casa d’Italia è il posto col significato più profondo per gli italiani in tutto il Nord America: è il monumento costruito dagli immigrati nel 1936, dopo una raccolta fondi a cui hanno partecipato 4.200 connazionali, su un terreno donato dal sindaco di Montréal dell’epoca, Camillien Houde. Gente che, dopo una giornata di lavoro, la sera e nel weekend, si sacrificava dando una mano a costruire la loro Casa. A tutte queste persone deve andare il nostro rispetto: erano soli, lontani dalla loro terra e avevano bisogno di un posto per stare insieme. I tempi sono cambiati, siamo diventati quebecchesi: la prima generazione era italo-canadese, la seconda canadese-italiana, la terza canadese-canadese. Ma, se alla quarta generazione, non insegnamo ai nostri nipoti e pronipoti cosa significa essere italiani, l’italianità è destinata a scomparire. E questo non possiamo permettercelo: dobbiamo fare di più per preservare le nostre radici e per rilanciare questo Monumento rappresentato dalla Casa d’Italia. Se ci dimentichiamo da dove veniamo, non sappiamo dove stiamo andando”. Sono stati oltre 450 gli ospiti che hanno risposto all’appello per onorare il passato, il presente ma soprattutto il futuro del simbolo per eccellenza della storia di immigrazione italiana. I principali sono stati ricordati da Nick e Silvana, di ICI TV, che hanno presentato la serata: la Console Generale d’Italia a Montréal, Silvia Costantini; il deputato federale di Alfred-Pellan Angelo Iacono; la Sindaca dell’arrondissment di Villeray–Saint-Michel–Parc-Extension Giuliana Fumagalli; la presidente del Comites Giovanna Giordano; il presidente della CIBPA Dominic Diaco; il presidente dell’Ordine Figli e Figlie d’Italia, Giuseppe Fratino; il presidente della Fondazione dell’ospedale Santa Cabrini, Elio Arcobelli; ed il presidente della corporazione Casa d’Italia, Gaby Mancini. E poi ancora: il Senatore Basilio Giordano, l’ex deputata Rita De Santis, Nick e Nancy Forlini di Remax Solutions ed il presidente del Picai, Piero Iannuzzi.  (V.G.)

    Da sinistra: il giudice Antonio Discepola, il presidente Gino Berretta,
    Gaby Mancini ed il Sen. Basilio Giordano
    La Console Generale d’Italia a Montréal, Silvia Costantini
    Nancy Forlini e Nick Fiasche di Re/Max Solutions
    La presidente del Comites di Montréal, Giovanna Giordano,
    con un gruppo di giovani Italo-Canadesi
    Nella foto riconosciamo: Maria Antonietta e Joe Morena, Vince Morena, Velisanta Morena,
    Nancy D’Elia e Manuel Branco, Marcella Di Lillo, Ercole e Iola Marcovecchio
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  • Casa d’Italia: il nostro orgoglio tricolore

    Casa d’Italia: il nostro orgoglio tricolore

    L’obiettivo è raccogliere, entro dicembre, 3 milioni di dollari che serviranno a saldare il debito, ma anche a finanziare altri progetti: come gli archivi, una  biblioteca, una scuola di cucina italiana ed un museo permanente; senza dimenticare il Muro della Memoria

    Servizio fotografico: Sara Barone

    Un momento della cerimonia per il lancio della raccolta fondi

    Montréal – Ripartire dal passato per riscattare il futuro. Lunedì 14 maggio, il Centro comunitario della Piccola Italia – Casa d’Italia (CCPI-Casa d’Italia), luogo di storia, cultura ed integrazione per la Comunità italiana di Montreal, ha lanciato una campagna di ‘raccolta fondi’ per salvare un simbolo del nostro senso di appartenenza, un’istituzione della nostra memoria storica  dal pericolo sequestro, confisca e messa all’asta. L’obiettivo è ambizioso ma abbordabile, alla luce dello spirito di solidarietà che da sempre pervade l’animo italo-canadese: 3 milioni di dollari entro il prossimo dicembre. Presenti all’evento i rappresentanti del Comune, del governo provinciale e federale, oltre che i membri del CCPI e delle principali organizzazioni italiane in città. Tra le personalità, ricordiamo: Filippo Lonardo, Console d’Italia a Montreal; Nicola Di Iorio, deputato federale di Saint-Michel/Saint-Leonard; Angelo Iacono, deputato federale di Alfred Pellan; Rita De Santis, deputata provinciale di Bourassa; Francesco Miele, consigliere comunale del distretto di Côte-de-Liesse (arrondissement Saint-Laurent); Joe Pannunzio, presidente del Centro Leonard Da Vinci; l’Avv. Antonio Sciascia, presidente Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (regione Quebec); Gaby Mancini, presidente Corporazione Casa d’Italia; Tony Loffreda, presidente della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese; Salvatore Cimmino, presidente della CIBPA; Joe Fratino, presidente Ordine Figli d’Italia; Giovanna Giordano, presidente del COMITES. Gino Berretta, presidente del consiglio di amministrazione del CCPI-Casa d’Italia, ha ringraziato di cuore il presidente onorario della campagna di raccolta fondi, Joseph Broccolini, vicepresidente di Broccolini Construction Inc. “Con il sostegno di Joseph Broccolini – ha dichiarato Berretta – sono convinto che riusciremo a raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati”. I fondi raccolti, oltre a saldare il debito accumulato, permetteranno “la ristrutturazione della nostra cucina, in modo da poter offrire corsi culinari; la continuazione del nostro Muro della Memoria e delle Generazioni, un bellissimo omaggio ai nostri immigrati; e la realizzazione degli archivi della Comunità Italo-Canadese, che saranno accessibili al pubblico”, ha concluso Berretta.

