Tag: David Lametti

  • TRE MINISTRI ITALO-CANADESI

    TRE MINISTRI ITALO-CANADESI

    In tutto 38 Ministri, tanti volti noti e qualche matricola. Rispettata la parità di genere.
    Dieci i Ministri eletti in Québec, tre gli Italo-Canadesi riconfermati

    Mendicino alla Sicurezza Pubblica, Tassi ai Servizi Pubblici e Lametti alla Giustizia

    OTTAWA – Finalmente il Canada ha un nuovo governo. Dopo il voto del 20 settembre, il Primo Ministro Justin Trudeau ha annunciato il nuovo esecutivo, il terzo liberale di fila, il secondo consecutivo di minoranza (in Parlamento la maggioranza sarà solo relativa, non assoluta). Il rito del giuramento si è tenuto il 26 ottobre scorso, quasi un mese dopo, a Rideau Hall, la residenza ufficiale della Governatrice generale May Simon. Il Parlamento, invece, riaprirà solo lunedì 22 novembre.  In tutto 38 Ministri: 19 donne e 19 uomini, tanti volti noti e qualche matricola. Rispettata la parità di genere. Dieci i Ministri eletti in Québec, tre gli Italo-Canadesi riconfermati. Rispetto alla precedente squadra di governo, solo sette sono i Ministri che hanno conservato l’incarico assunto nel corso della precedente legislatura. Trudeau ha riconfermato il suo braccio destro, Chrystia Freeland, che ha assunto il doppio incarico di Vice Primo Ministro e Ministro delle Finanze. Importante conferma anche per l’italocanadese David Lametti nel delicato ruolo di Procuratore Generale e Ministro della Giustizia. Restano al governo, ma con incarichi diversi, altri due esponenti della Comunità Italo-Canadese: Filomena Tassi è stata nominata Ministro dei Servizi Pubblici, mentre Marco Mendicino lascia l’Immigrazione e passa alla Pubblica Sicurezza, un dicastero le cui competenze sono state divise con il neonato Ministero della Preparazione contro le Emergenze, sotto la responsabilità di Bill Blair. Una delle nomine più importanti è quella di Mélanie Joly, promossa a Ministro degli Affari Esteri, dopo essere stata responsabile dello Sviluppo Economico e delle Lingue Ufficiali. Premiata per il suo lavoro encomiabile in Québec nel corso dell’ultima campagna elettorale. La Joly prende il posto di Marc Garneau, che è sempre stato membro del gabinetto, dal ritorno al potere dei liberali nel 2015. L’ex astronauta potrebbe ricevere un incarico diplomatico, secondo quanto si vocifera a Parliament Hill. Anita Anand, ex Ministro dei servizi pubblici e dell’approvvigionamento, che si è distinta nella pianificazione dell’acquisto di vaccini contro il COVID-19, è stata nominata alla Difesa, in sostituzione di Harjit Sajjan, che è passata allo Sviluppo Internazionale. La Sajjan era finita al centro delle polemiche dallo scorso febbraio, per il modo in cui ha gestito lo scandalo delle molestie sessuali che vede coinvolto l’esercito canadese. La Anand, dal canto suo, è la seconda donna a ricoprire la carica, dopo la conservatrice Kim Campbell nel 1993. Steven Guilbeault, che ha fatto il salto in politica nel 2019, dopo una lunga carriera come attivista ambientale, eredita la carica di Ministro dell’Ambiente e dei Cambiamenti Climatici, sostituendo Jonathan Wilkinson, ‘retrocesso’ alle Risorse naturali. Pablo Rodriguez, che mantiene il suo ruolo di Luogotenente liberale del Québec, sostituisce Guilbeault come Ministro del Patrimonio canadese, carica che ha ricoperto per più di un anno durante il primo mandato di Trudeau. La funzione di capogruppo alla Camera, che Rodriguez ha svolto prima delle elezioni, viene assunta da Mark Holland. Un altro cambiamento degno di nota: Jean-Yves Duclos passa dal Ministero del Tesoro alla Sanità, sostituendo Patty Hajdu, che diventa Ministro dei Servizi per gli Aborigeni. Il Ministro eletto in Québec dovrà ora trattare con le province, che chiedono forti aumenti nei trasferimenti federali per la sanità. La veterana Carolyn Bennett viene declassata a Ministro associato per la Salute Mentale. Il neo Ministro dell’Immigrazione è Sean Fraser, mentre la matricola Omar Alghabra si occuperà dei Trasporti. Entra invece nell’esecutivo Randy Boissonnault, nuovo Ministro del Turismo, mentre Francois-Phillipe Champagne è stato confermato al Commercio e all’Innovazione. Una new entry, Pascale St-Onges, diventa Ministro dello sport e Ministro responsabile dell’Agenzia per lo sviluppo economico del Canada per le regioni del Québec. A Mona Fortier viene affidato il dicastero del Tesoro ed a Marci Ien quello per le Donne. Seamus O’Regan diventa Ministro del Lavoro, Carla Qualtrough va al Pubblico Impiego, Ahmed Hussenviene si occuperà dell’Emergenza abitativa, mentre Marie-Claude Bibeau assume l’incarico di Ministro dell’Agricoltura. Marc Miller viene confermato al Ministero per le Relazioni tra Corona e Indigeni, Joyce Murray è stata scelta per la Pesca e Mary Ng per il Commercio Internazionale. Marci Ien, ex conduttrice di CTV che ha conquistato la circoscrizione di Toronto-centro, sarà il nuovo Ministro per le Donne, l’Uguaglianza di genere e la Gioventù. Kamal Khera, un’infermiera di formazione, diventa Ministro degli Anziani, Karina Gould passa al Ministero per la Famiglia e lo Sviluppo Sociale, Gudie Hutchings sarà responsabile dello sviluppo economico rurale, Dominic Leblanc va agli Affari Intergovernativi, Diane Lebouthillier alle Risorse Nazionali, Ginette Petitpas Taylor sarà responsabile per lo Sviluppo delle zone Atlantiche, Dan Vandal si occuperà degli Affari e dello Sviluppo delle Regioni del Nord, mentre Helena Jaczek entra a far parte dell’esecutivo come Ministro responsabile dell’Agenzia federale per lo sviluppo economico del sud dell’Ontario. (V.G.)

