Tag: Maria Guzzo

  • Quasi 400 mila $ per i bambini malati

    Quasi 400 mila $ per i bambini malati

    La 10ª edizione della “Notte in Bianco” della famiglia Guzzo

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    Montréal – Tutti vestiti di bianco (colore da sempre simbolo di purezza, autenticità e genuinità) per raccogliere fondi a favore dei meno fortunati. È questo lo spirito che da 10 anni caratterizza la “Notte in Bianco’’, il banchetto di beneficenza che Maria e Vincenzo Guzzo, rispettivamente vicepresidente/direttore e vicepresidente/responsabile delle attività filantropiche dei Cinémas Guzzo, organizzano dal 2007, nella loro residenza di Terrebonne. Il 7 settembre scorso, sono stati più di 375 gli ospiti – tra cui (ed è una prima assoluta) anche il Console Generale d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi, accompagnato dalla consorte Michela – che hanno preso parte alla serata presieduta, in qualità di presidenti d’onore, da Alain e Sandra Bouchard, presidente e direttore generale di Alimentation Couche-Tard (colosso quebecchese nel commercio al dettaglio con quasi 15 mila negozi e 118 mila dipendenti). Tra champagne, ostriche e gamberetti, oltre alle squisite pietanze preparate dal ristorante Buonanotte, ad intrattenere gli invitati sono stati prima l’orchestra ‘The Show Men” e poi la band ‘En Vogue’, giunta direttamente da Los Angeles per l’occasione. Anche quest’anno, l’evento – animato da Brigitte Bédard e Leslie Roberts – non ha tradito le attese, portando a termine la sua nobile missione ‘umanitaria’: sono stati raccolti, infatti, più di 375 mila dollari, che serviranno a finanziare la ricerca sulla salute mentale dei bambini all’Università McGill, all’ospedale Shriners e all’ospedale Generale Juif. Nel complesso, in questo decennio di attività filantropica, la famiglia Guzzo è riuscita nell’impresa di raccogliere circa 4 milioni di dollari, di cui una parte consistente è stata devoluta, nel corso dei primi 7 anni, a favore della ricerca nella lotta contro il cancro. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Maria Guzzo, madre di 5 figli, che sta completando un master in Psichiatria all’Università McGill con una tesi sulla scrittura espressiva, dopo aver scritto i libri per bambini “How to Train your Dreams” e “#smartbites”– è duplice: sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi psichiatrici infantili e, allo stesso tempo, combattere la stigmatizzazione, i pregiudizi nei confronti di coloro che, loro malgrado, ne sono affetti. Senza dimenticare i genitori, – ha aggiunto – che spesso si sentono soli e si ritrovano a dover fronteggiare anche l’angoscia e la depressione. Dando una mano ai bambini malati di oggi – ha concluso – ci permette di immaginare un futuro con adulti sempre meno colpiti da patologie di natura psichiatrica”. (V.G.)

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  • Maria Guzzo:passione per il successo

    Maria Guzzo:
    passione per il successo

    Incontro della serie “Forums Pour Femmes” al CLDV

    di Vittorio Giordano

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    Maria Guzzo (Foto di Sara Barone)

    Montréal – Organizzazione, perseveranza, spiritualità e tre donne come modelli di vita: Madre Teresa di Calcutta, Lady Diana e Jacqueline Kennedy Onassis. “Madre Teresa ha rinunciato alla sua famiglia ed ha sacrificato tutta la sua vita per il bene degli altri”; “Diana era una donna incredibilmente vera e appassionata, a prescindere dal titolo di Principessa, sempre impegnata in iniziative caritatevoli, nell’occhio del ciclone dei media perché ‘colpevole’ di voler crescere i figli nella normalità”; “Jackie era una donna di grande classe, dignità e integrità, capace di mantenere la sua identità e di affrontare le sfide quotidiane nonostante fosse sposata con l’uomo più potente d’America”. Sono alcuni dei passaggi più significativi dell’intervento di Maria Guzzo, protagonista di una conferenza che si è tenuta, il 21 marzo scorso, al Piccolo Teatro del Centro Leonardo da Vinci (circa 150 i partecipanti, in stragrande maggioranza donne) nell’ambito di una serie di incontri (aperti da Mélanie Joly, Ministra del Patrimonio Canadese, seguita da Carmela Caltagirone, direttrice vendite a Montréal-est per TD Canada, e Nancy Forlini, presidente di Remax Solutions) sulle “sfide” delle carriere al femminile.

