Tag: Montréal

  • Non mancano i festival a Montreal quest’estate!

    Non mancano i festival a Montreal quest’estate!

    St-Ambroise Montreal Fringe Festival. Dal 30 maggio al 19 giugno, oltre 800 spettacoli di artisti locali e internazionali inebrieranno il Plateau-Mont-Royal. Più di 500 artisti si esibiscono in oltre 20 sedi. I biglietti costano al massimo 15 dollari.

    Suoni per il Popolo. Dal 3 al 29 giugno, quasi 50 workshop e concerti saranno presentati in vari luoghi della città. Il festival propone musica d’avanguardia e sperimentale come Free Jazz, Avant Rock, Noise/Elettronica e Classica del XX secolo.

    Francos de Montreal. Questa 33a edizione del festival, dal 10 al 18 giugno, è dedicata alla memoria di Karim Ouellet. Più di 120 spettacoli gratuiti saranno presentati in tutta la città, con alcuni eventi speciali a pagamento, come quelli dei big Eric Lapointe e Ariane Moffat.

    MTL en Arts. Dal 29 giugno al 3 luglio, più di 160 artisti locali presenteranno il loro lavoro attraverso una mostra, 20 attività interattive, uno spazio giovanile e un palcoscenico musicale che trasformano Sainte-Catherine St. in una galleria a cielo aperto.

    3GIANTS. Dal 7 al 17 luglio, dalle 18:00 alle 21:30, tre giganti acrobatici alti 50 piedi saranno installati presso i Jardins Gamelin, l’Esplanade PVM e il Vinet Park come parte del Montréal Complètement Cirque. Cirque Éloize, Les 7 Doigts e Machine de Cirque eseguiranno due spettacoli al giorno per un totale di 60 spettacoli gratuiti.

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  • Andrew Bambino: da lavapiatti a Executive Chef

    Andrew Bambino: da lavapiatti a Executive Chef

    Da “ragazzo ribelle” che non sapeva bene che strada prendere dopo il liceo, Andrew Bambino, con radici tra Roma e l’isola di Malta, di giorno lavorava come lavapiatti a La Fontana, nella Riva Sud di Montréal, dove è cresciuto, e la sera frequentava la scuola di Grafica 3D e Ingegneria del Dawson College.

    Con il passare del tempo, ha iniziato a godersi la vita in cucina, assumendo compiti sempre più precisi, come lavorare nel reparto insalate e imparare a cucinare nuove ricette, ma tutto sempre come un passatempo, solo per guadagnare un po’ di soldi. Una volta ottenuto il diploma, ha poi frequentato il John F. Kennedy Business Centre, ottenendo un DEP in Vendite Professionali. È finito in un’azienda di vendite tecnologiche, dove ha lavorato per sei mesi in giacca e cravatta, prima di capire che non era quello che voleva fare nella vita.

    “Ho capito che il mio posto è in cucina: è quella la mia vocazione, la mia comfort zone, ciò che sono bravo a fare”, dice Andrew, 32 anni. “Tutto ciò ha sorpreso anche me: non era nei miei piani diventare cuoco”.

    Eppure, negli ultimi 15 anni ha lavorato in tante cucine di ristoranti di Montréal, tra cui il “Mile Public House” e il “Plaza Centre Ville”. Il suo percorso con il “JEGantic”, un gruppo di hospitality che possiede e gestisce diversi supper club di Montréal, è iniziato quasi sei anni fa, come capo chef del mitico “Bord’Elle”, fin dalla sua apertura.

    “Bord’Elle è stato un successo immediato, non sapevamo in cosa ci stavamo cacciando”, ci racconta Andrew. “Volevamo fare un supper club anni ’20 con finger-food. Ma alla fine, già dopo una settimana il locale era sempre pieno e la gente voleva cenare”.

