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  • Ambasciatore Ferrari: “Italia fondamentale nella storia e nel futuro del paese”

    Ambasciatore Ferrari: “Italia fondamentale nella storia e nel futuro del paese”

    OTTAWA – “La Comunità Italiana in Canada ha svolto un ruolo fondamentale nel passato e deve continuare a svolgerlo anche in futuro, sono sicuro che resteremo sempre cosi, con questo spirito di amicizia, collaborazione, coordinazione e vicinanza gli uni agli altri, cercando di far prevalere l’interesse generale, che è quello comunque di mantenere il nostro straordinario meraviglioso tricolore sventolare il più in alto possibile”.

    E un messaggio forte, chiaro, di alto significato che arriva diritto al cuore, quello dell’Ambasciatore Andrea Ferrari nel suo intervento di apertura dei lavori dell’ Assemble Paese Canada per l’elezione del rappresentante del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero per il nuovo mandato 2022-2027, organizzata dall’Ambasciata d’Italia ad Ottawa.

    L’Assemblea Paese – Canada ha riunito i membri dei Comites di Montréal, Toronto e Vancouver ed i rappresentanti delle Associazioni presenti ad Ottawa, Montréal, Toronto e Vancouver per Votare il Consigliere che farà parte del CGIE, organismo di consulenza del Governo e del Parlamento su molteplici tematiche che interessano le Comunità Italiane all’ estero.

    “Vorrei ringraziare tutti voi per quello che avete fatto in passato e quello che farete in futuro – ha sottolineato l’Ambasciatore – la nostra è una bella Comunità, una Comunità important che ha un ruolo fondamentale in Canada. Ci rivedremo nelle vostre città, durante le mie missioni professionali. Ho visto poco di Montréal, Toronto, Vancouver e Quebec City. In futuro, cercherò di abbinare alle mie missioni lavorative moment sociali in cui potremo incontrarci in modo più rilassato”.

    E una promessa alla Comunità italiana. Il programma dei lavori intenso, illustrato dalla Console dott. Nicoletta Gomiero, coadiuvata dalla dott. Gabriella Saponaro e dal dott. Giampaolo Colucci, ha riassunto i punti salienti dei lavori dell’Assemblea, l’elezione dell’ufficio di Presidenza, la presentazione dei candidati e del loro programma, le operazioni di voto e lo scrutinio con la proclamazione provvisoria del candidato vincitore, che sarà ufficializzato tra una settimana dal Ministero degli Esteri. L’augurio di buon lavoro dall’Ambasciatore è stato un monito chiaro che rappresenta una linea guida per tutti: “Continuiamo cosi, come abbiamo fatto fino ad oggi”

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  • Comanda Hamilton, Vettel fuori dal podio

    Comanda Hamilton, Vettel fuori dal podio

    Doppietta Mercedes al Gran premio del Canada

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    La Mercedes firma la prima doppietta stagionale con Hamilton e Bottas davanti a Ricciardo. La Ferrari deve accontentarsi del 4ª posto di Vettel che scavalca le due Force India nel finale dopo aver rotto l’ala anteriore. Solo 7º Raikkonen