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  • Giustizia, Immigrazione e Lavoro agli Italiani

    Giustizia, Immigrazione e Lavoro agli Italiani

    Il Primo Ministro ha scelto David Lametti, Marco Mendicino e Filomena Tassi

    IL PUNTO di Vittorio Giordano

    ‘Il Buongiorno si vede dal mattino’ e ‘Chi ben comincia è già a metà dell’opera’: sono due proverbi che calzano a pennello per sintetizzare il nostro giudizio sulla composizione del nuovo governo di minoranza guidato da Justin Trudeau. A questi potremmo aggiungerne un altro: “Date a Cesare quel che è di Cesare”. Finalmente, la folta e influente Comunità Italo-Canadese ottiene la giusta considerazione e trova una degna rappresentanza nel nuovo esecutivo liberale, con tre Ministeri strategici come Lavoro, Giustizia e Immigrazione. Tre settori-chiave per il buon funzionamento di uno stato di diritto. Il giusto attestato di stima verso una Comunità che, più di altre, ha contribuito, con la sua intraprendenza ed i suoi valori, allo sviluppo sociale, culturale ed economico del Paese degli Aceri. Senza trascurare la quasi innata ‘vocazione’ Italo-Canadese a votare in blocco per il Partito Liberale. Basti pensare che nei 33 collegi ad alta densità italiana (dove risiedono almeno 10mila Italo-Canadesi), gli eletti Liberali sono passati da 24 a 25. Insomma, la storica fedeltà italiana non ha vacillato, nemmeno dopo 4 anni di deficit galoppante, misure controverse e qualche scandalo di troppo. Trudeau ha voluto premiare chi lo ha sostenuto, nonostante il vento contrario. Facendosi perdonare per la ‘dimenticanza’ del 2015, quando ha varato un governo per la prima volta senza volti Italo-Canadesi: il ‘tributo’ tricolore al governo di Ottawa cominciato nel 1981 con Carletto Caccia, passando per Lisa Frulla e Alfonso Gagliano, si era bruscamente fermato a Julian Fantino nel 2015. Ora manca l’ultimo step per completare l’opera di “riconciliazione”: le scuse agli Italo-Canadesi per l’internamento arbitrario durante la Seconda Guerra Mondiale, come promesso il 14 giugno scorso, a Vaughan. Per saldare un debito con la storia e rimarginare una ferita mai cicatrizzata. Nel frattempo, ci rallegriamo per un governo che parla un po’ più italiano. Prima di tutto, ci sembrava un atto dovuto – e così è stato – confermare alla Giustizia David Lametti, entrato nella stanza dei bottoni del Consiglio dei Ministri nel secondo rimpasto della scorsa legislatura, a soli 9 mesi dal voto: anche nei panni di Procuratore Generale del Canada, Lametti ha avuto il merito di gestire con freddezza ed oculatezza il caso Snc-Lavalin, dopo la burrascosa uscita di scena di Jody Wilson-Raybould. Docente di Diritto all’Università McGill, il deputato Italo-canadese (nato a Port Colborne, in Ontario, da genitori marchigiani) si è lanciato in politica nel 2005, eletto nella contea di LaSalle-Émard-Verdun. Marco Mendicino, dal canto suo, è il nuovo Ministro dell’Immigrazione e della Cittadinanza. Eletto per la prima volta nel 2015 nella contea di Eglinton—Lawrence, in Ontario, Mendicino, 46 anni, originario di Cleto, in provincia di Cosenza, è il secondo calabrese, in ordine di tempo, ad essere investito di questa nomina, dopo Judy Sgrò, che aveva guidato il dicastero tra il 2003 e il 2005. Un pezzo di Calabria che si va ad aggiungere ai deputati eletti nell’ultima tornata elettorale, sempre nel Partito Liberale: oltre a Mendicino, hanno staccato il rinnovo del pass per Ottawa anche Judy Sgrò e Francesco Sorbara. Per Mendicino non sarà una passeggiata: avrà l’ingrato compito di svecchiare e snellire un sistema spesso farraginoso, appesantito da un iter burocratico e da requisiti stringenti che penalizzano gli stessi candidati italiani. Le cifre sono allarmanti: degli oltre 3,6 milioni di stranieri che hanno ottenuto la residenza permanente dal 2006 ai primi otto mesi del 2019, solamente 8.649 sono italiani: lo 0,23% del totale! Ad essere promossa, infine, è stata anche l’Italo-Ontariana Filomena Tassi, che dagli Anziani, dicastero senza portafoglio, è passata al Lavoro, che ha un valore specifico molto più rilevante. Eletta per la prima volta nel 2015 nella contea di Hamilton West-Ancaster—Dundas, Filomena è laureata in Giurisprudenza, oltre a vantare un Master in Educazione Religiosa.

