MONTRÉAL – È cominciato il conto alla rovescia per le elezioni comunali a Montréal, in programma il 6 e 7 novembre, dalle 9:30 alle 20. In tutto, gli eletti saranno 103: il Primo o la Prima cittadina della città, 18 sindaci di arrondissements, 46 consiglieri comunali e 38 consiglieri municipali. Tra i nuovi 46 consiglieri comunali vuole assolutamente esserci anche Dominic Perri, che si candida nel distretto di Saint-Léonard-Ovest nelle fila di Ensemble Montréal con Denis Coderre (a livello centrale) e Michel Bissonnet (a livello locale). Dominic Perri ha insegnato Scienze per 29 anni e per 10 anni è stato membro del consiglio di amministrazione della STM. Nel 1982 è stato eletto per la prima volta consigliere comunale di Saint-Léonard. Quasi 40 anni di esperienza in politica. Un valore aggiunto che Perri vuole mettere a disposizione della Comunità. Soprattutto adesso che il quartiere si appresta ad una svolta epocale, con l’arrivo di 3 fermate del Rem (Réseau express métropolitain): a Lacordaire/Jean-Talon, Lacordaire vicino al municipio e Lacordaire/Couture, e delle 3 stazioni metro a Viau, Lacordaire e Langelier. “È la mia 11ª campagna elettorale a Saint-Léonard”, ci ha detto Perri, più che mai ‘innamorato’ del suo quartiere: “Serve tutta l’esperienza del passato per una svolta sostenibile per il futuro”. “In 40 anni Saint-Léonard è cambiata parecchio: una volta non c’erano palazzi, ma tanti terreni vuoti. Poi sono arrivati gli italiani che sono diventati proprietari dei duplex. Con gli anni è cambiata l’urbanistica, così come la demografia. Siamo 83 mila abitanti, ma resta l’identità unica di Saint-Léonard: non c’è una casa, o una strada, che non abbia le gocce di sudore degli italiani che l’hanno costruita”. E oggi sta per cambiare tutto. “Saint-Léonard è ad un punto di svolta. Con l’arrivo del metrò e del Rem, soprattutto il sud di Saint-Léonard è destinato a cambiare per sempre. Ci sono già dei progetti importanti, ma bisogna fare attenzione e puntare su investimenti fattibili, che preservino l’identità di Saint-Léonard e rispettino l’ambiente. Vorrei vedere non solo nuovi appartamenti, ma anche nuove imprese con posti di lavoro di qualità nel settore tecnologico e magari pure una sede universitaria distaccata. A gestire questa svolta deve essere gente preparata, che sa da dove veniamo e dove vogliamo andare”. Quali sono le problematiche del quartiere? “Dobbiamo risolvere il problema della sicurezza. Durante il confinamento per la pandemia, ho sentito al telefono circa 4 mila cittadini. Molti anziani erano depressi, ho cercato di rincuorarli. Adesso, quando fa buio, anche i più giovani hanno paura di uscire, sono preoccupati per questa ondata di criminalità. Ne abbiamo parlato col comandante della Polizia ed il problema è il personale ridotto. Mancano poliziotti, circa 300 in tutta l’isola. Con meno agenti sul terreno, i criminali hanno più libertà di movimento. Bisogna riempire i posti vacanti. Per la sicurezza della gente ed in secondo luogo per preservare il valore delle proprietà. Poi, va migliorata la pulizia delle strade, anche se questo dipende dai fondi che il Comune centrale stanzia e che negli ultimi 4 anni sono sempre diminuiti. La gente ci chiede più sicurezza, più pulizia, la potatura degli alberi su base regolare, la manutenzione e sorveglianza dei parchi, lo sgombero della neve in tempi rapidi. Servizi di qualità che vogliamo preservare. Tutti i nuovi progetti, inoltre, devono rispettare l’ambiente. Abbiamo regolamenti datati che vanno riformati, ci sono nuovi modi di costruire i palazzi. Per esempio, rispetto a 30 anni fa, c’è più luce naturale che entra dalle finestre, un diverso consumo di energia e tetti ecologici. Saint-Léonard ha tutto per diventare una cittadina invidiabile, senza però consentire che si costruisca in modo indiscriminato”. Un aiuto potrebbe arrivare da un’amministrazione Coderre. “Con Valerie Plante, siamo stati messi da parte. Con Coderre avremo più fondi per garantire la sicurezza e lo sviluppo dell’est”. Programmi specifici per giovani e anziani? “Tanti hanno lasciato Saint-Léonard, ma altrettanti ritornano per riavere i servizi a cui erano abituati e che non hanno trovato altrove. Per gli anziani, Saint-Léonard offre parchi e padiglioni con attività come bocce e carte. La vita nei parchi è come quella nelle piazze italiane. Saint-Léonard è una grande famiglia: ecco la nostra unicità”. Jean-Talon merita di più. “Puntiamo a rianimare e modernizzare Jean-Talon, restituendola ai fasti di 30/40 anni fa. Abbiamo un progetto ambizioso: aspettiamo l’apertura delle 3 stazioni metrò per renderla un’arteria commerciale con una vitalità unica, marciapiedi più larghi, più caffè e immobili rinnovati. Un po’ come Via del Corso a Roma. Coinvolgendo tutte le Comunità culturali. E qualche albero in più attorno alle stazioni metro, tenendo però conto dei cavi e delle tubature sotterranee. Le biciclette vanno bene, ma dove è possibile: abbiamo visto gli incidenti, non bisogna esagerare per motivi ideologici. I dossi a Saint-Léonard non ci sono. Troppi inconvenienti: l’acqua durante l’inverno si accumula, gela, c’è il rischio di perdere il controllo dell’autovettura, i camion di notte farebbero troppo rumore ed i tempi dello sgombero della neve si allungherebbero”. Dominic Perri è pronto. “Sono più entusiasta che mai, perché c’è qualcosa di nuovo che sta per accadere. Un rinnovamento cruciale che non voglio perdermi, dopo 40 anni di duro lavoro”. (V.G.)
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Angela Gentile: “Pronta a fare la differenza per i concittadini”
MONTRÉAL – È cominciato il conto alla rovescia per le elezioni comunali a Montréal, in programma il 6 e 7 novembre, dalle 9:30 alle 20. Nell’arrondissement di Saint-Léonard, per il posto di consigliera comunale a Saint-Léonard-Est, Angela Gentile si presenta con il partito “Ensemble Montréal”, che si candida a governare la metropoli con Denis Coderre e ad amministrare l’arrondissement con Michel Bissonnet.