    Dopo aver creato un menù in una cucina fin troppo piccola ed aver finalmente preso confidenza con l’attività, il gruppo ha deciso di espandersi a più ristoranti con cucine diverse. “The Farsides” ha aperto nel 2019 con una cucina thailandese e hawaiana. “Yoko Luna” aprirà il 26 maggio con la cucina Nikkei, una fusione tra giapponese e peruviano, in un’enorme location di 20.000 piedi quadrati dove un tempo c’era il “Club 1234”.

    Pur non avendo mai avuto una formazione professionale culinaria, l’etica del lavoro di Andrew e la sua capacità di imparare tutto dagli chef con cui ha lavorato gli hanno permesso di diventare Executive Chef del “JEGantic”. Si occupa di tutto ciò che riguarda il cibo in tutti e tre i locali: “Dalle sostanze chimiche che entrano nella lavastoviglie alla città da cui proviene il filet mignon”.

    Ora Andrew ha in serbo di aprire (si spera entro la fine di quest’anno) anche “Bambino”, un supper club italiano tutto suo, con l’ambizione di raggiungere il successo dell’ormai chiuso “Buonanotte”. “Bambino è il mio sogno, il mio progetto, ci lavoro da sempre, come ogni chef che prima o poi vuole aprire il suo ristorante”, ci confessa Andrew. “Stavo per lasciare il gruppo.

    Volevo fare le mie cose da solo. Quando mi sono rivolto a John Gumbley, il CEO di JEGantic, mi ha detto: ‘Non esiste che ti lascio andare via, facciamolo insieme’”. Con queste premesse, il nuovo locale non potrà che essere fuori dal comune, ci si sentirà come in Italia, un posto dove potremo degustare le autentiche ricette della nonna, in un’atmosfera allegra e moderna. “Sarà il ristorante/nightclub italiano che manca a Montreal”, annuncia con orgoglio Andrew.

    “I miei due soci, John Gumbley e Kaje Kandiah, del JEGantic, mi hanno concesso le luci della ribalta e la possibilità di eccellere nella mia carriera, quindi li ringrazio per avermi fatto crescere come chef. Se non fosse per loro, non mi ritroverei dove sono oggi”.

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  • Il grande ritorno del Salon du vélo de Montréal

    Il grande ritorno del Salon du vélo de Montréal

    MONTRÉAL – Dopo due anni di assenza, il Salon du vélo de Montréal è tornato in città! La 19sima edizione del salone della bicicletta e del cicloturismo si è tenuto dal 29 aprile al 1o maggio, e per la prima volta nell’area di gioco dello Stade Olympique.

    Quest’anno sono stati presenti quasi 200 espositori e marchi. Figura importante del ciclismo in Québec, l’animatore e cronista sportivo Yvan Martineau è stato ancora una volta il portavoce dell’evento. Grande protagonista quest’anno, l’elettricità, con un gran numero di espositori di biciclette a pedalata assistita, ma anche bici urbane, da montagna, pieghevoli e a tre ruote. La nuova compagnia canadese BIKEeRACK ha lanciato ufficialmente nell’est del paese l’eRACK, il primo supporto elettrico auto-caricante da uno a cinque biciclette a pedalata assistita.

    Il produttore tunisino Euro-Cycles, a sua volta, ha lanciato la compagnia Rodéo Cycles, che si stabilirà in Canada per rivolgersi al mercato nordamericano. Fondata nel 1993, Euro-Cycles è già ben affermata in Europa dove esporta annualmente più di 500.000 biciclette di ogni tipo, comprese mountain bike, biciclette pieghevoli, da città e cargo, nonché biciclette elettriche. Il marchio Maxv ha approfittato invece della sua presenza al Salone per lanciare il suo nuovo accessorio aerodinamico che permette di aumentare velocità senza ulteriore sforzo. Inoltre, quest’anno i visitatori hanno beneficiato della pista di prova indoor più lunga mai presentata al Salone, per testare un’ampia gamma di biciclette con un’esperienza più completa.

