Tag: Emilio Imbriglio

  • Un “Party” colorato e… ringiovanito

    Un “Party” colorato e… ringiovanito

    La 32ª edizione del Ballo dei Governatori della FCCI

    (Foto di John Oliveri)
    (Foto di John Oliveri)
    I nuovi Governatori nominati nel 2017 con alcuni esponenti della FCCI. Da sinistra: Marco Tozzi, John Marcovecchio, Joey Saputo, Anna Giampà, Emilio Imbriglio, Rosario Ruggeri Jr., Mark-Anthony Serri e Richard Laramée
    I nuovi Governatori nominati nel 2017 con alcuni esponenti della FCCI. Da sinistra: Marco Tozzi, John Marcovecchio, Joey Saputo, Anna Giampà, Emilio Imbriglio, Rosario Ruggeri Jr., Mark-Anthony Serri e Richard Laramée (Foto di John Oliveri)
    Da sinistra: Pino Asaro con la consorte Vicky, l’avv. Tony Sciascia con la moglie Leila, il Ministro Martin Coiteux e signora, Mirella e Lino Saputo, Joey Saputo
    Da sinistra: Pino Asaro con la consorte Vicky, l’avv. Tony Sciascia con la moglie Leila, il Ministro Martin Coiteux e signora, Mirella e Lino Saputo, Joey Saputo (Foto di John Oliveri)

    Montréal – Doveva essere un evento che segnava il confine tra un prima e un dopo, e le premesse non sono state smentite: venerdì 12 maggio 2017 è andato in scena la 32ª edizione del Ballo dei Governatori ‘rivisto e corretto’ in una versione rivitalizzata ed esplosiva. Colori primaverili (arredamento fresco e floreale), location nel cuore di Montréal (dallo Sheraton di Laval allo storico Gare Windsor), stile meno ingessato (addio frac per lui e abito lungo per lei), più giovani in pista (la futura classe dirigente) e gastronomia moderna (menù con tartare di manzo e gamberi giganti a cura di Joe Mercuri): questi gli ‘ingredienti’ che hanno trasformato il tradizionale Ballo in un vero e proprio “Party”, una festa colorata, effervescente e vibrante. Lo stesso passaggio dall’autunno alla primavera è stato un simbolo di rinascita, di rifioritura, di rinnovamento. Pur conservando tratti classici come fascino, eleganza e tradizione. Insomma, l’inizio di un nuovo corso, una svolta, un punto di non ritorno. Un’evoluzione, ormai inevitabile e improcrastinabile, nel rispetto di un passato fondamentale e imprescindibile. Una Comunità che si rinnova nella continuità, fiera del suo passato, ma già proiettata nel futuro.

    Missione compiuta per Joey Saputo, presidente della Fondazione comunitaria, Emilio Imbriglio, presidente del Ballo, e Anna Giampà, direttrice generale della Fondazione, che hanno avuto il coraggio di lanciare un format innovativo che non ha tradito le attese. Come certificato dagli oltre 800 ospiti presenti, tra cui moltissimi Governatori, tutte le famiglie più influenti e facoltose della nostra Comunità (Tozzi, Argento, Borsellino, Saputo, Broccolini e Liberatore, solo per fare qualche esempio), i rappresentanti dei principali organismi comunitari e loro, gli invitati più ricercati e preziosi: i GIOVANI. Ecco l’aspetto più benaugurante per il futuro della nostra Comunità: più matura e consapevole che mai, ‘abbraccia’ la nuova generazione affinché diventi sempre più protagonista.

    “È stato un Party che ha rispettato tutte le nostre aspettative – ha detto Emilio Imbriglio – e che ha rappresentato l’occasione per unire tutte le organizzazioni italo-montrealesi, senza eccezioni, bravi a costruire in pochi decenni una Comunità di successo e ben integrata nella società. Una Comunità coesa e solida che celebra i leader di oggi e di domani, a vantaggio di un futuro sempre più vigoroso economicamente, socialmente e culturalmente”. A fargli eco è stato Joey Saputo, presidente della Fondazione: “Sono molto felice di vedere in sala tanti leader della nuova generazione e spero che questa serata costituisca l’inizio di una longeva tradizione. In quanto figli e nipoti, è nostro dovere preservare i valori di chi è immigrato in Canada anni fa sulla scia di UNITAS per garantire un futuro migliore alla nostra Comunità ed a tutta la società”.