Donna d’affari e madre di tre figlie, Angela Gentile – originaria di Cattolica Eraclea (Agrigento) – è nata e cresciuta a Saint-Léonard, vicino alla chiesa di Monte Carmelo, dove ha assorbito quella “spiritualità” che le ha trasmesso “equilibrio e buonsenso”. “Innanzitutto – ci ha detto Angela – ringrazio tutti coloro che hanno partecipato al voto per anticipazione l’8 marzo del 2020, in occasione delle elezioni parziali, prima che il 13 marzo le elezioni venissero annullate per la pandemia. Per oltre 20 mesi non ho mai smesso di aiutare la Comunità”. Titolare di una laurea in Amministrazione all’UQAM, trilingue, dopo essere già stata sollecitata anche in passato, ora Angela è pronta a lavorare per Saint-Léonard, dove dirige il famoso vivaio ‘Mega Centre Montreal (Pépinière Gentile)’, compagnia fondata dal padre nel 1963. “Sono sempre stata affascinata dalla politica: da piccola sentivo i miei nonni parlare di Drapeau, Levesque e Trudeau. Dopo essermi dedicata alla famiglia e alla ditta di famiglia, è arrivato il momento di fare la differenza per i concittadini”. Il ‘porta a porta’ va avanti a gonfie vele: “Sento l’appoggio della cittadinanza. Il mio ufficio è la mia macchina, sono sempre in giro”. “Ho scelto di candidarmi con Bissonnet perché, per sapere dove andiamo, dobbiamo prima capire da dove veniamo. Ho scelto l’esperienza, la competenza ed il rispetto dell’identità di Saint-Léonard, che oggi è un bellissimo arrondissement. Per questo gli italiani che l’hanno costruita meritano servizi adeguati”. Per Angela Gentile le priorità sono quattro: “Innanzitutto la sicurezza. Dobbiamo fare tutto il possibile per impedire che le bande di strada prendano il sopravvento. Più poliziotti e anche guardie private, se necessario. Più illuminazione nei pressi di parchi e padiglioni. La gente deve poter passeggiare la sera. Numero 2: la pulizia ed il decoro urbano. Bisogna sensibilizzare la popolazione ma anche potenziare i servizi, che sono stati tagliati (come la raccolta dei rifiuti). Più cassonetti dell’immondizia. Cose logiche e facili. Bisogna tornare ad avere fiducia nel servizio pubblico, rendendo le cose meno complicate e più efficienti. Il terzo punto è l’identità. Saint-Léonard sta cambiando, è un Municipio sempre più multiculturale e dobbiamo prepararci all’arrivo della Metro e del REM. Sarà una zona della città molto affollata, un’ottima notizia soprattutto per il polo industriale, il nostro gioiello nascosto. Abbiamo tantissime imprese che però hanno diffcoltà ad attrarre operai, a causa del trasporto fino ad oggi inadeguato. Finalmente potremo attirare anche tanti specialisti in nuove tecnologie. Ci saranno sempre più abitazioni e dovremo vivere in armonia. Saint Léonard aumenterà di popolazione e di valore. Dovremo conciliare valori tradizionali con la tecnologia ed il futuro imprenditoriale. Il quarto punto è lo sviluppo sostenibile. Per i permessi di ristrutturazione, bisogna sollecitare le innovazioni anche con nuove sovvenzioni pubbliche, ma sempre nel rispetto dell’ambiente. Sulle biciclette, dobbiamo essere logici: alcuni percorsi sono pericolosi e lo vediamo con i frequenti incidenti. E poi non si può costruire una pista ciclabile senza consultare i residenti. Per moderare la velocità, infine, sono pronta a proporre di installare più dossi artificiali, se necessario”. Gentile ha le idee chiare anche sui suoi due leaders. “Bissonnet è praticamente un italiano francofono. È uno di noi. Imparo ogni giorno da lui, ha entusiasmo, è determinato, è sempre positivo e all’ascolto”. “Ho letto il libro di Coderre, ha trascorso anni difficili. Ha avuto coraggio. È in forma. È un capo aperto, ha molte buone idee, soprattutto su imprese ed investimenti. La squadra dei candidati di Ensemble MTL riflette di più lo spirito di Montréal, una città cosmopolita e internazionale. Da soli andiamo più veloci, ma insieme andiamo più lontano. E insieme, con la solidarietà della nostra Comunità, possiamo andare molto lontano”. (V.G.)
L’uomo forte al comando non piace
IL PUNTO di Vittorio Giordano
Alla fine ha vinto Valérie Plante, un’antropologa prestata alla politica, una donna come tante; fino a un paio di mesi fa una perfetta sconosciuta, la tipica donna della porta accanto: semplice, spontanea e sorridente. Un’outsider dalle idee nuove, coraggiose e innovatrici. L’anti-politica fatta persona. Una boccata di aria fresca per i montrealesi che, esasperati da un città sempre più un cantiere a cielo aperto (il cono arancione è ormai più popolare dello Stadio Olimpico, come simbolo della città), hanno colto la palla al balzo per sbarazzarsi di un Sindaco che negli ultimi tempi è apparso sempre più eccentrico ed egocentrico, con la propensione a concentrare su di sé il potere e l’attenzione. Un uomo solo al comando, questa la percezione generale; sicuramente competente ed esperto, dotato di esperienza e contatti. Un Sindaco determinato, un politico di lungo corso, intraprendente e affidabile. Ma che, col passare del tempo, si è fatto prendere la mano dalla sua stessa leadership, sempre più carismatica, sempre più inflessibile, sempre meno conciliante. Fino al punto di prendere sottogamba la sua stessa rielezione, data per scontata. Un errore che Coderre ha pagato a caro prezzo. Ecco perché, al netto della novità-Plante e del suo programma ricco di spunti, a perdere è stato soprattutto Denis Coderre. Convinto di farcela ‘a prescindere’ (i sondaggi di inizio campagna elettorale davano la Plante in ritardo di 14 punti), il Sindaco uscente si è adagiato sugli allori conducendo una campagna elettorale tutto sommato blanda e sufficiente, più rivolta al passato che al futuro, più protesa a celebrare le realizzazioni degli ultimi 4 anni che a proiettarsi verso il 2021. Coderre è stato troppo impegnato a continuare a fare il Sindaco, a sbrigare gli affari correnti, a pianificare i prossimi incontri internazionali: non c’era tempo per chiedere ai cittadini un secondo mandato. Ha continuato, imperterrito, a fare il Sindaco a tempo pieno, a parlare da ‘primus inter pares’, recalcitrante a rimettersi in gioco. Del resto la storia di Montréal parla chiaro: solo Sarto Fournier, nel 1957-1960, sconfitto da Jean Drapeau, non fu riconfermato alla guida della città per un secondo mandato. In altre parole, altri 4 anni al Comune era l’unico scenario possibile e immaginabile. Salvo poi capire, col passare della campagna elettorale, che Valérie Plante stava cavalcando un’onda crescente e che i montrealesi stavano per voltargli le spalle. Perché le elezioni non sono mai una formalità. L’eccessiva sicurezza si è trasformata, quindi, in allarmante incertezza. E così, negli ultimi giorni, quando i sondaggisti hanno certificato una lotta serrata, Coderre si è buttato a capofitto nel ring della campagna elettorale. Ma la fretta e la paura, si sa, sono cattive consigliere. E infatti l’approccio non è stato dei migliori: Coderre è apparso quasi sempre sulla difensiva e intento a confutare il programma dell’avversaria, piuttosto che a spiegare i propri punti di forza. Una campagna ‘contro’ che, paradossalemte, si è rivelata un autogol che ha spianato la strada alla Plante. È stata la presunzione di una vittoria facile a condannare Coderre ad un tracollo assordante e fragoroso. A battere Coderre, prima ancora che Valérie Plante, è stato lo stesso Denis Coderre. Che è rimasto se stesso, suo malgrado, fino alla fine: lascerà la politica municipale, non farà il leader dell’opposizione al Comune di Montréal. Senza le luci della ribalta, Coderre esce di scena: se non è lui l’attore-protagonista, preferisce farsi da parte. Dimenticando che in politica, come nella vita, bisogna anche saper perdere.