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  • La CIBPA onora David Lametti

    La CIBPA onora David Lametti

    Il Ministro della Giustizia celebrato da 200 personalità italo-canadesi al Ritz-Carlton: “Dobbiamo continuare ad investire nell’istruzione, nelle infrastrutture, nell’ambiente e nell’innovazione per garantire un futuro ai nostri figli e ai nostri nipoti”

    Montréal – Un pranzo-convegno per celebrare il Ministro della Giustizia, nonché Procuratore Generale del Canada, David Lametti, per una nomina che risale a 4 mesi fa, ma che continua a riempire di orgoglio tutta la Comunità italo-montrealese. Ad abbracciare il deputato di LaSalle-Emard-Verdun è stata la CIBPA, l’Associazione delle persone d’affari e dei professionisti italo-canadesi, presieduta da Domenic Diaco (33º presidente dell’Organismo), che il 17 aprile scorso ha accolto quasi 200 ospiti nel raffinato Ritz-Carlton, nel centro di Montréal. Tra gli ospiti del tavolo d’onore, ricordiamo: l’Ambasciatore d’Italia in Canada, Claudio Taffuri; la Console Generale d’Italia a Montreal, Silvia Costantini; il presidente del cda della Camera di Commercio Italiana in Canada, Emanuele Triassi; il presidente del Congresso Nazionale Italo-canadese, sezione Québec, Tony Sciascia; il presidente della Fondazione Comunitaria italo-canadese Tony Loffreda, accompagnato dalla vicepresidente Rita de Santis; il presidente della Fondazione CIBPA, Sam Scalia; il presidente dell’Associazione dei Giuristi italo-canadesi, Philippe Messina; ed il presidente della Casa d’Italia di Montreal, Gino Berretta. Dopo il caloroso benvenuto di Diaco e la brillante presentazione di Loffreda, con Pasquale Iacobacci nei panni di maître de cérémonie, ha preso la parola il Ministro David Lametti, accompagnato sul palco da una vera e propria standing-ovation. Eletto per la prima volta nel 2015, Lametti, 57 anni, fino allo scorso gennaio è stato prima sottosegretario al Ministero del Commercio internazionale e poi sottosegretario al Ministero dell’Innovazione, delle Scienze e dello Sviluppo Economico. Nato a Port Colborne, in Ontario, di origini marchigiane (i genitori sono di Genga, prov. di Ancona), padre di 3 bambini, trilingue, si è laureato in Scienze Economiche e Politiche all’Università di Toronto ed in Diritto Civile e Common Law all’Università McGill di Montréal, oltre a possedere un Master in Giurisprudenza alla Yale Law School ed un Dottorato in Legge all’Università di Oxford. Docente di Diritto all’Università McGill, esperto di proprietà intellettuali, brevetti e marchi, il deputato italo-canadese si è lanciato in politica per migliorare la promozione dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale. Dopo aver ribadito tutto il suo orgoglio di essere italo-canadese e di servire la Comunità italo-canadese come politico, Lametti ha prima ricordato i mentori che lo hanno formato nel suo percorso umano e professionale, come il professore Roderick Macdonald ed i giudici Peter Cory e Frank Iacobucci, e poi ha elogiato le politiche progressiste del governo Trudeau: “Nel 2015 sono entrato in politica perché, come professore, ero insoddisfatto dei continui tagli del governo alla Ricerca. Se oggi Montréal rappresenta un polo per l’intelligenza artificiale, lo dobbiamo agli investimenti di 20 anni fa. Oggi il Canada rappresenta l’economia più forte del G7, con un deficit sotto controllo. Dobbiamo continuare a investire nell’istruzione, nelle infrastrutture, nell’ambiente e nell’innovazione, per garantire un futuro ai nostri figli e nipoti”. (V.G.)

    Il Ministro David Lametti con la Console Generale d’Italia a Montréal Silvia Costantini e l’Ambasciatore d’Italia in Canada Claudio Taffuri
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  • Gli italo-quebecchesi festeggiano Lametti

    Gli italo-quebecchesi festeggiano Lametti

    Una sessantina di esponenti della Comunità si sono riuniti per rendere omaggio al nuovo Ministro, accompagnato per l’occasione da un leader storico del Partito Liberale del Canada, Ralph Goodale, attuale Ministro della Sicurezza Pubblica

