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  • Renzi ritira le Ministre, si apre la crisi di governo

    Renzi ritira le Ministre, si apre la crisi di governo

    Il Presidente Mattarella aveva lanciato l’appello a “uscire subito dall’incertezza” visto lo stato di emergenza in cui si trova il Paese

    ROMA – Crisi di governo atto secondo. Dopo le minacce dei giorni scorsi a l’apertura di mercoledì del presidente del Consiglio che avanza la proposta di un “patto di legislatura” invitando a scongiurare un frattura nell’Esecutivo in un momento così delicato per il Paese, Renzi annuncia l’uscita della delegazione di Italia Viva dal Governo, dicendo però che ora la palla passa a Conte che ha creato “un vulnus nelle regole del gioco, delle regole democratiche”. Questo, in sintesi, il film della giornata (13 gennaio 2021):

    – L’apertura del presidente del Consiglio e l’appello di Mattarella: “Una crisi? Spero di no”, ha afferma Giuseppe Conte rispondendo ad una domanda dei giornalisti al suo rientro a Palazzo Chigi dopo essere stato al Quirinale da Mattarella. “Oggi ho chiesto un colloquio con lui per aggiornarlo del fatto positivo dell’approvazione del Recovery. La bozza ci consente di andare avanti in questo progetto”, ha aggiunto. E a proposito della possibilità di una crisi per un eventuale strappo di Renzi, il premier osservava: “Ho sempre detto che il governo può andare avanti solo con il sostegno di tutte le forze di maggioranza”. “Credo che una crisi non sarebbe compresa dal Paese in un momento in cui ci sono tante sfide”, ha sottolineato Conte. “Le persone ci chiedono di continuare”, ha assicurato il Premier. “Io fino all’ultima ora lavorerò per rafforzare la coalizione. L’interesse dei cittadini viene prima di tutto”. ” Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte era salito al Quirinale per riferire sulle decisioni del Consiglio dei ministri di ieri e sullo stato dei rapporti della coalizione. E il presidente Mattarella aveva sottolineato la necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza, a fronte dell’allarmante situazione causata dalla pandemia.

    Ma Renzi rilancia e annuncia le dimissioni delle Ministre di Iv. Ma Matteo Renzi fa orecchie da mercante all’apertura di Conte e all’appello di Mattarella e nella conferenza stampa che aveva convocato nel tardo pomeriggio alla Camera annuncia le dimissioni delle ministre di Italia Viva Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto attaccando il governo e dicendo che “la crisi è aperta da mesi” e non l’ha aperta lui.

    Le prese di posizione nella maggioranza.

    “Massimo impegno per il bene dell’Italia, per creare fiducia e dare certezze alle persone. Per aumentare gli investimenti, creare lavoro, per un’Italia green e digitale. Per dare un futuro migliore ai giovani. Per un patto di legislatura”, ha scritto su Facebook il leader del Pd Nicola Zingaretti che dopo le dimissioni di Iv dal governo ha dichiarato: “Quello di Italia Viva è un errore gravissimo contro l’Italia. Abbiamo bisogno di nuovi investimenti, di combattere la pandemia e non di una crisi di governo”.

    “Le dichiarazioni di Conte sono positive, va rilanciata in tutti i modi questa maggioranza politica. Italia viva raccolga la disponibilità a sedersi attorno ad un tavolo”, ha scritto su Twitter il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci. “Bene le parole di Conte sulla maggioranza e sul patto di legislatura. Questo è il tempo dei costruttori”, ha commentato su Twitter l’altro capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio.

    Le parole di Conte, dopo l’incontro con il Presidente Mattarella, interpretano lo stato d’animo del Paese. Siamo di fronte a prove terribili. La classe dirigente democratica deve sapersi unire per affrontarle al meglio nell’interesse dei cittadini. Ci sono le condizioni, dopo il buon lavoro con il contributo di tutti sul Recovery Plan, per definire un’intesa di fine legislatura, nei confini dell’attuale maggioranza che in questi mesi ha ottenuto risultati importanti”. Così con un post su Facebook Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, commenta le dichiarazioni di Conte al termine dell’incontro al Quirinale.

    “È importante che l’Italia possa contare, soprattutto in questo momento, sulla stabilità del governo e sulla lealtà e disponibilità al confronto delle forze di maggioranza. Su queste basi si può continuare a lavorare a fare il meglio per il Paese. Le parole del presidente Conte sono dunque pienamente condivise dal Movimento 5 Stelle”. Così i capigruppo di Camera e Senato del M5S Davide Crippa ed Ettore Licheri.

    “Italia Viva ritira le proprie ministre dal governo nel momento in cui il Paese vive un’emergenza sanitaria ed economica senza precedenti. Non c’è nessun merito nella fuga dalle responsabilità. Il MoVimento 5 Stelle continuerà a lavorare per i cittadini al fianco di Giuseppe Conte”, ha scritto su Fb il capodelegazione M5S e Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

    “Mentre il Paese affronta con fatica, impegno e sacrificio la più grave crisi sanitaria, sociale ed economica della storia recente, Renzi sceglie di ritirare la propria delegazione di ministri. Credo che nessuno abbia compreso le ragioni di questa scelta”: lo ha scritto in un post il capo politico del M5s Vito Crimi.

    Centrodestra: “Conte si dimetta, via maestra sono le elezioni”

    “Il centrodestra chiede che il presidente del Consiglio prenda atto della crisi e si dimetta immediatamente o, diversamente, si presenti domani in Parlamento per chiedere un voto di fiducia”. Questo l’appello contenuto in una nota congiunta dei leader di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. “Se non ci sarà la fiducia – prosegue la nota – la via maestra per riportare al governo del Paese una maggioranza coesa ed omogenea, con un programma condiviso e all’altezza dei problemi drammatici che stiamo affrontando, resta quella delle elezioni”. Quindi, concludono, “Ci affidiamo alla saggezza del presidente della Repubblica per una soluzione rapida: i partiti del centrodestra ribadiscono con chiarezza la loro indisponibilità a sostenere governi di sinistra”.

    I responsabili. Intanto al Senato è andata avanti per tutto il giorno la conta dei possibili “Responsabili” che potrebbero essere pronti a prendere il posto di Italia Viva a Palazzo Madama: si accredita l’uscita di 4 senatori dal gruppo di Renzi e ben 8 da Forza Italia. E sul punto è intervenuto anche Clemente Mastella chiamato più volte in causa da Renzi in questi giorni: “I responsabili? Qualcuno ce n’è, non so se in numero sufficiente, ma sono più di qualche unità, forse anche più di cinque…”. Esiste davvero l’idea di un governo Conte-Mastella, come sostenuto da Renzi? “Io non ne so niente, lo saprà lui, che vi devo dire. Lui mi cita per prendermi in giro, perché vuole svilire l’operazione di Conte. I Responsabili sono come l’amante: quando si scopre devi dargli dignità. Sono meno del necessario perché se non dai loro dignità politica rimangono nascosti”. Alla domanda sul numero esatto dei senatori disposti a sostenere Conte, Mastella aveva risposto evasivamente: “Non lo so, dipende se gli si dà dignità, non so se rimangono dormienti o si svegliano…”.

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  • Serie A: il campionato riparte il 20 giugno

    Serie A: il campionato riparte il 20 giugno

    L’annuncio del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, dopo l’incontro con le componenti del calcio italiano: si torna a giocare. Il 13 giugno potrebbero anticipare il via le semifinali di ritorno di Coppa Italia Napoli-Inter e Juventus-Milan. Il 20 giugno riparte anche la B

    ROMA – Il verdetto più atteso è arrivato. La Serie A riparte. Lo ha deciso il Ministro Spadafora giovedì, al termine della riunione con le componenti del calcio italiano. “La Serie A riprenderà il 20 giugno”. Ma il calcio potrebbe tornare in campo anche prima, già il prossimo 13 e 14 giugno, con le semifinali di ritorno di Coppa Italia, Napoli-Inter e Juventus-Milan. Il 17 si giocherebbe (a Roma) la finale. Questo però per ora è un auspicio (la Lega definirà domani il calendario), la certezza è che si tornerà in campo il 20 giugno con la Serie A.

    Gravina: “Ripartenza messaggio speranza per Paese”. “Adesso ci sono le condizioni per ripartire”, la sentenza di Spadafora, accolta da sorrisi collettivi. Accompagnata da una mano tesa per specificare che “non ho mai voluto frapporre ostacoli”. Sono bastati 40 minuti di colloqui in cui sono intervenuti tutti i partecipanti, per arrivare alla fumata bianca. Ora è sicuro: il campionato ricomincia. “La ripartenza del calcio rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese – le parole del presidente della Figc, Gabriele Gravina -. Sono felice e soddisfatto, è un successo che condivido con il Ministro per lo Sport Spadafora e con tutte le componenti federali. Il nostro è un progetto di grande responsabilità perché investe tutto il mondo professionistico di Serie A, B, C e, auspicabilmente, anche la Serie A femminile”. “Abbiamo affrontato con coerenza, determinazione e spirito di servizio un periodo straordinario, complesso e pieno di ostacoli e pressioni – il pensiero del presidente della Lega serie A, Paolo Dal Pino -, lavorando sempre con un solo pensiero: il bene del calcio e la difesa del suo futuro, che per la Serie A deve significare tornare a essere il campionato più bello del mondo. Solo con questo spirito riusciremo a ripagare la passione e l’entusiasmo dei milioni di tifosi che seguono il nostro sport”.

    Insieme alla serie A ripartirà anche il campionato cadetto: “La serie B ripartirà il 20 giugno – ha annunciato il presidente Mauro Balata -, noi l’avevamo già deliberato e ora c’è l’ok del Governo per il quale ringraziamo il ministro Spadafora”.

    Il nodo della quarantena. Prima dell’annuncio di Spadafora nel pomeriggio era già arrivato il via libera del Comitato tecnico scientifico al protocollo per la ripartenza elaborato dalla Federcalcio. Il problema principale oggi è uno: la quarantena obbligatoria per tutta la squadra al primo caso di positività. “Al momento – ha detto Spadafora – il Cts esclude che si possa allentare la quarantena”. Ad oggi, il Cts non ha ritenuto superabile questo elemento, confermando che la quarantena sarà forzatamente di 14 giorni per tutti, calciatori compresi. Quindi se un giocatore sarà contagiato andrà in isolamento domiciliare, mentre il resto della squadra sarà isolata in ritiro, potrà allenarsi in gruppo senza lasciare il centro sportivo ma non potrà giocare le partite dicampionato. “La Figc è ben consapevole e mi ha assicurado di avere un piano B e anche un piano C” ha spiegato il ministro. Il piano B sono play-off e play-out, il piano C la cristallizzazione della classifica.