ELEZIONI MUNICIPALI: Valérie Plante
conquista MontréalLa 45ª Prima Cittadina della città è stata eletta con il 51,4% dei voti
Montréal – Un’antropologa specializzata in museologia al posto di un politico di professione. Montréal ha deciso di voltare pagina scegliendo di affidare le chiavi della città a Valérie Plante, fino a due mesi fa una perfetta sconosciuta, un’outsider che in 45 giorni di campagna elettorale è riuscita a ribaltare i pronostici della vigilia conquistando la fiducia dei montrealesi. Fino a diventare la prima donna Sindaco della storia di Montréal, la 45ª Prima Cittadina. Le cifre parlano chiaro: Valérie PLANTE, leader di Projet Montréal, ha vinto con il 51,36% dei consensi (243.242 voti), mentre Denis CODERRE, il grande sconfitto, non è andato oltre il 45,63% (216.104 preferenze). Ancora una volta bassa l’affluenza: degli 1.142.948 elettori, si sono recati a seggi solo in 485.345, ovvero il 42,46% degli aventi diritto (nel 2013 il tasso di partecipazione era stato del 43,3%).
11 ARRONDISSMENTS SU 19
Projet Montréal ha conquistato 11 arrondissements su 19, inclusa Ville-Marie: Ahuntsic-Cartierville, Côte-des-Neiges–Notre-Dame-de-Grâce, Lachine, Le Plateau-Mont-Royal, Sud-Ouest, L’Île-Bizard–Sainte-Geneviève, Mercier-Hochelaga-Maisonneuve, Outremont; Rosemont–La Petite-Patrie, Ville-Marie, Villeray–Saint-Michel–Parc-Extension. All’Équipe Coderre sono rimasti 6 Municipi: Montréal-Nord, Pierrefonds-Roxboro, Rivière-des-Prairies–Pointe-aux-Trembles, Saint-Laurent, Saint-Léonard e Verdun. I rimanenti due – Anjou (Luis Miranda) e LaSalle (Manon Barbe) – hanno apertamente appoggiato la nuova Sindaca.
34 SEGGI SU 65 AL CONSIGLIO COMUNALE
Una vittoria netta che si traduce anche in una chiara maggioranza al consiglio comunale: su 65 seggi (Sindaco, 18 Sindaci municipali e 46 Consiglieri comunali) 34 sono appannaggio di Projet Montréal, 25 vanno all’Équipe Coderre – all’opposizione senza il suo leader, che ha già annunciato l’uscita di scena dalla politica municipale – mentre 3 spettano all’Équipe Barbe di LaSalle, 2 all’Équipe Anjou di Luis Miranda e 1 a Coalition Montréal. Sei seggi, questi ultimi, che dovrebbero sostenere la giunta Plante. Benoit Dorais, che sarà il presidente del comitato esecutivo, è stato rieletto nell’arrondissement del Sud-Ouest con il 72% dei consensi. Tutti i candidati-vedette di Projet Montréal sono stati premiati dagli elettori; tra cui Émilie Thuillier, Prima Cittadina di Ahuntsic-Cartierville, che ha battuto Harout Chitilian (Équipe Coderre). Sorprendenti e decisive (in negativo) per Coderre le sconfitte di Réal Ménard a Mercier–Hochelaga-Maisonneuve, di Anie Samson a Villeray–Saint-Michel–Parc-Extension e di Russell Copeman a Côte-des-Neiges–Notre-Dame-de-Grâce. Nel distretto di Saint-Jacques, battuto il fondatore di Projet Montréal, Richard Bergeron, recentemente passato nelle fila di Coderre. Ce l’ha fatta, invece, Hadrien Parizeau (Ahuntsic-Cartierville).
UN’ANTROPOLOGA IN POLITICA DAL 2013
Nata nel 1974 a Rouyn-Noranda, Valérie Plante ha lasciato l’Abitibi-Témiscamingue a 15 anni, per andare a studiare inglese a North Bay, in Ontario. Arriva a Montréal nel 1994 per studiare Antropologia. Titolare di un master in Museologia e un’abilitazione in intervento multietnico, la Plante ha operato nel settore culturale, comunitario (la Fondation Filles d’Action) e sindacale, in particolare come coordinatore di progetti e responsabile delle comunicazioni. Nel 2013 il salto in politica e, come candidata di Projet Montréal (all’epoca diretta da Richard Bergeron), viene eletta consigliera comunale nel distretto di Sainte-Marie nell’arrondissement Ville-Marie, battendo una politica di lungo corso come Louise Harel. Nel 2016 diventa leader del partito, dopo una lotta con Guillaume Lavoie (998 contro 919 voti). Sposata con l’economista Pierre-Antoine Harvey, Valérie Plante, 43 anni, è madre di due figli, di 11 e 14 anni, e risiede nel quartiere di Rosemont–La Petite-Patrie.
