Tag: Marco Riccardo Rusconi

  • Ora la Comunità italiana aspetta Silvia Costantini

    Ora la Comunità italiana aspetta Silvia Costantini

    Gli italo-montrealesi salutano Rusconi

    Da sinistra: Antonio Discepola, Giovanna Giordano, Pino Asaro, Michela e Marco Riccardo Rusconi, Giuseppe Borsellino, Tony Loffreda, Antonio Sciascia, Dominic Diaco e Joe Pannunzio. In secondo piano intravediamo anche Angelo Iacono e Ivana Bombardieri

    Montréal – Una serata informale ma calorosa e piena di affetto per dire ‘Arriverderci’ (non ‘Addio’) al Console Generale d’Italia, Marco Riccardo Rusconi, giunto al termine del suo mandato: il 19 dicembre scorso, nella ‘Sala dei Governatori’ del Centro Leonardo da Vinci, la Comunità italiana di Montréal ha voluto abbracciare il diplomatico, tra i più amati degli ultimi anni, prima della sua partenza per Roma, dove dall’8 gennaio è il Consigliere Diplomatico del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Per l’occasione, oltre che dalla moglie Micaela, il Console era accompagnato (per la prima volta) anche dai due figli Ismaele e Riccardo. Giunto a Montréal il 1º agosto del 2016, Rusconi è tornato in patria 2 anni e 4 mesi dopo, con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. La serata –  presentata da Ivana Bombadieri (Radio CFMB) – è stata organizzata dai vertici della Comunità: Giuseppe Borsellino, presidente del consiglio d’amministrazione del Centro Leonardo da Vinci, in collaborazione con lo stesso Centro, la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, la Casa d’Italia e la CIBPA. Tanti gli esponenti della Comunità accorsi per ringraziare personalmente il Console. Tra gli ospiti, il Sen. Basilio Giordano, la deputata provinciale Filomena Rotiroti e gli omologhi federali Nicola Di Iorio, David Lametti e Angelo Iacono. “Un Console davvero speciale – ha detto Giuseppe Borsellino – per la sua personalità, sincerità, disponibilità, intraprendenza, che ha compiuto un lavoro eccezionale, che tutta la Comunità ha apprezzato”. Poi lo stesso Borsellino ha omaggiato il Console con una scultura autoctona raffigurante un orso, come ‘souvenir’ della sua esperienza canadese.

     

    Nelle prossime settimane l’annuncio ufficiale

    In arrivo Silvia Costantini

    Montréal – A rappresentare l’Italia oggi a Montréal è il Console Lorenzo Solinas, ma già nelle prossime settimane dovrebbe essere annunciato il nuovo Console Generale, che, in base alle nostre informazioni, dovrebbe essere una donna, ovvero Silvia Costantini, attuale team leader Ufficio prevenzione conflitti del SEAE-EEAS dell’Unione Europea. Il Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) gestisce le relazioni diplomatiche dell’UE con altri paesi al di fuori dell’UE e conduce la politica estera e di sicurezza dell’Unione europea. Nata a Roma, Silvia Costantini si è laureata in Scienze internazionali e diplomatiche all’Università di Trieste. Ha comiciato la carriera diplomatica il 29 settembre 2001 con la nomina a Segretario di legazione alla Dir. Gen. Integrazione Europea. Dal 1° ottobre 2001 al 24 maggio 2004 è stata al Consolato Generale di prima classe a Shanghai con funzioni di Vice console. Il 29 dicembre 2004 è stata confermata nella stessa sede con funzioni di Console aggiunto. Dal 10 marzo 2008 è Primo segretario a Tunisi. ll 2 luglio 2011 diventa Consigliere di legazione e dal 29 settembre 2011 alle dirette dipendenze del Direttore Generale per l’Unione Europea. Dal 1° ottobre 2011 distaccata presso il SEAE – Delegazione UE in India, New Delhi, con funzioni di Consigliere Politico. Dal 1° settembre 2015 è Team Leader Conflict Prevention, Peace Building and Mediation Instruments presso la Direzione Security Policy and conflict prevention in Bruxelles.

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  • Rusconi lascia Montréal in anticipo

    Rusconi lascia Montréal in anticipo

    Dal prossimo 8 gennaio, il Console Generale sarà il Consigliere Diplomatico del Ministro dell’Ambiente

