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  • Valanga Juve ma Higuain non molla

    Valanga Juve ma Higuain non molla

    I bianconeri riscattano l’eliminazione europea, battono 4-1 il Torino nel derby tra le polemiche (gol annullato e mancata espulsione di Alex Sandro) e tengono a debita distanza (+3) il Napoli, che supera 3-1 il Genoa al San Paolo grazie ad una doppietta dell’argentino. Rallenta la Roma, frenata 1-1 dall’Inter, mentre la Fiorentina non vince nemmeno a Frosinone. Si riapre la corsa salvezza: il Carpi espugna 2-1 Verona ed il Chievo piega 1-0 la Samp. Scialbo pari tra Milan e Lazio

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    Roma, (TUTTO mercato WEB) – L’ha decisa praticamente da solo, ha ribaltato la partita dopo il gol in apertura di Rincon che, a sorpresa, aveva gelato il San Paolo e messo fin dai primi minuti la strada in salita per il Napoli. Gonzalo Higuain non ne vuole sapere di mollare la corsa Scudetto ed ha regalato ai partenopei la 20ª vittoria in 30 partite. Una doppietta di pregevole fattura per ribaltare il match nella ripresa, una seconda rete straordinaria per strappare il successo a meno di dieci minuti dal termine quando lo paura di un -5 dalla vetta si stava trasformando in certezza. Invece, il suo destro a giro ha messo le cose a posto, il piatto forte prima di un dessert preparato da Gabbiadini e confezionato da El Kaddouri che ha fissato il punteggio sul definitivo 3-1. La Juve capolista resta a tre punti. Non mollano nemmeno i campioni d’Italia: 19 vittorie e un pareggio nelle ultime 20 partite. Non mollano nemmeno nei giorni successivi alla beffarda eliminazione dalla Champions League. Al netto degli errori arbitrali – che ci sono stati – da sottolineare c’è una difesa imperforabile che ha permesso a Gianluigi Buffon di conquistare il record d’imbattibilità della Serie A: 973 minuti. L’altra conseguenza della vittoria del Napoli è la chiusura quasi definitiva della corsa per il secondo posto. Dalla Roma alla Lazio tutte hanno pareggiato, lasciando invariati i distacchi nella sfida per l’Europa. Si ferma a otto la striscia di vittorie consecutive della Roma che sabato sera ha agguantato il pareggio contro l’Inter solo a pochi minuti dal termine. Pareggia ancora una volta la Fiorentina che contro il Frosinone ha confermato il momento di appannamento e resta a -5 dal terzo posto. Pareggio, inoltre, nel posticipo tra Milan e Lazio, le due più grandi delusioni di questa Serie A. Inevitabile chiosa finale sulla corsa salvezza, col Carpi che ha ottenuto sul campo dell’Hellas Verona la seconda vittoria consecutiva e ha agganciato il Palermo (0-0 a Empoli) al terzultimo posto in classifica. La squadra di Castori non perde dal 12 febbraio e in questo 2016 ha ritrovato quel cuore e quella organizzazione che hanno caratterizzato la stagione della promozione in Serie A. Gli emiliani, adesso, hanno riaperto i giochi: +1 sul Frosinone penultimo e -3 dall’Udinese che in occasione della prima di De Canio ha pareggiato 1-1 sul campo del Sassuolo. Non è al sicuro nemmeno la Sampdoria, sconfitta a sorpresa da un Chievo Verona che con questa vittoria s’è portata nella parte sinistra della classifica. Importante, infine, il ritorno alla vittoria dell’Atalanta che ha regolato la pratica Bologna già nei primi 45 minuti e in un colpo solo ha scavalcato in classifica sia l’Udinese che la Sampdoria.