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  • L’intervista di Giulia Verticchio. Luca Pergolini: da Roma a Montréal, tra fotografia, arte, design e ricerca del vero

    L’intervista di Giulia Verticchio. Luca Pergolini: da Roma a Montréal, tra fotografia, arte, design e ricerca del vero

    Nettoyage GBM

    Luca Pergolini ha frequentato l’Istituto Superiore di Fotografia di Roma, una scuola importante che forma giovani aspiranti fotografi provenienti un po’ da tutto il mondo – “La mia prima esperienza cosmopolita in una città che a mio avviso ha ancora molto provincialismo. Nato in un quartiere popolare di Roma, il Tufello, tra le comitive di muretto, il salto per me è stato davvero grande. Senza molti soldi per poter pagare una retta così cara, dovevo lavorare come assistente per pagarmi i corsi”.

    Da lì si è poi però aperto un ventaglio di opportunità, che porta Luca tra le agenzie di moda e di cinema, fino a diventare fotografo di scena nel difficile mondo delle produzioni – “Ho lavorato a stretto contatto con le stelle del cinema italiano, conoscendone vizi e virtù. Una grandissima formazione, ma che cozzava con la mia natura un po’ anarchica. Gli odori di quell’ambiente sono a volte gradevoli e a volte nauseabondi”. La sua più grande passione nella fotografia era infatti il reportage.

    Quindi lascia tutto e parte per un progetto personale in America Latina – “Ho cominciato un’altra vita, molto più nelle mie corde. Testimoniare la povertà, il coraggio, i valori, l’ambizione e la determinazione degli ultimi del mondo dava un senso a quello che facevo. La ricchezza che ne ricevevo era in assoluto superiore ai sacrifici e ai pericoli. Ho fotografato Cuba, ospedali psichiatrici, comunità quasi sconosciute come i Los Acquaticos a Pinar del Rio… poi sono volato in Colombia, fotografando quartieri poveri e ricchi, per mostrarne il grande contrasto. Lì mi sono innamorato di quella che un anno dopo è diventata mia moglie”. Intanto l’Italia si stava trasformando e vivere di fotografia e arte diventava sempre più difficile. Così arriva la decisione di trasferirsi in Canada, a Montréal, con grandi aspettative sulla qualità della vita e il progresso sociale.

    Eppure all’inizio Luca lavora anche in fabbrica. “Ho poi presentato un progetto imprenditoriale alla Ville de Montréal ed ho vinto una borsa di studio per sperimentare le mie idee sul design e lavorare su un materiale che è diventata la mia specialità, la resina Epoxy. Con molte difficoltà e grazie all’aiuto di grandi amici, ho fondato la mia compagnia “LP Art Design” ed ho cominciato a lavorare come arredatore d’interni e realizzatore di oggetti d’arte e mobili”. Così, come fotografo e come designer, Luca si inserisce nel vivace tessuto artistico e creativo montrealese.

    “Il Covid-19 ha però segnato una cesura per la mia dimensione personale e per lo sviluppo del mio studio. Le scelte politiche e sociali del Canada e del Québec degli ultimi tempi mi spingono ad allontanarmi sempre più dall’idea di restare in questa città, della quale percepisco un declino, culturale e sociale, che non viene percepito dalla maggioranza. Questa deriva, a mio avviso, non è solo quebecchese e canadese, ma riguarda molte altre realtà democratiche, fra le quali anche l’Italia. Respirando quest’aria, percependo i grandi eventi che verranno, il mio nuovo obiettivo adesso è quello di riavvicinarmi alla natura, alla terra, ai sapori veri della vita, alle mie radici. Montréal mi ha dato tanto, qui ho potuto reinventarmi economicamente e professionalmente, ma mi ha dato poco dal punto di vista umano… Sento, a questo punto, che sto rinunciando anche a molto. Si lavora meglio che in Italia certamente, ma se non si vive solo di soldi… è una società che non sta benissimo”.

