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  • AiutiAMO l’Italia contro il Covid-19

    AiutiAMO l’Italia contro il Covid-19

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    OTTAWA – Con la devastante diffusione in Italia del COVID-19 dobbiamo affrontare una nuova, dolorosa, realtà: l’impatto umano ed economico della pandemia sta facendo sentire i suoi effetti in tutto il Paese, ed i bisogni, specialmente quelli dei più vulnerabili, aumentano sempre più. Stiamo combattendo contro la pandemia con tutte le nostre forze, ma abbiamo bisogno anche del vostro aiuto!

    È per questo che l’Ambasciata d’Italia in Canada ha lanciato, insieme alla Croce Rossa canadese e con il sostegno delle Camere di commercio italiane in Canada, una campagna di raccolta fondi per sostenere gli sforzi della Croce Rossa italiana che, insieme alla Protezione Civile, è in prima linea nel contrasto al COVID-19.
    Le principali attività portate avanti dalla Croce Rossa consistono nel servizio di ambulanze, nella consegna dei dispositivi individuali di protezione, nel rifornimento di cibo e medicinali, nella diffusione di informazioni sull’emergenza e nel sostegno al Ministero della Salute per il dispiegamento del personale sanitario sul territorio.
    Il vostro contributo aiuterà l’Italia, ed in particolare le persone più vulnerabili, ad affrontare questo momento difficile.

    Contiamo sul vostro aiuto, se desiderate fare una donazione:

    http://www.redcross.ca/ItalyCovidAppeal/HelpItaly

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  • Il Coronavirus avanza: oltre 3.400 vittime nel mondo

    Il Coronavirus avanza: oltre 3.400 vittime nel mondo

    (Dati aggiornati alle ore 17 di venerdì 6 marzo 2020)

    di Giulia Verticchio 

    In Canada i contagiati sono oltre 50, mentre in in Italia il bilancio si aggrava: 4.600 casi,
    462 in terapia intensiva e 197 decessi. Lombardia ed Emilia Romagna le regioni più colpite

    Montréal Oltre 101 mila contagiati e più di 3.400 vittime. Colpiti oltre 91 Paesi, non sono state risparmiate neanche le isole di Saint-Barthelemy (Francia), dei Caraibi e di Faroe (Danimarca) nel Nord Atlantico. Dopo la Cina, che ormai conta oltre 80.500 casi, nella triste “top 4” ci sono ancora Corea del Sud (oltre 6.500), Iran (oltre 4.700) e Italia (oltre 4.600). Con il resto dei paesi, i numeri hanno un considerevole distacco, ma preoccupano comunque anche Germania e Francia, entrambe con oltre 650 casi. Soprattutto l’est della Francia (Alto Reno) ha chiuso un centinaio di scuole e decretato il divieto di “raduni di oltre 50 persone”. È impennata di contagi nel Regno Unito, con 164 casi. 

    Negli Stati Uniti, il bilancio dei casi sale a 272, diffusi in 20 stati. I più colpiti sono la California, con 48 casi e un morto, e lo stato di Washington, con 57 casi e 13 vittime. A New York al momento il numero dei pazienti positivi è fermo a 22. Via libera del Congresso e del Senato ad un pacchetto da 8,3 miliardi di dollari per far fronte all’emergenza sanitaria. Il Presidente Donald Trump sta valutando l’eventualità di stanziare i finanziamenti per le calamità naturali alle cure mediche dei pazienti privi di assicurazione sanitaria. 

    In Canada, 3 nuovi casi in Ontario – che portano il bilancio provinciale a 26 -, un terzo caso in Québec e un primo caso in Alberta fanno salire a 51 i contagi  di COVID-19 in tutto il Paese. Il Primo Ministro Justin Trudeau ha creato uno speciale Cabinet Committee per far fronte ad un’eventuale emergenza in Canada, che per ora non c’è, ma che, vista la totale assenza di controlli agli arrivi negli aeroporti, sembra imminente. Il governo federale ha stanziato fondi pari a 27 milioni di dollari per finanziare la ricerca scientifica, ma ad oggi non esistono misure-filtro per chi scende dagli aerei anche da paesi focolari. In Québec, le autorità sanitarie provinciali annunciano un altro caso probabile, risultato positivo ad un primo test, ma attualmente sotto scrutinio del laboratorio nazionale di Microbiologia di Winnipeg. La persona infetta è tornata da un viaggio in Francia.  A Montreal, la Société de Transport STM aumenta la frequenza di pulizia dei treni della metro: i posti a sedere ed i sostegni verranno disinfettati almeno una volta a settimana, invece che ogni 40 giorni.   