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  • Napoli inarrestabile,ma la Juve non molla

    Napoli inarrestabile,
    ma la Juve non molla

    Poker dei partenopei in casa della Samp trascinati dal solito Higuain. E il solito Dybala dà i 3 punti alla Juve nel posticipo contro la Roma. Inter rimontata a San Siro dal Carpi, che pareggia al 92′: nerazzurri agganciati al terzo posto dalla Fiorentina. Sassuolo battuto in casa dal Bologna, la Lazio va sotto col Chievo poi sorpassa e dilaga. Respira il Palermo (poker all’Udinese), pari tra Verona e Genoa

    Dybala trascina la Juve all'11ª vittoria di fila
    Dybala trascina la Juve all’11ª vittoria di fila

    Roma, (mediapolitika.com) – È durata poco l’illusione di avere un campionato con 4 o 5 squadre dello stesso livello pronte a contendersi lo scudetto tutte insieme appassionatamente. La sfida dello Stadium tra Juventus e Roma ha sentenziato che la Serie A ha soltanto due padroni. Una è quella che ha battuto 1 a 0 con un’altra gemma di Paulo Dybala una Roma troppo attenta a non prenderle, incapace, quindi, di rendersi pericolosa, una volta preso veramente il gol. La Juventus, quindi, è tornata definitivamente a contendere lo scudetto, ha recuperato punti su punti a tutte, 11 vittorie di fila in campionato sembrano una marcia inarrestabile che ha mandato i campioni d’Italia a -2 dalla testa. L’altra è il Napoli che, nella sfida in cui lascia qualcosa in difesa (Correa e Eder gli autori dei due gol blucerchiati), trova comunque 4 gol, e lo fa con l’ausilio di Higuain non nel solito formato. L’argentino apre sì le marcature ma sbaglia comunque due gol, il secondo dei quali a porta vuota, che lo rendono agli occhi dei comuni mortali un po’ più umano (21 gol in 21 partite è comunque fantascienza). E quindi ecco che per rifilare altri 3 gol a domicilio della Samp sono intervenuti gli altri fenomeni che il Napoli possiede: Insigne dal dischetto, Hamisk con una serpentina e Mertens. Il Napoli fa tremendamente sul serio: segnale più forte non poteva arrivare. Non è difficile credere che a fine febbraio Napoli e Juventus avranno fatto il vuoto sulle altre.

    Sì, un vuoto che potrà diventare realtà perché in casa Inter sono venuti fuori tutti i limiti di una rosa che segna troppo poco. Mancini si dice soddisfatto delle vittorie per 1 a 0, ma il tecnico ex City è troppo esperto per crederci veramente. Le partite nel calcio vanno chiuse, non è sempre possibile, sopratutto con l’aumentare della partite, di riuscire a tenere il risultato soltanto con la solidità difensiva. Ieri l’Inter ha difesa l’1 a 0 in casa contro un Carpi gagliardo che nonostante l’inferiorità numerica ha trovato il pareggio con Lasagna allo scadere (di Palacio il gol dell’Inter).

    Si riprende anche la viola che quindi conferma la volontà di fare corsa Champions, battendo 2 a 0 in casa il Torino grazie ai soliti Ilicic e Rodriguez. Detto della Roma che resta ferma a 35 punti (con tantissimi problemi da risolvere per Spalletti), dietro ci sono il Milan (2 a 2 contro il bellissimo Empoli di Giampaolo nell’anticipo di sabato) e appunto i toscani. Si ferma il Sassuolo, caduto per la prima volta al Mapei sotto i colpi del più sorprendente Bologna di Donadoni e Giaccherini (di Floccari il raddoppio). Segnali di presa, invece, dalla Lazio che finalmente torna a vincere in casa: 4-1 contro il Chievo. I clivensi erano anche passati in vantaggio in apertura con Cesar, poi espulso nel primo minuto del secondo tempo. L’assedio biancoceleste è stato premiato con il rigore di Candreva e le marcature di Cataldi, ancora di Candreva e la chiusura di Keita.

    In fondo sorride anche il nuovo Palermo di Schelotto che dilaga sull’Udinese per 4 a 1 grazie ai gol di Quaison, Hiljemark, Lazaar e Trajkwoski, inutile il gol della bandiera di Thereau. 1 a 1, invece, tra Verona e Genoa: autogol di Coppola sulla punizione di Suso e pareggio di Pazzini. Reti bianche nell’anticipo della 18 del sabato tra Frosinone e Atalanta.

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