    (Fonte : Repubblica.it)

     

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  • AiutiAMO l’Italia contro il Covid-19

    AiutiAMO l’Italia contro il Covid-19

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    OTTAWA – Con la devastante diffusione in Italia del COVID-19 dobbiamo affrontare una nuova, dolorosa, realtà: l’impatto umano ed economico della pandemia sta facendo sentire i suoi effetti in tutto il Paese, ed i bisogni, specialmente quelli dei più vulnerabili, aumentano sempre più. Stiamo combattendo contro la pandemia con tutte le nostre forze, ma abbiamo bisogno anche del vostro aiuto!

    È per questo che l’Ambasciata d’Italia in Canada ha lanciato, insieme alla Croce Rossa canadese e con il sostegno delle Camere di commercio italiane in Canada, una campagna di raccolta fondi per sostenere gli sforzi della Croce Rossa italiana che, insieme alla Protezione Civile, è in prima linea nel contrasto al COVID-19.
    Le principali attività portate avanti dalla Croce Rossa consistono nel servizio di ambulanze, nella consegna dei dispositivi individuali di protezione, nel rifornimento di cibo e medicinali, nella diffusione di informazioni sull’emergenza e nel sostegno al Ministero della Salute per il dispiegamento del personale sanitario sul territorio.
    Il vostro contributo aiuterà l’Italia, ed in particolare le persone più vulnerabili, ad affrontare questo momento difficile.

    Contiamo sul vostro aiuto, se desiderate fare una donazione:

    http://www.redcross.ca/ItalyCovidAppeal/HelpItaly

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  • Legault: “Le scuole non riapriranno prima di maggio”. Trudeau stanzia 82 miliardi per famiglie e imprese

    Legault: “Le scuole non riapriranno prima di maggio”. Trudeau stanzia 82 miliardi per famiglie e imprese

    In Canada 943 casi di coronavirus, 139 in Québec e 31 a Montréal. In Italia i casi sono 47mila, nuovo record di morti in un giorno: ben 627 nella notte tra giovedì e venerdì, 380 solo in Lombardia. Nuova stretta del governo Conte: chiudono parchi e giardini, sport da soli e vicino a casa. Stop a spostamenti verso seconde case nei festivi

    di Giulia Verticchio

    31 i casi nella regione di Montreal. Calo storico di utenti della STM. Metro e bus deserti. La sindaca Valérie Plante ha annunciato la proroga di 1 mese dell’ultimo versamento delle imposte fondiarie per i proprietari residenziali e commerciali, la nuova data limite è dunque posticipata dal 2 giugno al 2 luglio. Una tregua per i cittadini che priva le casse del Comune di 2 miliardi di liquidità, circa 1/3 del budget annuale. La sindaca rassicura che questo non avrà nessun impatto sui servizi ai cittadini, che non verranno compromessi. “Piuttosto, dobbiamo tutti rivalutare la nostra capacità di portare a termine certi progetti”. La Ville de Montréal stabilisce anche una moratoria di 6 mesi per il rimborso del capitale e degli interessi per le imprese che hanno avuto prestiti dai fondi PME MTL, Fondi locali di solidarietà e Fondi di commercializzazione delle innovazioni. In arrivo anche sostegni a 700 fondi PME che coprano le spese degli interessi di 1,3 miliardi di dollari per questo periodo. Previsto anche un aiuto d’urgenza di 5 milioni di dollari per i settori più mortificati dalla situazione, ossia imprese culturali e artistiche, commerci al dettaglio e di prossimità e industria del turismo. Non solo la vita quotidiana degli anziani cambia drasticamente, ma anche quella dei giovani: i campus di UdeM e Concordia stanno sfrattando di punto in bianco gli studenti dalle residenze universitarie, costringendoli a fare i bagagli e trovarsi un altro alloggio entro 4 giorni. Si spera almeno che la crisi di abitazioni a Montréal si attenui, se chi ha una camera in più normalmente disponibile sul tanto combattuto Airbnb, ora dovrà per forza maggiore riaffiatarla a lungo termine, visto lo stop degli introiti turistici. Autobus e linee metro sono molto meno utilizzati in questi giorni e si riflette sulla probabilità di cogliere l’occasione per abbassare l’ormai notevole costo di abbonamenti e biglietti della Société de transport de Montréal. 

    139 i casi in Québec. Difficile pensare di riaprire le scuole prima di maggio. Dopo gli aiuti del governo federale, anche il Ministro dell’economia e dell’Innovazione del Québec, Pierre Fitzgibbon, ha stanziato 2 miliardi e mezzo a sostegno delle imprese, parlando di prestiti da 50 mila dollari a tassi d’interesse di favore per tutte le attività. Misure speciali previste però per i settori più minacciati, come ristorazione, alberghiero, turistico e aeronautica.  François Legault ha commentato che “la priorità ora è la salute, ma anche quella economica è un’altra battaglia da non trascurare”. Il governo invita ad acquistare locale, prediligere i prodotti quebecchesi e aggiunge: “Non potremo salvare tutte le imprese, ma faremo il massimo possibile, con dei margini di manovra che fortunatamente sono importanti”. Il premier della CAQ ormai fa il punto della situazione con una conferenza stampa ogni giorno, giovedì 2 volte nella stessa giornata. Dopo le pubbliche condoglianze alla famiglia della prima vittima quebecchese del Covid-19, una persona anziana nella Lanaudière, ha raccomandato alla popolazione di non spostarsi da una regione all’altra del Québec, se non strettamente necessario, non abbassare la guardia e mantenere le misure di distanza sociale, non organizzare pranzi o cene in gruppo, nemmeno per sole 6-7 persone. Un appello anche ai giovani “non è questo il momento di riunirsi tra amici” e ancora una volta agli anziani “non andate assolutamente nei centri commerciali”. La capacità della provincia di 3000 test al giorno è salita a 5000. Il direttore della sanità pubblica Horatio Arruda ha ammesso che questa sarà “una lunga e dura battaglia” e raccomanda di non utilizzare le maschere che sono importanti solo per il personale sanitario, la popolazione deve solo lavarsi le mani, non toccarsi il viso e disinfettare le superfici. Intanto grandi catene come Ikea, Simons, la Baie d’Hudson, H&M, scelgono di chiudere temporaneamente i loro punti vendita. Un’apprensione aggiuntiva per il Québec è lo chemin Roxham, in Montérégie, alla frontiera americana, dalla quale arrivano spesso a piedi immigrati irregolari. Justin Trudeau ha dunque annunciato che gli immigrati clandestini che attraversano questa frontiera verranno d’ora in avanti respinti. 

    943 i casi in Canada. Il ministro degli Affari Esteri, François-Philippe Champagne, ha annunciato il decesso di un cittadino canadese in Giappone, per complicazioni di salute legate al coronavirus. Misure finanziarie del governo federale. Justin Trudeau (che lavora in isolamento precauzione essendo sua moglie Sophie Grégoire positiva al virus) e il suo Ministro delle Finanze Bill Morneau hanno annunciato un piano di sostegno finanziario a famiglie, lavoratori e imprese, stanziando 82 miliardi di dollari canadesi. Previsto un intervento diretto da 27 miliardi per i lavoratori, salariati o autonomi – chiamato Emergency Care Benefit o Allocation pour soins d’urgence – un’indennità per chi deve restare a casa senza congedo di malattia remunerato, ma anche per gli autonomi, chi è in quarantena obbligatoria e quelli in auto isolamento che non possono contare sui benefici dell’Employment Insurance. Anche per i lavoratori che devono rimanere a casa perché un parente stretto è stato contagiato dal Covid-19 o per via della chiusura delle scuole. Garantito un assegno bisettimanale di 900 dollari per un massimo di 15 settimane, per un valore di 10 miliardi di dollari. Aumentato il sussidio del Canada Child Benefit in media di 300 dollari al mese per ogni figlio a partire da maggio. 55 miliardi di esenzione fiscale per rispondere al bisogno di liquidità delle famiglie e sovvenzioni salariali del 10% per le piccole imprese per i prossimi 90 giorni, fino a un massimo di 1.375 dollari a impiegato e 25.000 dollari a datore di lavoro. Nel pacchetto di misure previsti anche 305 milioni di aiuti diretti per le popolazioni indigene, 157 milioni per i senzatetto e 50 milioni per le donne vittime di violenza che hanno bisogno di una sistemazione. La dichiarazione dei redditi è stata posticipata al 1º giugno, cosi come il pagamento di eventuali debiti all’erario al 31 agosto,  Intanto Ottawa e Washington hanno concordato la chiusura della frontiera tra Stati Uniti e Canada fino a nuovo ordine. Interrotti i viaggi non necessari, ma gli scambi commerciali non verranno compromessi e le catene di approvvigionamento soprattutto di cibo, medicinali e carburante non verranno interrotte. Il Canada ha chiuso le frontiere agli stranieri, ammessi al ritorno solo cittadini canadese, residenti permanenti e anche studenti e lavoratori con permesso temporaneo valido. La compagnia aerea AirTransat annuncia la graduale sospensione dei voli internazionali, annullati i voli di aprile da Montreal e Toronto verso Roma. AirCanada mette temporaneamente alla porta 5.000 agenti di volo.  