    Dal canto suo, Anna Giampà, direttrice generale della FCCI, ha presentato due Nuovi Governatori: Richard Laramée (socio titolare, Kaufman Laramée), John Marcovecchio (amministratore delegato, Magil Contruction Canada); e quattro Successori: Franco De Lauri (proprietario e presidente, Elio Pizzeria e Buffet Anna Maria), Rosario Ruggeri Jr. (vicepresidente, Miracle Entretien D’Immeubles), Mark-Anthony Serri (amministratore delegato, mercato intermedio – fusioni e acquisizioni, Royal Bank of Canada) e Marco Tozzi (vicepresidente, Les Entreprises Laurentien Électrique). La serata, ricordiamolo, ha rappresentato anche l’occasione per celebrare il 15° anniversario del Centro Leonardo da Vinci, sempre più centro nevralgico della vita comunitaria, oltre che per sottolineare l’unità degli italo-montrealesi attraverso UNITAS, organismo che riunisce la CIBPA, il CLDV, la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese (FCCI), la Casa d’Italia e il Congresso Nazionale Italo-Canadese.

    Tanti e prestigiosi gli ospiti d’onore: Martin Coiteux, Ministro degli Affari Municipali e dell’Occupazione del Territorio, Ministro della Pubblica Sicurezza, Ministro responsabile della Regione di Montreal; Marco Riccardo Rusconi, Console Generale d’Italia a Montréal; Lucien Bouchard, 27° Primo Ministro del Quebec; Nicola Di Iorio, deputato federale della circoscrizione di Saint-Léonard – Saint-Michel; Angelo Iacono, deputato federale  circoscrizione di Alfred-Pellan; David De Cotis, vicesindaco e vicepresidente del comitato esecutivo di Laval; Michel Bissonnet, sindaco dell’arrondissment di Saint-Leonard; la Senatrice Marisa Ferretti-Barth e Giuseppe Borsellino, presidente del Groupe Petra e fondatore del Ballo dei Governatori.

    Molto significative le parole del Ministro Martin Coiteux: “La mia presenza a questa serata – ci ha detto – testimonia il sostegno all’opera della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese che sta raccogliendo fondi per alcune cause sociali molto importanti, come la salute, l’istruzione e il mantenimento della lingua e cultura italiana qui a Montréal. Iniziative che, secondo me, sono sempre più decisive. La società cambia col tempo e anche la Comunità italiana del Québec si rinnova con una nuova generazione che deve prendere consapevolezza e assumere il suo ruolo da protagonista già nel prossimo futuro”.

    A presentare la serata è stata Carole Gagliardi, mentre a curare l’intrattenimento sono stati DJ Vito V e la Montréal Rhapsody Orchestra.

    Da sinistra: Nicola Di Iorio con la figlia Claudia Di Iorio, Giuseppe Borsellino, la Sen. Marisa Ferretti Barth ed Elina Borsellino
    Da sinistra: Nicola Di Iorio con la figlia Claudia Di Iorio, Giuseppe Borsellino,
    la Sen. Marisa Ferretti Barth ed Elina Borsellino (Foto di John Oliveri)
    Da sinistra: Raffaele e Massimo Di Zazzo, Rocco Di Zazzo con la moglie Suzanne ed il Sindaco dell’arrondissment di St-Léonard, Michel Bissonnet
    Da sinistra: Raffaele e Massimo Di Zazzo, Rocco Di Zazzo con la moglie
    Suzanne ed il Sindaco dell’arrondissment di St-Léonard, Michel Bissonnet (Foto di John Oliveri)

     

    Da sinistra: Luigi Salvatore, Anca Sirbu (Air Canada), il Console Generale d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi, e Carole Gagliardi
    Da sinistra: Luigi Salvatore, Anca Sirbu (Air Canada), il Console Generale
    d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi, e Carole Gagliardi (Foto di John Oliveri)
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    Da sinistra: Nick Fiasche, Nancy Forlini e Michel Bissonnet
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  • Premio Venezia 2016 | Sempre più scambi con l’Italia

    Premio Venezia 2016 | Sempre più scambi con l’Italia

    Il 12º “Premio Venezia” della Camera di Commercio italiana in Canada

    Sette i “Laureati” che si sono distinti per savoir-faire e spirito di innovazione

    Tutti i premiati della 12ª edizione del Premio Venezia che si è tenuta, il 18 ottobre scorso, al Centre Mont-Royal, nella centralissima rue Mansfield a Montréal
    Tutti i premiati della 12ª edizione del Premio Venezia che si è tenuta, il 18 ottobre scorso, al Centre Mont-Royal, nella centralissima rue Mansfield a Montréal