CODERRE LASCIA LA POLITICA MUNICIPALE
Dopo Sarto Fournier nel 1957-1960, battuto da Jean Drapeau, Denis Coderre è stato il secondo Sindaco della storia della città a ‘durare’ per un solo mandato. Nato a Joliette, ma tuttoggi residente a Montréal-Nord, Coderre non era più abituato alla sconfitta: non ne subiva una dalla prima elezione a deputato federale di Bourassa nel 1997. “Ho augurato buona fortuna alla 45ª Sindaca Valérie Plante – ha detto Coderre ai suoi sostenitori riuniti all’Olympia in un’atmosfera di incredulità e delusione -: ha fatto una bella campagna elettorale. Le ho fatto i complimenti promettendole una transizione collaborativa”. Poi l’annuncio: “Lascio la vita politica municipale, quindi non prenderò il posto della mia collega e amica Chantal Rossi come ‘colistière’. Coderre è visibilmente scosso, ma difende con orgoglio il suo operato: “Quando si prendono decisioni difficili ma necessarie, su temi come la sanità pubblica, la sicurezza e l’ambiente, i consensi non sono sempre unanimi”. Poi chiude rivolgendosi ai suoi candidati: “Mi dispiace per chi non ce l’ha fatta, mi prendo tutta la responsabilità della sconfitta”.
LAVAL CONFERMA MARC DEMERS
Con un tasso di partecipazione del 35,64%, Marc Demers (Mouvement lavallois) è stato rieletto con il 46,24% dei consensi. Michel Trottier, del Parti Laval, è arrivato secondo con il 20,4 % dei voti. Al terzo posto Jean Claude Gobé (17.624 voti, 16%). Demers avrà dalla sua parte 19 consiglieri su 21, un bel passo avanti rispetto al 2013, quando aveva ottenuto il 44,2% e 18 seggi al consiglio comunale.
A RéGIS LABEAUME UN QUARTO MANDATO
Nessuna sorpresa a Québec city, dove il Sindaco uscente, Régis Labeaume, è stato rieletto per la quarta volta con il 55% dei voti. Lontani i suoi avversari: Jean-François Gosselin di Québec 21 ha raccolto il 28% dei voti, mentre Anne Guérette di Démocratie Québec non è andata oltre il 15%.
BISSONNET RIELETTO PER LA 3a VOLTA a ST-léonard
Candidato con Denis Coderre, Michel Bissonnet viene confermato per un terzo mandato grazie al 65% dei consensi: per lui 11.539 voti, contro 5.449 per Julie Caron (30%) e 897 per Tommaso Di Paola (5%). Rieletti tutti i consiglieri: Patricia Lattanzio, consigliera comunale per il distretto di Saint-Léonard Est (5.255 voti, 67%); Lili-Anne Tremblay, consigliera d’arrondissement, per il distretto di Saint-Léonard Est (4.523 voti, 59%); Dominic Perri, consigliere comunale per il distretto di Saint-Léonard Ouest (6.567 voti, 67%) e Mario Battista, consigliere d’arrondissement per il distretto di Saint-Léonard Ouest (6.223 voti, 64%).
GLI ITALO-CANADESI ELETTI A MTL
Tra gli “italiani” eletti nel Comune di Montréal, ricordiamo: Giovanni Rapanà come consigliere comunale nel quartiere di Rivière-des-Prairies–Pointe-aux-Trembles; Chantal Rossi come consigliera comunale a Montréal-Nord; Giuliana Fumagalli (nella foto a destra) come Sindaco e Rosannie Filato come consigliera comunale di Villeray-Saint-Michel-Parc-Extension; Laura Palestini e Josée Troilo come consiglieri d’arrondissement a LaSalle; Fanny Magini come consigliera d’arrondissement a Outremont; Francesco Miele come consigliere comunale a Saint-Laurent; e Normand Marinacci come Sindaco de L’Île-Bizard-Sainte-Geneviève.
Chi sarà il prossimo Sindaco di Montréal?
Domenica 5 novembre elezioni municipali in Québec
Montréal – Tutto pronto nella Belle Province per le elezioni municipali di domenica 5 novembre. In palio ci sono 8.000 posti di consiglieri in 1.105 città del Québec. A Montréal, Denis Coderre, Sindaco in carica, cerca la riconferma a scapito di Valérie Plante, leader di Projet Montréal, dal 2013 consigliera municipale di Ville-Marie, sostenuta anche da Jean Fortier, leader di ‘Coalition Montréal’, ex presidente del comitato esecutivo dell’amministrazione di Pierre Bourque. In lizza anche i candidati indipendenti Bernard Gurberg, Fabrice Ntompa Ilunga, Tyler Lemco, Philippe Tessier e Gilbert
Thibodeau.TRA REALIZZAZIONI E PROMESSE
Denis Coderre è orgoglioso di quanto già fatto: lo statuto di Metropoli per Montréal; il taglio degli sprechi e il ritorno al budget in attivo; il nuovo patto fiscale con la Provincia; una distribuzione più equa dei finanziamenti agli arrondissements; ponti, strade e autostrade più sicure; più BIXI, più alberi; acqua più pulita; basta sacchi di plastica e lotta alla povertà. Dal canto suo, Valérie Plante guarda al futuro: meno tasse per le famiglie (abolizione della tassa di “Benvenuto” per quelle con figli a carico) ed i commercianti danneggiati dai cantieri stradali, che saranno monitorali da un dipartimento dedicato della polizia, con un’unità specializzata nel controllo della qualità; creazione di una nuova metro e acquisto di 300 nuovi autobus per decongestionare il traffico, con il trasporto pubblico gratuito per giovani e anziani.
103 SEGGI
Domenica, però, i montrealesi si recheranno alle urne non soltanto per eleggere il Primo Cittadino della città, ma anche per scegliere i Sindaci dei 18 arrondissement (il Sindaco di Montréal è automaticamente anche il Sindaco di Ville-Marie), 46 consiglieri comunali e 38 consiglieri municipali. Complessivamente, gli eletti saranno 103. La composizione del consiglio comunale dipende dalla densità demografica dei singoli quartieri: più residenti, più consiglieri comunali. A Québec city, Régis Labeaume, Sindaco dal 2007, chiederà ai suoi elettori l’ennesima riconferma: questa volta dovrà vedersela con Anne Guérette, di Démocratie Québec, e Jean-François Gosselin, di Québec 21.