    In Italia oltre 4mila decessi: 627 tra giovedì e venerdì, di cui 381 in Lombardia. Venti febbraio, venti marzo: un mese scarso, 47mila contagiati e oltre 4mila morti. I dati forniti venerdì dalla Protezione Civile nella consueta conferenza stampa delle 18 segnano un altro record: quello dei decessi in 24 ore, ben 627, cifra che fa salire il numero complessivo delle vittime a 4.032. Ieri l’aumento era stato di 427. Salgono di tanto anche i contagiati: sono complessivamente 37.860 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a mercoledì di 4.670 e con il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – che ha raggiunto i 47.021. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 2.655, 157 in più rispetto al giorno prima. Di questi 1.050 sono in Lombardia. Dei 37.860 malati complessivi, 16.020 sono poi ricoverati con sintomi e 19.185 sono quelli in isolamento domiciliare. I guariti, invece, nel Bel Paese sono 5.129, 689 in più in 24 ore, quando l’aumento era stato di 415 unità. “Non sapremo mai quando sarà il picco, dicono gli esperti – ha ammesso Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile – : si parlava ragionevolmente della settimana prossima o successiva, ma non c’è un dato scientifico. Ci sono tendenze o valutazioni. Le misure finora hanno dato risultati – ha aggiunto il capo dipartimento della Protezione Civile –. Il numero di persone positive è frutto della circolazione del virus precedente alla stretta e ci auguriamo che con misure attuali e che saranno prese ci permetteranno di fermare l’epidemia”.  I DATI REGIONE PER REGIONE. Dai dati della Protezione Civile emerge che venerdì erano 15.420 i malati in Lombardia (1.482 in più di giovedì), 5.089 in Emilia Romagna (+583), 3.677 in Veneto (+508), 3.244 in Piemonte (+490), 1.844 nelle Marche (+222), 1.713 in Toscana (+291), 1.001 In Liguria (+118), 912 nel Lazio (+171), 702 in Campania (+97), 555 in Friuli Venezia Giulia (+33), 600 in Trentino (+109), 530 in provincia di Bolzano (+109), 551 in Puglia (+102), 379 in Sicilia (+58), 422 in Abruzzo (+56), 384 in Umbria (+56), 39 in Molise (+1), 288 in Sardegna (+84), 257 in Valle d’Aosta (+48), 201 in Calabria (+37), 52 in Basilicata (+15). Quanto alle vittime, se ne registrano: 2.549 in Lombardia (+381), 640 in Emilia Romagna, (+109), 131 in Veneto (+16), 209 in Piemonte (+34), 137 nelle Marche (+22), 47 in Toscana (+9), 119 in Liguria (+28), 17 in Campania (+0), 43 Lazio (+5), 38 in Friuli Venezia Giulia (+2), 26 in Puglia (+1), 17 in provincia di Bolzano (+3), 4 in Sicilia (+0), 17 in Abruzzo (+6), 7 in Umbria (+5), 7 in Valle d’Aosta (+1), 13 in Trentino (+1), 4 in Calabria (+1), 2 in Sardegna (+0), 5 in Molise (+3). I tamponi complessivi sono 206.886, dei quali oltre 128mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Il giro di vite del governo: chiudono parchi e giardini. Chiusi tutti i parchi, le ville e i giardini pubblici. L’attività sportiva resta consentita, ma solamente vicino a casa. Viene introdotto il divieto di spostarsi nelle seconde case nei giorni festivi. La nuova ordinanza del governo, per uniformare le regole del contenimento sull’intero territorio nazionale, è arrivata come previsto venerdì in tarda serata. Palazzo Chigi ha accolto le richieste di regole più stringenti per fermare il coronavirus, arrivate soprattutto dalla Lombardia, dopo che altre Regioni avevano deciso di agire in autonomia. Sempre nella serata di venerdì c’è stata una videoconferenza tra i sindaci lombardi e il governatore Attilio Fontana. Da Milano Giuseppe Sala ha annunciato al Tg1 la proposta dei sindaci di chiudere “anche i tabacchi“. Mentre da Bergamo, la città al momento più sotto pressione, il Sindaco Giorgio Gori ha chiesto al governo di “bloccare tutto ciò che non è essenziale“. L’esercito lungo le strade (giovedì le denunce sono state 9.400) per effettuare controlli – ad iniziare da Milano con 114 militari – potrebbe non bastare e per questo l’esecutivo valuta anche l’opzione di tracciare i cellulari per ricostruire i contatti. Intanto, però, la nuova stretta da Palazzo Chigi è arrivata: durerà fino al 25 marzo, giorno in cui scade il Decreto del presidente del consiglio che ha disposto la chiusura di bar e negozi.

    Oltre 11.000 morti nel mondo, 5.000 in Europa E mentre gli ospedali europei reclamano macchinari respiratori, in Africa mancano acqua e sapone. L’Unicef stima che il 40% della popolazione mondiale, circa  3 miliardi di persone, non hanno accesso ad acqua corrente pulita e sapone per lavarsi le mani. Il terzo triste podio, subito dopo Cina e Italia, per numero di contagi, è ormai la Spagna, con una precipitosa ascesa a oltre 20 mila casi. Seguono Germania, Iran, Stati Uniti e Francia. Alcune testate riportano che invece in Cina non è stato più registrato alcun caso di contagio “domestico”, interno, non arrivato dall’estero, per la prima volta dallo scoppio dell’epidemia. 

    A Londra, un bébé positivo al COVID-19 alla nascita. La mamma infetta. Le testate britanniche riportano il caso di una donna che era stata ammessa al North Middlesex Hospital di Enfield, nella periferia nord di Londra, qualche giorno prima del parto per dei sintomi pneumonici. Dopo la nascita del bimbo, entrambi sono stati dichiarati positivi al test coronavirus. I due sono stati purtroppo separati, dal momento che la madre è stata trasferita in un centro specializzato per le malattie infettive, mentre il neonato è rimasto nell’ospedale. I medici brancolano attualmente nel buio nell’identificare tempi e modalità del contagio, se durante la gravidanza attraverso la placenta, durante il parto attraverso i liquidi corporali o a contatto con la madre subito dopo la nascita. Dopo questo inquietante caso, un ospedale di Wuhan, la città cinese da cui è partita l’epidemia, ha analizzato liquido amniotico, sangue del cordone ombelicale, latte materno e gola dei neonati di 9 casi in cui le donne incinta avevano contratto il virus e nessun campione è risultato positivo. Da queste analisi sembrerebbe dunque che il virus non passi dalla mamma al feto. Il caso londinese resta dunque ancora un triste mistero scientifico ancora tutto da spiegare. La Terra respira. Crolla l’inquinamento atmosferico. Le immagini satellitari della Nasa e dell’Agenzia spaziale europea mostrano una drastica riduzione delle emissioni di biossido di azoto – quelle rilasciate da veicoli, centrali elettriche e impianti industriali – in primis in Cina e Italia del Nord. Si prevedono riduzioni dell’inquinamento atmosferico anche negli Stati Uniti. Secondo la Bbc, che incrocia dati forniti dalla Columbia University e da altri studi compilati negli ultimi giorni, rispetto allo stesso periodo del 2019, il monossido di carbonio, emesso per lo più dalle macchine, è diminuito del 50% come conseguenza della riduzione del traffico, in media del 35% su scala globale.

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  • Legault: “Le scuole non riapriranno prima di maggio”. Trudeau stanzia 82 miliardi per famiglie e imprese

    Legault: “Le scuole non riapriranno prima di maggio”. Trudeau stanzia 82 miliardi per famiglie e imprese

    In Canada 943 casi di coronavirus, 139 in Québec e 31 a Montréal. In Italia i casi sono 47mila, nuovo record di morti in un giorno: ben 627 nella notte tra giovedì e venerdì, 380 solo in Lombardia. Nuova stretta del governo Conte: chiudono parchi e giardini, sport da soli e vicino a casa. Stop a spostamenti verso seconde case nei festivi

    di Giulia Verticchio

    31 i casi nella regione di Montreal. Calo storico di utenti della STM. Metro e bus deserti. La sindaca Valérie Plante ha annunciato la proroga di 1 mese dell’ultimo versamento delle imposte fondiarie per i proprietari residenziali e commerciali, la nuova data limite è dunque posticipata dal 2 giugno al 2 luglio. Una tregua per i cittadini che priva le casse del Comune di 2 miliardi di liquidità, circa 1/3 del budget annuale. La sindaca rassicura che questo non avrà nessun impatto sui servizi ai cittadini, che non verranno compromessi. “Piuttosto, dobbiamo tutti rivalutare la nostra capacità di portare a termine certi progetti”. La Ville de Montréal stabilisce anche una moratoria di 6 mesi per il rimborso del capitale e degli interessi per le imprese che hanno avuto prestiti dai fondi PME MTL, Fondi locali di solidarietà e Fondi di commercializzazione delle innovazioni. In arrivo anche sostegni a 700 fondi PME che coprano le spese degli interessi di 1,3 miliardi di dollari per questo periodo. Previsto anche un aiuto d’urgenza di 5 milioni di dollari per i settori più mortificati dalla situazione, ossia imprese culturali e artistiche, commerci al dettaglio e di prossimità e industria del turismo. Non solo la vita quotidiana degli anziani cambia drasticamente, ma anche quella dei giovani: i campus di UdeM e Concordia stanno sfrattando di punto in bianco gli studenti dalle residenze universitarie, costringendoli a fare i bagagli e trovarsi un altro alloggio entro 4 giorni. Si spera almeno che la crisi di abitazioni a Montréal si attenui, se chi ha una camera in più normalmente disponibile sul tanto combattuto Airbnb, ora dovrà per forza maggiore riaffiatarla a lungo termine, visto lo stop degli introiti turistici. Autobus e linee metro sono molto meno utilizzati in questi giorni e si riflette sulla probabilità di cogliere l’occasione per abbassare l’ormai notevole costo di abbonamenti e biglietti della Société de transport de Montréal. 