    Montréal – Un premio al ‘genio italico’ che si è fatto valere nel Paese degli Aceri: questo lo spirito che, il 18 ottobre scorso, ha animato l’iniziativa della Camera di Commercio Italiana in Canada, che, per la dodicesima volta, ha organizzato il ‘Premio Venezia’, edizione che quest’anno si è tenuta al Centre Mont-Royal, nella centralissima rue Mansfield. Un’occasione per rendere merito all’eccellenza delle collaborazioni, sia esse economiche che scientifiche, tecnologiche o culturali, tra il Canada e l’Italia. A presiedere la serata celebrativa non potevano che esserci due esempi di successo tricolore: Tony Loffreda, vicepresidente del consiglio, Gestione patrimonio RBC, e la collega Giovanna Francavilla, vicepresidente regionale, Gestione patrimonio banche private RBC. Circa 200 gli ospiti, tra cui diverse le personalità: oltre al Console Generale d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi, anche Emilio Imbriglio, presidente e capo della direzione di “Raymond Chabot Grant Thornton”, e Giuseppe Borsellino, fondatore e presidente del gruppo Petra. In sala anche Riccardo Ricci Curbastro, titolare dell’omonima azienda Agricola, che ha offerto ai commensali 3 vini: il Franciacorta Brut, il Curtefranca bianco ed il Curtefranca Rosso. A scegliere i sette ‘Laureati’ di questa edizione, una giuria formata da quattro esperti: Paul E. Legault (Miller Thomson), Èric Dequenne (Investissement Québec), Annie Raymond (Deloitte) e Mark Anthony Serri (RBC Banque Royale). I destinatari del Premio Venezia 2016 si sono distinti nei loro rispettivi settori, dando prova di spirito di innovazione e rimarchevole savoir-faire. Per la categoria “Giovane imprenditore”, è stato premiato Michel Favuzzi, di origini pugliesi, titolare dell’azienda ‘Favuzzi’, compagnia leader nell’importazione e distribuzione di olio di oliva e di prodotti agroalimentari. Per la categoria “Made in Italy”, invece, il riconoscimento è andato a Celia e Mario Zaurini, figli di Vincenzo, fondatore della celeberrima ‘Fruiterie Milano’, un’istituzione nella Piccola Italia che da oltre 60 anni soddisfa i palati più esigenti, ma soprattutto una grande famiglia che conserva e trasmette i valori più autentici della cultura Italiana. Per la “categoria industriale”, a spuntarla è stato lo chef Alfredo Napolitano, presidente de “Les Aliments O’ Sole Mio”, un’azienda familiare specializzata nella pasta e nei sughi freschi, attraverso l’utilizzo di macchinari di ultima generazione. Per la categoria “Collaborazione Québec-Italia”, ad aggiudicarsi il premio è stato Tony Gaudette, fondatore di ‘Milan Design’, azienda che produce articoli da cucina ergonomici e sofisticati, ispirati alla raffinata creatività italiana. A “laurearsi” per la “Collaborazione accademica”, è stata l’Ecole internationale d’été, istituto nato la scorsa estate dalla collaborazione tra l’Università de Montréal e l’Università degli Studi di Milano, e specializzata in diritto commeciale e in relazioni economiche internazionali. A ricevere il riconoscimento sono stati Nanette Neuwahl e Hervé A. Prince (Udem). Per la categoria “Collaborazione scientifica”, il premio è andato all’Istituto di valorizzazione dei dati IVADO, un ponte tra le competenze accademiche e le esigenze imprenditoriali, venuto fuori da una sinergia tra Université de Montréal, Politecnico ed Istituto HEC, oggi diretto dal Prof. Andrea Lodi, docente dell’Università di Bologna, tra i migliori al mondo nel campo dell’utilizzo dell’ottimizzazione matematica e dei macro-dati per i processi decisionali in tempo reale. Il Premio “Grande Ambasciatore”, infine, è andato a Luigi Liberatore, imprenditore di successo con un percorso professionale impressionale, ex presidente, negli anni ’80, della stessa Camera di Commercio, membro di diversi cda di altrettante aziende italiane speciliazzate in innovazione tecnologica, oltre che generoso filantropo in campi strategici come educazione e sanità. (V.G.)

