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  • Impact: Biello esonerato

    Impact: Biello esonerato

    MLS – Domenica un’altra sconfitta: 2-3 col New England Revolution

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    Montréal – “Mauro Biello e i suoi assistenti sono stati sollevati dal loro incarico”. Le parole, ferme e decise, sono quelle del patron Joey Saputo, in occasione della conferenza stampa di fine stagione, che si è svolta lunedì scorso a Montréal. Dopo 4 stagioni come vice, Biello, 45 anni, aveva preso la guida della prima squadra nel novembre del 2015, al posto di Frank Klopas. La decisione era già nell’aria: “Quest’anno la squadra non ha mai avuto un gioco convincente, un’identità precisa”. Finendo spesso in balìa degli avversari. Fino a collezionare ben 17 sconfitte. Che, col tempo, hanno certificato la dolorosa eliminazione dai playoff. La prima, dopo 3 anni. Per una classifica finale da horror: nono posto a quota 32 (insieme all’Orlando City), a 30 punti dal Toronto capolista. Un fallimento assordante e sorprendente, anche alla luce della finale dell’est disputata l’anno scorso. Domenica sera è arrivata l’ennesima brutta figura della stagione: un rocambolesco 2-3 contro il New England Revolution, in casa, davanti ad oltre 20 mila spettatori, accorsi in massa per rendere omaggio al capitano Patrice Bernier (che ha salutato i tifosi trasformando un calcio di rigore). Nemmeno la sua festa ha motivato a sufficienza l’Impact: il sipario cala con l’ennesima sconfitta. Nessun tentennamento: Joey Saputo ha già voltato pagina. “La squadra ha avuto dei problemi strutturali che non sono mai stati corretti”, ha tagliato corto. Per il prossimo tecnico, il patron smentisce la pista Nesta e guarda con insistenza verso l’Europa: “Abbiamo già parlato con un allenatore svizzero, un francese, un tedesco, uno spagnolo, due italiani e tre argentini”. Con una postilla: “È importante che parli francese o che voglia impararlo”. Il profilo è chiaro: “Cerchiamo qualcuno che ha già vinto dei trofei: sarà un investimento importante”. L’attesa non sarà snervante: il nome del successore sarà annunciato entro 2/3 settimane. Il direttore tecnico Adam Braz ed il vicepresidente delle relazioni internazionali Nick De Santis resteranno al loro posto. Poi sarà rivoluzione: Oyongo e Bernardello sono tra i primi indiziati alla cessione. Poi servirà puntellare tutti i reparti. A partire dalla difesa (Ciman non basta, specie quando non è in forma). Con due punti fermi da cui ripartire: Piatti e Dzemaili.

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  • Impact ai Playoff, ma scoppia la grana Drogba

    Impact ai Playoff, ma scoppia la grana Drogba

    Il pareggio col Toronto certifica la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta: l’ultima partita deciderà se la prima gara secca sarà in casa o in trasferta. Drogba unica nota stonata: non accetta la panchina, lascia il ritiro e diserta la partita decisiva. Mauro Biello non si scompone: “La squadra prima di tutto”

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    Montréal – Missione compiuta: l’obiettivo stagionale minimo, la qualificazione ai Playoff, è stato centrato. Per il secondo anno consecutivo, l’Impact si qualifica per le fase finale: il 2-2 maturato domenica scorsa allo Stadio Saputo, complice la sconfitta per 2-1 del New England contre i Fire di Chicago, ha certificato l’accesso al momento clou della MLS, quello ad eliminazione diretta, con un turno di anticipo. Per la cronaca, doppietta dell’ex Lecce Ignacio Piatti per gli Impact, gol di Altidore e Rickets (con lo zampino di Giovinco) per gli ospiti. Sugli scudi, oltre ad un Piatti particolarmente ispirato ed in palla, anche Donadel e Bush, decisivo in almeno un paio di occasioni. Con i Playoff in tasca, adesso manca solo la ciliegina sulla torta: conquistare il quarto posto e giocarsi lo spareggio tra le mura amiche.  Al momento, infatti, la squadra di Joey Saputo occupa la quinta piazza della Federazione dell’Est: serve una vittoria contro il Revolution, domenica 23, alle 16, oltre alla contemporanea ‘non-vittoria’ del DC United a Orlando, per scavalcare proprio i capitolini in classifica e giocarsi la prima partita secca allo Stadio Saputo. Altrimenti, ‘sic stantibus rebus’, con NY Red Bulls e NYC FC in prima e seconda posizione, e quindi a riposo, Toronto (terza) ospiterà Philadelphia (sesta) e il DC United (quarto) riceverà l’Impact (quinta). Nelle ultime ore, però, l’attenzione dei media è tutta concentrata sulla fragorosa assenza di Didier Drogba, che si è rifiutato di andare in panchina, dopo che l’allenatore Biello gli ha comunicato l’intenzione di non schierarlo tra gli 11 titiolari. Il bomber ivoriano si è addirittura rifiutato di essere convocato (e secondo i colleghi di ESPN avrebbe già lasciato la città), gettando molto fumo su un futuro in Canada già agli sgoccioli, ma che a questo punto rischia di chiudersi in anticipo e nel peggiore dei modi. A svelare il rifiuto dell’ex Chelsea è stato proprio il tecnico italo-canadese. Inizialmente l’Impact aveva giustificato l’assenza di Drogba con un infortunio alla spalla, ma Mauro Biello ha voluto fare chiarezza nel corso della conferenza stampa post-derby: “Ieri ho parlato con Didier: gli ho detto che gli avrei preferito Mancosu e lui non ha accettato di partire dalla panchina. Aveva un problema alla spalla, ma era in condizione di giocare. Ho dovuto prendere quella che credo fosse la miglior decisione per la squadra. Avrebbe potuto darci una mano entrando dalla panchina. È un peccato che tutto ciò sia successo alla vigilia di una gara così importante. Ora sarà la proprietà a gestire la situazione”. A questo punto, non si escludono pesanti sanzioni disciplinari. La frattura, insomma, c’è e sembra difficilmente sanabile. Il contratto di Drogba, ricordiamolo, scadrà a gennaio, ma è probabile che l’attaccante (che qualche analista dà ‘in orbita Napoli’, dopo l’infortunio di Milik) possa rescinderlo prima, in caso di eliminazione immediata della sua
    squadra montrealese dai
    Playoff. (V.G.)

