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  • ‘Mediterraneo’ di Maverick Lo Bianco

    ‘Mediterraneo’ di Maverick Lo Bianco

    “Mia madre era piuttosto fissata con il film Top Gun con Tom Cruise e ha sempre voluto chiamare un figlio Maverick! Mi è sempre piaciuto il mio nome!”

    Nato a Milano da genitori calabresi, Maverick Lo Bianco ha poi vissuto 12 anni a Bologna per poi andare e studiare recitazione e cinematografia a Roma, e laurearsi in Economia ancora a Milano. Ora vive a Londra, città che ha amato subito e da dove riesce al meglio a lavorare nella promozione dell’eccellenza italiana, come attore e come imprenditore.

    “La mia prima importante occasione di produzione e recitazione è stata proprio prima della pandemia, che poi ha interrotto un po’ tutto. Io però non mi sono fermato. Amo il benessere, lo sport, il fitness, e in pieno lockdown ho creato un mio brand, con anche una linea di abbigliamento sportivo. L’importante per me è mandare un messaggio di benessere. Ma poi mi sono detto che tutto questo avrebbe avuto senso solo se lo raccontavo, met- tendo insieme le mie passioni, quindi il cinema, l’Italia, raccontare l’arte tramite l’arte… Fin da bambino sentivo i discorsi dei grandi sul Sud Italia da valorizzare e ho sempre avuto un progetto in mente sul Mediterraneo. Cosi ho creato un cortometraggio per mettere in mostra sapori, profumi, paesaggi, cultura, arte, posti incantevoli e incontaminati, spiritualità̀… Il Sud Italia è una terra storicamente abitata da molti popoli, da un mix di culture, ma che a sua volta ha conquistato e tramandato i suoi valori altrove. Il popolo calabrese è stato capace di creare, di evolversi ed ambientarsi ovunque, un popolo nomade, ma attaccato alle proprie origini”.

    Il cortometraggio si chiama appunto ‘Mediterraneo’, è in italiano, sottotitolato in inglese, ed è stato presentato al Maureen O’Hara Cinema di Londra l’11 gennaio. È un viaggio nella storia greco-romana, tra anfiteatri, Bronzi di Riace, tramonti sulla Costa degli Dei, albe mozzafiato dal vulcano di Capo Vaticano sulle Isole Eolie, uliveti, pomodorini, basilico, limoni e bergamotti. Tropea, Aspromonte, Reggio Calabria, Scilla…

    Il Cittadino Canadese ha incontrato Maverick perché questo cortometraggio sarà presentato anche al prossimo Italian Contemporary Film Festival (ICFF) di Toronto che, come sappiamo, riempie ogni anno le sale anche Vaughan, Vancouver, Hamilton, Markham, Niagara, Montréal, Ottawa e Quebec City.

    “Il ciclo della vita mi riporta ad un punto. Ero a Tropea in vacanza in estate quando ho conosciuto delle persone che lavorano nel cinema a Toronto e mi sono appassiono così tanto a questo Festival… io che pensavo solo a Venezia e Cannes… così ho proposto il mio progetto. A Montreal e Toronto ho anche dei parenti calabresi emigrati tanti anni fa e mi sembra di raccontare anche il loro amore per questa terra lasciata, ma mai dimenticata. Perché è importante andare avanti, ma senza dimenticare chi eravamo e da dove veniamo”.

    Aspettando di vedere ‘Mediterraneo’ alla prossima programmazione ICFF 2022, abbiamo visto intanto Maverick ospite nel salotto di Casa Sanremo, per la 72esima edizione del Festival della Canzone Italiana, a parlare del suo progetto di promozione dell’Italia mediterranea nel mondo.

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  • Insieme da piu di 60 anni

    Insieme da piu di 60 anni

    Di Kayla-Marie Turriciano

    MONTRÉALGrazia e Teodoro Di Iorio si sono sposati il 6 marzo 1954 a Pietrelcina, Benevento, prima di trasferirsi a Montréal lo stesso anno. “Ci vogliamo bene, ci capiamo a vicenda”, dice Grazia, 86 anni, alla domanda se c’è un segreto per stare insieme da quasi 68 anni. “Sembra un giorno, sono passati tanti anni. Penso sempre: ’68 anni… e siamo ancora insieme’”. “Ci sono sempre degli ostacoli, si inciampa su qualche sasso, ma sono cose passeggere”, dice Teodoro, 88 anni. “I primi tempi da immigrati sono stati difficili, ma poi, grazie a Dio, ci siamo ambientati e la popolazione canadese ci ha sempre voluto bene. Siamo venuti qui con una valigia, senza niente, abbiamo lavorato sodo, abbiamo messo su casa, abbiamo avuto dei bambini e la vita è andata avanti”, sottolinea Grazia.

    Grazia e Teodoro Di Iorio – Foto cortesia

    Domenica e Nicola Romita vivono una storia d’amore simile. I due hanno trascorso molti anni a cercarsi con gli occhi nella loro città natale di Modugno, Bari, fin da quando Domenica aveva solo 16 anni. Quest’anno festeggeranno ben 61 anni di matrimonio. “Facevamo Giulietta e Romeo,” dice Nicola, 86 anni, a cui piaceva recapitare regali a Domenica, facendo insospettire la madre. “Mio padre diceva ‘Io quando vado in campagna non sto tranquillo’”, racconta Domenica, 84 anni. “Avevo una bottega di mobili per la casa vicino casa di Domenica – spiega Nicola -: allora la mattina passavo al bar per prendere cappuccino e savoiardi e ne approfittavo per ordinare un altro cappuccino, che poi le portavo mentre i genitori erano al lavoro in campagna. Passavo con la bicicletta, suonavo il campanello e lei usciva dal balcone”. Quando Domenica ha compiuto 18 anni, la coppia si è fidanzata, poi Nicol è partito per il militare. Quando è tornato, hanno avuto solo un mese per vedersi, prima che Nicola venisse in Canada con sua madre, sua sorella e suo cognato. Domenica lo ha poi raggiunto a Montreal. I due si sono sposati il 7 ottobre del 1961, Domenica aveva 22 anni e Nicola 24. Hanno vissuto nella loro casa di St-Michel per tre anni prima di trasferirsi nella loro attuale dimora, a St-Leonard. Hanno entrambi lavorato per decenni (Domenica ha fatto la sarta), hanno avuto due figlie e ora hanno tanti nipoti, hanno viaggiato, hanno avuto una vita meravigliosa. “Non siamo milionari – conclude Nicola “abbiamo una bella famiglia, that’s all”.

    Domenica e Nicola Romita. Foto di Kayla-Marie Turriciano
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