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  • Imbriglio: “Facciamo la differenza anche nelle Comunità”

    Imbriglio: “Facciamo la differenza anche nelle Comunità”

    Il presidente ci spiega i segreti alla base del successo della RCGT

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    di Vittorio Giordano

    Montréal – Sviluppo del talento, prossimità territoriale, impegno sociale ed ‘economie vigorose’: sono questi i principi-cardine su cui, da 70 anni a questa parte, basa il suo successo la ‘Raymond Chabot Grant Thornton’ (RCGT), azienda canadese che fa parte di una rete internazionale leader in consulenze, revisioni, servizi fiscali e di certificazione, recupero credito, finanziamenti e riorganizzazione d’impresa. A dirigerla, dall’aprile 2013, è Emilio Imbriglio, con radici casertane, che è anche membro del comitato di gestione strategica e presidente del comitato del bilancio del ‘Grant Thornton International’. Un connubio perfetto, quello tra Imbriglio e RCGT. Tanto che da quando, tre anni fa, ne ha assunto la guida, l’azienda è prima nel ranking tra le imprese dello stesso tipo in Québec. “La ragion d’essere della RCGT – ci ha spiegato Imbriglio – si sviluppa intorno a 4 criteri-cardine: 1) Puntiamo allo sviluppo del talento e delle competenze attirando, formando e trattenendo i migliori. Nel mondo è in corso una guerra per il talento e noi la vinciamo quotidianamente in quasi tutti i campus universitari, offrendo ai nostri giovani la possibilità di esercitare il mestiere nella propria città, che sia Montreal, Québec, Ottawa, Rimouski, Chicoutimi, o un’altra ancora: ovunque hanno accesso ad una rete internazionale e sono vicini alla famiglia, dopo un’esperienza all’estero che li ha fatti maturare. 2) Investiamo sulla distribuzione ramificata e sulla prossimità territoriale con oltre 100 uffici dislocati in tutta la Provincia (perfino a Gaspè, Chibougamau e Kuujjuaq): per noi è importante assistere e accompagnare dappertutto gli imprenditori-clienti, che spesso poi diventano anche nostri amici. 3) Ci adoperiamo per l’impegno sociale e il sostegno alle Comunità locali. Il 23 settembre, per esempio, la rete mondiale di RCGT si è ‘fermata’, permettendo ai suoi dipendenti di prendere parte a diverse attività di volontariato (50 solo in Québec): c’è chi è andato nelle scuole ad assistere bambini con bisogni particolari, chi ha piantato nuovi alberi e chi ha ripulito gli spazi verdi sugli argini dei corsi d’acqua. Ciascuno ha scelto in base alle proprie preferenze: io ho aiutato i ragazzi di ‘Sun Youth’ a confezionare i regali di Natale ed ho servito un pasto caldo ai senza-tetto di l’Accueil Bonneau. È importante che ciascuno di noi assuma un ruolo di leadership anche nella Comunità di appartenenza, fa parte dei nostri valori. Se la gente nota e apprezza la nostra passione per le giuste cause, aumenta la fiducia e la stima nei nostri confronti. 4) ll nostro scopo è sviluppare delle ‘economie ‘vigorose, qui come altrove nel mondo. Nella nostra logica, infatti, se ogni ufficio lavora per rendere un’economia locale vigorosa, alla fine ci ritroveremo con un’economia vigorosa a livello globale”. Una missione glocal, dal particolare al generale. “Grazie al nostro modello d’affari esteso, puoi essere collegato con noi on line, senza alcun bisogno di incontrarci fisicamente. Quando però è il caso, prendi il telefono e a 3 km c’è qualcuno di competenza che arriva subito nel tuo ufficio. È un pò come andare dal farmacista: chiedi la medicina, ma vuoi anche confidarti”. Naturalmente, come tutte le aziende, anche la RCGT deve fare soldi. “Come tutte le compagnie, se non siamo redditizi chiudiamo. Ciò non toglie che nella società bisogna essere dei buoni ‘corporate citizen’, mettendo a disposizione la nostre braccia ed il nostro cervello. Ho fatto parte del cda dell’Ospedale Santa Cabrini per 15 anni: per me passione, stabilità e determinazione sono valori non negoziabili”. Un investimento sociale per rafforzare la percezione positiva dell’azienda. “Non ci interessa il comportamento egoistico di chi punta allo stipendio e basta: vogliamo contribuire a creare delle ‘economie vigorose’, ad aiutare la gente povera, debole e ammalata, facendo così la differenza anche nella società civile”. Una buona reputazione è alla base del successo. “Il nostro modello d’affari si basa su una reputazione straordinaria, che esiste da 70 anni. In base ad un sondaggio annuale sulla reputazione, siamo primi in classifica tra le imprese del Québec. E, per il terzo anno consevutivo, in base ad un sondaggio del giornale Les Affaires, siamo primi anche per i servizi professionali”. Reputazione che ha un peso anche nell’influenzare le scelte di governo. “Prendiamo posizione e diciamo la nostra su temi strategici come la politica fiscale, il lavoro, lo sviluppo economico, l’innovazione, l’esportazione e il futuro del Made in Québec, come ho fatto in un recente articolo apparso su La Presse”. 