    E così Luca ha acquistato e ristrutturato una casetta a Caprarola, un piccolo centro tra Roma e Viterbo, vicino al Lago di Vico, un gioiellino di design stile loft newyorkese nella Tuscia, dove probabilmente tornerà a vivere, lasciando – forse – il suo loft ad Ahuntsic-Cartierville…

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  • Pasta Fest 2022

    Pasta Fest 2022

    MONTRÉAL – La seconda edizione del “Pasta Fest” torna a Montreal, dall’11 al 24 maggio. Per due settimane, quasi 20 ristoranti dell’isola di MontrÉal, Boucherville e Terrebonne parteciperanno a questa stravaganza culinaria per celebrare ciò che tutto il mondo conosce e ama: la pasta. Con il liquore Disaronno e il vino Sella & Mosca come bevande ufficiali di #PASTAFESTMTL2022, ogni piatto sarà un’esperienza unica. La novità di quest’anno sarà che i ristoranti gareggeranno per creare il miglior piatto di carbonara – la mitica ricetta romana – che sarà giudicato dal cuoco influencer Mister Mario Cioffi, TOP 12 Micro Influencer GQ Italia, per la prima volta in visita a Montréal. Se andate a provare i piatti speciali dei ristoranti che partecipano alla competizione, assicuratevi di votare la vostra pasta preferita sul sito ufficiale del Pasta Fest: pastafestmtl.com/categorie/restaurants/.

    Ecco la lista dei partecipanti all’edizione 2022:

    Vino Rosso
    5291 Boul Henri-Bourassa O Saint-Laurent, H4R 1B7

    Tuscolo
    1466 Rue Crescent Montréal, H3G 2B7

    Trattoria Gio
    452 Place Jacques-Cartier Montréal, H2Y 3B3

    Stellina
    410 Rue St Jacques O. Montréal, H2Y 1S1

    Resto Polisson
    171 Rue Saint-Paul Ouest Montréal, H2Y 1Z5

    Resto Capucine
    7000 Bd Maurice-Duplessis Montréal, H1G 0A1

    Quindici
    15 Rue Bélanger Montréal, H2S 1C7

    Pizza Vino
    1700 Chem. Gascon Terrebonne, J6X 3A4

    Pasta Express
    1501 Rue Fleury E Montréal, H2C 1S5

    Pasta Casareccia
    5849 Rue Sherbrooke O Montréal, H4A 1X4

    Novello
    1052 Rue Lionel-Daunais Boucherville, J4B 0B2

    Maiolo Montréal
    1800 Rue Sherbrooke O Montréal, H3H 1E4

    Le Petit Italien
    1265 Rue Bernard O Outremont, H2V 1V9

    Jacopo
    436 Pl. Jacques-Cartier Montréal, H2Y 3B3

    Il Miglio
    5235 Boul. Saint-Laurent Montréal, H2T 1S4

    Fiorella
    980 Boulevard de Maisonneuve O Montréal, H3A 1N4

    Donato
    4825 Rue Sherbrooke O Westmount, H3Z 1G6

    Café Gentile
    4126 Rue Sainte-Catherine Westmount, H3Z 1P4

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  • È scomparso Guy Lafleur, leggenda dei Canadiens

    È scomparso Guy Lafleur, leggenda dei Canadiens

    Un tumore ai polmoni ha avuto la meglio sull’ex giocatore della franchigia di Montréal, uno dei più grandi nella storia della NHL, conquistando 5 Stanley Cup negli anni ’70

    MONTRÉAL – Lutto nello sport canadese. Dopo Mike Bossy, la NHL perde un altro grande. Anzi, un grandissimo. È morto, infatti, a 70 anni Guy Lafleur, malato da tempo di un cancro ai polmoni. È stata la famiglia dell’ex giocatore a rendere pubblica la notizia nella mattinata di venerdì aprile. Lafleur è una delle tre stelle che hanno segnato la storia della franchigia più vincente dell’hockey ghiaccio professionistico (24 Stanley Cup, 5 con Lafleur tra il ’73 e il ’79), assieme a Jean Béliveau, Maurice (Rocket) Richard.