    Montréal – Dopo poco più di 2 anni (è arrivato il 1º agosto del 2016), Marco Riccardo Rusconi lascia la metropoli quebecchese e torna a Roma. Il 22 dicembre terminerà il suo mandato di Console Generale d’Italia a Montréal e Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale – ICAO. Sognava di tornare in Italia in nave: lo farà in aereo prima di Natale. Senza la moglie Michela ed i figli di 13 e 16 anni, che restaranno a Montreal fino a giugno per terminare l’anno scolastico. Dall’8 gennaio il Ministero degli Esteri lo “presterà” al Ministero dell’Ambiente. A rappresentare l’Italia nei prossimi mesi sarà Lorenzo Solinas, 34 anni, appena arrrivato. L’arrivo dei nuovo Console Generale non sarà immediato. La notizia è che Rusconi ci lascia con diversi mesi di anticipo. Perché “ingaggiato” dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ex comandante della Regione Campania dei Carabinieri Forestali, un generale che ha combattuto le eco-mafie nella Terra dei Fuochi. ‘Galeotto’ è stato il viaggio di quest’ultimo in Canada lo scorso settembre, in occasione del G7 ad Halifax: l’ex generale ha subito intravisto in Rusconi quell’intraprendenza, quell’attivismo e quel dinamismo utili alla causa ecologica nel mondo. I cambiamenti climatici, del resto, sono sempre più al centro della nostra vita: un tema destinato a cambiare gli equilibri geo-politici come li conosciamo oggi. La ‘chiamata’ ministeriale è stata la diretta conseguenza di quel ‘colpo di fulmine’: Marco Riccardo Rusconi sarà il Consigliere Diplomatico del Ministro Costa. “Affinché la politica internazionale del Ministero dell’Ambiente sia coerente con la politica estera italiana”. Un’offerta irrinunciabile per il Console milanese, che così arricchisce il suo curriculum e fa un bel passo in avanti nella carriera diplomatica. Prima o poi sarebbe andato via, è vero. D’altronde, il destino di ogni diplomatico è segnato: dopo un paio di “soggiorni” all’estero (max 8 anni), rientrano alla casa madre, la Farnesina, per un veloce aggiornamento, prima di spiccare il volo per altri lidi. Inutile strapparsi i capelli, quindi: funziona cosi. Dopo Madrid e Montréal, Rusconi sarebbe andato via comunque la prossima estate. Eppure, l’addio anticipato del Console Rusconi lascia un vuoto enorme tra gli italiani del Québec.

    Perché Rusconi è stato un Console illuminato, un Console per la gente, tra la gente, con la gente. In bici o sulla vespa. Un Console popolare, che non si è mai rintanato nella sua “torre d’avorio”, ma che anzi ha spalancato le porte del Consolato. Rivoluzionandone il ruolo, la funzione, la percezione: Rusconi ha portato l’Italia tra gli italiani. Con il suo approccio inclusivo, aperto, collaborativo, social, che poi caratterizzano lo stile di vita italiano. Un Console all’ascolto, umile ma ambizioso, capace di intercettare le aspettative e trasformarle in solide realtà. Come testimoniano le ultime due Feste della Repubblica, due celebrazioni in grande stile, che hanno avuto un’eco anche nel Belpaese: in 6 mila allo Stadio Saputo per Antonello Venditti, in 10 mila al Place Bell di Laval per Claudio Baglioni. Senza contare che, durante la “gestione Rusconi”, Montréal ha ricevuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 375simo anniversario di fondazione della città; due Presidenti delle Camera, Laura Boldrini e Roberto Fico; il Premier Conte al G7 di Charlevoix, il Ministro Costa ad Halifax; diversi Ministri: come quello degli Esteri, Paolo Gentiloni; Sindaci come quello di Bologna, Virginio Merola. “Tanto che oggi, in Italia, si parla molto di più di Montréal”. Rafforzando, allo stesso tempo, i rapporti con i Sindaci di Montréal Coderre e Plante. Consolidando la promozione del Made in Italy nell’ambito dell’impresa, dell’enogastronomia, della scienza, della tecnica e della cultura. Svecchiando l’immagine del Consolato, attraverso l’uso dei social media. Tra le iniziative di questo vivace biennio sotto Rusconi, anche 2 edizioni della Giornata del Design Italiano nel Mondo, con eventi all’UQAM e all’UDEM, 2 edizioni della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, e l’attracco al vecchio porto dell’ “Americo Vespucci’, la nave più bella del mondo, per  una sosta di ben 12 giorni. Senza dimenticare lo sblocco dei contributi a favore degli Enti Gestori per finanziare i corsi di lingua e cultura italiana, con un concorso che ha messo in palio biglietti aerei per l’Italia ai giovani studenti. Fino al gran finale, con il concerto straordinario del Teatro San Carlo, di scena il 26 novembre alla ‘Maison Synphonique’ di Montréal: una prima assoluta in 281 anni di storia. Un’uscita di scena alla ‘Rusconi’, dunque. Spesso, però, la storia si ripete. Lo stesso destino è toccato ad un suo illustre precedessore: anche Gian Lorenzo Cornado, infatti, è stato richiamato in patria da un Ministro, Clemente Mastella, all’epoca alla Giustizia. Salvo poi tornare in Canada nelle vesti di Amasciatore d’Italia a Ottawa. Chissà, allora, che anche quello di Marco Riccardo Rusconi non sia un addio, ma solo un arrivederci. (V.G.)