I CANDIDATI “ITALIANI” NELL’ISOLA DI MONTRÉAL
Nel quartiere di Saint-Léonard Michel Bissonnet si ricandida con Dominic Perri, Patricia Lattanzio, Mario Battista e Lili-Anne Tremblay. Il Sindaco uscente dovrà vedersela con la squadra di Project Montréal, che ‘schiera’: Julie Caron come candidato Sindaco e Arij-Abrar El Korbi, Giovanni Capuano, Oualid Frej e Anick Druelle come candidati consiglieri. Da notare la corsa a Sindaco anche dell’indipendente Tommaso Di Paola. Nell’arrondissement di Anjou, a sfidare Luis Miranda (Équipe Anjou), Sindaco dal 2001, e Rémy Tondreau (Projet Montréal), nella cui squadra si candida anche Julie De Martino, sarà Angela Mancini (Èquipe Coderre) con Michèle Gagné, Mario Robert, Michele Di Genova Zammit e René Gauthier. Nel quartiere di Rivière-des-Prairies–Pointe-aux-Trembles, a contendere la rielezione di Chantal Rouleau (Équipe Denis Coderre), che tra le sue fila punta, tra gli altri, su Giovanni Rapanà, sarà Pietro Mercuri (Projet Montréal). Per ‘spodestare’ Manon Barbe (Prima Cittadina di LaSalle dal 2003), che nel distretto di Sault-Saint Louis si affida a Laura Palestini (Équipe Barbe Team) e in quello di Cecil-P.-Newman punta su Josée Troilo (entrambi come consiglieri municipali), Denis Coderre risponde con Monique Vallée: la candidata-Sindaco confida, tra gli altri, su Pino Asaro, che mira a conquistare il distretto di Cecil-P.-Newman come consigliere comunale. Per riuscirci dovrà vedersela con Yasmina El Babarti Jimenez (Projet Montréal), Lise Zarac (Équipe Barbe) e Carolina Caruso (indipendente). Qui di seguito tutti gli altri candidati italiani: Giovanna Giancaspro (Coalition Montréal) nell’arrondissement di Ahuntsic-Cartierville; Gabriel Retta (Èquipe Coderre) e Gianpaolo Trani (indipendente) a Cote-des-Neiges – Notre-Dame-de-Grace; Dominic Rossi (Équipe Dauphin Lachine) a Lachine; Normand Marinacci (Projet Montréal) all’Île-Bizard–Sainte-Geneviève; Richard Celzi (Équipe Denis Coderre) a Mercier–Hochelaga-Maisonneuve; Chantal Rossi (Équipe Denis Coderre) a Montréal-Nord; Fanny Magini (Projet Montréal) nell’arrondissment di Outremont; Manuela De Paoli (Vrai changement pour Montréal) nel quartiere di Pierrefonds-Roxboro; Francesco Miele (Équipe Denis Coderre) nell’arrondissment di Saint-Laurent; Giuliana Fumagalli e Rosannie Filato (Projet Montréal – Équipe Valérie Plante) nel quartiere di Villeray–Saint-Michel–Parc-Extension. Candidati italo-canadesi anche fuori dal Comune di Montréal, ma sempre all’interno dell’isola: Dino Mazzone si candida a consigliere nel comune di Montréal Ouest; così come Mario Prata (Èquipe Coutu) nel comune di Montréal-Est e Antonio D’Amico nel comune di Westmount. Nel comune di Baie-d’Urfé, Maria Tutino (Équipe Baie-D’Urfé Team) si candida a Prima Cittadina, mentre Giovanni Farinacci e Josie Caruso puntano a diventare consiglieri. Al posto di consigliere punta anche Rob Mercuri, nel comune di Beaconsfield. Italo-canadesi candidati anche nel comune di Kirkland: Luciano Piciacchia nel distretto di Holleuffer e Domenico Zito nel distretto di Lacey-Green Est. Un po’ di tricolore anche a Pointe-Claire: John Belvedere candidato Sindaco, Michael D’Arrisso per il posto di consigliere del di Cedar/LeVillage e Stephen Cascioli come consigliere del distretto di Lakeside. A Dorval, due italo-canadesi si candidano a Sindaco: Giovanni Baruffa e Mario Mammone; come consiglieri Michele Nizzola nel distretto Désiré-Girouard, Claudio DiLorenzo nel distretto Fénelon ed Antonella Rosa Mendicino nel distretto Strathmore.
I RISULTATI DEL 2013
In Québec le elezioni comunali si svolgono ogni 4 anni, la 1ª domenica di novembre: le prossime si terranno il 7 novembre 2021, mentre le ultime si sono tenute il 3 novembre 2013. Quattro anni fa Denis Coderre ha conquistato il 32% dei consensi, seguito da Mélanie Joly (26%), Vrai Changement pour Montréal, Richard Bergeron (25%), Project Montréal, e Marcel Coté (13%), Coalition Montréal. L’affluenza è stata del 43,3%, quattro punti in più rispetto al 2009. Gli elettori iscritti alle liste elettorali sono 1.139.000, 38 mila in più rispetto al 2013.
IL 6,54% HA GIÀ VOTATO
Malgrado la pioggia, il 6,54% degli elettori montrealesi – ossia 74.733 cittadini – si sono già recati alle urne (25, in tutto, gli uffici elettorali aperti) domenica scorsa, 29 ottobre, dalle 12 alle 20, esercitando il “voto anticipato”. Un risultato migliore rispetto al 2013, quando a votare con una settimana di anticipo era stato il 5,58% degli aventi diritto.
GLI ULTIMI SONDAGGI
La sfida è più che mai aperta ed ogni voto potrebbe rivelarsi decisivo. Secondo un ultimissimo sondaggio CROP/Radio-Canada divulgato lunedì mattina, Valérie Plante conquisterebbe il 39% dei consensi, contro il 37% a favore di Denis Coderre. Gli indecisi sarebbero ancora il 17% degli aventi diritto. Secondo un altro sondaggio, firmato Léger Marketing e reso pubblico la settimana scorsa, Plante e Coderre sarebbero a pari merito, con il 38% a testa nelle intenzioni di voto. Coderre sarebbe avanti tra i francofoni e Plante tra gli anglofoni.