    In Italia 4,636 casi, 462 in terapia intensiva e 197 decessi, con le regioni Lombardia e Emilia Romagna in ginocchio. Scuole e Università chiuse fino al 15 marzo: una decisione presa dal Governo seguendo la “linea della massima precauzione”. Sospensione in tutto il Paese di manifestazioni ed eventi “di qualsiasi natura” e “in qualsiasi luogo”; partite e competizioni sportive, compresa la serie A, a porte chiuse, senza tifosi. Il primo caso in Vaticano costringe ad uno studio delle modalità per proseguire gli appuntamenti che richiamano normalmente molti fedeli. Si ipotizza che l’Angelus di Papa Francesco di domenica 8 marzo venga trasmesso solo in video. Analoga decisione potrebbe essere presa anche per l’udienza generale del mercoledì. Circa 150 medici di famiglia sono in quarantena, in isolamento o ricoverati, in diverse province italiane, lasciando circa 1.500 cittadini senza punto di riferimento sanitario sul territorio. Al via dunque migliaia di assunzioni di medici e personale sanitario, finanziate con circa 1 miliardo e mezzo dei 7,5 miliardi annunciati dal governo come prima misura economica per fronteggiare l’emergenza. Al Consiglio europeo straordinario sulla salute è arrivato un plauso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità all’Italia per la gestione della crisi e il Commissario UE lancia un avvertimento: “Gli altri paesi guardino all’Italia e si preparino”. 

    Crollano le Borse europee. È rischio recessione globale. Venerdì Piazza Affari ha chiuso in profondo rosso -3,5%, per non parlare di Parigi (-4,14%), Francoforte (-3,37%), Londra (-3,62%) e Madrid (-3,54%).”L’economia italiana è probabilmente in recessione”, scrive Moody’s prevedendo una probabile contrazione del PIL nel primo trimestre. Wall Street ha chiuso in territorio negativo, ma in recupero rispetto a metà seduta, quando i listini erano arrivati a perdere oltre il 3%. Il Dow Jones ha perso lo 0,97% a 25.868,37 punti, il Nasdaq ha ceduto l’1,87% a 8.575,62 punti, mentre lo S&P 500 ha lasciato sul terreno l’1,70% a 2.972,49 punti. L’oro, invece, ha messo a segno la migliore settimana dal 2016: le quotazioni sono salite di quasi il 7%, portando il prezzo a 1.680 dollari l’oncia.

    OMS: forse è un virus che persiste. Alla conferenza stampa tenutasi venerdì a Ginevra sul coronavirus, Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’Unità malattie emergenti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha commentato i casi in cui è sembrato che una stessa persona si infettasse due volte. Secondo l’esperta bisogna anche guardare ai “criteri per le dimissioni di un paziente, che noi fissiamo in due test negativi a 24 ore di  distanza l’uno dell’altro. Alcuni di questi casi in Cina hanno mostrato una positività dopo un primo test negativo. Le evidenze che abbiamo non danno indicazione che si tratti di una re-infezione, bensì di una persistenza del virus”.

    Le precauzioni da seguire di medici e microbiologi 

    1. LAVARSI SPESSO LE MANI, con sapone, per 20 secondi. 
    2. In mancanza di acqua corrente, DISINFETTARE LE MANI con una soluzione idroalcolica come il Purell.
    3. EVITARE DI TOCCARSI OCCHI, NASO, LABBRA .
    4. MANTENERE UNA DISTANZA DI 1-2 METRI dalle persone in pubblico .
    5. NON TOCCARE GLI APPIGLI SUI MEZZI PUBBLICI a mani nude.
    6. COMPRARE LOCALE. Potendo scegliere, meglio acquistare alimenti prodotti o trasformati in Québec che alimenti che provengono da altrove. Ad esempio, un pomodoro di serra coltivato qui avrà viaggiato molto meno di un pomodoro importato dall’estero, che potrebbe aver circolato in un luogo contaminato. 
    7. LAVARE FRUTTA E VERDURA, comunque, prima del consumo.
    8. RESTARE A CASA IN CASO DI FEBBRE, TOSSE O FIATO CORTO. Non è il momento di fare gli eroi e andare comunque a lavoro. 
    9. FARE SCORTA DI CIBO  E ANALGESICI in caso si debba restare in casa per 1 mese.
    10. TOSSIRE E STARNUTIRE NELL’ANGOLO DEL GOMITO.
    11. GETTARE I FAZZOLETTI IN CUI SI TOSSICE O CON CUI CI SI SOFFIA IL NASO e non tenerli in tasca.
    12. NIENTE PANICO. Il rischio di contagio in Canada è molto limitato.
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