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  • Alderisi, Nissoli e La Marca: è trionfo rosa

    Alderisi, Nissoli e La Marca: è trionfo rosa

    Il Pd resta primo partito in Europa e Asia-Africa-Oceania; superato, però, dal Centrodestra, in Nord e Centro America, di quasi 4 punti percentuali. All’estero non si ripete l’exploit che il M5S ha registrato in Italia. Intanto nella nostra ripartizione vincono 3 donne: alla Camera riconfermate Fucsia Nissoli e Francesca La Marca, mentre al Senato è in testa Francesca Alderisi

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    ROMA – Mentre in Italia il Partito Democratico raccoglie i cocci della disfatta elettorale, dall’estero arrivano dati in controtendenza. Sia alla Camera che al Senato, infatti, i connazionali delle quattro Ripartizioni in cui è divisa la Circoscrizione Estero hanno votato in maggioranza per il Pd. Con 1.520 su 1.858 seggi esteri scrutinati per la Camera, infatti, il Pd si attesta al 26,58%; la coalizione di Centrodestra (FI, Lega, Fratelli d’Italia) al 21,86; il M5S al 17,49; il Maie al 9,69%; l’Usei al 5,95%; Liberi e Uguali al 5,66; e +Europa al 5,58, ecc. Un risultato globale, questo, che rispecchia in particolare il voto in Europa e Africa-Asia-Oceania; mentre in Nord e Centro America è la coalizione di Centrodestra a superare il Pd con il 33,11% delle preferenze; e in America Meridionale, Maie e Usei sbaragliano la concorrenza rispettivamente con il 28,65% ed il 19,22% delle prederenze. La situazione al Senato, a scrutini ancora in corso, è sostanzialmente la stessa.

    Le Ripartizioni estere, dunque, tradizionalmente più conservatrici di quelle nazionali, hanno attenuato il successo dei 5 Stelle che, secondo gli ultimi dati riportati sul sito del Ministero dell’Interno (ore 19 di lunedì 5 marzo), al di fuori dei confini nazionali rappresentano la terza forza politica. Per quanto riguarda l’affluenza, all’estero è stata del 28,20%, con una punta massima oltre il 30% in Sud America.

    In Nord e Centro America, che è la ripartizione che ci riguarda più da vicino, ha prevalso il Centrodestra con il 33,11% dei voti alla Camera (152 sezioni su 159) e il 34.06% al Senato (158 su 159), seguito a ruota dal Pd (29,27% alla Camera e 29,17% al Senato), il Movimento Cinque Stelle (17,62% e 17,66%) e il MAIE (7,69% e 7,93%%). Male Liberi e Uguali: 4,24% alla Camera e 4,35% al Senato. Per l’ufficializzazione degli eletti bisogna pazientare ancora qualche ora, ma la tendenza sembra ormai consolidata: quando mancano ancora pochi seggi da scrutinare, alla Camera (152 su 159) dovrebbero essere elette Fucsia Angela Fitzgerald Nissoli (Centrodestra-Forza Italia, 6.534 preferenze) e Francesca La Marca (PD, 8.368 voti). Tra i candidati che non dovrebbero avercela fatta, ricordiamo: Vincenzo Arcobelli (con 4.968 preferenze), Matteo Gazzini (4.956) e Basilio Giordano (4.373), per il centrodestra; Giovanni Faleg (3.654) e Rocco Di Trolio (2.950) per il centrosinistra; Giovanna Giordano (1.947) e Salvatore Ferrigno (1.190) per il MAIE; Giuseppe Continiello (999) e Pierluigi Roi (799) per Liberi e Uguali. Il seggio del Senato (158 su 159), invece, dovrebbe andare a Francesca Alderisi (Centrodestra-Forza Italia, 10.994), che avrebbe avuto la meglio, tra gli altri, su: Mario Cortellucci (5.370), sempre del centrodestra; Angela Maria Pirozzi in Giannetti (6.743) e Pasquale Nesticò (4.781) del Partito Democratico; Augusto Sorriso (3.123) e Paolo Canciani (1.697) del MAIE, e Tony d’Aversa (1.282) di Liberi e Uguali. Nel complesso, quindi, sarebbero stati eletti due parlamentari di Forza Italia e una del Partito Democratico. Sulla prossima edizione vi daremo conto tutti i dati definitivi e ufficiali (compreso il numero effettivo di votanti), con un occhio di riguardo per i risultati che riguardano i candidati in Canada e, in particolare, dell’area consolare di Montréal. (V.G.)