    139 i casi in Québec. Difficile pensare di riaprire le scuole prima di maggio. Dopo gli aiuti del governo federale, anche il Ministro dell’economia e dell’Innovazione del Québec, Pierre Fitzgibbon, ha stanziato 2 miliardi e mezzo a sostegno delle imprese, parlando di prestiti da 50 mila dollari a tassi d’interesse di favore per tutte le attività. Misure speciali previste però per i settori più minacciati, come ristorazione, alberghiero, turistico e aeronautica.  François Legault ha commentato che “la priorità ora è la salute, ma anche quella economica è un’altra battaglia da non trascurare”. Il governo invita ad acquistare locale, prediligere i prodotti quebecchesi e aggiunge: “Non potremo salvare tutte le imprese, ma faremo il massimo possibile, con dei margini di manovra che fortunatamente sono importanti”. Il premier della CAQ ormai fa il punto della situazione con una conferenza stampa ogni giorno, giovedì 2 volte nella stessa giornata. Dopo le pubbliche condoglianze alla famiglia della prima vittima quebecchese del Covid-19, una persona anziana nella Lanaudière, ha raccomandato alla popolazione di non spostarsi da una regione all’altra del Québec, se non strettamente necessario, non abbassare la guardia e mantenere le misure di distanza sociale, non organizzare pranzi o cene in gruppo, nemmeno per sole 6-7 persone. Un appello anche ai giovani “non è questo il momento di riunirsi tra amici” e ancora una volta agli anziani “non andate assolutamente nei centri commerciali”. La capacità della provincia di 3000 test al giorno è salita a 5000. Il direttore della sanità pubblica Horatio Arruda ha ammesso che questa sarà “una lunga e dura battaglia” e raccomanda di non utilizzare le maschere che sono importanti solo per il personale sanitario, la popolazione deve solo lavarsi le mani, non toccarsi il viso e disinfettare le superfici. Intanto grandi catene come Ikea, Simons, la Baie d’Hudson, H&M, scelgono di chiudere temporaneamente i loro punti vendita. Un’apprensione aggiuntiva per il Québec è lo chemin Roxham, in Montérégie, alla frontiera americana, dalla quale arrivano spesso a piedi immigrati irregolari. Justin Trudeau ha dunque annunciato che gli immigrati clandestini che attraversano questa frontiera verranno d’ora in avanti respinti. 

    943 i casi in Canada. Il ministro degli Affari Esteri, François-Philippe Champagne, ha annunciato il decesso di un cittadino canadese in Giappone, per complicazioni di salute legate al coronavirus. Misure finanziarie del governo federale. Justin Trudeau (che lavora in isolamento precauzione essendo sua moglie Sophie Grégoire positiva al virus) e il suo Ministro delle Finanze Bill Morneau hanno annunciato un piano di sostegno finanziario a famiglie, lavoratori e imprese, stanziando 82 miliardi di dollari canadesi. Previsto un intervento diretto da 27 miliardi per i lavoratori, salariati o autonomi – chiamato Emergency Care Benefit o Allocation pour soins d’urgence – un’indennità per chi deve restare a casa senza congedo di malattia remunerato, ma anche per gli autonomi, chi è in quarantena obbligatoria e quelli in auto isolamento che non possono contare sui benefici dell’Employment Insurance. Anche per i lavoratori che devono rimanere a casa perché un parente stretto è stato contagiato dal Covid-19 o per via della chiusura delle scuole. Garantito un assegno bisettimanale di 900 dollari per un massimo di 15 settimane, per un valore di 10 miliardi di dollari. Aumentato il sussidio del Canada Child Benefit in media di 300 dollari al mese per ogni figlio a partire da maggio. 55 miliardi di esenzione fiscale per rispondere al bisogno di liquidità delle famiglie e sovvenzioni salariali del 10% per le piccole imprese per i prossimi 90 giorni, fino a un massimo di 1.375 dollari a impiegato e 25.000 dollari a datore di lavoro. Nel pacchetto di misure previsti anche 305 milioni di aiuti diretti per le popolazioni indigene, 157 milioni per i senzatetto e 50 milioni per le donne vittime di violenza che hanno bisogno di una sistemazione. La dichiarazione dei redditi è stata posticipata al 1º giugno, cosi come il pagamento di eventuali debiti all’erario al 31 agosto,  Intanto Ottawa e Washington hanno concordato la chiusura della frontiera tra Stati Uniti e Canada fino a nuovo ordine. Interrotti i viaggi non necessari, ma gli scambi commerciali non verranno compromessi e le catene di approvvigionamento soprattutto di cibo, medicinali e carburante non verranno interrotte. Il Canada ha chiuso le frontiere agli stranieri, ammessi al ritorno solo cittadini canadese, residenti permanenti e anche studenti e lavoratori con permesso temporaneo valido. La compagnia aerea AirTransat annuncia la graduale sospensione dei voli internazionali, annullati i voli di aprile da Montreal e Toronto verso Roma. AirCanada mette temporaneamente alla porta 5.000 agenti di volo.  

    In Italia oltre 4mila decessi: 627 tra giovedì e venerdì, di cui 381 in Lombardia. Venti febbraio, venti marzo: un mese scarso, 47mila contagiati e oltre 4mila morti. I dati forniti venerdì dalla Protezione Civile nella consueta conferenza stampa delle 18 segnano un altro record: quello dei decessi in 24 ore, ben 627, cifra che fa salire il numero complessivo delle vittime a 4.032. Ieri l’aumento era stato di 427. Salgono di tanto anche i contagiati: sono complessivamente 37.860 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a mercoledì di 4.670 e con il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – che ha raggiunto i 47.021. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 2.655, 157 in più rispetto al giorno prima. Di questi 1.050 sono in Lombardia. Dei 37.860 malati complessivi, 16.020 sono poi ricoverati con sintomi e 19.185 sono quelli in isolamento domiciliare. I guariti, invece, nel Bel Paese sono 5.129, 689 in più in 24 ore, quando l’aumento era stato di 415 unità. “Non sapremo mai quando sarà il picco, dicono gli esperti – ha ammesso Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile – : si parlava ragionevolmente della settimana prossima o successiva, ma non c’è un dato scientifico. Ci sono tendenze o valutazioni. Le misure finora hanno dato risultati – ha aggiunto il capo dipartimento della Protezione Civile –. Il numero di persone positive è frutto della circolazione del virus precedente alla stretta e ci auguriamo che con misure attuali e che saranno prese ci permetteranno di fermare l’epidemia”.  I DATI REGIONE PER REGIONE. Dai dati della Protezione Civile emerge che venerdì erano 15.420 i malati in Lombardia (1.482 in più di giovedì), 5.089 in Emilia Romagna (+583), 3.677 in Veneto (+508), 3.244 in Piemonte (+490), 1.844 nelle Marche (+222), 1.713 in Toscana (+291), 1.001 In Liguria (+118), 912 nel Lazio (+171), 702 in Campania (+97), 555 in Friuli Venezia Giulia (+33), 600 in Trentino (+109), 530 in provincia di Bolzano (+109), 551 in Puglia (+102), 379 in Sicilia (+58), 422 in Abruzzo (+56), 384 in Umbria (+56), 39 in Molise (+1), 288 in Sardegna (+84), 257 in Valle d’Aosta (+48), 201 in Calabria (+37), 52 in Basilicata (+15). Quanto alle vittime, se ne registrano: 2.549 in Lombardia (+381), 640 in Emilia Romagna, (+109), 131 in Veneto (+16), 209 in Piemonte (+34), 137 nelle Marche (+22), 47 in Toscana (+9), 119 in Liguria (+28), 17 in Campania (+0), 43 Lazio (+5), 38 in Friuli Venezia Giulia (+2), 26 in Puglia (+1), 17 in provincia di Bolzano (+3), 4 in Sicilia (+0), 17 in Abruzzo (+6), 7 in Umbria (+5), 7 in Valle d’Aosta (+1), 13 in Trentino (+1), 4 in Calabria (+1), 2 in Sardegna (+0), 5 in Molise (+3). I tamponi complessivi sono 206.886, dei quali oltre 128mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Il giro di vite del governo: chiudono parchi e giardini. Chiusi tutti i parchi, le ville e i giardini pubblici. L’attività sportiva resta consentita, ma solamente vicino a casa. Viene introdotto il divieto di spostarsi nelle seconde case nei giorni festivi. La nuova ordinanza del governo, per uniformare le regole del contenimento sull’intero territorio nazionale, è arrivata come previsto venerdì in tarda serata. Palazzo Chigi ha accolto le richieste di regole più stringenti per fermare il coronavirus, arrivate soprattutto dalla Lombardia, dopo che altre Regioni avevano deciso di agire in autonomia. Sempre nella serata di venerdì c’è stata una videoconferenza tra i sindaci lombardi e il governatore Attilio Fontana. Da Milano Giuseppe Sala ha annunciato al Tg1 la proposta dei sindaci di chiudere “anche i tabacchi“. Mentre da Bergamo, la città al momento più sotto pressione, il Sindaco Giorgio Gori ha chiesto al governo di “bloccare tutto ciò che non è essenziale“. L’esercito lungo le strade (giovedì le denunce sono state 9.400) per effettuare controlli – ad iniziare da Milano con 114 militari – potrebbe non bastare e per questo l’esecutivo valuta anche l’opzione di tracciare i cellulari per ricostruire i contatti. Intanto, però, la nuova stretta da Palazzo Chigi è arrivata: durerà fino al 25 marzo, giorno in cui scade il Decreto del presidente del consiglio che ha disposto la chiusura di bar e negozi.

    Oltre 11.000 morti nel mondo, 5.000 in Europa E mentre gli ospedali europei reclamano macchinari respiratori, in Africa mancano acqua e sapone. L’Unicef stima che il 40% della popolazione mondiale, circa  3 miliardi di persone, non hanno accesso ad acqua corrente pulita e sapone per lavarsi le mani. Il terzo triste podio, subito dopo Cina e Italia, per numero di contagi, è ormai la Spagna, con una precipitosa ascesa a oltre 20 mila casi. Seguono Germania, Iran, Stati Uniti e Francia. Alcune testate riportano che invece in Cina non è stato più registrato alcun caso di contagio “domestico”, interno, non arrivato dall’estero, per la prima volta dallo scoppio dell’epidemia. 