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  • FESTA DELLA REPUBBLICA 2018 | Questo ‘Piccolo Grande Amore’

    FESTA DELLA REPUBBLICA 2018 | Questo ‘Piccolo Grande Amore’

    Quasi 10 mila connazionali hanno riempito il Place Bell di Laval per le celebrazioni (anticipate) della festa nazionale che, sotto gli occhi del Primo Ministro quebecchese Philippe Couillard, sono culminate nel concerto-show  dell’intramontabile artista romano

    di Vittorio Giordano

    Montréal – Tutti sotto il palco a cantare a squarciagola e a ballare, trascinati dalla voce di Claudio Baglioni, per la prima volta ad una Festa della Repubblica all’estero: Console, Ambasciatore, parlamentari, consiglieri comunali, autorità e personalità. È finita così la festa della Repubblica italiana a Montréal: con le fredde regole del cerimoniale e la proverbiale discrezione diplomatica ‘andate a farsi benedire’. E tutti gli altri in scia, scatenati tra parterre e platea della moderna ‘Place Bell’ di Laval, in un’atmosfera resa ancora più tricolore da brand iconici come Lamborghini, Vespa, Ferrero, Pirelli e Mapei. Per un’unica, colorata, pista da ballo. Con i tricolori al vento e con il cuore in gola che si è messo a battere forte sulle melodie intramontabili di brani che hanno fatto la storia della musica italiana e che hanno acceso la passione, l’orgoglio ed il senso di appartenenza degli italiani di Montréal. Brani senza tempo come “Strada facendo”, “Avrai”, “Porta portese”, “Io me ne andrei”, “Amore bello”, “Sono io”, “E tu come stai”, “W l’Inghilterra”, “Adesso la pubblicità”. Prima del gran finale a ritmo di “Mille giorni di te e di me”, “Questo piccolo grande amore” e “Via”. Perché essere italiani è un tratto distintivo indelebile, un valore aggiunto, una marcia in più. Soprattutto per chi ha scelto di rimettersi in gioco all’estero. Così come ha ammesso lo stesso Primo Ministro del Québec, Philippe Couillard: “Vi saremo sempre riconoscenti per il vostro immenso contributo allo sviluppo del Québec: avete reso migliori le nostre vite grazie alle capacità imprenditoriali, il senso della famiglia, la cultura, la gioa di vivere, il vino e la gastronomia. Siete un modello di forza creativa e di inclusione: un bell’esempio di integrazione per gli immigrati di oggi”. Un messaggio di speranza, soprattutto in queste ore travagliate per il Belpaese. Un modello che la festa della Repubblica ha voluto esaltare mettendo in vetrina tratti caratteristici come raffinatezza, gusto, stile, eccellenza, propri del #Vivereallitaliana. Uno stile di vita che, da sempre, fa della gastronomia un suo simbolo-fondante: non potevano mancare, quindi, i chioschi con vino, pizze, panini, formaggi, salumi, cioccolato e caffè. Dopo Venditti, ecco Baglioni: un altro grande successo per il Console Generale d’Italia a Montréal, il dinamico e carismatico Marco Riccardo Rusconi, che, consapevole di aver organizzato “la più grande festa della Repubblica al mondo”, ha salutato il pubblico rilanciando il messaggio che il Presidente Mattarella ha rivolto agli Italo-canadesi in occasione del suo recente viaggio in Canada: “Oggi Roma e Ottawa sono più vicini grazie a voi”. Tantissimi i personaggi che hanno arricchito il prestigioso parterre: oltre all’Ambasciatore d’Italia a Ottawa, Claudio Taffuri, ricordiamo Martin Coiteux, Ministro provinciale della Pubblica Sicurezza; Carlos J. Leitão, Ministro provinciale delle Finanze; Francine Charbonneau, Ministro responsabile degli Anziani; Francesco D’Arelli, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Montréal; i deputati provinciali Marc Tanguay e Rita De Santis; i deputati federali Angelo IaconoNicola Di Iorio; la consigliera Rosannie Filato, in rappresentanza della Sindaca Valérie Plante; i consiglieri comunali di Montréal Dominic Perri, Mario Battista e Francesco Miele; i consiglieri comunali di Laval David De Cotis e Paolo Galati; Giuseppe Borsellino con la consorte Elina; l’On. Basilio Giordano con la consorte Nina, Pat Buttino del CLDV, Elio Arcobelli, presidente della Fondazione Santa Cabrini; ecc. Prima del concerto di Baglioni e dei discorsi istituzionali, annunciati di volta in volta dall’umorista Joe Cacchione con l’attrice Cristina Rosato, sono saliti sul palco: Luisa Miniaci, coordinatrice della Sezione del Québec della Fondazione per la policistica renale, esempio di dedizione e solidarietà; il Prof. Andrea Lodi, titolare della cattedra di ricerca di eccellenza canadese nei big data applicati ai processi decisionali presso il Politecnico di Montreal; Sebastian Sylwan, partner creativo di Felix e Paul Studios, azienda leader nel campo della realtà cinematografica virtuale. Tre esempi di eccellenza in tre campi strategici e altamente simbolici come solidarietà, scienza e tecnologia. Interventi intervallati da quattro esibizioni musicali: il gruppo Juke Box, il cantautore Gianni Bodo, il duo femminile Dolceamare e la soprano Giorgia Fumanti. Quindi spazio ad un dibattito dal titolo ‘Montréal, un’isola italiana fuori dall’Italia’ sul futuro della comunità italiana in Canada: sotto i riflettori le parlamentari italiane elette all’estero Francesca La Marca e Francesca Alderisi; la Presidente del Comitato degli Italiani all’Estero di Montreal, Giovanna Giordano; il Presidente del Congresso italo-canadese del Quebec, Antonio Sciascia; ed il Presidente della storica “Casa d’Italia” di Montreal, Gino Berretta. Poi la musica e la poesia di Baglioni hanno preso il sopravvento: un inno appassionato all’Italia, che resta il “Piccolo Grande Amore” di tutti quanti noi italo-canadesi. (V.G.)