       Maria ha parlato con il cuore in mano, senza filtri, come madre di 5 figli e moglie di Vincenzo Guzzo, noto imprenditore dell’industria cinematografica quebecchese, proprietario di 10 multi-sala con oltre 600 dipendenti. “Non siamo mai in competizione”, ha garantito Maria. Che ha mostrato tutto il suo orgoglio di donna impegnata: “Qualcuno può pensare che il mio successo sia dovuto alla stabilità finanziaria: sì, aiuta, lo ammetto, ma devo comunque farmi in quattro per  raggiungere i miei obiettivi”. Ricordando come, dai 18 ai 24 anni, abbia lavorato part-time per pagarsi gli studi (“È stata dura lasciare la mia famiglia, ma in cuor mio sapevo che un giorno sarei stata ripagata di tutti i sacrifici”). E come, inizialmente, abbia scelto di restare a casa per crescere i figli: “Essere madre è il ruolo più potente di cui noi donne siamo investite. L’essenza della nostra vita è la maternità: diventare un modello per i nostri figli”. Non senza sacrifici: “La mia sveglia suona alle 4:45 del mattino per preparare i miei figli ad andare a scuola”. A darle energia è la passione a 360 gradi:“Abbiamo bisogno di passione nelle nostre vite, passione in quello che facciamo, passione al lavoro, con i nostri figli, nel nostro matrimonio e in tutti i nostri rapporti sociali”.

    “La morte raggiunge tutti, ricchi e poveri.
    Per questo dobbiamo goderci ogni singolo minuto della nostra vita”

    Maria con il marito Vincenzo Guzzo
    Maria con il marito Vincenzo Guzzo (Foto di Sara Barone)

     Maria Guzzo ha parlato anche nei panni di studentessa e filantropa. Sta portando a termine un Master in Psichiatria all’Università McGill, con una tesi sulla scrittura espressiva (“Ho deciso che devo studiare non meno di 30 ore alla settimana”), mentre, come responsabile delle attività filantropiche di Cinémas Guzzo, dal 2008 organizza l’annuale evento di beneficenza, ‘Notte in bianco’, che ad oggi ha raccolto oltre 3 milioni di dollari, soldi che fino al 2015 erano destinati alla ricerca contro il cancro all’ospedale Shriners ed al Generale Juif, e che negli ultimi 2 anni sono stati invece devoluti alla ricerca sulla salute mentale dei bambini, per capire se esistono dei meccanismi pedagogici e terapeutici da insegnare nelle scuole. È in questo contesto che, nell’aprile 2015, Maria Guzzo ha pubblicato “How to Train your Dreams”, un libro che vuole ricordare ai bambini meno fortunati che non sono soli in questo mondo, che vale sempre la pena di coltivare i propri sogni e che la speranza è l’ultima a morire.

        Nel solco di questa solidarietà, Maria fa parte dei consigli di amministrazione di 5 organismi filantropici: La Fondazione Mgr Arthur Deschênes, Les Grands Ballets Canadiens, The Kids Write Network, la Fondazione dell’ospedale Rivière-des-Prairies (Centro di cure psichiatriche) e la Fondazione dell’Istituto universitario di salute mentale.