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  • Emilio Imbriglio:il mio cuore batte perla Comunità italo-canadese

    Emilio Imbriglio:
    il mio cuore batte per
    la Comunità italo-canadese

    di Vittorio Giordano

    Dall’aprile 2013, il contabile e dottore commercialista italo-canadese è presidente e direttore generale della prestigiosa ‘Raymond Chabot Grant Thornton’ (RCGT), leader incontrastata in Québec con i suoi 2520 dipendenti, 200 associati ed un centinaio di uffici disseminati ai quattro angoli della Provincia

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    Montréal – Quando varchiamo gli uffici della ‘Raymond Chabot Grant Thornton’, su Rue de la Gauchetière Ovest (alla National Bank Tower), nel cuore di downtown Montréal, ci invade un senso di potenza, fiducia e solidità che accresce in maniera esponenziale quando stringiamo la mano ferma del suo leader in Canada: Emilio Imbriglio, che sprigiona da tutti i pori carisma, competenza e professionalità. Commercialista di formazione, contabile di professione e docente alle Università Concordia e McGill per 18 anni, dal 2013 Imbriglio è presidente e direttore generale della società contabile Raymond Chabot Grant Thornton (RCGT). Molto impegnato nella vita comunitaria, dal 1997 al 2012 Imbriglio è stato presidente del consiglio di amministrazione dell’Ospedale Santa Cabrini, dopo averne fatto parte per 10 anni. Nel marzo 2010, poi, anche l’Italia lo ha onorato conferendogli il prestigioso titolo di Cavaliere della Repubblica.

    LE ORIGINI CASERTANE – Nato a Montréal, su rue Mercier, a Mont-Royal, un anno dopo lo sbarco dei genitori in Canada, nel 1958, Emilio è figlio (insieme a Edda) di Fiorentina e Antonio, originari rispettivamente di Mignano Montelungo e Cave di Conca, in prov. di Caserta. Scampati eroicamente ai bombardamenti tedeschi rifugiandosi nelle caverne di Monte Cassino, hanno deciso di costruire altrove il proprio futuro con grande generosità, coraggio e spirito di sacrificio.

    LA RCGT – Fondata nel 1948, oggi la RCGT è un’azienda leader nel campo dei servizi di assicurazione, tassazione e fiscalità, consulenza finanziaria, recupero credito, investimenti e riorganizzazione d’impresa. In Québec, Est Ontario e New Brunswick, l’azienda deve il suo successo ad una squadra di 2.520 professionisti (in oltre 100 uffici), oltre a 200 associati, che assistono i clienti (tra cui molte PMI, organi pubblici e parapubblici) nel ‘liberare’ tutto il loro potenziale di crescita. In tutto il Canada i dipendenti sono 4.300, 42 mila in tutto il mondo, con uffici in oltre 130 Paesi per un fatturato annuale di 5 miliardi di dollari americani.

    SERVIZI DI ECCELLENZA – “Da quando, tre anni fa, sono diventato CEO della ‘Raymond Chabot Grant Thornton’ – ci ha raccontato Imbriglio – l’azienda è rimasta sempre prima nel ranking provinciale. I nostri 2.520 dipendenti, dislocati in quasi 100 uffici, forniscono 50 tipologie di servizi. Non c’è niente che non possiamo fare: è incredibile quanto questa azienda sia eccellente in termini di competenza, qualità e talento. Sono circondato dai migliori professionisti in tutti i servizi e in ciascuna regione: la nostra leadership è soprattutto merito loro, che costituiscono la nostra più preziosa risorsa. Lavoriamo per sviluppare il potenziale dei nostri clienti, che crescendo diventeranno i nostri futuri leaders, e, più in generale, contribuiamo a far crescere l’economia, a creare posti di lavoro e ad influenzare le politiche fiscali del governo affinché le nostre imprese possano prosperare. E sono onorato di far parte del ‘board’ dei Governatori del ‘Grant Thornton International’, che rappresenta 137 Paesi e si riunisce a Londra 4 volte all’anno. Più nello specifico, siedo nel comitato della gestione strategica, che a sua volta rappresenta 7 Paesi. Dopo gli Usa e la Gran Bretagna, ci siamo noi. Dal 1º gennaio, poi, presiedo il comitato del bilancio: gestisco un budget di 5 miliardi per una società che conta 42 mila dipendenti in tutto il mondo.