    La carica di Claudio Baglioni durante il concerto (Foto Sara Barone)
    Da sinistra: Giovanna Giordano, Francesca Alderisi, Francesca La Marca, Antonio Sciascia e Gino Berretta (Foto Sara Barone)
    Marco Riccardo Rusconi, Console Generale d’Italia a MTL
    (Foto Sara Barone)
    Claudio Taffuri, Ambasciatore d’Italia a Ottawa (Foto Sara Barone)
    Da sinistra: Martin Coiteux, Francine Charbonneau, Rita de Santis, Filomena Rotiroti e Philippe Couillard
    Una veduta panoramica del Place Bell gremito di connazionali
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  • Taffuri incontra il Premier Couillard

    Taffuri incontra il Premier Couillard

    L’Ambasciatore d’Italia a Ottawa in visita nella capitale nazionale

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    Québec – Il 13 marzo scorso, l’Ambasciatore d’Italia a Ottawa, Claudio Taffuri, accompagnato dal Console Generale d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi, ha reso visita alle autorità provinciali a Québec city. Dai cordiali incontri con il Premier Philippe Couillard, la Ministra dell’Economia, della Scienza e dell’Innovazione, Dominique Anglade, la Ministra delle Relazioni Internazionali e Francofonia Christine St-Pierre, il Presidente dell’Assemblea Nazionale del Quebec, Jacques Chagnon, e il portavoce dell’opposizione ufficiale, il deputato Stéphan Bergeron, è emersa una grande soddisfazione per gli ottimi rapporti italo-quebecchesi, oltre che idee e progetti per una cooperazione sempre più stretta e produttiva.

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  • Quasi 400 mila $ per i bambini malati

    Quasi 400 mila $ per i bambini malati

    La 10ª edizione della “Notte in Bianco” della famiglia Guzzo

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    Montréal – Tutti vestiti di bianco (colore da sempre simbolo di purezza, autenticità e genuinità) per raccogliere fondi a favore dei meno fortunati. È questo lo spirito che da 10 anni caratterizza la “Notte in Bianco’’, il banchetto di beneficenza che Maria e Vincenzo Guzzo, rispettivamente vicepresidente/direttore e vicepresidente/responsabile delle attività filantropiche dei Cinémas Guzzo, organizzano dal 2007, nella loro residenza di Terrebonne. Il 7 settembre scorso, sono stati più di 375 gli ospiti – tra cui (ed è una prima assoluta) anche il Console Generale d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi, accompagnato dalla consorte Michela – che hanno preso parte alla serata presieduta, in qualità di presidenti d’onore, da Alain e Sandra Bouchard, presidente e direttore generale di Alimentation Couche-Tard (colosso quebecchese nel commercio al dettaglio con quasi 15 mila negozi e 118 mila dipendenti). Tra champagne, ostriche e gamberetti, oltre alle squisite pietanze preparate dal ristorante Buonanotte, ad intrattenere gli invitati sono stati prima l’orchestra ‘The Show Men” e poi la band ‘En Vogue’, giunta direttamente da Los Angeles per l’occasione. Anche quest’anno, l’evento – animato da Brigitte Bédard e Leslie Roberts – non ha tradito le attese, portando a termine la sua nobile missione ‘umanitaria’: sono stati raccolti, infatti, più di 375 mila dollari, che serviranno a finanziare la ricerca sulla salute mentale dei bambini all’Università McGill, all’ospedale Shriners e all’ospedale Generale Juif. Nel complesso, in questo decennio di attività filantropica, la famiglia Guzzo è riuscita nell’impresa di raccogliere circa 4 milioni di dollari, di cui una parte consistente è stata devoluta, nel corso dei primi 7 anni, a favore della ricerca nella lotta contro il cancro. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Maria Guzzo, madre di 5 figli, che sta completando un master in Psichiatria all’Università McGill con una tesi sulla scrittura espressiva, dopo aver scritto i libri per bambini “How to Train your Dreams” e “#smartbites”– è duplice: sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi psichiatrici infantili e, allo stesso tempo, combattere la stigmatizzazione, i pregiudizi nei confronti di coloro che, loro malgrado, ne sono affetti. Senza dimenticare i genitori, – ha aggiunto – che spesso si sentono soli e si ritrovano a dover fronteggiare anche l’angoscia e la depressione. Dando una mano ai bambini malati di oggi – ha concluso – ci permette di immaginare un futuro con adulti sempre meno colpiti da patologie di natura psichiatrica”. (V.G.)