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  • Gli iscritti all’Aire sceglieranno 18 parlamentari

    Entro il 14 febbraio i plichi con le schede elettorali saranno inviati per posta al domicilio di ciascun elettore: prima delle ore 16 del 1° marzo, poi, le buste votate dovranno essere restituite al Consolato

    Roma – Si torna alle urne per il rinnovo del Parlamento e anche gli italiani all’estero sono chiamati ad esercitare il diritto di voto per eleggere 18 parlamentari, 12 alla Camera dei Deputati e 6 al Senato della Repubblica, votando per i candidati che si presenteranno nella Circoscrizione estero (che è suddivisa in quattro ripartizioni: Europa, compresi i territori asiatici della federazione russa e della Turchia; America meridionale; America settentrionale e centrale; Africa, Asia, Oceania e Antartide). Si ricorda che il VOTO è un DIRITTO tutelato dalla Costituzione Italiana e che, in base alla Legge 27 dicembre 2001, n.459, votano all’estero per corrispondenza per eleggere i candidati che si presentano nella Circoscrizione Estero: gli elettori residenti all’estero e iscritti all’AIRE, che non abbiano esercitato l’opzione per il voto in Italia entro l’8 gennaio 2018; gli elettori temporaneamente all’estero per almeno 3 mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche che abbiano presentato l’opzione per il voto all’estero direttamente al proprio Comune entro il 31 gennaio 2018 e i loro familiari conviventi, qualora non iscritti all’AIRE. Si vota per posta, con le modalità indicate dalla Legge 27 dicembre 2001 n. 459 e dal Decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2003 n. 104. Si ricorda che il voto è personale, libero e segreto e si richiamano gli obblighi dell’elettore relativamente alla custodia del materiale elettorale ricevuto (art. 18 della L. 459/2001). Entro il prossimo 14 febbraio l’Ufficio consolare invierà per posta al domicilio di ciascun elettore un plico contenente il certificato elettorale, la scheda o le schede elettorali (a seconda che l’elettore abbia i requisiti per votare solo per la Camera dei Deputati o anche per il Senato della Repubblica), una busta piccola, una busta di formato più grande – preaffrancata – recante l’indirizzo del competente Ufficio consolare, un foglio informativo con le istruzioni per esercitare il diritto di voto e le liste dei candidati. In caso di mancata ricezione del plico a domicilio, a partire dal 18 febbraio gli elettori potranno rivolgersi alla Cancelleria Consolare per chiedere la verifica della propria posizione elettorale e l’eventuale rilascio del duplicato. Il termine per la restituzione al Consolato delle buste votate è fissato per le ore 16:00 del 1° MARZO 2018 (art. 12, comma 7 della Legge 459/2001).

    L’appello della Nissoli (FI): “Votate numerosi”