    Nel 2005 il grande giornalista Red Fisher scrisse una serie di articoli sulla Montreal Gazette, mettendo in fila i migliori 10 giocatori che aveva visto durante la sua carriera, piazzando Béliveau al numero 1, Richard al numero 2 e Lafleur al numero 3 . Nessuno ha mai avuto o mai avrà un impatto maggiore sulla franchigia dei Canadiens. Guy, assieme ai due compagni, ha reso i Canadiens i “Flying Frenchmen”, facendone la migliore franchigia della Nhl.

    I PROBLEMI DI SALUTE. Nell’ottobre 2020, Lafleur aveva annunciato che durante una visita di controllo presso il Centre hospitalier de l’Université de Montréal, i medici gli avevano comunicato che il cancro ai polmoni era tornato. Lafleur aveva subito un intervento chirurgico al cuore con quadruplo bypass nel settembre 2019 e due mesi dopo era tornato in ospedale per un intervento chirurgico per rimuovere il lobo superiore di uno dei suoi polmoni e dei linfonodi.

    IL CORDOGLIO DI TRUDEAU. Persino il Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau, ha voluto esprimere il suo dispiacere per la scomparsa di Lafleur: “Guy era diverso da chiunque altro sul ghiaccio. La sua velocità e capacità realizzativa erano incredibili. Ha stabilito numerosi record ed è stato cinque volte campione della Stanley Cup, ha ispirato innumerevoli fan del Quebec, canadesi e di hockey in tutto il mondo. Ci mancherai, Numero 10”.

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  • Publisac e giornali di quartiere a Montréal: fine di un’epoca?

    Publisac e giornali di quartiere a Montréal: fine di un’epoca?

    MONTRÉAL – A partire da maggio 2023, il Publisac non sarà più distribuito a tutte le porte dei montrealesi. Sarà consegnato solo a chi darà il suo consenso attraverso un adesivo verde fornito, previa richiesta del cittadino, dalla municipalità.

    La decisione è stata presa per ridurre dell’85% entro il 2030 la quantità di riciclaggio e rifiuti che ogni settimana la città deve raccogliere. L’obiettivo ambizioso della Sindaca Valérie Plante e della sua amministrazione è di arrivare a quota “zero rifiuti” entro la fine del decennio. A pagarne il prezzo, almeno all’inizio, saranno soprattutto i giornali locali di quartiere (la maggioranza sono in mano al gruppo Métro) e Transcontinental, che si occupa della loro distribuzione, oltre che le diverse inserzioni pubblicitarie.

    Il Comune di Montréal ha previsto un indennizzo iniziale per i giornali di quartiere, ma lo stesso presidente-direttore generale del gruppo Métro, Andrew Mule, pur essendo cosciente dell’impatto sui giornali locali, ha affermato in un’intervista che la questione ambientale è fondamentale e che svilupperanno in maniera differente il loro prodotto locale d’informazione.

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  • Cosa fare a Pasqua a Montréal

    Cosa fare a Pasqua a Montréal

    MONTRÉAL– In famiglia, in coppia o da soli, un weekend lungo a Montreal è sempre sinonimo di piacere, soprattutto quando si tratta delle vacanze di Pasqua. Durante questo fine settimana, la città si distende dopo un lungo inverno ed esce per giocare sotto il sole primaverile. Il tempo è perfetto per fare passeggiate, godersi una festa, rilassarsi alle terme, fare scoperte artistiche e divertirsi, indipendentemente dall’età.