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  • Echi della festadella Repubblica a Montréal

    Echi della festa
    della Repubblica a Montréal

    Personaggi e personalità allo stadio Saputo

    Servizio fotografico: Sara Barone e Stefano Stagni

    Le Fiat 500 esposte allo stadio Saputo
    Le Fiat 500 esposte allo stadio Saputo

    Montréal – “La più grande Festa della RepubblicaItaliana fuori dell’Italia”: così l’ha definita il Sindaco di Montréal, Denis Coderre, che il 4 giugno scorso ha partecipato, insieme al Primo Cittadino di Bologna, Virginio Merola, ed al cantautore romano, Antonello Venditti (gli altri due ‘superospiti’ della serata), alle celebrazioni per la 71ª edizione della Festa Nazionale. Celebrazioni senza precedenti, se consideriamo che ad ospitare gli oltre 6.000 connazionali, in molti “armati” di tricolore, di magliette azzurre e di sciarpe giallorosse (è risaputa la fede giallorossa di Venditti), sono stati la tribuna lato via Sherbrooke ed uno spicchio di curva lato Stadio Olimpico, sotto la quale hanno potuto degustare pasta, pizza e panini accompagnati da vini Domodimonti e Sicilia doc, tutti prodotti rigorosamente Made in Italy. Una festa speciale in un anno speciale: proprio nel 2017, infatti, il Canada celebra il suo 150º anniversario come Confederazione e la città di Montreal, una delle più antiche del Nord America, festeggia i 375 anni dalla sua Fondazione per opera di Jeanne Mance e Paul de Chomedey sieur de Maisonneuve. Una festa della Repubblica con un tifo…. da stadio, ma non per una partita di calcio, bensì per un profonfo sentimento patriottico di appartenenza. Una scommessa vinta dall’ambizioso Console Generale d’Italia a Montreal, Marco Riccardo Rusconi, bravo a ideare e ad organizzare l’evento, ma soprattutto a coinvolgere tanti sponsor che hanno contribuito attivamente a regalare un evento indimenticabile ad una Comunità sempre più protagonista in Québec e in Canada. Molti gli ospiti d’eccezione, come i Ministri quebecchesi Rita De Santis, Martin Coiteux e Carlos Leitão, l’Ambasciatore d’Italia a Ottawa Claudio Taffuri, la deputata italiana Francesca La Marca, i deputati italo-canadesi David Lametti, Angelo Iacono e Nicola Di Iorio, la Senatrice Marisa Ferretti Barth ed il Senatore Basilio Giordano. Insieme a tanta gente comune, di fronte ad un palco allestito tra Lamborghini e Ducati al centro della linea laterale, hanno assistito all’intervista della psichiatra Gabriella Gobbi, che insegna all’Università McGill; all’esibizione del cuoco-tenore Davide Bazzali, della soprano Giorgia Fumanti e del camaleontico Marco Calliari; e poi ai discorsi istituzionali del Console Rusconi, dell’On. Francesca La Marca, del Sindaco Virginio Merola e del Sindaco Denis Coderre. Per poi lasciarsi andare alle emozioni della musica intramontabile di Antonello Venditti. Per un finale traboccante di italianità. È stato un ricevimento popolare e democratico, per la gente, senza distinzioni, un inno al nostro orgoglio tricolore. Per questo motivo IL CITTADINO ha pensato di dedicare un’altra pagina alla festa nazionale, dando spazio ad altre foto che immortalano il nostro amore, profondo e incondizionato, per la Matrepatria. (V.G.)

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    Il Si ndaco di Bologna Virginio Merola col Console Marco R. Rusconi, Joey Saputo e l’Ambasciatore Claudio Taffuri
    Joey Saputo ha regalato ad Antonello Venditti la maglia n. 10 dell’Impact de Montréal
    Joey Saputo ha regalato ad Antonello Venditti la maglia n. 10 dell’Impact de Montréal
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    Nick Fiasche e Nancy Forlini
    Montréal
    L’On. Francesca La Marca, deputata eletta in Nord e Centro America
    L’avv. Antonio Sciascia tra il Console Rusconi e la moglie Michela
    L’avv. Antonio Sciascia tra il Console Rusconi e la moglie Michela
    La Sen. Marisa Ferretti Barth con Franco Rocchi
    La Sen. Marisa Ferretti Barth con Franco Rocchi
    David Lametti, deputato federale di LaSalle-Émard-Verdun
    David Lametti, deputato federale di LaSalle-Émard-Verdun
    L’imprenditore Giuseppe Paventi (JPMA) e famiglia
    L’imprenditore Giuseppe Paventi (JPMA) e famiglia
    Lo scrittore e giornalista Claudio Antonelli
    Lo scrittore e giornalista Claudio Antonelli