       Il segreto del suo successo risiede anche nella capacità di coltivare le amicizie, quelle vere: “Purtroppo è vero che le donne sono nemiche tra loro. Le donne veramente di successo, però, si aiutano a vicenda: mi piace aiutare, sostenere e ricambiare, perché certa che alla fine sarò premiata dalla vita”. Che è un dono troppo prezioso, per essere sprecato tra ignavia e apatia: “La morte raggiunge tutti, ricchi e poveri: con i soldi possiamo comprare il lusso, ma alla fine tutti nella stessa barca, le malattie non colpiscono solo i meno abbienti. Per questo dobbiamo goderci ogni singolo minuto della vita. La sera vado a letto contenta per quello che ho fatto e ancora più contenta per quello che farò il giorno dopo. Spero di essere ricordata per quello che ho dato e non solo per il mio cognome. Sono orgogliosa di chi sono e dove sono, e mi piacerebbe che i miei figli, un giorno, possano seguire le mie orme”.

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  • Più di 300.000 $ per i bambini malati

    Più di 300.000 $ per i bambini malati

    La 9ª edizione della “Notte in Bianco” della famiglia Guzzo

    Vincenzo e Maria Guzzo insieme ai figli (da sin.) Vittorio, Rosella e Delano
    Vincenzo e Maria Guzzo insieme ai figli (da sin.) Vittorio, Rosella e Delano

    Montréal – Un appuntamento con la solidarietà, che è diventato anche un classico della ‘movida’ montrealese: è il banchetto di beneficenza noto come la “Notte in Bianco’’ che si tiene ogni anno nella residenza della famiglia Guzzo, a Terrebonne, per l’occasione trasformata, nei suoi ampi giardini, in una gigantesca e raffinata sala da ricevimento sotto un immenso tendone. Con il colore bianco, simbolo di purezza e limpidezza, a farla da padrone in un’atmosfera fiabesca da “Mille e una notte”. Un’attività benefica che sta molto a cuore a Vincenzo e Maria Guzzo, rispettivamente vicepresidente/capo delle operazioni Cinémas Guzzo e vicepresidente/responsabile delle attività filantropiche della stessa azienda: “L’obiettivo – ha spiegato Vincenzo – è contribuire alla ricerca per capire se esistono dei meccanismi pedagocici e terapeutici da insegnare nelle scuole ai bambini colpiti, in particolare, da ansia e stress”. “È una serata che mi sta molto a cuore – ha aggiunto Maria – perché ho 5 figli che rappresentano la mia più grande priorità”.

    Anche quest’anno, l’evento ha portato a termine la sua missione: sono stati raccolti, infatti, più di 300 mila dollari che serviranno a finanziare la ricerca sulla salute mentale dei bambini all’Università McGill, l’ospedale Shriners e l’ospedale Generale Juif. Nel complesso, dal 2007 ad oggi, la famiglia Guzzo ha raccolto circa 2 milioni di dollari, di cui oltre 1,5 sono stati devoluti in beneficenza alla ricerca contro il cancro

    La 9ª edizione – che è andata in scena il 9 settembre scorso, sotto il titolo “Une soirée dans les Hampton’s” e con la presidenza d’onore affidata a Mel and Rosemary Hoppenheim, un luminare del cinema montrealese – ha visto la partecipazione di oltre 375 facoltosi ospiti, tutti esponenti influenti e benestanti dei piani alti della società quebecchese: vestiti rigorosamente di bianco, dopo un cocktail a base di champagne, hanno preso parte ad una cena-gourmand con menù ricercato, accompagnati fino alla fine dalla musica coinvolgente dell’orchestra ‘Group Winston Philipps”.

    Tra le personalità della serata, ricordiamo: i padroni di casa Angelo e Rosetta Guzzo (genitori di Vincenzo), Michael Penner, Salvatore Parrasuco, Mario Dumont, Mark Smith, Howard Maged e le coppie “italiane” Tony Loffreda&Angelina e Nick Fiasche&Nancy Forlini. (V.G.)

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