    A Londra, un bébé positivo al COVID-19 alla nascita. La mamma infetta. Le testate britanniche riportano il caso di una donna che era stata ammessa al North Middlesex Hospital di Enfield, nella periferia nord di Londra, qualche giorno prima del parto per dei sintomi pneumonici. Dopo la nascita del bimbo, entrambi sono stati dichiarati positivi al test coronavirus. I due sono stati purtroppo separati, dal momento che la madre è stata trasferita in un centro specializzato per le malattie infettive, mentre il neonato è rimasto nell’ospedale. I medici brancolano attualmente nel buio nell’identificare tempi e modalità del contagio, se durante la gravidanza attraverso la placenta, durante il parto attraverso i liquidi corporali o a contatto con la madre subito dopo la nascita. Dopo questo inquietante caso, un ospedale di Wuhan, la città cinese da cui è partita l’epidemia, ha analizzato liquido amniotico, sangue del cordone ombelicale, latte materno e gola dei neonati di 9 casi in cui le donne incinta avevano contratto il virus e nessun campione è risultato positivo. Da queste analisi sembrerebbe dunque che il virus non passi dalla mamma al feto. Il caso londinese resta dunque ancora un triste mistero scientifico ancora tutto da spiegare. La Terra respira. Crolla l’inquinamento atmosferico. Le immagini satellitari della Nasa e dell’Agenzia spaziale europea mostrano una drastica riduzione delle emissioni di biossido di azoto – quelle rilasciate da veicoli, centrali elettriche e impianti industriali – in primis in Cina e Italia del Nord. Si prevedono riduzioni dell’inquinamento atmosferico anche negli Stati Uniti. Secondo la Bbc, che incrocia dati forniti dalla Columbia University e da altri studi compilati negli ultimi giorni, rispetto allo stesso periodo del 2019, il monossido di carbonio, emesso per lo più dalle macchine, è diminuito del 50% come conseguenza della riduzione del traffico, in media del 35% su scala globale.

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  • Il Coronavirus non si ferma: nuove misure in Québec e in Italia, stato di emergenza negli USA

    Il Coronavirus non si ferma: nuove misure in Québec e in Italia, stato di emergenza negli USA

    In Canada oltre 150 casi, 17 in Québec. Il Primo Ministro del Canada Trudeau in quarantena preventiva, dopo che la moglie Sophie Grégoire è risultata positiva al Covid-19. In Italia il virus continua a mietere vittime: 250 solo nelle ultime 24 ore, 1.266 in tutto. Dall’inizio della pandemia, sono 17.660 i casi di contagio nel Belpaese, con 1328 ricoveri in terapia intensiva

    di Giulia Verticchio

    MONTRÉAL – “Misure importanti per forza maggiore”. Il mantra delle istituzioni del Québec, del Canada, dell’Europa, degli Stati Uniti e del mondo intero, ora, è quello di frenare la propagazione del contagio il più possibile per evitare che il numero dei malati superi la capacità di carico dei sistemi sanitari.

    Donald Trump dichiara lo stato di emergenza negli USA. Venerdì pomeriggio, Donald Trump ha dichiarato l’emergenza nazionale negli Stati Uniti, dove cresce di ora in ora l’allarme per la diffusione del coronavirus, con i 1.900 casi superati in tutto il Paese ed almeno 41 morti. La mossa del presidente “apre al finanziamento di 50 miliardi di dollari, che saranno dati agli Stati, territori e località impegnati che nella lotta condivisa alla malattia”. La Casa Bianca ha promesso che saranno disponibili “mezzo milione di test la settimana prossima”, ma ha invitato i cittadini a non correre tutti a fare il tampone. “Gli Usa sconfiggeranno la minaccia del coronavirus — ha promesso —, saremo in grado di garantire più posti letto. Tutti gli ospedali si tengano pronti”.

    L’emergenza coronavirus arriva inesorabile anche a Montréal. La sindaca Valérie Plante alza il livello di intervento e chiude centri comunitari e culturali, biblioteche, piscine, arene e installazioni sportive, tra i quali Planétarium, Jardin Botanique e Centre Claude-Robillard. Diverse le manifestazioni culturali, artistiche, economiche e agonistiche annullate, compresi il Salon national de l’habitation de Montréal, i Campionati mondiali di pattinaggio artistico e le parate di San Patrizio. Obbligo di quarantena di 14 giorni per tutti gli impiegati della funzione pubblica quebecchese e del Comune di Montréal ritornati da un viaggio in qualsiasi destinazione. I viaggi d’affari sono vietati, quelli per ragioni personali fortemente sconsigliati. Il Comune di Montréal esorta le aziende alla flessibilità, favorendo il telelavoro da casa quando possibile e permettendo agli impiegati di evitare le ore di punta in metro per recarsi a lavoro. La STM, l’azienda del trasporto pubblico, aumenta la frequenza di pulizia della metro. È comunque raccomandato agli utenti di lavarsi accuratamente le mani prima e dopo aver usato i trasporti in comune. 

    In Québec sono 17 i casi di COVID19 confermati. Francois Legault, nel suo calmo ma risoluto discorso alla conferenza stampa dell’Assemblea Nazionale, ha fatto “appello alla solidarietà dei Québécois” in queste prossime settimane che “saranno critiche”, in una situazione che “essendo realisti, andrà avanti per mesi”, ma “supereremo questa prova tutti insieme”. Il Primo Ministro invita la popolazione a contattare il numero d’emergenza provinciale 1 877 644-4545 e sovraccaricare meno l’Info-Santé 811. E assicura che non c’è alcun rischio di penuria alimentare in Québec. Intanto le cliniche specializzate stanno per passare da 3 (all’Hotel-Dieu CHUM di Montreal e a Quebec City già aperte, e quella in Montérégie prevista per la prossima settimana) a 15. Il Québec segue l’Ontario nella decisione di chiudere garderie, scuole, cégep e università per 2 settimane. L’iniziativa dei governi provinciali arriva ben più tempestivamente di quella del governo federale che si è fatta attendere in un silenzio difficile da interpretate. Il governo quebecchese ha esortato quello federale a chiudere rapidamente le frontiere canadesi ai viaggiatori provenienti dall’estero, che per tutto questo tempo hanno continuato ad atterrare negli aeroporti del Paese, anche da Cina e Italia, senza alcun controllo sanitario. 

    Sophie Grégoire Trudeau è risultata positiva ai test Covid-19, di ritorno da un viaggio a Londra. Il primo ministro Justin Trudeau, pur non manifestando alcun sintomo, è comunque soggetto ad isolamento, accordandosi a distanza e senza incontri personali con i leader autoctoni e i primi ministri provinciali. La Camera dei Comuni ad Ottawa ha sospeso i lavori parlamentari fino al 20 aprile. Dalle autorità sanitarie arriva semplicemente l’indicazione formale ad evitare i viaggi non essenziali. Il ministro dei trasporti Marc Garneau ha confermato che le navi da crociera non potranno attraccare fino al 1 luglio, ma la stessa azienda di Costa Crociere ha annunciato che sospenderà volontariamente le operazioni delle sue navi sino al 3 aprile.

    In tutto il Canada, sono attualmente 157 i casi di coronavirus confermati positivi, tutti rientrati da viaggi all’estero in paesi a forte allerta contagio. Viene inevitabilmente da pensare che anche questi relativamente “pochi” contagi si sarebbero potuti evitare, se compagnie aeree e aeroporti avessero avuti disposizioni preventive. 

    In Italia sono 17.660 i casi totali, 14.955 gli attuali positivi, 1.328 i ricoverati in terapia intensiva, 1.266 i deceduti e 1.439 i guariti. 250 vittime in un solo giorno. Ecco il numero dei contagiati (totali) nelle singole regioni: Lombardia 9.820 (+1.095 rispetto a giovedì), Emilia-Romagna 2.263 (+316), Veneto 1.595 (211), Piemonte 840 (260), Marche 725 (133), Liguria 345 (71), Campania 220 (41), Toscana 470 (106), Sicilia 130 (15), Lazio 277 (77), Friuli-Venezia Giulia 257 (90), Abruzzo 89 (6), Puglia 129 (25), Umbria 76 (12), Bolzano 125 (21), Calabria 38 (5), Sardegna 43 (4), Valle D’Aosta 28 (1), Trento 163 (56), Molise 17 (1), Basilicata 10 (2). Le grandi città si preparano: a Genova si pensa ad una nave-ospedale. Chiusa la sede della Rai in Puglia per un positivo. A Roma metro e bus chiuderanno la sera dopo le 21. Nel Belpaese il Covid-19 ha una letalità fino a 12 volte maggiore rispetto ad altri Paesi, la più alta del mondo. “A contribuire a questo tragico primato sono l’eterogeneità dei trattamenti in tutto il territorio e la scarsa tracciabilità dei casi positivi asintomatici a cui non viene effettuato il tampone nonostante siano stati a stretto contatto con uno o più pazienti accertati, contribuendo in modo inarrestabile alla crescita del contagio”: questo il monito dell’Associazione mondiale delle malattie infettive e i disordini immunologici (Waidid), presieduta da Susanna Esposito, che lancia un forte appello per combattere la pandemia, anche sulla base dell’esperienza degli esperti cinesi: “Diagnosi precoce, isolamento e trattamento sono i cardini per tenere a bada l’epidemia. Ma la tracciabilità si rivela fondamentale”. 

    L’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara l’Europa nuovo epicentro della pandemia. Le vittime nel mondo superano la quota 5.000.

    La Spagna, con ormai oltre 4.000 contagi, dichiara lo stato di emergenza per limitare la circolazione delle persone. Francia e Svizzera hanno chiuso scuole e università. Shock nel Regno Unito. Fa discutere la tesi espressa da Sir Patrick Vallance, una delle due massime autorità mediche del governo di Boris Johnson: “Il 60% dei britannici dovrà contrarre il Covid19 per sviluppare l’immunità di gregge”. Boris Johnson ha esplicitamente sostenuto che “Molte famiglie perderanno i loro cari”. Lo scarto tra i contagi recensiti (circa 800) e quelli ipotizzati e presunti (fino a 10 mila) sembra gestita con approssimazione, ma è in realtà una vera e propria scelta del governo quella di non fare fondamentalmente nulla, perché “bloccare il virus è impossibile”, tanto vale che “gli inglesi sviluppino anticorpi”, insistendo che prendere misure “draconiane” non farebbe grande differenza e potrebbe addirittura risultare controproducente.

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  • Coronavirus, l’Oms: “È pandemia”

    Coronavirus, l’Oms: “È pandemia”

    In Canada oltre 100 casi, 8 in Québec, 2 morti in Colombia Britannia

     

    In Italia 12.462 contagiati,  827 morti e 1.028 pazienti in terapia intensiva

    Ultimo aggiornamento: mercoledì 11 marzo, ore 16

    NEW YORK – “È una pandemia”. Lo ha affermato, mercoledì, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra sul coronavirus, facendo il punto sull’emergenza sanitaria. “L’Oms ha valutato che Covid-19 può essere caratterizzata come una pandemia. Non abbiamo mai visto una pandemia di un coronavirus, questa è la prima. Ma non abbiamo mai visto nemmeno una pandemia che può, allo stesso tempo, essere controllata”, ha aggiunto.