    Festa della Repubblica 2017
    Venditti accende l’orgoglio italo-montrealese

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  • Festa della Repubblica 2017Venditti accende l’orgoglio italo-montrealese

    Festa della Repubblica 2017
    Venditti accende l’orgoglio italo-montrealese

    Oltre 6.000 connazionali allo stadio Saputo per un ricevimento unico al mondo

    di Vittorio Giordano

    Servizio fotografico: Sara Barone e Stefano Stagni

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    Antonello Venditti durante il concerto
    Antonello Venditti durante il concerto

    Montréal – Una festa della Repubblica con un tifo…. da stadio. Tutta particolare la celebrazione della nostra Festa Nazionale in quest’anno speciale, che celebra i 150 anni del Canada e i 375 anni della città di Montreal. L’armonia tra la comunità italiana e la società che ci accoglie ha avuto la sua più passionale espressione domenica 4 Giugno allo Stadio Saputo, alla Festa della Repubblica Italiana. Il Console Generale Marco Riccardo Rusconi – in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Montreal, il Comitato per gli Italiani all’Estero, la Camera di Commercio Italiana in Canada ed il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi – ha lanciato una formula innovativa e unica al mondo, trasformando una celebrazione solitamente ingessata, sontuosa e riservata ai politici e agli uomini d’affari, in una vera e propria festa popolare, un’occasione di condivisione e divertimento, con cibo e vino per tutti, ed un Antonello Venditti superstar (preceduto dalle esibizioni di Giorgia Fumanti e Marco Calliari) che ha fatto ballare e cantare a squarciagola un pubblico decisamente emozionato. Un modello di ricevimento moderno e inclusivo, lontano anni luce dai canoni classici, spesso formali e di circostanza, che ha fatto della ‘location’ il suo tratto distintivo, il suo valore aggiunto: dalle sale lussuose della delegazione diplomatica, dai giardini ‘imbellettati’ di una Residenza, alla tribuna di uno stadio di calcio; lo Stadio Saputo, icona del calcio montrealese, lo sport che più di ogni altro unisce gli italiani, sede dell’Impact di Montreal, la squadra della città che milita nella MLS, il fiore all’occhiello della famiglia Saputo, che rappresenta una delle eccellenze italo-canadesi più prestigiose di tutto il Paese. Dunque una scelta pratica, per grande capacità di accoglienza e per maggiore vicinanza al quartiere italiano di Saint-Léonard; ma anche molto simbolica. Diverse generazioni di italo-canadesi hanno apprezzato la svolta ‘democratica’ della festa con un’incredibile affluenza che ha riempito tutta la tribuna ed uno spicchio di curva, messi a disposizione per un totale di oltre 6.000 partecipanti. Molti, comunque, anche gli ospiti d’eccezione, come i Ministri quebecchesi Rita De Santis, Martin Coiteux e Carlos Leitão, l’Ambasciatore d’Italia a Ottawa Claudio Taffuri, la deputata italiana Francesca La Marca, i deputati italo-canadesi David Lametti, Angelo Iacono e Nicola Di Iorio, la Senatrice Marisa Ferretti Barth ed il Senatore Basilio Giordano. Tutti di fronte al palcoscenico installato al centro della linea laterale con, alla destra, due Ducati e, alla sinistra, tre Lamborghini di colore verde, bianco e rosso. Due sole le concessioni alla tradizionale formula da ‘festa ufficiale’: il cocktail VIP dalle 17 alle 18 con l’élite della Comunità, che ha brindato con 1300 bottiglie arrivate via nave appositamente dall’Italia, e i discorsi del Console Rusconi, del Sindaco di Bologna Virginio Merola e del Sindaco di Montreal Denis Coderre. Sì perché, dopo che Joey Saputo ha acquistato la squadra di calcio della città felsinea per riportarla ai fasti di un tempo, la Festa della Repubblica ha rappresentato l’occasione ideale per sugellare il gemellaggio che si è creato tra Montréal e Bologna; “I legami tra le due città sono variegati e profondi – ha spiegato il Console Rusconi, introdotto sul palco da Joe Cacchione – : vanno dal mito della Formula 1 Gilles Villeneuve, condiviso dal Canada a a Maranello, al vanto di essere entrambe città universitarie. Il primo stabilimento Mapei all’estero aprì proprio qui e gli studenti italiani che scelgono di specializzarsi in questa città sono sempre più numerosi”. “Molto, a Montreal, nel Québec, in Canada, lo avete fatte voi – ha poi detto rivolgendosi ai connazionali – voi che nel vostro spirito serbate la stessa tensione nel costruire che i nostri antenati romani avevano quando edificarono il Colosseo. E questo stadio, che ci ospita oggi, è anche questa una grande opera italiana. Voi, che avete lo stesso genio dei nostri antenati che hanno riempito l’Italia di opere d’arte, di patrimoni storici e culturali unici, di innovazione, di tecnologia, di design, che hanno riempito l’Italia di bellezza!”. “Vivere insieme – ha concluso il diplomatico rivolgendosi al Sindaco Coderre – è il motto di questa bella città, mentre ‘la dolce vita’ è un’invenzione tutta italiana: ‘vivere dolcemente insieme’ mi sembra la sintesi perfetta”. “Come Montréal, – ha detto il Sindaco Merola – Bologna è una città accogliente ed è questa la sua forza, la forza di noi italiani, perché la diversità è una ricchezza e significa essere capaci di stare insieme. L’anno scorso Bologna ha compiuto 900 anni, Montréal 375: cari giovani, andate avanti e continuate così, perché la strada del futuro è quella della solidarietà e della fraternità”. Poi è stata la volta del Sindaco Coderre: “Montreal è una città di inclusione e diversità: oggi mi sento il vostro sindaco! In città vivono più di 263 mila cittadini di origine italiana, ovvero il 22% degli italiani in Canada. Una Comunità numerosa e forte e di cui siamo tutti orgogliosi”. Coderre si è poi espresso anche in lingua italiana: “Voi italiani di Montreal continuate a contribuire al miglioramento della nostra bella Montréal. Da più di un secolo questa terra vi ha accolto e voi l’avete amata. Sappiate che anche noi vi vogliamo bene!”. Applausi accorati ed inevitabili. Dopo i discorsi, spazio al concerto di Antonello Venditti, che ha infiammato i cuori con brani intramontabili, come “Notte prima degli esami”, “Sara”, “Ci vorrebbe un amico”, “Amici mai”, “Alta marea”, “Dalla pelle al cuore”, “Sotto il segno dei pesci”, ““In questo mondo di ladri” e “Ricordati di me”. Ci ricorderemo sempre di aver cantato con Antonello Venditti allo Stadio Saputo, e dell’emozione di questa Festa della Repubblica moderna e innovativa, popolare e aperta, che ha rafforzato l’orgoglio tricolore e avvicinato le due Italie sulle due sponde dell’Atlantico.