    Montréal – C’è poco da fare: a Montréal la legge di Hamilton non fa sconti a nessuno. Il pilota britannico della Mercedes ha messo il sigillo anche sul 50° Gran Premio del Canada, centrando la sesta vittoria sul circuito dell’isola di Notre-Dame (la 3ª di fila, la 56sima in carriera; ora è secondo solo a Schumacher a quota 91), dopo aver conquistato la sesta pole position sul tracciato Gilles Villeneuve (la quarta stagionale, la 65ª in carriera), eguagliando un mito come Ayrton Senna. Tanto che la famiglia del pilota brasiliano ha voluto omaggiarlo donandogli il leggendario casco giallo in un simbolico passaggio di consegne. Della serie: l’allievo ha raggiunto (ed è destinato a superare) il maestro. Hamilton sempre più cannibale a Montreal, dunque. Una tradizione che si ripete, puntuale, anche per la “manifesta incapacità” della Ferrari, che sembra frenata da un sortilegio: il Cavallino Rampante non vince in Canada da 13 anni, l’ultimo a riuscirci fu Michael Schumacher nel 2004. L’astinenza comincia a diventare allarmante. Questa volta a mandare “fuori giri” Vettel e Raikkonen sono stati prima una partenza da incubo e poi problemi con l’alettone anteriore (per il tedesco) e l’impianto frenante (per il finlandese). Già alla prima curva il destino di entrambi è sembrato segnato. “Purtroppo la nostra gara è stata compromessa già al via, con un danno alla vettura di Vettel che ha impedito di esprimere tutto il suo potenziale. Inizialmente, dai nostri dati questo danno non risultava troppo grave. Solo nei giri successivi, l’ala ha ceduto, oltretutto provocando altri danni ai turning vanes e al fondo vettura”: queste le amare e sconsolate parole di Maurizio Arrivabene, team principal della Rossa. Penalizzato dalla collisione con Max Verstappen nella bagarre iniziale, Vettel (una sola vittoria a Montréal nel 2013) ci ha comunque provato, sfoderando una rimonta emozionante che, dal 18º posto, lo ha portato ai piedi del podio. Quantomeno ha limitato i danni, conquistando punti fondamentali per mantenere 12 lunghezze di vantaggio su Hamilton nella classifica Piloti (mentre in quella Costruttori la Mercedes torna davanti alla Ferrari: 222 a 214). Gara difficile anche per Raikkonen, settimo alla fine, piuttosto anonimo e nel finale rallentato da un problema di surriscaldamento ai freni. Un misto di sfortuna e fatalità che, abbinati alla partenza al rallentatore, ha spianato la strada alla fuga solitaria di Hamilton, sotto la bandiera a scacchi con 19 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Bottas. “Ho ottenuto qui la mia prima pole position, la mia prima vittoria 10 anni fa, per cui ripetere il tutto in questo fine settimana è incredibilmente speciale”, ha detto il pilota inglese. Nelle retrovie, il montrealese Lance Stroll ha chiuso finalmente a punti la prima gara della carriera, arrivando in nona posizione dietro a Nico Hulkenberg, mentre Alonso si è ritirato a due giri dalla fine per problemi al motore, regalando una delle scene più belle del weekend “tuffandosi” sulla folla transitando attraverso la tribuna per tornare ai box. Prossimo appuntamento domenica 25 giugno a Baku, per il Gp dell’Azerbaigian, che l’anno scorso fu parecchio indigesto per Hamilton. Ma la lotta, se mai fosse stata chiusa, è tornata ad essere apertissima. (V.G.)

    LA CRONACA

    Al via Hamilton scatta con decisione e mantiene il primo posto, mentre alle sue spalle succede di tutto: Vettel (2° in qualifica) parte a rilento e finisce invischiato nel gruppo, sorpassato da Bottas da una parte e Verstappen dall’altra che, di colpo, si ritrova dietro al battistrada, mentre Carlos Sainz Jr e Felipe Massa finiscono contro le barriere dopo un contatto. Al quinto giro Vettel rientra ai box, complice la rottura dell’ala anteriore, e scivola in 18° posizione. La gara di Verstappen si interrompe al dodicesimo giro a causa di un problema tecnico, mentre Vettel inizia pian piano la sua rimonta. Il pilota tedesco fa segnare al 51° giro il miglior tempo della gara e si aggiudica la quarta posizione fra il 67° e il 69° giro, quando sorpassa le due rosa della Force India, prima Ocon e poi Perez, con due manovre spettacolari. Ma non basta: dopo sette podi consecutivi, Vettel chiude fuori dal podio. Hamilton vince sul velluto, Bottas riscatta con il 2° posto le ultime due gare anonime, mentre Ricciardo conquista il terzo podio di fila dopo quelli di Spagna e Monaco. Poi, come detto, Vettel; quinto e sesto la Force India di Perez e Ocon, settimo Raikkonen. Chiudono la top ten Hulkenberg, Stroll e Grosjean.

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