    IL ‘PESO’ DEI VALORI ITALIANI NELLA TUA CARRIERA – “Non so se sono valori italiani, dei miei genitori, di Plateau Mont-Royal o del Québec. So che sono cresciuto in una famiglia che mi ha dato l’esempio: avevamo poco, ma non ci sono mai mancati la buona fede, il cuore, il coraggio, l’integrità e lo spirito di sacrificio. Ho continuato su questa falsariga che, negli anni, si è rivelata un’ottima formula per il successo. Un giorno ho rimproverato le mie due figlie – un’ingegnere aeronautico e un’odontoiatra – perché lavoravano troppo: mi hanno risposto che non sapevano fare altro, che mi stavano semplicemente imitando. In quel momento ho capito che i miei valori erano diventati anche i loro valori”.

    COSA FA L’AZIENDA IN CONCRETO – “Le persone che si rivolgono a noi hanno delle ‘situazioni’ che non riescono a risolvere da soli. C’è chi vuole acquistare una nuova azienda, accrescere il volume d’affari, potenziare gli spazi dell’impresa, effettuare una stima/valutazione, impostare un finanziamento, rivedere l’imposizione fiscale, ecc. Le ragioni possono essere le più disparate. Di solito le ‘situazioni’ appartengono a 3 categorie: controllo di bilancio, analisi dell’imposizione fiscale e servizi di consulenza, che a loro si suddividono in 3 sottocategorie: prestazioni e strategie, finanziamenti e insolvenze. In quest’ultimo caso, le compagnie hanno debiti e non riescono a procedere con i pagamenti: insieme cerchiamo un accordo con il creditore oppure, ma sempre meno spesso, facciamo ricorso alla bancarotta. Per quanto riguarda le consulenze finanziarie, la maggior parte delle volte riguarda fusioni, acquisizioni, supporto a transazioni, finanziamenti, ecc. Abbiamo portato a termine dei piani di finanziamento molto complessi, come quello di 3 miliardi per il Centre de recherche du CHUM che, nel 2011, Wall Street ha premiato come progetto dell’anno. Per quanto riguarda le prestazioni e strategie, i nostri esperti studiano il comportamento dell’azienda sul mercato, se investe capitali e risorse nei posti giusti e nel giusto ordine per arrivare all’obiettivo. La nostra missione è ottimizzare efficienza, produttività e competitività senza gravare sui costi. Lo abbiamo fatto anche negli ospedali, cercando di rendere più efficienti le sale operatorie. E disponiamo anche di un gruppo di esperti che si occupa di sviluppo sostenibile”.

    NON SOLO PROBLEM SOLVING – “La parola ‘problema’ ha una connotazione negativa, meglio parlare di situazioni, alcune molto positive, come la creazione di posti di lavoro. Nei giorni scorsi, la compagnia ‘Cinesite’, società di animazioni con sede sociale a Londra, ha creato 500 nuovi posti di lavoro proprio grazie a noi: il CEO ci ha ringraziati perché è grazie a noi che hanno investito in Québec”.

    I LEGAMI CON LA COMUNITA’ – “Sono sempre molto legato alla Comunità italo-canadese: Charles Argento è presidente della fondazione su mia proposta quando ero presidente del consiglio di amministrazione del Santa Cabrini. Con la riforma Barrette, l’ospedale è stato raggruppato, non inglobato: un trattamento riservato solo a noi ed al Jewish General Hospital. E ne abbiamo salvaguardato anche la missione così come l’uso del francese e dell’italiano. E anche qui c’è il mio contributo.
    Ho sempre a cuore i temi che toccano i miei sentimenti e che sono importanti per la Comunità. La generazione di chi è arrivato negli anni ’50 e ’60 sta invecchiando e deve essere aiutata in termini di assistenza sanitaria e messa nelle condizioni di  mangiare il cibo che preferisce, giocare a carte o a bocce, parlare nella lingua che capisce. Se oggi occupo questa posizione è merito dei miei genitori
    che hanno deciso di venire nel più bel Paese al mondo. Cosa che loro all’epoca ignoravano, ma da cui io ho tratto un enorme vantaggio”.

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