    Attrazioni urbane. Con lo sbocciare della primavera, fate un tour guidato per esplorare la cultura, l’arte e la storia dei diversi quartieri della città a piedi, in bicicletta o anche in scooter. Ammira la città dall’alto a bordo della Grande Roue de Montréal, la ruota panoramica più alta del Canada, salite sulle navi del parco divertimenti “Voiles en Voiles” oppure sorvolate il Vecchio Porto con la “Zipline MTL”. A pochi km dal centro, al 4581 Sherbrooke St Est, il Montréal Insectarium riaprirà le sue porte al pubblico il 13 aprile, dopo più di tre anni di lavori di ristrutturazione. Il direttore del museo, Maxim Larrivee, ha spiegato che la trasformazione è stata pensata per aumentare le opportunità di contatto diretto con gli insetti al fine di valorizzare e rispettare meglio queste piccole creature che svolgono un ruolo di primo piano nella biosfera. Tra le diverse esperienze offerte ai visitatori, c’è l’ingresso in un tunnel sotterraneo.

    Arte gratuita. Tra la panoplia di attività gratuite da fare questa primavera, ci sono molte attrazioni artistiche e culturali. Se volete avvicinarvi alla Vecchia Montreal in modo diverso, esploratela sotto il lorgnette del percorso pedonale Cité Mémoire, un’immersione nella luce e nella storia. Visitate la Fondation Phi pour l’art contemporain per scoprire la mostra «Stan douglas: Dévoilements narratifs». Poi attraversate il Phi Center per vedere la mostra “Ciel à outrances”, un viaggio audio immersivo di 45 minuti. Non perdetevi, poi, il festival “Art Souterrain 2022” nella città sotterranea. Al Musée de beaux-arts de Montréal. ammirate «Nicolas Party: L’heure mauve». Al Musée d’art contemporain de Montréal (installato temporaneamente a Place Ville Marie), scoprite la mostra “Contagion de la terreur”, e non perdetevi la mostra virtuale «Leonard Cohen: une brèche en toute chose».

    Esperienze religiose. La Settimana Santa offre l’occasione perfetta per rivisitare il ricco patrimonio religioso di Montréal. Passeggiate nella Vecchia Montreal per ammirare la Basilica di Notre-Dame de Montreal, l’attrazione turistica più visitata della città. L’Oratorio di Saint-Joseph sul Mount Royal propone anche messe speciali durante tutta la settimana, compresa la domenica di Pasqua (acquistate i biglietti sul sito o assistete alla messa online;

    Cabane à sucre in città. Passeggiate per le strade, i negozi e i ristoranti della Vieux-Montréal per ammirare le attrazioni storiche e scoprire le prelibatezze pasquali, come i nuovi prodotti a base di acero al Délices, Érable & Cie su rue Saint-Paul Est. Gli appassionati di acero non devono andare lontano poiché la metropoli ha molte cabanes à sucre urbane dove le tradizioni del Québec si fondono alle influenze moderne. Anche quest’ anno, “Caribou Gourmand” offre il suo tanto atteso menu per il brunch. Il menu comprende i classici della cabane à sucre e piatti più creativi che ovviamente danno il posto d’onore allo sciroppo d’acero. Scegliete tra tutte le opzioni offerte e create il vostro brunch.

    Tutto il fine settimana, dal 15 marzo. Per gli ultras dei brunch in città, interessante il “Régine Café”, che offre uno speciale pasto “sugar shack” fino al 18 aprile. Il loro menu (abbondante!) include prosciutto glassato all’acero, una frittata di soufflé, fagioli al forno, frittelle, patate, cretons e altro ancora da scoprire. Nel cure di Griffintown, “Perles & Paddock” firma il tanto atteso ritorno del suo “instagrammabile” sugar shack brunch. Il menu di 3 portate comprende zuppa di piselli con lingua di vitello affumicata, fagioli al forno (accompagnati da criniera di riccio affumicata) e l’essenziale prosciutto fatto in casa a affumicato all’acero. E disponibile anche un menu vegetariano di 3 portate.

    Se state cercando un pasto veloce tra diverse altre cose da fare, tra i posti aperti a pranzo, al “Restaurant h3” potrete gustare un brunch pasquale dalle 7:00 di mattina in poi (ideale per famiglie con bambini piccoli). Se state cercando un’esperienza tipica di cabane à sucre, assicuratevi di visitare la “Sucrerie de la Montagne”, aperta fino alla fine di aprile: nominato sito patrimoniale del Ouébec, in un acero di 120 acri sul Monte Rigaud (a un’ora dal centro di Montreal), questo logo leggendario vi regalerà un’esperienza autentica.

