Tag: Papa Francesco

  • Il mea culpa di Papa Francesco: “Provo dolore e vergogna, vi chiedo scusa”

    Il mea culpa di Papa Francesco: “Provo dolore e vergogna, vi chiedo scusa”

    Il Pontefice ha annunciato la volontà di visitare il paese degli Aceri a luglio, in occasione della festa di Sant’Anna

    ROMA – “Provo vergogna e dolore per il ruolo che diversi cattolici, con responsabilità educative, hanno avuto in tutto quello che vi ha ferito negli abusi e nella mancanza di rispetto della vostra identità e cultura e persino dei vostri valori spirituali”. È un vero e proprio mea culpa quello che Papa Francesco ha espresso, venerdì scorso, in Vaticano, di fronte all’udienza generale con i Vescovi e i nativi canadesi.

    “Per la deplorevole condotta di quei membri della Chiesa cattolica – ha aggiunto Bergoglio – chiedo perdono a Dio e vorrei dirvi, di tutto cuore: sono molto addolorato. E mi unisco ai fratelli vescovi canadesi nel chiedervi scusa. È evidente che non si possono trasmettere i contenuti della fede in una modalità estranea alla fede stessa: Gesù ci ha insegnato ad accogliere, amare, servire e non giudicare; è terribile quando, proprio in nome della fede, si rende una contro testimonianza al Vangelo”.

    Durante la settimana, Papa Francesco aveva incontrato in Vaticano le delegazioni dei nativi del Canada – Inuit, Métis e Prime Nazioni – per ascoltarle sul caso delle fosse comuni rinvenute in alcune scuole residenziali sorte tra la fine dell’800 e gli ultimi decenni del 20esimo secolo, quando il governo di Ottawa decise di creare strutture in tutto il Paese per “assimilare” culturalmente i bambini indigeni. Le scuole furono affidate a chiese cristiane locali, inclusa quella cattolica. E proprio in queste scuole, spesso i bambini subirono abusi. Il caso era riemerso con tutta la sua drammaticità nel maggio 2021, quando fu ritrovata una fossa comune nella Kamloops Indian Residential School.

    ”È agghiacciante – ha sottolineato il Papa – pensare alla volontà di istillare un senso di inferiorità, di far perdere a qualcuno la propria identità culturale, di troncare le radici, con tutte le conseguenze personali e sociali che ciò ha comportato e continua a comportare: traumi irrisolti, che sono diventati traumi intergenerazionali. Tutto ciò ha suscitato in me due sentimenti: indignazione e vergogna”.

    Francesco ha quindi annunciato la volontà di visitare il Canada il prossimo luglio: “Mi dà gioia pensare alla venerazione che si è diffusa tra molti di voi nei confronti di sant’Anna, la nonna di Gesù (che cade il 26 luglio, ndr). Quest’anno io vorrei essere con voi, in quei giorni. Oggi abbiamo bisogno di ricostituire un’alleanza tra i nonni e i nipoti, tra gli anziani e i giovani, premessa fondamentale per una maggiore unità della comunità umana”. Ed ha concluso: “Sarò felice di
    beneficiare ancora dell’incontro con voi, visitando i vostri territori natii, dove vivono le vostre famiglie. Non verrò in inverno, da voi! Vi do allora l’arrivederci in Canada, dove potrò meglio esprimervi la mia vicinanza”.

    Condividi
  • Trudeau abbraccia Amatrice

    Trudeau abbraccia Amatrice

    In visita con la moglie davanti al monumento delle vittime del terremoto del 24 agosto 2016, il Premier ha deposto un mazzo di fiori e poi abbracciato il Sindaco Pirozzi. Dopo aver indossato la maglia n.10 di Totti, il
    leader liberale ha incontrato Papa Francesco

    Il Primo Ministro Trudeau e la moglie Sophie tra  le rovine di Amatrice insieme alla delegazione italiana guidata dal Ministro  degli Esteri, Angelino Alfano
    Il Primo Ministro Trudeau e la moglie Sophie tra le rovine di Amatrice insieme alla delegazione italiana guidata dal Ministro degli Esteri, Angelino Alfano

    ROMA – Quattro milioni di dollari canadesi: è questa la cifra che il Canada donerà alla comunità di Amatrice: 2 milioni di dollari provengono dalla raccolta fondi realizzata dagli italiani residenti nel Paese nordamericano, altri 2 milioni da un contributo diretto del governo guidato dal Premier Justin Trudeau, che domenica scorsa, dopo la partecipazione al G7 di Taormina, ha visitato il Paese reatino devastato dal terremoto del 24 agosto. “Sono qui per dimostrare l’amicizia con il popolo italiano”, ha detto Trudeau durante la visita alla zona rossa del paese, devastata dal sisma. “La comunità italo-canadese, ma tutta la popolazione canadese – ha aggiunto – è stata molto colpita da quanto successo qui e vogliamo esprimere vicinanza”.