Tributo ai lavoratori italiani immigrati
La targa commemorativa è stata svelata il 1º agosto scorso nella Casa d’Italia dal Ministro Coiteux, i deputati Iacono e Lametti, il Sindaco Coderre, il Console d’Italia Lonardo, il presidente del Congresso Colavecchio e l’appassionato di storia comunitaria Lucca
Montréal – Una targa commemorativa per rendere omaggio ai tanti immigrati italiani che, con il duro lavoro, hanno contribuito alla crescita del Canada. A svelarla, il primo agosto scorso, nella cornice storica della Casa d’Italia di Montréal, sono stati il Ministro della Sicurezza Pubblica e degli Affari Municipali, Martin Coiteux, i deputati federali Angelo Iacono e David Lametti, il Sindaco Denis Coderre, il Console d’Italia Filippo Lonardo, il presidente del Congresso Nazionale Italo-Canadese Roberto Colavecchio e l’appassionato di storia comunitaria Pietro Lucca. Il governo canadese, attraverso i suoi rappresentanti, ha messo in luce il ‘peso’ storico che hanno avuto i lavoratori italiani nello sviluppo economico e sociale del Canada all’inizio del XX secolo. “Rendiamo omaggio al lavoro e ai sacrifici di questi italiani”, ha sottolineato Filippo Lonardo, Console d’Italia a Montréal. “Questo tributo – ha aggiunto Roberto Colavecchio – testimonia come la Comunità italiana si sia ben integrata in Canada”. Pietro Lucca, ricercatore appassionato di storia comunitaria, ha sottolineato come, oltre all’immenso debito che il Canada ed il Québec hanno nei confronti delle braccia italiane, non va traascurato il non meno importante contributo intellettuale: da Verrazzano ai cartografi, dai religiosi ai militari, dagli artisti ai professionisti di tutti i settori della società. Come emerso nel corso dell’evento, la prima ondata migratoria risale al 1880, quando molti italiani decidono di stabilirsi in Canada per sfuggire alla difficile situazione economica in Italia. E così, attraversato l’oceano, le braccia italianane si rivelano indispensabili per costruire ferrovie, produrre acciaio e lavorare in miniera. Tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, sono stati circa 199 770 gli italiani immigrati in Canada, per l’80% come lavoratori stagionali, quindi temporanei. Con lo scoppio della Prima Guerra mondiale, però, in più di 100 000 italiani decidono di restare, dando origine a tante “Piccole Italie” in tutto il Paese. “La Comunità italiana ha fornito un contributo fenomenale al Canada – ha detto il Ministro della Sicurezza Pubblica, Martin Coiteux -: non solo San Leonard, ma tutto il Canada non sarebbe lo stesso oggi”. “La storia dei migranti è la nostra storia: non potremo mai dimenticare che ogni mattone nei nostri edifici è stato messo con il sudore della fronte dei nostri immigrati”, ha detto Angelo Iacono, deputato per Alfred-Pellan, che ha parlato a nome del Ministro dell’Ambiente e del Cambiamento climatico, nonché responsabile di Parcs Canada, Catherine McKenna.
La Piccola Italia rende omaggio alla Sicilia
IL 13 AGOSTO SI È CHIUSA LA 24ª EDIZIONE DELLA SETTIMANA ITALIANA DI MONTREAL
Servizio fotografico: Sara Barone
Montréal – Oltre che per le temperature gradevoli (al netto di qualche temporale passeggero), la Settimana Italiana 2017 sarà ricordata per i suoni, i sapori, i colori, le tradizioni, gli usi e i costumi di una Regione ricca e sorprendente come la Sicilia, su cui quest’anno il Congresso Nazionale Italo-canadese, sezione Québec, che da 24 anni organizza la kermesse, ha deciso di puntare i riflettori. Sicilia che ha ricevuto l’omaggio più grande domenica 13 agosto quando, nel cuore della Piccola Italia, sono andati in scena i due eventi-clou del fine settimana: la sfilata in costumi d’epoca col carretto siciliano (dai colori sgargianti) e la musica popolare (tarantelle e canti tradizionali) con friscalettu, tamburello e fisarmonica; e l’opera lirica di Pietro Mascagni, “Cavalleria Rusticana”, che, come da tradizione, ha chiuso la manifestazione dell’orgoglio tricolore a Montréal sul palco “Mastro San Daniele” di boulevard St-Laurent, all’angolo St-Zotique. Un orgoglio reso ancora più profondo e autentico dalla presenza del Maestro Gianluca Martinenghi, che per il nono anno consecutivo è giunto direttamente dal Bel Paese per dirigere l’orchestra sinfonica della Settimana Italiana. Un appuntamento che ormai caratterizza sempre più la già frizzante e dinamica estate montrealese, al pari di eventi ‘storici’ come il Festival del Jazz, Just For Laughs e Les FrancoFolies de Montréal. Ad assistere allo spettacolo teatrale tantissime personalità, tra cui il Sindaco di Montréal Denis Coderre, il deputato federale Angelo Iacono, la Ministra provinciala Rita de Santis, il direttore della Cassa Popolare Canadese Italiana Mariano De Carolis, il Sen. Basilio Giordano con la consorte Nina, Lino e Mirella Saputo, Giuseppe Borsellino accompagnato dalla consorte Elina. Non solo Opera: i quasi mezzo milione di visitatori (queste le prime stime) hanno potuto ammirare da vicino la ricchezza della cultura italiana attraverso la sfilata di moda, i concorsi culinari, i tornei di carte, le degustazioni, le conferenze, le mostre d’arte, le esposizioni di auto e moto, le esibizioni musicali, i tour turistici nella Piccola Italia, ed i tantissimi chioschi in rappresentanza di sponsors, organismi comunitari e associazioni territoriali. Tra questi spiccava quello del Cittadino Canadese, che ha distribuito oltre 1.000 giornali con i ricercatissimi calendari di Serie A e Serie B che tanti appassionati aspettavano con impazienza. “È stata un’edizione eccellente – ha dichiarato, con soddisfazione, il presidente del Congresso, l’avv. Tony Sciascia – la migliore di tutte, tutto è andato decisamente bene, non poteva andare meglio. Il maestro Martinenghi, in particolare, si è dimostrato di una pazienza fuori dal comune, dando tutto per organizzare la “Cavalleria Rusticana”, che si è rivelata una performance incredibile. La poca pioggia caduta venerdì non ha avuto nessun impatto sull’evento: dopo 10 minuti, infatti, è subito rispuntato il sole. Ringrazio tutti i volontari, la direttrice generale Josie Verrillo che, come al solito, ci mette il cuore, e gli sponsors, senza i quali non avremmo mai potuto organizzare delle attività di questo livello”. L’avv. Sciascia guarda già al futuro con rinnovato entusiasmo: “Ne ho già parlato col Sindaco Coderre: il nostro augurio è che l’anno prossimo, la domenica successiva alla chiusura della kermesse, potremo mettere in scena la Bohème di Giacomo Puccini nel quartiere degli spettacoli, proprio a fianco di Place des Arts. Se riusciremo ad ottenere l’autorizzazione, sono convinto che sarebbe un successo incredibile ‘offrire’ la cultura italiana a tutto il pubblico quebecchese. In questo modo la Settimana Italiana entrerebbe di diritto a far parte dei grandi Festival di Montréal”. Un’idea magnifica, che permetterebbe un ulteriore salto di qualità della nostra Comunità mettendone in risalto, una volta ancora, il prezioso apporto allo sviluppo della società canadese e rinnovando il feeling che da sempre lega Montréal alla ‘dolce vita’ italiana. (V.G.)