    Il Ministro David Lametti con i Marchigiani di ALMA Canada

    Montréal – Un brindisi con vino rigorosamente ‘made in Italy’ per salutare la nomina di David Lametti a Ministro della Giustizia e Procuratore Generale del Canada. Una nomina inaspettata, ma più che meritata, che ha riempito di orgoglio la Comunità italo-montrealese. Tanto che il 18 gennaio scorso, poche ore dopo la splendida notizia, una sessantina di connazionali si sono ritrovati negli uffici della Camera di Commercio Italiana in Canada, nel cuore di Montréal, per abbracciare David Lametti.  Un grande giurista, che ha tutte le carte in regola per diventare anche un grande politico: eletto per la prima volta nella contea di LaSalle—Émard—Verdun nel 2015, Lametti è già stato segretario parlamentare, prima al Ministero del Commercio Internazionale e poi a quello dello Sviluppo Economico. Fino al grande salto alla guida del Ministero tra i più “pesanti” del governo. A stringergli la mano, tra gli altri, sono stati: Camillo D’Alessio, ex presidente di Alma Canada, e Fausta Polidori, direttrice Alma e Consultrice per la Regione Marche in Nord America; il Console d’Italia a Montréal, Lorenzo Solinas; la Presidente del Comites, Giovanna Giordano; il presidente della Fondazione Comunitaria italo-canadese, Tony Loffreda; Mario Galella, ex dirigente della Banque Laurentienne; Pino Asaro, ex presidente del Congresso Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (Regione Québec); Dominic Diaco, presidente della CIBPA; Patricia Occhiuto di ‘Mini Italia’; i consiglieri comunali Patrizia Lattanzio (Saint-Léonard) e Francesco Miele (Saint-Laurent), oltre all’ex deputata provinciale, Rita de Santis. Tutti ospiti di Emmanuel Triassi (via skype) e Danielle Virone, rispettivamente presidente del cda e direttrice generale della Camera di Commercio. Con Lametti anche un decano del Partito Liberale, un esponente tra i più longevi e apprezzati: Ralph Goodale, eletto per la prima volta in Parlamento nel 1974 a soli 24 anni nel distretto di Regina — Wascana, oggi Ministro della Sicurezza Pubblica e della Protezione Civile. “Non mi aspettavo affatto questa nomina: è stata una bella sorpresa”, ha esordito il neo Ministro della Giustizia, che poi ha rivelato: “Quando il Primo Minsitro mi ha convocato nel suo uffico per comunicarmi la nomina, è passato qualche secondo prima che sia riuscito a rispondere”. “Vi ringrazio per la fiducia che avete riposto in me fin dall’inizio : farò del mio meglio per rendere onore alle nostre tradizioni e ai sacrifici dei nostri genitori. È una nomina che sognavo, magari non adesso, ma nella carriera di un giurista diventare Ministro della Giustizia è il massimo. Sono contentissimo, ma so già che ci sarà tanto lavoro da fare. Sicuramente la Giustizia occupa un ruolo molto importante nel governo e poi io ricopro due funzioni: sono il Ministro della Giustizia, che è responsabile del funzionamento dell’amministrazione della giustizia federale, e Procuratore Generale, cioè l’avvocato deldel governo. Due ruoli diversi: uno forse più neutro, l’altro più politico”. Ministro o Procuratore, Lametti non dimentica le sue origini: “Ho ricevuto messaggi di auguri su Facebook da parenti e amici nelle Marche, dove ho tanti cugini e due zie. Naturalmente sono tutti contenti”. E poi un aneddoto che si è rivelato profetico: “I miei vengono da un paesino vicino a Fabriano, Cerqueto, frazione del comune di Genga, che è molto vicino a Sassoferrato, dove è nato Bartolo di Sassoferrato, il giurista più conosciuto del Medioevo. Forse si chiude un cerchio: proprio due anni fa sono stato a Sassoferrato dove ho incontrato il Sindaco e scattato una foto col busto di Bartolo E proprio il Sindaco mi ha scritto dicendomi che quella foto, probabilmente, mi ha portato fortuna”. (V.G.)

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  • Un italo-quebecchese per il rush finale

    Un italo-quebecchese per il rush finale

    IL PUNTO di Vittorio Giordano

    Meglio tardi che mai. Lo avevamo chiesto ad alta voce ed a chiare lettere: Justin Trudeau ha rotto gli indugi, chiamando un italo-quebecchese capace ed esperto come David Lametti a dirigere un Ministero strategico e cruciale come il Ministero della Giustizia. Un atto dovuto, quello di Trudeau, visto il ruolo politico, sociale ed economico che storicamente svolge la Comunità italiana nella provincia francofona. Che purtroppo, nel 2015, all’alba dell’era Trudeau-figlio, era rimasta clamorosamente a bocca asciutta. Tanto che per tre lunghi anni nessun italo-canadese ha fatto parte della ‘sala di comando’ liberale. Fino alla nomina dell’italo-ontariana Filomena Tassi, lo scorso luglio, a Ministra degli Anziani, in un dicastero senza portafoglio. Un contentino che non ha soddisfatto la Comunità italo-canadese, che si è sentita ancora una volta sottovalutata, come se il suo sostegno alla causa liberale fosse scontato e automatico. Nonostante l’appoggio spesso incondizionato nelle tornate elettorali degli ultimi decenni. Un paradosso che ha fatto vacillare lo storico e tacito ‘patto’ tra Italo-canadesi e Partito Liberale del Canada.  Ben venga, quindi, questo gesto di “riconciliazione” nei confronti degli italo-quebecchesi. Solo la tempistica lascia un po’ a desiderare: Lametti avrà solo 9 mesi per dimostrare tutto il suo valore e guadagnarsi la riconferma per un eventuale secondo mandato liberale. Il rischio, infatti, è che, gettato nella mischia nella fase più delicata dell’azione di governo (con la tassa del carbone, la costruzione dell’oleodotto, il deficit in crescita e le tensioni con la Cina e l’Arabia Saudita, che hanno ‘intorbidito’ la luna di miele di Trudeau con l’elettorato), il deputato di LaSalle- Émard -Verdun possa ‘bruciarsi’, compromettendo il suo futuro politico. Uno scenario possibile, ma decisamente  improbabile, conoscendo la stoffa umana e professionale di David Lametti. Nonostante i tempi stretti, infatti, siamo certi che Lametti saprà svolgere al meglio il suo lavoro, mettendo al servizio del Paese le sue indubbie competenze giuridiche, ma soprattutto le sue profonde qualità umane. Qualità umane forgiate da valori italiani, come senso del dovere, spirito di sacrificio, umanità e solidarietà. Nella speranza che questo nuovo corso, nel rapporto tra Trudeau e gli italo-canadesi, possa segnare l’inizio di un rinnovato rapporto di fiducia. Ma attenzione: il voto degli italiani va conquistato e meritato. Se Trudeau darà continuità alla scelta di coinvolgere sempre più gli italo-canadesi nella sua azione politica, potrebbe cogliere i suoi frutti a ottobre. Ma che non sia solo un’operazione di facciata o un espediente di ‘marketing politico’: David Lametti rappresenta tutti noi italo-quebecchesi. Questa nomina last-minute può avere senso solo nel solco di una presa di coscienza più ampia e profonda: i tempi sono maturi per un vero allargamento della presenza degli italo-canadesi nel governo. Dal 2019 al 2023. Sempre che Justin Trudeau riesca ad avere la meglio sul leader dei Conservatori, Andrew Scheer. Che ha già cominciato ad ammaliare gli italo-canadesi più giovani, spesso ribelli e allergici ai ‘patti’.