    Roma, (Aise) – “Care amiche e cari amici, il prossimo 4 marzo sono previste le elezioni politiche. Un impegno importante per ogni cittadino, anche all’estero, dove come sapete votiamo per corrispondenza”, ricorda l’On. Fucsia Nissoli, deputata eletta all’estero e coordinatrice di Forza Italia in Centro e Nord America, che rivolge un appello ai connazionali, proprio in vista del voto. “Voglio fare un appello a tutti voi affinché siate numerosi a votare e facciate sentire la voce degli italiani all’estero, perché, se la percentuale dei votanti all’estero sarà alta, allora quando saremo eletti avremo una forza maggiore e una maggiore capacità di negoziare in favore delle questioni che interessano le nostre Comunità”. “Per votare all’estero bisogna iscriversi all’AIRE – ricorda Nissoli – così il Consolato può inviare il plico e si voterà per corrispondenza”. “C’è molto da fare – continua la responsabile di Forza Italia -: ho sensibilizzato i miei colleghi eletti sul territorio nazionale sui nostri problemi e stanno capendo le questioni che poniamo, per cui – aggiunge – spero che nella prossima legislatura ci sia una maggiore sensibilità per gli italiani all’estero in Parlamento. Se saremo uniti ce la faremo!”. “E con questo spirito, allora – conclude Nissoli – all’inizio di quest’anno voglio augurare a ognuno di voi prosperità, serenità e successo in ogni momento della vita e vi abbraccio idealmente con affetto!”.

    Metalli (MAIE): “Aggiornate vostro indirizzo AIRE”

    Roma, (Italia Chiama Italia) – “Con il nuovo anno – sottolinea Leonardo Metalli, vicecoordinatore MAIE USA – arrivano anche le elezioni e questo è un messaggio per gli italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE”. “È importante essere iscritti all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all’estero, ndr) perché altrimenti non potete votare; ma è altrettanto importante essere tra quelli che hanno registrato il proprio indirizzo correttamente”. “Molto spesso – spiega ancora l’esponente del Movimento Associativo Italiani all’Estero – pensate di avere registrato l’indirizzo giusto, ma magari avete cambiato residenza e non l’avete aggiornato. Dunque non vi arriverà a casa il plico elettorale per votare”. “È importante per partecipare in molti a questa votazione essere tutti presenti nei registri in maniera corretta – ribadisce Metalli in conclusione -, con l’indirizzo aggiornato. Dunque chiamate il Consolato, accertatevi anche via email che tutto venga fatto nel modo giusto e che il vostro indirizzo sia corretto”.

    Gino Bucchino torna in campo con Liberi e Uguali

    TORONTO, (Italia Chiama Italia) Gino Bucchino, già deputato Pd eletto all’estero fino al 2013, torna all’attacco. Dopo avere deciso di non ricandidarsi e di saltare un g`iro, torna a scendere in campo e questa volta si prepara a farlo con Liberi e Uguali, la formazione guidata da Pietro Grasso. “Sono già trascorsi alcuni anni dalla mia uscita dal PD. Ciononostante – scrive Bucchino in una nota -, proprio per continuare a credere, ho continuato a sperare che da questo PD arrivasse un segnale positivo, quel riconoscimento di dignità per tutti coloro che a suo tempo gli hanno dato fiducia; il segnale inequivocabile di recuperare il suo compito storico di dare vita a una compagine ampia, partecipata e plurale, rispettosa delle differenze e quindi democratica, che potesse attualizzare e di nuovo mettere a valore le tradizioni del centrosinistra. Purtroppo, anche alla luce degli avvenimenti più recenti vedo che la promessa non è stata mantenuta. La lontananza per stile e contenuti dal PD di oggi è incolmabile e non c’è più spazio per continuare a sperare”. Bucchino, assai critico con il Partito Democratico, sostiene che “la Segreteria del partito ha anche ulteriormente ridotto quel minimo di attenzione che ancora restava alle istanze degli italiani all’estero, a conferma che non ha mai digerito il complicato cammino di maturità politica dei connazionali emigrati fino al riconoscimento della loro rappresentanza in Parlamento”. Insomma, “credo sia giunto il momento di guardare con fiducia e con la pur giusta autonomia, alla proposta del Presidente Grasso, condividendone intanto il coraggio di denunciare la vergogna della ennesima legge elettorale costruita ad hoc e del solito metodo usato per la sua approvazione”. Dunque torna a buttarsi nella politica attiva, Gino Bucchino, in una avventura che spera di poter “condividere con tutti coloro con i quali ho condiviso tanti anni di battaglie comuni”. Dunque in Nord e Centro America verranno presentate due liste di sinistra, una Pd e una Liberi e Uguali? Lo sapremo presto.

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