Echi della festa
della Repubblica a MontréalPersonaggi e personalità allo stadio Saputo
Servizio fotografico: Sara Barone e Stefano Stagni
Montréal – “La più grande Festa della RepubblicaItaliana fuori dell’Italia”: così l’ha definita il Sindaco di Montréal, Denis Coderre, che il 4 giugno scorso ha partecipato, insieme al Primo Cittadino di Bologna, Virginio Merola, ed al cantautore romano, Antonello Venditti (gli altri due ‘superospiti’ della serata), alle celebrazioni per la 71ª edizione della Festa Nazionale. Celebrazioni senza precedenti, se consideriamo che ad ospitare gli oltre 6.000 connazionali, in molti “armati” di tricolore, di magliette azzurre e di sciarpe giallorosse (è risaputa la fede giallorossa di Venditti), sono stati la tribuna lato via Sherbrooke ed uno spicchio di curva lato Stadio Olimpico, sotto la quale hanno potuto degustare pasta, pizza e panini accompagnati da vini Domodimonti e Sicilia doc, tutti prodotti rigorosamente Made in Italy. Una festa speciale in un anno speciale: proprio nel 2017, infatti, il Canada celebra il suo 150º anniversario come Confederazione e la città di Montreal, una delle più antiche del Nord America, festeggia i 375 anni dalla sua Fondazione per opera di Jeanne Mance e Paul de Chomedey sieur de Maisonneuve. Una festa della Repubblica con un tifo…. da stadio, ma non per una partita di calcio, bensì per un profonfo sentimento patriottico di appartenenza. Una scommessa vinta dall’ambizioso Console Generale d’Italia a Montreal, Marco Riccardo Rusconi, bravo a ideare e ad organizzare l’evento, ma soprattutto a coinvolgere tanti sponsor che hanno contribuito attivamente a regalare un evento indimenticabile ad una Comunità sempre più protagonista in Québec e in Canada. Molti gli ospiti d’eccezione, come i Ministri quebecchesi Rita De Santis, Martin Coiteux e Carlos Leitão, l’Ambasciatore d’Italia a Ottawa Claudio Taffuri, la deputata italiana Francesca La Marca, i deputati italo-canadesi David Lametti, Angelo Iacono e Nicola Di Iorio, la Senatrice Marisa Ferretti Barth ed il Senatore Basilio Giordano. Insieme a tanta gente comune, di fronte ad un palco allestito tra Lamborghini e Ducati al centro della linea laterale, hanno assistito all’intervista della psichiatra Gabriella Gobbi, che insegna all’Università McGill; all’esibizione del cuoco-tenore Davide Bazzali, della soprano Giorgia Fumanti e del camaleontico Marco Calliari; e poi ai discorsi istituzionali del Console Rusconi, dell’On. Francesca La Marca, del Sindaco Virginio Merola e del Sindaco Denis Coderre. Per poi lasciarsi andare alle emozioni della musica intramontabile di Antonello Venditti. Per un finale traboccante di italianità. È stato un ricevimento popolare e democratico, per la gente, senza distinzioni, un inno al nostro orgoglio tricolore. Per questo motivo IL CITTADINO ha pensato di dedicare un’altra pagina alla festa nazionale, dando spazio ad altre foto che immortalano il nostro amore, profondo e incondizionato, per la Matrepatria. (V.G.)
Festa della Repubblica 2017
Venditti accende l’orgoglio italo-montrealese——————————
Corsa alla solidarietà: 120 mila $ da Québec e Montréal
Corsa alla solidarietà
(Foto: Sara Barone)
La Ministra St-Pierre ed il Sindaco Coderre hanno annunciato, rispettivamente, lo stanziamento di 60 mila $ nel corso di una conferenza stampa convocata al Centro Leonardo da Vinci, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Ottawa, Gian Lorenzo Cornado, e di diverse autorità politiche e personalità comunitarie
Montréal – Quando l’Italia soffre, il Québec (che conta circa 350 mila italo-canadesi) è sempre al suo fianco. Si è verificato in passato (l’ultima volta in occasione del terremoto che ha devastato l’Aquila nell’aprile 2009) e sta succedendo anche in queste ore. Il governo del Québec e il Comune di Montréal hannno stanziato, sebbene l’Italia non ne abbia fatto esplicita richiesta, rispettivamente 60 mila dollari (120 mila in totale) come gesto di solidarietà ed amicizia dopo il drammatico sisma che ha ucciso 292 persone nel centro della Penisola. L’annuncio è arrivato venerdì scorso, 26 agosto, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta al Centro Leonardo da Vinci, a St-Léonard (scelta altamente simbolica), ed alla quale hanno partecipato diverse autorità e personalità, tra cui l’Ambasciatore d’Italia a Montréal, Gian Lorenzo Cornado; il Console Generale d’Italia a Montréal, Marco Riccardo Rusconi; Martin Coiteux, Ministro della Sicurezza Pubblica e degli Affari municipali; Rita De Santis, Ministro dell’Accesso all’Informazione; Filomena Rotiroti, deputata di Jeanne-Mance–Viger; il Sindaco di Montréal, Denis Coderre; Christine Black e Michel Bissonnet, rispettivamente Sindaco di Montréal-Nord e Saint-Léonard; Francesco Miele, consigliere di Côte-de-Liesse; Sylvia Lo Bianco, consigliera di Montréal-Nord; Dominic Perri, consigliere di Saint-Léonard; Filomena Rotiroti, deputata di Jeanne-Mance–Viger; Giovanna Giordano, presidente del Comites di Montréal; Joey Saputo, presidente della Fondazione comunitaria Italo-Canadese; Pino Asaro, presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, regione Québec; Pat Buttino, direttore generale del CLDV; e Salvatore Cimmino, presidente della CIBPA.