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  • Ludovico Einaudi a Montréal a luglio

    Ludovico Einaudi a Montréal a luglio

    MONTRÉAL – Il Festival International de Jazz de Montréal ha pubblicato la programmazione della sua 42esima edizione, che si terrà tra il 30 giugno e il 9 luglio 2022. Tra i tanti artisti canadesi e internazionali in performance, troveremo anche il celebre pianista italiano Ludovico Einaudi, che si esibirà il 2 luglio in solo alla Maison Symphonique, e il 3 e il 4 luglio a Place des Arts con il suo gruppo. Ludovico Einaudi, nato a Torino, è uno dei più famosi compositori e pianisti del mondo. Si è formato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano avendo come docente Luciano Berio nei primi anni ottanta. Ha iniziato la sua carriera come compositore classico, incorporando poi altri stili e generi, tra cui pop, rock, world music e musica popolare. Ha composto le colonne sonore di numerosi film e trailer, tra cui This is England, Nomadland, The Father, Quasi amici (Fly, Una mattina) e Joaquin Phoenix – Io sono qui!, la miniserie Doctor Zivago, e Acquario nel 1996, per il quale ha vinto la Grolla d’oro per la migliore colonna sonora. Ha anche pubblicato una serie di album da solista di pianoforte e orchestra, in particolare I giorni nel 2001, Nightbook nel 2009, e In a Time Lapse nel 2013.

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  • Lo “scultore del suono” Gabriele Carcano in concerto a Montréal

    Lo “scultore del suono” Gabriele Carcano in concerto a Montréal

    MONTRÉAL Gabriele Carcano è tra i pianisti italiani più affermati della sua generazione e a soli 36 anni è già vincitore di numerosi premi, con una carriera internazionale che spazia dai recital ai concerti con orchestra e alla musica da camera. Nato a Torino, inizia lo studio del pianoforte a 7 anni e si diploma con il massimo dei voti a 17 anni, al Conservatorio Giuseppe Verdi della sua città. Grazie al premio Banques Populaires-Natexis, si è poi stabilito a Parigi e successivamente a Berlino per continuare i suoi studi.

    Con il debutto al Teatro La Fenice, dopo aver vinto nel 2004 il premio Casella al Concorso “Premio Venezia”, ha avviato una fortunata carriera che nel corso degli anni lo ha visto calcare i teatri più importanti di tutto il mondo: Tonhalle di Zurigo, Herkulessaal di Monaco, Musashino Hall di Tokyo, Konzerthaus di Berlino, Jerusalem Theatre, Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, Carnegie Hall di New York, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Auditorium du Louvre di Parigi.

    “Per la performance a Montréal di mercoledì sera mi sono ispirato a brani di canto e danza, rimaneggiati per renderli più brevi e leggeri, dopo gli ultimi 2 anni a lavorare su composizione più pesante e monografica… in questo momento c’è bisogno di leggerezza. La scaletta della serata prevede 4 sonate di Scarlatti, molto innovative (K1, K197, K278, K492), Menuet Antique e Valses Nobles et Sentimentales di Ravel, 3 lieder di Schubert – Liszt (Auf dem Wasser zu singen, Der Muller und der Bach, Gretchen am Spinnrade) e infine Chopin (Mazurke op.41 n.4 e op.59 n.2, e Polacca-Fantasia op.61)”. 

    Mercoledi 30 marzo, ore 19:30, École de musique Vincent-d’Indy, Salle Marie-Stéphane, 628 Chem. de la Côte-Sainte-Catherine, Outremont. Evento gratuito. Prenotazione obbligatoria: https://iicmontreal.esteri.it

    Durata: 1 ora, senza intervallo. 

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