    “Nelle ultime due settimane, il numero di casi al di fuori della Cina è aumentato di 13 volte e il numero dei paesi contagiati è triplicato. Ci sono più di 118.000 casi in 114 paesi e 2191 persone sono decedute. In migliaia stanno lottando per la vita negli ospedali. Nei giorni e nelle settimane davanti a noi, ci aspettiamo un ulteriore aumento di casi, di decessi e di paesi coinvolti”, ha detto ancora. “Siamo profondamente preoccupati dai livelli allarmante di diffusione e di gravità e dagli allarmanti livelli di mancanza di azione”, ha evidenziato.

    “Il termine ‘pandemia’ non va usato con superficialità o a cuor leggero. E’ un termine che, se utilizzato in maniera errata, può provocare panico non ragionevole o l’ingiustificata rassegnazione come se la lotta fosse terminata, provocando sofferenze e morti evitabili. Siamo grati per le misure che vengono adottate in Iran, Italia e Corea per rallentare il virus e contenere le epidemie. Sappiamo – ha affermato – che queste misure hanno un impatto pesante sulla società e sulle economie, come è accaduto in Cina”.
     

    Oltre 125mila casi nel mondo con più di 4.600 morti

    Arriva a quota 125.616 il numero di casi di Covid-19 nel mondo, con 4.605 morti. A renderlo noto è stato l’aggiornamento odierno del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc)

    Cina – Sono 3.158 i morti in Cina a causa della Covid-19 e nel gigante asiatico si registrano ormai 80.790 contagi. Gli ultimi dati diffusi dalle autorità sanitarie cinesi e relativi alla giornata di ieri parlano di 24 nuovi casi confermati e 22 morti, tutti nella provincia di Hubei, dove si trova la città di Wuhan, epicentro dell’epidemia. Lunedì in Cina si erano registrati 19 nuovi casi e 17 morti.

    Canada –  Il bilancio provinciale dell’Ontario sale a 41, quello della British Columbia a 39. L’ottavo caso confermato in Québec e 14 in Alberta fanno salire a 102 i contagi  di COVID-19 in tutto il Paese. La Colombia Britannica, intanto, ha registrato la prima vittima: un anziano residente in una casa di cura a nord di Vancouver. Il Primo Ministro Justin Trudeau, dopo aver creato uno speciale ‘Cabinet Committee’ per far fronte ad un’eventuale emergenza in Canada, ha annunciato lo stanziamento di 1 miliardo di dollari per aiutare le famiglie e le imprese in difficoltà. Le autorità sanitarie canadesi e statunitensi sconsigliano. Air Canada ha interrotto tutti i voli con l’Italia.

    Iran – Continua a crescere il numero delle vittime a causa del coronavirus in Iran, dove si sono registrati 63 morti nelle ultime 24 ore portando così a 354 il totale dei decessi. Ad aggiornare i dati è il ministero della Sanità di Teheran. Sono invece 958 i nuovi contagi, che portano a novemila il numero delle persone contagiate. Le autorità sanitarie iraniane aggiungono che sono 2.959 le persone guarite.

    Corea del Sud – Tornano a crescere i casi di coronavirus in Corea del Sud. I nuovi dati confermati dai Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc) e relativi alla giornata di ieri parlano di 242 nuovi casi confermati per un totale di 7.755. Lunedì la Covid-19 era stata diagnosticata a 131 persone. Nel Paese il coronavirus ha fatto 60 morti, per lo più anziani con patologie pregresse. Le aree più colpite restano quelle di Daegu e del Gyeongsang Settentrionale. Ma ora a preoccupare è Seul, dove – riporta la Yonhap citando il sindaco della città – 93 casi di coronavirus sono collegati a un call center nella zona sudoccidentale della metropoli.

    Turchia – Primo caso di infezione da coronavirus in Turchia. La conferma è arrivata dal ministro della Sanità, Fahrettin Koca, che ha precisato che “la persona in questione, colpita dal coronavirus in Europa”, è ora in quarantena. “E’ in buone condizioni – ha aggiunto il ministro in dichiarazioni riportate dall’agenzia ufficiale Anadolu – e tutti i suoi familiari e le persone che sono entrate in contatto con questa persona sono sotto sorveglianza sanitaria”. Koca non ha aggiunto altri dettagli sul caso.

    Africa – Sono fino a ora contenuti a 99 i casi di coronavirus registrati in Africa dove si continua a temere che l’epidemia possa essere virulenta data la fragilità del sistema sanitario di molti paesi e l’intensità dei contatti con la Cina, focolaio primario del contagio. Il Sudafrica oggi ha confermato altri sei casi di Covid-19. Si tratta di persone tornate di recente dall’Europa. “Alcune di loro sono state ricoverate in ospedale, altre sono in autoisolamento a casa”, ha reso noto l’Istituto nazionale di malattie infettive. Il numero complessivo di casi registrati in Sudafrica sale quindi a 13. I paesi che in Africa hanno denunciato contagi sono Algeria, Camerun, Egitto, Marocco, Nigeria, Senegal, Togo, Tunisia, Burkina Faso e Repubblica democratica del Congo. In Egitto, il paese più colpito insieme all’Algeria, è stato registrato un decesso.

    Usa – Sono ormai oltre 1100 i casi di coronavirus negli Stati Uniti, dove 31 persone sono morte a causa della Covid-19. È quanto emerge da un bilancio della Cnn, mentre i dati della Johns Hopkins University parlano di 1.025 casi confermati. Lo stato di Washington resta il più colpito, con 273 persone contagiate e 24 decessi, secondo i dati della Cnn. La California e lo stato di New York registrano rispettivamente più di 100 casi.

    Germania – Terza vittima per il coronavirus in Germania. Lo ha reso noto un portavoce di Heinsberg, nel land del Nord Reno Westfalia, lo stesso dove si sono registrate le altre due vittime.

    Regno Unito – Le autorità sanitarie britanniche hanno diffuso l’ultimo bollettino sul contagio da coronavirus nel Regno Unito. Alle 9 di questa mattina risultavano 456 casi confermati, 83 in più rispetto a ieri. Si tratta dell’incremento maggiore in un singolo giorno da quando è stato rilevato il primo caso a gennaio. Sei i decessi nel Regno Unito, mentre altri due britannici sono morti all’estero: un passeggero della Diamond Princess deceduto il mese scorso e una donna di 53 anni morta a Bali. Il Servizio sanitario ha inoltre annunciato che intende aumentare fino a 10mila il numero dei test effettuati in un giorno, rispetto agli attuali 1.500.

    Spagna – La Spagna ha superato i duemila contagi da coronavirus. “2002 casi erano stati notificati a inizio mattinata”, ha indicato alla stampa Fernando Simon, responsabile del centro di allerta sanitaria nazionale. La metà di questi casi sono concentrati nella regione di Madrid. I decessi sono stati 47, 31 dei quali vicino alla capitale.

    Svezia – La Svezia è il primo paese scandinavo a registrare un morte per l’infezione da coronavirus. Il decesso è stato reso noto dalle autorità della regione di Stoccolma. Si tratta di una persona anziana, che era ricoverata in terapia intensiva e soffriva di altre malattie, è stato riferito senza divulgare ulteriori dettagli.

    Israele – Sono saliti a 79 i casi di coronavirus in Israele, ma si teme che il contagio si estenderà ulteriormente. Fra i nuovi casi, riferiscono i media, vi è un dipendente dell’aeroporto Ben Gurion a cui è stato fatto il test solo quando la sua influenza si è trasformata in polmonite. L’uomo non aveva viaggiato all’estero, né era stato in contatto con persone ritenute a rischio. È risultato inoltre positivo il preside di una yeshiva (scuola religiosa) in Cisgiordania.

     

    Coronavirus in Italia: 12.462 casi e 827 morti

    1.028 sono in terapia intensiva (+151), mentre 3.724 sono in isolamento domiciliare

    ROMA – In Italia, dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, 12.462 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2, 2.313 in più rispetto a martedì. Di queste, 827 sono decedute (+196) e 1.045 sono guarite (+41). Attualmente i soggetti positivi sono 10.590 (il conto sale a 12.462 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti).

    I pazienti ricoverati con sintomi sono 5.838 (+800); 1.028 sono in terapia intensiva (+151), mentre 3.724 sono in isolamento domiciliare fiduciario.

    Regione per Regione. Ecco il numero dei contagiati (totali) nelle singole regioni:

    Lombardia 7.280 (+1.489 rispetto a martedì e +94 casi in terapia intensiva)

    Emilia-Romagna 1.739 (+206)

    Veneto 1.023 (176)

    Piemonte 501 (48)

    Marche 479 (85)

    Liguria 194 (53)

    Campania 154 (27)

    Toscana 320

    Sicilia 83 (21)

    Lazio 150 (34)

    Friuli-Venezia Giulia 126 (10)

    Abruzzo 38 (-)

    Puglia 77 (18)

    Umbria 46 (9)

    Bolzano 75 (37)

    Calabria 19 (6)

    Sardegna 37 (17)

    Valle D’Aosta 20 (3)

    Trento 77 (25)

    Molise 16 (1)

    Basilicata 8 (1)

     

    Le misure di contenimento in ITALIA

    ROMA – Intanto le misure per contenere il contagio del coronavirus sono state strette con l’Italia dichiarata “zona protetta”, ma sembra non bastare. La Lombardia vuole passare a uno step successivo: chiudere uffici e fermare bus e metro. L’idea è di lasciare aperti solo i negozi di alimentari e le farmacie, chiudere  bar e ristornati e fermare la produzione. Ed il Premier Giuseppe Conte ci sta pensando: “Spiegatemi i dettagli”.

    In proposito Borrelli ha dichiarato che la chiusura generalizzata è da valutare, ma che al momento non ci sono decisioni in proposito perché non sono cambiate le indicazioni dle comitato scientifico. E sempre a proposito dell’impiego dell’esercito per far rispettare le misure decise ha detto: “Io credo ci debba essere un rispetto delle cautele e prescrizioni di tipo volontario. Un controllo c’è, ma voglio ricordare che ci deve essere un comportamento responsabile da parte di ognuno di noi”.