    Alfano, Taffuri, Cornado e Di Iorio – Arrivato in elicottero poco dopo le 12:30, accompagnato dalla moglie Sophie Grégoire, Trudeau ha visitato la zona rossa di Amatrice insieme al Ministro degli Esteri Angelino Alfano, al Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio ed al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Tra i presenti anche l’Ambasciatore d’Italia a Ottawa, Claudio Taffuri; il Capo di Gabinetto del Ministro Alfano, Gian Lorenzo Cornado, ed il deputato federale di St-Léonard—St-Michel, Nicola di Iorio. Ad accoglierlo c’era anche il Sindaco Sergio Pirozzi, che proprio qualche giorno fa è stato ospite dello stesso Trudeau, in Canada, per presenziare alla raccolta fondi realizzata per Amatrice e Norcia.

    La commozione e l’omaggio alle vittime – Camminando tra le macerie, il Primo Ministro canadese si è commosso una prima volta, mentre ascoltava la cronaca di quella terribile notte del 24 agosto. “Essere qui è un momento per condividere con il popolo di Amatrice le sofferenze del terremoto – ha detto sotto quello che resta della Torre civica -:  un gesto di solidarietà e amicizia che ribadisce anche la vicinanza del popolo canadese a quello del Centro Italia e l’amicizia tra i nostri due Paesi”. Di “amicizia fraterna” tra i due Paesi ha parlato anche il Ministro degli Esteri, Angelino Alfano, mentre la delegazione raggiungeva il centro operativo comunale e quello della Protezione Civile. Da lì il Premier Trudeau si è fermato con la moglie Sophie davanti al memoriale delle 249 vittime di Amatrice, deponendo un mazzo di fiori e concedendosi un momento di preghiera e di commozione.

    Tra prodotti tipici e ricostruzione – L’abbraccio con il Sindaco Pirozzi ha portato la visita del Primo Ministro canadese alla terza e ultima tappa, a San Cipriano, sede della nuova Area Food all’interno della quale Trudeau e la moglie hanno potuto gustare i piatti tipici del territorio, in primis l’immancabile amatriciana, gustata in compagnia dei tanti volontari e cittadini presenti. Tante foto di rito, e il saluto a tutta la sala, una persona alla volta, e un ultimo abbraccio con il Sindaco Sergio Pirozzi, al quale Trudeau ha rinnovato il suo impegno nel contribuire alla ricostruzione di Amatrice. “Mi farebbe piacere – ha detto il primo cittadino del borgo simbolo del sisma della scorsa estate – se la casa comunale di Amatrice venisse ricostruita dal Canada, il cui impegno è un impegno che nasce dai tanti italiani che vivono e lavorano in quel Paese. Questo è un grande messaggio di solidarietà che varca i confini territoriali”. “Il Premier canadese, il suo governo, il suo Paese – ha chiosato il Ministro degli Esteri Alfano, prima di ripartire un elicottero per Roma – hanno dato importanti contributi per la ricostruzione”.

    Il Premier invita il Papa in Canada

    Vatican_Canada-1

    Justin Trudeau ha incontrato Papa Francesco in Vaticano. Trentasei minuti di colloquio privato per riferire sui risultati del summit di Taormina e per invitare Bergoglio in Canada. Trudeau, infatti, ha sollevato con il Papa la questione degli abusi subiti dai minorenni indigeni costretti a frequentare le scuole residenziali canadesi finanziate tra il 1840 e il 1996 dal governo federale canadese e gestite dalla Chiesa cattolica. Nel corso dell’udienza, il Papa ha regalato a Trudeau una medaglia per il quarto anno del pontificato, i suoi tre documenti magisteriali, Evangelii Gaudium, Laudato si e Amoris laetitia, e il messaggio per la Giornata mondiale della pace del 2017. Il Premier canadese ha ricambiato regalando a Francesco sei volumi di relazioni che i missionari gesuiti in Canada inviavano alla curia generalizia ed alcune pagine incorniciate di un vocabolario curato sempre dai missionari gesuiti.à

    Trudeau all’Olimpico con la maglia di Totti

    Nel corso dell’evento benefico ‘Open Goal’ per l’integrazione nel calcio allo stadio Olimpico, Justin Trudeau ha salutato i giocatori della squadra di rifugiati Liberi Nantes e della Fiorentina femminile, prima di ricevere dal presidente della Roma James Pallotta la maglia di Francesco Totti. Trudeau ha ricevuto il regalo con entusiasmo, indossando la casacca del capitano giallorosso che domenica, sullo stesso prato, ha disputato l’ultima partita da giocatore della Roma. “Mi ha raccontato di avere seguito l’evento in televisione e di essersi fortemente emozionato: scene mai viste nel mondo, mi ha detto”, ha svelato il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

    Condividi
Online Shopping in BangladeshCheap Hotels in Bangladesh