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  • Rimpasto di governo: Philpott al Tesoro, Lametti alla Giustizia

    Rimpasto di governo: Philpott al Tesoro, Lametti alla Giustizia

    A pochi mesi dalle elezioni, il Primo Ministro Trudeau ha fatto qualche ritocco dopo le dimissioni del Ministro del Tesoro Scott Brison: gli succederà Jane Philpott, mentre il deputato montrealese David Lametti guiderà il Ministero della Giustizia

    Ottawa – Justin Trudeau fa il “maquillage” del governo, rimescolando le carte in vista delle elezioni politiche che si terranno lunedì 21 ottobre 2019. È il secondo ‘tagliando’ che il Primo Ministro effettua all’azione di governo, dopo quello del gennaio 2017. La scintilla, per il cambio di passo, è stato il passo indietro del Ministro del Tesoro Scott Brison, che giovedì scorso si è dimesso, confermando la volontà di non candidarsi al prossimo scrutinio federale. Nessun cambio nei principali Ministeri: fiducia rinnovata, dunque, al Ministro delle Finanze Bill Morneau, al Ministro della Sicurezza Pubblica Ralph Goodale ed alla Ministra degli Esteri Christya Freeland. Quelli di Trudeau sono stati dei ritocchi per rinfrescare l’azione di governo in vista della campagna elettorale dei prossimi mesi. David Lametti, in particolare, è il quarto Ministro montrealese dopo Marc Garneau, Pablo Rodriguez e Mélanie Joly: 9 dei 36 Ministri in carica sono quebecchesi. Qui di seguito le nomine del Primo Ministro:

    Jane Philpott: depuata di Markham — Stouffville, in Ontario, da Ministra dei servizi agli Autocotoni e vicepresidente del Consiglio del tesoro, diventa presidente del Consiglio del Tesoro e Ministro della governance digitale.

    Seamus O’Regan: deputato eletto a St. John’s South — Mount Pearl Map – Elections a Newfoundland and Labrador, da Ministro dei Veterani a Ministro dei servizi agli Autoctoni.

    Jody Wilson-Raybould: deputata eletta a Vancouver Granville in British Columbia, da Ministra della Giustizia a Ministra dei Veterani e Ministra associata della Difesa nazionale.

    David Lametti diventa Ministro della Giustizia e Procuratore generale del Canada. Deputato eletto nella contea di LaSalle-Emard-Verdun 2015, è stato prima sottosegretario al Ministero del Commercio internazionale e poi sottosegretario al Ministero dell’Innovazione, delle Scienze e dello Sviluppo Economico.

    Bernadette Jordan, deputata eletta a Markham — Stouffville in Ontario, diventa Ministra dello Sviluppo economico rurale.

    (V.G.)

    L’italo-canadese David Lametti:

    “Felice e orgoglioso”

    Montréal – Italo-montrealese di 57 anni, David Lametti è nato a Port Colborne, in Ontario. Di origini marchigiane (i genitori sono di Genga, prov. di Ancona), padre di 3 bambini, trilingue, si è laureato in Scienze Economiche e Politiche all’Università di Toronto ed in Diritto Civile e Common Law all’Università, oltre a possedere un Master in Giurisprudenza alla Yale Law School ed un Dottorato in Legge all’Università di Oxford. Docente di Diritto all’Università McGill, esperto di proprietà intellettuali, brevetti e marchi, il deputato italo-canadese si è lanciato in politica per promuovere l’innovazione e l’intelligenza artificiale in seno al governo: come cofondatore e membro di un Centro di politiche per la proprietà intellettuale alla McGill, Lametti si è sempre impegnato per accrescere la competitività di Montréal sulla mobilità delle conoscenze attraverso le tecnologie.  “Ero un po ‘sconvolto, ma molto felice, molto orgoglioso”: queste le prime parole del neo Ministro, dopo aver prestato giuramento a Rideau Hall. “David Lametti – ha sottolineato Trudeau – vanta una profonda conoscenza giuridica come ha dimostrato in tutta la sua carriera, sia come avvocato che come docente universitario. È stato sempre molto attivo nei circoli giuridici in Quebec e in Canada. Sono molto felice di affidargli il Ministero della Giustizia”. (V.G.)

     

    Le congratulazioni del CONGRESSO

    Montréal – Con immenso piacere abbiamo appreso la lieta notizia che David Lametti è stato nominato dal Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau, Ministro della Giustizia e Procuratore Generale del Canada. A nome di tutta la nostra Comunità, siamo profondamente riconoscenti al Primo Ministro per questa nomina che ci fa onore. Da parte del Congresso Nazionale Italo-Canadese, e mio personale, abbiamo sempre creduto nelle qualità, non solo professionali ma anche politiche di David Lametti, il quale merita ampiamente questa nuova carica. Confermo che, già dal mio incontro con il Primo Ministro Trudeau, avvenuto l’8 agosto 2018, nell’ambito della Settimana Italiana, abbiamo discusso della necessità e dell’importanza, per la nostra Comunità, di una nomina di un parlamentare eletto in Québec di origine italiana. Di fatto, appena appresa la notizia delle imminenti nuove nomine ministeriali, abbiamo inviato al Primo Ministro un’e-mail reiterando la nostra richiesta, sostenendo David Lametti che, a nostro avviso, è ampiamente qualificato, coinvolto e molto apprezzato dalla Comunità.  Il Ministro Lametti, già professore di diritto presso l’Università di McGill, è membro fondatore del Centre for Intellectual Property Policy. Desideriamo, a nome dell’intera comunità italiana del Québec e del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (Regione Québec), formulare i nostri più sentiti auguri all’Onorevole Lametti, sottolineando il profondo senso di orgoglio e riconoscimento che questa nomina costituisce per l’intera Comunità.