    Ipotesi su cui è d’accordo anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che il 9 marzo era stato tra i primi a chiedere la chiusura della Lombardia e ora in un tweet avverte di non farsi “trarre in inganno” dal dato dei pazienti ricoverati in terapia intensiva : “Sembra che la crescita stia solo rallentando e invece è solo perché non ci sono più posti (se ne aggiungono pochi con grande fatica). I pazienti che non possono essere trattati vengono lasciati morire”.

    E mentre Milano si prepara al blocco totale delle attività, il modello Lombardia potrebbe essere esteso a tutta l’Italia. In Campania la Regione chiude negozi di barbiere, parrucchiere, centri estetici. In Emilia chiusi anche mercati, gelaterie e piadinerie.

     

    Il governo stanzia 25 miliardi per sostenere l’economia

    I soldi aiuteranno famiglie, imprese e lavoratori. Gualtieri: “Nessuno perderà il lavoro per il coronavirus. Lʼipotesi sforamento del 3% deficit/Pil dipenderà dallʼuso delle risorse”

    ROMA – Il governo ha stanziato 25 miliardi di euro per “sostenere famiglie, imprese e lavoratori” a fronteggiare l’emergenza economica legata al coronavirus. Lo ha comunicato Giuseppe Conte nella conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri, spiegando che si tratta di “una somma straordinaria da non utilizzare interamente subito ma da poter usare per far fronte a tutte le difficoltà di questo momento”.

    Il presidente del Consiglio ha poi sottolineato che c’è un ottimo clima di collaborazione con i leader europei, con i quali “lavoreremo in coordinamento, manderemo i nostri scienziati per creare una task force europea allo scopo di promuovere la ricerca e combattere l’emergenza”. Il governo intende quindi rafforzare ulteriormente il sostegno previsto per il sistema sanitario, per i cittadini e per le imprese e aumentare le risorse a favore della Protezione civile e della sicurezza e il premier chiarisce: “Stiamo facendo tutto ciò che è necessario, con ogni strumento a disposizione. Insieme ce la faremo”.

    Gualtieri: “Nessuno perderà il lavoro” – “Stiamo preparando un nuovo provvedimento – aggiunge il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri andando nei dettagli della misura -: i principi sono pieno sostegno di risorse al sistema nazionale sanitario, alla Protezione civile, mitigazione del virus, in secondo luogo sostegno al lavoro. Come anticipato nessuno perderà il lavoro per il coronavirus. Poi ci sarà il sostegno alla liquidità per famiglie e imprese, infine interventi sulle scadenze fiscali. Questa è una prima tappa”.

    “Sforare il 3%? Dipenderà dall’uso delle risorse” – In merito all’ipotesi di sforare il 3% nel rapporto deficit/Pil, il ministro spiega: “Tecnicamente c’è un’autorizzazione del Parlamento a stanziare fino a 20 miliardi in termini di indebitamento, 25 in termini di stanziamento. Il livello di deficit dipende da quanto effettivamente sarà impiegato. La prima misura impiegherà la metà di queste risorse, l’utilizzo dell’altra metà dipenderà anche da eventuali risorse europee. E’ ancora presto dire il livello di deficit che verrà raggiunto”.

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  • TUTTA L’ITALIA SI FERMA

    TUTTA L’ITALIA SI FERMA

    In Québec aprono tre cliniche specializzate

    di Giulia Verticchio  • Dati aggiornati alle ore 17 di lunedì 9 marzo 2020

    Nel mondo, oltre 114 mila contagiati e oltre 4000 vittime. Colpiti 100 Paesi, non risparmiando neanche le isole di Saint-Barthelemy (Francia), dei Caraibi e di Faroe (Danimarca) nel Nord Atlantico. Dopo la Cina, che ormai conta oltre 80.700 casi, sul triste podio il secondo posto è dell’Italia con oltre 9.100 casi, seguito dalla Corea del Sud (con oltre 7.400). Con il resto dei Paesi i numeri hanno un considerevole distacco, ma preoccupano comunque anche Francia, Germania e Spagna, con oltre 1.100 casi. Soprattutto l’est della Francia (Alto Reno) chiude un centinaio di scuole e decreta il divieto di “raduni di oltre 50 persone”. È impennata di contagi nel Regno Unito con 321 i casi. Niente parate di San Patrizio in Irlanda.

    Negli Stati Uniti, il bilancio dei casi sale a 624, diffusi in 20 stati federal. I più colpiti la California e lo stato di Washington. A New York 4.000 in quarantena e 44 contagiati. Via libera del Congresso e del Senato ad un pacchetto da 8,3 miliardi di dollari per far fronte all’emergenza sanitaria. Donald Trump sta valutando l’eventualità di stanziare i finanziamenti per le calamità naturali alle cure mediche dei pazienti privi di assicurazione sanitaria.

    In Canada, il bilancio provinciale dell’Ontario sale a 34, quello della British Columbia a 32. Un quarto caso confermato in Québec e 10 in Alberta fanno salire a 80 i contagi  di COVID-19 in tutto il Paese. La Colombia Britannica, intanto, registra la prima vittima: è un anziano residente in una casa di cura a nord di Vancouver. Il Primo Ministro Justin Trudeau ha creato uno speciale ‘Cabinet Committee’ per far fronte ad un’eventuale emergenza in Canada, che per ora non c’è, ma che, vista l’assenza di controlli agli arrivi negli aeroporti, sembra prossima ed inevitabile. Il governo federale ha stanziato un finanziamento di 27 milioni di dollari per la ricerca scientifica, ma non esistono misure-filtro per chi scende dagli aerei anche da paesi focolari. Le autorità sanitarie canadesi e statunitensi sconsigliano
    esplicitamente i viaggi in crociera.

    In Québec, confermati positivi altri 2 contagi: una persona tornata da un viaggio in Francia e un’altra appena rientrata da una crociera. Il governo Legault apre in Québec tre cliniche specializzate per il coronavirus, per rispondere ad un’eventuale aumento dei casi. Subito dopo l’annuncio della Mnistra della Sanità e dei Servizi Sociali, Danielle McCann, la prima clinica ha aperto lunedì 9 marzo a Montréal, all’Hôtel-Dieu CHUM (3840 Rue Saint-Urbain, H2W 1T8). Dovrebbe poter trattare fino a 80 persone al giorno. La seconda clinica della provincia verrà aperta l’11 marzo nella città di Québec, presso l’Istituto universitario di salute mentale. La terza apertura nella regione della Montérégie è prevista per il 16 marzo. Queste cliniche sono designate per valutare i casi sospetti di persone che chiamano i numeri preposti per farsi visitare, e saranno dunque complementari agli ospedali che si occupano dell’isolamento in caso di positività. Ad oggi, cica 300 persone sono state analizzate e depistate dal sospetto contagio, e queste strutture cambieranno completamente il ritmo. Se ce ne fosse bisogno, altre cliniche potrebbero essere previste sul territorio. Oltre al numero Health-Link (Info-Santé) 811, i governi provinciale e federale hanno creato delle linee di informazione specifica sul COVID-19: Québec 1 877 644‑4545, Canada 1 833‑784‑4397.

    A Montréal, la Société de Transport STM aumenta la frequenza di pulizia dei treni della metro: sedute e sostegni verranno disinfettati almeno una volta a settimana, invece che ogni 40 giorni.   

    In Italia oltre 9.100 casi, e 463 decessi, con le regioni Lombardia e Emilia Romagna più colpite

    Questa la distribuzione regionale dei positivi, secondo gli ultimi dati della Protezione Civile: 4490 in Lombardia, 1286 in Emilia Romagna, 694 in Veneto, 337 in Piemonte, 313 nelle Marche, 206 in Toscana, 94 nel lazio, 119 in Campania, 97 in Liguria, 89 in Friuli Venezia Giulia,  52 in Sicilia, 46 in Puglia, 28 in Umbria, 14 in Molise, 33 nella Provincia autonoma di Trento, 30 in Abruzzo, 19 in Sardegna, 5 in Basilicata, 15 in Valle d’Aosta, 9 in Calabria e 9 nella Provincia autonoma di Bolzano. Il primo caso in Vaticano ha costretto domenica 8 marzo ad un insolito Angelus in HD, trasmesso in video da Papa Francesco dagli interni, senza riunione dei fedeli in Piazza San Pietro sotto la finestra. Circa 150 medici di famiglia sono in quarantena, in isolamento o ricoverati, in diverse province italiane, lasciando circa 1.500 cittadini senza punto di riferimento sanitario sul territorio. Al via dunque migliaia di assunzioni di medici e personale sanitario, finanziate con circa 1 miliardo e mezzo dei 7,5 miliardi annunciati dal governo come prima misura economica per fronteggiare l’emergenza. Al Consiglio europeo straordinario sulla salute è arrivato un plauso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità all’Italia per la gestione della crisi e il Commissario UE lancia un avvertimento: “Gli altri paesi guardino all’Italia e si preparino”. Allarme, però, nelle carceri italiane: i detenuti evadono dalla prigione di Foggia, proteste al San Vittore di Milano, al Regina Coeli e a Rebibbia a Roma, e al Pagliarelli di Palermo. Ma anche a Salerno, Modena, Napoli, Frosinone, Vercelli, Alessandria. Rivolte contro il divieto di visite dei famigliari: “Per noi niente colloqui, ma gli agenti entrano ed escono”.

    Tracollano le Borse di tutto il mondo

    Lunedì giornata da dimenticare per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dell’11,17% a 18.475 punti, dopo un minimo di giornata a quota 18.346. Si tratta del secondo maggiore ribasso in una sola seduta dalla nascita dell’indice nel 1998, dopo quella successiva al referendum sulla Brexit del 24 giugno 2016. Era dall’ottobre 2008, nel pieno della crisi scatenata dal fallimento di Lehman Brothers, che le Borse europee non subivano un crollo paragonabile a quello di oggi. La paura del coronavirus ha fatto sprofondare l’indice Stoxx Europe 600, rappresentativo dei principali titoli del Vecchio Continente, del 7,4%, superando il calo del 7% segnato con la Brexit e avvicinandosi al -7,5% del 10 ottobre 2008. Le Borse di Milano, Londra, Parigi e Madrid, Francoforte sono entrate in una fase di ‘bear market’, cioè di Orso. Crollo anche per Wall Street, che ha chiuso la sua peggiore seduta dal dicembre 2008. Il Dow Jones ha perso il 7,83%, in quella che è la sua maggiore perdita di sempre in termini di punti.