    Gino Berretta
    Sabino Grassi

    Uomo d’affari sempre pronto a cogliere nuove sfide, Joseph Broccolini non ha nascosto il suo entusiasmo per questa campagna di raccolta fondi: “Durante i suoi giorni di gloria – ha detto l’imprenditore – la Casa d’Italia ha aiutato un gran numero di immigrati italiani a trovare un lavoro e un posto dove poter alloggiare. Nel corso degli anni è diventata rapidamente un simbolo della fiorente Comunità italiana di Montreal. È in queste mura che sono state fondate molte organizzazioni italiane. Oggi è nostro dovere preservare questo edificio storico costruito pietra su pietra dai pionieri della nosrtra Comunità “, ha concluso.

    Lanciato sotto il tema “La nostra storia e le nostre radici: sempre vive”, l’obiettivo della campagna di raccolta fondi non è solo quello di preservare questo magnifico edificio in stile Art Deco costruito nel 1936, ma anche di proseguire la sua missione, nell’essere un luogo di memoria per la Comunità italiana di Montréal. “La nostra priorità come membri del consiglio di amministrazione – ha affermato Sabino Grassi, consigliere e responsabile della campagna di raccolta fondi – è che Casa d’Italia diventi un punto di riferimento per il senso di appartenenza delle generazioni più giovani ed un luogo d’incontro per le  diverse comunità culturali che fanno parte della nostra città”.  Le prime donazioni non si sono fatte attendere: la Federazione delle Associazione Molisane del Québec, in particolare, ha già offerto 25 mila dollari. Oggi più che mai la Casa d’Italia è aperta alle nuove leve: bastano 100 $ per diventare membri regolari, 250 $ per diventare amici e 500 $ per essere Ambasciatori. Partecipiamo con generosità anche noi alla raccolta fondi facendo un’offerta (http://casaditalia.org/it/donnez – 514-271-2524). (V.G.)

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  • Oltre 50 mila dollari di solidarietà

    Oltre 50 mila dollari di solidarietà

    LA MARATONA DI NATALE DI RADIO CFMB

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    Montréal – Anche quest’anno, come da tradizione, CFMB, la radio italiana di Montréal, ha trasmesso la Maratona di Natale, l’appuntamento con la solidarietà a favore delle famiglie meno abbienti, alla sua 46ª edizione, la prima sotto la gestione di ‘Evanov Group Radio’. Domenica 22 novembre, dalle 15 alle 18, le 10 parrocchie ‘italiane’ in città, in collaborazione con CFMB, hanno raccolto 51.609 $: somma sensibilmente inferiore rispetto agli anni passati, ma che potrà ancora lievitare con le offerte dei prossimi giorni.

    Una giornata per fare del bene, ma anche per stare insieme: pizza, panini, pasta, dolci preparati dai parrocchiani al ritmo della musica della ‘Banda Dieni’, che si è esibita in diverse sale parrocchiali, insieme ad artisti come Salvatore Bruno, Perri Canestrari e Joe Cacchione. Ancora una volta i nostri connazionali hanno dato prova di grande generosità ed hanno risposto all’appello lanciato da CFMB recandosi, o facendo pervenire la propria donazione, presso i ‘punti di raccolta’ dislocati tra Montréal e Laval. Quest’anno i diversi collegamenti dallo studio centrale sono stati coordinati da Ivana Bombardieri e Graziella Tomasini. A primeggiare per la cifra raccolta è stata la Chiesa Madonna di Pompei: 10.207 $. A seguire, Madre dei Cristiani con 7.100 $, Maria Ausiliatrice  con 7.000 $, Madonna del Monte Carmelo con 6.005 $, Madonna del Divino Amore con 5.537 $, Madonna della Difesa con 4.575 $, Santa Caterina da Siena con 3.000 $,  Madonna della Consolata con 2.650 $, San Domenico Savio 2.440 $ e San Giovanni Bosco (Ville Emard) con 2.400 $. Poche le telefonate in studio, che hanno fruttato solo 695 $. Ma non è ancora finita: fino a Natale chi vuole può continuare a donare, recandosi presso una delle Parrocchie, o inviando direttamente l’assegno intestato a: Maratona di Natale – 2875, Sauvé Est, Montréal, Qc. H2B 1C6. (V.G.)

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