    Antonio Sciascia, Presidente

    Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (RQ)

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  • Il Parlamento di Ottawa celebra l’Italia

    Il Parlamento di Ottawa celebra l’Italia

    Seconda edizione dell’Italian Day

    Sono intervenuti l’Ambasciatore d’Italia Claudio Taffuri, il Ministro Hussen ed i deputati federali di origine Italiana, tra cui Nicola Di Iorio, Angelo Iacono e David Lametti

    ONTARIO4

    Ottawa – Non solo la Festa della Repubblica, le cui celebrazioni si sono tenute il 2 giugno (e dintorni) in tutte le principali città del Canada e in ogni angolo del pianeta: complice anche la proclamazione ufficiale di Giugno come “Mese del Patrimonio Italiano” (mozione approvata all’unanimità il 17 maggio scorso dalla Camera dei Comuni), in Canada è un vero e proprio tripudio tricolore. In attesa del ricevimento all’Ambasciata italiana per la festa nazionale, in programma lunedì 11 giugno, martedì 6 centinaia di connazionali hanno varcato la soglia del “Sir John A MacDonald Building”, al 144 Wellington, per partecipare alla seconda edizione dell’ “Italian Day on the Hill”, manifestazione dedicata alla celebrazione della presenza e della cultura italiana in Canada, su invito del Gruppo Interparlamentare di Amicizia Italia – Canada. All’inizio della serata hanno preso la parola il presidente del Gruppo, Francesco Sorbara, ed il suo vice, Angelo Iacono. Entrambi hanno sottolineato l’importanza della Comunità italiana nel contesto canadese ed i successi da essa conseguiti sul piano politico, economico, sociale e culturale. Poi è stata la volta dell’Ambasciatore Claudio Taffuri, che ha sottolineato i rapporti sempre più stretti e di reciproca stima tra due Paesi storicamente alleati e amici. A chiudere i discorsi istituzionali è stato il Ministro dell’Immigrazione, dei Rifugiati e della Cittadinanza, Ahmed D. Hussen, che poi si è lasciato travolgere da un bagno di folla (con tanto di strette di mano e selfies) con le personalità della Comunità italo-canadese. Folta la delegazione di Montréal formata, tra gli altri, da personaggi come Pino Asaro, Mario Galella, la consigliera Chantal Rossi, la presidente del Comites Giovanna Giordano, il Sen. Basilio Giordano, la Senatrice Marisa Ferretti Barth, il notaio Roberto Colavecchio, ecc. Il Canada-Italy Inter-Parliamentary Group, ricordiamolo, è stato fondato nel 1984 e il suo compito è quello di promuovere lo scambio di idee e le relazioni tra i due Paesi.  La possibilità di far parte del gruppo è aperta a tutti i deputati federali e a tutti i senatori. I deputati canadesi di origine italiana presenti sui banchi del Parlamento dell’attuale legislatura sono: Mike Bossio (Hastings-Lennox and Addington), Nicola Di Iorio (Saint Léonard-Saint Michel), Angelo Iacono (AlfredPellan), David Lametti (LaSalle-Émard-Verdun), Marco Mendicino (Eglinton-Lawrence), Joe Peschisolido (Steveston-Richmond East), Anthony Rota (Nipissing-Timiskaming), Francis Scarpaleggia (Lac-Saint-Louis), Judy Sgro (Humber River – Black Creek), Francesco Sorbara (Vaughan-Woodbridge), Bob Bratina (Hamilton East — Stoney Creek), Karen Vecchio (Elgin-Middlesex-London) e Filomena Tassi (Hamilton West-Ancaster-Dundas). (V.G.)

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  • David Lametti allo Sviluppo Economico

    David Lametti allo Sviluppo Economico

    Cambio di Ministero per il deputato di LaSalle—Émard—Verdun

    Montréal – Il rimpasto di governo di inizio gennaio, a Ottawa, ha cambiato gli equilibri anche al Ministero del Commercio Internazionale, con François-Philippe Champagne che ha preso il posto di Chrytia Freeland, passata agli Esteri. Un cambio che ha determinato qualche aggiustamento anche tra i segretari parlamentari (34 in tutto). In un gioco a incastro che ha visto, per esempio, anche alla luce della nuova amministrazione americana guidata da Donald Trump, la nomina del generale Andrew Leslie agli Esteri. E così, giovedì 26 gennaio, il Primo Ministro Justin Trudeau ha nominato David Lametti, deputato della contea di LaSalle—Émard—Verdun, segretario parlamentare al Ministero dell’Innovazione, delle Scienze e dello Sviluppo Economico. Lametti, quindi, passa dal Commercio all’Innovazione. Di origini marchigiane, professore di legge all’Università McGill, esperto di proprietà intellettuali, brevetti e marchi, per il deputato italo-canadese è un ritorno alle origini, visto che si è lanciato in politica proprio per promuovere l’innovazione e l’intelligenza artificiale in seno al governo, oltre a dedicarsi allo sviluppo di progetti innovativi nella sua circoscrizione, in qualità di presidente del caucus digitale del Partito Liberale. E non è finita qui: come cofondatore e membro di un Centro di politiche per la proprietà intellettuale alla McGill, Lametti si è sempre impegnato per accrescere la competitività di Montréal sulla mobilità delle conoscenze attraverso le tecnologie. “Sono contento di potermi unire alla squadra del Ministro Navdeep Bains – ha dichiarato Lametti :- ringrazio il Primo Ministro per avermi rinnovato la sua fiducia. Sono onorato di affrontare una nuova sfida al servizio dei Canadesi”. “È un Ministero più grande, che richiede una grande mole di lavoro – ci ha poi confidato al telefono -: fa parte del mio settore di competenza e per questo sono molto felice. Conosco già molti colleghi al Ministero perché ho lavorato in questo campo per oltre 20 anni. È un incarico che mi inorgoglisce, rappresenta un’occasione per rivestire un ruolo importante nello sviluppo dei nuovi linguaggi della politica dei prossimi anni”. (V.G.)