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  • Impact, Bielloriconfermato in panchina

    Impact, Biello
    riconfermato in panchina

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    Montréal – Mauro Biello, 43 anni, sarà l’allenatore dell’Impact di Montréal per le prossime 3 stagioni. E resterà comunque nell’organigramma della società anche negli anni a venire. Ad annunciarlo è stato il presidente Joey Saputo, nel corso della conferenza stampa di fine stagione che ha visto tutti i giocatori sfilare in sala stampa per commentare il campionato appena concluso e proiettarsi già al 2016. L’incontro con i giornalisti è stato anche l’occasione per celebrare Ignatio Piatti, ‘Giocatore d’eccellenza dell’Impact nel 2015’, a cui è andato il Trofeo Giuseppe Saputo; e Laurent Ciman, nominato ‘Difensore dell’anno dell’MLS’. “Mauro è l’esempio perfetto di quello che questa squadra – ha detto Saputo -: passione, orgoglio, dedizione, senso di appartenenza e forte desiderio di successo. In un periodo di tempo molto breve ed in condizioni molto difficili, ha raggiunto risultati eccellenti. È il nostro allenatore ideale: affidandogli il timone della squadra, siamo certi che vivremo altri momenti indimenticabili”. Biello, ricordiamolo, ha preso le redini della squadra all’indomani dell’esonero di Frank Klopas, il 30 agosto scorso, ed ha chiuso la stagione con un bilancio di 7 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Dopo essere arrivato terzo in classifica ed aver eliminato il Toronto nei Playoff, è uscito di scena solo in semifinale, ad opera del Columbus Crew. “Per i prossimi tre anni – ha aggiunto Joey – Mauro potrà prendere tutte le decisioni necessarie per costruire una squadra competitiva: avrà carta bianca per quanto riguarda tutte le decisioni sui giocatori e lo staff tecnico”. “Per me è un motivo di grande orgoglio e soddisfazione – ha detto Biello, visibilmente emozionato: – ringrazio di cuore l’organizzazione che ha creduto in me, dandomi l’opportunità di crescere fino a diventare l’allenatore”. Per Biello è la chiusura del cerchio: fa parte dello staff tecnico dell’Impact da 7 anni, di cui 4 a titolo di vice allenatore; dopo una carriera di 19 stagioni come giocatore professionista, di cui 16 con la maglia montrealese, e capitano dal 2001. Nella sua carriera all’Impact, dal 1993 in poi, ha vinto tre campionati di serie (1994, 2004 e 2009), cinque campionati di stagione regolare (1995, 1996, 1997, 2005 e 2006) ed un campionato Canadese (2008) “Conosco Mauro da 23 anni – ha sottolineato Saputo -: so cosa può fare e so anche che, quando gli ho affidato la squadra, la situazione era alquanto complicata. Onestamente, sono contento che non si sia ‘bruciato’ e che abbia superato questa prova, perché volevo dargli l’opportunità di diventare allenatore. Avere da anni nella propria organizzazione delle persone che hanno a cuore le sorti della squadra, non ha prezzo. Mauro conosce bene la realtà quebecchese e la filosofia della nostra società. Sono davvero felice e orgoglioso”, ha concluso il patron. Appuntamento al 2016, quindi, dopo aver puntellato la squadra con acquisti mirati. (V.G.)

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