    Da sinistra: i consiglieri comunali Francesco Miele e Michelle Zammit, il Sindaco di Bologna Virginio Merola, il Console Marco R. Rusconi, il Sindaco Denis Coderre, i consiglieri di Saint Léonard Patricia R. Lattanzio, Mario Battista e Dominic Perri
    Da sinistra: i consiglieri comunali Francesco Miele e Michelle Zammit, il Sindaco di Bologna Virginio Merola, il Console Marco R. Rusconi, il Sindaco Denis Coderre, i consiglieri di Saint Léonard Patricia R. Lattanzio, Mario Battista e Dominic Perri
    Il Sindaco di Montréal Denis Coderre
    Il Sindaco di Montréal Denis Coderre
    Lino e Mirella Saputo con il Console Marco Riccardo Rusconi e la moglie Michela
    Lino e Mirella Saputo con il Console Marco Riccardo Rusconi e la moglie Michela
    Riconosciamo, da sinistra, Elina Borsellino, Michela e Marco R. Rusconi, Giuseppe Borsellino
    Riconosciamo, da sinistra, Luigi Giuseppe Saputo, detto Pippo, Elina Borsellino, Michela e Marco R. Rusconi, Giuseppe Borsellino
    Riconosciamo Emanuele Triassi, la Ministra Rita de Santis e Nicola Di Iorio
    Riconosciamo Emanuele Triassi, la Ministra Rita de Santis e Nicola Di Iorio
    Il Prof. Galati e il Sen. Giordano con il Console Rusconi e la moglie Michela
    Il Prof. Galati e il Sen. Giordano con il Console Rusconi e la moglie Michela
    Marco Calliari
    Marco Calliari

    Montréal

    Echi della festa della Repubblica a Montréal

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  • “All’ascolto della Comunità”

    “All’ascolto della Comunità”

    IL NEO CONSOLE GENERALE MARCO RICCARDO RUSCONI INCONTRA LA STAMPA

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    Vittorio Giordano (Il Cittadino Canadese), Fabrizio Intravaia (Corriere Italiano), Carole Gagliardi (Panorama), il Console Generale Marco Riccardo Rusconi, Sylviane Lussier (direttrice generale est di Montreal-Tc Media), Jean Touchette (Corriere Italiano-Tc Media), Arturo Tridico (La Voce) e Samuele Acca (Stile)

    Montréal – È la dura legge dei diplomatici: ogni 4 anni mollano gli ormeggi e tornano a Roma, prima di ripartire per una nuova “avventura”, magari in una città agli antipodi della precedente. Conclusa l’era Enrico Padula, il nuovo Console Generale d’Italia a Montréal è Marco Riccardo Rusconi, che sarà affiancato per i prossimi 2 anni dal Console Filippo Lonardo.

    LA CARRIERA – Nato a Milano il 19 gennaio 1972, Marco Riccardo Rusconi (padre di due figli) ha studiato all’Università di Milano dove, il 7 luglio del 1995, ha conseguito la Laurea in Scienze Politiche. In seguito all’esame di concorso, il 29 dicembre del 1997 è stato nominato Volontario nella carriera diplomatica. Il 25 settembre 2000 è diventato Secondo segretario a Il Cairo dove, il 29 dicembre dell’anno successivo, è stato confermato con funzioni di Primo segretario. Il 1° settembre del 2004 è stato nominato Console Generale reggente a Liegi e il 6 febbraio 2012 Primo Consigliere commerciale a Madrid. Dal 1º agosto scorso, è ufficialmente il nuovo Console Generale a Montréal e Rappresentante permanente presso l’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale (ICAO). Segni particolari: adora la natura e tifa Milan.