120 MILA $ PER LA CROCE ROSSA CANADESE
‘Moderati’ dalla Rotiroti, prima la Ministra St-Pierre e poi il Sindaco Coderre hanno annunciato il versamento di un sostegno finanziario pari a 120.000 $ totali (60 mila il governo provinciale e 60 mila il Comune) che sarà devoluto al fondo di soccorso della Croce Rossa canadese per il sisma che ha scosso l’Italia centrale il 24 agosto.
ST-PIERRE: SOLIDALI CON UN PAESE UNICO
L’aiuto finanziario del Governo del Québec è di 60 000 $ e proviene dal Ministero delle Relazioni internazionali e della Francofonia e dal Ministero per la Pubblica Sicurezza: contribuirà a sostenere l’intervento condotto dalla Croce Rossa in Italia e permetterà di venire in aiuto delle vittime del sisma. “Tutti i Quebecchesi e le Quebecchesi – ha dichiarato la Ministra St-Pierre – sono toccati da questa prova che colpisce un Paese con cui abbiamo sviluppato un grande rapporto di amicizia. Con questo sostegno, desideriamo partecipare al lavoro collettivo appena cominciato, solidali con un Paese assolutamente unico. Facciamo, inoltre, appello alla generosità dei Quebecchesi per raccogliere dei fondi che consentano di fornire un aiuto concreto alle popolazioni dei paesi italiani duramente colpiti dal sisma”,.
COITEUX: ITALIANI TENACI E CORAGGIOSI
“Da tanto tempo il Québec intrattiene forti legami con l’Italia”, ha sottolineato il Ministro Coiteux, che è anche cittadino italiano. “Un importante sentimento di affetto si è sviluppato con la Comunità italiana, la cui vitalità contribuisce al dinamismo della metropoli e di tutta la società quebecchese. Gli Italiani sono persone coraggiose. Sono convinto che sapranno dar prova di forza e tenacia e il governo vuole appoggiarli in questa prova dolorosa”.
ROTIROTI: SCOSSA DAL BILANCIO DELLE VITTIME
“Come numerosi Quebecchesi di origine Italiana – ha affermato la Rotiroti – sono rimasta veramente scossa dai fatti avvenuti in Italia mercoledì mattina, soprattutto per il bilancio delle vittime che non cessa di aumentare dalle prime ore dopo la catastrofe. Ci auguriamo che questo annuncio possa aiutare il governo e il popolo italiano a superare questi momenti difficili”.
CODERRE: IMMAGINI COMMOVENTI, ORA SOLIDARIETà
Dal canto suo, il Comune di Montréal verserà una somma di altrettanti 60.000 $. “Dedico un pensiero speciale ai familiari delle vittime e anche alla Comunità italiana di Montréal che sta vivendo momenti difficili. Le immagini di questa catastrofe hanno commosso il mondo intero e un’umana solidarietà si impone in modo naturale. Sono lieto di annunciare che il Comune di Montréal contribuirà alla campagna di finanziamento della Croce Rossa canadese per le vittime del sisma con una somma di 60.000 $. L’iniziativa di Montréal e del Governo del Québec costituisce un gesto di grande sostegno, ed invito tutti i Montrealesi e i Quebecchesi a dare prova della loro consueta generosità”.
Si ricorda che i Quebecchesi e le Quebecchesi che sono
ancora alla ricerca di informazioni precise sulla situazione dei
loro cari che si trovano in Italia, possono comunicare con i servizi consolari canadesi: 1 800 387-3124 o 1 613 996-8885,
oppure via email: sos@international.gc.ca (in Canada)
e +39 06-85444-2911 oppure sos@international.gc.ca (in Italia)Christine Black Sindaco di Montréal-Nord
Montréal – La candidata del partito del Sindaco di Montréal, Denis Coderre, si è aggiudicata le elezioni parziali che si sono tenute domenica scorsa nell’arrondissement di Montréal-Nord (84 mila residenti, di cui il 40% immigrati). Con il 68,60% dei voti, Christine Black, 34 anni, ha superato di gran lunga la ‘rivale’ più agguerrita, Kerlande Mibel, di Projet Montréal, che ha ottenuto solo il 23,11% dei consensi. Gli altri due candidati, gli indipendenti Jacques Massicotte e Rached Teffaha, hanno ottenuto rispettivamente il 5,56% ed il 2,73% delle preferenze. L’affluenza alle urne è stato basso: ha votato solo il 20,57 degli aventi diritto. Lo scrutinio, ricordiamolo, si è reso necessario dopo le dimissioni a gennaio del sindaco Gilles Deguire, che deve difendersi dalle accuse di aggressioni sessuali su una minore.
CHI È IL NEO PRIMO CITTADINO – Molto impegnata nella Comunità, Black è molto popolare tra i residenti di Montréal-Nord. Dinamica e motivata, da molti anni fa parte di diversi tavoli di concertazione (come sviluppo sociale e gioventù) ed è stata membro del consiglio di amministrazione del Centro sanità e servizi sociali Ahuntsic/Montréal-Nord (CSSS). Si è inoltre distinta in seno a ‘Montréal-Nord in salute’, un tavolo di quartiere multisettoriale e multi-network, dove è intervenuta, tra l’altro, nelle discussioni riguardanti la casa e la sicurezza alimentare. Dal 2002 lavora al Centro giovanile L’Escale, di cui è direttrice da 10 anni. Black ha messo in opera numerosi ponti inter-generazionali, di cui ha beneficiato la Comunità intera. Diplomata in Servizi sociali e in Scienze, la candidata scelta da Coderre ha appena terminato un master all’ENAP in Pubblica Amministrazione, con la specializzazione in Sanità e Servizi sociali.
“FARE LA DIFFERENZA” – Christine Black si è detta pronta a lavorare con tutti i cittadini: anziani, giovani, famiglie e comunità culturali. La sua aspirazione è quella di “essere al centro dei cambiamenti” e di “fare la differenza”. “Le diverse comunità culturali di Montréal-Nord – ha dichiarato Christine nel corso della campagna elettorale – sono estremamente importanti per me: si tratta di una ricchezza che mi sta particolarmente a cuore”. (V.G.)