    OMS: forse è un virus che persiste

    Nella conferenza stampa tenutasi lunedì a Ginevra sul coronavirus, Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’Unità malattie emergenti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha commentato i casi in cui è sembrato che una stessa persona si infettasse due volte. Secondo l’esperta bisogna anche guardare ai “criteri per le dimissioni di un paziente, che noi fissiamo in due test negativi a 24 ore di  distanza l’uno dell’altro. Alcuni di questi casi in Cina hanno mostrato una positività dopo un primo test negativo. Le evidenze che abbiamo non danno indicazione che si tratti di una re-infezione, bensì di una persistenza del virus”. Mentre il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha ribadito: “Il 93% dei casi nel mondo arriva da 4 Paesi, ma possiamo vincere questa battaglia”.

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  • Il Coronavirus avanza: oltre 3.400 vittime nel mondo

    Il Coronavirus avanza: oltre 3.400 vittime nel mondo

    (Dati aggiornati alle ore 17 di venerdì 6 marzo 2020)

    di Giulia Verticchio 

    In Canada i contagiati sono oltre 50, mentre in in Italia il bilancio si aggrava: 4.600 casi,
    462 in terapia intensiva e 197 decessi. Lombardia ed Emilia Romagna le regioni più colpite

    Montréal Oltre 101 mila contagiati e più di 3.400 vittime. Colpiti oltre 91 Paesi, non sono state risparmiate neanche le isole di Saint-Barthelemy (Francia), dei Caraibi e di Faroe (Danimarca) nel Nord Atlantico. Dopo la Cina, che ormai conta oltre 80.500 casi, nella triste “top 4” ci sono ancora Corea del Sud (oltre 6.500), Iran (oltre 4.700) e Italia (oltre 4.600). Con il resto dei paesi, i numeri hanno un considerevole distacco, ma preoccupano comunque anche Germania e Francia, entrambe con oltre 650 casi. Soprattutto l’est della Francia (Alto Reno) ha chiuso un centinaio di scuole e decretato il divieto di “raduni di oltre 50 persone”. È impennata di contagi nel Regno Unito, con 164 casi. 

    Negli Stati Uniti, il bilancio dei casi sale a 272, diffusi in 20 stati. I più colpiti sono la California, con 48 casi e un morto, e lo stato di Washington, con 57 casi e 13 vittime. A New York al momento il numero dei pazienti positivi è fermo a 22. Via libera del Congresso e del Senato ad un pacchetto da 8,3 miliardi di dollari per far fronte all’emergenza sanitaria. Il Presidente Donald Trump sta valutando l’eventualità di stanziare i finanziamenti per le calamità naturali alle cure mediche dei pazienti privi di assicurazione sanitaria. 

    In Canada, 3 nuovi casi in Ontario – che portano il bilancio provinciale a 26 -, un terzo caso in Québec e un primo caso in Alberta fanno salire a 51 i contagi  di COVID-19 in tutto il Paese. Il Primo Ministro Justin Trudeau ha creato uno speciale Cabinet Committee per far fronte ad un’eventuale emergenza in Canada, che per ora non c’è, ma che, vista la totale assenza di controlli agli arrivi negli aeroporti, sembra imminente. Il governo federale ha stanziato fondi pari a 27 milioni di dollari per finanziare la ricerca scientifica, ma ad oggi non esistono misure-filtro per chi scende dagli aerei anche da paesi focolari. In Québec, le autorità sanitarie provinciali annunciano un altro caso probabile, risultato positivo ad un primo test, ma attualmente sotto scrutinio del laboratorio nazionale di Microbiologia di Winnipeg. La persona infetta è tornata da un viaggio in Francia.  A Montreal, la Société de Transport STM aumenta la frequenza di pulizia dei treni della metro: i posti a sedere ed i sostegni verranno disinfettati almeno una volta a settimana, invece che ogni 40 giorni.   

    In Italia 4,636 casi, 462 in terapia intensiva e 197 decessi, con le regioni Lombardia e Emilia Romagna in ginocchio. Scuole e Università chiuse fino al 15 marzo: una decisione presa dal Governo seguendo la “linea della massima precauzione”. Sospensione in tutto il Paese di manifestazioni ed eventi “di qualsiasi natura” e “in qualsiasi luogo”; partite e competizioni sportive, compresa la serie A, a porte chiuse, senza tifosi. Il primo caso in Vaticano costringe ad uno studio delle modalità per proseguire gli appuntamenti che richiamano normalmente molti fedeli. Si ipotizza che l’Angelus di Papa Francesco di domenica 8 marzo venga trasmesso solo in video. Analoga decisione potrebbe essere presa anche per l’udienza generale del mercoledì. Circa 150 medici di famiglia sono in quarantena, in isolamento o ricoverati, in diverse province italiane, lasciando circa 1.500 cittadini senza punto di riferimento sanitario sul territorio. Al via dunque migliaia di assunzioni di medici e personale sanitario, finanziate con circa 1 miliardo e mezzo dei 7,5 miliardi annunciati dal governo come prima misura economica per fronteggiare l’emergenza. Al Consiglio europeo straordinario sulla salute è arrivato un plauso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità all’Italia per la gestione della crisi e il Commissario UE lancia un avvertimento: “Gli altri paesi guardino all’Italia e si preparino”. 

    Crollano le Borse europee. È rischio recessione globale. Venerdì Piazza Affari ha chiuso in profondo rosso -3,5%, per non parlare di Parigi (-4,14%), Francoforte (-3,37%), Londra (-3,62%) e Madrid (-3,54%).”L’economia italiana è probabilmente in recessione”, scrive Moody’s prevedendo una probabile contrazione del PIL nel primo trimestre. Wall Street ha chiuso in territorio negativo, ma in recupero rispetto a metà seduta, quando i listini erano arrivati a perdere oltre il 3%. Il Dow Jones ha perso lo 0,97% a 25.868,37 punti, il Nasdaq ha ceduto l’1,87% a 8.575,62 punti, mentre lo S&P 500 ha lasciato sul terreno l’1,70% a 2.972,49 punti. L’oro, invece, ha messo a segno la migliore settimana dal 2016: le quotazioni sono salite di quasi il 7%, portando il prezzo a 1.680 dollari l’oncia.

    OMS: forse è un virus che persiste. Alla conferenza stampa tenutasi venerdì a Ginevra sul coronavirus, Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’Unità malattie emergenti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha commentato i casi in cui è sembrato che una stessa persona si infettasse due volte. Secondo l’esperta bisogna anche guardare ai “criteri per le dimissioni di un paziente, che noi fissiamo in due test negativi a 24 ore di  distanza l’uno dell’altro. Alcuni di questi casi in Cina hanno mostrato una positività dopo un primo test negativo. Le evidenze che abbiamo non danno indicazione che si tratti di una re-infezione, bensì di una persistenza del virus”.

    Le precauzioni da seguire di medici e microbiologi 

    1. LAVARSI SPESSO LE MANI, con sapone, per 20 secondi. 
    2. In mancanza di acqua corrente, DISINFETTARE LE MANI con una soluzione idroalcolica come il Purell.
    3. EVITARE DI TOCCARSI OCCHI, NASO, LABBRA .
    4. MANTENERE UNA DISTANZA DI 1-2 METRI dalle persone in pubblico .
    5. NON TOCCARE GLI APPIGLI SUI MEZZI PUBBLICI a mani nude.
    6. COMPRARE LOCALE. Potendo scegliere, meglio acquistare alimenti prodotti o trasformati in Québec che alimenti che provengono da altrove. Ad esempio, un pomodoro di serra coltivato qui avrà viaggiato molto meno di un pomodoro importato dall’estero, che potrebbe aver circolato in un luogo contaminato. 
    7. LAVARE FRUTTA E VERDURA, comunque, prima del consumo.
    8. RESTARE A CASA IN CASO DI FEBBRE, TOSSE O FIATO CORTO. Non è il momento di fare gli eroi e andare comunque a lavoro. 
    9. FARE SCORTA DI CIBO  E ANALGESICI in caso si debba restare in casa per 1 mese.
    10. TOSSIRE E STARNUTIRE NELL’ANGOLO DEL GOMITO.
    11. GETTARE I FAZZOLETTI IN CUI SI TOSSICE O CON CUI CI SI SOFFIA IL NASO e non tenerli in tasca.
    12. NIENTE PANICO. Il rischio di contagio in Canada è molto limitato.
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  • Nasce il governo Conte bis

    Nasce il governo Conte bis

    Roma – Giureranno domani mattina alle 10.00, nelle mani del Presidente della Repubblica, i 21 Ministri del nuovo Governo guidato da Giuseppe Conte. 

    Il Premier incaricato è salito oggi pomeriggio al Quirinale per sciogliere la riserva e presentare al Capo dello Stato la lista dei Ministri del suo nuovo Governo, sostenuto da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. “Con un programma che guarda al futuro”, ha detto Conte prima di congedarsi, “dedicheremo con questa squadra le nostre migliori energie e competenze, l’intensa passione a rendere l’Italia migliore nell’interesse di tutti i cittadini”.

    La lista dei nuovi ministri

    Questa la lista dei ministri letta dal presidente del Consiglio Conte: Interno, Luciana Lamorgese; Economia e Finanze, Roberto Gualtieri; Affari Esteri e Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio; Lavoro e Politiche Sociali, Nunzia Catalfo; Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli; Difesa, Lorenzo Guerini; Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà; Innovazione, Paola Pisano; Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone; Affari regionali, Francesco Boccia; Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano; Pari Opportunità e Famiglia, Elena Bonetti, ex capo dei comitati civici di Matteo Renzi; Affari europei, Vincenzo Amendola; Giustizia, Alfonso Bonafede; Ambiente, Sergio Costa; Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli; Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova; Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Fioramonti; Beni e Attività Culturali e Turismo, Dario Franceschini; Salute, Roberto Speranza; Sport e alle Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

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