    L’INCONTRO CON LA STAMPA ALL’ISTITUTO DI CULTURA – Il 10 agosto scorso, il diplomatico ha incontrato la stampa italiana a Montréal nei locali dell’Istituto Italiano di cultura. Spigliato, sorridente ed entuasiasta per l’inizio di questa nuova ‘missione’, Rusconi si è presentato con un discorso a braccio in cui ha delineato, per sommi capi, le linee-guida del suo mandato quadriennale. Un mandato che si annuncia molto interessante, alla luce di un approccio molto empatico, pragmatico ed aperto. Soprattutto alla luce della predisposizione al dialogo e ad una visione moderna, secondo la quale cultura e imprenditoria sono le due facce della stessa medaglia. La priorità imprescindibile di Rusconi resta, ad oggi, quella di ‘studiare’ la Comunità, “ascoltarne le esigenze, i bisogni, le aspettative, per carpirne idee e suggerimenti nel solco di una sorta di intelligenza diffusa, fino a diventarne il veicolo per la loro realizzazione”.  “In questi primi giorni – ha detto il diplomatico – ho conosciuto una Comunità molto bella e decisamente italiana. Non me l’aspettavo, pensavo che la distanza avesse attenuato i legami e invece mi sono dovuto ricredere. Qui sento parlare l’italiano correttamente, al contrario di quanto succede in molte città europee e americane. Negli Usa, per esempio, i discendenti tedeschi sono più numerosi, ma non esiste una Comunità organizzata come quella italiana. Ovunque nel mondo, non vogliamo e non possiamo ‘spogliarci’ della nostra italianità”. Della stampa, poi, Rusconi conosce benissimo le dinamiche: “Sono giornalista: a 22 anni ero già iscritto all’Ordine della Lombardia. Poi un professore mi ha suggerito la carriera diplomatica. Adoro la comunicazione e la dialettica: sarò sempre pronto a rispondere alle domande”. Lo staff del Consoltato lo soddisfa: “Potendo contare su un’ottima struttura, potrò fare tante cose”, ha annunciato, rendendo poi meglio l’idea con una metafora: “È un pò come guidare una Ferrari: andremo più veloci, anche a costo di rischiare di prendere qualche multa”. I giovani e la lingua sono già in agenda: “Sarebbe interessante riuscire a mettere in contatto i nuovi arrivati con i coetanei italo-canadesi di 2ª/3ª generazione. La nostra lingua, poi, tra le più antiche e studiate al mondo, è molto importante: opereremo con altri soggetti per valorizzarla. L’Italiano – ha aggiunto – è un idioma da sempre percepito come lingua di qualità, molto ricercata tra le classi più istruite, la principale in campi come quello della musica, del restauro e della restaurazione; una lingua che esprime uno stile di vita ed è lo specchio di una cultura. L’Italia – ha sottolineato – è un brand naturale molto forte: in tutti i loghi più importanti (come Ferrari, al contrario della tedesca Porsche) è presente il tricolore”. Sull’insegnamento dell’italiano: “Ci sono delle Comunità che hanno le loro scuole. La maggior parte delle Comunità italiane all’estero, invece, fanno una scelta diversa e, secondo me, più intelligente, visto che la scuola è anche uno strumento d’integrazione: è giusto, quindi, che si possa studiare l’italiano nelle scuole a più alta densità di studenti italiani”. Cultura che va a braccetto con l’imprenditoria: “La Comunità italiana vanta da sempre un grande spirito imprenditoriale: è una nostra prerogativa, una predisposizione naturale. Come diceva Leonardo da Vinci, la manifattura è solo una variante dell’arte. Arte ed economia non sono due mondi separati: Leonardo era ingegnere idraulico ma, allo stesso tempo, ha dipinto la Monna Lisa. Una persona senza compartimenti stagni, che non fanno proprio parte della nostra formazione. Si tratta, in realtà, dello stesso spirito creativo declinato in settori e forme diverse”. Un modus vivendi all’italiana che trova in Montréal un terreno particolarmente fertile: “Ho avuto subito l’impressione di una città multiculturale, multi-identitaria e internazionale, difficile da definire e inquadrare, europea ma in Nord America, intrisa di cultura francese, antica ma moderna, che saprà ritagliarsi un ruolo importante nel mondo, oggi come domani”. Insomma, Rusconi sembra proprio un Console vicino alla gente e, quindi, a portata di clic. Scrivetegli su Twitter (@ConsItaliaMTL), su Facebook (https://m.facebook.com/consmontreal) oppure via email all’indirizzo marco.rusconi@esteri.it. (V.G.)

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