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  • Lametti: un’occasioneper gli Italo-canadesi

    Lametti: un’occasione
    per gli Italo-canadesi

    L’INTERVISTA AL SOTTOSEGRETARIO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE

    Libero scambio Canada-UE

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    Di Vittorio Giordano – Il 30 ottobre 2016 rappresenta una data-spartiacque nei rapporti bilaterali tra Europa e Canada: Ottawa e Bruxelles hanno siglato uno storico accordo di libero scambio che elimina quasi tutti i dazi doganali ed avvicina le due sponde dell’Atlantico. Al tavolo delle trattative, si è ritagliato un ruolo da protagonista anche David Lametti, di origini marchigiane, esperto di proprietà intellettuale, brevetti e marchi, oggi deputato liberale eletto nella contea di LaSalle-Emard-Verdun e sottosegretario al Commercio Internazionale. Lametti ci ha spiegato meglio le ‘pieghe’ dell’accordo: “In attesa della ratifica del Parlamento canadese, che dovrebbe arrivare all’inizio del 2017, e di quella del Parlamento europeo, ipotizzabile entro la fine dell’anno, entrerà in vigore, in maniera provvisoria, il 98% dell’accordo”. Per il via libera definitivo, mancherà solo il parere positivo da parte dei singoli Parlamenti degli Stati membri dell’Ue. “La parte che dovrà essere ratificata dagli Stati europei riguarderà soprattutto il processo per risolvere le dispute negli investimenti, che rappresentano una materia di loro competenza. In ogni caso, anche se il processo di voto richiederà più tempo, gli scambi saranno già cominciati sotto il nuovo regime. In Canada è stato già depositato il disegno di legge ed entro due settimane ci sarà la prima lettura”. Nessuna nube all’orizzonte, quindi. “Arriverà il Sì di tutti i 28 Paesi dell’UE. In Germania, sia il CDU della Merkel che i socialdemocratici dell’SPD appoggiano l’accordo. Così come il Partito Socialista di Hollande in Francia. Non ci saranno soprese”. Come cambia l’import-export? “In Europa a beneficiarne saranno i prodotti del settore automobilistico, della ceramica, della moda, dell’agroalimentare, dei vini e dei servizi. In Canada, invece, a guadagnarci saranno macchinari ed equipaggiamenti, il settore della comunicazione e dell’informazione, prodotti come farina, grano, salmone e aragoste”. Quali novità per i salumi e i formaggi? Le carni con ormoni sono bandite nel vecchio continente. “Questo è vero. Però nell’ovest del Paese vengono allevati animali senza ormoni, appositamente per il mercato europeo. In Québec e in Ontario, sarà interessante capire se le aziende di carne di maiale, per esempio, decideranno di produrre o meno per il mercato europeo”. In Québec e in Ontario, quindi, noi residenti mangiamo carne di animali gonfiati con gli ormoni. “Qui da noi, al momento, è una prassi molto comune. Però, per il futuro abbiamo deciso di lavorare in sinergia con i nostri partner europei allo scopo di elaborare degli standard di sicurezza alimentare basati su evidenze scientifiche”. È previsto il mantenimento della Indicazione Geografica per circa 145 prodotti alimentari UE, di cui 41 italiani. “Prodotti che non dovrebbero costare di più. Cosa cambia è che, se un consumatore compra un olio Veneto del Grappa DOP, ha la certezza di aver acquistato il prodotto italiano. Se nel Québec o nel resto del Canada un’azienda produce una cosa simile, scatta l’obbligo di distinguerlo, non potrà più utilizzare la stessa etichetta. Il Prosciutto di Parma prodotto in Italia, per esempio, sarà tutelato rispetto al prosciutto omonimo prodotto in Canada”. Sarà più facile il riconoscimento delle competenze professionali? “Stiamo lavorando con le Province che hanno la competenza su questa materia: più che l’equipollenza delle lauree, però, l’accordo vuole facilitare le procedure per il riconoscimento delle qualifiche professionali”. Ora i canadesi potranno investire in Europa, e viceversa. “Sì, sia per contratti di servizio che per appalti pubblici, ma l’accordo faciliterà gli investimenti in ogni settore. Con più trasparenza e garanzie”. Per alcuni il Ceta costituisce il cavallo di Troia per le aziende americane, visto che il TTIP non decolla. “Assolutamente no. Nell’accordo ci siamo assicurati che le multinazionali americane debbano avere una presenza molto forte in Canada prima di fare affari con l’Europa. In mancanza di un accordo tra Stati Uniti ed Europa, il Canada sarà avvantaggiato perché potrà costituire il punto di raccordo tra Usa e Europa. I porti di Halifax e di Montréal potranno trasformarsi in porta di accesso per diversi prodotti e servizi destinati agli USA”. Avremo più servizi e prodotti italiani in Canada, e viceversa. “Speriamo. E mi auguro che la Comunità Italo-canadese possa avere un grande successo, visto che vanta già importanti contatti nel Belpaese: non solo le grandi compagnie, ma anche le piccole e medie aziende saranno agevolate nell’import/export”. In Canada avremo molti più formaggi europei. “Sì, ma saranno formaggi di alta qualità che occuperanno una percentuale non molto significativa del nostro mercato. Allo stesso tempo, le aziende lattiero-casearie quebecchesi potranno fare concorrenza in Europa, perché producono prodotti interessanti”. Eppure continuano a chiedere un indennizzo economico. “Abbiamo promesso un appoggio nella fase di transizione, però, pensiamo alla NAFTA: inzialmente, i produttori di vino del Niagara hanno ricevuto una sovvenzione per la transizione, ma adesso fanno un vino abbastanza buono e sono in grado di concorrere nel libero mercato. I nostri produttori, soprattutto quelli in Québec, hanno le competenze per fare bene nel mercato globale”.

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  • Alma Canada compie 40 anni

    Alma Canada compie 40 anni

    I Marchigiani di Montréal hanno consegnato 5 Borse di studio

    I borsisti di quest’anno con David Lametti - Da sinistra: Gabriella Johnson, Victor Rodriguez, Adam Paliotti, Gabriele Polidori e Paolo Di Sante
    I borsisti di quest’anno con David Lametti – Da sinistra: Gabriella Johnson, Victor Rodriguez, Adam Paliotti, Gabriele Polidori e Paolo Di Sante
    La deputata italiana Francesca La Marca insieme al parlamentare canadese David Lametti al 40º gala di Alma Canada
    La deputata italiana Francesca La Marca insieme al parlamentare
    canadese David Lametti al 40º gala di Alma Canada

    Montréal – Una serata per celebrare l’orgoglio marchigiano, soprattutto in un periodo storico tremendo per una Regione, il cuore pulsante del Belpaese, messa in ginocchio da una natura più che mai ‘matrigna’. Il 40º gala di Alma Canada, l’Associazione dei Marchigiani di Montréal, è andato in scena il 29 ottobre scorso nella prestigiosa cornice di Plaza Volare, su Cote-de-Liesse, con Marco Luciani Castiglia a fare da ‘maître de cérémonie’. A poche ore dalla nuova e devastante scossa di terremoto che ha colpito l’Italia centrale causando crolli, feriti e migliaia di sfollati. A presiedere la serata di festa, tra cocktail, cena gastronomica e musica, è stato David Lametti, marchigiano di origine (i genitori sono di Genga, prov. di Ancona), esperto di proprietà intellettuale, deputato federale di LaSalle-Emard-Verdun, nonché sottosegretario al Ministero del Commercio internazionale: “Mi congratulo con la presidente Anna Perrotti e l’esecutivo di ALMA per il loro ottimo lavoro – ha detto Lametti ai circa 300 ospiti – : ho avuto l’onore di aiutare l’organismo nell’attribuzione delle Borse di studio ai giovani e mi auguro che preserveranno le nostre tradizioni durante il loro percorso di studi perché – ha concluso – il futuro è nell’istruzione”. “Nel 1976 – ha detto la presidente Anna Perrotti – un gruppo di pionieri ha gettato il seme di questo di questa Associazione che continua a crescere nel segno della solidarietà e dell’ altruismo”. “Siamo molto orgogliosi delle nostre Borse – ha poi aggiunto – : fino ad oggi abbiamo sostenuto più di 100 giovani con circa 150 mila $ di donazioni, senza contare i viaggi in Italia per riscoprire i paesi di origine, la festa della Befana, la festa della Madonna di Loreto per rafforzare la nostra fede ed il picnic per una giornata in allegria. Manca una forte partecipazione dei giovani: con gli impegni di studio e di lavoro, non è facile coinvolgerli. Siamo sempre alla ricerca di nuove idee per stimolarli. Per esempio con aperitivi dopo-lavoro magari legati all’arte: cerchiamo ragazzi e ragazze con idee brillanti ed una grande cerchia di amicizie”. Tra le personalità in sala, anche l’On. Francesca La Marca, deputata del Parlamento italiano eletta in Nord e Centro America. Messaggi di congratulazioni ed incoraggiamento sono giunti da Franco Nicoletti, presidente del Consiglio dei Marchigiani all’estero, e da Moreno Pieroni, assessore regionale all’Emigrazione, in rappresentanza del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. Hanno preso parte all’evento anche quattro delegati dell’Associazione Marchigiana di Sudbury, Ontario. Fin dal 1996, inoltre, Alma Canada ha dedicato una particolare attenzione alle nuove generazioni, consegnato Borse di studio a studenti meritevoli di origine o discendenza marchigiana, a livello di Cegep Università, Master e Corsi di specializzazione. I vincitori di quest’anno sono stati: Adam Paliotti, Computing Support Pearson Electrotechnology Center; Gabriele Polidori, CEGEP Marianopolis; Paolo Di Sante, CEGEP Marianopolis; Victor Rodriguez, CEGEP Dawson e Gabriella Johnson, McGill University.

    Non è mancata l’annuale presentazione della raccolta fondi dei volontari di ALMA a favore della ‘Fondazione Sabrina e Camillo D’Alesio’, che opera a favore dei bambini disagiati negli ospedali Montréal Children e Ste-Justine. A contribuire  al successo della serata diversi artisti di origini marchigiane: la cantante Terry V con la sua Band Passions, il tenore Perry Canestrari, Tania Parissi di Form Studios e Alexander
    D’Alesio, vincitore di Super Fantastico 2016, che ha emozionato tutti con ‘Il Mondo’ di Jimmy Fontana, marchigiano di Camerino (Macerata).

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